Relazione della Dr.ssa Mariantonietta Iannarelli, Dirigente responsabile del Servizio Tutela delle Acque della Regione Puglia al Convegno "La gestione dei fanghi rinvenienti dalla depurazione delle acque reflue urbane nell'ATO Puglia"
This is the presentation given at the Green Week in Trento, March 5th, 2016. It tries to convey the idea that Hydrology can help to decrease conflicts about water, and especially the studies which quantify the water fluxes and their interactions.
"Progetto acqua" scuola primari Gigante/Porto- I.C. Comenioricciouno
La caratteristica fondamentale dell'educazione ambientale è la sua trasversalità, in relazione alla globalità con cui si presentano i problemi nel reale.
Gli alunni sono stati guidati alla scoperta e conoscenza, sempre più consapevole e approfondita, dell' ambiente naturale nei suoi elementi costitutivi e, in particolare, dell' elemento "Acqua" come bene primario prezioso, da utilizzare e preservare responsabilmente
Comitato Biodigestore Saliceti, le ragioni del NOClaudia Bertanza
Relazione presentata dal Comitato No Biodigestore Saliceti
all’attenzione della Commissione IV Ambiente e Territorio della Regione Liguria il giorno 17 luglio e che illustra i MOTIVI DEL NO al progetto di biodigestore a Saliceti.
Questo è solamente uno dei primi POWERPOINT che pubblicherò quì! Per altri bellissimi Powerpoint vi invito a seguirvi sulla mia pagina Instangram SchoolP.
Escapate a la Toscana, un viaje de 4 noches para que conozcas los lugares más representativos de esta maravillosa región de Italia. Visita la Toscana con travel4smart, inolvidable!
Relazione della Dr.ssa Mariantonietta Iannarelli, Dirigente responsabile del Servizio Tutela delle Acque della Regione Puglia al Convegno "La gestione dei fanghi rinvenienti dalla depurazione delle acque reflue urbane nell'ATO Puglia"
This is the presentation given at the Green Week in Trento, March 5th, 2016. It tries to convey the idea that Hydrology can help to decrease conflicts about water, and especially the studies which quantify the water fluxes and their interactions.
"Progetto acqua" scuola primari Gigante/Porto- I.C. Comenioricciouno
La caratteristica fondamentale dell'educazione ambientale è la sua trasversalità, in relazione alla globalità con cui si presentano i problemi nel reale.
Gli alunni sono stati guidati alla scoperta e conoscenza, sempre più consapevole e approfondita, dell' ambiente naturale nei suoi elementi costitutivi e, in particolare, dell' elemento "Acqua" come bene primario prezioso, da utilizzare e preservare responsabilmente
Comitato Biodigestore Saliceti, le ragioni del NOClaudia Bertanza
Relazione presentata dal Comitato No Biodigestore Saliceti
all’attenzione della Commissione IV Ambiente e Territorio della Regione Liguria il giorno 17 luglio e che illustra i MOTIVI DEL NO al progetto di biodigestore a Saliceti.
Questo è solamente uno dei primi POWERPOINT che pubblicherò quì! Per altri bellissimi Powerpoint vi invito a seguirvi sulla mia pagina Instangram SchoolP.
Escapate a la Toscana, un viaje de 4 noches para que conozcas los lugares más representativos de esta maravillosa región de Italia. Visita la Toscana con travel4smart, inolvidable!
Intervento di Francesco Troiani (ENEA) al convegno "La gestione dei rifiuti radioattivi" organizzato il 10 Marzo 2011 dal Forum Nucleare Italiano
http://www.forumnucleare.it
Cenni sull’impatto ambientale dei processi di incenerimento dei rifiutiboma21
Convegno: Nuovo inceneritore di Desio. Rischi per la salute da incenerimento dei rifiuti, buone pratiche e tecnologie sostenibili per andare oltre. Medicina Democratica. 20 Aprile 2009.
Uno studio europeo che ha coinvolto diversi ricercatori , ha dimostrato una stretta relazione tra inquinamento atmosferico e rischio di tumori al polmone.
Lo studio e´ stato pubblicato su LANCET ONCOLOGY ed e´ stato realizzato su oltre 300.000 persone.
