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VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
Introduzione progetto All.IV lettera z.b)
D.Lgs.152/06
STUDIO PREVALUTAZIONE INCIDENZA VINCA
RELAZIONE TECNICA (DGR LIGURIA N.30/2013)
REV. DATA Descrizione REDATTO VERIFICATO APPROVATO
00 08/04/2019 Prima emissione
F. Ballarin
M. Dei Svaldi
F. Seni F. Rocchi
File rif. Allegato 9 - Studio prevalutazione incidenza VINCA.docx
Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA
Stabilimento di Saliceti
pag. 2
INDICE
PREMESSA 3
1. SCREENING: FASE 1 4
2. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO 4
2.1 DESCRIZIONE DEL PROGETTO 4
2.2 CONSIDERAZIONI TRATTE DALLO STUDIO DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE 6
3. IL SISTEMA DELLA RETE NATURA 2000 9
3.1 CARATTERISTICHE DEL SITO NATURA 2000 - SIC IT1343502 "PARCO DELLA MAGRA-VARA"
9
4. VERIFICA DELLA NECESSITÀ DI SOTTOPORRE IL PROGETTO ALLA VINCA 19
4.1 ANALISI DELLE INCIDENZE 19
5. RISULTATI DELLA FASE DI SCREENING 21
6. CONCLUSIONE 27
6.1 ESITO DELLA PROCEDURA DI SCREENING 28
7. GLOSSARIO 29
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Stabilimento di Saliceti
pag. 3
PREMESSA
Ai sensi della DGR Liguria n.30/2013, la presente relazione valuta l’incidenza del progetto “Polo
Integrato di trattamento dei rifiuti – La Spezia” realizzato all’esterno del SIC IT1343502 "PARCO
DELLA MAGRA-VARA" e illustra le considerazioni che dimostrano l’assenza di ricadute del
progetto sulla valenza naturalistica del sito Natura 2000.
La Relazione è stata redatta sulla base dell’esame delle cartografie regionali presenti su
www.ambienteliguria.it riportanti tra l’altro le connessioni ecologiche tra i siti Natura 2000, le
zone rilevanti per la salvaguardia ed i siti di specie di interesse conservazionistico.
Obiettivo di questo screening è stato quello di verificare la possibilità che dalla realizzazione del
progetto, non direttamente connesso né necessario alla gestione del sito SIC IT1343502,
derivino effetti significativi sugli obiettivi di conservazione del sito stesso.
La valutazione è stata svolta nelle seguenti fasi:
1. Determinare se il progetto è direttamente connesso o necessario alla gestione del sito.
2. Descrivere il progetto e degli aspetti ambientali che possono incidere in maniera
significativa sul sito Natura 2000.
3. Descrivere le caratteristiche del sito e identificare la potenziale incidenza sul sito Natura
2000.
4. Valutare la significatività di eventuali effetti sul sito Natura 2000.
Normativa di riferimento:
 la Direttiva 92/43/CEE "Habitat", relativa alla “conservazione degli habitat naturali e
seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche”;
 la Direttiva 2009/147/CE “Uccelli”, concernente la “conservazione degli uccelli
selvatici”;
 il D.P.R. n. 357/97, modificato con DPR n. 120/03, recante il regolamento di
attuazione della Direttiva 92/43/CEE;
 Legge regionale 10 luglio 2009, n. 28 “Disposizioni in materia di tutela e valorizzazione
della biodiversità (Bollettino Ufficiale n. 13 del 15 luglio 2009);
 Deliberazione di Giunta Regionale n.30 del 18 gennaio 2013 “Approvazione criteri e
indirizzi procedurali per la valutazione di incidenza di piani, progetti ed interventi”;
 Deliberazione di Giunta Regionale n.1716 del 28 dicembre 2012 “Linee guida per
manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua nei Siti di Importanza Comunitaria e nelle
Zone di Protezione Speciali liguri.
 L.R. n. 36 del 4 settembre 1997 - Legge urbanistica regionale
 L.R. n. 38 del 30/12/1998 - Disciplina della valutazione di impatto ambientale
 L.R. n.10 del 28.04.2008 - Disposizioni collegate alla Legge Finanziaria art.46
 L.R. n.20 del 01.07.2008 - Modifiche alla Legge Regionale 28 aprile 2008, n. 10
(disposizioni collegate alla legge finanziaria 2008)
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1. SCREENING: FASE 1
Come accennato in premessa il progetto in esame non è direttamente connesso o necessario
alla gestione dei siti Natura 2000. Infatti, l’opera non interseca nessuna area della rete
Natura 2000; non c’è sottrazione e frammentazione di zone SIC/ZPS. Tuttavia, è stato
concordato con gli Enti preposti il completamento della procedura di screening in quanto, in
prima analisi, non si ha certezza dell’assenza di incidenza significativa negativa o comunque
non significativa.
2. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
L’area di progetto risulta all'interno di quello che normalmente viene definito come " fagiolo
autostradale", porzione di territorio compreso tra i rilevati dell'autostrada Genova- Livorno e
dello svincolo di collegamento e dista mediamente 60 m. dal SIC IT1343502, dal quale è
separato fisicamente dal sedime autostradale Genova-Livorno in corrispondenza del casello
autostradale “Uscita La Spezia”. Vedi fig. 1.
Il contesto in cui verrà inserito l'impianto in oggetto risulta oggi fortemente antropizzato e
urbanizzato caratterizzato da grandi infrastrutture quali lo svincolo autostradale A12 e la
linea ferroviaria La Spezia Parma e l'interporto.
Il sito è limitato a ovest e sud ovest dallo svincolo autostradale a sud est dal cavalcavia che
oltrepassa lo svincolo a nord est dalla strada posta a servizio dell'autoparco e a nord ovest
da alcuni fabbricati residenziali.
2.1 Descrizione del progetto
Il progetto riguarda la realizzazione di un impianto di trattamento di Rifiuti Solidi urbani
(FORSU, ovvero la Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano, e verde) mediante processo
di Digestione Anaerobica finalizzata alla produzione di Biogas (e quindi Biometano) e
successivo processo di Compostaggio finalizzato al recupero della materia organica come
Compost di Qualità (Ammendante Compostato Misto utilizzabile come fertilizzante in
agricoltura).
L’impianto consiste delle seguenti sezioni funzionali:
- Ricezione del rifiuto, gestita mediante vasche di scarico e carroponte con benna
per movimentare il rifiuto.
- Preparazione dell’ingestato, ovvero pretrattamento della FORSU e/o del Verde
(materiale ligneo-cellulosico), e alimentazione dello stesso ai Digestori.
- Digestione Anaerobica con tecnologia a Secco (secondo le ultime BAT), che
promuove la produzione di Biogas dal rifiuto in un reattore Plug Flow chiuso e
controllato.
- Post-trattamento del Digestato in uscita dal processo Anaerobico.
- Compostaggio a due fasi del Digestato Solido, ovvero trattamento aerobico di
biossidazione controllata che porta allo sviluppo di sostanze fertilizzanti e quindi
alla produzione di Compost di Qualità.
- Linea Biogas/Biometano, ovvero le fasi di trattamento del Biogas per ottenere
Biometano conforme alle specifiche di rete del gas naturale e la sua immissione
in rete.
- Impianti di trattamento aria (aria interna ai capannoni di processo) composti da
Scrubber e Biofiltri.
Nel complesso, l’impianto è poi completato dalle utilities legate alla gestione delle acque
meteoriche, delle acque di processo, della generazione di calore, etc.
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SCHEMA A BLOCCHI SEMPLIFICATO
Il seguente schema a blocchi identifica le principali fasi di processo, le materie prime (rifiuti
trattati), i rifiuti e i Prodotti del ciclo produttivo qui descritto.
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2.2 Considerazioni tratte dallo studio di Valutazione di Impatto Ambientale
Componenti naturali
L’attività si sviluppa all’interno del fagiolo autostradale quindi l’area risulta di nessun interesse
turistico e di limitatissimo uso zootecnico ed agricolo.
All’interno del fagiolo autostradale c’è la presenza di piccoli orti di produzione privata e
vegetazione spontanea incontrollata. Nessuna presenza segnalata di animali e piante particolari.
L’ecosistema risulta già fortemente limitato dalla presenza attorno della autostrada e relativi
svincoli oltre ad altri complessi industriali/artigianali già presenti.
L’ampliamento dell’impianto, non influenzando né andando a modificare fasce ecotonali, la
qualità delle acque né creando fattori di disturbo o continuità all’alveo (no adduzioni e scarichi)
e non venendo modificati habitat naturali non si prevede posso avere un impatto rilevante.
Dal punto di vista paesaggistico essendo inserito all’interno dello svincolo autostradale, lontano
da vincoli architettonici puntuali, non si prevede un impatto effettivo sul paesaggio. Saranno in
ogni caso effettuati interventi di mitigazione per l’inserimento, dal punto di vista visivo,
dell’impianto.
Aria
Qualità dell’aria - Esercizio impianto.
Per valutare l’impatto del nuovo impianto per la matrice aria è stato eseguito uno studio
diffusionale.
Lo studio diffusionale considera, relativamente alla qualità dell’aria, le emissioni relative alla
centrale termica nella fase di esercizio. Questo in quanto è stato considerato l’unico con emissioni
di gas e polveri di sostanze che incidono sullo stato della qualità dell’aria.
In conclusione, lo studio diffusionale di progetto non evidenzia situazioni di significatività dei
potenziali impatti sulla qualità dell’aria per quanto riguarda le emissioni convogliate da esercizio
dell’impianto.
Qualità dell’aria - Traffico veicolare
Per studiare l’effetto del traffico indotto dal nuovo impianto è stato sviluppato uno studio
diffusionale specifico.
Dallo studio diffusionale si evince che i valori di concentrazione stimati dal modello in generale
non evidenziano criticità in quanto tutti i parametri sono abbondantemente inferiori ai valori
limite di legge. Sia per le polveri che per gli altri inquinanti non si registrano situazioni di criticità
per nessuno dei parametri di qualità dell’aria normati.
Qualità dell’aria - Fase di cantiere
Il cantiere relativo alla realizzazione del nuovo impianto risulta, nel complesso, superiore ai tre
anni. Visto quindi le opere rilevanti di demolizione e scotico ed il protrarsi delle attività in una
scala temporale ampia si è proceduto ad effettuare uno studio diffusionale specifico integrativo
per le fasi di cantiere.
Nello studio diffusionale sono stati inseriti gli effetti dovuti a:
• Rimozione del materiale superficiale e ripristino;
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• Attività di carico/scarico del materiale;
• Formazione e stoccaggio cumuli;
• Erosione del vento dei cumuli;
• Traffico di mezzi pesanti nelle aree non pavimentate;
• Traffico di mezzi pesanti nelle aree pavimentate;
• Emissioni dai gas di scarico di macchine e mezzi d’opera.
Le valutazioni riportate in dettaglio in allegato in merito ai potenziali impatti dalle emissioni dalle
attività di cantiere per tutte le fasi del progetto hanno dimostrato la conformità ai valori di soglia
prescritti dalla metodologia riportata nelle Linee Guida applicate. Infatti, le stime elaborate sono
da ritenersi compatibili con il rispetto dei limiti imposti dalla vigente normativa per la qualità
dell’aria secondo il Dlgs 155/2010 e smi. Si sono quindi sviluppate le opportune simulazioni
modellistiche per la valutazione della compatibilità del cantiere con la qualità dell’aria locale.
I risultati hanno mostrato che gli impatti sono compatibili e reversibili.
Odori
Come criterio di accettabilità dei risultati delle simulazioni modellistiche per la valutazione della
molestia olfattiva si sono adottate le indicazioni delle Linee Guida della Regione Lombardia
(D.g.r. 15 febbraio 2012 - n. IX/3018).
I risultati della modellazione numerica riportano, come evidente dalla tabella dei risultati e dalle
mappe di isoconcentrazione allegate, come in tutti i punti recettori individuati nell’area di studio
si stimano valori di concentrazione al 98° percentile delle medie orarie dell’anno solare simulato
con CALPUFF e valutato applicando il coefficiente peak to mean pari a 2.3 inferiori a 3 UO/m3
.
Acqua
L’impianto non prevede alcun tipo di scarico superficiale o sotterraneo delle acque di processo o
di prima pioggia che vengono inviate ad apposito impianto di trattamento attraverso una
condotta di fognatura dedicata o attraverso autobotte non andando quindi ad influenzare le
acque di falda e il corso del fiume Magra.
Per le attività dell’impianto viene privilegiato il riutilizzo delle acque di processo e meteoriche,
solo in assenza di entrambe verrà prelevato quanto necessario da pozzo. I quantitativi previsti
sono irrisori rispetto ai volumi prelevati dalla stessa falda per altri usi, i pozzi risultano già
autorizzati.
Suolo e sottosuolo
Per l’impianto a progetto non sono previsti emissioni dirette nella matrice “suolo”. Tutte le aree
su cui è prevista presenza di rifiuto, così come le aree di manovra e viabilità su cui transitano i
mezzi trasportanti rifiuti saranno realizzate in materiale cementizio o in ogni caso con soluzioni
idonee a garantire l’assenza di infiltrazioni nel suolo di sostanze inquinanti.
Ugualmente, tutte le condotte, interrate e non, trasportanti fluidi di processo saranno
idoneamente impermeabilizzate.
L’area all’interno del fagiolo autostradale risulta ormai compromessa dal punto di vista di uso
del suolo. Il Piano Urbanistico Comunale di Vezzano Ligure (2017) nell’allegato D così si esprime
per un’area adiacente all’impianto oggetto del presente studio: “Il PUC nell'intento di perseguire
i propri obiettivi di risparmio di suolo […] considera opportuno ottimizzare l'uso produttivo degli
spazi interni al “fagiolo” ormai definitivamente sottratti a relazioni funzionali e ambientali col
resto del territorio”.
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Energia
“Lo scenario del PEAR al 2020 configura un obiettivo di produzione energetica da biogas pari a
16 ktep (31 MW di potenza installata), ottenuta dal trattamento della frazione organica dei rifiuti
con processi di digestione anaerobica. Occorre ricordare che in questo caso la Linea di Sviluppo
del PEAR è volta ad incrementare la produzione energetica da biogas da RSU, quindi non
attraverso colture dedicate.”
Rifiuti
L’ampia capacità dell’impianto consentirà l’utilizzo in funzione sinergica “di ambito” dell’impianto
di Saliceti al fine di contribuire ad ulteriori quote del fabbisogno di trattamento dell’area
metropolitana genovese, oltre a quelle del Tigullio. Questo in ottica di reciproca integrazione con
la Città Metropolitana che riserva il nuovo invaso della discarica Scarpino (Scarpino 3), al servizio
dell’ambito regionale anche per la ricezione di scarti non recuperabili prodotti da Impianto
CDR/CSS Saliceti (con limite a regime fino al 45% rispetto al rifiuto avviato a bocca d’impianto),
consentendo alla Provincia della Spezia di non individuare nel suo territorio apposita discarica di
servizio.
