Presentazione dell'attività svolta nell’ambito delle linee 1, 2 e 3 del progetto cluster Settore Agroalimentare “Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di Sardegna”. La presentazione si è svolta nel corso dell'incontro che si è tenuto a Thiesi (SS) il 29 novembre 2017.
Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di Sardegna (Linea 4)Sardegna Ricerche
Presentazione dell'attività svolta nell’ambito della linea 4 del progetto cluster Settore Agroalimentare “Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di Sardegna”. La presentazione si è svolta nel corso dell'incontro che si è tenuto a Thiesi (SS) il 29 novembre 2017.
Cluster Settore Agroalimentare “Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di ...Sardegna Ricerche
La presentazione è stata realizzata durante l'evento del 15 febbraio 2017 organizzato nell'ambito del Cluster "Contaminazioni, progetto che si propone di mettere a punto tecnologie di trasformazione del latte di pecora e di capra alternative a quelle convenzionali.
Cluster Settore Agroalimentare “Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di ...Sardegna Ricerche
La presentazione è stata realizzata durante l'evento del 15 febbraio 2017 organizzato nell'ambito del Cluster "Contaminazioni, progetto che si propone di mettere a punto tecnologie di trasformazione del latte di pecora e di capra alternative a quelle convenzionali.
Presentazione dei risultati della sperimentazione e delle attività di trasfer...Sardegna Ricerche
La presentazione di Luigi Chessa, Antonio Paba, Elisabetta Daga, Roberta Comunian (AGRIS) a proposito dei risultati del progetto cluster Pecorino Romano dedicato alla diversificazione di prodotto nell'ambito della produzione del Pecorino Romano DOP.
La presentazione si è svolta durante l'evento "L'importanza della collaborazione tra ricerca e impresa: l'innovazione nel settore delle ostriche, degli spumanti e dei formaggi", che si è tenuto a Cagliari il 5 dicembre 2019.
Progetti cluster quale esperienza collaborativa tra ricerca e impresa - A. Pi...Sardegna Ricerche
La presentazione di Antonio Pirisi, Stefano Furesi e Massimo Pes (AGRIS) a proposito dei risultati del progetto cluster Pecorino Romano dedicato alla diversificazione di prodotto nell'ambito della produzione del Pecorino Romano DOP.
La presentazione si è svolta durante l'evento "L'importanza della collaborazione tra ricerca e impresa: l'innovazione nel settore delle ostriche, degli spumanti e dei formaggi", che si è tenuto a Cagliari il 5 dicembre 2019.
La Quinoa come elemento funzionale nei prodotti da forno: dalla farina ai pro...Sardegna Ricerche
La presentazione realizzata da Simone Pulina (Università di Sassari) nel corso dell'evento finale di divulgazione dei risultati relativi al progetto Innoquinoa che si è svolto online il 29 marzo 2021.
Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di Sardegna (Linea 4)Sardegna Ricerche
Presentazione dell'attività svolta nell’ambito della linea 4 del progetto cluster Settore Agroalimentare “Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di Sardegna”. La presentazione si è svolta nel corso dell'incontro che si è tenuto a Thiesi (SS) il 29 novembre 2017.
Cluster Settore Agroalimentare “Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di ...Sardegna Ricerche
La presentazione è stata realizzata durante l'evento del 15 febbraio 2017 organizzato nell'ambito del Cluster "Contaminazioni, progetto che si propone di mettere a punto tecnologie di trasformazione del latte di pecora e di capra alternative a quelle convenzionali.
Cluster Settore Agroalimentare “Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di ...Sardegna Ricerche
La presentazione è stata realizzata durante l'evento del 15 febbraio 2017 organizzato nell'ambito del Cluster "Contaminazioni, progetto che si propone di mettere a punto tecnologie di trasformazione del latte di pecora e di capra alternative a quelle convenzionali.
Presentazione dei risultati della sperimentazione e delle attività di trasfer...Sardegna Ricerche
La presentazione di Luigi Chessa, Antonio Paba, Elisabetta Daga, Roberta Comunian (AGRIS) a proposito dei risultati del progetto cluster Pecorino Romano dedicato alla diversificazione di prodotto nell'ambito della produzione del Pecorino Romano DOP.
La presentazione si è svolta durante l'evento "L'importanza della collaborazione tra ricerca e impresa: l'innovazione nel settore delle ostriche, degli spumanti e dei formaggi", che si è tenuto a Cagliari il 5 dicembre 2019.
Progetti cluster quale esperienza collaborativa tra ricerca e impresa - A. Pi...Sardegna Ricerche
La presentazione di Antonio Pirisi, Stefano Furesi e Massimo Pes (AGRIS) a proposito dei risultati del progetto cluster Pecorino Romano dedicato alla diversificazione di prodotto nell'ambito della produzione del Pecorino Romano DOP.
La presentazione si è svolta durante l'evento "L'importanza della collaborazione tra ricerca e impresa: l'innovazione nel settore delle ostriche, degli spumanti e dei formaggi", che si è tenuto a Cagliari il 5 dicembre 2019.
La Quinoa come elemento funzionale nei prodotti da forno: dalla farina ai pro...Sardegna Ricerche
La presentazione realizzata da Simone Pulina (Università di Sassari) nel corso dell'evento finale di divulgazione dei risultati relativi al progetto Innoquinoa che si è svolto online il 29 marzo 2021.
