Innovare è difficile. Trasformare un’organizzazione monolitica di 20 anni è complesso. Provare a farlo senza un forte committment del board, è da incoscienti.
L'arte di massimizzare la quantità di lavoro non svoltoextrategy
L’arte di massimizzare il lavoro non svolto è uno dei principi del Manifesto Agile che spinge a lavorare su attività che portino valore al progetto. Si può applicare a contesti operativi e manageriali lavorando sulla complessità delle relazioni tra gli attori di un progetto e il processo di realizzazione.
Come si rapporta con il principio: “La nostra massima priorità è soddisfare il cliente rilasciando software di valore”?
Credo in un mondo in cui le aziende competono per essere le migliori per i loro clienti e non le più grandi.
Per questo ho progettato un percorso di formazione personalizzabile per chi vuole davvero qualcosa di diverso.
Per chi avvia una nuova iniziativa o chi vuole consolidare, espandere, rilanciare, diversificare la sua attività.
Il percorso è personalizzabile: dopo una verifica preliminare dei tuoi obiettivi, sei libero di scegliere solo le fasi nelle quali ti interessa consolidare o migliorare alcuni aspetti.
Non esiste alcun vincolo che ti impone di scegliere il percorso integrale.
L’arte di massimizzare la quantità di lavoro non svoltoextrategy
L’arte di massimizzare il lavoro non svolto è uno dei 12 principi alla base del manifesto agile e spinge i team ad abbracciare l’idea di lavorare su una serie di attività condivise, capaci di portare realmente valore al progetto. La sua applicazione tocca i contesti operativi come quelli tattici e manageriali perchè lavora sulla complessità delle relazioni che intercorrono tra gli attori di un progetto e il processo che abilita la sua realizzazione.
Ma che significa realmente? e come possiamo applicarlo concretamente nei nostri progetti?
“Semplicità” è un concetto estremamente generico e fraintendibile, cosa significa per un progetto software?.
“Massimizzare la quantità di lavoro non svolto”: quindi lavorare meno! Bel proposito ma come si rapporta con il primo principio: “La nostra massima priorità è soddisfare il cliente rilasciando software di valore…”
Nella mia esperienza, spesso questo principio viene sottovalutato o peggio ignorato perché non viene capito fino in fondo e soprattuto non banale rapportarlo con il lavoro di tutti i giorni.
Nel talk farò un viaggio attraverso la gestione di un progetto software secondo le metodologie agili evidenziando quando e come i due principi (massimizzare il lavoro non svolto e la massima priorità è soddisfare il cliente) ci sono di aiuto e da guida per la gestione dei nostri progetti, facendo esempio concreti di come nella mi a esperienza li ho applicati o li ho visti applicare
“Rispondere al cambiamento più che seguire un piano”
Organizziamo il nostro processo di lavoro in sprint o iterazioni, facciamo retrospettive, abbiamo il nostro Product Owner, stand up meeting e user stories, unit test e continuous integration .... però continuiamo a preparare il nostro bel backlog all’inizio del progetto quando abbiamo solo tante ipotesi e lo seguiamo passo passo come fosse una “ricetta”.
Qui vediamo cosa significa fare un piano adattivo che ci permetta realmente di rispondere al cambiamento.
Valentina D’Agata - Personal Business Model Canvas - Rinascita Digitale | DAY...Stefano Saladino
Come le imprese, anche noi professionisti abbiamo un modello di business: il Personal Business Model.
Mappare il proprio Modello di business personale significa visualizzare la logica secondo la quale creiamo, acquisiamo e distribuiamo Valore.
Scopriamo come ri-orientare la nostra bussola e mappare un nuovo modello di business personale: panoramica sui 9 blocchi del Personal Business model Canvas.
Convergence Consulting srl., in partnership con Innovation Code Ltd di Bangkok - in un'ottica di OUTSOURCING e OFFSHORING è in grado di offrire, con QUALITA' e a PREZZI COMPETITIVI, servizi CAD di REVERSE ENGINEERING, MODELLAZIONE e DISEGNAZIONE.
Questo modello di network globale e integrato chiamato C.E.I.N (Convergence Excellence Innovation Network) è in grado di fornire un servizio di altissima qualità sia di progettazione sia di realizzazione del prodotto finito a costi estremamente competitivi e con garanzia del risultato.
Samuele Bozzoni - Self management e modelli organizzativi basati su piccoli t...Stefano Saladino
Illustrare il modello, anzi i modelli con alcuni esempi ed esperienze, sperimentarlo con alcuni partecipanti (decisioni collettive, ruoli, dimensioni operative e agenda setting). Alcune indicazioni su come sperimentarlo e adattarlo al proporlo contesto organizzativo. Domande e risposte (e perché no dubbi e perplessità).
L'arte di massimizzare la quantità di lavoro non svoltoextrategy
L’arte di massimizzare il lavoro non svolto è uno dei principi del Manifesto Agile che spinge a lavorare su attività che portino valore al progetto. Si può applicare a contesti operativi e manageriali lavorando sulla complessità delle relazioni tra gli attori di un progetto e il processo di realizzazione.
Come si rapporta con il principio: “La nostra massima priorità è soddisfare il cliente rilasciando software di valore”?
Credo in un mondo in cui le aziende competono per essere le migliori per i loro clienti e non le più grandi.
Per questo ho progettato un percorso di formazione personalizzabile per chi vuole davvero qualcosa di diverso.
Per chi avvia una nuova iniziativa o chi vuole consolidare, espandere, rilanciare, diversificare la sua attività.
Il percorso è personalizzabile: dopo una verifica preliminare dei tuoi obiettivi, sei libero di scegliere solo le fasi nelle quali ti interessa consolidare o migliorare alcuni aspetti.
Non esiste alcun vincolo che ti impone di scegliere il percorso integrale.
L’arte di massimizzare la quantità di lavoro non svoltoextrategy
L’arte di massimizzare il lavoro non svolto è uno dei 12 principi alla base del manifesto agile e spinge i team ad abbracciare l’idea di lavorare su una serie di attività condivise, capaci di portare realmente valore al progetto. La sua applicazione tocca i contesti operativi come quelli tattici e manageriali perchè lavora sulla complessità delle relazioni che intercorrono tra gli attori di un progetto e il processo che abilita la sua realizzazione.
