Stampa e nuovi media: dal giornalismo digitale al Brand JournalismRoberto Zarriello
Argomenti trattati durante il corso che si è svolto sabato 26 marzo a Foggia, organizzato dall'Ordine dei Giornalisti di Puglia, in collaborazione con Digital Media e Web In Fermento.
come navigare in Internet in modo sicuro,
• cosa fare quando qualcuno ti offende in rete,
• come comportarsi in modo sicuro, responsabile e rispettoso online.
Stampa e nuovi media: dal giornalismo digitale al Brand JournalismRoberto Zarriello
Argomenti trattati durante il corso che si è svolto sabato 26 marzo a Foggia, organizzato dall'Ordine dei Giornalisti di Puglia, in collaborazione con Digital Media e Web In Fermento.
come navigare in Internet in modo sicuro,
• cosa fare quando qualcuno ti offende in rete,
• come comportarsi in modo sicuro, responsabile e rispettoso online.
Tanti modi per leggere. Bambini e storie digitaliSandra Olianas
Il mondo del digitale introduce nuovi modi del narrare che non devono essere visti in contrapposizione con le narrazioni tradizionali, ma vanno anzi studiati anche nelle loro potenzialità di mezzi di avvicinamento alla lettura. Ma il tempo che il bambino trascorre con una app sul tablet può essere considerato veramente tempo trascorso a leggere?
Cosa succede quando i media digitali diventano una commodity e l'unico modo sensato di usarli è integrarli con tutto il resto? Il computer sta diventando invisibile e le nostre attività devono contribuire alla sua scomparsa per aumentare la sua rilevanza.
Da quando CoderDojo si sta diffondendo in tutta Italia, sono sempre di più le persone interessate a capire come funziona un Dojo. Perché è sempre più importante saper scrivere codice? Queste slide provano a raccontarlo in maniera facile e simpatica.
Dalla rete dei ragni all'inconsapevolezza dei pesci: i social media sono umani, molto umani ed è all'uomo che dobbiamo prestare attenzione quando li usiamo per comunicare.
In un'epoca di cambiamenti complessi e repentini come quella in cui stiamo vivendo, è talvolta utile fermarsi per riflettere sul quotidiano. Nulla ci tocca più da vicino che il mondo dell'educazione: da insegnanti, ma anche e soprattutto da adulti e da genitori. In questa serata, nell'affrontare la prima sfida che ci poniamo, proveremo ad interrogarci sul rapporto tra la Tecnologia e la Didattica, intesa quest'ultima in senso ampio, di "arte dell'insegnare", dell'educare. Ci confronteremo su come oggi sia di fondamentale importanza imparare la Tecnologia (più che insegnarla), sul come farlo e sul perché.
Verranno affrontati i maggiori fenomeni che coinvolgono oggi tantissimi ragazzi connessi alla rete, e verranno presentate alcune proposte di soluzioni per un utilizzo positivo della Tecnologia, in modo che con questa si crei un rapporto di stimolo e non di sudditanza, di positività e non di paura, di possibilità e non di occasioni e tempi sprecati.
Approccio lettore e autore alle tecnologie. Verso uno slow learning - l’esemp...Alessandri Giuseppe
Non solo "leggere" con le tecnologie, ma anche "scrivere";
telecomando, mouse, smartphone: approccio lettore e autore alle tecnologie;
verso uno slow learning - l’esempio della realtà aumentata
Senior 2.0 - Quale UX per un social network della terza età?Cristiano Rastelli
Oggi le persone anziane sono completamente tagliate fuori dai
social-network tradizionali e dai loro “benefici”, sia perché non possiedono
le competenze informatiche richieste per il loro impiego, sia perché queste
piattaforme non sono minimamente pensate e progettate per questo scopo.
Sarebbe pensabile, anche solo immaginabile, un servizio sociale dedicato
specificatamente a persone anziane?