La diversificazione di prodotto nell'ambito del Pecorino Romano DOP - M. Care...Sardegna Ricerche
La presentazione di Marco Caredda e Martino Mura (AGRIS) a proposito dei risultati del progetto cluster Pecorino Romano dedicato alla diversificazione di prodotto nell'ambito della produzione del Pecorino Romano DOP.
La presentazione si è svolta durante l'evento "L'importanza della collaborazione tra ricerca e impresa: l'innovazione nel settore delle ostriche, degli spumanti e dei formaggi", che si è tenuto a Cagliari il 5 dicembre 2019.
Pafasef - Pasta fresca con semola fermentata. Innovare si può!Sardegna Ricerche
La presentazione di Pasquale Catzeddu (Porto Conte Ricerche) in occasione dell'evento finale del progetto Pafasef che si è tenuto online il 17 marzo 2021.
Pafasef - Aspetti nutrizionali: amido della pasta e indice glicemicoSardegna Ricerche
La presentazione di Simonetta Fois (Porto Conte Ricerche) in occasione dell'evento finale del progetto Pafasef che si è tenuto online il 17 marzo 2021.
Contaminazioni: presentazione dei risultati della sperimentazione e delle att...Sardegna Ricerche
La presentazione di Giacomo Lai (AGRIS) a proposito dei risultati del progetto cluster Contaminazioni, che si propone di mettere a punto tecnologie di trasformazione del latte di pecora e di capra alternative a quelle convenzionali.
La presentazione si è svolta durante l'evento "L'importanza della collaborazione tra ricerca e impresa: l'innovazione nel settore delle ostriche, degli spumanti e dei formaggi", che si è svolto a Cagliari il 5 dicembre 2019.
Progetto cluster Aviprofo: Antiche Varietà per l’innovazione dei prodotti da ...Sardegna Ricerche
Presentazione realizzata da Antonio Piga durante l'evento di metà progetto del cluster AVIPROFO, che si è svolto a Oristano il 4 novembre 2019.
L'obiettivo del progetto è ottimizzare la produzione di sfarinati di grano duro e tenero di vecchie varietà sarde per la realizzazione di prodotti da forno secondo le moderne tecnologie di produzione, con l'ausilio di un miglioratore (siero di latte ovino in polvere) e della tecnologia del lievito naturale.
Il progetto è finanziato grazie ai fondi del POR FESR 2014-2020.
La quinoa come elemento funzionale nei prodotti da forno: dalla farina ai pro...Sardegna Ricerche
L'intervento di Simone Pulina (Università di Sassari) in occasione del seminario di metà progetto su Innoquinoa che si è svolto il 28 novembre 2019 a Ottava (SS).
InTeSaS - Innovazioni delle Tecnologie di processo per la qualità e sicurezza...Sardegna Ricerche
La presentazione di Christian Scarano, Vincenzo Spanu, Francesca Piras, Nadia Carta e Mario Cuccu in occasione dell'evento finale del progetto InTeSaS che si è tenuto online il 18 marzo 2021.
Si presentano le risultanze di uno studio che ha caratterizzato la carne proveniente da animali di razza bovina piemontese allevati con agricoltura eco-simbiotica
Presentazione a supporto dell'intervento di Giuseppe Zeppa (Università degli Studi di Torino) all'incontro "Filiera vitivinicola: il progetto ValorVitis sul recupero delle vinacce a confronto con la normazione volontaria" del 30 maggio 2019
Il progetto sfrutta il potenziale tecnologico e la biodiversità delle collezioni microbiche per favorire l’innovazione nell’industria agroalimentare regionale e il miglioramento qualitativo e igienico-sanitario di diversi prodotti. Il progetto si snoda su due assi:
Utilizzo dei microrganismi come agenti fermentativi per l’ottenimento di numerosi prodotti
Sfruttamento di alcuni ceppi come colture bioprotettive per aumentare la sicurezza e la shelf life di prodotti freschi
Sito web del progetto: www.microemiro.it
Presentazioni e video: http://cerr.eu/what-s-going-on/357-materiali-dei-seminari-disponibili-online
Applicazione dei bioprocessi per il miglioramento dei formaggi ovini - N. MangiaSardegna Ricerche
La presentazione di Nicoletta Mangia (Università di Sassari) relativa al progetto Minuforte.
La presentazione si è svolta durante l'evento "Applicazione dei bioprocessi per il miglioramento dei formaggi ovini", che si è tenuto a Nuoro il 13 dicembre 2019.
Il progetto MicroEmiRo sfrutta il potenziale tecnologico e la biodiversità delle collezioni microbiche per favorire l’innovazione nell’industria agroalimentare regionale e il miglioramento qualitativo e igienico-sanitario di diversi prodotti. Il progetto si snoda su due assi:
Utilizzo dei microrganismi come agenti fermentativi per l’ottenimento di numerosi prodotti
Sfruttamento di alcuni ceppi come colture bioprotettive per aumentare la sicurezza e la shelf life di prodotti freschi
Principali filiere coinvolte: Agroalimentare, Lattiero-caseario
Sito web del progetto: www.microemiro.it
Presentazioni e video: cerr.eu/what-s-going-on/357-materiali-dei-seminari-disponibili-online
La diversificazione di prodotto nell'ambito del Pecorino Romano DOP - M. Care...Sardegna Ricerche
La presentazione di Marco Caredda e Martino Mura (AGRIS) a proposito dei risultati del progetto cluster Pecorino Romano dedicato alla diversificazione di prodotto nell'ambito della produzione del Pecorino Romano DOP.
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La presentazione di Giacomo Lai (AGRIS) a proposito dei risultati del progetto cluster Contaminazioni, che si propone di mettere a punto tecnologie di trasformazione del latte di pecora e di capra alternative a quelle convenzionali.
