Lost in transition: le difficoltà in matematica nei passaggi scolari e nel pa...Silvia Galano
Seminario tenuto dal prof. Pietro Di Martino (Dipartimento di Matematica dell'Università di Pisa) nell'ambito del ciclo di seminari "Il ruolo della valutazione nella didattica integrata della matematica e della fisica" organizzati dalla prof.ssa Maria Mellone e dal dr. Italo Testa dell'Università "Federico II" di Napoli.
Lost in transition: le difficoltà in matematica nei passaggi scolari e nel pa...Silvia Galano
Seminario tenuto dal prof. Pietro Di Martino (Dipartimento di Matematica dell'Università di Pisa) nell'ambito del ciclo di seminari "Il ruolo della valutazione nella didattica integrata della matematica e della fisica" organizzati dalla prof.ssa Maria Mellone e dal dr. Italo Testa dell'Università "Federico II" di Napoli.
Alessandra Medda 24 maggio 2013 I prerequisiti matematici per la PsicometriaFrancesco Cabiddu
Slides secondo intervento giornata 24 Maggio 2013 :
"Una Statistica più consapevole per decisioni migliori.
Giornata di Metodologia e Statistica per le Scienze Umane."
TITOLO "I prerequisiti matematici per la psicometria: Primi risultati di uno studio sugli studenti di Cagliari (Alessandra Medda, Eraldo Nicotra e Gianmarco Altoè)"
Università degli studi di Cagliari. Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia.
Seminario conclusivo del progetto “Didattica laboratoriale innovativa nei Poli Tecnici e Professionali” (Regione Toscana - Indire). Lucca, 31 maggio 2017.
Alessandra Medda 24 maggio 2013 I prerequisiti matematici per la PsicometriaFrancesco Cabiddu
Slides secondo intervento giornata 24 Maggio 2013 :
"Una Statistica più consapevole per decisioni migliori.
Giornata di Metodologia e Statistica per le Scienze Umane."
TITOLO "I prerequisiti matematici per la psicometria: Primi risultati di uno studio sugli studenti di Cagliari (Alessandra Medda, Eraldo Nicotra e Gianmarco Altoè)"
Università degli studi di Cagliari. Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia.
Seminario conclusivo del progetto “Didattica laboratoriale innovativa nei Poli Tecnici e Professionali” (Regione Toscana - Indire). Lucca, 31 maggio 2017.
2011 "Differenti potenzialità tra i discalculici"MIUR
Presupposti teorici:
riuscire a classificare gli errori di calcolo è fondamentale per scegliere/gestire/valutare in modo funzionale le strategie compensative introdotte a scuola. Secondo alcuni specialisti (D. Janes, D. Lucangeli, C.I. Mammarella e altri) è possibile individuare le caratteristiche che distinguono i diversi alunni discalculici sulla base degli errori più frequentemente rilevabili:
errori nel recupero dei fattori aritmetici (discalculia per i fattori aritmetici)
errori nel mantenimento e nel recupero delle procedure (discalculia per le cifre)
errori nell'applicazione delle procedure (discalculia procedurale)
errori visuo-spaziali
Obiettivi:
individuare le difficoltà soggettive (profili discalculici), aiutare i ragazzi nella scel-ta/gestione delle strategie personalizzate, approdare a una valutazione che tenga conto delle procedure messe in atto
Studio di un caso.
Intervento di Rossella Latempa al CONVEGNO DI AGGIORNAMENTO CESP: PER RIPARTIRE DALLA SCUOLA. DISCUSSIONE INTORNO A SETTE TEMI:
9 febbraio 2018 - IIS USUELLI-RUZZA - Padova
http://www.cesp-pd.it/spip/spip.php?article1464
Come gli insegnanti hanno percepito l'osservazione in classe - Progetto Valut...Invalsi
INVALSI
Progetto Valutazione e Miglioramento
L'osservazione in classe
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Presentazione della Scheda di osservazione in classe S.S.G.C.
