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Il comportamento dell’esaminatore
   nelle prove di produzione orale
L’importanza
dell’esaminatore/somministratore


 Nelle prove di produzione orale, ci sono
 elementi non prevedibili e non programmabili
 che hanno un ruolo fondamentale nel fare di
 un esame di certificazione una prova
 affidabile, valida, equa e comparabile con
 tutte le altre prove che si stanno svolgendo in
 quello stesso momento in tutto il mondo
Il ruolo dell’esaminatore nella
            prova dialogica


 il dialogo dovrebbe riprodurre un atto comunicativo
  paritario, spontaneo e naturale, mentre un esame non è
  sentito come tale, anche perché uno solo dei due
  locutori sarà sottoposto a giudizio

 l compito principale dell’esaminatore è rendere il dialogo
  il più possibile vicino a una conversazione reale, pur
  vincolata dal tempo, dagli argomenti, dal fine della
  locuzione, che è quello dell’accertamento della
  competenza linguistica
Aspetti che possono condizionare
             la performance


   alla competenza linguistica concorrono anche i “fattori
    emotivi”: aspetti estranei alla competenza, che
    nell’esecuzione di un compito particolare, determinano
    una risposta emotiva
   è necessario non inquinare la prova con elementi di
    disturbo quali rumori, interruzioni, interventi di persone
    estranee
L’importanza dell’esaminatore



   la performance dei candidati può essere
    qualitativamente differente a seconda del
    comportamento degli esaminatori

   secondo Brown “ciò che il candidato fa dipende
    essenzialmente da ciò che l’esaminatore fa”
Il ruolo dell’esaminatore nel
            role play
Il role play consiste in un complesso
di tecniche simulative, che mirano ad
elicitare la capacità di dialogare e la
componente socio-pragmatica della
competenza comunicativa
Esiste un esaminatore ideale?


 non è possibile definire un tipo ideale di esaminatore

 possiamo solo, sulla base dell’esperienza e delle
  conoscenze che abbiamo accumulato per quanto
  riguarda i test di produzione orale, rilevare quali
  comportamenti siano più adatti a garantire al candidato le
  condizioni migliori per effettuare la sua prova e mostrare
  la sua reale competenza

 deve avere uno stile cooperativo, collaborativo e di
  supporto al candidato
Strategie e comportamenti
             dell’esaminatore
    L’esaminatore dovrebbe sforzarsi di

   elaborare un modo per sviluppare un argomento

   elaborare un modo per elicitare le competenze

   elaborare uno stile dell’interazione, cercando le modalità
    più appropriate per supportare i candidati

   evitare comportamenti scorretti
Comportamenti da evitare

   non comunicare in anticipo l’input per la prova
   non far preparare una traccia scritta
   non spengere o mettere in pausa il registratore
    durante la prova
   non dare suggerimenti al candidato in difficoltà a
    voce bassa o scrivendo qualcosa su un foglietto
   non fare domande nozionistiche
Compiti dell’esaminatore



   lanciare gli argomenti
   condurre la conversazione
   regolarla nel tempo
   portarla avanti
   bloccarla
Indicazioni da osservare da parte
          dell’esaminatore

Osservare come nelle conversazioni reali, il principio
  di collaborazione di Grice:
 nella quantità (anche De Mauro osserva che non
  c’è limite alla brevità)
 nella qualità, che consiste nel non fuorviare il
  locutore con cose non vere
 nella relazione, cioè nel dire cose pertinenti

