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Epistemologia ed etica. 
Le radici cognitive del nostro agire 
Pier Paolo Dal Monte 
Bologna 
Italy 
sabato 23 novembre 2013
Ma colui che conosce il rapporto fra le forze 
della natura e le azioni, vede come certe forze 
agiscono su altre e non ne diviene schiavo 
Baghavad Gita VIII, 27 
sabato 23 novembre 2013
Ricordo una discussione con Bohr che andò avanti sino a 
tarda notte e finì con la domanda desolante: “E’ possibile 
che la natura sia davvero così assurda come ci è sembrata 
essere nei nostri esperimenti di fisica atomica?” 
Werner Heisemberg, Physics and philosophy 
sabato 23 novembre 2013
La vita della comunità è retta dall’immaginazione. 
L’intero maestoso spiegamento di ordine e stabilità è 
compaginato da un delicatissimo velo di sogni. 
Una trama di archetipi lo eresse e incessantemente 
lo regge 
Elemire Zolla, Verità segrete esposte in evidenza 
sabato 23 novembre 2013
Il lavoro analitico comincia col materiale fornito dalla 
nostra visione delle cose, e questa visione è ideologica 
quasi per definzione 
Essa incarna l’immagine delle cose così come le 
vediamo. 
E il modo in cui vediamo le cose è difficilmente 
distinguibile dal modo in cui noi desideriamo vederle 
Joseph A. Schumpeter, History of economic analysis 
sabato 23 novembre 2013
Epistemologia 
Dal Greco Epi- istemi: “stare sopra” 
Stha: s+dha 
Essere vicino (S) a ciò che è posto, stabilito (Dha) 
SSR GR LT 
Stha: essere posto, 
stare, stazionare Istemi Sto, stare 
Satos: stabile Statua 
systema Satus 
Ekstasis Destino 
I principi che guidano la nostra conoscenza 
sabato 23 novembre 2013
Etica 
Dal greco Ethos: “uso, costume, comportamento” 
dal sanscrito Svadha: “ciò che è stabilito per sè” 
Dha: d (luce)+ha) 
Far sorgere (ha) la luce (D) 
“stabilire”, “istituire”, “fondare”, “fato”, “destino” 
SSR GR LT 
Dhaman: legge Themis: legge divina Fas: legge divina 
Svadha Thesis Factus 
Thema 
La disciplina che concerne il retto comportamento 
sabato 23 novembre 2013
Conoscenza tradizionale 
Il cosmo è visto come una unica realtà indivisibile, materiale e 
spirituale nello stesso tempo. 
Il movimento e il mutamento sono proprietà essenziali dei 
fenomeni 
Unità e l'interdipendenza di tutti i fenomeni 
sabato 23 novembre 2013
La legge che governa l’“Ordine cosmico” (Dharma) 
Indoeuropeo dhr-: Portare (hr) la luce divina (d) 
"tenere assieme”, “sostenere”, “stabilire", “ciò che 
sostiene”, “ciò che è stabilito” 
Mahabarata: “ciò che mantiene l’universo e sostiene i 
popoli” 
sabato 23 novembre 2013
L’ordine del cosmo (Rta) 
Rta: ciò che è connesso correttamente, ordine che regola 
l’andamento dell’Universo 
Secondo i Veda: ciò che è responsabile del funzionamento 
corretto dell’ordine naturale, morale e sociale 
Indoeuropeo ar-: muovere verso, moto in armonia con ciò 
che è giusto 
SSR GR LT 
Rta aretè ars, artis 
artha armonia artus 
arya orthos ritus 
ordo 
modero 
sabato 23 novembre 2013
La gerarchia tradizionale 
Epistemologia 
La conoscenza dei princìpi Theoria 
Ethos (vita activa) 
“ 
Agire (praxis): governato dalla prudentia 
Produrre (poiesis): governato dall’arte (teknè) 
sabato 23 novembre 2013
Conoscenza e Cosmo 
Il mondo sensibile è la proiezione del mondo intelligibile 
Platone, Timeo, 39 
“Nell’universo arcaico tutte le cose erano segni e signature l’una 
dell’altra, iscrizioni nell’ologramma da divinarsi con sottigliezza […] 
E’ un vero e proprio edificio, una specie di matrice matematica, 
regolata in ogni sua parte da una rigorosa misura” 
G. De Santillana, E. Von Deckend, Il mulino di Amleto 
sabato 23 novembre 2013
Conoscenza: l’immagine simbolica del Cosmo 
Cosmo 
Spazio Tempo 
Suono Luce 
Nascita dell’uomo: logos, episteme, ethos, tekne 
E’ camminando che si traccia la via; 
è nominandole che le cose sono 
Chuang tzu 
Con il movimento e la vista si definiscono lo spazio e il 
tempo 
Con la parola si costruisce il mondo umano 
sabato 23 novembre 2013
Natura e cultura 
Natura 
Ciò che è generato 
spontaneamente 
Cosmo 
(creazione demiurgica) 
Cultura 
Ciò che è coltivato 
Mondo umano 
(creazione dell’uomo) 
L’arte (techne), come il fuoco di 
Prometeo separa la cultura dalla 
natura 
sabato 23 novembre 2013
La conoscenza del mondo 
Gli strumenti epistemici 
Percezione sensoria 
Linguaggio 
Arte (teknè) 
Immaginazione 
Fede 
Ragione 
sabato 23 novembre 2013
Parola-Nome 
Linguaggio: ordinamento mentale del mondo fenomenico 
la parola è simbolo delle cose e dei fenomeni 
Naman, nomos 
Radice N: acqua: il nascosto, non visibile 
Nam: Na+ m 
Limite (M) concesso all’uomo dalle acque cosmiche (na) 
Rispetto delle leggi divine 
SSR GR LT 
Namas: obbedienza Nomos Nummus 
Naman: nome Nomisma Nomen 
Nemesis 
sabato 23 novembre 2013
La parola cosmopoietica 
In Principio era il verbo. 