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28 aprile 2015
Progetto Valutazione e Miglioramento - La struttura della scheda ssgc e il co...Invalsi
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28 aprile 2015
"La partecipazione dell'INVALSI alle indagini internazionali"- L'intervento di Laura Palmerio, Responsabile Ricerca Internazionale INVALSI, alla Conferenza "Il Decennale delle Prove INVALSI" - Roma, 4 e 5 Dicembre 2014
"Le sperimentazioni INVALSI per la valutazione delle scuole"- L'intervento di Donatella Poliandri, Responsabile Valutazione delle Scuole INVALSI, alla Conferenza "Il Decennale delle Prove INVALSI" - Roma, 4 e 5 Dicembre 2014
"Verso un modello italiano di valutazione?" - L'intervento di Paolo Sestito alla Conferenza "Il Decennale delle Prove INVALSI" - Roma, 4 e 5 Dicembre 2014
"Le prove e le scuole: tra forme di adesione e di resistenza"- L'intervento di Giancarlo Cerini alla Conferenza "Il Decennale delle Prove INVALSI" - Roma, 4 e 5 Dicembre 2014
Decennale Prove INVALSI - Giuseppe GiampagliaInvalsi
"Il modello di Rasch e l'analisi statistica delle domande"- L'intervento di Giuseppe Giampaglia alla Conferenza "Il Decennale delle Prove INVALSI" - Roma, 4 e 5 Dicembre 2014
"La restituzione dei dati alle scuole"- L'intervento di Patrizia Falzetti, Responsabile Sistema Informativo INVALSI, alla Conferenza "Il Decennale delle Prove INVALSI" - Roma, 4 e 5 Dicembre 2014
Il Decennale delle Prove INVALSI- Roberto RicciInvalsi
"L'evoluzione delle Prove e i progressi metodologici". Intervento di Roberto Ricci, Responsabile Area Prove INVALSI, alla Conferenza "Il Decennale delle Prove INVALSI" - Roma, 4 e 5 Dicembre 2014
"Cosa ha imparato l'INVALSI in questi primi dieci anni". Intervento della Presidente INVALSI alla Conferenza "Il Decennale delle Prove INVALSI" - Roma, 4 e 5 Dicembre 2014
Progetto Vales: autovalutazione e valutazione esterna
Decennale Prove INVALSI - Paolo Boero
1. 2002-2014: Le prove INVALSI
di Matematica
nel contesto della scuola italiana
Paolo Boero
Scuola di Scienze Sociali e Dipartimento di Matematica
Università di Genova
2. PREMESSA E CONTENUTO DELL’INTERVENTO
Intervengo come docente universitario impegnato, dal 1976, nella ricerca
teorica e sperimentale (insieme a gruppi di insegnanti) sull’insegnamento-apprendimento
della matematica nella “scuola dell’obbligo”, in collegamento
con la ricerca a livello internazionale nel settore.
La mia posizione, nel periodo 2002/2014, si è gradualmente modificata:
….da osservatore molto critico sulla somministrazione di prove INValSI con
parecchi quesiti non allineati con le Indicazioni Nazionali per il Curriculum e
che rischiavano di consolidare alcuni degli aspetti più negativi
dell’insegnamento della matematica in Italia,
….a osservatore attento dei fenomeni positivi che le prove INVALSI degli
ultimi anni stanno innescando nella scuola: molti insegnanti si interrogano
oggi sulle ragioni delle difficoltà dei loro allievi nelle prove e sono più
attenti alle Indicazioni Nazionali per il Curriculum e alla scelta di libri di
testo, esercizi ed attività in classe coerenti con esse; e si cominciano a
osservare cambiamenti nella qualità delle prove preparate e
somministrate nelle scuole.
Cercherò quindi di evidenziare alcuni aspetti dell’evoluzione delle Prove
INVALSI per la Matematica, prendendo come riferimento per gli esempi le
prove per la “terza media”(per il loro effetto nelle scuole), con
attenzione alle competenze per affrontarle e alla loro significatività per la
matematica e per la formazione culturale del cittadino.
3. Come ricercatore sui processi di insegnamento -
apprendimento della matematica in relazione ad obiettivi
di formazione che riguardano la matematica come
componente della formazione culturale e scientifica E il
suo uso fuori, e dopo, la scuola (“matematica per il
cittadino”), i miei criteri di analisi delle prove e della loro
evoluzione sono di tre tipi:
A) Significatività MATEMATICA, anche in relazione alla
prosecuzione degli studi fino alla maturità e oltre (a
Ingegneria, Architettura, Economia, Fisica, Biologia, ecc.)
B) Significatività OPERATIVA, per l’uso della matematica
fuori della scuola e dopo la scuola, da parte di tutti gli
allievi (con particolare attenzione per quelli che non
proseguiranno gli studi oltre l’obbligo, e per quelli che
li interromperanno prima!)
