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Allegato 4 RUMORE
Il quadro di riferimento, ai sensi della vigente normativa di settore, è quello definito dalla L. 447/1995 e dal
D.P.C.M. 14.11.1997 pertanto AID è tenuta al rispetto dei valori limite, genericamente definiti ai sensi della
normativa di settore, per tutto il territorio in cui è insediato lo stabilimento e aree circostanti.
Per l’individuazione della classe e dell’estensione territoriale delle aree a diversa classificazione acustica, il
riferimento è rappresentato dalla classificazione acustica del Comune della Spezia.
A seguito di valutazione da parte di tecnico abilitato i ricettori potenzialmente sensibili sono stati
individuati negli edifici ad uso prevalentemente residenziale, più prossimi all’area dell’Arsenale, situati su
Viale Amendola su fronte strada (trascurando perciò gli edifici in seconda fila rispetto al fronte strada,
schermati dal primo fronte edificato). Ravvisando inoltre che la distanza fra l’area di lavorazione (bacino di
dismissione) e l’edificio più prossimo è di circa 180 m, si è concluso che i piani più bassi, oltre ad essere
schermati da edifici e murature dell’arsenale, sono esposti ad un potenziale disturbo dovuto al traffico
veicolare che nasconde quasi completamente eventuali rumori provenienti dall’insediamento.
Sono inoltre stata valutate varie fasi di lavoro:
Una prima fase di dismissione con recupero dei fluidi eventualmente presenti nella nave, attività
che richiede solamente sistemi di pompaggio, posizionati o all’interno della nave o a piano molo;
La bonifica e recupero dell’amianto da eseguirsi quasi totalmente in ambiente interno allo scafo
con utilizzo di attrezzature manuali anche possono produrre rumore limitato.
La rimozione di parti in plastica o similare costituenti gli arredi e cavi elettrici in rame.
La rimozione dei propulsori (motori termici ed elettrici).
L’ eliminazione di parti in metallo a partire dall’esterno dello scafo con taglio mediante fiamma
ossidrica o tecnica similare e utilizzo della smerigliatrice angolare.
Il trasferimento a terra mediante gru a bandiera dei materiali da inviare all’esterno e carico su
camion mediante gru a bandiera o macchine operatrici.
A seguito della valutazione presuntiva del clima acustico esistente è stato pertanto concluso che l’impatto
acustico complessivo derivante dalle lavorazioni previste presso il futuro impianto di Ship Recycling, sito
all’interno dell’area di pertinenza dell’Arsenale Militare di La Spezia, non influenzerà il clima acustico
attuale, e presenterà livelli di immissione acustica non significativi sui ricettori sensibili individuati, calcolati
unicamente in periodo diurno, rinviando comunque la validazione dei dati ottenuti per la rappresentazione
del reale contesto acustico all’esecuzione di una adeguata campagna di misurazioni.
Prescrizioni
Per caratterizzare la demolizione del galleggiante sotto il profilo acustico dovrà essere realizzato un
monitoraggio in fase ante operam (prima dell’avvio delle attività previste a progetto), in modo da misurare
il livello di rumorosità ambientale presente nel sito, confrontandolo con i limiti previsti per la classe acustica
in cui ci si trova il bacino.
A seguito dell’avvio delle attività di cantiere dovranno essere svolte con frequenza mensile misure di
monitoraggio sui ricettori al fine di valutare sia il livello assoluto di immissione, sia il livello differenziale di
immissione.
Qualora si rendesse necessario verranno individuate ulteriori aree per il monitoraggio
Particolare attenzione dovrà essere posta alla presenza di gruppi motore.
Analogamente AID avrà l’obbligo di eseguire monitoraggio acustico quando le attività subiscano una
modifica che generi variazioni significative sul piano acustico,
Tutte le modifiche della linea di produzione e degli impianti di servizio, conseguenti ad ammodernamenti o
manutenzioni ordinaria e straordinaria, devono essere attuate privilegiando, se possibile, interventi che
portino ad una riduzione dell’emissione sonora complessiva dallo stabilimento e comunque verificando che
le componenti installate non peggiorino la situazione emissiva preesistente.
Dovranno essere rispettati i limiti definiti dalla normativa vigente in materia di inquinamento acustico e
definiti dalla classificazione acustica del Comune della Spezia.
Le misure di livello acustico, effettuate da Tecnico Competente in Acustica Ambientale ai sensi della L.
447/1995, dovranno essere condotte conformemente a quanto stabilito nel Piano di Monitoraggio (come
descritto al punto 14.3.1 dell’All. 1.5 inviato da AID con nota M_D GAID REG2016 0003149 del 09/06/2016
assunta agli atti con prot. n. 16859 del 09/06/2016) per quanto riguarda sia i siti di misura sia la frequenza
di monitoraggio, fatte salve necessità di monitoraggio a seguito di eventuali modifiche impiantistiche
rilevanti o successivamente ad eventuali interventi di mitigazione acustica.