La presentazione si è svolta durante l'evento "L'importanza della collaborazione tra ricerca e impresa: l'innovazione nel settore delle ostriche, degli spumanti e dei formaggi", che si è svolto a Cagliari il 5 dicembre 2019.
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Presentazione realizzata da Antonio Piga durante l'evento di metà progetto del cluster AVIPROFO, che si è svolto a Oristano il 4 novembre 2019.
L'obiettivo del progetto è ottimizzare la produzione di sfarinati di grano duro e tenero di vecchie varietà sarde per la realizzazione di prodotti da forno secondo le moderne tecnologie di produzione, con l'ausilio di un miglioratore (siero di latte ovino in polvere) e della tecnologia del lievito naturale.
Il progetto è finanziato grazie ai fondi del POR FESR 2014-2020.
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L'intervento di Simone Pulina (Università di Sassari) in occasione del seminario di metà progetto su Innoquinoa che si è svolto il 28 novembre 2019 a Ottava (SS).
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Si presentano le risultanze di uno studio che ha caratterizzato la carne proveniente da animali di razza bovina piemontese allevati con agricoltura eco-simbiotica
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Utilizzo dei microrganismi come agenti fermentativi per l’ottenimento di numerosi prodotti
Sfruttamento di alcuni ceppi come colture bioprotettive per aumentare la sicurezza e la shelf life di prodotti freschi
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Utilizzo dei microrganismi come agenti fermentativi per l’ottenimento di numerosi prodotti
Sfruttamento di alcuni ceppi come colture bioprotettive per aumentare la sicurezza e la shelf life di prodotti freschi
Principali filiere coinvolte: Agroalimentare, Lattiero-caseario
Sito web del progetto: www.microemiro.it
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L'Informatore agrario Fieragricola 2012 - ridurre l'impatto ambientale e i ...L'Informatore Agrario
L'Informatore Agrario - Fieragricola 2012 - Ridurre l'impatto ambientale e i costi di produzione aumentando l'efficenza d'uso delle risorse - nutrizione e gestione - Antonello Cannas
Il polo industriale gennaio 2013
Da mulino nella campagna pavese a polo tecnologico tra i più avanzati in Europa.
Dal 1860 Riso Scotti ha fatto molta strada e oggi è uno dei fiori all’occhiello del made in Italy. Con un fermo obiettivo: valorizzare la materia prima e garantire la qualità alimentare.
2015 12 15 greenLIFE ILSA processi di recupero per la produzione di fertilizz...greenLIFE project
Dal convegno #greenleather2016 organizzato da greenLIFE project lo scorso 15 Dicembre 2015, le slide della relazione ILSA, presentata da Franco Cavazza, direttore industriale. Il titolo dell'intervento: processi di recupero per la produzione di fertilizzanti a base di proteine idrolizzate derivanti da sottoprodotti delle fasi di calcinaio e concia chromium-free.
Progetto Aviprofo: Le vecchie varietà di grano duro di Sardegna: Trigu Murru ...Sardegna Ricerche
Presentazione realizzata da Maria Grazia Farbo durante l'evento di metà progetto del cluster AVIPROFO, che si è svolto a Oristano il 4 novembre 2019.
L'obiettivo del progetto è ottimizzare la produzione di sfarinati di grano duro e tenero di vecchie varietà sarde per la realizzazione di prodotti da forno secondo le moderne tecnologie di produzione, con l'ausilio di un miglioratore (siero di latte ovino in polvere) e della tecnologia del lievito naturale.
Il progetto è finanziato grazie ai fondi del POR FESR 2014-2020.
Innoquinoa - Report terzo semestre attività tecnologicaSardegna Ricerche
Rapporto del terzo semestre sullo stato di avanzamento delle attività tecnologiche del progetto cluster Innoquinoa. Il progetto ha l'obiettivo di mettere a punto tecniche di processo dell'intera catena produttiva della quinoa, al fine di ottenere prodotti tradizionali innovativi.
Come per tutti i progetti cluster, anche per INNOQUINOA vale il principio della porta aperta: tutte le imprese interessate possono entrare a far parte del progetto in qualsiasi momento. Info qui: https://buff.ly/2Ja13NG
Il documento divulgativo finale sul progetto cluster top down Vagemas - Valorizzazione del germoplasma sardo di mandorlo per la produzione di dolci tipici.
Il posizionamento strategico di una PMI operante nel foodIPE Business School
Il presente elaborato, realizzato con la collaborazione di IMA s.r.l, persegue l’obiettivo di riposizionare l’azienda nell’ambito del settore lattiero caseario. A causa della crisi pandemica il consumo dei prodotti del latte e dei suoi derivati è cambiato: si è deciso di sviluppare una strategia che porti all’ampliamento del portafoglio prodotti dell’azienda; più nello specifico si è virato verso il mercato dello yogurt, mercato che si è dimostrato strutturalmente più resistente agli eventi contingenti. Per incrementare il fatturato, si è deciso di introdurre lo yogurt greco e lo yogurt bicompartimentale. Inoltre, si è sviluppata una strategia sottostante per il latte fresco introducendo un nuovo canale distributivo per incrementarne la vendita. Tali strategie sono state accompagnate da una rinnovata campagna di comunicazione basata su due direttrici, territorialità e digitalizzazione.