Cambiamenti climatici globali e possibili impatti nell’area mediterraneaCNR-ISMed
"Cambiamenti climatici globali e possibili impatti nell’area mediterranea"
Giorgio Budillon
Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
Direttore Dipartimento di Scienze e Tecnologie
Climate change, socio-economic crises and food (in) security: a Mediterranean in Transition. Conference in memory of Eugenia Ferragina
2018, 17th September
Italian Navy Officer’s Club, Naples Via Cesario Console, 3 bis Naples (Italy)
Institute for Studies on Mediterranean Societies, National Council of Research
www.issm.cnr.it/en/
Esposizione all'inquinamento di origine industriale
Comune di Tarquinia 19 marzo 2015, Biomonitoraggio Ambientale: MANCATA CONSIDERAZIONE DI DATI FONDAMENTALI
1. EXECUTIVE SUMMARY:
Emerge in generale un quadro
ambientale nel quale non si
ravvisa uno specifico elemento di
disturbo diffuso.
GiovanniGhirgaISDEIt
7. VIA. Con la centrale a
carbone ci sarà un
aumento del 50 % delle
emissioni di mercurio
(VIA, pag. 39, riga 26).
Si esprime perplessità
riguardo al fatto che le
emissioni di mercurio
possano essere
effettivamente
contenute nel valore
dichiarato di 0.8
µg/Nm3
(VIA, pag. 18, riga 16).
GiovanniGhirgaISDEIt
8. LA COMBUSTIONE DEL CARBONE È UNA
FONTE IMPORTANTE DI EMISSIONE DI
DIOSSINE
Eric G. Reiner et al. Advances in analytical techniques for
polychlorinated dibenzo-p-dioxins, polychlorinated
dibenzofurans and dioxin-like PCBs. Anal Bioanal Chem. 2006,
October; 386(4): 791–806.
GiovanniGhirgaISDEIt
9. VIA. I risultati di tale campagna evidenziano
UNA SITUAZIONE DI CRITICITÀ PER ALCUNI
ELEMENTI (in particolare As e Ni, composti
associati tipicamente alle emissioni derivanti
dalla combustione di olio combustibile e
carbone) le cui concentrazioni in atmosfera,
sebbene non ancora oggetto di normativa
specifica a livello nazionale, risultano
notevolmente più elevate sia delle Risk Based
Concentration elaborate da U.S. EPA, che dai
valori proposti da OMS (Air Quality Guidelines
for Europe) … si può tuttavia presumere che le
concentrazioni di tali inquinanti, anche se non
imputabili esclusivamente ad ENEL, siano state in
passato ancora superiori, lasciando prefigurare
un esposizione pregressa della popolazione a
livelli non accettabili. Pag. 16-17
GiovanniGhirgaISDEIt
10. VIA. E’ evidente che, data l’altezza del
camino, questo carico di inquinanti si
diluisce su un’area molto vasta,
«contribuendo alle concentrazioni al
livello del suolo».
pag. 17
GiovanniGhirgaISDEIt
11. VIA. Va tuttavia detto che l’area ha
beneficiato solo recentemente (dalla fine
del 1998) della riduzione delle emissioni
derivante dalla ambientalizzazione delle
centrali; tali emissioni ammontavano
ancora nel 1997 a ben 52812 t/a di ossidi di
zolfo, 41177 t/a di ossidi di azoto, e 2632
t/a di polveri. Non è possibile escludere che
tali emissioni abbiano comportato un
impatto sulla salute umana che non si è
ancora completamente manifestato, ed è
quindi raccomandabile, per il futuro,
continuare ed anzi rafforzare l’attuale
politica di contenimento del carico
inquinante.
Pag. 17
GiovanniGhirgaISDEIt
12. I licheni sono indicatori molto sensibili
dei rischi per l’ecosistema
dell’inquinamento dell’aria perchè
traggono i principali nutrienti
direttamente dall’aria e dalla pioggia
invece che dal suolo.
Dr Harry Harmens,
CEHhttp://www.ceh.ac.uk/news/news_archive/2010_new
s_item_39.html
GiovanniGhirgaISDEIt
13. I valori elevati di Cr e Cu, insieme ad As,
Mn, Ni e Ti anche in corrispondenza di
alcune stazioni nella porzione
settentrionale dell’area di studio (tra
Tarquinia e Monte Romano).