Ma che significa realmente? e come possiamo applicarlo concretamente nei nostri progetti?
“Semplicità” è un concetto estremamente generico e fraintendibile, cosa significa per un progetto software?.
“Massimizzare la quantità di lavoro non svolto”: quindi lavorare meno! Bel proposito ma come si rapporta con il primo principio: “La nostra massima priorità è soddisfare il cliente rilasciando software di valore…”
Nella mia esperienza, spesso questo principio viene sottovalutato o peggio ignorato perché non viene capito fino in fondo e soprattuto non banale rapportarlo con il lavoro di tutti i giorni.
Nel talk farò un viaggio attraverso la gestione di un progetto software secondo le metodologie agili evidenziando quando e come i due principi (massimizzare il lavoro non svolto e la massima priorità è soddisfare il cliente) ci sono di aiuto e da guida per la gestione dei nostri progetti, facendo esempio concreti di come nella mi a esperienza li ho applicati o li ho visti applicare
“Rispondere al cambiamento più che seguire un piano”
Organizziamo il nostro processo di lavoro in sprint o iterazioni, facciamo retrospettive, abbiamo il nostro Product Owner, stand up meeting e user stories, unit test e continuous integration .... però continuiamo a preparare il nostro bel backlog all’inizio del progetto quando abbiamo solo tante ipotesi e lo seguiamo passo passo come fosse una “ricetta”.
Qui vediamo cosa significa fare un piano adattivo che ci permetta realmente di rispondere al cambiamento.
Valentina D’Agata - Personal Business Model Canvas - Rinascita Digitale | DAY...Stefano Saladino
Come le imprese, anche noi professionisti abbiamo un modello di business: il Personal Business Model.
Mappare il proprio Modello di business personale significa visualizzare la logica secondo la quale creiamo, acquisiamo e distribuiamo Valore.
Scopriamo come ri-orientare la nostra bussola e mappare un nuovo modello di business personale: panoramica sui 9 blocchi del Personal Business model Canvas.
Convergence Consulting srl., in partnership con Innovation Code Ltd di Bangkok - in un'ottica di OUTSOURCING e OFFSHORING è in grado di offrire, con QUALITA' e a PREZZI COMPETITIVI, servizi CAD di REVERSE ENGINEERING, MODELLAZIONE e DISEGNAZIONE.
Questo modello di network globale e integrato chiamato C.E.I.N (Convergence Excellence Innovation Network) è in grado di fornire un servizio di altissima qualità sia di progettazione sia di realizzazione del prodotto finito a costi estremamente competitivi e con garanzia del risultato.
Samuele Bozzoni - Self management e modelli organizzativi basati su piccoli t...Stefano Saladino
Illustrare il modello, anzi i modelli con alcuni esempi ed esperienze, sperimentarlo con alcuni partecipanti (decisioni collettive, ruoli, dimensioni operative e agenda setting). Alcune indicazioni su come sperimentarlo e adattarlo al proporlo contesto organizzativo. Domande e risposte (e perché no dubbi e perplessità).
Kintsugi: ricostruire l'azienda per migliorare la competitivitàBruno Fabiano
Produttività', Innovazione e internazionalizzazione sono le chiavi per aziende italiane che vogliono crescere.
Kaizen 2.0 e' un metodo collaudato per il miglioramento e innovazione continui in 4 aree:
produzione e supply chain, nuovi mercati, nuovi prodotti, business model.
La tecnologia del cambiamento per contesti industrialiBruno Fabiano
I modelli manageriali e gestionali di maggior successo oggi, sia su business esistenti (con esempio Toyota nell'automotive) che su business innovativi (Amazon, Apple, start up innovative,…) richiedono l’adozione di paradigmi diversi da quelli tradizionalmente accettati nel rispettivo settore.
Se fosse possibile applicare solo gli strumenti, tutti otterrebbero automaticamente i risultati di Toyota o Apple, mentre solo una piccola parte ottiene i benefici attesi.
Kaizen Institute, con i suoi 30 anni di esperienza nel mondo e 10 anni in Italia, ha consolidato nei cantieri Gemba Kaizen una metodologia che interseca la tecnologia del cambiamento di Watzlawick e Nardone (dialogo strategico, problem solving strategico, analisi delle tentate soluzioni, tecnica dello scalatore, eventi emozionali correttivi, …) con le tecnologie di management (Lean Production, Concurrent Engineering, Blue Ocean Strategy, Business Model Generation).
Soddisfazione del cliente, cambiamento, motivazione, feedback costante, semplicità, flessibilità… alcuni dei punti chiave dell’Agile Manifesto, validi non solo per lo sviluppo del software, ma per l’intera organizzazione Contactlab.
Come ti cambio l'organizzazione con un Capo Progetto e un Team SCRUMStefania Di Cristofalo
Quali possono essere gli impatti su una organizzazione complessa quando un Team Agile ha la duplice missione di generare valore, realizzando un prodotto di qualità e quella di contribuire a modificare i processi operativi e il modo in cui si fa assicurazione qualità?
Le grandi organizzazioni del settore bancario e dell' ingegneria dei sistemi, dato il numero di funzioni (non lean/agile) e il numero di persone coinvolte, non possono prescindere dal seguire processi operativi definiti che garantiscano il rispetto delle normative di settore. In questo caso, può essere selezionato un team agile la cui mission sia non solo generare valore realizzando un prodotto di qualità ma anche diffondere per contagio il cambiamento nell'organizzazione contribuendo a modificare i processi operativi e il modo in cui si fa assicurazione qualità. In questo modo la cultura si diffonde nell'organizzazione creando terreno fertile alle successive iniziative agili.Quando la creazione di valore per il business dell’organizzazione implica l’esplorazione di nuove funzionalità, nuove tecnologie e la conformità a stringenti requisiti di normativa, le funzioni Assicurazione Qualità e Sviluppo vanno a braccetto nel prevenire i rischi e a diffondere l’agilità.
Il Pair Coaching come evoluzione professionale e personaleextrategy
La crescita professionale e soprattutto personale è elemento indispensabile ad oggi. Ecco alcuni spunti su come agevolarla, favorirla o addirittura fare da catalizzatore per questo processo che inevitabilmente aumenta il valore delle persone e dell’azienda stessa.