Il nuovo impianto di digestione anaerobica e biocelle si inseriscono quindi alla perfezione
all’interno del sopracitato Piano d’ambito. La contiguità con l’impianto di trattamento per il CSS
permette l’ottimizzazione dei processi in un’unica area nell’ottica del processo integrato di
trattamento dei rifiuti e nella gestione del rifiuto in ambito regionale per aumentare le sinergie
a servizio dell’ambiente.
Clima acustico
Analizzati gli esiti dei confronti tra le misure fonometriche eseguite, i risultati del software di
modellazione acustica, i calcoli effettuati e i limiti di legge previsti dal DPCM 14/11/97 e PCCA di
Vezzano Ligure (SP), in sintesi è risultato il rispetto dei limiti di immissione assoluta, dei limiti di
emissione ed il rispetto del criterio differenziale sia in periodo diurno che notturno presso tutti i
ricettori individuati.
Non sono state individuate componenti tonali o impulsive.
Riguardo la fase di cantiere dalla lettura del modello acustico si osserva che i livelli di emissione
derivati dall’attività di cantiere possono contribuire a non rispettare i limiti di immissione previsti
dal Regolamento Acustico Comunale presso i ricettori collocati ad Ovest dell’area di lavoro. In
tal caso sarà opportuno, 30 giorni prima dell’inizio delle lavorazioni, procedere a valutare con
maggiore definizione gli impatti generati dalle attività di cantiere, anche mediante una
cantierizzazione di dettaglio più fine, e a richiedere la deroga per attività rumorose temporanee
così come previsto dal Regolamento Acustico del Comune di Vezzano Ligure.
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3. IL SISTEMA DELLA RETE NATURA 2000
La salvaguardia e il miglioramento della qualità dell'ambiente naturale, realizzati mediante la
conservazione degli habitat, della flora e della fauna selvatica, rappresentano uno degli obbiettivi
prioritari perseguiti dall'Unione Europea. Su queste basi, nel 1992, è stata adottata la Direttiva
comunitaria 92/43/CEE, conosciuta anche come Direttiva Habitat, e recepita in Italia tramite il
DPR n. 357 del 8/09/97 con lo scopo di salvaguardare la biodiversità attraverso la costituzione
di Zone Speciali di Conservazione (ZSC).
Ogni stato membro ha contribuito alla realizzazione di un sistema coordinato e coerente di aree
destinate alla conservazione della biodiversità presente nel territorio dell'Unione, costituendo la
cosiddetta Rete ecologica Natura 2000, in funzione della presenza e della rappresentatività sul
proprio territorio di habitat, specie animali e vegetali particolarmente rare, attraverso
l'individuazione di aree a spiccato pregio ambientale denominate Siti di Importanza Comunitaria
(SIC) a cui si aggiungono le Zone di Protezione Speciale (ZPS); queste ultime sono state istituite
dalla Direttiva Uccelli 79/409/CEE, successivamente abrogata e sostituita dalla più recente
Direttiva 2009/147/CE.
La Regione Liguria contribuisce significativamente alla realizzazione della Rete Natura 2000
valorizzando la biodiversità attraverso la costituzione di una rete estesa di Zone Speciali di
conservazione (ZSC) e Zone di protezione speciale (ZPS) e attraverso altre azioni volte alla tutela
e alla valorizzazione delle emergenze naturalistiche.
A causa della sua conformazione, la Liguria vanta infatti una elevata biodiversità, e appartiene
a ben tre diverse regioni biogeografiche delle nove riconosciute a livello europeo: mediterranea,
continentale e alpina.
A livello regionale, la Liguria ha individuato 133 siti della rete Natura 2000, di cui 126 ZSC e 7
ZPS, così suddivisi:
• regione biogeografica alpina (14 siti);
• regione biogeografica continentale (11 siti);
• regione biogeografica mediterranea (101 siti).
3.1 Caratteristiche del sito Natura 2000 - SIC IT1343502 "PARCO DELLA
MAGRA-VARA"
Il SIC "Parco della Magra-Vara" (Codice Sito Natura 2000 IT1343502) individuato dal Decreto
Ministeriale 3 Aprile 2000 ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 79 /409 /CEE, si estende per 2710
ha interamente in provincia di La Spezia, sviluppandosi lungo l'asta del fiume Vara ed il tratto
del corso d'acqua del fiume Magra che va dalla confluenza con il Vara, in località Bottagna, fino
alla foce a Bocca di Magra.
Il SIC interessa quindi i territori dei Comuni di Amelia, Sarzana, Lerici, Arcola, Vezzano Ligure,
Santo Stefano Magra, Follo, Balano, Beverino, Calice al Cornoviglio, Rocchetta Vara, Borghetto
Vara, Brugnato, Sesta Godano, Carrodano, Carro, Varese Ligure.
Gli habitat e le specie presenti sono fondamentalmente quelli riconducibili agli ambienti fluviali
e planiziari (anche se non mancano esempi di habitat più propriamente collinari e riconducibili a
condizioni di versante, anche interessati da attività agricole).
Il SIC si caratterizza nell'ambito del quadro regionale della Rete Natura 2000 ospitando
numerose specie animali e costituendo un corridoio ecologico essenziale per la conservazione
della biodiversità nell'arco alto tirrenico, così come già indicato nella pubblicazione Biodiversità
in Liguria -La Rete Natura 2000 (Regione Liguria).
Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA
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Il territorio SIC coincide parzialmente con quello del Parco Naturale Regionale "Montemarcello-
Magra'' (vedi fig. sotto) ed è caratterizzato da una forma stretta ma molto allungata e, salvo le
eccezioni relative ad alcune aree di versante, corrisponde all'asta fluviale costituendo una fascia
di larghezza ridotta ma sviluppata per alcuni chilometri di lunghezza. Il confine a nord-est si
presenta rettilineo, mentre nella restante parte si appoggia ad elementi morfologici.
Parte del territorio del Comune di Vezzano è incluso all'interno del Sito di Importanza
Comunitaria (SIC) Parco Della Magra-Vara. Nel comune di Vezzano, il territorio del SIC e quello
del Parco di Montemarcello-Magra/Vara coincidono per gran parte, tranne che per alcune piccole
porzioni dove invece il Parco si estende anche al di fuori dei confini.
La porzione di SIC (core area) ricadente nel territorio del Comune di Vezzano è di circa 451,7 ha
ed è interamente inclusa all'interno del territorio del Parco.
Inoltre, nel territorio di Vezzano sono individuati alcuni siti d'interesse segnalati nella rete
ecologica regionale che non verranno interessati dal Progetto:
• Corridoi per animali acquatici, estesi per 17,3 ha, lungo le sponde del torrente Durasca;
• Aree di sosta per specie di ambiente boschivo, estesi per 52,6 ha nei boschi collinari;
• Aree di sosta per specie di ambienti aperti, estesi per 197,8 ha, nelle aree collinari di
presidio ambientale.
Figura 3-1 Aree ZSC nei dintorni del Comune di Vezzano Ligure
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Componenti Biotiche
Numerose sono le specie faunistiche e floristiche presenti nel SIC che risultano di notevole
rilevanza naturalistica, sia per il loro valore intrinseco (rarità), nonché per il valore legato alla
notevole biodiversità complessiva dello stesso.
L’importanza del SIC è inoltre dovuta alla sua collocazione lungo rotte migratorie di rilevanza
nazionale e sopranazionale (fascia tirrenica), che connettono l’ambiente mediterraneo con quello
della Val Padana.
Tra le numerose specie indicate nella Scheda Natura 2000 (Allegato A) si riportano di seguito,
come evidenziato anche nella già citata pubblicazione Biodiversità in Liguria – La Rete Natura
2000 (Regione Liguria), quelle di maggiore interesse ed importanza, per le quali è opportuna
una specifica attenzione per la tutela delle stesse e del loro habitat. Si tratta di specie la cui
necessità di tutela è stata sancita a livello europeo tramite l’inserimento nell’Allegato II della
Direttiva 92/43/EEC (indicate con l’asterisco *) o che hanno un elevato valore su scala nazionale,
regionale e locale.
Flora e vegetazione, habitat e specie di importanza comunitaria
Il territorio del SIC “Parco della Magra–Vara” (IT1343502) è stato sottoposto negli ultimi anni
ad una forte pressione antropica dovuta soprattutto ad interventi di canalizzazione ed arginatura
delle sponde, al restringimento delle fasce riparali e perifluviali, alle attività di cava.
Nonostante questo, il SIC ha mantenuto, dal punto di vista vegetazionale, buone caratteristiche
di naturalità, con formazioni d’argine, ripa e golena che corrispondono a tipi di vegetazione
naturale.
Solitamente le aree fluviali e perifluviali sono quelle che presentano i maggiori livelli di naturalità.
La prima fascia di vegetazione legnosa che si impianta sui depositi ciottolosi umidi è costituita
da raggruppamenti a salice (Salix sp.) specie pioniere che stabilizzano il substrato alluvionale,
in formazioni arbustivo–arborescenti.
In posizione più arretrata rispetto alle formazioni arbustivo–arborescenti a salice (Salix sp.),
ovvero nella fascia peri-fluviale, sui depositi limno–sabbiosi si sviluppano fasce boscate
mesoigrofile a dominanza di ontano nero (Alnus glutinosa) con presenza di pioppo nero (Populus
nigra), salice bianco (Salix alba), salice rosso (Salix purpurea), salice lanoso (Salix elaeagnos),
con un ricco sottobosco arbustivo caratterizzato da sambuco (Sambucus nigra), biancospino
(Crataegus monogyna), Rovo (Rubus caesius, R. aculeatus).
Dove invece l’uomo ha determinato trasformazioni più profonde, sono diffusi campi coltivati (con
coltivazioni sia erbacee che arboree) e vegetazione infestante alloctona dominata da ailanto
(Ailanthus altissima), indaco (Amorpha fruticosa), robinia (Robinia pseudoacacia).
Sulle vicinanze delle sponde sono presenti piccole lanche e delle limitate depressioni che si
contraddistinguono per un deflusso molto lento delle acque.
In queste aree possiamo ritrovare specie acquatiche quali millefoglie d’acqua (Myriophyllum
spicatum), ceratofillo comune (Ceratophyllum demersum) e Brasca (Potamogetom sp.), che
spesso si associano con canneto caratterizzato da cannuccia di Palude (Phragmites australis).
All’interno del SIC inoltre sono segnalate specie floristiche di importanza comunitaria.
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pag. 12
Codice Habitat
% di copertura
sulla superficie
del sic
3120
Acque oligotrofe a bassissimo contenuto minerale su terreni
generalmente sabbiosi del Mediterraneo occidentale con
Isoetes spp.
1
9260 Foreste di Castanea sativa 15
6310 Dehesas con Quercus spp. sempreverde 2
2110 Dune mobili embrionali (Agropyrion juncei) 1
1130 Estuari 5
3290
Fiumi mediterranei a flusso intermittente con il Paspalo–
Agrostidion
1
3280
Fiumi mediterranei a flusso permanente con il Paspalo–
Agrostidion e con filari ripari di Salix e Populus alba
1
92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba 1
91E0 * Foreste alluvionali residue di Alnus glutinosa 30
6431 Bordure erbacee alte di corsi d’acqua ed aree boscate 2
3150
Laghi eutrofici naturali con vegetazione del tipo
Magnopotamion o Hydrocharition
1
1410 Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi) 1
6220
* Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei
Thero– Brachypodietea
1
9540 Pinete a Pinus halepensis liguri–provenzali 8
9540
Pinete mediterranee di pini mesogeni endemici, compresi il
Pinus mugo e il Pinus leucodermis
8
6420
Praterie mediterranee con piante erbacee alte e giunchi
(Molinion– Holoschoenion)
1
3170
Stagni temporanei mediterranei (comunità anfibie meridionali
- Isoetalia)
1
6210
Terreni erbosi seminaturali e facies arbustate su substrato
calcareo (Festuco– Brometalia) (con siti importanti per le
orchidee)
2
1210 Vegetazione annua delle linee di deposito marine 1
3260
Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del
Ranunculion fluitantis e Callitricho– Batrachion
1
Tabella 1 Habitat di importanza comunitaria presenti nel SICp “Parco della Magra-Vara (IT1343502)” * Habitat prioritario
- Fonte: rielaborazione da Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Formulario Standard Natura 2000 del
SICp “Parco della Magra-Vara” (IT1343502)
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NOME SCIENTIFICO NOME COMUNE
Aquilegia vulgaris L. Aquilegia comune
Campanula medium L. Campanula toscana
Carduus litigiosus Nocca et Balb. Cardo controverso
Centaura aplopeta Moretti ssp. Lunensis (Fiori) Dosta’l Fiordaliso tirreno
Cyclamen hederifolium aiton Ciclamino napoletano
Dryopteris tyrhena Fr-Jenk. et Reichst Felce tirrenica
Isoetes durieui Bory Calamaria di Durieu
Lathraea clandestina L. Latrea clandestina
Myriophillum spicatum L. Millefoglio d’acqua comune
Ophrys apifera Hudson Ofride fior delle api
Ophrys fuciflora (Cranz) Moench Ofride dei fuchi
Ophrys fusca Link Ofride scura
Ophrys Sphecodes Miller Ofride verde-bruna
Orchis coriophora L. Orchide cimicina
Orchis papiloniacea L. Orchide a farfalla
Polygonum ampibium L. Poligono anfibio
Poligonum robertii Loisel Poligono di Roberto
Pteris cretica L. Pteride di Creta
Pulmunaria saccharata Miller Polmonaria chiazzata
Rorippa islandica (Oeder) borbas Crescione islandico
Ruscus aculeatus L. Ruscolo pungitopo
Ruscus Hypoglossum L. Ruscolo maggiore
Scabiosa uniseta Savi Vedovina meridionale
Tabella 2 Specie vegetali di importanza conservazionistica presenti nel SICp “Parco della Magra-Vara (IT343502) Fonte:
rielaborazione da Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Formulario Standard Natura 2000 del SICp “Parco
della Magra-Vara” (IT343502)
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Componenti biotiche: specie faunistiche di importanza comunitaria
I fiumi del SIC “Parco della Magra–Vara” (IT1343502) garantiscono una presenza di acqua
costante nell’ambiente; la presenza inoltre di un elevato livello di naturalità dei due fiumi
consente la presenza di molte specie legate a tali ambienti, che trovano nel Parco habitat adatti
alle proprie esigenze vitali. Nello specifico, i gruppi faunistici di maggior interesse sono
l’ornitofauna di ambiente umido, soprattutto migratoria, gli anfibi ed i rettili.
Animali - Ornitofauna
La tabella 3 contiene la lista delle specie di importanza comunitaria segnalate nel SIC “Parco
della Magra–Vara” (IT1343502).
Un ambiente fluviale come quello in oggetto, per di più con notevoli aree ecotonali con altre
formazioni agricole e forestali, presenta una ricchezza di avifauna notevolissima: per l’elenco
completo delle specie segnalate si rimanda alle rispettive tabelle.