C) Significatività FORMATIVA, per tutti, come contributo
allo sviluppo equilibrato di flessibilità, creatività e rigore
intellettuale.
4. LA PROPORZIONALITA: TEMA IMPORTANTE, CENTRALE NEI PROGRAMMI
DEL 1979 E IN TUTTE LE “INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICULUM”
PROVA INValSI 2002, III MEDIA: QUESITO SULLO SCHEMA DELLA
PROPORZIONALITA’:
5. Se 7 sta a 13 come x sta a 52, qual è il valore di x ?
A. 7
B. 13
C. 28
D. 364
Significatività matematica:
scarsa (schema utile, ma senza senso se non collegato a un problema da
risolvere)
• Significatività operativa:
assai scarsa, in quanto nelle professioni e nella vita quotidiana la difficoltà vera
consiste nel “matematizzare” una situazione reale; quindi non viene accertato il
possesso di alcun strumento per l’autonomia degli allievi di livello basso.
• Significatività formativa:
nulla, in quanto si tratta di applicare meccanicamente uno schema rigido
(effetti inevitabili di AUTORIZZARE/INCENTIVARE, con il test nazionale,
domande del genere nei TEST DELLE SCUOLE possono essere: una
immagine distorta della matematica; e, per i ragazzi più irrequieti, un
accresciuto odio verso la matematica)
5. PROVA INVALSI ESAME STATO 2013: IL QUESITO PIU’ AFFINE AL
PRECEDENTE:
D27. Nella scuola “Nino Bixio” ci sono 600 studenti e un insegnante
ogni 15 studenti.
a. Quale proporzione permette di trovare il numero x degli insegnanti?
A. x : 15 = 1 : 600 B. 15 : 1 = x : 600
C. 1 : 15 = x : 600 D. x : 1 = 15 : 600
b. Nella scuola “Giuseppe Garibaldi”, con lo stesso numero di
studenti della “Nino Bixio”, il numero degli insegnanti è la metà.
Quanti studenti ci sono per ogni insegnante?
Risposta: ……………………..
Significatività matematica:
discreta per a - schema, tuttavia OBBLIGATO, da individuare tra quelli proposti
riferendolo a una situazione; buona per b - padronanza della proporzionalità
inversa riferita a una situazione peraltro molto semplice.
Significatività operativa:
limitata per a - (per via della scelta tra schemi preassegnati); buona per b-
Significatività formativa:
discreta (ma il quesito a- appare “scolastico”, e vincola a un unico tipo di
ragionamento). Meglio b-
6. PROVA INValSI 2002 - TERZA MEDIA: QUESITO MATEMATIZZAZIONE:
2. Alice percorre 4 giri di pista nello stesso tempo in cui Arianna ne
percorre 3. Quando Arianna avrà percorso 12 giri, quanti giri avrà
percorso Alice?
A. 9
B. 11
C. 13
D. 16
• Significatività matematica:
limitata dalla formulazione “scolastica” che induce a scrivere una
proporzione
• Significatività operativa:
limitata per lo stesso motivo: nella realtà non esiste un testo che suggerisce
lo schema.
• Significatività formativa:
limitata per lo stesso motivo: ragionamento suggerito dal testo, e quindi
scarsa verifica (e promozione, se proposto come esercizio) di autonomia
7. PROVA INVALSI ESAME STATO 2013: QUESITO DI MATEMATIZZAZIONE
D 13 - Una medicina viene venduta in scatole da 28 compresse divisibili
come quella in figura. (FIGURA)
Ogni compressa è da 20 mg. La nonna di Piero deve prendere tutti i
giorni, per un mese, 30 mg di questa medicina.
Per quanti giorni la nonna di Piero può prendere la sua dose
giornaliera del farmaco utilizzando una sola scatola?
Scrivi come hai fatto per trovare la risposta e poi riporta il risultato.
(3 righe per la risposta)
Risultato: ……….…….. giorni
• Significatività matematica:
elevata, per quanto riguarda la complessità del problema (concatenazione di
operazioni in modi possibili diversi) e la mancanza di un testo-guida alla risoluzione
• Significatività operativa:
buona: problema “realistico”, con strategie risolutive non suggerite dal testo. Chi
termina gli studi poco dopo la scuola sec. di I grado (o li abbandona…)
DOVREBBE essere messo in condizione di risolvere problemi del genere.