E il verbo era con Dio 
E il verbo era Dio” 
Giovanni, I,1 
“L’essenza dell’uomo è la Parola” 
Chandogya Upanishad, I:3 
“ Al principio Prajapati era solo, possedeva soltanto la Parola. La Parola era il secondo 
ente. Egli pensò: voglio pronunciare la Parola ed essa pervaderà il tutto . Allora 
pronunciò la Parola ed essa pervase il tutto […] e creò la Terra, Il cielo e i mondi 
intermedi” 
Pancavimsa Brahmana, XX, 14.2 
Corpus Hermeticus (Poimandres): 
La creazione (il Cosmo) scaturisce dall’incontro tra Nous e Logos 
sabato 23 novembre 2013
La parola e le fasi della creazione 
Veda Fasi Torah 
Nirguna Brahman L'assoluto come fonte ultima della 
creazione ->Verbo En-sóf 
Saguna Brahman 
Il verbo come essenza ultima della 
realtà in rapporto con la creazione Keter 
Veda come brahman, 
Sabdabrahman 
La Scrittura come verbo 
->Conoscenza 
Torah come Verbo o Nome 
di Dio 
Principio creatore Conoscenza come fonte immediata 
della creazione Hokmàh (sapienza) 
Veda come principio creatore Scrittura come principio creatore Torah come Hokmah 
Unione del creatore e della 
sua consorte Unione di conoscenza e linguaggio Unione di Hokmâh e Bînâh 
Secondo sé del creatore Seconda fase del principio 
maschile Tiferet (bellezza) 
Discorso vocalizzato (vâc) Discorso vocalizzato Discorso vocalizzato 
(Malkût) 
Creazione Creazione Creazione 
Il Veda si articola nei mantram Differenziazione della Scrittura Torah primordiale che si 
differenzia in scritta e orale 
Veda come programma Scrittura come programma della 
creazione 
Torah come programma 
Barbara Holdrege, Veda and Torah : Transcending the Textuality of Scripture, New York University Press, 1996 
sabato 23 novembre 2013
Immaginazione 
“Le percezioni prima convogliate ai cinque sensi, sono trattate ed elaborate 
dalla facoltà immaginativa, e le immagini così costituite divengono la materia 
della facoltà intellettiva. L’immaginazione è l’intermediario tra la percezione e il 
pensiero […]. E’ la parte fornitrice di immagini dell’anima, quella che rende 
possibile l’opera dei più elevati processi di pensiero” 
MAN M+ AN 
M (limite misura) 
Frances A. Yates, L’arte della memoria 
La misura (M) dell’energia vitale delle acque (AN) (energia mentale) 
SSR GR LT 
Manas: mente Mimnesko: ricordare Memini 
Mata: pensiero Mneme: memoria Mens 
Mantra Mnemosyne Monstro, monstrare 
Manu- manvantara Mania Monitus 
sabato 23 novembre 2013
Fede 
Gli scienziati che non hanno fede, non possono cercare la 
migliore evidenza per le loro credenze. La fede è spesso 
epistemologicamente più importante dei dati empirici o degli 
argomenti logici: questi ultimi siano disponibili solo attraverso la 
fede 
Hardwig, J. 1991. The role of trust in knowledge. The Journal of Philosophy 88: 693–708 
Lʼevidenza è lʼinformazione che usiamo nel decidere quando 
credere in una teoria 
Cassell, E.J. 1997. Why should doctors read medical books? Annals of Internal Medicine, 127: 576–8. 
sabato 23 novembre 2013
Fede 
Dhi: Spostamento (h) continuo (i) di luce (d) 
pensare in sintonia con la luce divina 
SSR GR LT 
Dhi: pensare Theoria Fides 
Didhi: meditare Theorema Fiducia 
Dihitra: saggio Nemesis 
sabato 23 novembre 2013
Ragione 
Ratio: calcolo, misura 
MA: effetto dell’azione (A) di dare un limite M: limitare, 
misurare, moderare 
SSR GR LT 
Mat, mati: misurare Metron: misura Metiri 
Matra: misura, 
quantità Mesos: medio Mensura 
Madhya: medio, che 
sta nel mezzo Meta: in mezzo a Materia 
Medio 
Modero 
Maya: il corso (YA) della realtà misurabile (MA): illusione 
sabato 23 novembre 2013
Ratio e scienze moderne 
Galileo Galilei 
Qualità primarie: “misurabili”,“oggettive” 
estensione, massa, temperatura: 
Quello che può essere ridotto in quantità numeriche 
Qualità secondarie: non misurabili, soggettive 
percezioni dei sensi, colori, apprezzamento estetico, 
odori, etc 
Solo le prime possono entrare nella definizione di 
scienza 
Ma le “qualità primarie” sono quantà, non qualità 
sabato 23 novembre 2013
Ratio e scienze moderne 
Eliminazione delle “qualità” 
Riduzione dal complesso al semplice (riduzionismo) 
Attenzione solo a quegli aspetti dei fenomeni che 
possono venire pesati, misurati o contati 
Meccanicismo: azione e reazione 
L’istante che segue è determinato soltanto da quello precedente 
(vis a tergo) 
sabato 23 novembre 2013
Natura come “materia” da dominare 
Cartesio: 
Res cogitans e res extensa: Natura come “meccanismo” 
Scissione tra “Mondo dello spirito” e mondo della materia (estensione) 
Bacone: 
La scienza è capacità di dominio della natura 
Cartesio 
La scienza deve condurre l’uomo a divenire “dominator et 
possessor mundi” 
” Dopo che l’ordine oggettivo della natura si è liquidato come mito e 
pregiudizio, rimane la natura come massa di materia” 
T.W.Adorno, M. Horkeimer: Dialettica dell’illuminismo 
sabato 23 novembre 2013
Conoscenza razionale 
Conoscenza razionale: ordinamento dell'esperienza del mondo 
Funzione: discriminare, dividere, confrontare, misurare e 
ordinare 
Caratteristica: astrazione 
L’ Astrazione è molto efficace ma comporta un prezzo da pagare: 
semplificazione eccessiva dei fenomeni del mondo reale. 
(rasoio di Ockham) 
Mappa intellettuale della realtà nella quale le cose sono ridotte ai 
loro contorni 
sabato 23 novembre 2013
Parte II 
sabato 23 novembre 2013
Etica ed epistemologia in medicina 
Ogni decisione clinica ha una imprescindibile 
componente etica 
Come prendere una decisione di fronte all’incertezza 
scientifica, specialmente quando si tratta di decisioni che 
riguardano la vita umana? 
In quali circostanze un errore può 
essere eticamente riprovevole? 
In che modo la fallibilità della nostra scienza 
condiziona i giudizi etici? 
sabato 23 novembre 2013
Etica medica 
Lo scopo principale della pratica medica, nella storia, è 
stato sempre definito in termini di benefici per il paziente 
Epistemologia medica 
La conoscenza più appropriata (metodi) per perseguire 
il beneficio per il paziente 
sabato 23 novembre 2013
Conoscenza medica 
Percezione sensoria 
Istruzione/erudizione 
Esperienza 
Competenza/abilità 
Giudizio clinico 
Osservazione 
Intuizione 
Interazione col paziente 
Paternalismo medico 
Conoscenza implicita 
Ipse dixit 
(Polanyi’s Tacit knowledge) 
sabato 23 novembre 2013
Conoscenza medica 
Scienze di base 
(Fisica, Biochimica, genetica, ) 
Anatomia 
Fisiopatologia 
Letteratura 
Epidemiologia clinica 
EBM 
Conoscenza “esplicita” 
sabato 23 novembre 2013
“Conoscenza implicita”: conoscenza data-per-scontata 
alla periferia del campo di attenzione che consente alle 
persone di comprendere il mondo e di ricavare un 
significato in esso. 
Michael Polanyi. Personal Knowledge: Towards a Post-Critical Philosophy. London: Routledge and Kegan Paul; 1962. 
Tutta la conoscenza umana ha una dimensione pratica radicata nella 
sedimentazione dellʼesperienza e della memoria. 
Gli uomini possono ottenere la conoscenza solo mediante lʼinterazione 
col loro ambiente, quindi qualunque conoscenza ha necessariamente 
componenti Implicite ed esplicite. 
sabato 23 novembre 2013
Conoscenza implicita + esplicita: 
Come noi conosciamo la realtà 
WV Quine: The web of belief 
Quine WV: From a Logical Point of View. Cambridge, MA, Harvard University Press; 1953. 
La totalità delle nostre convinzioni è come una ragnatela. 
Le convinzioni alla periferia della ragnatela sono quelle che derivano 
dallʼosservazione, mentre quelle più interne contengono asserzioni più 
teoretiche 
"Le nostre convinzioni sul mondo affrontano il tribunale dellʼ esperienza sensoriale non 
individualmente, ma come un complesso inscindibile. Pertanto le nostre teorie devono 
essere esaminate come unʼassieme. Non possiamo semplicemente esaminare soltanto 
singoli aspetti isolati dal resto della nostra teoria.” 
sabato 23 novembre 2013
Evidence Based Medicine: 
Un nuovo paradigma? 