Quelle più significative in termini di popolazione (ovvero numericamente significative in rapporto
alla loro popolazione stimata a livello nazionale), tralasciando quelle proprie delle acque
salmastre e di estuario, che in quest’area si spingono in maniera del tutto fortuita, risultano:
- il martin pescatore (Alcedo atthis);
- la calandrella (Calandrella brachydactyla);
- il succiacapre (Caprimulgus europaeus);
- l’averla piccola (Lanius collirio);
- l’averla cinerina (Lanius minor);
- il piro piro piccolo (Actitis hypoleucos);
- il merlo acquaiolo (Cinclus cinclus);
- la selciaiola (Locustella luscinioides);
- il gruccione (Merops apiaster);
- il pendolino (Remiz pendulinus);
- il topino (Riparia riparia);
- il barbagianni (Tyto alba).
Si tratta di specie in buona parte legate agli ambienti fluviali (martin pescatore, piro piro piccolo,
etc), ma anche alle aree di transizione tra bosco e praterie (averle, barbagianni, succiacapre).
La permanenza delle loro popolazioni in condizioni ottimali è legata oltre che al permanere degli
habitat fluviali, di prateria e boschivi, alla loro permanenza in relazione diretta, ovvero alla
permanenza delle fasce ecotonali.
Riferendoci inoltre genericamente alle famiglie dei seguenti uccelli migratori
- Falconiformi;
- Anseriformi;
- Limicoli;
- Passeriformi;
- Columbiformi.
il sito riveste notevole importanza essendo collocato lungo una delle principali rotte migratorie.
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Codice natura 2000
(specie di importanza
comunitaria)
Nome scientifico Nome comune
A229 Alcedo atthis Martin pescatore
A255 Anthus campestris Calandro
A029 Ardea purpurea Airone rosso
A024 Ardeola ralloides Sgarza ciuffetto
A060 Aythya nyroca Moretta tabaccata
A021 Botaurus stellaris Tarabuso
A133 Burhinus oedicnemus Occhione
A243 Calandrella brachydactyla Calandrella
A224 Caprimulgus europaeus Succiacapre
A197 Chlidonias niger Mignattino
A081 Circus aeruginosus Falco di palude
A084 Circus pygargus Albanella minore
A026 Egretta garzetta Garzetta
A154 Gallinago media Croccolone
A131 Himantopus himantopus Cavaliere d’Italia
A022 Ixobrychus minutus Tarabusino
A338 Lanius collurio Averla piccola
A339 Lanius minor Averla cenerina
A176 Larus melanocephalus Gabbiano corallino
A023 Nycticorax nycticorax Nitticora
A392
Phalacrocorax aristotelis
desmarestii
Marangone dal Ciuffo
A391 Phalacrocorax carbo sinensis Cormorano
A151 Philomachus pugnax Combattente
A140 Pluvialis apricaria Piviere dorato
A120 Porzana parva Schiribilla
A119 Porzana porzana Voltolino
A132 Recurvirostra avosetta Avocetta
A195 Sterna albifrons Fraticello
A193 Sterna hirundo Sterna comune
A191 Sterna sandvicensis Beccapesci
A166 Tringa glareola Piro piro boschereccio
A094 Pandion haliaetus Falco pescatore
A157 Limosa lapponica Chiurlo maggiore
Tabella 3 Specie di importanza comunitaria segnalate per il SICp “Parco della Magra-Vara” (IT1343502). Uccelli migratori
abituali elencati nell’Allegato I della Direttiva 79/409/CEE. Fonte: rielaborazione da Ministero dell’Ambiente e della Tutela
del Territorio, Formulario Standard Natura 2000 del SICp “Parco della Magra-Vara” (IT1343502).
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Animali - Mammiferi
- Vespertillo maggiore (Myotis myotis)*;
- Ferro di Cavallo (Rhynolophus ferrum equinum)*.
Si tratta di due chirotteri (mammiferi placentati comunemente noti come pipistrelli), legati alla
presenza di rifugio entro cavità, carsiche o di altra origine, anche all’interno di vecchi alberi, in
particolare per il ferro di cavallo.
Il SIC e la provincia di La Spezia in generale rappresentano l’estremo settentrionale dell’areale
di distribuzione.
Codice natura 2000
(specie di importanza
comunitaria)
Nome scientifico Nome comune
1324 Myotis myotis Vespertilio maggiore
1304
Rhinolophus ferrum–
equinum
Ferro di cavallo
maggiore
Tabella 4 Mammiferi elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE. Fonte: rielaborazione da Ministero dell’Ambiente
e della Tutela del Territorio, Formulario Standard Natura 2000 del SICp “Parco della Magra-Vara” (IT1343502).
Animali - Rettili e Anfibi
- Ululone dal ventre giallo (Bombina variegata pachypus);
- Rospo smeraldino (Bufo viridis) (All. IV).
La sussistenza di queste specie è legata al permanere di habitat umidi di qualità ottimale, come
pozze di origine naturale, o su aree artificiali o antropizzate (anche ad uso agricolo) benché di
idonee dimensioni e struttura e qualità delle acque.
Codice natura 2000
(specie di importanza
comunitaria)
Nome scientifico Nome comune
5357 Bombina pachypus Ululone Appenninico
1201 Bufo viridis Rospo Smeraldino
Tabella 5 Rettili e Anfibi elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE. Fonte: rielaborazione da Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Formulario Standard Natura 2000 del SICp “Parco della Magra-Vara”
(IT1343502).
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Animali - Pesci
- il Vairone (Leuciscus souffia);
- il Barbo (Barbus plebejus).
Tra i diversi pesci segnalati nel SIC, questi sono quelli la cui popolazione risulta maggiormente
significativa. La loro sopravvivenza è direttamente correlata alla qualità delle acque, alla
persistenza di un regime di magra con livelli sufficienti ed all’assenza di fattori di disturbo e/o
soluzioni di continuità in alveo.
Codice natura 2000
(specie di importanza
comunitaria)
Nome scientifico Nome comune
1103 Alosa fallax Cheppia
1138 Barbus meridionalis Barbo canino
1140 Chondrostoma soetta Savetta
1149 Cobitis taenia Cobite
1131 Leuciscus souffia Vairone
1095 Petromyzon marinus Lampreda di mare
1114 Rutilus pigus Pigo
1136 Rutilus rubilio Rovella
1099 Lampetra fluviatilis Lampreda di fiume
1115 Chondrostoma genei Lasca
Tabella 6 Pesci elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE. Fonte: rielaborazione da Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio, Formulario Standard Natura 2000 del SICp “Parco della Magra-Vara” (IT1343502).
Animali - Invertebrati
- il mollusco gasteropode Vertigo angustior*;
- il granchio di fiume Potamon fluviatile;
- il lepidottero Euplagia quadripunctaria;*
- Il coleottero Hydroscapha gyrinoides (proposto per All. II).
Per queste specie la sussistenza è legata al permanere di habitat umidi e/o agro-forestali (in
particolare gli ecotoni, ma anche le pozze naturali e/o artificiali) di qualità ottimale e alla
conservazione delle specie a cui sono legati (es. Eupatorium cannabinum per l’Euplagia q.).
Codice natura 2000
(specie di importanza comunitaria)
Nome scientifico Nome comune
1014 Vertigo angustior
1078
Callimorpha
quadripunctata
Tabella 7 Invertebrati elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE. Fonte: rielaborazione da Ministero dell’Ambiente
e della Tutela del Territorio, Formulario Standard Natura 2000 del SICp “Parco della Magra-Vara” (IT1343502).
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Altre specie faunistiche di interesse conservazionistico
Motivazione (altre specie
di interesse
conservazionistico)
Nome scientifico Nome comune
A Acicula szigethyannae
D Agonum sordidum gridellii
A Anguilla anguilla Anguilla
D Argna biplicata biplicata
B Arion franciscoloi
A Atherina boyeri
D Atranus collaris
B Belgrandia thermalis
B Bombina pachypus Ululone dal ventre giallo
C Bufo bufo Rospo comune
C Bufo viridis Rospo smeraldino
B Cochlodina comensis lucensis
B Cochlodina incisa
C Coluber viridiflavus Biacco
D Dapsa trimaculata
C Elaphe longissima Saettone
A Esox lucius Luccio
A Gasterosteus aculeatus
D Helicodiscus riparbellii
D Hydroscapha gyrinoides
B Lacerta viridis Ramarro
C Mustela putorius Puzzola
D Natrix natrix Biscia dal collare
C Natrix tassellata Natrice tassellata
D Padogobius martensi Ghiozzo transadriatico
C Padogobius martensii Ghiozzo padano
C Perca fluviatilis Pesce persico reale
C Platyla stussineri
C Podarcis muralis Lucertola muraiola
C Podarcis sicula Lucertola campestre
C Potamon fluviatile Granchio di fiume
C Rana dalmatina Rana dalmatina
B Rana esculenta Rana esculenta
D
Retinella olivetorum
olivetorum
A Thymallus thymallus Temolo
D Triturus alpestris Tritone alpestre
C Triturus vulgaris Tritone comune
C Unio mancus ssp. mancus
Tabella 8 Altre specie faunistiche di interesse conservazionistico Nota: motivazione: A: Lista Libro Rosso Nazionale; B:
Specie endemica; C: Convenzioni internazionali; D: Altri motivi Fonte: rielaborazione da Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio, Formulario Standard Natura 2000 del SICp “Parco della Magra-Vara” (IT1343502)
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4. VERIFICA DELLA NECESSITÀ DI SOTTOPORRE IL PROGETTO ALLA VINCA
La valutazione di incidenza non è necessaria per quegli interventi che, per la loro intrinseca
natura, possono, singolarmente o congiuntamente ad altri, essere considerati non
significativamente incidenti sulla rete Natura 2000, ovvero che risultano direttamente connessi
o necessari alla gestione dei siti della rete medesima secondo finalità di conservazione”.
A tale proposito la norma individua inoltre una serie, non esaustiva, di interventi che rispondono
a queste caratteristiche sia nel caso in cui la realizzazione del progetto sia prevista internamente
che esternamente ai siti della rete Natura 2000.
Tuttavia, secondo quanto previsto dalla DGR 30/2013 per il progetto in esame, esterni al Sito di
Importanza Comunitario (SIC) denominato “Parco del Magra Vara”, è stato avviato un esame
del progetto per dimostrare le considerazioni sulle quali si basano l’assenza di ricadute sui siti
Rete Natura 2000.
Date le distanze di separazione e la mancanza di interconnessioni ecologiche (presenza
autostrada), si escludono sin d’ora effetti diretti sul sito.
4.1 Analisi delle Incidenze
Per quanto riguarda gli habitat e le specie tutelate dal Sito di Importanza Comunitario (SIC)
denominato “Parco del Magra Vara” si devono fare le seguenti considerazioni riportate in tabella
secondo gli indicatori tipo valutati:
Parametri e tipologie d’impatto Valutazione (indicatore di importanza)
Perdita superficie di habitat e di habitat di
specie
L’area di intervento si trova all’esterno dei
siti Rete Natura 2000 presi in esame per cui
non ha una influenza diretta nella perdita di
superficie degli habitat prioritari o secondari
presenti in tali aree
Frammentazione di habitat o di habitat di
specie
Non viene evidenziata alcuna
frammentazione dell’ecosistema dovuta
all’intervento proposto in quanto la
realizzazione dell’opera non determina
interventi edilizi che possano influire
sull’estensione degli ecosistemi presenti nei
siti rete Natura 2000. Quanto detto è da
ricondurre al fatto che il lotto di intervento è
esterno ai menzionati siti e non ha alcun
effetto diretto sull’estensione degli stessi.
Perdita di specie di interesse
conservazionistico e perturbazione della flora
e della fauna
Non sono previsti interventi all’interno
dell’area SIC e non sono stati rilevati habitat
paragonabili a quelli tutelati dal SIC nelle
zone interessate dall’intervento in progetto.
Diminuzione della densità di popolazione Non sono previsti interventi all’interno
dell’area SIC e non sono stati rilevati habitat
paragonabili a quelli tutelati dal SIC nelle
zone interessate dall’intervento in progetto.
Interferenze con le relazioni ecosistemiche
principali che determinano la struttura e la
funzionalità dei siti
L’intervento in progetto non interferisce con
le
specie faunistiche e/o floristiche presenti nei
siti
interessati.
Risorsa acqua Le attività collegate all’intervento in progetto
prevedono un ridotto uso di acque di
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pag. 20
Parametri e tipologie d’impatto Valutazione (indicatore di importanza)
processo derivante da approvvigionamento di
acque sotterranee per cui non si prevede un
incremento dello sfruttamento significativo
della risorsa idrica.
Qualità dell’acqua In riferimenti alle acque di scarico si precisa
che non sono presenti scarichi industriali, le
uniche acque scaricate sono quelle
meteoriche e quelle fognarie. Le acque
meteoriche di piazzale di prima pioggia
vengono trattate e riutilizzate mentre le
seconde piogge sono parzialmente riutilizzate
e in parte restituite all’ambiente tramite
trincee disperdenti
Qualità del suolo Non si prevedono contaminazioni del suolo in
quanto lo stoccaggio di sostanze o
attrezzature potenzialmente pericolose o le
tubazioni interrate avverranno su superfici
impermeabilizzate, non è prevista la
costruzione di elementi interrati di stoccaggio
Aria Le emissioni dell’impianto sono da ritenersi
compatibili con il rispetto dei limiti imposti
dalla vigente normativa per la qualità
dell’aria e gli impatti sono compatibili e
reversibili.
Rumore Dagli esiti dei confronti tra le misure
fonometriche eseguite, i risultati del software
di modellazione acustica, i calcoli effettuati
sono risultati conformi ai limiti di immissione
assoluta, ai limiti di emissione e al rispetto
del criterio differenziale sia in periodo diurno
che notturno presso tutti i ricettori individuati
Viabilità La viabilità di accesso all’impianto si presenta
idonea all’intervento proposto.
L’ingresso allo stabilimento in questione è
unico sia per l’entrata sia per l’uscita e si
trova sul margine opposto al SIC. Infine, il
percorso dei mezzi per raggiungere
l’impianto avviene attraverso la viabilità
principale (strade provinciali, regionali,
statali, autostrada). Con l’avvio dell’impianto
non si rileva un aumento del traffico
significativo
Effetti sinergici cumulativi
Come descritto nei capitoli precedenti, per quanto riguarda la valutazione delle incidenze
provocate da “effetti sinergici cumulativi” non esistono opere e/o interventi direttamente
connessi con l’intervento in progetto. Pertanto, non si prevedono l’insorgenza di effetti sinergici
cumulativi che potrebbero provocare incidenze negative significative sulle aree della Rete Natura
2000.
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pag. 21
5. RISULTATI DELLA FASE DI SCREENING
L’opera in progetto non va direttamente ad intersecare aree appartenenti alla Rete Natura 2000.