Kintsugi: ricostruire l'azienda per migliorare la competitivitàBruno Fabiano
Produttività', Innovazione e internazionalizzazione sono le chiavi per aziende italiane che vogliono crescere.
Kaizen 2.0 e' un metodo collaudato per il miglioramento e innovazione continui in 4 aree:
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La tecnologia del cambiamento per contesti industrialiBruno Fabiano
I modelli manageriali e gestionali di maggior successo oggi, sia su business esistenti (con esempio Toyota nell'automotive) che su business innovativi (Amazon, Apple, start up innovative,…) richiedono l’adozione di paradigmi diversi da quelli tradizionalmente accettati nel rispettivo settore.
Se fosse possibile applicare solo gli strumenti, tutti otterrebbero automaticamente i risultati di Toyota o Apple, mentre solo una piccola parte ottiene i benefici attesi.
Kaizen Institute, con i suoi 30 anni di esperienza nel mondo e 10 anni in Italia, ha consolidato nei cantieri Gemba Kaizen una metodologia che interseca la tecnologia del cambiamento di Watzlawick e Nardone (dialogo strategico, problem solving strategico, analisi delle tentate soluzioni, tecnica dello scalatore, eventi emozionali correttivi, …) con le tecnologie di management (Lean Production, Concurrent Engineering, Blue Ocean Strategy, Business Model Generation).
Soddisfazione del cliente, cambiamento, motivazione, feedback costante, semplicità, flessibilità… alcuni dei punti chiave dell’Agile Manifesto, validi non solo per lo sviluppo del software, ma per l’intera organizzazione Contactlab.
Come ti cambio l'organizzazione con un Capo Progetto e un Team SCRUMStefania Di Cristofalo
Quali possono essere gli impatti su una organizzazione complessa quando un Team Agile ha la duplice missione di generare valore, realizzando un prodotto di qualità e quella di contribuire a modificare i processi operativi e il modo in cui si fa assicurazione qualità?
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Jazoon12: Tracing Requirements with the Eclipse Requirements Modeling Frameworkjastram
No matter whether a heavy-weight approach like RUP is employed or an agile one - requirements have to be collected and organized somehow. It is desirable to maintain the requirements and to establish a traceability between the requirements and the development artifacts. Such a traceability has many uses, including to support project management, testing or change management, to name just a few. In practice, it is difficult to find the right balance for requirements management: If requirements are not updated, their usefulness is severely limited. Likewise, an incomplete or incorrect traceability can be worse than having none at all. The cost of a correctly maintained traceability can in some circumstances out-weight their value. In this talk, we present the Eclipse Requirements Modeling Framework (RMF) and its GUI, ProR. RMF supports a generic data model that is based on the emerging ReqIF standard. ReqIF is an OMG standard that was developed by the automotive industry to aid the exchange of requirements between manufacturers and suppliers. ProR is the first clean-room implementation of a ReqIF tool. We expect most industry tools to support ReqIF by the end of 2012 (many tools, including Rational DOORS, already support the predecessor of ReqIF). Support for the project was pledged by Airbus, Thales, MKS and many others (see http://eclipse.org/rmf). As ProR is generic, it can be used with a wide range of development processes. But the real power stems from the ability to extend it with plugins to provide additional functionality. In this talk, we will also present a method for building a formal model of requirements. The method supports the iterative addition of requirements to the model, while evolving the requirements. We demonstrate how ProR (with the integration plugin) support tasks like link creation, change management and requirements evolution. As an Eclipse project, RMF can easily be integrated into existing tools. There is a lot of interest in the Topcased community, for instance, to integrate ProR for better requirements engineering support. Further, we are evaluating traceability support for SysML, implemented in Topcased. This talk addresses everybody who manages requirements and who deals with the software development process. Besides requirements engineers, this includes product managers, project managers and software architects. As systems being developed are getting more and more complex, the importance of an effective development process and an integrated tool chain are becoming increasingly important. RMF makes an open contribution in an area that so far has been under-represented in the Eclipse ecosystem.
BOLDideas 2014, Business Intelligence School: Sales process engineeringBOLDideas
Sales process engineering
Progettare e costruire il successo della vendita di un prodotto innovativo
---
Lezione della Business Intelligence School di BOLDideas tenuta dal prof. Giuseppe Gadaleta il 14 settembre 2014
BOLDideas empowered by LUM School of Management
Nuovi percorsi formativi per innovare gli strumenti di gestione, governo e formazione. Nuovi palinsesti capaci di coinvolgere le persone in un processo continuo fatto di apprendimento attivo, partecipativo e trasformativo.
Il Gruppo Sogesi è organizzato in 6 Business Unit, nate per rispondere con la preparazione e la professionalità necessaria ai fabbisogni di un mercato in continua trasformazione, dove sono concentrate specializzazioni in differenti ambiti della Information & Communication Technology: - ERP Industria rivolta ai processi produttivi manifatturieri - ERP Distribuzione Organizzata dedicata ai processi di distribuzione e logistica - Dynamics CRM specializzata nella distribuzione di piattaforme CRM - ICT progetta, realizza e assiste le reti aziendali implementando servizi di virtualizzazione e server consolidation, garantendo il massimo livello di efficienza e sicurezza. - Agenzia Vodafone Business - recentemente certificata come Excellent Partner Vodafone - Web Solutions che progetta e realizza ogni aspetto di una corretta presenza in rete
L’errore che spesso viene fatto è quello di pensare che gli strumenti di controllo di gestione possano essere utili solo per realtà di grandi dimensioni e non invece anche per piccole imprese. Sebbene è certamente vero che la dimensione aziendale è in certo qual modo correlata con la complessità, e dunque con la necessità di disporre di strumenti più analitici, non è altrettanto vero che una realtà di piccole dimensioni non meriti un controllo adeguato...
Tre fattori influenzano il tasso ottimale di crescita:
1)fattore finanziario;
2)fattore mercato / o economico;
3) fattore manageriale
Qui di seguito tratteremo il fattore m
Scopriamo come Lean Startup può essere uno strumento fondamentale per il successo della nostra startup.