Innoquinoa - Report quinto semestre attività tecnologicaSardegna Ricerche
Rapporto del quinto semestre sullo stato di avanzamento delle attività tecnologiche del progetto cluster Innoquinoa. Il progetto ha l'obiettivo di mettere a punto tecniche di processo dell'intera catena produttiva della quinoa, al fine di ottenere prodotti tradizionali innovativi.
Come per tutti i progetti cluster, anche per INNOQUINOA vale il principio della porta aperta: tutte le imprese interessate possono entrare a far parte del progetto in qualsiasi momento. Info qui: https://buff.ly/2Ja13NG
Il Progetto BioMilkChina raccontato durante l'incontro di presentazione dei progetti di ricerca e sviluppo - Programma Agroindustria, Cagliari 26 maggio 2022
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Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di Sardegna (Linee 1,2 e 3)
1. Cluster Settore Agroalimentare
“Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di
Sardegna”
Attività svolta nell’ambito delle linee 1,2,3 del progetto
(periodo febbraio - ottobre 2017)
Attività svolta nell’ambito delle linee 1,2,3 del progetto
(periodo febbraio - ottobre 2017)
Thiesi, 29 novembre 2017
2. Azienda Argiolas Formaggi S.r.l. – Prova di fabbricazione di un
formaggio ovino a breve periodo di maturazione a partire da latte
intero con aggiunta di microparticolato.
Laboratori di Bonassai – Prove preliminari di fabbricazione di un
gelato allo yogurt da latte ovino.
Azienda Gruthas – Prove di fabbricazione di prodotti caseari a
partire da latte di capra intero (formaggio a pasta fresca, formaggio
a pasta molle e yogurt a coagulo intero).
Le attività svolte
Azienda Argiolas Formaggi S.r.l. – Prova di fabbricazione di un
formaggio ovino a breve periodo di maturazione a partire da latte
intero con aggiunta di microparticolato.
Laboratori di Bonassai – Prove preliminari di fabbricazione di un
gelato allo yogurt da latte ovino.
Azienda Gruthas – Prove di fabbricazione di prodotti caseari a
partire da latte di capra intero (formaggio a pasta fresca, formaggio
a pasta molle e yogurt a coagulo intero).
5. Il microparticolato è aggiunto al latte in lavorazione e può essere
utilizzato nella fabbricazione dello yogurt, formaggi freschi e
formaggi a pasta molle e non va dichiarato in etichetta (componete
naturale).
1. Miglioramento delle caratteristiche reologiche dei prodotti, in
particolare quelli a ridotto contenuto di grasso, ai quali conferisce
livelli di palatabilità e consistenza simili quelle dei prodotti “full-fat”
(azione fat-replaced).
2. Incremento del valore nutrizionale del prodotto e riduzione del
valore energetico (incremento del valore biologico della frazione
proteica e riduzione del contenuto in grasso).
3. Incremento della resa casearia di trasformazione.
Perché utilizzare il microparticolatoPerché utilizzare il microparticolato
Il microparticolato è aggiunto al latte in lavorazione e può essere
utilizzato nella fabbricazione dello yogurt, formaggi freschi e
formaggi a pasta molle e non va dichiarato in etichetta (componete
naturale).
1. Miglioramento delle caratteristiche reologiche dei prodotti, in
particolare quelli a ridotto contenuto di grasso, ai quali conferisce
livelli di palatabilità e consistenza simili quelle dei prodotti “full-fat”
(azione fat-replaced).
2. Incremento del valore nutrizionale del prodotto e riduzione del
valore energetico (incremento del valore biologico della frazione
proteica e riduzione del contenuto in grasso).
3. Incremento della resa casearia di trasformazione.
6. 1) Verificare l’adattabilità della tecnica di produzione del
microparticolato al contesto aziendale dell’Argiolas
formaggi.
2) Valutare gli effetti dell’aggiunta del microparticolato,
al latte di pecora destinato alla fabbricazione del
formaggio a pasta molle denominato Perla Nera,
sulle caratteristiche tecnologiche del latte in
lavorazione (coagulabilità, sineresi, acidificazione,
resa, efficienza tecnologica) e sulle caratteristiche
fisico-chimiche e reologiche del formaggio.
1) Verificare l’adattabilità della tecnica di produzione del
microparticolato al contesto aziendale dell’Argiolas
formaggi.
2) Valutare gli effetti dell’aggiunta del microparticolato,
al latte di pecora destinato alla fabbricazione del
formaggio a pasta molle denominato Perla Nera,
sulle caratteristiche tecnologiche del latte in
lavorazione (coagulabilità, sineresi, acidificazione,
resa, efficienza tecnologica) e sulle caratteristiche
fisico-chimiche e reologiche del formaggio.
ObiettiviObiettivi
1) Verificare l’adattabilità della tecnica di produzione del
microparticolato al contesto aziendale dell’Argiolas
formaggi.
2) Valutare gli effetti dell’aggiunta del microparticolato,
al latte di pecora destinato alla fabbricazione del
formaggio a pasta molle denominato Perla Nera,
sulle caratteristiche tecnologiche del latte in
lavorazione (coagulabilità, sineresi, acidificazione,
resa, efficienza tecnologica) e sulle caratteristiche
fisico-chimiche e reologiche del formaggio.
1) Verificare l’adattabilità della tecnica di produzione del
microparticolato al contesto aziendale dell’Argiolas
formaggi.
2) Valutare gli effetti dell’aggiunta del microparticolato,
al latte di pecora destinato alla fabbricazione del
formaggio a pasta molle denominato Perla Nera,
sulle caratteristiche tecnologiche del latte in
lavorazione (coagulabilità, sineresi, acidificazione,
resa, efficienza tecnologica) e sulle caratteristiche
fisico-chimiche e reologiche del formaggio.