Sulla base delle informazioni acquisite e precedentemente descritte, si evince che l’intervento
non presenta aspetti che possano comportare incidenze significative dirette o indirette sui siti
SIC/ZPS. In particolare: Per quanto riguarda gli habitat, l’intervento in progetto non ricade
all’interno di aree SIC e/o ZPS: la distanza minima dell’area d’intervento dal perimetro dei SIC
più prossimi alla stessa è pari a circa 75 m. Inoltre, da quanto sopra è possibile evidenziare che
nell’area di intervento e nella sua prossimità non sono presenti gli Habitat inclusi nelle schede
conoscitive predisposte dal Ministero dell’Ambiente.
E’ quindi possibile affermare che:
• l’intervento di progetto non comporterà una perdita di superficie di habitat in quanto
l’area interessata dal progetto non fa parte degli habitat sensibili;
• non provocherà frammentazione di habitat;
• non provocherà in alcun modo disturbo agli habitat.
La realizzazione dell’intervento non è in contrasto o in dissonanza con le specie indicate nelle
schede dei Formulari Standard Rete Natura 2000. Su tali presupposti e di quanto specificato nei
capitoli precedenti, è possibile affermare che, a seguito delle informazioni acquisite e sulla base
delle incidenze riscontrate, la realizzazione dell’opera induce incidenze di effetto non significativo
sui siti di Natura 2000 considerati.
Frammentazione: L’opera non interrompe la continuità ecologica delle aree interessate, non
si rileva perciò una frammentazione delle aree SIC oggetto di studio.
Perturbazione: Gli interventi non prevedono perturbazioni durature significative, sia dirette
che indirette, sugli equilibri ecologici delle aree appartenenti alla Rete Natura 2000
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pag. 22
TABELLA DI VALUTAZIONE riferita alle
Specie di cui all'Art. 4 della Direttiva 2009/147/EC e elencate nell'Annesso II della Direttiva
92/43/EEC
Grupp
o
Codic
e Nome scientifico
Presenza
nell'area
oggetto di
valutazio
ne
Significativi
tà negativa
diretta
Significativi
tà negativa
diretta
effetti
sinergici
e
cumulati
vi
B A298 Acrocephalus arundinaceus NO Nulla Nulla NO
B A297 Acrocephalus scirpaceus NO Nulla Nulla NO
B A168 Actitis hypoleucos NO Nulla Nulla NO
B A324 Aegithalos caudatus NO Nulla Nulla NO
B A247 Alauda arvensis NO Nulla Nulla NO
B A229 Alcedo atthis NO Nulla Nulla NO
F 1103 Alosa fallax NO Nulla Nulla NO
B A054 Anas acuta NO Nulla Nulla NO
B A056 Anas clypeata NO Nulla Nulla NO
B A052 Anas crecca NO Nulla Nulla NO
B A050 Anas penelope NO Nulla Nulla NO
B A053 Anas platyrhynchos NO Nulla Nulla NO
B A055 Anas querquedula NO Nulla Nulla NO
B A051 Anas strepera NO Nulla Nulla NO
B A043 Anser anser NO Nulla Nulla NO
B A255 Anthus campestris NO Nulla Nulla NO
B A257 Anthus pratensis NO Nulla Nulla NO
B A256 Anthus trivialis NO Nulla Nulla NO
B A226 Apus apus NO Nulla Nulla NO
B A028 Ardea cinerea NO Nulla Nulla NO
B A029 Ardea purpurea NO Nulla Nulla NO
B A024 Ardeola ralloides NO Nulla Nulla NO
B A169 Arenaria interpres NO Nulla Nulla NO
B A221 Asio otus NO Nulla Nulla NO
B A218 Athene noctua NO Nulla Nulla NO
B A059 Aythya ferina NO Nulla Nulla NO
B A061 Aythya fuligula NO Nulla Nulla NO
B A060 Aythya nyroca NO Nulla Nulla NO
F 1138 Barbus meridionalis NO Nulla Nulla NO
F 1137 Barbus plebejus NO Nulla Nulla NO
A 5357 Bombina pachipus NO Nulla Nulla NO
B A021 Botaurus stellaris NO Nulla Nulla NO
B A133 Burhinus oedicnemus NO Nulla Nulla NO
B A087 Buteo buteo NO Nulla Nulla NO
B A243 Calandrella brachydactyla NO Nulla Nulla NO
B A144 Calidris alba NO Nulla Nulla NO
B A149 Calidris alpina NO Nulla Nulla NO
B A147 Calidris ferruginea NO Nulla Nulla NO
B A145 Calidris minuta NO Nulla Nulla NO
B A224 Caprimulgus europaeus NO Nulla Nulla NO
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TABELLA DI VALUTAZIONE riferita alle
Specie di cui all'Art. 4 della Direttiva 2009/147/EC e elencate nell'Annesso II della Direttiva
92/43/EEC
Grupp
o
Codic
e Nome scientifico
Presenza
nell'area
oggetto di
valutazio
ne
Significativi
tà negativa
diretta
Significativi
tà negativa
diretta
effetti
sinergici
e
cumulati
vi
B A366 Carduelis cannabina NO Nulla Nulla NO
B A364 Carduelis carduelis NO Nulla Nulla NO
B A363 Carduelis chloris NO Nulla Nulla NO
B A365 Carduelis spinus NO Nulla Nulla NO
B A335 Certhia brachydactyla NO Nulla Nulla NO
B A288 Cettia cetti NO Nulla Nulla NO
B A136 Charadrius dubius NO Nulla Nulla NO
B A137 Charadrius hiaticula NO Nulla Nulla NO
B A197 Chlidonias niger NO Nulla Nulla NO
B A264 Cinclus cinclus NO Nulla Nulla NO
B A081 Circus aeruginosus NO Nulla Nulla NO
B A084 Circus pygargus NO Nulla Nulla NO
B A289 Cisticola juncidis NO Nulla Nulla NO
F 5304 Cobitis bilineata NO Nulla Nulla NO
B A373 Coccothraustes hiaticula NO Nulla Nulla NO
B A207 Columba oenas NO Nulla Nulla NO
B A208 Columba palumbus NO Nulla Nulla NO
B A349 Corvus corone NO Nulla Nulla NO
B A113 Coturnix coturnix NO Nulla Nulla NO
B A212 Cuculus canorus NO Nulla Nulla NO
B A036 Cygnus olor NO Nulla Nulla NO
B A253 Delichon urbica NO Nulla Nulla NO
B A237 Dendrocopos major NO Nulla Nulla NO
B A026 Egretta garzetta NO Nulla Nulla NO
B A378 Emberiza cia NO Nulla Nulla NO
B A377 Emberiza cirlus NO Nulla Nulla NO
B A381 Emberiza schoeniclus NO Nulla Nulla NO
B A269 Erithacus rubecula NO Nulla Nulla NO
I 6199 Euplagia
quadripunctar
ia NO Nulla Nulla NO
B A096 Falco tinnunculus NO Nulla Nulla NO
B A322 Ficedula hypoleuca NO Nulla Nulla NO
B A359 Fringilla coelebs NO Nulla Nulla NO
B A360 Fringilla montifringilla NO Nulla Nulla NO
B A125 Fulica atra NO Nulla Nulla NO
B A153 Gallinago gallinago NO Nulla Nulla NO
B A154 Gallinago media NO Nulla Nulla NO
B A123 Gallinula chloropus NO Nulla Nulla NO
B A342 Garrulus glandarius NO Nulla Nulla NO
B A131 Himantopus himantopus NO Nulla Nulla NO
B A300 Hippolais polyglotta NO Nulla Nulla NO
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TABELLA DI VALUTAZIONE riferita alle
Specie di cui all'Art. 4 della Direttiva 2009/147/EC e elencate nell'Annesso II della Direttiva
92/43/EEC
Grupp
o
Codic
e Nome scientifico
Presenza
nell'area
oggetto di
valutazio
ne
Significativi
tà negativa
diretta
Significativi
tà negativa
diretta
effetti
sinergici
e
cumulati
vi
B A251 Hirundo rustica NO Nulla Nulla NO
B A022 Ixobrychus minutus NO Nulla Nulla NO
B A233 Jynx torquilla NO Nulla Nulla NO
F 1099 Lampetra fluviatilis NO Nulla Nulla NO
F 1096 Lampetra planeri NO Nulla Nulla NO
B A338 Lanius collurio NO Nulla Nulla NO
B A339 Lanius minor NO Nulla Nulla NO
B A341 Lanius senator NO Nulla Nulla NO
B A184 Larus argentatus NO Nulla Nulla NO
B A183 Larus fuscus NO Nulla Nulla NO
B A176 Larus
melanocephal
us NO Nulla Nulla NO
B A179 Larus ridibundus NO Nulla Nulla NO
B A157 Limosa lapponica NO Nulla Nulla NO
B A156 Limosa limosa NO Nulla Nulla NO
B A292 Locustella luscinioides NO Nulla Nulla NO
B A271 Luscinia
megarhyncho
s NO Nulla Nulla NO
B A069 Mergus serrator NO Nulla Nulla NO
B A230 Merops apiaster NO Nulla Nulla NO
B A383 Miliaria calandra NO Nulla Nulla NO
B A262 Motacilla alba NO Nulla Nulla NO
B A261 Motacilla cinerea NO Nulla Nulla NO
B A260 Motacilla flava NO Nulla Nulla NO
B A319 Muscicapa striata NO Nulla Nulla NO
M 1324 Myotis myotis NO Nulla Nulla NO
B A160 Numenius arquata NO Nulla Nulla NO
B A158 Numenius phaeopus NO Nulla Nulla NO
B A023 Nycticorax nycticorax NO Nulla Nulla NO
B A277 Oenanthe oenanthe NO Nulla Nulla NO
B A337 Oriolus oriolus NO Nulla Nulla NO
B A214 Otus scops NO Nulla Nulla NO
B A094 Pandion haliaetus NO Nulla Nulla NO
B A328 Parus ater NO Nulla Nulla NO
B A329 Parus caeruleus NO Nulla Nulla NO
B A330 Parus major NO Nulla Nulla NO
B A325 Parus palustris NO Nulla Nulla NO
B A354 Passer domesticus NO Nulla Nulla NO
B A356 Passer montanus NO Nulla Nulla NO
B A072 Pernis apivorus NO Nulla Nulla NO
F 1095 Petromyzon marinus NO Nulla Nulla NO
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pag. 25
TABELLA DI VALUTAZIONE riferita alle
Specie di cui all'Art. 4 della Direttiva 2009/147/EC e elencate nell'Annesso II della Direttiva
92/43/EEC
Grupp
o
Codic
e Nome scientifico
Presenza
nell'area
oggetto di
valutazio
ne
Significativi
tà negativa
diretta
Significativi
tà negativa
diretta
effetti
sinergici
e
cumulati
vi
B A392 Phalacrocorax aristotelis NO Nulla Nulla NO
B A017 Phalacrocorax carbo NO Nulla Nulla NO
B A391 Phalacrocorax carbo sinensis NO Nulla Nulla NO
B A151 Philomachus pugnax NO Nulla Nulla NO
B A273 Phoenicurus ochruros NO Nulla Nulla NO
B A274 Phoenicurus phoenicurus NO Nulla Nulla NO
B A315 Phylloscopus collybita NO Nulla Nulla NO
B A314 Phylloscopus sibilatrix NO Nulla Nulla NO
B A316 Phylloscopus trochilus NO Nulla Nulla NO
B A235 Picus viridis NO Nulla Nulla NO
B A140 Pluvialis apricaria NO Nulla Nulla NO
B A141 Pluvialis squatarola NO Nulla Nulla NO
B A005 Podiceps cristatus NO Nulla Nulla NO
B A008 Podiceps nigricollis NO Nulla Nulla NO
B A120 Porzana parva NO Nulla Nulla NO
B A119 Porzana porzana NO Nulla Nulla NO
F 5962
Protochondrosto
ma genei NO Nulla Nulla NO
B A266 Prunella modularis NO Nulla Nulla NO
B A372 Pyrrhula pyrrhula NO Nulla Nulla NO
B A118 Rallus aquaticus NO Nulla Nulla NO
B A132 Recurvirostra avosetta NO Nulla Nulla NO
B A318 Regulus ignicapillus NO Nulla Nulla NO
B A317 Regulus regulus NO Nulla Nulla NO
B A336 Remiz pendulinus NO Nulla Nulla NO
M 1304 Rhinolophus
ferrumequinu
m NO Nulla Nulla NO
B A249 Riparia riparia NO Nulla Nulla NO
F 1136 Rutilus rubilio NO Nulla Nulla NO
F 6135 Salmo trutta NO Nulla Nulla NO
B A275 Saxicola rubetra NO Nulla Nulla NO
B A276 Saxicola torquata NO Nulla Nulla NO
B A155 Scolopax rusticola NO Nulla Nulla NO
B A361 Serinus serinus NO Nulla Nulla NO
B A332 Sitta europaea NO Nulla Nulla NO
B A063 Somateria mollissima NO Nulla Nulla NO
B A195 Sterna albifrons NO Nulla Nulla NO
B A193 Sterna hirundo NO Nulla Nulla NO
B A191 Sterna sandvicensis NO Nulla Nulla NO
B A210 Streptopelia turtur NO Nulla Nulla NO
B A219 Strix aluco NO Nulla Nulla NO
Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA
Stabilimento di Saliceti
pag. 26
TABELLA DI VALUTAZIONE riferita alle
Specie di cui all'Art. 4 della Direttiva 2009/147/EC e elencate nell'Annesso II della Direttiva
92/43/EEC
Grupp
o
Codic
e Nome scientifico
Presenza
nell'area
oggetto di
valutazio
ne
Significativi
tà negativa
diretta
Significativi
tà negativa
diretta
effetti
sinergici
e
cumulati
vi
B A351 Sturnus vulgaris NO Nulla Nulla NO
B A311 Sylvia atricapilla NO Nulla Nulla NO
B A310 Sylvia borin NO Nulla Nulla NO
B A309 Sylvia communis NO Nulla Nulla NO
B A305 Sylvia
melanocephal
a NO Nulla Nulla NO
B A004 Tachybaptus ruficollis NO Nulla Nulla NO
F 5331 Telestes muticellus NO Nulla Nulla NO
B A161 Tringa erythropus NO Nulla Nulla NO
B A166 Tringa glareola NO Nulla Nulla NO
B A164 Tringa nebularia NO Nulla Nulla NO
B A165 Tringa ochropus NO Nulla Nulla NO
B A162 Tringa totanus NO Nulla Nulla NO
B A265 Troglodytes troglodytes NO Nulla Nulla NO
B A286 Turdus iliacus NO Nulla Nulla NO
B A283 Turdus merula NO Nulla Nulla NO
B A285 Turdus philomelos NO Nulla Nulla NO
B A284 Turdus pilaris NO Nulla Nulla NO
B A287 Turdus viscivorus NO Nulla Nulla NO
B A213 Tyto alba NO Nulla Nulla NO
B A232 Upupa epops NO Nulla Nulla NO
B A142 Vanellus vanellus NO Nulla Nulla NO
I 1014 Vertigo angustior NO Nulla Nulla NO
F Squalius squalus NO Nulla Nulla NO
Gruppo: A = Anfibi, B = Uccelli, F = Pesci, I = Invertebrati, M = Mammiferi, P = Piante, R = Rettili
Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA
Stabilimento di Saliceti
pag. 27
6. CONCLUSIONE
Breve descrizione del progetto
Realizzazione di un impianto di trattamento di
Rifiuti Solidi urbani (FORSU, ovvero la Frazione
Organica del Rifiuto Solido Urbano, e verde)
mediante processo di Digestione Anaerobica
finalizzata alla produzione di Biogas (e quindi
Biometano) e successivo processo di
Compostaggio finalizzato al recupero della
materia organica come Compost di Qualità
Breve descrizione del sito Natura
2000
Il SIC "Parco della Magra-Vara" (Codice Sito
Natura 2000 IT1343502) si estende per 2710 ha
interamente in provincia di La Spezia,
sviluppandosi lungo l'asta del fiume Vara ed il
tratto del corso d'acqua del fiume Magra che va
dalla confluenza con il Vara, in località Bottagna,
fino alla foce a Bocca di Magra.