 nel    modo, ovvero nell’evitare oscurità di
  espressione, ambiguità, lungaggini. È importante
  rispettare i turni di parola, non sovrapporsi, non
  parlarsi addosso
Variabili per l’analisi del
    comportamento dell’esaminatore
    Abbiamo        isolato      5    variabili  nel
    comportamento          dell’esaminatore    che
    possono avere un’influenza sulla prova orale
    del candidato. Esse sono:
   Tempi
   Toni
   Argomenti
   Domande
   Qualità dell’interazione
Tempi
   una buona prova orale dovrebbe cercare di
    rimanere nei limiti del tempo indicato, prevedendo,
    se necessario, una certa tolleranza in brevità o in
    lunghezza
   se la prova è troppo breve manca il materiale
    necessario alla valutazione
   se la prova è troppo lunga il candidato si può trovare
    nella situazione di non avere più nulla da dire su un
    dato argomento e concludere la prova in maniera
    insoddisfacente, soprattutto se si presenta per un
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Tempi

   considerare nel calcolo del tempo dell’esame se
    l’eventuale lentezza del parlato del candidato
    potrebbe dipendere dalle sue personali
    caratteristiche, e/o dalla difficoltà di parlare in L2
   l’esaminatore deve valutare se prolungare la prova o
    no
   è sconsigliabile troncare la prova troppo presto, nel
    rispetto rigido dei tempi consigliati, se la lentezza del
    candidato deriva dal suo modo naturale di parlare.
Tono

   modulazione, intonazione, espressione della
    voce che spesso rivela il carattere o il
    contenuto del discorso (definizione della voce
    “tono” nel Dizionario della lingua italiana, De Mauro
    2000)
Tipologie di Tono
   scostante: tono dell’esaminatore annoiato dal suo
    ruolo o infastidito
   professorale: tono che ricorda gli esami scolastici
   incoraggiante: tono disteso, positivo che mette a suo
    agio il candidato
   accondiscendente: tono che si ritiene adatto a
    parlanti L2 poco sicuri (velocità del discorso ridotta
    rispetto alla normale, lessico più semplice e strutture
    sintattiche meno elaborate)
   troppo accondiscendente: tono che amplifica le
    suddette modalità di approccio (l’esaminatore parla
    a voce alta, scandisce bene le parole e sottolinea la
    pronuncia)
Atteggiamenti positivi

   introdurre nel dialogo cenni di
    incoraggiamento
   punteggiare il discorso con interiezioni che
    denotino interesse
   ridere con il candidato per mostrare
    complicità e accordo
   possibilità di assumere un tono di leggera
    sfida che tenda a far spiegare meglio al
    candidato le sue posizioni soprattutto nei
    livelli competenti
Atteggiamenti positivi


tutti gli atteggiamenti che tendono a stabilire
un rapporto tra locutori
 incoraggiamento

 gentilezza

 interiezioni stategiche tipo “Mhh, sì, bene,
giusto!” che rilassano il candidato e gli
permettono di mostrare il grado di
competenza linguistica
Atteggiamenti negativi

   mutismo: il candidato sopporta il peso dell’esame
    sulle sue spalle e continua a parlare per molto
    tempo senza essere interrotto, anche nella prova
    dialogica. È un comportamento da evitare perché
    crea un clima di tensione e manca la condivisione
    dell’atto comunicativo necessario alla corretta
    valutazione
   espressione di un giudizio morale: su quanto
    afferma il candidato, attraverso frasi, interiezioni e
    silenzi. Il candidato può perdere la propria sicurezza
    e diventare più incerto nel dialogo
Atteggiamenti negativi


   disapprovazione
   condiscendenza
   tono soporifero
   ripetizione di domande già fatte, che denota
    uno scarso interesse per le risposte del
    candidato
   eccesso di commenti
Argomenti
 scelta e non imposizione di uno tra i
  quattro argomenti proposti per le due prove
 non è consigliabile parlare di argomenti non
  previsti, a meno che non scaturiscano dalla
  conversazione e da rimandi proposti dal
  candidato stesso
 se per qualche motivo il candidato ha un
  blocco, l’esaminatore può passare ad un
  altro argomento, senza sottoporgli tutti i
  temi
Domande