7. Schema della provaSchema della prova
Termizzazione
Concentrazione
Ultrafiltrazione – FVC: ~ 7
Retentato
Denaturazione termica
80 °C x 10'
Filtrazione
Stoccaggio 4°C
Latte ovino interoSiero presamico di latte ovino
Permeato
Termizzazione
Filtrazione
Stoccaggio 4°C
Latte ovino intero
Esperimento
(latte ovino + microparticolato)
Controllo
(latte ovino)
Raffreddamento 60 °C
Microparticolazione
Omogeneizzatore – 150 – 200 bar
Microparticolato
Raffreddamento < 40 °C
Pesatura
(5,3 kg/100kg di latte)
Riempimento caldaia
Trasformazione
(tecnologia Perla Nera)
Riempimento caldaia
Aggiunta starter Aggiunta starter
Trasformazione
(tecnologia Perla Nera)
Aggiunta caglio
(dose corretta, tempo
standard)
Aggiunta caglio
8. Composizione del latte in lavorazione e del microparticolatoComposizione del latte in lavorazione e del microparticolato
Parametri Controllo
(latte ovino intero)
Esperimento
(latte ovino + 5,3% di
microparticolato)
Microparticolato
pH (UpH) 6,58 6,56 6,65
Sostanza secca (%) 15,30 16,30 21,20
Grasso (%) 5,26 5,53 6,76
Proteina totale (%) 5,14 5,43 9,36Proteina totale (%) 5,14 5,43 9,36
Caseina (%) 3,89 3,74
Sieroproteina (%) 0,91 1,35
Grasso/caseina 1,35 1,48
Caseina/sieroproteina 4,27 2,78
Se il microparticolato fosse stato prodotto da siero magro, il grasso nel latte “esperimento”
sarebbe stato di 4,99% con rapporto grasso/caseina di 1,33
9. RisultatiRisultati –– composizione fisicocomposizione fisico--chimica del formaggio a maturazionechimica del formaggio a maturazione
Parametri Controllo Esperimento
pH (UpH) 5,13 4,98
Umidità (%) 44,20 47,10
Grasso/sostanza secca (%) 51,10 48,60
Proteina/sostanza secca (%) 40,10 40,70Proteina/sostanza secca (%) 40,10 40,70
Grasso/proteina 1,30 1,20
Azoto solubile/azoto totale (%) 10,17 11,80
Azoto solubile in TCA/azoto totale (%) 5,93 6,80
Azoto solubile in PTA/azoto totale (%) 1,65 2,07
Sale (%) 1,09 1,39
Sale/Umidità (%) 2,46 2,96
10. RisultatiRisultati –– resa e recuperi di materiaresa e recuperi di materia
Controllo Esperimento
Latte ovino intero (kg) 100,0 94,7
Microparticolato (kg) 5,3
Formaggio alle 24 ore dalla produzione (kg) 18,9 20,7
Differenza resa alle 24 ore (kg) 1,8
Incremento di resa (%) 9,5
Formaggio alla vendita (kg) 17,3 18,6Formaggio alla vendita (kg) 17,3 18,6
Differenza di resa alla vendita (kg) 1,3
Incremento di resa (%) 7,5
Coefficiente di recupero del grasso (%) 94,2 88,0
Coefficiente di recupero della proteina (%) 80,5 81,8
Grasso apportato al latte con il microparticolato (kg) 0 0,36
Perdita di grasso nel siero (kg) 0,31 0,66
Perdita di proteina nel siero (kg) 1,00 0,99
11. RisultatiRisultati -- caratteristiche reologiche del formaggio a maturazionecaratteristiche reologiche del formaggio a maturazione
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
60.0
70.0
80.0
90.0
100.0
Sforzo(kPa)
Deformazione di Cauchy(-)
Controllo Esperimento
0.0
10.0
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30.0
40.0
50.0
60.0
70.0
80.0
90.0
100.0
Sforzo(kPa)
Deformazione di Cauchy(-)
Controllo Esperimento
Controllo Esperimento
Modulo elastico - E (kPa) 144,00 127,40
Deformazione alla frattura - εf (-) 0,51 0,49
Sforzo al punto di frattura - σf (kPa) 81,00 64,50
Energia assorbita alla frattura - Wf (kJm3) 19,60 15,90
12. RisultatiRisultati -- conto economicoconto economico
Controllo Esperimento
Costo materia prima (€) (1) 80,00 75,76
Mancato ricavo ricotta (€) (2) 2,50
Ricavo formaggio (€)(3) 136,50 146,56
Utile lordo (€) 56,50 68,29
Differenza utile lordo (€) 11,7911,79
Incremento utile lordo (%) 20,9020,90
(1) Il costo di acquisto del latte è stato considerato di 0,80 €/L; (2) Il prezzo di vendita della ricotta gentile è stato
considerato di 1,5 €/kg; (3) Il prezzo di vendita del formaggio Perla Nera è stato considerato di 7,90 €/kg.
13. ConclusioniConclusioni
• Messa a punto della procedura operativa di produzione del
microparticolato utilizzando le attrezzature disponibili presso
l’azienda Argiolas formaggi.
• Il formaggio sperimentale si differenzia dal formaggio controllo per
alcune caratteristiche fisico-chimiche. pH (-0,15 UpH), Umidità
(+2,9%); grasso (-2,8%), sale (+0,30 %) (tali differenze potrebbero
essere compatibili con la variabilità intrinseca del prodotto). Dal
punto di vista reologico, le differenze sono di modesta entità.