Kuhn: paradigma scientifico 
“L’intera costellazione di credenze, valori, tecniche e così 
via, condivise dai membri di una data comunità” 
Kuhn Thomas S.: The structure of scientific revolutions, Chicago, University of Chicago press, 1971 
Quando coloro che proposero lʼEBM suggerirono che essa 
costituisse un nuovo paradigma, hanno promosso lʼidea che un intera 
costllazione di credenze, valori e tecniche erano da abbandonare, e 
che lʼintero mondo della ricerca e della pratica clinica dovesse 
diventare completamente diverso rispetto i tempi precedenti 
lʼintroduzione dellʼEBM 
S.R. Sehon. D.E. Stanley, A philosophical analysis of the evidence-based medicine 
debate, BMC Health Services Research 2003, 3:14 
sabato 23 novembre 2013
The web of belief in Medical decision 
Pathophysiology 
EBM 
Observation 
Basic Sciences 
Anatomy 
Experience 
Mastery/expertise 
Clinical judgment 
Intuition 
Interaction with the patient 
sabato 23 novembre 2013
Evidence Based Medicine 
Evidence Based Medicine (EBM): 
Canone metodologico, basato sugli RCT, 
che è divenuto centrale nella valutazione degli interventi medici 
Gabbay J, le May A: Evidence based guidelines or collectively constructed "mindlines"? Ethnographic study of 
knowledge management in primary care. British Medical Journal 2004, 329:1013-1017 
EBM: sviluppato originariamente per la valutazione di nuovi farmaci, è 
ora applicato a tutti i sistemi di cura, compresi quelli complessi 
Therapy Conferences on: How to evaluate a new drug. American Journal of Medicine 1954, 17:722-727. 
Therapy Conferences on: The use of placebos in therapy. New York Journal of Medicine 1946, 46:1718-1727. 
L’equipollenza è la precondizione principale per condurre un RCT 
Equipollenza: non esiste accordo circa il trattamento ottimale per una 
determinata condizione clinica 
Riguarda le nuove procedure o i farmaci che entrano nella fase III dello 
studio clinico 
Kaptchuk TJ: Powerful placebo: the dark side of the randomised controlled trial. Lancet 1998, 351:1722-1725. 
Kaptchuk TJ: Intentional ignorance: A history of blind assess- ment and placebo controls in medicine. Bulletin of the 
History of Medicine 1998, 72:389-433. 
sabato 23 novembre 2013
La gerarchia dellʼ evidenza nellʼEBM 
1 (strongest)"Randomized clinical trial with an N of 1 
2"Systematic review of randomized clinical trials 
3"Randomized, placebo-controlled trial 
4"Systematic review of observational outcomes research 
5"Observational outcomes research 
6"Physiologic studies 
7 (weakest)"Unsystematic clinical observations 
Adapted from Guyatt G, Rennie D, eds. Usersʼ Guides to the Medical Literature: A Manual for Evidence-Based 
Clinical Practice. Chicago: Ill: AMA Press; 2002:7. 
sabato 23 novembre 2013
Evidence Based Medicine 
Definizione ampia ed imprecisa 
L’uso coscienzioso, esplicito e giudizioso delle migliori evidenze 
disponbili nel prendere decisioni che riguardano la cura dei singoli 
pazienti 
Sackett DL, Straus SE, Richardson WS, Rosenberg W and Haynes RB: Evidence-Based Medicine: How to Practice and 
Teach EBM. 2ndth edition. Edinburgh, Churchill Livingstone; 2000. 15 
L’uso delle migliori informazioni che provengono dalle ricerche 
mediche che siano al contempo valide e disponibii per l’applicazione 
clinica 
Haynes RB: What kind of evidence is it that Evidence-Based Medicine advocates want health care providers and 
consumers to pay attention to? BMC Health Serv Res 2002, 2:3 15 
sabato 23 novembre 2013
Evidence Based Medicine 
Queste definizioni sembrano semplicemente affermare 
che lʼEBM sia lʼuso più saggio delle migliori evidenze 
disponibili. 
Se si considera solo questa caratterizzazione, sarebbe 
sorprendente che vi fosse una qualunque disputa 
sullʼEBM. 
Chi mai potrebbe opporsi allʼuso delle migliori evidenze 
in maniera saggia? 
Scott R Sehon and Donald E Stanley. BMC Health Services Research 2003, 3:14 
sabato 23 novembre 2013
Etica ed epistemologia dell’EBM 
L’imperativo morale 
Dobbiamo perseguire la salute e quindi dobbiamo 
perseguire il metodo più efficace per ottenere la salute 
Solo se perseguiamo la verità potremmo giungere al metodo 
più efficace per ottenere la salute 
Solo se seguiamo lʼ EBM possiamo massimizzare la 
probabilità di raggiungere la verità 
Quindi lʼ EBM è il metodo più efficace per ottenere la salute 
Quindi dobbiamo seguire lʼ EBM 
M. Gupta: Journal of Evaluation in Clinical Practice, 9, 2, 111–121 
sabato 23 novembre 2013
Conoscerete la verità, e la verità vi 
renderà liberi 
Giovanni, 8:32 
Postulati dell’EBM 
Se i dati delle ricerche provengono dai metodi che si 
basano sull’ EBM è difficile che contengano dei bias 
Se seguiamo le regole dell’EBM nel condurre le ricerche, le 
inferenze ottenute da quei dati non sono influenzate da 
processi di distorsione della verità 
sabato 23 novembre 2013
EBM Biases 
1) Fonti di finanziamento delle ricerche. 
Gli studi che possono avere un valore commerciale hanno 
maggiore possibilità di essere finanziati dalle aziende 
Cho M.K. & Bero L.A. (1996) . Annals of Internal Medicine 124, 485–489. 
...in più: conflitto di interessi, 
corruzione (chiamata sponsoring) etc, etc 
sabato 23 novembre 2013
EBM Biases 
2) Bias Tecnici. 
Spostamento delle evidenze in favore di procedure che 
siano più facili da investigare e più passibili di 
quantificazione numerica 
La gerarchia delle evidenze privilegia certi tipi di dati e 
certi tipi di metodologie di ricerca 
Culpepper L. & Gilbert T.T. (1999) Evidence and ethics. Lancet 353, 829–831. 
sabato 23 novembre 2013
EBM Biases 
3) Bias di pubblicazione 
Riviste mediche 
Preferenza dei lavori con risultati positivi o 
statisticamente significativi 
Ricercatori 
Scelta di studi o di topics dai quali vi sia una maggiore 
probabilità di ottenere risultati pubblicabili. 
Blau J.N. (1997) Evidence-based medicine. Journal of Evaluation in Clinical Practice 3, 149–151. 
Black D. (1998) Limitations of evidence. Journal of the Royal College of Physicians of London 32, 23–26. 
Gilbody S.M. & Song F. (2000). Psychological Medicine 30, 253–258 
Miettinen O.S. (1998) y. Canadian Medical Association Journal 158, 215–221. 