   Nella formulazione delle domande, far sì
    che le domande chiuse non siano mai in
    maggioranza rispetto a domande che
    richiedono una risposta estesa; il dialogo
    non sviluppa una quantità e una qualità di
    discorso sufficiente per la valutazione, se il
    candidato risponde con si/no, con un
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Domande

Elementi positivi
   fare domande di rilancio su quanto detto
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   sviluppare bene un argomento per farlo
    sentire a suo agio
   mostrare interesse per quanto da lui
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   quantificare il rapporto tra il tempo in cui parla
    l’esaminatore e quello in cui parla il candidato,
    rispetto al tempo totale della conversazione. Si può
    quantificare un rapporto equilibrato tra 1/3 e 1/4
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   rispettare la diversificazione delle prove, dialogo-
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   brevità dell’intervento dell’esaminatore
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   evitare domande molto distanziate l’una
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   non leggere l’argomento input della prova
    come se fosse un tema scolastico
   non interrompere il candidato con
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        il test di produzione orale

Qualità                    Argomenti       Domande           Tempo             Tono
interazione
Rapporto    tempo         Scelta         Maggioranza      Rispetto   del   Incoraggiant
parlato esaminatore/       dell’argoment   di domande        tempo             e
tempo totale: 1/3, ¼       o al            aperte            assegnato, + o    Accondiscen
Rispetto tipologia di     candidato       Domande di       – un tempo x di   -dente
prova                                                        tolleranza
                           Introduzioni   rilancio sul                        Manifestazio
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                           argomenti al    candidato         e della           interesse e
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Qualità           Argomenti         Domande         Tempo           Tono
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CILS - 4. Comportamento del somministratore