• Incremento della resa casearia del 9,5% alle 24 ore e del 7,5% alla
vendita. L’incremento di resa potrebbe essere superiore se venisse
impiegato il microparticolato prodotto da siero totalmente scremato
(> recupero di grasso).
• L’incremento di resa si traduce in un incremento del 21% dell’utile
lordo rispetto alla lavorazione controllo.
• Sono necessarie ulteriori prove per confermare i risultati,
possibilmente impiegando il microparticolato da siero scremato.
• Messa a punto della procedura operativa di produzione del
microparticolato utilizzando le attrezzature disponibili presso
l’azienda Argiolas formaggi.
• Il formaggio sperimentale si differenzia dal formaggio controllo per
alcune caratteristiche fisico-chimiche. pH (-0,15 UpH), Umidità
(+2,9%); grasso (-2,8%), sale (+0,30 %) (tali differenze potrebbero
essere compatibili con la variabilità intrinseca del prodotto). Dal
punto di vista reologico, le differenze sono di modesta entità.
• Incremento della resa casearia del 9,5% alle 24 ore e del 7,5% alla
vendita. L’incremento di resa potrebbe essere superiore se venisse
impiegato il microparticolato prodotto da siero totalmente scremato
(> recupero di grasso).
• L’incremento di resa si traduce in un incremento del 21% dell’utile
lordo rispetto alla lavorazione controllo.
• Sono necessarie ulteriori prove per confermare i risultati,
possibilmente impiegando il microparticolato da siero scremato.
15. PremessaPremessa
Lo yogurt gelato commerciale spesso perde le peculiarità nutrizionali
dello yogurt, per effetto della forte diluizione dello yogurt con gli altri
ingredienti (latte in polvere, crema di latte, zucchero, addensanti, etc.).
50%
20%
80%
50%
80%
20%
Gelato allo yogurt di
buona qualità
Gelato allo yogurt di
scarsa qualità
Gelato allo yogurt
sperimentale (Agris)
Altri ingredienti Yogurt
In questa fase della sperimentazione è stata verificata la possibilità di
produrre un gelato, utilizzando come ingredienti esclusivamente yogurt e
zucchero.
Lo zucchero è un ingrediente fondamentale, conferisce dolcezza e regola la
consistenza finale del gelato (cremosità, morbidezza, palatabilità). Agisce
abbassando il punto di congelamento e regolando formazione dei cristalli di
ghiaccio.
50%
20%
80%
50%
80%
20%
Gelato allo yogurt di
buona qualità
Gelato allo yogurt di
scarsa qualità
Gelato allo yogurt
sperimentale (Agris)
Altri ingredienti Yogurt
16. • Mettere a punto la tecnica di fabbricazione di un
gelato allo yogurt, dove il contenuto di yogurt non è
inferiore all’80%;
• Verificare l’effetto dell’utilizzo di zuccheri con
differenti proprietà tecnologiche e nutrizionali su
alcune caratteristiche del gelato.
• Acquisire conoscenze sulle metodiche analitiche di
controllo delle caratteristiche tecnologiche e
nutrizionali del gelato.
ObiettiviObiettivi
• Mettere a punto la tecnica di fabbricazione di un
gelato allo yogurt, dove il contenuto di yogurt non è
inferiore all’80%;
• Verificare l’effetto dell’utilizzo di zuccheri con
differenti proprietà tecnologiche e nutrizionali su
alcune caratteristiche del gelato.
• Acquisire conoscenze sulle metodiche analitiche di
controllo delle caratteristiche tecnologiche e
nutrizionali del gelato.
17. Zuccheri utilizzati nella sperimentazioneZuccheri utilizzati nella sperimentazione
1. Destrosio monoidrato (monosaccaride, glucosio);
2. Saccarosio (disaccaride: glucosio + fruttosio);
3. Trealosio (disaccaride: glucosio + glucosio)
• ottimo sostitutivo del saccarosio;
• cristalli di ghiaccio 10 volte < rispetto al saccarosio;
• migliora la struttura, la palatabilità e la spatolabilità del gelato;
• ottimo crioprotettore delle cellule batteriche (sopravvivenza al
congelamento);
• effetto protettivo antiossidante dei grassi (conservabilità del gelato
stesso);
• bassa cariogenicità;
4. Eritritolo (edulcorante E968)
• polialcol naturale presente in piccole concentrazioni nella frutta, nei
vegetali, nei funghi e nei cibi fermentati;
• tolleranza digestiva superiore rispetto ad altri edulcoranti;
• scavenger di radicali liberi (capacità antiossidante);
1. Destrosio monoidrato (monosaccaride, glucosio);
2. Saccarosio (disaccaride: glucosio + fruttosio);
3. Trealosio (disaccaride: glucosio + glucosio)
• ottimo sostitutivo del saccarosio;
• cristalli di ghiaccio 10 volte < rispetto al saccarosio;
• migliora la struttura, la palatabilità e la spatolabilità del gelato;
• ottimo crioprotettore delle cellule batteriche (sopravvivenza al
congelamento);
• effetto protettivo antiossidante dei grassi (conservabilità del gelato
stesso);
• bassa cariogenicità;
4. Eritritolo (edulcorante E968)
• polialcol naturale presente in piccole concentrazioni nella frutta, nei
vegetali, nei funghi e nei cibi fermentati;
• tolleranza digestiva superiore rispetto ad altri edulcoranti;
• scavenger di radicali liberi (capacità antiossidante);
18. Caratteristiche degli ingredienti utilizzatiCaratteristiche degli ingredienti utilizzati
Valore
energetico
(kcal/g)
Indice glicemico
(IG)
Potere
dolcificante
(POD)
Potere
anticongelante
(PAC)
Lattosio 4 45 16 100
Inulina DP20 1,9 1 0 25
Destrosio 4 100 70 180
Saccarosio 4 65 100 100
Trealosio 4 70 42 100
L’IG è la velocità di incremento della glicemia dopo l’ingestione di 50 g carboidrati. Si
esprime v. % rispetto al glucosio (100%);
Il POD (potere dolcificante) esprime la dolcezza relativa dello zucchero rispetto al valore
di dolcezza del saccarosio (100);
Il PAC (potere anticongelante) è una misura indiretta del peso molecolare, esprime la
capacità dello zucchero di ritardare il congelamento dell’acqua quando si trova disciolto
in essa, il valore di PAC degli zuccheri è un valore relativo a quello del saccarosio,
(100).