Naylor C.D. (1995). The Lancet 345, 840–842. 
sabato 23 novembre 2013
Nella chirurgia vi è qualche bias in più 
No double blind studies 
Bias dovuti alle preferenze di tecnica chirurgica 
Bias dovuti all’ abilità/esperienza dei chirurghi 
Questa mancanza di “equipollenza” è uno dei maggiori 
ostacoli ad una valutazione sistematica degli interventi 
chirurgici con gli RCT 
Lefering R, Neugebauer E: Problems of randomized controlled trials (RCT) in surgery. In Nonrandomized Comparative 
Clinical Studies Edited by: Abel U, Koch A. Düsseldorf , Symposion Publishing; 1998 
sabato 23 novembre 2013
Nessun equazione può tradurre esattamente un evento, 
quale esso sia 
Thomas Kuhn: The structure of scientific revolutions 
Non esiste una singola metodologia “ideale” 
Considerare i fenomeni seriamente è una cosa, usarli come 
prova per supportare una certa ipotesi sul mondo, è un altra 
H. Walach et al., Circular instead of hierarchical: methodological principles for the 
evaluation of complex interventions, BMC Medical Research Methodology 2006, 6:29 
Valutazione critica dei modelli esistenti 
sabato 23 novembre 2013
Pregiudizi epistemologici 
Conoscenza scientifica: risutato di un processo sociale 
complesso nel quale gli scienziati che interagiscono e 
vengono educati in modo simile e osservano le cose simili. 
“Un modello scientifico è basato sul consenso a smettere di 
pensare” 
Fleck, L. (1980), Entstehung und Entwicklung einer wissenschaftlichen Tatsache. Einführung in die Lehre vom Denkstil 
und Denkkollektiv, in: H. Walach, S. Schmidt ,Repairing Plato’s Life Boat with Ockham’s Razor, Journal of 
Consciousness Studies, 12, No. 2, 2005, pp. 52–70 
La nostra percezione è regolata per dare la preferenza a un 
informazione che è consona alle aspettative esistenti, sia 
individualmente che collettivamente. E’ facile quindi che le 
“anomalie” sfuggano all’indagine, siano neglette o 
marginalizzate 
sabato 23 novembre 2013
Riduzionismo e complessità 
Rasoio di Ockham e Zattera di Platone 
Rasoio di Ockham: Principio di parsimonia 
“Pluralitas non est ponenda praeter necessitatem” 
William of Ockham (1285–1349?) 
“A parità di fattori è da preferire la spiegazione più semplice” 
Zattera di Platone: Principio di “osservazione esaustiva” 
Una teoria deve essere abbastanza completa da comprendere 
tutti i fenomeni (σωζειν τα φαινομενα) 
“Non tentare ogni modo per mettere alla prova quello che se ne dice, e 
cessare di insistervi prima di aver esaurita ogni indagine da ogni punto di 
vista, questo, o Socrate, non mi par degno di uno spirito saldo e sano” 
Fedone, 85,c 
sabato 23 novembre 2013
Spuntare il Rasoio di Ockham con la Zattera di Platone 
Osservare e considerare tutti i dati 
(specialmente quelli che confliggono con modelli accettati) 
Elaborare una struttura teoretica che possa spiegare quei 
dati, senza rifugiarsi in entità non necessarie come 
postulati 
Modello circolare vs 
modello gerarchico 
!"#$"%&'()*$+%,%)-(.$"%/.0&0*012!"##$%!!&"' FCiigrculere o 2f methods 
Circle of methods. Experimental methods that test specifi-cally 
Metodi “sperimentali” 
Metodi “osservazionali” 
Grafico da: H. Walach et al., Circular instead of hierarchical: methodological 
principles for the evaluation of complex interventions, BMC Medical 
Research Methodology 2006, 6:29 
sabato 23 novembre 2013
Il cambio di paradigma 
Il superamento dell’epistemologia meccanicistica 
Riduzionismo meccanicista (1600-1900): le false premesse 
La concezione della natura attraverso la semplicistica concezione 
meccanica, inventata dagli scienziati durante il diciassettesimo 
secolo, ha fuorviato i filosofi per più di tre secoli, eliminando il 
nesso causale tra gli spetti fisici e psicologici della natura che la 
fisica contemporanea ha ripristinato 
Henry P.Stapp, MINDFUL UNIVERSE, Quantum Mechanics and the Participating Observer, Springer-Verlag Berlin 
Heidelberg 2007 
sabato 23 novembre 2013
Il cambio di paradigma 
Complessità, Olismo, Indeterminazione, Ruolo dell’osservatore 
Meccanica quantistica 
Planck, Bohr, Heisenberg, Pauli, Von Neumann (Sudarshan, Misra ) 
Relatività ristretta 
Einstein 
Teoria dei sistemi complessi 
Von Bertalanffy, Wiener, Von Neumann, Odum, Maturana, Boulding 
Strutture dissipative 
Ilya Prigogine, Gell-Mann, Holling 
Post Normal Science 
Funtowicz, Ravetz 
sabato 23 novembre 2013
Il cambio di paradigma 
Lo studio della complessità 
L’obiettivo della scienza non è quello di scoprire come la 
natura è, ma che cosa possiamo dire riguardo alla natura 
Studiare la complessità implica riconoscere la distinzione tra 
percezione e rappresentazione: 
non solo le caratteristiche di ciò che si osserva, ma anche quelle 
dell’osservatore 
Niels Bohr 
La teoria quantistica è intrinsecamente “psico-fisica”: è una 
teoria sulla struttura della nostra esperienza che si poggia su una 
radicale strutturazione matematica delle leggi della fisica 
Henry P. Stapp, Mind, matter and quantum mechanics, Springer-VerlagBerlinHeidelberg, 2009 
sabato 23 novembre 2013
Complessità e pregiudizi culturali 
La scienza medica 
La medicina e la chirurgia contemporanee sono pratiche 
difficili e multiformi, spesso confuse e incerte, che 
necessitano modelli conoscitivi basati sulla complessità e 
non sul riduzionismo 
Plsek, P. & Greenhalgh, T. (2001) Complexity science: the challenges of complexity in 
healthcare. British Medical Journal, 323 (7313), 625–62 
La medicina soffre di un’aporia fondamentale: 
la sua teoria abbraccia universali, 
la sua pratica ha a che fare con indivudui concreti 
Stephanus Alexandrinus (VI sec. A.D.) 
sabato 23 novembre 2013
Complessità e pregiudizi culturali 
...Purtroppo la povera umanità non è nata a 
Vienna, ma da qualche parte in Africa 
Giorgio de Santillana: On Psychoanalysis, Congress of American Cardiology Society, 1965 
sabato 23 novembre 2013
Sistemi adattativi complessi 
Essere umano e organizzazione delle cure 
Un sistema adattativo complesso è composto da diversi 
sotto-sistemi che sono definiti dalle modalità con le quali 
interagiamo con il con il sistema (visione del mondo) 
Rosen, R., (1977), Complexity as a system property, Int. J. Gen. Syst., 3, 227–232 
Nessuna una singola descrizione può essere 
soddisfacente, neutrale e obiettiva per definire le proprietà 
significative di un sistema adattativo complesso 
sabato 23 novembre 2013
I Modelli descrittivi e il tempo complesso 
Le traiettorie evolutive di un sistema adattativo complesso hanno una 
scala spazio-temporale diversa, a seconda degli osservatori 
S. Salthe, Development and evolution: complexity and change in biology, MIT Press, Cambridge, MA 1993 
I modelli descrittivi hanno valore temporaneo 
Anche quando validati in occasioni precedenti non sono 
necessariamente appropriati per predire futuri scenari. 