Presentazione tenuta al mini IAD di Vimercate (23 maggio 2015)
La metodologia Six Sigma come strumento di innovazione
MARIELA MENGOZZI, CPIM, CSCP, CSSGB
Mariela Mengozzi è Responsabile dell’Ingegneria di Prodotto in Caterpillar Mec - Track, azienda che
produce componenti per il sotto carro di macchine movimento terra, è consigliere di AD-net,associazione
senza fini di lucro che vuole riunire coloro che vogliono tenersi aggiornati sulle best practice nell’area
Operations&Supply Chain Management.
L'innovazione è recentemente diventata un argomento di discussione molto popolare; quando pensiamo alla parola innovazione tendiamo ad associare a questa parola la creazione di nuovi prodotti e nuovi servizi, ma in realtà se guardiamo il significato delle parole:
INNOVAZIONE, letteralmente significa fare le cose in un modo nuovo. Per chi opera nel mondo della qualità questo concetto è familiare e ci ricorda che per rispondere alla voce del cliente interno ed esterno, spesso occorre fare le stesse cose in un modo nuovo e uno dei processi che ci aiuta a fare questo è la metodologia Six Sigma.
Ma quindi, Come si legano Innovazione e Six Sigma?
Advance School organizza il Master Six Sigma cui prossima edizione sarà l'8 marzo a Milano.
Nel master si approdisce Il metodo Six Sigma®, leva fondamentale per ridurre i costi, migliorare la qualità e restare competitivi.
Quest’approccio è oggi consolidato presso diverse multinazionali che l’hanno implementato all’interno della organizzazione conseguendo grandi benefici, ad esempio General Electric (GE) e Cateripillar.
Noi conosciamo Kanban e Scrum come metodologie di gestione Agile. Lo Scrumban unisce le migliori caratteristiche di entrambi i metodi, combinando la natura prescrittiva dello Scrum e la capacità di miglioramento dei processi del Kanban, consentendo ai team di avvicinarsi allo sviluppo Agile e di migliorare costantemente i loro processi
Quello Che Nessuno Dice Sul Web Marketing e Sul Social Media MarketingLuca Leonardini
Quello che nessuno dice sul Web Marketing e sui Social Media
Strumenti che migliorano l’esperienza del cliente e creano valore.
In un contesto caratterizzato sempre più dall’Innovazione Esponenziale, un approccio creativo alla strategia di Comunicazione Web mostra come siti, profili e newsletter sono strumenti formidabili per applicare il miglioramento continuo all’Esperienza del Cliente e per creare valore.
5. Francesco Casale
Head of UX - Intesys
#UX #Design
https://it.linkedin.com/in/casalefrancesco
@nuguerrilla
Giuseppe Massarotto
Business Unit Digital - Intesys
#Statistics #MBA
https://it.linkedin.com/in/gmassarotto
@gmassarotto
6. l’esperienza guida il business
who we are
una piccola (molto piccola) overview sulla nostra
azienda
13. l’esperienza guida il business
market growth
cresce la richiesta, cresce la complessità
gestionale, cresce la struttura produttiva (da 25
a 60 pp in 6 anni)
14. l’esperienza guida il business
but we stand still
ma nonostante tutto la struttura direzionale e
commerciale rimane invariata (#OMFG)
15. l’esperienza guida il business
new paradigms
abbiamo cercato dei nuovi paradigmi
organizzativi ed operativi
71. l’esperienza guida il business
system thinking
costruzione di un framework da usare sia per la
lead acquisition sia per il follow up del cliente
72. l’esperienza guida il business
ST framework
l’applicazione del framework (derivato dal
business innovation canvas) ha portato ad
interessanti case histories
73. l’esperienza guida il business
ST framework
che hanno spostato il focus principale dallo
sviluppo, alla progettazione e design
90. l’esperienza guida il business
inspiring library
Intersections: How Enterprise Design Bridges the Gap between Business,
Technology, and People
Milan Guenther
Trillions: Thriving in the Emerging Information Ecology
Peter Lucas
Value Proposition Design: How to Create Products and Services Customers
Want
Alexander Osterwalder
Arte di ascoltare e mondi possibili
Marianella Sclavi
L’arte di far domande
Edgar H.Schein
91. www.intesys.it
via Roveggia 122 A, Verona
tel. 045 503663 - fax 045 503604
Francesco Casale
Head of User Experience - Intesys
@nuguerrilla
Editor's Notes
A chi ci rivolgiamo?
Il nostro discorso si rivolge principalmente ad aziende multi progetto, aziende che hanno più clienti e più prodotti o servizi.
Con una tale variabilità, ogni giorno è diverso dal precedente, perché ci sono prassi, consuetudini, esigenze dei clienti interni ed esterni che cambiamo continuamente.
In questo contesto pensare di introdurre un framework condiviso dai diversi stakeholder e che includa tutte le casistiche è pressoché impossibile.
E' necessario un livello di astrazione maggiore.
Cosa vi chiediamo
Vi chiediamo di ascoltare una chiave di lettura rivolta principalmente al raggiungimento di un risultato, in cui ogni tecnica, ogni metodologia, ogni prassi è stata valutata in funzione del valore portato al risultato finale.
Al termine ci farebbe piacere sapere qualcosa sulla vostra esperienza in merito.
Descrizione dello scenario di Partenza (Intesys)
azienda nata 1995 come primo ISP nel Nord-Est
5 soci informatici
clienti di storici medie/grandi dimensioni
linea guida commerciali personalizzate: ogni socio ha i propri clienti con il quale ha costruito delle dinamiche specifiche.
Scarso livello di uniformità delle interazioni interne
Descrizione dello scenario di Partenza (Intesys)
azienda nata 1995 come primo ISP nel Nord-Est
5 soci informatici
clienti di storici medie/grandi dimensioni
linea guida commerciali personalizzate: ogni socio ha i propri clienti con il quale ha costruito delle dinamiche specifiche.
Scarso livello di uniformità delle interazioni interne
Descrizione dello scenario di Partenza (Intesys)
azienda nata 1995 come primo ISP nel Nord-Est
5 soci informatici
clienti di storici medie/grandi dimensioni
linea guida commerciali personalizzate: ogni socio ha i propri clienti con il quale ha costruito delle dinamiche specifiche.
