Drupal Day 2011 - Drupal in un’organizzazione umanitaria: il caso Intersos ONGDrupalDay
Talk di Paola Amicucci | Drupal Day Roma 2011
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Intersos è una delle più grandi Organizzazioni Non Governative italiane, che opera a favore delle popolazioni in pericolo. Attraverso il portale Intersos diffonde una voce libera sulle situazioni critiche nel mondo, espone le attività che mette in atto e raccoglie donazioni indispensabili per il suo operato.
Circa due anni fa è iniziato il nostro processo di informatizzazione, partito da un rifacimento del nostro sito. In quell'occasione ci è stato proposto Drupal come sistema in grado di permetterci di gestire autonomamente gli inserimenti sul portale. Non conoscevamo le sue potenzialità ma apprezzavamo la scelta di un software open, in linea con la nostra etica interna.
Oggi Drupal gestisce il nostro portale ma non solo: ci permette di raccogliere molte più donazioni che in passato e ci permette di gestire i nostri contatti, fornirgli nuovi servizi, mantenere rapporto con loro, e informarli delle nostre attività in Italia e all'estero.
In questo talk vorremmo raccontare la nostra esperienza di saving, rinnovamento tecnologico e scelta etica.
Drupal Day 2011 - Drupal in un’organizzazione umanitaria: il caso Intersos ONGDrupalDay
Talk di Paola Amicucci | Drupal Day Roma 2011
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Intersos è una delle più grandi Organizzazioni Non Governative italiane, che opera a favore delle popolazioni in pericolo. Attraverso il portale Intersos diffonde una voce libera sulle situazioni critiche nel mondo, espone le attività che mette in atto e raccoglie donazioni indispensabili per il suo operato.
Circa due anni fa è iniziato il nostro processo di informatizzazione, partito da un rifacimento del nostro sito. In quell'occasione ci è stato proposto Drupal come sistema in grado di permetterci di gestire autonomamente gli inserimenti sul portale. Non conoscevamo le sue potenzialità ma apprezzavamo la scelta di un software open, in linea con la nostra etica interna.
Oggi Drupal gestisce il nostro portale ma non solo: ci permette di raccogliere molte più donazioni che in passato e ci permette di gestire i nostri contatti, fornirgli nuovi servizi, mantenere rapporto con loro, e informarli delle nostre attività in Italia e all'estero.
In questo talk vorremmo raccontare la nostra esperienza di saving, rinnovamento tecnologico e scelta etica.
Intervento di Francesco Langella "Le buone pratiche della biblioteca De Amicis tra promozione alla lettura, servizi al pubblico e osseravtorio sull'immaginario giovanile
Lavorare in comune: i bibliotecari al servizio delle imprese e dei lavoratori...Tommaso Paiano
La relazione tenta di inserirsi nel solco della tradizione biblioteconomica e documentalista italiana che si è sviluppata a partire dai primi anni '50 e per tutti gli anni '80 in ambito aziendale; attraversa le trasformazioni economiche e sociali degli anni '90, in quello che è stato definito "capitalismo molecolare" italiano (Bonomi, 1997); giunge all'attualità caratterizzata dalla massiccia espansione del lavoro autonomo della conoscenza, dei freelance e del precariato professionale, che sta reagendo alla crisi e alle trasformazioni in atto partecipando alla costruzione di nuovi modelli economici (Rifkin, 2014) basati sulla condivisione di beni, idee e servizi, piuttosto che solo ed esclusivamente su una logica di mercato.
La sharing economy in generale e il coworking in particolare stanno dando ai bibliotecari l'opportunità di ampliare i canali della condivisione della conoscenza e dell'informazione anche nel mondo dei lavoratori e delle imprese italiane, che se storicamente sono state sempre fonte di innovazione e creatività (soprattutto nel campo manifatturiero e artigianale) mai come oggi hanno bisogno di rinnovare i loro saperi per inserirsi adeguatamente nei flussi economici e sociali di portata globale.
La relazione si conclude con l'esposizione di alcuni esempi concreti di integrazione e contaminazione tra spazi di coworking pubblici in biblioteca e la breve descrizione di un corso di information literacy, incorporato nei moduli di un piano formativo per imprenditori, frutto della collaborazione multidisciplinare di coworkers di varie specializzazioni, che comprende anche la figura del bibliotecario.
I Social media come lente per analizzare i processi sociali: il caso mafia ca...Davide Bennato
Slide sull'uso sociologico della data science con una applicazione al caso di cronaca di mafia Capitale, presentato al workshop sulla data science tenuto al campidoglio (Roma) il 12 giugno 2015
http://www.tecnoetica.it/2015/06/15/cosa-dice-la-data-science-sui-fatti-di-mafia-capitale/
Biblioteche: accesso alla conoscenza tra dimensione locale e globaleAnna Galluzzi
A partire dal tradizionale ruolo svolto dalle biblioteche nei processi di accesso alla conoscenza, l'articolo si interroga su come cambia tale posizionamento nell'ecosistema informativo determinato dall'avvento del digitale. L'obiettivo è quello di valutare le possibili strategie per ricondurre a unità il piano di azione locale e quello globale, avendo chiari i diversi livelli a cui può essere declinata la mission delle biblioteche (da quello socio-culturale a quello tipologico, infine a quello istituzionale) e le relazioni tra governance e azioni intraprese. In particolare si propongono percorsi di sviluppo, a livello territoriale e di rete, in quattro aree: semplicità, visibilità, partecipazione e inclusività. Dopo una breve ricognizione degli ostacoli interni ed esterni al raggiungimento di tali obiettivi, l'articolo propone alcune raccomandazioni utili per i bibliotecari.