  • 1. Il comportamento dell’esaminatore nelle prove di produzione orale
  • 2. L’importanza dell’esaminatore/somministratore Nelle prove di produzione orale, ci sono elementi non prevedibili e non programmabili che hanno un ruolo fondamentale nel fare di un esame di certificazione una prova affidabile, valida, equa e comparabile con tutte le altre prove che si stanno svolgendo in quello stesso momento in tutto il mondo
  • 3. Il ruolo dell’esaminatore nella prova dialogica  il dialogo dovrebbe riprodurre un atto comunicativo paritario, spontaneo e naturale, mentre un esame non è sentito come tale, anche perché uno solo dei due locutori sarà sottoposto a giudizio  l compito principale dell’esaminatore è rendere il dialogo il più possibile vicino a una conversazione reale, pur vincolata dal tempo, dagli argomenti, dal fine della locuzione, che è quello dell’accertamento della competenza linguistica
  • 4. Aspetti che possono condizionare la performance  alla competenza linguistica concorrono anche i “fattori emotivi”: aspetti estranei alla competenza, che nell’esecuzione di un compito particolare, determinano una risposta emotiva  è necessario non inquinare la prova con elementi di disturbo quali rumori, interruzioni, interventi di persone estranee
  • 5. L’importanza dell’esaminatore  la performance dei candidati può essere qualitativamente differente a seconda del comportamento degli esaminatori  secondo Brown “ciò che il candidato fa dipende essenzialmente da ciò che l’esaminatore fa”
  • 6. Il ruolo dell’esaminatore nel role play Il role play consiste in un complesso di tecniche simulative, che mirano ad elicitare la capacità di dialogare e la componente socio-pragmatica della competenza comunicativa
  • 7. Esiste un esaminatore ideale?  non è possibile definire un tipo ideale di esaminatore  possiamo solo, sulla base dell’esperienza e delle conoscenze che abbiamo accumulato per quanto riguarda i test di produzione orale, rilevare quali comportamenti siano più adatti a garantire al candidato le condizioni migliori per effettuare la sua prova e mostrare la sua reale competenza  deve avere uno stile cooperativo, collaborativo e di supporto al candidato
  • 8. Strategie e comportamenti dell’esaminatore L’esaminatore dovrebbe sforzarsi di  elaborare un modo per sviluppare un argomento  elaborare un modo per elicitare le competenze  elaborare uno stile dell’interazione, cercando le modalità più appropriate per supportare i candidati  evitare comportamenti scorretti
  • 9. Comportamenti da evitare  non comunicare in anticipo l’input per la prova  non far preparare una traccia scritta  non spengere o mettere in pausa il registratore durante la prova  non dare suggerimenti al candidato in difficoltà a voce bassa o scrivendo qualcosa su un foglietto  non fare domande nozionistiche
  • 10. Compiti dell’esaminatore  lanciare gli argomenti  condurre la conversazione  regolarla nel tempo  portarla avanti  bloccarla
  • 11. Indicazioni da osservare da parte dell’esaminatore Osservare come nelle conversazioni reali, il principio di collaborazione di Grice:  nella quantità (anche De Mauro osserva che non c’è limite alla brevità)  nella qualità, che consiste nel non fuorviare il locutore con cose non vere  nella relazione, cioè nel dire cose pertinenti  nel modo, ovvero nell’evitare oscurità di espressione, ambiguità, lungaggini. È importante rispettare i turni di parola, non sovrapporsi, non parlarsi addosso
  • 12. Variabili per l’analisi del comportamento dell’esaminatore Abbiamo isolato 5 variabili nel comportamento dell’esaminatore che possono avere un’influenza sulla prova orale del candidato. Esse sono:  Tempi  Toni  Argomenti  Domande  Qualità dell’interazione
  • 13. Tempi  una buona prova orale dovrebbe cercare di rimanere nei limiti del tempo indicato, prevedendo, se necessario, una certa tolleranza in brevità o in lunghezza  se la prova è troppo breve manca il materiale necessario alla valutazione  se la prova è troppo lunga il candidato si può trovare nella situazione di non avere più nulla da dire su un dato argomento e concludere la prova in maniera insoddisfacente, soprattutto se si presenta per un livello di base ed ha un controllo incerto delle strutture morfo-sintattiche e del lessico
  • 14. Tempi  considerare nel calcolo del tempo dell’esame se l’eventuale lentezza del parlato del candidato potrebbe dipendere dalle sue personali caratteristiche, e/o dalla difficoltà di parlare in L2  l’esaminatore deve valutare se prolungare la prova o no  è sconsigliabile troncare la prova troppo presto, nel rispetto rigido dei tempi consigliati, se la lentezza del candidato deriva dal suo modo naturale di parlare.
  • 15. Tono  modulazione, intonazione, espressione della voce che spesso rivela il carattere o il contenuto del discorso (definizione della voce “tono” nel Dizionario della lingua italiana, De Mauro 2000)