Dobbiamo essere pronti ad aggiornare continuamente le identità 
che noi attribuiamo al sistema 
sabato 23 novembre 2013
Contesto spazio-temporale: 
i domini descrittivi non-equivalenti 
Cause di morte di un individuo 
Come 
Orizzonte 
temporale Causa Contesto Azione 
Brevissimo Arresto cardiaco 
terminale Rianimazione Come 
Procedure rianimatorie 
Breve Neoplasia polmonare Ospedale 
Come > perchè 
Cure (chirurgia, 
oncologia) 
lungo Forte fumatore Tecnico-Politico 
Perchè > come 
Prevenzione, politiche 
sanitarie 
Molto lungo Tutti gli uomini devono 
morire 
Filosofico 
Epistemologico 
Economico 
Perchè 
Discussione teoreticaca 
Tabella adattata da: M. Giampietro, Multi-scale integrated analysis of agro-ecosystem, CRC Press 2004 
Come 
Perchè 
sabato 23 novembre 2013
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Empatia 
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(Evidence Based Medicine) 
Organizzazione 
“Medicina difensiva” 
Conoscenza-incertezza 
Competenza 
Abilità tecnica 
Decisione 
Clinica 
sabato 23 novembre 2013
“Everyone has a plan – until they get punched in 
the face.” 
Mike Tyson 
sabato 23 novembre 2013
Grazie per 
l’attenzione 
sabato 23 novembre 2013

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Epistemologia ed etica. Le radici cognitive del nostro agire

  • 1. Epistemologia ed etica. Le radici cognitive del nostro agire Pier Paolo Dal Monte Bologna Italy sabato 23 novembre 2013
  • 2. Ma colui che conosce il rapporto fra le forze della natura e le azioni, vede come certe forze agiscono su altre e non ne diviene schiavo Baghavad Gita VIII, 27 sabato 23 novembre 2013
  • 3. Ricordo una discussione con Bohr che andò avanti sino a tarda notte e finì con la domanda desolante: “E’ possibile che la natura sia davvero così assurda come ci è sembrata essere nei nostri esperimenti di fisica atomica?” Werner Heisemberg, Physics and philosophy sabato 23 novembre 2013
  • 4. La vita della comunità è retta dall’immaginazione. L’intero maestoso spiegamento di ordine e stabilità è compaginato da un delicatissimo velo di sogni. Una trama di archetipi lo eresse e incessantemente lo regge Elemire Zolla, Verità segrete esposte in evidenza sabato 23 novembre 2013
  • 5. Il lavoro analitico comincia col materiale fornito dalla nostra visione delle cose, e questa visione è ideologica quasi per definzione Essa incarna l’immagine delle cose così come le vediamo. E il modo in cui vediamo le cose è difficilmente distinguibile dal modo in cui noi desideriamo vederle Joseph A. Schumpeter, History of economic analysis sabato 23 novembre 2013
  • 6. Epistemologia Dal Greco Epi- istemi: “stare sopra” Stha: s+dha Essere vicino (S) a ciò che è posto, stabilito (Dha) SSR GR LT Stha: essere posto, stare, stazionare Istemi Sto, stare Satos: stabile Statua systema Satus Ekstasis Destino I principi che guidano la nostra conoscenza sabato 23 novembre 2013
  • 7. Etica Dal greco Ethos: “uso, costume, comportamento” dal sanscrito Svadha: “ciò che è stabilito per sè” Dha: d (luce)+ha) Far sorgere (ha) la luce (D) “stabilire”, “istituire”, “fondare”, “fato”, “destino” SSR GR LT Dhaman: legge Themis: legge divina Fas: legge divina Svadha Thesis Factus Thema La disciplina che concerne il retto comportamento sabato 23 novembre 2013
  • 8. Conoscenza tradizionale Il cosmo è visto come una unica realtà indivisibile, materiale e spirituale nello stesso tempo. Il movimento e il mutamento sono proprietà essenziali dei fenomeni Unità e l'interdipendenza di tutti i fenomeni sabato 23 novembre 2013
  • 9. La legge che governa l’“Ordine cosmico” (Dharma) Indoeuropeo dhr-: Portare (hr) la luce divina (d) "tenere assieme”, “sostenere”, “stabilire", “ciò che sostiene”, “ciò che è stabilito” Mahabarata: “ciò che mantiene l’universo e sostiene i popoli” sabato 23 novembre 2013
  • 10. L’ordine del cosmo (Rta) Rta: ciò che è connesso correttamente, ordine che regola l’andamento dell’Universo Secondo i Veda: ciò che è responsabile del funzionamento corretto dell’ordine naturale, morale e sociale Indoeuropeo ar-: muovere verso, moto in armonia con ciò che è giusto SSR GR LT Rta aretè ars, artis artha armonia artus arya orthos ritus ordo modero sabato 23 novembre 2013
  • 11. La gerarchia tradizionale Epistemologia La conoscenza dei princìpi Theoria Ethos (vita activa) “ Agire (praxis): governato dalla prudentia Produrre (poiesis): governato dall’arte (teknè) sabato 23 novembre 2013
  • 12. Conoscenza e Cosmo Il mondo sensibile è la proiezione del mondo intelligibile Platone, Timeo, 39 “Nell’universo arcaico tutte le cose erano segni e signature l’una dell’altra, iscrizioni nell’ologramma da divinarsi con sottigliezza […] E’ un vero e proprio edificio, una specie di matrice matematica, regolata in ogni sua parte da una rigorosa misura” G. De Santillana, E. Von Deckend, Il mulino di Amleto sabato 23 novembre 2013
  • 13. Conoscenza: l’immagine simbolica del Cosmo Cosmo Spazio Tempo Suono Luce Nascita dell’uomo: logos, episteme, ethos, tekne E’ camminando che si traccia la via; è nominandole che le cose sono Chuang tzu Con il movimento e la vista si definiscono lo spazio e il tempo Con la parola si costruisce il mondo umano sabato 23 novembre 2013
  • 14. Natura e cultura Natura Ciò che è generato spontaneamente Cosmo (creazione demiurgica) Cultura Ciò che è coltivato Mondo umano (creazione dell’uomo) L’arte (techne), come il fuoco di Prometeo separa la cultura dalla natura sabato 23 novembre 2013
  • 15. La conoscenza del mondo Gli strumenti epistemici Percezione sensoria Linguaggio Arte (teknè) Immaginazione Fede Ragione sabato 23 novembre 2013
  • 16. Parola-Nome Linguaggio: ordinamento mentale del mondo fenomenico la parola è simbolo delle cose e dei fenomeni Naman, nomos Radice N: acqua: il nascosto, non visibile Nam: Na+ m Limite (M) concesso all’uomo dalle acque cosmiche (na) Rispetto delle leggi divine SSR GR LT Namas: obbedienza Nomos Nummus Naman: nome Nomisma Nomen Nemesis sabato 23 novembre 2013
  • 17. La parola cosmopoietica In Principio era il verbo. E il verbo era con Dio E il verbo era Dio” Giovanni, I,1 “L’essenza dell’uomo è la Parola” Chandogya Upanishad, I:3 “ Al principio Prajapati era solo, possedeva soltanto la Parola. La Parola era il secondo ente. Egli pensò: voglio pronunciare la Parola ed essa pervaderà il tutto . Allora pronunciò la Parola ed essa pervase il tutto […] e creò la Terra, Il cielo e i mondi intermedi” Pancavimsa Brahmana, XX, 14.2 Corpus Hermeticus (Poimandres): La creazione (il Cosmo) scaturisce dall’incontro tra Nous e Logos sabato 23 novembre 2013