Scarso livello di uniformità delle interazioni interne
Descrizione dello scenario di Partenza (Intesys)
azienda nata 1995 come primo ISP nel Nord-Est
5 soci informatici
clienti di storici medie/grandi dimensioni
linea guida commerciali personalizzate: ogni socio ha i propri clienti con il quale ha costruito delle dinamiche specifiche.
Scarso livello di uniformità delle interazioni interne
L'aumento del mercato ha portato una crescita dell'organizzazione e della sua complessità gestionale.
La struttura direzionale e commerciale è rimasta invariata La struttura produttiva è più che raddoppiata 25 (2007) --> 60 (2013) persone
L'aumento del mercato ha portato una crescita dell'organizzazione e della sua complessità gestionale.
La struttura direzionale e commerciale è rimasta invariataLa struttura produttiva è più che raddoppiata 25 (2007) --> 60 (2013) persone
L'aumento del mercato ha portato una crescita dell'organizzazione e della sua complessità gestionale.
La struttura direzionale e commerciale è rimasta invariataLa struttura produttiva è più che raddoppiata 25 (2007) --> 60 (2013) persone
Con la crescita della complessità organizzativa, si sono cercati altri paradigmi organizzativi. Agile aveva tutte le risposte.
Con la crescita della complessità organizzativa, si sono cercati altri paradigmi organizzativi. Agile aveva tutte le risposte.
Descrizione dei primi tentativi di introdurre l'Agile e i relativi fallimenti
Process & Tools over Invdividual & Interaction
(recuperare qualche concetto di "Agile Failure" - https://hubdesigns.files.wordpress.com/2012/05/lean-iceberg-model.png).
Descrizione dei primi tentativi di introdurre l'Agile e i relativi fallimenti
Process & Tools over Invdividual & Interaction
(recuperare qualche concetto di "Agile Failure" - https://hubdesigns.files.wordpress.com/2012/05/lean-iceberg-model.png).
Descrizione dei primi tentativi di introdurre l'Agile e i relativi fallimenti
Process & Tools over Invdividual & Interaction
(recuperare qualche concetto di "Agile Failure" - https://hubdesigns.files.wordpress.com/2012/05/lean-iceberg-model.png).
E qui arriva l’iceberg
Eravamo in cima all'iceberghttp://www.the-financedirector.com/uploads/feature/feature85376/2-2.jpgEra stato individuato il problema organizzativo e Agile era stato introdotto per superarlo. Si agiva a livello di team, tool, processi.L'organizzazione del team di produzione non era la causa del problema, ma l'effetto di un problema più a monte.Dovevamo capovolgere l'iceberg e creare le condizioni per far emergere un nuovo set valoriale.
Eravamo in cima all'iceberghttp://www.the-financedirector.com/uploads/feature/feature85376/2-2.jpgEra stato individuato il problema organizzativo e Agile era stato introdotto per superarlo. Si agiva a livello di team, tool, processi.L'organizzazione del team di produzione non era la causa del problema, ma l'effetto di un problema più a monte.Dovevamo capovolgere l'iceberg e creare le condizioni per far emergere un nuovo set valoriale.
Eravamo in cima all'iceberghttp://www.the-financedirector.com/uploads/feature/feature85376/2-2.jpgEra stato individuato il problema organizzativo e Agile era stato introdotto per superarlo. Si agiva a livello di team, tool, processi.L'organizzazione del team di produzione non era la causa del problema, ma l'effetto di un problema più a monte.Dovevamo capovolgere l'iceberg e creare le condizioni per far emergere un nuovo set valoriale.
L'organizzazione aziendale è prima di tutto un'organizzazione sociale.E' un sistema complesso e si deve affrontare come tale.Se i tool e le tecniche agili sono adottate solo dall'IT, agiscono solo a livello locale.Andrebbero bene per sistemi lineari ma non hanno effetto nel sistema complesso (ecco spiegato perché abbiamo fallito).
L'organizzazione aziendale è prima di tutto un'organizzazione sociale.E' un sistema complesso e si deve affrontare come tale.Se i tool e le tecniche agili sono adottate solo dall'IT, agiscono solo a livello locale.Andrebbero bene per sistemi lineari ma non hanno effetto nel sistema complesso (ecco spiegato perché abbiamo fallito).
L'organizzazione aziendale è prima di tutto un'organizzazione sociale. E' un sistema complesso e si deve affrontare come tale.Se i tool e le tecniche agili sono adottate solo dall'IT, agiscono solo a livello locale.Andrebbero bene per sistemi lineari ma non hanno effetto nel sistema complesso (ecco spiegato perché abbiamo fallito).
Il cambio di paradigma si è attivato quando abbiamo smesso di rispondere a domande a livello di unit:- come portare l'agile?- come possiamo capovolgere l'iceberg?e abbiamo spostato il focus a domande a livello di sistema- in quale sistema stiamo operando?
Il cambio di paradigma si è attivato quando abbiamo smesso di rispondere a domande a livello di unit:- come portare l'agile?- come possiamo capovolgere l'iceberg?e abbiamo spostato il focus a domande a livello di sistema- in quale sistema stiamo operando?
Il cambio di paradigma si è attivato quando abbiamo smesso di rispondere a domande a livello di unit:- come portare l'agile?- come possiamo capovolgere l'iceberg?e abbiamo spostato il focus a domande a livello di sistema- in quale sistema stiamo operando?