Per l’esecuzione delle misure dei livelli di immissione e di emissione i riferimenti tecnici principali sono
costituiti dal D.M. 16.03.1998 e dalla norma UNI 10855 ed eventuali successive modifiche e/o integrazioni
e/o evoluzioni.
I risultati di rilievi fonometrici ed eventuali elaborazioni degli stessi dovranno essere corredati dalla
valutazione dell’incertezza dei dati stessi; per la valutazione dell’incertezza i riferimenti tecnici sono dati
primariamente dalle norme UNI/TR 11326 e UNI CEI ENV 13500 e loro eventuali modifiche e/o integrazioni
e/o evoluzioni, secondariamente dalla letteratura tecnico-scientifica di settore.
Nel caso vengano utilizzati anche modelli numerici per la stima della rumorosità ambientale, dovrà essere
descritto il modello utilizzato e verificata la applicabilità dello stesso al contesto esaminato. Il modello, se
utilizzato quale strumento diagnostico, dovrà essere calibrato in accordo con le procedure definite dalla
norma UNI 11143 ed eventuali modifiche e/o integrazioni e/o evoluzioni, secondariamente si potrà fare
riferimento alla letteratura tecnico-scientifica di settore. In ogni caso, i risultati di eventuali elaborazioni
modellistiche dovranno essere corredati dalla stima dell’incertezza degli stessi, facendo riferimento alle
norme UNI/TR 11326 e UNI CEI ENV 13500 e loro eventuali modifiche e/o integrazioni e/o evoluzioni e,
secondariamente, alla letteratura tecnico-scientifica di settore.
AID dovrà trasmettere i risultati del monitoraggio al Comune della Spezia, alla Provincia della Spezia e
all’ARPAL – Dipartimento Provinciale della Spezia .
Qualora i livelli sonori rilevati durante le campagne di misura facciano riscontrare superamenti di valori
limite, AID dovrà tempestivamente segnalare la situazione al Comune della Spezia, ai sensi della L.
447/1995 e della L.R. 12/1998, all’ARPAL ed alla Provincia della Spezia; inoltre l dovrà elaborare e
trasmettere agli stessi Enti un piano di interventi che consentano di riportare i livelli sonori al di sotto dei
valori limite previsti dalla normativa vigente.

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Dgr Liguria odori n.810-2020
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News doc maggio 2020
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Allegato 4 rumore

  • 1. Allegato 4 RUMORE Il quadro di riferimento, ai sensi della vigente normativa di settore, è quello definito dalla L. 447/1995 e dal D.P.C.M. 14.11.1997 pertanto AID è tenuta al rispetto dei valori limite, genericamente definiti ai sensi della normativa di settore, per tutto il territorio in cui è insediato lo stabilimento e aree circostanti. Per l’individuazione della classe e dell’estensione territoriale delle aree a diversa classificazione acustica, il riferimento è rappresentato dalla classificazione acustica del Comune della Spezia. A seguito di valutazione da parte di tecnico abilitato i ricettori potenzialmente sensibili sono stati individuati negli edifici ad uso prevalentemente residenziale, più prossimi all’area dell’Arsenale, situati su Viale Amendola su fronte strada (trascurando perciò gli edifici in seconda fila rispetto al fronte strada, schermati dal primo fronte edificato). Ravvisando inoltre che la distanza fra l’area di lavorazione (bacino di dismissione) e l’edificio più prossimo è di circa 180 m, si è concluso che i piani più bassi, oltre ad essere schermati da edifici e murature dell’arsenale, sono esposti ad un potenziale disturbo dovuto al traffico veicolare che nasconde quasi completamente eventuali rumori provenienti dall’insediamento. Sono inoltre stata valutate varie fasi di lavoro: Una prima fase di dismissione con recupero dei fluidi eventualmente presenti nella nave, attività che richiede solamente sistemi di pompaggio, posizionati o all’interno della nave o a piano molo; La bonifica e recupero dell’amianto da eseguirsi quasi totalmente in ambiente interno allo scafo con utilizzo di attrezzature manuali anche possono produrre rumore limitato. La rimozione di parti in plastica o similare costituenti gli arredi e cavi elettrici in rame. La rimozione dei propulsori (motori termici ed elettrici). L’ eliminazione di parti in metallo a partire dall’esterno dello scafo con taglio mediante fiamma ossidrica o tecnica similare e utilizzo della smerigliatrice angolare. Il trasferimento a terra mediante gru a bandiera dei materiali da inviare all’esterno e carico su camion mediante gru a bandiera o macchine operatrici. A seguito della valutazione presuntiva del clima acustico esistente è stato pertanto concluso che l’impatto acustico complessivo derivante dalle lavorazioni