Trealosio 4 70 42 100
Eritritolo (E968) 0,2 1 70 280
23. Parametri tecnologici e reologiciParametri tecnologici e reologici
• tempo di estrusione (a sforzo costante)
• temperatura del gelato dopo l’estrusione (a sforzo costante)
• incremento di volume dovuto all’inglobamento dell’aria nel gelato, al termine
della mantecazione
test di penetrometria
test di scioglimento
(120 min a T° 252°C)
24. RisultatiRisultati –– Parametri tecnologiciParametri tecnologici
Parametri S100 T50 T50+E E50 E75
Tempo di estrusione (mm:ss) 08:29 06:57 08:49 08:23 08:41
Temperatura di estrusione (°C) -9,0 -9,0 -11 -9,3 -7,0
Overrun (%) 8,9 8,7 19,5 8,4 8,2
Esempi di overrun
Gelati artigianali 50% (optimum 30-40%)
Gelati industriali ≥ 100%
Gelati allo yogurt 25-30 %
25. RisultatiRisultati –– Test di scioglimentoTest di scioglimento
0
10
20
30
40
50
60
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80
90
100
Scioglimento(g)
Tempo (min)
S100 T50 T50+E E50 E75
Parametri S100 T50 T50+E E50 E75
Inizio scioglimento (min) 51 41 67 34 59
Velocità di scioglimento (g/min) 1,12 1,05 0,90 1,04 1,33
Quantità disciolta in 120 min (%) 78 88 38 85 71
0
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Scioglimento(g)
Tempo (min)
S100 T50 T50+E E50 E75
27. ConclusioniConclusioni
• L’eritritolo in quantità superiore al 5%, comporta un netto decadimento delle
caratteristiche reologiche e tecnologiche del gelato.
• Il gelato T50+E possiede caratteristiche tecnologiche vicine a quelle desiderabili
per un gelato di questa tipologia, rispetto a S100, il POD, il valore energetico e il
carico glicemico sono inferiori (rispettivamente -40%, -12%, -7%).
• Verranno condotte ulteriori prove preliminari introducendo l’uso di alcuni
stabilizzanti (> overrun e < ricristallizzazione).
• L’obiettivo è quello di arrivare ad un gelato ben formulato dal punto di vista
nutrizionale, con una struttura che possa soddisfare gli standard dei gelati
tradizionali.
• Si cercherà di mantenere inalterati nel gelato gli elementi nutrizionali e funzionali
nonché il contenuto di batteri lattici ed eventuali probiotici derivati dallo yogurt o
da un prodotto funzionale a coagulazione acida di partenza.
• L’eritritolo in quantità superiore al 5%, comporta un netto decadimento delle
caratteristiche reologiche e tecnologiche del gelato.
• Il gelato T50+E possiede caratteristiche tecnologiche vicine a quelle desiderabili
per un gelato di questa tipologia, rispetto a S100, il POD, il valore energetico e il
carico glicemico sono inferiori (rispettivamente -40%, -12%, -7%).
• Verranno condotte ulteriori prove preliminari introducendo l’uso di alcuni
stabilizzanti (> overrun e < ricristallizzazione).
• L’obiettivo è quello di arrivare ad un gelato ben formulato dal punto di vista
nutrizionale, con una struttura che possa soddisfare gli standard dei gelati
tradizionali.
• Si cercherà di mantenere inalterati nel gelato gli elementi nutrizionali e funzionali
nonché il contenuto di batteri lattici ed eventuali probiotici derivati dallo yogurt o
da un prodotto funzionale a coagulazione acida di partenza.
29. L’azienda Gruthas è un’azienda casearia a conduzione familiare ubicata a circa
5 km dal Comune di Urzulei. L’azienda nasce nel 1995 su iniziativa del titolare
Giuseppino Arba e di altri tre soci.
Il livello produttivo del caseificio è di circa 200200..000000 L/anno di latte (circa 70%
latte di capra e circa 30% di latte di pecora).
L’aziendaL’azienda
26%
Fruhe
17%
Ricottafresca
37%
semicottodi capra
4%
semicottomisto
15%
semicottodi pecora 26%
Fruhe
17%
Ricottafresca
37%
semicottodi capra
4%
semicottomisto
15%
semicottodi pecora
Oltre il 50 % delle produzioni viene commercializzata nel punto vendita del caseificio.