Ragionare in termini di sistema complesso ci ha permesso di inquadrare il problema di adozione dell'agile nell'organizzazione in termini di:
Comportamento emergente: emersione di comportamenti globali non spiegabili dalle singole iniziative
Auto organizzazione: singole unità che interagiscono "non linearmente" secondo il comportamento emergente
Caos: inevitabile creazione di situazioni caotiche dove si massimizzano le possibilità di evoluzione
Ragionare in termini di sistema complesso ci ha permesso di inquadrare il problema di adozione dell'agile nell'organizzazione in termini di:
Comportamento emergente: emersione di comportamenti globali non spiegabili dalle singole iniziative
Auto organizzazione: singole unità che interagiscono "non linearmente" secondo il comportamento emergente
Caos: inevitabile creazione di situazioni caotiche dove si massimizzano le possibilità di evoluzione
Ragionare in termini di sistema complesso ci ha permesso di inquadrare il problema di adozione dell'agile nell'organizzazione in termini di:
Comportamento emergente: emersione di comportamenti globali non spiegabili dalle singole iniziative
Auto organizzazione: singole unità che interagiscono "non linearmente" secondo il comportamento emergente
Caos: inevitabile creazione di situazioni caotiche dove si massimizzano le possibilità di evoluzione
Ragionare in termini di sistema complesso ci ha permesso di inquadrare il problema di adozione dell'agile nell'organizzazione in termini di:
Comportamento emergente: emersione di comportamenti globali non spiegabili dalle singole iniziative
Auto organizzazione: singole unità che interagiscono "non linearmente" secondo il comportamento emergente
Caos: inevitabile creazione di situazioni caotiche dove si massimizzano le possibilità di evoluzione
Ragionare in termini di sistema complesso ci ha permesso di inquadrare il problema di adozione dell'agile nell'organizzazione in termini di:
Comportamento emergente: emersione di comportamenti globali non spiegabili dalle singole iniziative
Auto organizzazione: singole unità che interagiscono "non linearmente" secondo il comportamento emergente
Caos: inevitabile creazione di situazioni caotiche dove si massimizzano le possibilità di evoluzione
Obiettivo non era più introdurre Agile per risolvere un problema organizzativo, ma introdurre un nuovo posizionamento della ns offerta utilizzando alcune metodologie agili come tool propri dell'offerta.Un posizionamento che ci facesse uscire dalla logica web classica: grafica + dev
Obiettivo non era più introdurre Agile per risolvere un problema organizzativo, ma introdurre un nuovo posizionamento della ns offerta utilizzando alcune metodologie agili come tool propri dell'offerta.Un posizionamento che ci facesse uscire dalla logica web classica: grafica + dev
Obiettivo non era più introdurre Agile per risolvere un problema organizzativo, ma introdurre un nuovo posizionamento della ns offerta utilizzando alcune metodologie agili come tool propri dell'offerta.Un posizionamento che ci facesse uscire dalla logica web classica: grafica + dev
Il primo passaggio è stata la definizione di un nuovo modello di offerta: abbiamo preso l'attuale offerta, cercando di individuare gli elementi da aggiungere, da migliorare, da ridurre e da eliminare.
Come secondo step abbiamo agito riconfigurando il portfolio clienti sulla base del nuovo modello di offerta.Il Portfolio infatti è un elemento globale aziendale direttamente collegato all'attività a tutti i livelli organizzativi.- Economici (direzione): linguaggio comune all'intera azienda- Case History (commerciale): riconoscibilità, accreditamento verso clienti simili che scatena un effetto domimo (emersione del comportamento globale)- Esperienza (unit produttive): consolidamento di un sistema di competenze (auto-organizzazione)
Come secondo step abbiamo agito riconfigurando il portfolio clienti sulla base del nuovo modello di offerta.Il Portfolio infatti è un elemento globale aziendale direttamente collegato all'attività a tutti i livelli organizzativi.- Economici (direzione): linguaggio comune all'intera azienda- Case History (commerciale): riconoscibilità, accreditamento verso clienti simili che scatena un effetto domimo (emersione del comportamento globale)- Esperienza (unit produttive): consolidamento di un sistema di competenze (auto-organizzazione)
Come secondo step abbiamo agito riconfigurando il portfolio clienti sulla base del nuovo modello di offerta.Il Portfolio infatti è un elemento globale aziendale direttamente collegato all'attività a tutti i livelli organizzativi.- Economici (direzione): linguaggio comune all'intera azienda- Case History (commerciale): riconoscibilità, accreditamento verso clienti simili che scatena un effetto domimo (emersione del comportamento globale)- Esperienza (unit produttive): consolidamento di un sistema di competenze (auto-organizzazione)
Come secondo step abbiamo agito riconfigurando il portfolio clienti sulla base del nuovo modello di offerta.
Il Portfolio infatti è un elemento globale aziendale direttamente collegato all'attività a tutti i livelli organizzativi.- Economici (direzione): linguaggio comune all'intera azienda- Case History (commerciale): riconoscibilità, accreditamento verso clienti simili che scatena un effetto domino (emersione del comportamento globale)- Esperienza (unit produttive): consolidamento di un sistema di competenze (auto-organizzazione)
Come secondo step abbiamo agito riconfigurando il portfolio clienti sulla base del nuovo modello di offerta.Il Portfolio infatti è un elemento globale aziendale direttamente collegato all'attività a tutti i livelli organizzativi.- Economici (direzione): linguaggio comune all'intera azienda- Case History (commerciale): riconoscibilità, accreditamento verso clienti simili che scatena un effetto domino (emersione del comportamento globale)- Esperienza (unit produttive): consolidamento di un sistema di competenze (auto-organizzazione)
Come secondo step abbiamo agito riconfigurando il portfolio clienti sulla base del nuovo modello di offerta.Il Portfolio infatti è un elemento globale aziendale direttamente collegato all'attività a tutti i livelli organizzativi.- Economici (direzione): linguaggio comune all'intera azienda- Case History (commerciale): riconoscibilità, accreditamento verso clienti simili che scatena un effetto domino (emersione del comportamento globale)- Esperienza (unit produttive): consolidamento di un sistema di competenze (auto-organizzazione)
Il reframing è partito dalla scelta degli elementi del portfolio (clienti/progetti) più coerenti alla nuova offerta.
L'obiettivo iniziale era presentare il nuovo posizionamento ad un cliente noto all'organizzazione.
Così facendo siamo riusciti ad ottenere un rinforzo positivo del nuovo posizionamento direttamente dai clienti esistenti.Il nuovo posizionamento era stato validato direttamente da un cliente e quindi, agli occhi della direzione, assumeva un valore assoluto e non solo frutto di una valutazione interna. Siamo così arrivati alla nuova visione.
Il reframing è partito dalla scelta degli elementi del portfolio (clienti/progetti) più coerenti alla nuova offerta.
L'obiettivo iniziale era presentare il nuovo posizionamento ad un cliente noto all'organizzazione.