Altri progetti che possono dare
effetti combinati
Non sono presenti progetti che possono avere
effetti combinati
Valutazione degli effetti
Descrivere eventuali impatti
diretti, indiretti e secondari del
progetto (sia isolatamente sia in
congiunzione con altri) sul sito
Natura 2000
In riferimento alle valutazioni effettuate si
afferma che l’intervento di progetto:
• poichè l’area di progetto si trova all’esterno
del SIC esso non comporterà perdita di
superficie di habitat in quanto l’area di
progetto non fa;
• non comporterà perturbazione agli habitat;
• non comporterà frammentazione di habitat;
• non comporterà interferenze negative con le
relazioni ecosistemiche principali che
determinano la struttura e la funzionalità dei
siti.
Si afferma pertanto che l’opera di progetto non
andrà a
determinare incidenze significative negative sui
siti della Rete Natura 2000 presi in esame.
Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA
Stabilimento di Saliceti
pag. 28
6.1 Esito della procedura di screening
Il sottoscritto Arnaldo Dei Svaldi, rappresentante Legale della DESAM Ingegneria e Ambiente
S.r.l. con Sede a Mogliano Venteo, Via Girardini, 13 (P.IVA 03371080262)
DICHIARA
Che le valutazioni effettuate sulla base della documentazione disponibile hanno permesso di
verificare che con ragionevole certezza scientifica si può escludere il verificarsi di effetti
significativi negativi sui seguenti siti della Rete Natura 2000:
IT1343502 "PARCO DELLA MAGRA-VARA".
Venezia, 08/04/2019
firma del legale rappresentante
Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA
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pag. 29
7. GLOSSARIO
Biodiversità: Biodiversità è sinonimo di varietà delle forme di vita vegetali e animali nei diversi
habitat del pianeta. E' un concetto molto ampio che include, la diversità genetica all'interno di
una popolazione, il numero e la distribuzione delle specie in un'area, la diversità di gruppi
funzionali (produttori, consumatori, decompositori) all'interno di un ecosistema, la
differenziazione degli ecosistemi all'interno di un territorio.
Ente gestore: L’Ente competente preposto alla valutazione di incidenza ai sensi degli artt.8 e 9
della l.r. n.28/2009;
Frammentazione: Insufficiente connettività di un ecotessuto o un paesaggio, con separazione
di ecotopi o gruppi di ecotopi dalla configurazione di elementi paesistici per mezzo di barriere.
Impatti cumulativi: Gli impatti (positivi o negativi, diretti o indiretti, a lungo e a breve termine)
derivanti da una gamma di attività in una determinata area o regione, ciascuno dei quali potrebbe
non risultare significativo se considerato separatamente.
Incidenza significativa: si intende la probabilità di un piano, un progetto o un intervento di
modificare lo stato di conservazione delle specie e degli habitat per i quali il sito è stato designato
e/o produrre effetti sull'integrità di un sito Natura 2000; la determinazione della significatività
dipende dalle particolarità e dalle condizioni ambientali del sito.
Incidenza negativa: si intende la possibilità di un piano, progetto o intervento di incidere
significativamente su un sito Natura 2000, arrecando effetti negativi sull'integrità del sito e/ sullo
stato di conservazione delle specie e degli habitat per i quali il sito è stato designato, con
riferimento agli obiettivi della rete Natura 2000.
Incidenza positiva: si intende la possibilità di un piano, progetto o intervento di incidere
significativamente su un sito Natura 2000, non arrecando effetti negativi sull'integrità del sito
e/o sullo stato di conservazione delle specie e degli habitat per i quali il sito è stato designato,
nel rispetto degli obiettivi della rete Natura 2000.
Integrità di un sito: definisce una qualità o una condizione di interezza o completezza del sito,
nel senso di "coerenza della struttura e della funzione ecologica di un sito in tutta la sua
superficie".
Misure di mitigazione: azioni finalizzate ad attenuare gli impatti negativi di un
piano/progetto/intervento ed i suoi effetti in fase di cantiere ed in quella di esercizio;
Misure di compensazione: azioni concepite specificatamente per un piano, progetto o
intervento tese a bilanciare gli impatti negativi ed a fornire una compensazione comparabile sul
piano quali/quantitativo degli effetti negativi prodotti sulle specie e sugli habitat interessati, ai
sensi dell’art.5, commi 9 e 10, del d.P.R. n.357/1997.
Progetti e interventi con tali termini si intende non solo la realizzazione di lavori di costruzioni
di opere, manufatti o altri interventi sul territorio, compresi quelli destinati allo sfruttamento
delle risorse del suolo, ma anche, in senso lato, tutte quelle attività che possono avere incidenze
significative su un sito o su una specie.
Rete Natura 2000: Obiettivo finale della Direttiva Habitat (92/43/CEE): creazione di questa
rete europea di zone speciali di conservazione, attraverso la quale garantire il mantenimento ed
il ripristino di uno stato di conservazione soddisfacente dei tipi di habitat naturali e delle specie
interessate nella loro area di ripartizione naturale.
SIC: Area che, nella/e regione/i biogeografica cui appartiene, contribuisce in modo significativo
a mantenere/ripristinare in uno stato di conservazione soddisfacente un tipo di habitat naturale
di cui all'allegato I della Direttiva Habitat o una specie di cui all'allegato II della Direttiva Habitat.
Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA
Stabilimento di Saliceti
pag. 30
Valutazione di incidenza: è il procedimento di carattere preventivo al quale è necessario
sottoporre qualsiasi piano/progetto/intervento che possa avere incidenze significative su un sito
Rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani/progetti/interventi e tenuto
conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso. La procedura ha lo scopo di salvaguardare
l’integrità dei siti Rete natura 2000 attraverso l’esame delle interferenze di
piani/progetti/interventi, ai sensi dell’art.6 comma 3 della direttiva 92/43/CEE, qualora questi
non siano direttamente connessi e necessari alla conservazione degli habitat e delle specie per
cui essi sono stati individuati, quindi previsti nella misure di conservazione o nel piano di gestione
del sito in questione.
Valutazione d'incidenza positiva: si intende l'esito di una procedura di valutazione di un
piano, progetto o intervento che abbia accertato l'assenza di effetti negativi sull'integrità del sito.
Valutazione d'incidenza negativa: si intende l'esito di una procedura di valutazione di un
piano, progetto o intervento che abbia accertato la presenza di effetti negativi sull'integrità del
sito.
ZPS: Aree individuate dagli stati membri dell'Unione Europea da destinarsi alla conservazione
degli uccelli selvatici, previste dalla Direttiva Uccelli. Assieme alle ZSC (Direttiva Habitat)
costituiranno la Rete Natura 2000.
Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA
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pag. 31

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  • 1. VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE Introduzione progetto All.IV lettera z.b) D.Lgs.152/06 STUDIO PREVALUTAZIONE INCIDENZA VINCA RELAZIONE TECNICA (DGR LIGURIA N.30/2013) REV. DATA Descrizione REDATTO VERIFICATO APPROVATO 00 08/04/2019 Prima emissione F. Ballarin M. Dei Svaldi F. Seni F. Rocchi File rif. Allegato 9 - Studio prevalutazione incidenza VINCA.docx
  • 2. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 2 INDICE PREMESSA 3 1. SCREENING: FASE 1 4 2. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO 4 2.1 DESCRIZIONE DEL PROGETTO 4 2.2 CONSIDERAZIONI TRATTE DALLO STUDIO DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE 6 3. IL SISTEMA DELLA RETE NATURA 2000 9 3.1 CARATTERISTICHE DEL SITO NATURA 2000 - SIC IT1343502 "PARCO DELLA MAGRA-VARA" 9 4. VERIFICA DELLA NECESSITÀ DI SOTTOPORRE IL PROGETTO ALLA VINCA 19 4.1 ANALISI DELLE INCIDENZE 19 5. RISULTATI DELLA FASE DI SCREENING 21 6. CONCLUSIONE 27 6.1 ESITO DELLA PROCEDURA DI SCREENING 28 7. GLOSSARIO 29
  • 3. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 3 PREMESSA Ai sensi della DGR Liguria n.30/2013, la presente relazione valuta l’incidenza del progetto “Polo Integrato di trattamento dei rifiuti – La Spezia” realizzato all’esterno del SIC IT1343502 "PARCO DELLA MAGRA-VARA" e illustra le considerazioni che dimostrano l’assenza di ricadute del progetto sulla valenza naturalistica del sito Natura 2000. La Relazione è stata redatta sulla base dell’esame delle cartografie regionali presenti su www.ambienteliguria.it riportanti tra l’altro le connessioni ecologiche tra i siti Natura 2000, le zone rilevanti per la salvaguardia ed i siti di specie di interesse conservazionistico. Obiettivo di questo screening è stato quello di verificare la possibilità che dalla realizzazione del progetto, non direttamente connesso né necessario alla gestione del sito SIC IT1343502, derivino effetti significativi sugli obiettivi di conservazione del sito stesso. La valutazione è stata svolta nelle seguenti fasi: 1. Determinare se il progetto è direttamente connesso o necessario alla gestione del sito. 2. Descrivere il progetto e degli aspetti ambientali che possono incidere in maniera significativa sul sito Natura 2000. 3. Descrivere le caratteristiche del sito e identificare la potenziale incidenza sul sito Natura 2000. 4. Valutare la significatività di eventuali effetti sul sito Natura 2000. Normativa di riferimento:  la Direttiva 92/43/CEE "Habitat", relativa alla “conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche”;  la Direttiva 2009/147/CE “Uccelli”, concernente la “conservazione degli uccelli selvatici”;  il D.P.R. n. 357/97, modificato con DPR n. 120/03, recante il regolamento di attuazione della Direttiva 92/43/CEE;  Legge regionale 10 luglio 2009, n. 28 “Disposizioni in materia di tutela e valorizzazione della biodiversità (Bollettino Ufficiale n. 13 del 15 luglio 2009);  Deliberazione di Giunta Regionale n.30 del 18 gennaio 2013 “Approvazione criteri e indirizzi procedurali per la valutazione di incidenza di piani, progetti ed interventi”;  Deliberazione di Giunta Regionale n.1716 del 28 dicembre 2012 “Linee guida per manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua nei Siti di Importanza Comunitaria e nelle Zone di Protezione Speciali liguri.  L.R. n. 36 del 4 settembre 1997 - Legge urbanistica regionale  L.R. n. 38 del 30/12/1998 - Disciplina della valutazione di impatto ambientale  L.R. n.10 del 28.04.2008 - Disposizioni collegate alla Legge Finanziaria art.46  L.R. n.20 del 01.07.2008 - Modifiche alla Legge Regionale 28 aprile 2008, n. 10 (disposizioni collegate alla legge finanziaria 2008)
  • 4. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 4 1. SCREENING: FASE 1 Come accennato in premessa il progetto in esame non è direttamente connesso o necessario alla gestione dei siti Natura 2000. Infatti, l’opera non interseca nessuna area della rete Natura 2000; non c’è sottrazione e frammentazione di zone SIC/ZPS. Tuttavia, è stato concordato con gli Enti preposti il completamento della procedura di screening in quanto, in prima analisi, non si ha certezza dell’assenza di incidenza significativa negativa o comunque non significativa. 2. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO L’area di progetto risulta all'interno di quello che normalmente viene definito come " fagiolo autostradale", porzione di territorio compreso tra i rilevati dell'autostrada Genova- Livorno e dello svincolo di collegamento e dista mediamente 60 m. dal SIC IT1343502, dal quale è separato fisicamente dal sedime autostradale Genova-Livorno in corrispondenza del casello autostradale “Uscita La Spezia”. Vedi fig. 1. Il contesto in cui verrà inserito l'impianto in oggetto risulta oggi fortemente antropizzato e urbanizzato caratterizzato da grandi infrastrutture quali lo svincolo autostradale A12 e la linea ferroviaria La Spezia Parma e l'interporto. Il sito è limitato a ovest e sud ovest dallo svincolo autostradale a sud est dal cavalcavia che oltrepassa lo svincolo a nord est dalla strada posta a servizio dell'autoparco e a nord ovest da alcuni fabbricati residenziali. 2.1 Descrizione del progetto Il progetto riguarda la realizzazione di un impianto di trattamento di Rifiuti Solidi urbani (FORSU, ovvero la Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano, e verde) mediante processo di Digestione Anaerobica finalizzata alla produzione di Biogas (e quindi Biometano) e successivo processo di Compostaggio finalizzato al recupero della materia organica come Compost di Qualità (Ammendante Compostato Misto utilizzabile come fertilizzante in agricoltura). L’impianto consiste delle seguenti sezioni funzionali: - Ricezione del rifiuto, gestita mediante vasche di scarico e carroponte con benna per movimentare il rifiuto. - Preparazione dell’ingestato, ovvero pretrattamento della FORSU e/o del Verde (materiale ligneo-cellulosico), e alimentazione dello stesso ai Digestori. - Digestione Anaerobica con tecnologia a Secco (secondo le ultime BAT), che promuove la produzione di Biogas dal rifiuto in un reattore Plug Flow chiuso e controllato. - Post-trattamento del Digestato in uscita dal processo Anaerobico. - Compostaggio a due fasi del Digestato Solido, ovvero trattamento aerobico di biossidazione controllata che porta allo sviluppo di sostanze fertilizzanti e quindi alla produzione di Compost di Qualità. - Linea Biogas/Biometano, ovvero le fasi di trattamento del Biogas per ottenere Biometano conforme alle specifiche di rete del gas naturale e la sua immissione in rete. - Impianti di trattamento aria (aria interna ai capannoni di processo) composti da Scrubber e Biofiltri. Nel complesso, l’impianto è poi completato dalle utilities legate alla gestione delle acque meteoriche, delle acque di processo, della generazione di calore, etc.