E in quel caso, come sarebbe possibile superare il digital-divide? non tanto
quello tecnologico, quanto quello “esperienziale”? In altre parole: se fossimo nella condizione di dover disegnare la UX per un social-network di questo tipo, che cosa faremmo?
Il valore del digitale | Quattro chiacchiere sulla ReteMatteo Troìa
Slide sull'introduzione ai corsi di informatica (di base e indirizzati ad internet e ai social network) che ho tenuto nel periodo di marzo - maggio 2014.
Slide utilizzate durante un evento all'Asilo Nido Il nuovo Guscio di Trieste, per parlare di mondo digitale, tecnologia e bambini.
Il punto di partenza è: il mondo in cui sono nati i nostri bambini è cambiato, noi genitori siamo pronti?
Internet, social network e associazioni di volontariato: insieme si può ;)Michele Cignarale
Come internet e i social network possono diventare strumento di lavoro e soprattutto anima della raccolta fondi per le associazioni senza fini di lucro.
Miti da sfatare e popolari ossessioni legate a internet, ai videogiochi, al digitale. Nuovi percorsi e nuove proposte per l'educazione digitale dei bambini (e degli adulti).
Internet media radio_deejay_iulm_19_10_15_defLorenzo Fabbri
Il crescente spazio che su internet hanno le culture dell'intrattenimento ha creato le condizioni per una nuova strategia digitale di Radio Deejay.Il caso di Radio Deejay è occasione per analizzare le difficoltà dei media tradizionali e la necessità di un confronto con le culture digitali.
(Information) literacy. Cosa insegnare nella biblioteca pubblica?Sara Chiessi
Presentazione dell'intervento tenuto al salone del libro di Torino il 16 maggio 2016: http://www.editricebibliografica.it/evento-la-biblioteca-come-laboratorio-di-information-literacy-2948.html
Tanti modi per leggere. Bambini e storie digitaliSandra Olianas
Il mondo del digitale introduce nuovi modi del narrare che non devono essere visti in contrapposizione con le narrazioni tradizionali, ma vanno anzi studiati anche nelle loro potenzialità di mezzi di avvicinamento alla lettura. Ma il tempo che il bambino trascorre con una app sul tablet può essere considerato veramente tempo trascorso a leggere?
Cosa succede quando i media digitali diventano una commodity e l'unico modo sensato di usarli è integrarli con tutto il resto? Il computer sta diventando invisibile e le nostre attività devono contribuire alla sua scomparsa per aumentare la sua rilevanza.
Da quando CoderDojo si sta diffondendo in tutta Italia, sono sempre di più le persone interessate a capire come funziona un Dojo. Perché è sempre più importante saper scrivere codice? Queste slide provano a raccontarlo in maniera facile e simpatica.
Dalla rete dei ragni all'inconsapevolezza dei pesci: i social media sono umani, molto umani ed è all'uomo che dobbiamo prestare attenzione quando li usiamo per comunicare.
In un'epoca di cambiamenti complessi e repentini come quella in cui stiamo vivendo, è talvolta utile fermarsi per riflettere sul quotidiano. Nulla ci tocca più da vicino che il mondo dell'educazione: da insegnanti, ma anche e soprattutto da adulti e da genitori. In questa serata, nell'affrontare la prima sfida che ci poniamo, proveremo ad interrogarci sul rapporto tra la Tecnologia e la Didattica, intesa quest'ultima in senso ampio, di "arte dell'insegnare", dell'educare. Ci confronteremo su come oggi sia di fondamentale importanza imparare la Tecnologia (più che insegnarla), sul come farlo e sul perché.
Verranno affrontati i maggiori fenomeni che coinvolgono oggi tantissimi ragazzi connessi alla rete, e verranno presentate alcune proposte di soluzioni per un utilizzo positivo della Tecnologia, in modo che con questa si crei un rapporto di stimolo e non di sudditanza, di positività e non di paura, di possibilità e non di occasioni e tempi sprecati.