previste presso il futuro impianto di Ship Recycling, sito all’interno dell’area di pertinenza dell’Arsenale Militare di La Spezia, non influenzerà il clima acustico attuale, e presenterà livelli di immissione acustica non significativi sui ricettori sensibili individuati, calcolati unicamente in periodo diurno, rinviando comunque la validazione dei dati ottenuti per la rappresentazione del reale contesto acustico all’esecuzione di una adeguata campagna di misurazioni. Prescrizioni Per caratterizzare la demolizione del galleggiante sotto il profilo acustico dovrà essere realizzato un monitoraggio in fase ante operam (prima dell’avvio delle attività previste a progetto), in modo da misurare il livello di rumorosità ambientale presente nel sito, confrontandolo con i limiti previsti per la classe acustica in cui ci si trova il bacino. A seguito dell’avvio delle attività di cantiere dovranno essere svolte con frequenza mensile misure di monitoraggio sui ricettori al fine di valutare sia il livello assoluto di immissione, sia il livello differenziale di immissione. Qualora si rendesse necessario verranno individuate ulteriori aree per il monitoraggio
  • 2. Particolare attenzione dovrà essere posta alla presenza di gruppi motore. Analogamente AID avrà l’obbligo di eseguire monitoraggio acustico quando le attività subiscano una modifica che generi variazioni significative sul piano acustico, Tutte le modifiche della linea di produzione e degli impianti di servizio, conseguenti ad ammodernamenti o manutenzioni ordinaria e straordinaria, devono essere attuate privilegiando, se possibile, interventi che portino ad una riduzione dell’emissione sonora complessiva dallo stabilimento e comunque verificando che le componenti installate non peggiorino la situazione emissiva preesistente. Dovranno essere rispettati i limiti definiti dalla normativa vigente in materia di inquinamento acustico e definiti dalla classificazione acustica del Comune della Spezia. Le misure di livello acustico, effettuate da Tecnico Competente in Acustica Ambientale ai sensi della L. 447/1995, dovranno essere condotte conformemente a quanto stabilito nel Piano di Monitoraggio (come descritto al punto 14.3.1 dell’All. 1.5 inviato da AID con nota M_D GAID REG2016 0003149 del 09/06/2016 assunta agli atti con prot. n. 16859 del 09/06/2016) per quanto riguarda sia i siti di misura sia la frequenza di monitoraggio, fatte salve necessità di monitoraggio a seguito di eventuali modifiche impiantistiche rilevanti o successivamente ad eventuali interventi di mitigazione acustica. Per l’esecuzione delle misure dei livelli di immissione e di emissione i riferimenti tecnici principali sono costituiti dal D.M. 16.03.1998 e dalla norma UNI 10855 ed eventuali successive modifiche e/o integrazioni e/o evoluzioni. I risultati di rilievi fonometrici ed eventuali elaborazioni degli stessi dovranno essere corredati dalla valutazione dell’incertezza dei dati stessi; per la valutazione dell’incertezza i riferimenti tecnici sono dati primariamente dalle norme UNI/TR 11326 e UNI CEI ENV 13500 e loro eventuali modifiche e/o integrazioni e/o evoluzioni, secondariamente dalla letteratura tecnico-scientifica di settore. Nel caso vengano utilizzati anche modelli numerici per la stima della rumorosità ambientale, dovrà essere descritto il modello utilizzato e verificata la applicabilità dello stesso al contesto esaminato. Il modello, se utilizzato quale strumento diagnostico, dovrà essere calibrato in accordo con le procedure definite dalla norma UNI 11143 ed eventuali modifiche e/o integrazioni e/o evoluzioni, secondariamente si potrà fare riferimento alla letteratura tecnico-scientifica di settore. In ogni caso, i risultati di eventuali elaborazioni modellistiche dovranno essere corredati dalla stima dell’incertezza degli stessi, facendo riferimento alle norme UNI/TR 11326 e UNI CEI ENV 13500 e loro eventuali modifiche e/o integrazioni e/o evoluzioni e, secondariamente, alla letteratura tecnico-scientifica di settore. AID dovrà trasmettere i risultati del monitoraggio al Comune della Spezia, alla Provincia della Spezia e all’ARPAL – Dipartimento Provinciale della Spezia . Qualora i livelli sonori rilevati durante le campagne di misura facciano riscontrare superamenti di valori limite, AID dovrà tempestivamente segnalare la situazione al Comune della Spezia, ai sensi della L. 447/1995 e della L.R. 12/1998, all’ARPAL ed alla Provincia della Spezia; inoltre l dovrà elaborare e trasmettere agli stessi Enti un piano di interventi che consentano di riportare i livelli sonori al di sotto dei valori limite previsti dalla normativa vigente.