Così facendo siamo riusciti ad ottenere un rinforzo positivo del nuovo posizionamento direttamente dai clienti esistenti.Il nuovo posizionamento era stato validato direttamente da un cliente e quindi, agli occhi della direzione, assumeva un valore assoluto e non solo frutto di una valutazione interna. Siamo così arrivati alla nuova visione.
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L'obiettivo iniziale era presentare il nuovo posizionamento ad un cliente noto all'organizzazione.
Così facendo siamo riusciti ad ottenere un rinforzo positivo del nuovo posizionamento direttamente dai clienti esistenti.Il nuovo posizionamento era stato validato direttamente da un cliente e quindi, agli occhi della direzione, assumeva un valore assoluto e non solo frutto di una valutazione interna. Siamo così arrivati alla nuova visione.
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L'obiettivo iniziale era presentare il nuovo posizionamento ad un cliente noto all'organizzazione.
Così facendo siamo riusciti ad ottenere un rinforzo positivo del nuovo posizionamento direttamente dai clienti esistenti.Il nuovo posizionamento era stato validato direttamente da un cliente e quindi, agli occhi della direzione, assumeva un valore assoluto e non solo frutto di una valutazione interna. Siamo così arrivati alla nuova visione.
Il reframing è partito dalla scelta degli elementi del portfolio (clienti/progetti) più coerenti alla nuova offerta.
L'obiettivo iniziale era presentare il nuovo posizionamento ad un cliente noto all'organizzazione.
Così facendo siamo riusciti ad ottenere un rinforzo positivo del nuovo posizionamento direttamente dai clienti esistenti.Il nuovo posizionamento era stato validato direttamente da un cliente e quindi, agli occhi della direzione, assumeva un valore assoluto e non solo frutto di una valutazione interna. Siamo così arrivati alla nuova visione.
Nuova visione validata e appoggio della direzione.L’unico modo per andare oltre e fare uno step ahead era investire su un cliente fidelizzato.Abbiamo quindi scelto un pilot, tra i nostri clienti da molto tempo, sul quale abbiamo applicato il nuovo metodo.
Nuova visione validata e appoggio della direzione.L’unico modo per andare oltre e fare uno step ahead era investire su un cliente fidelizzato.Abbiamo quindi scelto un pilot, tra i nostri clienti da molto tempo, sul quale abbiamo applicato il nuovo metodo.
e sapete una cosa, ha funzionato!
Da dove siamo partiti con il nuovo metodo?Da quello che ci viene più familiare (almeno per la mia parte), l’analisi.Sono stati analizzati tutti i segmenti aziendali per comprendere come indirizzare il cambio:- Spingere l’individuo e le inerazioni- Creare artefatti funzionanti- Collaborazione tra team (e commerciali)- Feedback utente in working day by dayCome far emergere cultura, strategic alignement e leadershiphttp://www.levaweb.com/main2/index.php/left-innerleft-center-2/left-innerleft-center/layout-8http://www.lean.org/WhatsLean/Principles.cfm
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Da dove siamo partiti con il nuovo metodo?Da quello che ci viene più familiare (almeno per la mia parte), l’analisi.Sono stati analizzati tutti i segmenti aziendali per comprendere come indirizzare il cambio:- Spingere l’individuo e le inerazioni- Creare artefatti funzionanti- Collaborazione tra team (e commerciali)- Feedback utente in working day by dayCome far emergere cultura, strategic alignement e leadershiphttp://www.levaweb.com/main2/index.php/left-innerleft-center-2/left-innerleft-center/layout-8http://www.lean.org/WhatsLean/Principles.cfm
Dall’analisi del cliente abbiamo evidenziato due macro problemi: il nostro approccio commerciale e il nostro approccio produttivo. Per cominciare il cambio a livello commerciale abbiamo inserito nel processo la tecnica del Triage.L’applicazione del Digital Triage ci ha consentito di effettuare una cernita iniziale sui clienti di valore, analizzando diversi punti, come contesto, formazione, innovazione ed awareness.
Dall’analisi del cliente abbiamo evidenziato due macro problemi: il nostro approccio commerciale e il nostro approccio produttivo. Per cominciare il cambio a livello commerciale abbiamo inserito nel processo la tecnica del Triage.L’applicazione del Digital Triage ci ha consentito di effettuare una cernita iniziale sui clienti di valore, analizzando diversi punti, come contesto, formazione, innovazione ed awareness
Dall’analisi del cliente abbiamo evidenziato due macro problemi: il nostro approccio commerciale e il nostro approccio produttivo. Per cominciare il cambio a livello commerciale abbiamo inserito nel processo la tecnica del Triage.L’applicazione del Digital Triage ci ha consentito di effettuare una cernita iniziale sui clienti di valore, analizzando diversi punti, come contesto, formazione, innovazione ed awareness
Dall’analisi del cliente abbiamo evidenziato due macro problemi: il nostro approccio commerciale e il nostro approccio produttivo. Per cominciare il cambio a livello commerciale abbiamo inserito nel processo la tecnica del Triage.L’applicazione del Digital Triage ci ha consentito di effettuare una cernita iniziale sui clienti di valore, analizzando diversi punti, come contesto, formazione, innovazione ed awareness
Dall’analisi del cliente abbiamo evidenziato due macro problemi: il nostro approccio commerciale e il nostro approccio produttivo. Per cominciare il cambio a livello commerciale abbiamo inserito nel processo la tecnica del Triage.L’applicazione del Digital Triage ci ha consentito di effettuare una cernita iniziale sui clienti di valore, analizzando diversi punti, come contesto, formazione, innovazione ed awareness
Dall’analisi del cliente abbiamo evidenziato due macro problemi: il nostro approccio commerciale e il nostro approccio produttivo. Per cominciare il cambio a livello commerciale abbiamo inserito nel processo la tecnica del Triage.L’applicazione del Digital Triage ci ha consentito di effettuare una cernita iniziale sui clienti di valore, analizzando diversi punti, come contesto, formazione, innovazione ed awareness
Partire dal DT ci ha consentito di inserire all’interno del processo tecniche parallele, che sono diventate di valore, come per esempio l’analisi, la progettazione UX e il design.Dal triage, la logica si è evoluta in un vero e proprio framework applicativo per la gestione del processo "acquisizione cliente" e "guida del cliente”, condiviso con il CDA, spiegato ai commerciali e validato dai clientiQuesto ha portato all’acquisizione di interessanti case histories che hanno messo davati al mero sviluppo, tutta la parte di progettazione.COME - Reframing strutturale, partire, comunicare il nuovo, gestire il cambiamento, definire nuovo framework, perseverare nelle scelte