30. 1. Diversificare la produzione, a favore di prodotti ad elevata
resa di trasformazione, caratterizzati da un brevissimo
periodo di maturazione o immediatamente pronti al consumo,
capaci di migliorare redditività aziendale nel breve periodo;
2. Verificare l’applicabilità, al contesto produttivo aziendale, delle
tecnologie proposte da Agris Sardegna;
3. Valutazione del gradimento dei prodotti realizzati nell’ambito
della cerchia dei clienti dell’Azienda stessa.
1. Diversificare la produzione, a favore di prodotti ad elevata
resa di trasformazione, caratterizzati da un brevissimo
periodo di maturazione o immediatamente pronti al consumo,
capaci di migliorare redditività aziendale nel breve periodo;
2. Verificare l’applicabilità, al contesto produttivo aziendale, delle
tecnologie proposte da Agris Sardegna;
3. Valutazione del gradimento dei prodotti realizzati nell’ambito
della cerchia dei clienti dell’Azienda stessa.
ObiettiviObiettivi
1. Diversificare la produzione, a favore di prodotti ad elevata
resa di trasformazione, caratterizzati da un brevissimo
periodo di maturazione o immediatamente pronti al consumo,
capaci di migliorare redditività aziendale nel breve periodo;
2. Verificare l’applicabilità, al contesto produttivo aziendale, delle
tecnologie proposte da Agris Sardegna;
3. Valutazione del gradimento dei prodotti realizzati nell’ambito
della cerchia dei clienti dell’Azienda stessa.
1. Diversificare la produzione, a favore di prodotti ad elevata
resa di trasformazione, caratterizzati da un brevissimo
periodo di maturazione o immediatamente pronti al consumo,
capaci di migliorare redditività aziendale nel breve periodo;
2. Verificare l’applicabilità, al contesto produttivo aziendale, delle
tecnologie proposte da Agris Sardegna;
3. Valutazione del gradimento dei prodotti realizzati nell’ambito
della cerchia dei clienti dell’Azienda stessa.
31. Le tecnologie di trasformazione proposteLe tecnologie di trasformazione proposte
• Formaggio a pasta fresca
• Formaggio a pasta molle
• Yogurt a coagulo intero (cremoso e tradizionale)
• Formaggio a pasta fresca
• Formaggio a pasta molle
• Yogurt a coagulo intero (cremoso e tradizionale)
32. Schemi tecnologici di processoSchemi tecnologici di processo
Latte caprino intero
Sostanza secca: 13,6 %
Grasso: 4,8 %
Proteina: 3,8 %
Latte caprino intero
Sostanza secca: 14,6 %
Grasso: 5,5 %
Proteina: 4,0 %
Latte caprino intero
Sostanza secca: 14,7 %
Grasso: 5,5 %
Proteina: 4,1%
Formaggio a pasta
fresca
Formaggio a pasta
molle
Yogurt
ARA Giugno 2016 (grasso 4,51%, proteina, 3,62%)
Trattamento termico
discontinuo
Caldaia di coagulazione
72 °C senza sosta
Macchina automatica Mod.
YZ 32, Plastitalia
90°C x 10'
Caldaia di coagulazione
72 °C senza sosta
33.
34. Parametri
Formaggio a
pasta fresca
Formaggio a
pasta molle
Yogurt
pH (UpH) 4,40 5,05 4,42
Sostanza secca (%) 35,4 50,3 13,8
Grasso (%) 20,1 26,3 5,4
Composizione fisicoComposizione fisico--chimica dei prodotti realizzatichimica dei prodotti realizzati
Proteina (%) 12,9 18,5 3,9
Lattosio (%) 1,0 0,0 2,7
Cloruro di sodio (%) 0,22 0,87 0,01
Valore energetico (kJ/kcal/100g) 980 / 236 1286 / 310 314 / 75
38. • Le tecnologie proposte sono risultate adattabili al contesto
aziendale e ripetibili.
• La resa di trasformazione dei formaggi è molto elevata (f. p. molle >
20%, f. p. fresca >25%).
• I prodotti hanno ottenuto un buon gradimento da parte della cerchia
dei clienti dell’Azienda Gruthas.
• Lo yogurt prodotto nelle due tipologie (cremoso e tradizionale) ha
permesso di incrementare il livello di gradimento di prodotto.
• Sono state stampate le etichette commerciali con le informazioni
nutrizionali fornite da Agenzia Agris ed stato avviato un ciclo di
produzione continuo.
• L’attività di collaborazione con Agris proseguirà con alcune prove di
fabbricazione di yogurt con aggiunta di specie batteriche
“probiotiche” e/o arricchito in elementi nutrizionali e a valenza
funzionale, anche a partire da latte di capra delattosato.
ConclusioniConclusioni
• Le tecnologie proposte sono risultate adattabili al contesto
aziendale e ripetibili.
• La resa di trasformazione dei formaggi è molto elevata (f. p. molle >
20%, f. p. fresca >25%).
• I prodotti hanno ottenuto un buon gradimento da parte della cerchia
dei clienti dell’Azienda Gruthas.
• Lo yogurt prodotto nelle due tipologie (cremoso e tradizionale) ha
permesso di incrementare il livello di gradimento di prodotto.
• Sono state stampate le etichette commerciali con le informazioni
nutrizionali fornite da Agenzia Agris ed stato avviato un ciclo di
produzione continuo.
• L’attività di collaborazione con Agris proseguirà con alcune prove di
fabbricazione di yogurt con aggiunta di specie batteriche
“probiotiche” e/o arricchito in elementi nutrizionali e a valenza
funzionale, anche a partire da latte di capra delattosato.