Approccio lettore e autore alle tecnologie. Verso uno slow learning - l’esemp...Alessandri Giuseppe
Non solo "leggere" con le tecnologie, ma anche "scrivere";
telecomando, mouse, smartphone: approccio lettore e autore alle tecnologie;
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Senior 2.0 - Quale UX per un social network della terza età?Cristiano Rastelli
Oggi le persone anziane sono completamente tagliate fuori dai
social-network tradizionali e dai loro “benefici”, sia perché non possiedono
le competenze informatiche richieste per il loro impiego, sia perché queste
piattaforme non sono minimamente pensate e progettate per questo scopo.
Sarebbe pensabile, anche solo immaginabile, un servizio sociale dedicato
specificatamente a persone anziane?
E in quel caso, come sarebbe possibile superare il digital-divide? non tanto
quello tecnologico, quanto quello “esperienziale”? In altre parole: se fossimo nella condizione di dover disegnare la UX per un social-network di questo tipo, che cosa faremmo?
Il valore del digitale | Quattro chiacchiere sulla ReteMatteo Troìa
Slide sull'introduzione ai corsi di informatica (di base e indirizzati ad internet e ai social network) che ho tenuto nel periodo di marzo - maggio 2014.
Slide utilizzate durante un evento all'Asilo Nido Il nuovo Guscio di Trieste, per parlare di mondo digitale, tecnologia e bambini.
Il punto di partenza è: il mondo in cui sono nati i nostri bambini è cambiato, noi genitori siamo pronti?
Internet, social network e associazioni di volontariato: insieme si può ;)Michele Cignarale
Come internet e i social network possono diventare strumento di lavoro e soprattutto anima della raccolta fondi per le associazioni senza fini di lucro.
Miti da sfatare e popolari ossessioni legate a internet, ai videogiochi, al digitale. Nuovi percorsi e nuove proposte per l'educazione digitale dei bambini (e degli adulti).
Internet media radio_deejay_iulm_19_10_15_defLorenzo Fabbri
Il crescente spazio che su internet hanno le culture dell'intrattenimento ha creato le condizioni per una nuova strategia digitale di Radio Deejay.Il caso di Radio Deejay è occasione per analizzare le difficoltà dei media tradizionali e la necessità di un confronto con le culture digitali.
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Presentazione dell'intervento tenuto al salone del libro di Torino il 16 maggio 2016: http://www.editricebibliografica.it/evento-la-biblioteca-come-laboratorio-di-information-literacy-2948.html
Slides dell'incontro "Comunicare nell'era di Facebook" svoltosi a Roncade (TV) il 25/02/2011.
Tematiche:
- Social Network: cosa sono e quali sono, come si usano
- Le Relazioni nei Social Network
- Figli digitali: alcune istruzioni per l’uso
Domenica 18 Maggio 2014 sono stato invitato dall'associazione ContaminAzione all'evento "Be smart, no abuse", una chiacchierata intorno al web e all'uso che ne facciamo.
Mi sono soffermato sulla costruzione dell'informazione tra globalità digitale, comprensione dei filtri dell'informazione e bonifica delle fonti di informazione.
Utilizzare il web come ambiente di apprendimento richiede discenti forti. Non basta avere una buona competenza tecnica di base: senza una solida cultura generalista ne risultano apprendimenti frammentati e superficiali.