  • 16. Tipologie di Tono  scostante: tono dell’esaminatore annoiato dal suo ruolo o infastidito  professorale: tono che ricorda gli esami scolastici  incoraggiante: tono disteso, positivo che mette a suo agio il candidato  accondiscendente: tono che si ritiene adatto a parlanti L2 poco sicuri (velocità del discorso ridotta rispetto alla normale, lessico più semplice e strutture sintattiche meno elaborate)  troppo accondiscendente: tono che amplifica le suddette modalità di approccio (l’esaminatore parla a voce alta, scandisce bene le parole e sottolinea la pronuncia)
  • 17. Atteggiamenti positivi  introdurre nel dialogo cenni di incoraggiamento  punteggiare il discorso con interiezioni che denotino interesse  ridere con il candidato per mostrare complicità e accordo  possibilità di assumere un tono di leggera sfida che tenda a far spiegare meglio al candidato le sue posizioni soprattutto nei livelli competenti
  • 18. Atteggiamenti positivi tutti gli atteggiamenti che tendono a stabilire un rapporto tra locutori  incoraggiamento  gentilezza  interiezioni stategiche tipo “Mhh, sì, bene, giusto!” che rilassano il candidato e gli permettono di mostrare il grado di competenza linguistica
  • 19. Atteggiamenti negativi  mutismo: il candidato sopporta il peso dell’esame sulle sue spalle e continua a parlare per molto tempo senza essere interrotto, anche nella prova dialogica. È un comportamento da evitare perché crea un clima di tensione e manca la condivisione dell’atto comunicativo necessario alla corretta valutazione  espressione di un giudizio morale: su quanto afferma il candidato, attraverso frasi, interiezioni e silenzi. Il candidato può perdere la propria sicurezza e diventare più incerto nel dialogo
  • 20. Atteggiamenti negativi  disapprovazione  condiscendenza  tono soporifero  ripetizione di domande già fatte, che denota uno scarso interesse per le risposte del candidato  eccesso di commenti
  • 21. Argomenti  scelta e non imposizione di uno tra i quattro argomenti proposti per le due prove  non è consigliabile parlare di argomenti non previsti, a meno che non scaturiscano dalla conversazione e da rimandi proposti dal candidato stesso  se per qualche motivo il candidato ha un blocco, l’esaminatore può passare ad un altro argomento, senza sottoporgli tutti i temi
  • 22. Domande  Nella formulazione delle domande, far sì che le domande chiuse non siano mai in maggioranza rispetto a domande che richiedono una risposta estesa; il dialogo non sviluppa una quantità e una qualità di discorso sufficiente per la valutazione, se il candidato risponde con si/no, con un sostantivo, una frase nominale o ripete quanto detto dall’esaminatore
  • 23. Domande Elementi positivi  fare domande di rilancio su quanto detto dal candidato  sviluppare bene un argomento per farlo sentire a suo agio  mostrare interesse per quanto da lui raccontato
  • 24. Qualità dell’interazione  quantificare il rapporto tra il tempo in cui parla l’esaminatore e quello in cui parla il candidato, rispetto al tempo totale della conversazione. Si può quantificare un rapporto equilibrato tra 1/3 e 1/4 della totalità del colloquio  rispettare la diversificazione delle prove, dialogo- monologo  brevità dell’intervento dell’esaminatore  controllo e uso della lingua standard da parte dell’esaminatore
  • 25. Atteggiamenti negativi  evitare domande molto distanziate l’una dall’altra  non leggere l’argomento input della prova come se fosse un tema scolastico  non interrompere il candidato con correzioni grammaticali, lessicali o sintattiche che possono togliergli sicurezza
  • 26. Comportamenti che influenzano positivamente il test di produzione orale Qualità Argomenti Domande Tempo Tono interazione Rapporto tempo Scelta Maggioranza Rispetto del Incoraggiant parlato esaminatore/ dell’argoment di domande tempo e tempo totale: 1/3, ¼ o al aperte assegnato, + o Accondiscen Rispetto tipologia di candidato Domande di – un tempo x di -dente prova tolleranza Introduzioni rilancio sul Manifestazio Controllo linguistico di di tre discorso del considerazion -ne di Interventi brevi non argomenti al candidato e della interesse e troppo distanziati l’uno dall’altro massimo tra Preparazione lentezza/ simpatia quelli di una serie di velocità del Uso italiano standard assegnati possibili candidato Equilibrio familiarità/ Ampio domande serietà sviluppo di un argomento
  • 27. Comportamenti che influenzano negativamente il test di produzione orale Qualità Argomenti Domande Tempo Tono interazione Correzioni Introduzione Domande Interruzione Professorale frequenti di argomenti complesse o brusca della Scostante Giudizi morali non previsti, poco prova Troppo espliciti non sollecitati comprensibili Dilatazione accondiscenden Sovrapposizio dal candidato Domande del tempo del te ne nei turni di Introduzione troppo lunghe test Espressione di parola di argomenti riprovazione Conclusione troppo Mutismo e frequente delle specifici indifferenza frasi del candidato