Nuove competenze per una Information literacy sensibile al divenire dell ecos...Laura Testoni
Slide presentate al Convegno "Bibliotecari al tempo di Google", Milano 17-18 marzo 2016. Illustrano il "framework for information literacy for higer education" rilasciato a gennaio 2016 da ACRL (Association of College and Research Libraries, divisione dell'ALA American Library Association).
Conoscere e usare la banca dati PubMedbibliobioing
Corso per l'educafè Politecnico di Milano, 18 aprile 2007 (poi annullato)
Si consiglia di scaricare in locale le slides perchè ricche di animazioni funzionali al discorso
6. 6
Da LightHouse al WEB 2.0- Valeria Baudo
• Identità professionale non è permanente
• Tecnologie ci costringono a ripensare le pratiche
Identità professionale del bibliotecario è da trovare nell’innovazione, cioè
il continuo adeguarsi ai tempi ed ai luoghi, nelle condizioni più
favorevoli o nelle condizioni più avverse, con un importante ruolo
sociale (A.M. Tammaro)
Come ci definiamo?
• Intermediari della conoscenza in un processo comunicativo
• Reflective practicioner
• Lavoratori autoprogrammanti (Castells)
• Bibliotecari Vs biblioteconomi
Il nuovo bibliotecario, che è un professionista, vuole avere un ruolo attivo
nella società in cui lavora e si candida a svolgere un ruolo centrale e
importante per la comunità (A.M. Tammaro)
7. 7
Da LightHouse al WEB 2.0- Valeria Baudo
Quadro regionale degli Standard
Professionali
http://85.94.199.86/site
[18.21] Bibliotecario
Decreto: DDUO n. 8486 del 30/07/2008 - ADOZIONE DEL QUADRO
REGIONALE DEGLI STANDARD PROFESSIONALI DELLA
REGIONE LOMBARDIA
Data: 30-07-2008
http://85.94.199.86/uploadfile/decreto/30.pdf
[21.22] - Operatore Dell'informazione
Decreto N. 14355 Del 22/12/2009 - Adozione Nuovi Profili Professionali
Per L'inserimento Nel Quadro Regionale Degli Standard Professionali
Della Regione Lombardia
Data: 22-12-2009
http://85.94.199.86/uploadfile/decreto/33.pdf
8. 8
Da LightHouse al WEB 2.0- Valeria Baudo
Il problema del bibliotecario non è quello di
gestire il cambiamento,
ma invece quello di gestire le biblioteche in
tempi di cambiamento generale.
(AnnaMaria Tammaro)
In: Prefazione a La ricerca in biblioteca /Alison Jane Pickard, Milano, Bibliografica, 2010
9. 9
Da LightHouse al WEB 2.0- Valeria Baudo
Le biblioteche che cambiano
R.David Lankes
Participatory Librarianship
(Biblioteche come conversazione)
Z. Bauman
Società liquida--------Biblioteca liquida
10. 10
Da LightHouse al WEB 2.0- Valeria Baudo
Essere pensatori creativi per cambiare mentalità utenti e aiutarli a
sfruttare le nuove opportunità delle ICT
Bibliotecario come trendsetter e innovatore
Dimensione etica
(Open Access, Creative Commons, Green Libraries)
11. 11
Da LightHouse al WEB 2.0- Valeria Baudo
Che cosa dovremmo saper fare?
• Essere dove gli utenti sono
• Aiutare nella scelta delle sedi di pubblicazione
• Essere una guida contro information overload
• Disseminare contenuti di qualità nella Rete (il nostro ruolo in
Wikipedia?)
• Aiutare a gestire il Copyright
13. 13
Da LightHouse al WEB 2.0- Valeria Baudo
Ok e da domani cosa faccio?
Feed RSS
Webinars
Social network
[…]
E tutto ciò che serve a trovare soluzioni originali ai problemi di sempre
Ma soprattutto.
Siamo già in una rete, facciamo parlare le collezioni e le persone
14. 14
Da LightHouse al WEB 2.0- Valeria Baudo
Bibliografia e ringraziamenti vari
• Le reti partecipative, la biblioteca come conversazione /R. David
Lankes, Joanne Silverstein, Scott Nicholson
http://www.aib.it/aib/cg/gbdigd07.htm3
• La ricerca in biblioteca /Alison Jane Pickard, Milano, Bibliografica,
2010
• Modernita liquida / Zygmunt Bauman ; traduzione di Sergio Minucci,
Roma [etc.] : GLF editori Laterza, 2002
Molti degli spunti vengono da conversazioni e frequentazioni (soprattutto
on line) con:
Bonaria Biancu http://bonariabiancu.wordpress.com/
Anna Galluzzi http://www.annagalluzzi.it/
Virginia Gentilini http://nonbibliofili.splinder.com/
Andrea Marchitelli http://www.andreamarchitelli.it/