Cultura digitale, la grammatica di internet tra informazione, cultura e intra...Lorenzo Fabbri
La grammatica di internet tra informazione, cultura e intrattenimento. Un po' per via della diffusione degli smartphone, un po' grazie all'incessante lavoro di standardizzazione e diffusione operato dalle multinazionali del digitale, Internet è oggi sempre più popolare e gode di una legittimazione sociale senza precedenti. Il seminario è dedicato a discutere alcune delle regole e dei principi culturali su cui si basa internet, nella sua attuale forma, partendo da esempi e casi di studio concreti. Analizzeremo il caso di Mymovies (il principale sito italiano di cinema) per capire cosa si nasconde dietro all'idea - sempre più comune - che il web sia lo strumento più adatto per decidere dove andare al cinema. Il caso di Radio Deejay sarà occasione per capire come un editore tradizionale - in questo caso radiofonico - si ponga di fronte ai temi dello sviluppo di internet e della trasformazione digitale, in un mondo in cui la musica si ascolta su Spotify. Discuteremo infine le diverse "filosofie" o più correttamente "strategie culturali", che sono alla base della sempre più evidente guerra commerciale e tecnologica tra Apple, Google e Facebook (e tra questi e i media tradizionali.) Il seminario si è tenuto all'Università di Firenze, corso di laurea specialistica in Giornalismo e sfera pubblica, condotto da Lorenzo Fabbri (responsabile intrattenimento digitale Gruppo l'Espresso) con la partecipazione di Gianluca Guzzo (fondatore di Mymovies).
navigare nella info-sfera. Appunti per un nuovo umanesimo digitaleUniversità di Pisa
Viviamo collegati da strumenti digitali in una InfoSfera che è definita dai media. Nasce la necessità di un nuovo tipo di ecologia che riguarda noi e la nostra relazione con questo nuovo ambiente. Se il digitale cambia il mondo e noi stessi serve un nuovo umanesimo per l’era digitale (umanesimo qui è sinonimo di rinascita culturale e rivalutazione del ruolo dell’uomo e della sua creatività) che ci consenta di dominare e non soccombere al nuovo ambiente.
Presentazione realizzata in occasione dell'incontro sulle possibilità di business e di crescita personale insite nel fenome dei Social Network. La serata è stata promossa da LanghiranoValley.it in occasione della XI Settimana della Cultura.
2. Che cos'è un Coderdojo?
CODER
=
PROGRAMMATORE
DOJO
=
PALESTRA DI ARTI
MARZIALI
3. Nascita di Coderdojo
● Inizio 2011: James Whelton,
studente delle superiori,
fonda un club doposcuola in
cui insegna programmazione
ai suoi compagni
● Giugno 2011: Bill Liao,
filantropo e imprenditore,
aiuta James a trasformare il
suo doposcuola in un vero
club: nasce Coderdojo
4. Coderdojo si espande
Molte persone si spostavano
da Dublino a Cork per
frequentare Coderdojo, così,
ad un certo punto qualcuno
decise di fondare
CoderdojoDublin
Il movimento ha conosciuto
una rapida espansione in
tutto il mondo, ad oggi la sua
evoluzione è riassumibile
come nell'immagine sotto
5. Il motto di tutti i Coderdojo
Above all, be cool: bullying, lying, wasting
people's time and so on is uncool!
Sii in gamba: fare il bullo, dire bugie, far perdere
tempo alle persone non è da persone in gamba!
6. Nasce CoderdojoBrianza
2013: Il Sistema Bibliotecario
Vimercatese assiste alla
presentazione di
CoderdojoMilano, nel
frattempo nasce Il Campus La
Camilla di Concorezzo.
Dall'incontro fortuito tra SBV e Il
Campus nasce l'idea di portare
un Coderdojo anche in Brianza
8. Che cosa offre CoderdojoBrianza
● Appuntamenti in cui imparare a programmare
● Un sito in cui sono raccolti gli eventi
● Un profilo Flickr in cui sono raccolte le foto
● Profili Facebook e Twitter per rimanere sempre
aggiornati sulle novità
● Un blog in cui si affrontano diverse tematiche
9. Che cosa propone ai ragazzi
CoderdojoBrianza?
● Spesso si dice che i bambini e i ragazzi di oggi
sanno muoversi in Rete con facilità, ma non bisogna
sottovalutare che, trovarsi di fronte ad un tablet o ad
un pc con icone e sistemi operativi molto semplici
da usare, non equivale a conoscerne il linguaggio.