  • 18. La parola e le fasi della creazione Veda Fasi Torah Nirguna Brahman L'assoluto come fonte ultima della creazione ->Verbo En-sóf Saguna Brahman Il verbo come essenza ultima della realtà in rapporto con la creazione Keter Veda come brahman, Sabdabrahman La Scrittura come verbo ->Conoscenza Torah come Verbo o Nome di Dio Principio creatore Conoscenza come fonte immediata della creazione Hokmàh (sapienza) Veda come principio creatore Scrittura come principio creatore Torah come Hokmah Unione del creatore e della sua consorte Unione di conoscenza e linguaggio Unione di Hokmâh e Bînâh Secondo sé del creatore Seconda fase del principio maschile Tiferet (bellezza) Discorso vocalizzato (vâc) Discorso vocalizzato Discorso vocalizzato (Malkût) Creazione Creazione Creazione Il Veda si articola nei mantram Differenziazione della Scrittura Torah primordiale che si differenzia in scritta e orale Veda come programma Scrittura come programma della creazione Torah come programma Barbara Holdrege, Veda and Torah : Transcending the Textuality of Scripture, New York University Press, 1996 sabato 23 novembre 2013
  • 19. Immaginazione “Le percezioni prima convogliate ai cinque sensi, sono trattate ed elaborate dalla facoltà immaginativa, e le immagini così costituite divengono la materia della facoltà intellettiva. L’immaginazione è l’intermediario tra la percezione e il pensiero […]. E’ la parte fornitrice di immagini dell’anima, quella che rende possibile l’opera dei più elevati processi di pensiero” MAN M+ AN M (limite misura) Frances A. Yates, L’arte della memoria La misura (M) dell’energia vitale delle acque (AN) (energia mentale) SSR GR LT Manas: mente Mimnesko: ricordare Memini Mata: pensiero Mneme: memoria Mens Mantra Mnemosyne Monstro, monstrare Manu- manvantara Mania Monitus sabato 23 novembre 2013
  • 20. Fede Gli scienziati che non hanno fede, non possono cercare la migliore evidenza per le loro credenze. La fede è spesso epistemologicamente più importante dei dati empirici o degli argomenti logici: questi ultimi siano disponibili solo attraverso la fede Hardwig, J. 1991. The role of trust in knowledge. The Journal of Philosophy 88: 693–708 Lʼevidenza è lʼinformazione che usiamo nel decidere quando credere in una teoria Cassell, E.J. 1997. Why should doctors read medical books? Annals of Internal Medicine, 127: 576–8. sabato 23 novembre 2013
  • 21. Fede Dhi: Spostamento (h) continuo (i) di luce (d) pensare in sintonia con la luce divina SSR GR LT Dhi: pensare Theoria Fides Didhi: meditare Theorema Fiducia Dihitra: saggio Nemesis sabato 23 novembre 2013
  • 22. Ragione Ratio: calcolo, misura MA: effetto dell’azione (A) di dare un limite M: limitare, misurare, moderare SSR GR LT Mat, mati: misurare Metron: misura Metiri Matra: misura, quantità Mesos: medio Mensura Madhya: medio, che sta nel mezzo Meta: in mezzo a Materia Medio Modero Maya: il corso (YA) della realtà misurabile (MA): illusione sabato 23 novembre 2013
  • 23. Ratio e scienze moderne Galileo Galilei Qualità primarie: “misurabili”,“oggettive” estensione, massa, temperatura: Quello che può essere ridotto in quantità numeriche Qualità secondarie: non misurabili, soggettive percezioni dei sensi, colori, apprezzamento estetico, odori, etc Solo le prime possono entrare nella definizione di scienza Ma le “qualità primarie” sono quantà, non qualità sabato 23 novembre 2013
  • 24. Ratio e scienze moderne Eliminazione delle “qualità” Riduzione dal complesso al semplice (riduzionismo) Attenzione solo a quegli aspetti dei fenomeni che possono venire pesati, misurati o contati Meccanicismo: azione e reazione L’istante che segue è determinato soltanto da quello precedente (vis a tergo) sabato 23 novembre 2013
  • 25. Natura come “materia” da dominare Cartesio: Res cogitans e res extensa: Natura come “meccanismo” Scissione tra “Mondo dello spirito” e mondo della materia (estensione) Bacone: La scienza è capacità di dominio della natura Cartesio La scienza deve condurre l’uomo a divenire “dominator et possessor mundi” ” Dopo che l’ordine oggettivo della natura si è liquidato come mito e pregiudizio, rimane la natura come massa di materia” T.W.Adorno, M. Horkeimer: Dialettica dell’illuminismo sabato 23 novembre 2013
  • 26. Conoscenza razionale Conoscenza razionale: ordinamento dell'esperienza del mondo Funzione: discriminare, dividere, confrontare, misurare e ordinare Caratteristica: astrazione L’ Astrazione è molto efficace ma comporta un prezzo da pagare: semplificazione eccessiva dei fenomeni del mondo reale. (rasoio di Ockham) Mappa intellettuale della realtà nella quale le cose sono ridotte ai loro contorni sabato 23 novembre 2013
  • 27. Parte II sabato 23 novembre 2013
  • 28. Etica ed epistemologia in medicina Ogni decisione clinica ha una imprescindibile componente etica Come prendere una decisione di fronte all’incertezza scientifica, specialmente quando si tratta di decisioni che riguardano la vita umana? In quali circostanze un errore può essere eticamente riprovevole? In che modo la fallibilità della nostra scienza condiziona i giudizi etici? sabato 23 novembre 2013
  • 29. Etica medica Lo scopo principale della pratica medica, nella storia, è stato sempre definito in termini di benefici per il paziente Epistemologia medica La conoscenza più appropriata (metodi) per perseguire il beneficio per il paziente sabato 23 novembre 2013
  • 30. Conoscenza medica Percezione sensoria Istruzione/erudizione Esperienza Competenza/abilità Giudizio clinico Osservazione Intuizione Interazione col paziente Paternalismo medico Conoscenza implicita Ipse dixit (Polanyi’s Tacit knowledge) sabato 23 novembre 2013
  • 31. Conoscenza medica Scienze di base (Fisica, Biochimica, genetica, ) Anatomia Fisiopatologia Letteratura Epidemiologia clinica EBM Conoscenza “esplicita” sabato 23 novembre 2013
  • 32. “Conoscenza implicita”: conoscenza data-per-scontata alla periferia del campo di attenzione che consente alle persone di comprendere il mondo e di ricavare un significato in esso. Michael Polanyi. Personal Knowledge: Towards a Post-Critical Philosophy. London: Routledge and Kegan Paul; 1962. Tutta la conoscenza umana ha una dimensione pratica radicata nella sedimentazione dellʼesperienza e della memoria. Gli uomini possono ottenere la conoscenza solo mediante lʼinterazione col loro ambiente, quindi qualunque conoscenza ha necessariamente componenti Implicite ed esplicite. sabato 23 novembre 2013
  • 33. Conoscenza implicita + esplicita: Come noi conosciamo la realtà WV Quine: The web of belief Quine WV: From a Logical Point of View. Cambridge, MA, Harvard University Press; 1953. La totalità delle nostre convinzioni è come una ragnatela. Le convinzioni alla periferia della ragnatela sono quelle che derivano dallʼosservazione, mentre quelle più interne contengono asserzioni più teoretiche "Le nostre convinzioni sul mondo affrontano il tribunale dellʼ esperienza sensoriale non individualmente, ma come un complesso inscindibile. Pertanto le nostre teorie devono essere esaminate come unʼassieme. Non possiamo semplicemente esaminare soltanto singoli aspetti isolati dal resto della nostra teoria.” sabato 23 novembre 2013