Partire dal DT ci ha consentito di inserire all’interno del processo tecniche parallele, che sono diventate di valore, come per esempio l’analisi, la progettazione UX e il design.Dal triage, la logica si è evoluta in un vero e proprio framework applicativo per la gestione del processo "acquisizione cliente" e "guida del cliente”, condiviso con il CDA, spiegato ai commerciali e validato dai clienti
Questo ha portato all’acquisizione di interessanti case histories che hanno messo davati al mero sviluppo, tutta la parte di progettazione.COME - Reframing strutturale, partire, comunicare il nuovo, gestire il cambiamento, definire nuovo framework, perseverare nelle scelte
Partire dal DT ci ha consentito di inserire all’interno del processo tecniche parallele, che sono diventate di valore, come per esempio l’analisi, la progettazione UX e il design.Dal triage, la logica si è evoluta in un vero e proprio framework applicativo per la gestione del processo "acquisizione cliente" e "guida del cliente”, condiviso con il CDA, spiegato ai commerciali e validato dai clienti
Questo ha portato all’acquisizione di interessanti case histories che hanno messo davati al mero sviluppo, tutta la parte di progettazione.COME - Reframing strutturale, partire, comunicare il nuovo, gestire il cambiamento, definire nuovo framework, perseverare nelle scelte
Partire dal DT ci ha consentito di inserire all’interno del processo tecniche parallele, che sono diventate di valore, come per esempio l’analisi, la progettazione UX e il design.Dal triage, la logica si è evoluta in un vero e proprio framework applicativo per la gestione del processo "acquisizione cliente" e "guida del cliente”, condiviso con il CDA, spiegato ai commerciali e validato dai clienti
Questo ha portato all’acquisizione di interessanti case histories che hanno messo davati al mero sviluppo, tutta la parte di progettazione.COME - Reframing strutturale, partire, comunicare il nuovo, gestire il cambiamento, definire nuovo framework, perseverare nelle scelte
Acquisire clienti di valore, vuol dire avere anche know how di valore, e dimostrarlo.Abbiamo inserito tecniche nelle tecniche che hanno consentito al cliente di capire perfettamente lo stato dell’arte, e farlo immergere nelle sue problematiche progettuali.
Acquisire clienti di valore, vuol dire avere anche know how di valore, e dimostrarlo.Abbiamo inserito tecniche nelle tecniche che hanno consentito al cliente di capire perfettamente lo stato dell’arte, e farlo immergere nelle sue problematiche progettuali.
Acquisire clienti di valore, vuol dire avere anche know how di valore, e dimostrarlo.Abbiamo inserito tecniche nelle tecniche che hanno consentito al cliente di capire perfettamente lo stato dell’arte, e farlo immergere nelle sue problematiche progettuali.
Acquisire clienti di valore, vuol dire avere anche know how di valore, e dimostrarlo.Abbiamo inserito tecniche nelle tecniche che hanno consentito al cliente di capire perfettamente lo stato dell’arte, e farlo immergere nelle sue problematiche progettuali.
Per far attestare un metodo, abbiamo dovuto dimostrare con fatti che era il metodo ideale, e che sopratutto ha un ROI.Il punto fondamentale è stato il momento di presentazione al management, che in seguito ha riconosciuto la validità del processo, che successivamente è stato iterato, e ha creato business cases interessanti.Punto di arrivo finale è stato l’acquisizione di progetti verticali che hanno valorizzato sempre di più la parte NOCODE
Per far attestare un metodo, abbiamo dovuto dimostrare con fatti che era il metodo ideale, e che sopratutto ha un ROI.Il punto fondamentale è stato il momento di presentazione al management, che in seguito ha riconosciuto la validità del processo, che successivamente è stato iterato, e ha creato business cases interessanti.Punto di arrivo finale è stato l’acquisizione di progetti verticali che hanno valorizzato sempre di più la parte NOCODE
Per far attestare un metodo, abbiamo dovuto dimostrare con fatti che era il metodo ideale, e che sopratutto ha un ROI.Il punto fondamentale è stato il momento di presentazione al management, che in seguito ha riconosciuto la validità del processo, che successivamente è stato iterato, e ha creato business cases interessanti.Punto di arrivo finale è stato l’acquisizione di progetti verticali che hanno valorizzato sempre di più la parte NOCODE
Per far attestare un metodo, abbiamo dovuto dimostrare con fatti che era il metodo ideale, e che sopratutto ha un ROI.Il punto fondamentale è stato il momento di presentazione al management, che in seguito ha riconosciuto la validità del processo, che successivamente è stato iterato, e ha creato business cases interessanti.Punto di arrivo finale è stato l’acquisizione di progetti verticali che hanno valorizzato sempre di più la parte NOCODE
Mostrare i risultati dopo 2 anni di lavoro:
riduzione numero clienti-
aumento bill medio progetti
diminuzione progetti fail
riduzione numero prevendite
riduzione gg dedicati alle prevendite
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aumento bill medio progetti
diminuzione progetti fail
riduzione numero prevendite
riduzione gg dedicati alle prevendite
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aumento bill medio progetti
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Partire dal DT ci ha consentito di inserire all’interno del processo tecniche parallele, che sono diventate di valore, come per esempio l’analisi, la progettazione UX e il design.Dal triage, la logica si è evoluta in un vero e proprio framework applicativo per la gestione del processo "acquisizione cliente" e "guida del cliente”, condiviso con il CDA, spiegato ai commerciali e validato dai clienti
Questo ha portato all’acquisizione di interessanti case histories che hanno messo davati al mero sviluppo, tutta la parte di progettazione.COME - Reframing strutturale, partire, comunicare il nuovo, gestire il cambiamento, definire nuovo framework, perseverare nelle scelte
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Questo ha portato all’acquisizione di interessanti case histories che hanno messo davati al mero sviluppo, tutta la parte di progettazione.COME - Reframing strutturale, partire, comunicare il nuovo, gestire il cambiamento, definire nuovo framework, perseverare nelle scelte