● CoderdojoBrianza vuole insegnare ai bambini quello
che sta dietro alle interfacce che vedono ogni giorno
e lo fa attraverso un programma Open Source
sviluppato dal MIT: Scratch.
14. “Internet ci cambia, una volta
ero un subacqueo nel mare
delle parole. Adesso passo a
grande velocità sulla superficie,
come un ragazzino su un
acquascooter”
N. Carr
15. “Soltanto voi conoscete i
vostri reali obiettivi e soltanto
voi potete decidere gli stimoli
più rilevanti”
H. Rheingold
16. Neuroplasticità
Il nostro cervello si adatta
all'esperienza. Anche cervelli
anziani sono in grado di apprendere
nuove abilità. Quando sviluppiamo
una mappa cerebrale vogliamo che
rimanga attiva: le attività di routine
sono svolte in maniera sempre più
efficiente, mentre i circuiti
inutilizzati vengono tagliati fuori.
N. Carr
18. Come cambia la comunicazione?
● I media si adattano
alle nuove aspettative
degli utenti, gli articoli
sono più brevi per
andare incontro alle
ridotte capacità di
concentrazione degli
utenti online.
N. Carr
● Lezioni americane:
– Leggerezza
– Rapidità
– Esattezza
– Visibilità
– Molteplicità
– Coerenza
I. Calvino
21. “Ogni uomo dovrebbe avere dentro
di sé un rilevatore automatico di
bufale sempre in funzione”
Hernest Hemingway
Da un'intervista di Robert Manning
“Hemingway in Cuba”,
In The Atlantic Online, 1966
22. Analfabetismo funzionale
Con il termine aannaallffaabbeettiissmmoo ffuunnzziioonnaallee si
designa l'iinnccaappaacciittàà ddii un individuo di uussaarree iinn
mmooddoo eeffffiicciieennttee le abilità di lettura, scrittura e
calcolo nelle situazioni della vita quotidiana.
In Italia riguarda quasi 3 italiani su 10! Il dato più
alto in Europa. Fonte OCSE, aprile 2014.
24. Come?
Dobbiamo apprendere a distribuire la nostra
attenzione tra i vari media disponibili.
Imparare (ed insegnare ai nostri figli) ad essere
bitestuali, cioè capaci di leggere e analizzare i testi in
modo flessibile e in modi diversi. Non dobbiamo
diventare bravi decodificatori di informazioni, cui la falsa
impressione di conoscenza distrae dall'impegnarsi a
valorizzare fino in fondo il nostro potenziale
intellettuale.
H. Rheingold
26. Allenare l'attenzione con piccoli
gesti quotidiani ripetuti
● Porsi obiettivi durante la navigazione
● Chiedersi se la distrazione, il link o
l'informazione merita approfondimento o
attenzione in un secondo momento
● Usare tag, bookmarks, feed RSS, ricerche
persistenti, valutazioni di un sito
● Pensare come detective!
28. Tablet: sì o no?
Sì ma... Con delle regole!
Foto Internet free press, alcuni diritti riservati
Funzionano davvero?
Foto Harrys County Public Library, alcuni diritti riservati
29. Partire avvantaggiati
Videogiocatori accaniti,
bloggers, youtubers sono
meno inclini a fidarsi
delle prime fonti trovate,
probabilmente perché
per i contenuti che
producono per passione
usano la ricerca per
perfezionare la loro arte.
Quando i ragazzi tendono a
impegnarsi nella produzione
di conoscenza o nel mondo
dei media in generale,
tendono a comprenderne
molto meglio i meccanismi
produttivi, non solo nella
verifica delle fonti ma anche
nel fidarsi di sconosciuti.