GiovanniGhirgaISDEIt
14. Rispetto all’indagine del 2007-
2008 le concentrazioni di Al, Ni Ti,
V e Zn non sono risultate
significativamente diverse tra le
due indagini. L’unico elemento che
ha fatto registrare un aumento
significativo rispetto alla
precedente indagine è L’ARSENICO
GiovanniGhirgaISDEIt
15. RELAZIONE FINALE DELLA
COMMISSIONE DI ESPERTI NOMINATA
DAL COMUNE DI CIVITAVECCHIA
Prof. Gaetano M. FARA
Prof. Giovanni GIOVANNOZZI
Prof. Vincenzo NASO
Collaborazione: Ing. Luca RUBINI
GiovanniGhirgaISDEIt
19. La quantificazione degli effetti sanitari degli inquinanti
non dipende dagli studi epidemiologici locali, ma si basa
sulle funzioni di rischio derivate dalla letteratura
scientifica consolidata (Forastiere 2004).
Giovanni Ghirga ISDE It
20. I terreni vicino ad impianti industriali che, come le
centrali a carbone emettono ARSENICO
nell’ambiente, possono contenere una quantità di
questo elemento che può raggiungere i 2.500
mg/kg.
- WHO, World Health Organization; WHO Air Quality Guidelines for Europe.
Arsenic. WHO Regional Publications European Series, No. 23, Kopenhagen,
Denmark (1987).
- WHO, World Health Organization; WHO Air Quality Guidelines. Arsenic (Draft).
World Health Organization, Geneva (1997).
GiovanniGhirgaISDEIt
22. Pb Ni
Hg
As
GiovanniGhirgaISDEIt
Concentriamo l’attenzione su quegli elementi che presentano
caratteristiche di maggior volatilità e quindi di maggior diffusione,
come Arsenico, Mercurio, Piombo e Nichel, perché capaci di essere
veicolati preferibilmente da polveri di dimensioni comprese tra i
0.10 e 0.18 µm.
- Lead, Mercury, Cadmium and Arsenic in the
Environment. Edited by T. C. Hutchinson and
K. M. Meema. John Wiley & Sons Ltd.
- Review of the U.S. Department of Energy Office of
Fossil. National Research Council.
23. Oltre l’80 % dell’arsenico è veicolato
da polveri di dimensioni comprese tra i 0.10 e i 0.18 μm
GiovanniGhirgaISDEIt
24. La combustione del carbone emette nell’aria soprattutto polveri fini
di diametro compreso tra 0.1 – 0.5 μm (pag. 8, col. 2, riga 43) e
l’efficacia dei filtri a manica, si riduce sensibilmente per le polveri di
diametro < 1 μm (1).
PM 0.3
PM 0.5
PM 0.1 PM 0.2
PM 0.3
PM 0.5
1) Review of the U.S. Department of Energy
Office of Fossil. Energy’s Research Plan for
Fine particulates. Board on Energy and
Environmental System. Commission on
Engineering and Technical Systems.
National Research Counsil.
Giovanni Ghirga
GiovanniGhirgaISDEIt
25. GiovanniGhirgaISDEIt
Il Biomonitoraggio ha ignorato che le emissioni di ARSENICO
causate dalla combustione cinquantennale dell’olio
combustibile, emissioni che, nella centrale di Torre Valdaliga
Nord nell’anno 2002 (dichiarazione INES anno 2003) sono
state di oltre “264 chilogrammi”.
27. I siti di Farnesiana, Pian
Organi e Montericcio
oggetto del nostro
monitoraggio si trovano
proprio in tale area litologica
ad elevato contenuto in As.
GiovanniGhirgaISDEIt
28. Come sono state studiate le
deposizioni umide?
GiovanniGhirgaISDEIt
29. The “Single Cell Gel
Electrophoresis” or comet assay, is
a relatively recent technique that
detects primary DNA damage as
single-strand breaks or double-
strand breaks, and alkali-labile
sites and cross-links in eukaryotic
cells (in vitro and in vivo) in
different tissues of a number of
organisms, including molluscs
[e.g., Singh et al., 1988; Tice et al.,
2000, Reinecke and Reinecke,
2004; Dallas et al., 2012; Mosesso
et al., 2012]. The comet assay is an
important biomarker of exposure
to many pollutants.
D. Angeletti, C. Sebbio, C. Carere, R.
Cimmaruta, G. Nascetti, G. Pepe, and P.
Mosesso. Environmental and Molecular
Mutagenesis.Volume 54, issue 3, pages 204-
212, April 2013.
GiovanniGhirgaISDEIt
30. D. Angeletti, C. Sebbio, C. Carere, R. Cimmaruta,
G. Nascetti, G. Pepe, and P. Mosesso .
Environmental and Molecular
Mutagenesis.Volume 54, issue 3, pages 204–212,
April 2013.