  • 34. Evidence Based Medicine: Un nuovo paradigma? Kuhn: paradigma scientifico “L’intera costellazione di credenze, valori, tecniche e così via, condivise dai membri di una data comunità” Kuhn Thomas S.: The structure of scientific revolutions, Chicago, University of Chicago press, 1971 Quando coloro che proposero lʼEBM suggerirono che essa costituisse un nuovo paradigma, hanno promosso lʼidea che un intera costllazione di credenze, valori e tecniche erano da abbandonare, e che lʼintero mondo della ricerca e della pratica clinica dovesse diventare completamente diverso rispetto i tempi precedenti lʼintroduzione dellʼEBM S.R. Sehon. D.E. Stanley, A philosophical analysis of the evidence-based medicine debate, BMC Health Services Research 2003, 3:14 sabato 23 novembre 2013
  • 35. The web of belief in Medical decision Pathophysiology EBM Observation Basic Sciences Anatomy Experience Mastery/expertise Clinical judgment Intuition Interaction with the patient sabato 23 novembre 2013
  • 36. Evidence Based Medicine Evidence Based Medicine (EBM): Canone metodologico, basato sugli RCT, che è divenuto centrale nella valutazione degli interventi medici Gabbay J, le May A: Evidence based guidelines or collectively constructed "mindlines"? Ethnographic study of knowledge management in primary care. British Medical Journal 2004, 329:1013-1017 EBM: sviluppato originariamente per la valutazione di nuovi farmaci, è ora applicato a tutti i sistemi di cura, compresi quelli complessi Therapy Conferences on: How to evaluate a new drug. American Journal of Medicine 1954, 17:722-727. Therapy Conferences on: The use of placebos in therapy. New York Journal of Medicine 1946, 46:1718-1727. L’equipollenza è la precondizione principale per condurre un RCT Equipollenza: non esiste accordo circa il trattamento ottimale per una determinata condizione clinica Riguarda le nuove procedure o i farmaci che entrano nella fase III dello studio clinico Kaptchuk TJ: Powerful placebo: the dark side of the randomised controlled trial. Lancet 1998, 351:1722-1725. Kaptchuk TJ: Intentional ignorance: A history of blind assess- ment and placebo controls in medicine. Bulletin of the History of Medicine 1998, 72:389-433. sabato 23 novembre 2013
  • 37. La gerarchia dellʼ evidenza nellʼEBM 1 (strongest)"Randomized clinical trial with an N of 1 2"Systematic review of randomized clinical trials 3"Randomized, placebo-controlled trial 4"Systematic review of observational outcomes research 5"Observational outcomes research 6"Physiologic studies 7 (weakest)"Unsystematic clinical observations Adapted from Guyatt G, Rennie D, eds. Usersʼ Guides to the Medical Literature: A Manual for Evidence-Based Clinical Practice. Chicago: Ill: AMA Press; 2002:7. sabato 23 novembre 2013
  • 38. Evidence Based Medicine Definizione ampia ed imprecisa L’uso coscienzioso, esplicito e giudizioso delle migliori evidenze disponbili nel prendere decisioni che riguardano la cura dei singoli pazienti Sackett DL, Straus SE, Richardson WS, Rosenberg W and Haynes RB: Evidence-Based Medicine: How to Practice and Teach EBM. 2ndth edition. Edinburgh, Churchill Livingstone; 2000. 15 L’uso delle migliori informazioni che provengono dalle ricerche mediche che siano al contempo valide e disponibii per l’applicazione clinica Haynes RB: What kind of evidence is it that Evidence-Based Medicine advocates want health care providers and consumers to pay attention to? BMC Health Serv Res 2002, 2:3 15 sabato 23 novembre 2013
  • 39. Evidence Based Medicine Queste definizioni sembrano semplicemente affermare che lʼEBM sia lʼuso più saggio delle migliori evidenze disponibili. Se si considera solo questa caratterizzazione, sarebbe sorprendente che vi fosse una qualunque disputa sullʼEBM. Chi mai potrebbe opporsi allʼuso delle migliori evidenze in maniera saggia? Scott R Sehon and Donald E Stanley. BMC Health Services Research 2003, 3:14 sabato 23 novembre 2013
  • 40. Etica ed epistemologia dell’EBM L’imperativo morale Dobbiamo perseguire la salute e quindi dobbiamo perseguire il metodo più efficace per ottenere la salute Solo se perseguiamo la verità potremmo giungere al metodo più efficace per ottenere la salute Solo se seguiamo lʼ EBM possiamo massimizzare la probabilità di raggiungere la verità Quindi lʼ EBM è il metodo più efficace per ottenere la salute Quindi dobbiamo seguire lʼ EBM M. Gupta: Journal of Evaluation in Clinical Practice, 9, 2, 111–121 sabato 23 novembre 2013
  • 41. Conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi Giovanni, 8:32 Postulati dell’EBM Se i dati delle ricerche provengono dai metodi che si basano sull’ EBM è difficile che contengano dei bias Se seguiamo le regole dell’EBM nel condurre le ricerche, le inferenze ottenute da quei dati non sono influenzate da processi di distorsione della verità sabato 23 novembre 2013
  • 42. EBM Biases 1) Fonti di finanziamento delle ricerche. Gli studi che possono avere un valore commerciale hanno maggiore possibilità di essere finanziati dalle aziende Cho M.K. & Bero L.A. (1996) . Annals of Internal Medicine 124, 485–489. ...in più: conflitto di interessi, corruzione (chiamata sponsoring) etc, etc sabato 23 novembre 2013
  • 43. EBM Biases 2) Bias Tecnici. Spostamento delle evidenze in favore di procedure che siano più facili da investigare e più passibili di quantificazione numerica La gerarchia delle evidenze privilegia certi tipi di dati e certi tipi di metodologie di ricerca Culpepper L. & Gilbert T.T. (1999) Evidence and ethics. Lancet 353, 829–831. sabato 23 novembre 2013
  • 44. EBM Biases 3) Bias di pubblicazione Riviste mediche Preferenza dei lavori con risultati positivi o statisticamente significativi Ricercatori Scelta di studi o di topics dai quali vi sia una maggiore probabilità di ottenere risultati pubblicabili. Blau J.N. (1997) Evidence-based medicine. Journal of Evaluation in Clinical Practice 3, 149–151. Black D. (1998) Limitations of evidence. Journal of the Royal College of Physicians of London 32, 23–26. Gilbody S.M. & Song F. (2000). Psychological Medicine 30, 253–258 Miettinen O.S. (1998) y. Canadian Medical Association Journal 158, 215–221. Naylor C.D. (1995). The Lancet 345, 840–842. sabato 23 novembre 2013
  • 45. Nella chirurgia vi è qualche bias in più No double blind studies Bias dovuti alle preferenze di tecnica chirurgica Bias dovuti all’ abilità/esperienza dei chirurghi Questa mancanza di “equipollenza” è uno dei maggiori ostacoli ad una valutazione sistematica degli interventi chirurgici con gli RCT Lefering R, Neugebauer E: Problems of randomized controlled trials (RCT) in surgery. In Nonrandomized Comparative Clinical Studies Edited by: Abel U, Koch A. Düsseldorf , Symposion Publishing; 1998 sabato 23 novembre 2013
  • 46. Nessun equazione può tradurre esattamente un evento, quale esso sia Thomas Kuhn: The structure of scientific revolutions Non esiste una singola metodologia “ideale” Considerare i fenomeni seriamente è una cosa, usarli come prova per supportare una certa ipotesi sul mondo, è un altra H. Walach et al., Circular instead of hierarchical: methodological principles for the evaluation of complex interventions, BMC Medical Research Methodology 2006, 6:29 Valutazione critica dei modelli esistenti sabato 23 novembre 2013