  • 5. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 5 SCHEMA A BLOCCHI SEMPLIFICATO Il seguente schema a blocchi identifica le principali fasi di processo, le materie prime (rifiuti trattati), i rifiuti e i Prodotti del ciclo produttivo qui descritto.
  • 6. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 6 2.2 Considerazioni tratte dallo studio di Valutazione di Impatto Ambientale Componenti naturali L’attività si sviluppa all’interno del fagiolo autostradale quindi l’area risulta di nessun interesse turistico e di limitatissimo uso zootecnico ed agricolo. All’interno del fagiolo autostradale c’è la presenza di piccoli orti di produzione privata e vegetazione spontanea incontrollata. Nessuna presenza segnalata di animali e piante particolari. L’ecosistema risulta già fortemente limitato dalla presenza attorno della autostrada e relativi svincoli oltre ad altri complessi industriali/artigianali già presenti. L’ampliamento dell’impianto, non influenzando né andando a modificare fasce ecotonali, la qualità delle acque né creando fattori di disturbo o continuità all’alveo (no adduzioni e scarichi) e non venendo modificati habitat naturali non si prevede posso avere un impatto rilevante. Dal punto di vista paesaggistico essendo inserito all’interno dello svincolo autostradale, lontano da vincoli architettonici puntuali, non si prevede un impatto effettivo sul paesaggio. Saranno in ogni caso effettuati interventi di mitigazione per l’inserimento, dal punto di vista visivo, dell’impianto. Aria Qualità dell’aria - Esercizio impianto. Per valutare l’impatto del nuovo impianto per la matrice aria è stato eseguito uno studio diffusionale. Lo studio diffusionale considera, relativamente alla qualità dell’aria, le emissioni relative alla centrale termica nella fase di esercizio. Questo in quanto è stato considerato l’unico con emissioni di gas e polveri di sostanze che incidono sullo stato della qualità dell’aria. In conclusione, lo studio diffusionale di progetto non evidenzia situazioni di significatività dei potenziali impatti sulla qualità dell’aria per quanto riguarda le emissioni convogliate da esercizio dell’impianto. Qualità dell’aria - Traffico veicolare Per studiare l’effetto del traffico indotto dal nuovo impianto è stato sviluppato uno studio diffusionale specifico. Dallo studio diffusionale si evince che i valori di concentrazione stimati dal modello in generale non evidenziano criticità in quanto tutti i parametri sono abbondantemente inferiori ai valori limite di legge. Sia per le polveri che per gli altri inquinanti non si registrano situazioni di criticità per nessuno dei parametri di qualità dell’aria normati. Qualità dell’aria - Fase di cantiere Il cantiere relativo alla realizzazione del nuovo impianto risulta, nel complesso, superiore ai tre anni. Visto quindi le opere rilevanti di demolizione e scotico ed il protrarsi delle attività in una scala temporale ampia si è proceduto ad effettuare uno studio diffusionale specifico integrativo per le fasi di cantiere. Nello studio diffusionale sono stati inseriti gli effetti dovuti a: • Rimozione del materiale superficiale e ripristino;
  • 7. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 7 • Attività di carico/scarico del materiale; • Formazione e stoccaggio cumuli; • Erosione del vento dei cumuli; • Traffico di mezzi pesanti nelle aree non pavimentate; • Traffico di mezzi pesanti nelle aree pavimentate; • Emissioni dai gas di scarico di macchine e mezzi d’opera. Le valutazioni riportate in dettaglio in allegato in merito ai potenziali impatti dalle emissioni dalle attività di cantiere per tutte le fasi del progetto hanno dimostrato la conformità ai valori di soglia prescritti dalla metodologia riportata nelle Linee Guida applicate. Infatti, le stime elaborate sono da ritenersi compatibili con il rispetto dei limiti imposti dalla vigente normativa per la qualità dell’aria secondo il Dlgs 155/2010 e smi. Si sono quindi sviluppate le opportune simulazioni modellistiche per la valutazione della compatibilità del cantiere con la qualità dell’aria locale. I risultati hanno mostrato che gli impatti sono compatibili e reversibili. Odori Come criterio di accettabilità dei risultati delle simulazioni modellistiche per la valutazione della molestia olfattiva si sono adottate le indicazioni delle Linee Guida della Regione Lombardia (D.g.r. 15 febbraio 2012 - n. IX/3018). I risultati della modellazione numerica riportano, come evidente dalla tabella dei risultati e dalle mappe di isoconcentrazione allegate, come in tutti i punti recettori individuati nell’area di studio si stimano valori di concentrazione al 98° percentile delle medie orarie dell’anno solare simulato con CALPUFF e valutato applicando il coefficiente peak to mean pari a 2.3 inferiori a 3 UO/m3 . Acqua L’impianto non prevede alcun tipo di scarico superficiale o sotterraneo delle acque di processo o di prima pioggia che vengono inviate ad apposito impianto di trattamento attraverso una condotta di fognatura dedicata o attraverso autobotte non andando quindi ad influenzare le acque di falda e il corso del fiume Magra. Per le attività dell’impianto viene privilegiato il riutilizzo delle acque di processo e meteoriche, solo in assenza di entrambe verrà prelevato quanto necessario da pozzo. I quantitativi previsti sono irrisori rispetto ai volumi prelevati dalla stessa falda per altri usi, i pozzi risultano già autorizzati. Suolo e sottosuolo Per l’impianto a progetto non sono previsti emissioni dirette nella matrice “suolo”. Tutte le aree su cui è prevista presenza di rifiuto, così come le aree di manovra e viabilità su cui transitano i mezzi trasportanti rifiuti saranno realizzate in materiale cementizio o in ogni caso con soluzioni idonee a garantire l’assenza di infiltrazioni nel suolo di sostanze inquinanti. Ugualmente, tutte le condotte, interrate e non, trasportanti fluidi di processo saranno idoneamente impermeabilizzate. L’area all’interno del fagiolo autostradale risulta ormai compromessa dal punto di vista di uso del suolo. Il Piano Urbanistico Comunale di Vezzano Ligure (2017) nell’allegato D così si esprime per un’area adiacente all’impianto oggetto del presente studio: “Il PUC nell'intento di perseguire i propri obiettivi di risparmio di suolo […] considera opportuno ottimizzare l'uso produttivo degli spazi interni al “fagiolo” ormai definitivamente sottratti a relazioni funzionali e ambientali col resto del territorio”.
  • 8. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 8 Energia “Lo scenario del PEAR al 2020 configura un obiettivo di produzione energetica da biogas pari a 16 ktep (31 MW di potenza installata), ottenuta dal trattamento della frazione organica dei rifiuti con processi di digestione anaerobica. Occorre ricordare che in questo caso la Linea di Sviluppo del PEAR è volta ad incrementare la produzione energetica da biogas da RSU, quindi non attraverso colture dedicate.” Rifiuti L’ampia capacità dell’impianto consentirà l’utilizzo in funzione sinergica “di ambito” dell’impianto di Saliceti al fine di contribuire ad ulteriori quote del fabbisogno di trattamento dell’area metropolitana genovese, oltre a quelle del Tigullio. Questo in ottica di reciproca integrazione con la Città Metropolitana che riserva il nuovo invaso della discarica Scarpino (Scarpino 3), al servizio dell’ambito regionale anche per la ricezione di scarti non recuperabili prodotti da Impianto CDR/CSS Saliceti (con limite a regime fino al 45% rispetto al rifiuto avviato a bocca d’impianto), consentendo alla Provincia della Spezia di non individuare nel suo territorio apposita discarica di servizio. Il nuovo impianto di digestione anaerobica e biocelle si inseriscono quindi alla perfezione all’interno del sopracitato Piano d’ambito. La contiguità con l’impianto di trattamento per il CSS permette l’ottimizzazione dei processi in un’unica area nell’ottica del processo integrato di trattamento dei rifiuti e nella gestione del rifiuto in ambito regionale per aumentare le sinergie a servizio dell’ambiente. Clima acustico Analizzati gli esiti dei confronti tra le misure fonometriche eseguite, i risultati del software di modellazione acustica, i calcoli effettuati e i limiti di legge previsti dal DPCM 14/11/97 e PCCA di Vezzano Ligure (SP), in sintesi è risultato il rispetto dei limiti di immissione assoluta, dei limiti di emissione ed il rispetto del criterio differenziale sia in periodo diurno che notturno presso tutti i ricettori individuati. Non sono state individuate componenti tonali o impulsive. Riguardo la fase di cantiere dalla lettura del modello acustico si osserva che i livelli di emissione derivati dall’attività di cantiere possono contribuire a non rispettare i limiti di immissione previsti dal Regolamento Acustico Comunale presso i ricettori collocati ad Ovest dell’area di lavoro. In tal caso sarà opportuno, 30 giorni prima dell’inizio delle lavorazioni, procedere a valutare con maggiore definizione gli impatti generati dalle attività di cantiere, anche mediante una cantierizzazione di dettaglio più fine, e a richiedere la deroga per attività rumorose temporanee così come previsto dal Regolamento Acustico del Comune di Vezzano Ligure.
  • 9. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 9 3. IL SISTEMA DELLA RETE NATURA 2000 La salvaguardia e il miglioramento della qualità dell'ambiente naturale, realizzati mediante la conservazione degli habitat, della flora e della fauna selvatica, rappresentano uno degli obbiettivi prioritari perseguiti dall'Unione Europea. Su queste basi, nel 1992, è stata adottata la Direttiva comunitaria 92/43/CEE, conosciuta anche come Direttiva Habitat, e recepita in Italia tramite il DPR n. 357 del 8/09/97 con lo scopo di salvaguardare la biodiversità attraverso la costituzione di Zone Speciali di Conservazione (ZSC). Ogni stato membro ha contribuito alla realizzazione di un sistema coordinato e coerente di aree destinate alla conservazione della biodiversità presente nel territorio dell'Unione, costituendo la cosiddetta Rete ecologica Natura 2000, in funzione della presenza e della rappresentatività sul proprio territorio di habitat, specie animali e vegetali particolarmente rare, attraverso l'individuazione di aree a spiccato pregio ambientale denominate Siti di Importanza Comunitaria (SIC) a cui si aggiungono le Zone di Protezione Speciale (ZPS); queste ultime sono state istituite dalla Direttiva Uccelli 79/409/CEE, successivamente abrogata e sostituita dalla più recente Direttiva 2009/147/CE. La Regione Liguria contribuisce significativamente alla realizzazione della Rete Natura 2000 valorizzando la biodiversità attraverso la costituzione di una rete estesa di Zone Speciali di conservazione (ZSC) e Zone di protezione speciale (ZPS) e attraverso altre azioni volte alla tutela e alla valorizzazione delle emergenze naturalistiche. A causa della sua conformazione, la Liguria vanta infatti una elevata biodiversità, e appartiene a ben tre diverse regioni biogeografiche delle nove riconosciute a livello europeo: mediterranea, continentale e alpina. A livello regionale, la Liguria ha individuato 133 siti della rete Natura 2000, di cui 126 ZSC e 7 ZPS, così suddivisi: • regione biogeografica alpina (14 siti); • regione biogeografica continentale (11 siti); • regione biogeografica mediterranea (101 siti). 3.1 Caratteristiche del sito Natura 2000 - SIC IT1343502 "PARCO DELLA MAGRA-VARA" Il SIC "Parco della Magra-Vara" (Codice Sito Natura 2000 IT1343502) individuato dal Decreto Ministeriale 3 Aprile 2000 ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 79 /409 /CEE, si estende per 2710 ha interamente in provincia di La Spezia, sviluppandosi lungo l'asta del fiume Vara ed il tratto del corso d'acqua del fiume Magra che va dalla confluenza con il Vara, in località Bottagna, fino alla foce a Bocca di Magra. Il SIC interessa quindi i territori dei Comuni di Amelia, Sarzana, Lerici, Arcola, Vezzano Ligure, Santo Stefano Magra, Follo, Balano, Beverino, Calice al Cornoviglio, Rocchetta Vara, Borghetto Vara, Brugnato, Sesta Godano, Carrodano, Carro, Varese Ligure. Gli habitat e le specie presenti sono fondamentalmente quelli riconducibili agli ambienti fluviali e planiziari (anche se non mancano esempi di habitat più propriamente collinari e riconducibili a condizioni di versante, anche interessati da attività agricole). Il SIC si caratterizza nell'ambito del quadro regionale della Rete Natura 2000 ospitando numerose specie animali e costituendo un corridoio ecologico essenziale per la conservazione della biodiversità nell'arco alto tirrenico, così come già indicato nella pubblicazione Biodiversità in Liguria -La Rete Natura 2000 (Regione Liguria).