GiovanniGhirgaISDEIt
33. Fig. 1 Study area location in the physiographic unit between Monte
Argentario and Capo Linaro.
S. Scanu, S. Soetebier, D. Piazzolla, F. Tiralongo, E. Mancini, N. Romano, M. Marcelli. Concentrations of
As, Cd, Cr, Ni, and Pb in the echinoid Paracentrotus lividus on the coast of Civitavecchia, northern
Tyrrhenian Sea, Italy. Regional Studies in Marine Science. Vol. 1, March 2015, Pages 7-17.
GiovanniGhirgaISDEIt
34. Its SEDENTARY HABIT AND SENSITIVITY TO POLLUTANTS has led
to its use as a biological-biochemical indicator of local pollution
(Warnau et al., 1998; Coteur et al., 2001; Bayed et al., 2005) as
well as a bioindicator for heavy metals accumulation in parallel
with the accumulation in sediments and P. oceanica (Soualili et
al., 2008; Warnau et al., 1995a,b, 1998).
S. Scanu, S. Soetebier, D. Piazzolla, F. Tiralongo, E. Mancini, N. Romano, M. Marcelli. Concentrations
of As, Cd, Cr, Ni, and Pb in the echinoid Paracentrotus lividus on the coast of Civitavecchia, northern
Tyrrhenian Sea, Italy. Regional Studies in Marine Science. Vol. 1, March 2015, Pages 7-17.
35. The dry weight concentrations of As, Cd, Cr, Ni, and Pb were
analyzed in the gonads and gut of P. lividus found in the
coastal area of Civitavecchia.
S. Scanu, S. Soetebier, D. Piazzolla, F. Tiralongo, E. Mancini, N. Romano, M. Marcelli. Concentrations
of As, Cd, Cr, Ni, and Pb in the echinoid Paracentrotus lividus on the coast of Civitavecchia, northern
Tyrrhenian Sea, Italy. Regional Studies in Marine Science. Vol. 1, March 2015, Pages 7-17.
36. Bioaccumulation of As and Cr, and to a lesser extent, of Ni and
Pb, in P. lividus was observed. THE INCREASING AS GRADIENT
TOWARD THE NORTH INDICATES AN EFFECT FROM EMISSIONS
OF THE TORREVALDALIGA NORD COAL FIRED POWER PLANT.
S. Scanu, S. Soetebier, D. Piazzolla, F. Tiralongo, E. Mancini, N. Romano, M. Marcelli. Concentrations
of As, Cd, Cr, Ni, and Pb in the echinoid Paracentrotus lividus on the coast of Civitavecchia, northern
Tyrrhenian Sea, Italy. Regional Studies in Marine Science. Vol. 1, March 2015, Pages 7-17.
37. Results confirmed that the study
area was affected by an anomaly
in concentrations of As in marine
sediments with rather great
enrichment.
S. Scanu, S. Soetebier, D. Piazzolla, F. Tiralongo, E. Mancini, N. Romano, M. Marcelli. Concentrations
of As, Cd, Cr, Ni, and Pb in the echinoid Paracentrotus lividus on the coast of Civitavecchia, northern
Tyrrhenian Sea, Italy. Regional Studies in Marine Science. Vol. 1, March 2015, Pages 7-17.
38. In merito all’arsenico (Figura 5,
Allegato 3), si rileva ancora una
estrema variabilità spaziale delle
concentrazioni. Come già riscontrato
nei rilievi 2011 anche nel 2013 si
osserva come le concentrazioni di As
risultino mediamente più alte
nell’orizzonte più profondo rispetto
all’orizzonte più superficiale, fattore
che NUOVAMENTE PORTA AD
ESCLUDERE UN’ORIGINE DA
POTENZIALE FALL-OUT DI TALE
ELEMENTO.
GiovanniGhirgaISDEIt
39. Criticità sul Metodo
No transetti nei punti di monitoraggio;
No correlazione con la distanza
geografica.
Criticità dei Dati Raccolti
Cluster analysis non è un’analisi
statistica accettabile;
Mancanza di repliche annuali dei dati;
Sui grafici mancano le linee dei limiti di
legge;
Mancano repliche delle analisi: la
varianza riportata è quella
esclusivamente strumentale e non
analitica.
GiovanniGhirgaISDEIt