• Significatività formativa:
elevata per quanto riguarda l’autonomia richiesta, con valore aggiunto costituito
dalla descrizione del processo risolutivo.
8. LA PROBABILITÀ: TEMA IMPORTANTE, già nai programmi 1979, PER IL
QUALE MANCA UNA TRADIZIONE DIDATTICA IN ITALIA
---->importanza strategica, di orientamento, delle prove INVALSI
PROVA INValSI 2002, III MEDIA (unica domanda, su 25, sulla probabilità):
16. Se si lancia una monetina, si ha probabilità 1/2 che esca testa. In quattro
successivi lanci esce sempre testa. Che cosa è probabile che accada
lanciandola una quinta volta?
A. È più probabile che esca croce
B. È più probabile che esca testa.
C. È ugualmente probabile che esca testa o croce.
D. È necessario avere maggiori informazioni per rispondere alla domanda
Significatività matematica:
assai scarsa (non richiede di costruire un modello matematico della situazione,
ma solo di fare riferimento all’idea che “il caso non ha memoria”)
• Significatività operativa:
assai scarsa, per lo stesso motivo precedente
• Significatività formativa:
scarsa, in quanto dimostrare di avere appreso che “il caso non ha memoria” non
garantisce affatto la padronanza delle ragioni per cui ciò accade.
9. LA PROBABILITÀ:
PROVA INVALSI 2013, esame stato (2 domande, su 25, sulla probabilità):
D7. Anna e Daniele giocano con due dadi. Ciascuno tira i due dadi e
moltiplica i due numeri. Ad esempio, in questo caso 4 × 3 = 12.
(DISEGNO)
Anna vince se il prodotto è un numero pari.
Daniele vince se il prodotto è un numero dispari.
Hanno entrambi la stessa probabilità di vincere?
Scegli la risposta e completa la frase.
SI, perché (3 righe)
No, perché (3 righe)
Significatività matematica:
discreta (richiede la padronanza della definizione “classica” di probabilità, e la
capacità di farne uso in una situazione, peraltro, scolastica)
• Significatività operativa:
limitata, in quanto si tratta di una situazione “scolastica”
• Significatività formativa:
discreta, in quanto richiede un ragionamento peraltro abbastanza standard, ma
soprattutto per via della richiesta di spiegazione verbale
10. Sull’evoluzione 2002/2014 delle Prove INVALSI di “terza
media” relative a:
• Proporzionalità
• Probabilità
• Approccio al linguaggio algebrico, e suo uso / funzioni
• Argomentazione e avvio al pensiero teorico in matematica
( i temi che a mio avviso registrano i più estesi ritardi nella
pratica scolastica della scuola secondaria di I grado rispetto
alle Indicazioni Nazionali per il Curriculum)
sto preparando un documento “agile” nello stile delle slide
precedenti, utilizzabile nella formazione degli insegnanti e
che dovrebbe essere disponibile a partire da febbraio 2015
nel mio sito:
http://didmat.dima.unige.it
11. TEACHING TO THE TEST…non è peccato, SE…
La preparazione degli allievi al superamento di un test (internazionale,
nazionale, o di scuola; con problemi aperti o con domande a risposta
multipla) è una preoccupazione inevitabile per gli insegnanti a tutti i livelli
scolastici e in tutti i Paesi!
Il problema riguarda la QUALITÀ dei processi di insegnamento-apprendimento
così attivati in relazione alla QUALITÀ delle prestazioni
richieste per superare il test.
SE il superamento delle prove INVALSI richiede prestazioni di buona qualità,
… teaching to the test comporta scelte didattiche articolate su tempi lunghi,
capaci di incidere in profondità sulle competenze degli allievi, quindi può
influire positivamente sulla qualità della formazione degli allievi E sulla
professionalità degli insegnanti,
In tal senso c’è ancora parecchio lavoro da fare per migliorare la QUALITÀ dei
test INVALSI (soprattutto per quanto riguarda le domande “aperte”, e una
spiegazione accessibile a tutti gli insegnanti del “senso” di tutte le
domande, in relazione alle Indicazioni Nazionali per il Curriculum)
… anche tenuto conto delle conseguenze sulla QUALITÀ dei TEST
PREPARATI NELLE SCUOLE (oggi, spesso, scadenti, e con domande
poco allineate alle Indicazioni Nazionali per il Curriculum)