H. Rheingold
30. Qualche esempio
“Se tu hai una mela, e io ho
una mela, e ce le
scambiamo, allora tu ed io
abbiamo sempre una mela
ciascuno. Ma se tu hai
un'idea, ed io ho un'idea, e ce
le scambiamo, allora
abbiamo entrambi due idee”.
Veggero, giovane
blogger condivide le sue
recensioni sui
videogiochi.
G.B. Shaw
31. Qualche esempio
Devi sapere, Joy, che
sono noto come amante
del divertimento, ma per
condividerlo con altri;
così il gusto raddoppia,
anzi triplica!
Condividere mi dà tanta
gioia...
Aragonite200, giovanissimo
blogger delle elementari, ci
parla delle sue letture e della
sua passione per la scienza
Pokemon
32. Il potere delle condivisioni
Queste creazioni Lego sono state realizzate da Cecco, un bambino che ha
tratto ispirazione dal blog di Aragonite200 e poi ha inviato le foto al giovane
blogger.
Foto: Cecco, alcuni diritti riservati
34. Pecore che defecano erba
C. Doctorow
Una partecipazione
online intelligente può
aiutare a concludere un
lavoro, trovare un
compagno, organizzare
un movimento, vendere
un prodotto o un
servizio e molto altro.
I prosumer (producer +
consumer)
contribuiscono
all'intelligenza
partecipata del web:
● Prosumer per amicizia
● Prosumer per interessi
35. “Ogni uomo dovrebbe avere dentro
di sé un rilevatore automatico di
bufale sempre in funzione”
Hernest Hemingway
Da un'intervista di Robert Manning
“Hemingway in Cuba”,
In The Atlantic Online, 1966
36. WWW = rivoluzione?
Nel 1989 Tim Barnes Lee inventa il World Wide
Web, ma si rifiuta di brevettarlo.
Oggi, grazie al web, la collaborazione di massa
non ha trasofrmato solo il modo in cui si usa
internet ma anche molte altre possibilità,
vediamone alcune...
37. Parola chiave: partecipazione
● Ricerca: Google page
rank
● Conoscenza:
Wikipedia
● Divertimento: giochi
multiplayer e di
massa
● Studio della scienza:
citizien science
38. Parola chiave: partecipazione
● Risoluzione dei
problemi: intelligenza
collettiva
● Raccolta di notizie:
citizien journalism
● Comunità (comunità
virtuali, che a volte
poi diventano anche
reali)
● Soccorso nelle
situazioni di
emergenza, tipo
disastri naturali
39. Il software intelligente: GNU-Linux
● 1969: nasce Unix
● 1985: Free Software
Foundation
● 1991: Linus Torvalds
mette a punto il
kernel di Unix
● 1992: Nasce GNU-Linux
40. La proprietà intellettuale intelligente:
le Creative Commons
● 2001: Lawrence Lessig
fonda Creative
Commons,un'organizz
azione senza scopo di
lucro,dedicata ad
ampliare le opere
creative disponibili alla
condivisione e al loro
utilizzo in modo legale
41. Un grande contributo all'intelligenza
collettiva: Aaron Swartz
“Siate curiosi. Leggete
tanto. Fate nuove
esperienze. Quello che
le persone chiamano
intelligenza è solo la
punta dell'iceberg della
curiosità”
A. Swartz
Aaron Swartz aiutò il
professor Lessig
all'inizio del progetto di
Creative Commons, ma
ha anche contribuito
allo sviluppo del web
come lo conosciamo e
lo usiamo ancora oggi.
42. Il nostro contributo intelligente
● Il gioco di Scratch dei bambini verrà condiviso
online
● Le slide di questa giornata saranno online in
licenza Creative Commons
● Le foto della giornata saranno online in licenza
Creative Commons
● I vostri contributi quali saranno?
43. Grazie per l'attenzione!
Per ogni dubbio o confronto
debora.mapelli@gmail.com
oppure
info@coderdojobrianza.it