  • 10. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 10 Il territorio SIC coincide parzialmente con quello del Parco Naturale Regionale "Montemarcello- Magra'' (vedi fig. sotto) ed è caratterizzato da una forma stretta ma molto allungata e, salvo le eccezioni relative ad alcune aree di versante, corrisponde all'asta fluviale costituendo una fascia di larghezza ridotta ma sviluppata per alcuni chilometri di lunghezza. Il confine a nord-est si presenta rettilineo, mentre nella restante parte si appoggia ad elementi morfologici. Parte del territorio del Comune di Vezzano è incluso all'interno del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) Parco Della Magra-Vara. Nel comune di Vezzano, il territorio del SIC e quello del Parco di Montemarcello-Magra/Vara coincidono per gran parte, tranne che per alcune piccole porzioni dove invece il Parco si estende anche al di fuori dei confini. La porzione di SIC (core area) ricadente nel territorio del Comune di Vezzano è di circa 451,7 ha ed è interamente inclusa all'interno del territorio del Parco. Inoltre, nel territorio di Vezzano sono individuati alcuni siti d'interesse segnalati nella rete ecologica regionale che non verranno interessati dal Progetto: • Corridoi per animali acquatici, estesi per 17,3 ha, lungo le sponde del torrente Durasca; • Aree di sosta per specie di ambiente boschivo, estesi per 52,6 ha nei boschi collinari; • Aree di sosta per specie di ambienti aperti, estesi per 197,8 ha, nelle aree collinari di presidio ambientale. Figura 3-1 Aree ZSC nei dintorni del Comune di Vezzano Ligure
  • 11. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 11 Componenti Biotiche Numerose sono le specie faunistiche e floristiche presenti nel SIC che risultano di notevole rilevanza naturalistica, sia per il loro valore intrinseco (rarità), nonché per il valore legato alla notevole biodiversità complessiva dello stesso. L’importanza del SIC è inoltre dovuta alla sua collocazione lungo rotte migratorie di rilevanza nazionale e sopranazionale (fascia tirrenica), che connettono l’ambiente mediterraneo con quello della Val Padana. Tra le numerose specie indicate nella Scheda Natura 2000 (Allegato A) si riportano di seguito, come evidenziato anche nella già citata pubblicazione Biodiversità in Liguria – La Rete Natura 2000 (Regione Liguria), quelle di maggiore interesse ed importanza, per le quali è opportuna una specifica attenzione per la tutela delle stesse e del loro habitat. Si tratta di specie la cui necessità di tutela è stata sancita a livello europeo tramite l’inserimento nell’Allegato II della Direttiva 92/43/EEC (indicate con l’asterisco *) o che hanno un elevato valore su scala nazionale, regionale e locale. Flora e vegetazione, habitat e specie di importanza comunitaria Il territorio del SIC “Parco della Magra–Vara” (IT1343502) è stato sottoposto negli ultimi anni ad una forte pressione antropica dovuta soprattutto ad interventi di canalizzazione ed arginatura delle sponde, al restringimento delle fasce riparali e perifluviali, alle attività di cava. Nonostante questo, il SIC ha mantenuto, dal punto di vista vegetazionale, buone caratteristiche di naturalità, con formazioni d’argine, ripa e golena che corrispondono a tipi di vegetazione naturale. Solitamente le aree fluviali e perifluviali sono quelle che presentano i maggiori livelli di naturalità. La prima fascia di vegetazione legnosa che si impianta sui depositi ciottolosi umidi è costituita da raggruppamenti a salice (Salix sp.) specie pioniere che stabilizzano il substrato alluvionale, in formazioni arbustivo–arborescenti. In posizione più arretrata rispetto alle formazioni arbustivo–arborescenti a salice (Salix sp.), ovvero nella fascia peri-fluviale, sui depositi limno–sabbiosi si sviluppano fasce boscate mesoigrofile a dominanza di ontano nero (Alnus glutinosa) con presenza di pioppo nero (Populus nigra), salice bianco (Salix alba), salice rosso (Salix purpurea), salice lanoso (Salix elaeagnos), con un ricco sottobosco arbustivo caratterizzato da sambuco (Sambucus nigra), biancospino (Crataegus monogyna), Rovo (Rubus caesius, R. aculeatus). Dove invece l’uomo ha determinato trasformazioni più profonde, sono diffusi campi coltivati (con coltivazioni sia erbacee che arboree) e vegetazione infestante alloctona dominata da ailanto (Ailanthus altissima), indaco (Amorpha fruticosa), robinia (Robinia pseudoacacia). Sulle vicinanze delle sponde sono presenti piccole lanche e delle limitate depressioni che si contraddistinguono per un deflusso molto lento delle acque. In queste aree possiamo ritrovare specie acquatiche quali millefoglie d’acqua (Myriophyllum spicatum), ceratofillo comune (Ceratophyllum demersum) e Brasca (Potamogetom sp.), che spesso si associano con canneto caratterizzato da cannuccia di Palude (Phragmites australis). All’interno del SIC inoltre sono segnalate specie floristiche di importanza comunitaria.
  • 12. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 12 Codice Habitat % di copertura sulla superficie del sic 3120 Acque oligotrofe a bassissimo contenuto minerale su terreni generalmente sabbiosi del Mediterraneo occidentale con Isoetes spp. 1 9260 Foreste di Castanea sativa 15 6310 Dehesas con Quercus spp. sempreverde 2 2110 Dune mobili embrionali (Agropyrion juncei) 1 1130 Estuari 5 3290 Fiumi mediterranei a flusso intermittente con il Paspalo– Agrostidion 1 3280 Fiumi mediterranei a flusso permanente con il Paspalo– Agrostidion e con filari ripari di Salix e Populus alba 1 92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba 1 91E0 * Foreste alluvionali residue di Alnus glutinosa 30 6431 Bordure erbacee alte di corsi d’acqua ed aree boscate 2 3150 Laghi eutrofici naturali con vegetazione del tipo Magnopotamion o Hydrocharition 1 1410 Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi) 1 6220 * Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero– Brachypodietea 1 9540 Pinete a Pinus halepensis liguri–provenzali 8 9540 Pinete mediterranee di pini mesogeni endemici, compresi il Pinus mugo e il Pinus leucodermis 8 6420 Praterie mediterranee con piante erbacee alte e giunchi (Molinion– Holoschoenion) 1 3170 Stagni temporanei mediterranei (comunità anfibie meridionali - Isoetalia) 1 6210 Terreni erbosi seminaturali e facies arbustate su substrato calcareo (Festuco– Brometalia) (con siti importanti per le orchidee) 2 1210 Vegetazione annua delle linee di deposito marine 1 3260 Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho– Batrachion 1 Tabella 1 Habitat di importanza comunitaria presenti nel SICp “Parco della Magra-Vara (IT1343502)” * Habitat prioritario - Fonte: rielaborazione da Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Formulario Standard Natura 2000 del SICp “Parco della Magra-Vara” (IT1343502)
  • 13. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 13 NOME SCIENTIFICO NOME COMUNE Aquilegia vulgaris L. Aquilegia comune Campanula medium L. Campanula toscana Carduus litigiosus Nocca et Balb. Cardo controverso Centaura aplopeta Moretti ssp. Lunensis (Fiori) Dosta’l Fiordaliso tirreno Cyclamen hederifolium aiton Ciclamino napoletano Dryopteris tyrhena Fr-Jenk. et Reichst Felce tirrenica Isoetes durieui Bory Calamaria di Durieu Lathraea clandestina L. Latrea clandestina Myriophillum spicatum L. Millefoglio d’acqua comune Ophrys apifera Hudson Ofride fior delle api Ophrys fuciflora (Cranz) Moench Ofride dei fuchi Ophrys fusca Link Ofride scura Ophrys Sphecodes Miller Ofride verde-bruna Orchis coriophora L. Orchide cimicina Orchis papiloniacea L. Orchide a farfalla Polygonum ampibium L. Poligono anfibio Poligonum robertii Loisel Poligono di Roberto Pteris cretica L. Pteride di Creta Pulmunaria saccharata Miller Polmonaria chiazzata Rorippa islandica (Oeder) borbas Crescione islandico Ruscus aculeatus L. Ruscolo pungitopo Ruscus Hypoglossum L. Ruscolo maggiore Scabiosa uniseta Savi Vedovina meridionale Tabella 2 Specie vegetali di importanza conservazionistica presenti nel SICp “Parco della Magra-Vara (IT343502) Fonte: rielaborazione da Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Formulario Standard Natura 2000 del SICp “Parco della Magra-Vara” (IT343502)
  • 14. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 14 Componenti biotiche: specie faunistiche di importanza comunitaria I fiumi del SIC “Parco della Magra–Vara” (IT1343502) garantiscono una presenza di acqua costante nell’ambiente; la presenza inoltre di un elevato livello di naturalità dei due fiumi consente la presenza di molte specie legate a tali ambienti, che trovano nel Parco habitat adatti alle proprie esigenze vitali. Nello specifico, i gruppi faunistici di maggior interesse sono l’ornitofauna di ambiente umido, soprattutto migratoria, gli anfibi ed i rettili. Animali - Ornitofauna La tabella 3 contiene la lista delle specie di importanza comunitaria segnalate nel SIC “Parco della Magra–Vara” (IT1343502). Un ambiente fluviale come quello in oggetto, per di più con notevoli aree ecotonali con altre formazioni agricole e forestali, presenta una ricchezza di avifauna notevolissima: per l’elenco completo delle specie segnalate si rimanda alle rispettive tabelle. Quelle più significative in termini di popolazione (ovvero numericamente significative in rapporto alla loro popolazione stimata a livello nazionale), tralasciando quelle proprie delle acque salmastre e di estuario, che in quest’area si spingono in maniera del tutto fortuita, risultano: - il martin pescatore (Alcedo atthis); - la calandrella (Calandrella brachydactyla); - il succiacapre (Caprimulgus europaeus); - l’averla piccola (Lanius collirio); - l’averla cinerina (Lanius minor); - il piro piro piccolo (Actitis hypoleucos); - il merlo acquaiolo (Cinclus cinclus); - la selciaiola (Locustella luscinioides); - il gruccione (Merops apiaster); - il pendolino (Remiz pendulinus); - il topino (Riparia riparia); - il barbagianni (Tyto alba). Si tratta di specie in buona parte legate agli ambienti fluviali (martin pescatore, piro piro piccolo, etc), ma anche alle aree di transizione tra bosco e praterie (averle, barbagianni, succiacapre). La permanenza delle loro popolazioni in condizioni ottimali è legata oltre che al permanere degli habitat fluviali, di prateria e boschivi, alla loro permanenza in relazione diretta, ovvero alla permanenza delle fasce ecotonali. Riferendoci inoltre genericamente alle famiglie dei seguenti uccelli migratori - Falconiformi; - Anseriformi; - Limicoli; - Passeriformi; - Columbiformi. il sito riveste notevole importanza essendo collocato lungo una delle principali rotte migratorie.
  • 15. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 15 Codice natura 2000 (specie di importanza comunitaria) Nome scientifico Nome comune A229 Alcedo atthis Martin pescatore A255 Anthus campestris Calandro A029 Ardea purpurea Airone rosso A024 Ardeola ralloides Sgarza ciuffetto A060 Aythya nyroca Moretta tabaccata A021 Botaurus stellaris Tarabuso A133 Burhinus oedicnemus Occhione A243 Calandrella brachydactyla Calandrella A224 Caprimulgus europaeus Succiacapre A197 Chlidonias niger Mignattino A081 Circus aeruginosus Falco di palude A084 Circus pygargus Albanella minore A026 Egretta garzetta Garzetta A154 Gallinago media Croccolone A131 Himantopus himantopus Cavaliere d’Italia A022 Ixobrychus minutus Tarabusino A338 Lanius collurio Averla piccola A339 Lanius minor Averla cenerina A176 Larus melanocephalus Gabbiano corallino A023 Nycticorax nycticorax Nitticora A392 Phalacrocorax aristotelis desmarestii Marangone dal Ciuffo A391 Phalacrocorax carbo sinensis Cormorano A151 Philomachus pugnax Combattente A140 Pluvialis apricaria Piviere dorato A120 Porzana parva Schiribilla A119 Porzana porzana Voltolino A132 Recurvirostra avosetta Avocetta A195 Sterna albifrons Fraticello A193 Sterna hirundo Sterna comune A191 Sterna sandvicensis Beccapesci A166 Tringa glareola Piro piro boschereccio A094 Pandion haliaetus Falco pescatore A157 Limosa lapponica Chiurlo maggiore Tabella 3 Specie di importanza comunitaria segnalate per il SICp “Parco della Magra-Vara” (IT1343502). Uccelli migratori abituali elencati nell’Allegato I della Direttiva 79/409/CEE. Fonte: rielaborazione da Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Formulario Standard Natura 2000 del SICp “Parco della Magra-Vara” (IT1343502).
  • 16. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 16 Animali - Mammiferi - Vespertillo maggiore (Myotis myotis)*; - Ferro di Cavallo (Rhynolophus ferrum equinum)*. Si tratta di due chirotteri (mammiferi placentati comunemente noti come pipistrelli), legati alla presenza di rifugio entro cavità, carsiche o di altra origine, anche all’interno di vecchi alberi, in particolare per il ferro di cavallo. Il SIC e la provincia di La Spezia in generale rappresentano l’estremo settentrionale dell’areale di distribuzione. Codice natura 2000 (specie di importanza comunitaria) Nome scientifico Nome comune 1324 Myotis myotis Vespertilio maggiore 1304 Rhinolophus ferrum– equinum Ferro di cavallo maggiore Tabella 4 Mammiferi elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE. Fonte: rielaborazione da Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Formulario Standard Natura 2000 del SICp “Parco della Magra-Vara” (IT1343502). Animali - Rettili e Anfibi - Ululone dal ventre giallo (Bombina variegata pachypus); - Rospo smeraldino (Bufo viridis) (All. IV). La sussistenza di queste specie è legata al permanere di habitat umidi di qualità ottimale, come pozze di origine naturale, o su aree artificiali o antropizzate (anche ad uso agricolo) benché di idonee dimensioni e struttura e qualità delle acque. Codice natura 2000 (specie di importanza comunitaria) Nome scientifico Nome comune 5357 Bombina pachypus Ululone Appenninico 1201 Bufo viridis Rospo Smeraldino Tabella 5 Rettili e Anfibi elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE. Fonte: rielaborazione da Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Formulario Standard Natura 2000 del SICp “Parco della Magra-Vara” (IT1343502).
  • 17. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 17 Animali - Pesci - il Vairone (Leuciscus souffia); - il Barbo (Barbus plebejus). Tra i diversi pesci segnalati nel SIC, questi sono quelli la cui popolazione risulta maggiormente significativa. La loro sopravvivenza è direttamente correlata alla qualità delle acque, alla persistenza di un regime di magra con livelli sufficienti ed all’assenza di fattori di disturbo e/o soluzioni di continuità in alveo. Codice natura 2000 (specie di importanza comunitaria) Nome scientifico Nome comune 1103 Alosa fallax Cheppia 1138 Barbus meridionalis Barbo canino 1140 Chondrostoma soetta Savetta 1149 Cobitis taenia Cobite 1131 Leuciscus souffia Vairone 1095 Petromyzon marinus Lampreda di mare 1114 Rutilus pigus Pigo 1136 Rutilus rubilio Rovella 1099 Lampetra fluviatilis Lampreda di fiume 1115 Chondrostoma genei Lasca Tabella 6 Pesci elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE. Fonte: rielaborazione da Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Formulario Standard Natura 2000 del SICp “Parco della Magra-Vara” (IT1343502). Animali - Invertebrati - il mollusco gasteropode Vertigo angustior*; - il granchio di fiume Potamon fluviatile; - il lepidottero Euplagia quadripunctaria;* - Il coleottero Hydroscapha gyrinoides (proposto per All. II). Per queste specie la sussistenza è legata al permanere di habitat umidi e/o agro-forestali (in particolare gli ecotoni, ma anche le pozze naturali e/o artificiali) di qualità ottimale e alla conservazione delle specie a cui sono legati (es. Eupatorium cannabinum per l’Euplagia q.). Codice natura 2000 (specie di importanza comunitaria) Nome scientifico Nome comune 1014 Vertigo angustior 1078 Callimorpha quadripunctata Tabella 7 Invertebrati elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE. Fonte: rielaborazione da Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Formulario Standard Natura 2000 del SICp “Parco della Magra-Vara” (IT1343502).