  • 47. Pregiudizi epistemologici Conoscenza scientifica: risutato di un processo sociale complesso nel quale gli scienziati che interagiscono e vengono educati in modo simile e osservano le cose simili. “Un modello scientifico è basato sul consenso a smettere di pensare” Fleck, L. (1980), Entstehung und Entwicklung einer wissenschaftlichen Tatsache. Einführung in die Lehre vom Denkstil und Denkkollektiv, in: H. Walach, S. Schmidt ,Repairing Plato’s Life Boat with Ockham’s Razor, Journal of Consciousness Studies, 12, No. 2, 2005, pp. 52–70 La nostra percezione è regolata per dare la preferenza a un informazione che è consona alle aspettative esistenti, sia individualmente che collettivamente. E’ facile quindi che le “anomalie” sfuggano all’indagine, siano neglette o marginalizzate sabato 23 novembre 2013
  • 48. Riduzionismo e complessità Rasoio di Ockham e Zattera di Platone Rasoio di Ockham: Principio di parsimonia “Pluralitas non est ponenda praeter necessitatem” William of Ockham (1285–1349?) “A parità di fattori è da preferire la spiegazione più semplice” Zattera di Platone: Principio di “osservazione esaustiva” Una teoria deve essere abbastanza completa da comprendere tutti i fenomeni (σωζειν τα φαινομενα) “Non tentare ogni modo per mettere alla prova quello che se ne dice, e cessare di insistervi prima di aver esaurita ogni indagine da ogni punto di vista, questo, o Socrate, non mi par degno di uno spirito saldo e sano” Fedone, 85,c sabato 23 novembre 2013
  • 49. Spuntare il Rasoio di Ockham con la Zattera di Platone Osservare e considerare tutti i dati (specialmente quelli che confliggono con modelli accettati) Elaborare una struttura teoretica che possa spiegare quei dati, senza rifugiarsi in entità non necessarie come postulati Modello circolare vs modello gerarchico !"#$"%&'()*$+%,%)-(.$"%/.0&0*012!"##$%!!&"' FCiigrculere o 2f methods Circle of methods. Experimental methods that test specifi-cally Metodi “sperimentali” Metodi “osservazionali” Grafico da: H. Walach et al., Circular instead of hierarchical: methodological principles for the evaluation of complex interventions, BMC Medical Research Methodology 2006, 6:29 sabato 23 novembre 2013
  • 50. Il cambio di paradigma Il superamento dell’epistemologia meccanicistica Riduzionismo meccanicista (1600-1900): le false premesse La concezione della natura attraverso la semplicistica concezione meccanica, inventata dagli scienziati durante il diciassettesimo secolo, ha fuorviato i filosofi per più di tre secoli, eliminando il nesso causale tra gli spetti fisici e psicologici della natura che la fisica contemporanea ha ripristinato Henry P.Stapp, MINDFUL UNIVERSE, Quantum Mechanics and the Participating Observer, Springer-Verlag Berlin Heidelberg 2007 sabato 23 novembre 2013
  • 51. Il cambio di paradigma Complessità, Olismo, Indeterminazione, Ruolo dell’osservatore Meccanica quantistica Planck, Bohr, Heisenberg, Pauli, Von Neumann (Sudarshan, Misra ) Relatività ristretta Einstein Teoria dei sistemi complessi Von Bertalanffy, Wiener, Von Neumann, Odum, Maturana, Boulding Strutture dissipative Ilya Prigogine, Gell-Mann, Holling Post Normal Science Funtowicz, Ravetz sabato 23 novembre 2013
  • 52. Il cambio di paradigma Lo studio della complessità L’obiettivo della scienza non è quello di scoprire come la natura è, ma che cosa possiamo dire riguardo alla natura Studiare la complessità implica riconoscere la distinzione tra percezione e rappresentazione: non solo le caratteristiche di ciò che si osserva, ma anche quelle dell’osservatore Niels Bohr La teoria quantistica è intrinsecamente “psico-fisica”: è una teoria sulla struttura della nostra esperienza che si poggia su una radicale strutturazione matematica delle leggi della fisica Henry P. Stapp, Mind, matter and quantum mechanics, Springer-VerlagBerlinHeidelberg, 2009 sabato 23 novembre 2013
  • 53. Complessità e pregiudizi culturali La scienza medica La medicina e la chirurgia contemporanee sono pratiche difficili e multiformi, spesso confuse e incerte, che necessitano modelli conoscitivi basati sulla complessità e non sul riduzionismo Plsek, P. & Greenhalgh, T. (2001) Complexity science: the challenges of complexity in healthcare. British Medical Journal, 323 (7313), 625–62 La medicina soffre di un’aporia fondamentale: la sua teoria abbraccia universali, la sua pratica ha a che fare con indivudui concreti Stephanus Alexandrinus (VI sec. A.D.) sabato 23 novembre 2013
  • 54. Complessità e pregiudizi culturali ...Purtroppo la povera umanità non è nata a Vienna, ma da qualche parte in Africa Giorgio de Santillana: On Psychoanalysis, Congress of American Cardiology Society, 1965 sabato 23 novembre 2013
  • 55. Sistemi adattativi complessi Essere umano e organizzazione delle cure Un sistema adattativo complesso è composto da diversi sotto-sistemi che sono definiti dalle modalità con le quali interagiamo con il con il sistema (visione del mondo) Rosen, R., (1977), Complexity as a system property, Int. J. Gen. Syst., 3, 227–232 Nessuna una singola descrizione può essere soddisfacente, neutrale e obiettiva per definire le proprietà significative di un sistema adattativo complesso sabato 23 novembre 2013
  • 56. I Modelli descrittivi e il tempo complesso Le traiettorie evolutive di un sistema adattativo complesso hanno una scala spazio-temporale diversa, a seconda degli osservatori S. Salthe, Development and evolution: complexity and change in biology, MIT Press, Cambridge, MA 1993 I modelli descrittivi hanno valore temporaneo Anche quando validati in occasioni precedenti non sono necessariamente appropriati per predire futuri scenari. Dobbiamo essere pronti ad aggiornare continuamente le identità che noi attribuiamo al sistema sabato 23 novembre 2013
  • 57. Contesto spazio-temporale: i domini descrittivi non-equivalenti Cause di morte di un individuo Come Orizzonte temporale Causa Contesto Azione Brevissimo Arresto cardiaco terminale Rianimazione Come Procedure rianimatorie Breve Neoplasia polmonare Ospedale Come > perchè Cure (chirurgia, oncologia) lungo Forte fumatore Tecnico-Politico Perchè > come Prevenzione, politiche sanitarie Molto lungo Tutti gli uomini devono morire Filosofico Epistemologico Economico Perchè Discussione teoreticaca Tabella adattata da: M. Giampietro, Multi-scale integrated analysis of agro-ecosystem, CRC Press 2004 Come Perchè sabato 23 novembre 2013
  • 58. La complessità della decisione nei sistemi complessi Arte chirurgica Empatia Burocrazia-tecnocrazia Costi Il meglio per il paziente Compromesso tra molteplici fattori Verità statistica (Evidence Based Medicine) Organizzazione “Medicina difensiva” Conoscenza-incertezza Competenza Abilità tecnica Decisione Clinica sabato 23 novembre 2013
  • 59. “Everyone has a plan – until they get punched in the face.” Mike Tyson sabato 23 novembre 2013
  • 60. Grazie per l’attenzione sabato 23 novembre 2013