  • 18. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 18 Altre specie faunistiche di interesse conservazionistico Motivazione (altre specie di interesse conservazionistico) Nome scientifico Nome comune A Acicula szigethyannae D Agonum sordidum gridellii A Anguilla anguilla Anguilla D Argna biplicata biplicata B Arion franciscoloi A Atherina boyeri D Atranus collaris B Belgrandia thermalis B Bombina pachypus Ululone dal ventre giallo C Bufo bufo Rospo comune C Bufo viridis Rospo smeraldino B Cochlodina comensis lucensis B Cochlodina incisa C Coluber viridiflavus Biacco D Dapsa trimaculata C Elaphe longissima Saettone A Esox lucius Luccio A Gasterosteus aculeatus D Helicodiscus riparbellii D Hydroscapha gyrinoides B Lacerta viridis Ramarro C Mustela putorius Puzzola D Natrix natrix Biscia dal collare C Natrix tassellata Natrice tassellata D Padogobius martensi Ghiozzo transadriatico C Padogobius martensii Ghiozzo padano C Perca fluviatilis Pesce persico reale C Platyla stussineri C Podarcis muralis Lucertola muraiola C Podarcis sicula Lucertola campestre C Potamon fluviatile Granchio di fiume C Rana dalmatina Rana dalmatina B Rana esculenta Rana esculenta D Retinella olivetorum olivetorum A Thymallus thymallus Temolo D Triturus alpestris Tritone alpestre C Triturus vulgaris Tritone comune C Unio mancus ssp. mancus Tabella 8 Altre specie faunistiche di interesse conservazionistico Nota: motivazione: A: Lista Libro Rosso Nazionale; B: Specie endemica; C: Convenzioni internazionali; D: Altri motivi Fonte: rielaborazione da Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Formulario Standard Natura 2000 del SICp “Parco della Magra-Vara” (IT1343502)
  • 19. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 19 4. VERIFICA DELLA NECESSITÀ DI SOTTOPORRE IL PROGETTO ALLA VINCA La valutazione di incidenza non è necessaria per quegli interventi che, per la loro intrinseca natura, possono, singolarmente o congiuntamente ad altri, essere considerati non significativamente incidenti sulla rete Natura 2000, ovvero che risultano direttamente connessi o necessari alla gestione dei siti della rete medesima secondo finalità di conservazione”. A tale proposito la norma individua inoltre una serie, non esaustiva, di interventi che rispondono a queste caratteristiche sia nel caso in cui la realizzazione del progetto sia prevista internamente che esternamente ai siti della rete Natura 2000. Tuttavia, secondo quanto previsto dalla DGR 30/2013 per il progetto in esame, esterni al Sito di Importanza Comunitario (SIC) denominato “Parco del Magra Vara”, è stato avviato un esame del progetto per dimostrare le considerazioni sulle quali si basano l’assenza di ricadute sui siti Rete Natura 2000. Date le distanze di separazione e la mancanza di interconnessioni ecologiche (presenza autostrada), si escludono sin d’ora effetti diretti sul sito. 4.1 Analisi delle Incidenze Per quanto riguarda gli habitat e le specie tutelate dal Sito di Importanza Comunitario (SIC) denominato “Parco del Magra Vara” si devono fare le seguenti considerazioni riportate in tabella secondo gli indicatori tipo valutati: Parametri e tipologie d’impatto Valutazione (indicatore di importanza) Perdita superficie di habitat e di habitat di specie L’area di intervento si trova all’esterno dei siti Rete Natura 2000 presi in esame per cui non ha una influenza diretta nella perdita di superficie degli habitat prioritari o secondari presenti in tali aree Frammentazione di habitat o di habitat di specie Non viene evidenziata alcuna frammentazione dell’ecosistema dovuta all’intervento proposto in quanto la realizzazione dell’opera non determina interventi edilizi che possano influire sull’estensione degli ecosistemi presenti nei siti rete Natura 2000. Quanto detto è da ricondurre al fatto che il lotto di intervento è esterno ai menzionati siti e non ha alcun effetto diretto sull’estensione degli stessi. Perdita di specie di interesse conservazionistico e perturbazione della flora e della fauna Non sono previsti interventi all’interno dell’area SIC e non sono stati rilevati habitat paragonabili a quelli tutelati dal SIC nelle zone interessate dall’intervento in progetto. Diminuzione della densità di popolazione Non sono previsti interventi all’interno dell’area SIC e non sono stati rilevati habitat paragonabili a quelli tutelati dal SIC nelle zone interessate dall’intervento in progetto. Interferenze con le relazioni ecosistemiche principali che determinano la struttura e la funzionalità dei siti L’intervento in progetto non interferisce con le specie faunistiche e/o floristiche presenti nei siti interessati. Risorsa acqua Le attività collegate all’intervento in progetto prevedono un ridotto uso di acque di
  • 20. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 20 Parametri e tipologie d’impatto Valutazione (indicatore di importanza) processo derivante da approvvigionamento di acque sotterranee per cui non si prevede un incremento dello sfruttamento significativo della risorsa idrica. Qualità dell’acqua In riferimenti alle acque di scarico si precisa che non sono presenti scarichi industriali, le uniche acque scaricate sono quelle meteoriche e quelle fognarie. Le acque meteoriche di piazzale di prima pioggia vengono trattate e riutilizzate mentre le seconde piogge sono parzialmente riutilizzate e in parte restituite all’ambiente tramite trincee disperdenti Qualità del suolo Non si prevedono contaminazioni del suolo in quanto lo stoccaggio di sostanze o attrezzature potenzialmente pericolose o le tubazioni interrate avverranno su superfici impermeabilizzate, non è prevista la costruzione di elementi interrati di stoccaggio Aria Le emissioni dell’impianto sono da ritenersi compatibili con il rispetto dei limiti imposti dalla vigente normativa per la qualità dell’aria e gli impatti sono compatibili e reversibili. Rumore Dagli esiti dei confronti tra le misure fonometriche eseguite, i risultati del software di modellazione acustica, i calcoli effettuati sono risultati conformi ai limiti di immissione assoluta, ai limiti di emissione e al rispetto del criterio differenziale sia in periodo diurno che notturno presso tutti i ricettori individuati Viabilità La viabilità di accesso all’impianto si presenta idonea all’intervento proposto. L’ingresso allo stabilimento in questione è unico sia per l’entrata sia per l’uscita e si trova sul margine opposto al SIC. Infine, il percorso dei mezzi per raggiungere l’impianto avviene attraverso la viabilità principale (strade provinciali, regionali, statali, autostrada). Con l’avvio dell’impianto non si rileva un aumento del traffico significativo Effetti sinergici cumulativi Come descritto nei capitoli precedenti, per quanto riguarda la valutazione delle incidenze provocate da “effetti sinergici cumulativi” non esistono opere e/o interventi direttamente connessi con l’intervento in progetto. Pertanto, non si prevedono l’insorgenza di effetti sinergici cumulativi che potrebbero provocare incidenze negative significative sulle aree della Rete Natura 2000.
  • 21. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 21 5. RISULTATI DELLA FASE DI SCREENING L’opera in progetto non va direttamente ad intersecare aree appartenenti alla Rete Natura 2000. Sulla base delle informazioni acquisite e precedentemente descritte, si evince che l’intervento non presenta aspetti che possano comportare incidenze significative dirette o indirette sui siti SIC/ZPS. In particolare: Per quanto riguarda gli habitat, l’intervento in progetto non ricade all’interno di aree SIC e/o ZPS: la distanza minima dell’area d’intervento dal perimetro dei SIC più prossimi alla stessa è pari a circa 75 m. Inoltre, da quanto sopra è possibile evidenziare che nell’area di intervento e nella sua prossimità non sono presenti gli Habitat inclusi nelle schede conoscitive predisposte dal Ministero dell’Ambiente. E’ quindi possibile affermare che: • l’intervento di progetto non comporterà una perdita di superficie di habitat in quanto l’area interessata dal progetto non fa parte degli habitat sensibili; • non provocherà frammentazione di habitat; • non provocherà in alcun modo disturbo agli habitat. La realizzazione dell’intervento non è in contrasto o in dissonanza con le specie indicate nelle schede dei Formulari Standard Rete Natura 2000. Su tali presupposti e di quanto specificato nei capitoli precedenti, è possibile affermare che, a seguito delle informazioni acquisite e sulla base delle incidenze riscontrate, la realizzazione dell’opera induce incidenze di effetto non significativo sui siti di Natura 2000 considerati. Frammentazione: L’opera non interrompe la continuità ecologica delle aree interessate, non si rileva perciò una frammentazione delle aree SIC oggetto di studio. Perturbazione: Gli interventi non prevedono perturbazioni durature significative, sia dirette che indirette, sugli equilibri ecologici delle aree appartenenti alla Rete Natura 2000
  • 22. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 22 TABELLA DI VALUTAZIONE riferita alle Specie di cui all'Art. 4 della Direttiva 2009/147/EC e elencate nell'Annesso II della Direttiva 92/43/EEC Grupp o Codic e Nome scientifico Presenza nell'area oggetto di valutazio ne Significativi tà negativa diretta Significativi tà negativa diretta effetti sinergici e cumulati vi B A298 Acrocephalus arundinaceus NO Nulla Nulla NO B A297 Acrocephalus scirpaceus NO Nulla Nulla NO B A168 Actitis hypoleucos NO Nulla Nulla NO B A324 Aegithalos caudatus NO Nulla Nulla NO B A247 Alauda arvensis NO Nulla Nulla NO B A229 Alcedo atthis NO Nulla Nulla NO F 1103 Alosa fallax NO Nulla Nulla NO B A054 Anas acuta NO Nulla Nulla NO B A056 Anas clypeata NO Nulla Nulla NO B A052 Anas crecca NO Nulla Nulla NO B A050 Anas penelope NO Nulla Nulla NO B A053 Anas platyrhynchos NO Nulla Nulla NO B A055 Anas querquedula NO Nulla Nulla NO B A051 Anas strepera NO Nulla Nulla NO B A043 Anser anser NO Nulla Nulla NO B A255 Anthus campestris NO Nulla Nulla NO B A257 Anthus pratensis NO Nulla Nulla NO B A256 Anthus trivialis NO Nulla Nulla NO B A226 Apus apus NO Nulla Nulla NO B A028 Ardea cinerea NO Nulla Nulla NO B A029 Ardea purpurea NO Nulla Nulla NO B A024 Ardeola ralloides NO Nulla Nulla NO B A169 Arenaria interpres NO Nulla Nulla NO B A221 Asio otus NO Nulla Nulla NO B A218 Athene noctua NO Nulla Nulla NO B A059 Aythya ferina NO Nulla Nulla NO B A061 Aythya fuligula NO Nulla Nulla NO B A060 Aythya nyroca NO Nulla Nulla NO F 1138 Barbus meridionalis NO Nulla Nulla NO F 1137 Barbus plebejus NO Nulla Nulla NO A 5357 Bombina pachipus NO Nulla Nulla NO B A021 Botaurus stellaris NO Nulla Nulla NO B A133 Burhinus oedicnemus NO Nulla Nulla NO B A087 Buteo buteo NO Nulla Nulla NO B A243 Calandrella brachydactyla NO Nulla Nulla NO B A144 Calidris alba NO Nulla Nulla NO B A149 Calidris alpina NO Nulla Nulla NO B A147 Calidris ferruginea NO Nulla Nulla NO B A145 Calidris minuta NO Nulla Nulla NO B A224 Caprimulgus europaeus NO Nulla Nulla NO
  • 23. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 23 TABELLA DI VALUTAZIONE riferita alle Specie di cui all'Art. 4 della Direttiva 2009/147/EC e elencate nell'Annesso II della Direttiva 92/43/EEC Grupp o Codic e Nome scientifico Presenza nell'area oggetto di valutazio ne Significativi tà negativa diretta Significativi tà negativa diretta effetti sinergici e cumulati vi B A366 Carduelis cannabina NO Nulla Nulla NO B A364 Carduelis carduelis NO Nulla Nulla NO B A363 Carduelis chloris NO Nulla Nulla NO B A365 Carduelis spinus NO Nulla Nulla NO B A335 Certhia brachydactyla NO Nulla Nulla NO B A288 Cettia cetti NO Nulla Nulla NO B A136 Charadrius dubius NO Nulla Nulla NO B A137 Charadrius hiaticula NO Nulla Nulla NO B A197 Chlidonias niger NO Nulla Nulla NO B A264 Cinclus cinclus NO Nulla Nulla NO B A081 Circus aeruginosus NO Nulla Nulla NO B A084 Circus pygargus NO Nulla Nulla NO B A289 Cisticola juncidis NO Nulla Nulla NO F 5304 Cobitis bilineata NO Nulla Nulla NO B A373 Coccothraustes hiaticula NO Nulla Nulla NO B A207 Columba oenas NO Nulla Nulla NO B A208 Columba palumbus NO Nulla Nulla NO B A349 Corvus corone NO Nulla Nulla NO B A113 Coturnix coturnix NO Nulla Nulla NO B A212 Cuculus canorus NO Nulla Nulla NO B A036 Cygnus olor NO Nulla Nulla NO B A253 Delichon urbica NO Nulla Nulla NO B A237 Dendrocopos major NO Nulla Nulla NO B A026 Egretta garzetta NO Nulla Nulla NO B A378 Emberiza cia NO Nulla Nulla NO B A377 Emberiza cirlus NO Nulla Nulla NO B A381 Emberiza schoeniclus NO Nulla Nulla NO B A269 Erithacus rubecula NO Nulla Nulla NO I 6199 Euplagia quadripunctar ia NO Nulla Nulla NO B A096 Falco tinnunculus NO Nulla Nulla NO B A322 Ficedula hypoleuca NO Nulla Nulla NO B A359 Fringilla coelebs NO Nulla Nulla NO B A360 Fringilla montifringilla NO Nulla Nulla NO B A125 Fulica atra NO Nulla Nulla NO B A153 Gallinago gallinago NO Nulla Nulla NO B A154 Gallinago media NO Nulla Nulla NO B A123 Gallinula chloropus NO Nulla Nulla NO B A342 Garrulus glandarius NO Nulla Nulla NO B A131 Himantopus himantopus NO Nulla Nulla NO B A300 Hippolais polyglotta NO Nulla Nulla NO
  • 24. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 24 TABELLA DI VALUTAZIONE riferita alle Specie di cui all'Art. 4 della Direttiva 2009/147/EC e elencate nell'Annesso II della Direttiva 92/43/EEC Grupp o Codic e Nome scientifico Presenza nell'area oggetto di valutazio ne Significativi tà negativa diretta Significativi tà negativa diretta effetti sinergici e cumulati vi B A251 Hirundo rustica NO Nulla Nulla NO B A022 Ixobrychus minutus NO Nulla Nulla NO B A233 Jynx torquilla NO Nulla Nulla NO F 1099 Lampetra fluviatilis NO Nulla Nulla NO F 1096 Lampetra planeri NO Nulla Nulla NO B A338 Lanius collurio NO Nulla Nulla NO B A339 Lanius minor NO Nulla Nulla NO B A341 Lanius senator NO Nulla Nulla NO B A184 Larus argentatus NO Nulla Nulla NO B A183 Larus fuscus NO Nulla Nulla NO B A176 Larus melanocephal us NO Nulla Nulla NO B A179 Larus ridibundus NO Nulla Nulla NO B A157 Limosa lapponica NO Nulla Nulla NO B A156 Limosa limosa NO Nulla Nulla NO B A292 Locustella luscinioides NO Nulla Nulla NO B A271 Luscinia megarhyncho s NO Nulla Nulla NO B A069 Mergus serrator NO Nulla Nulla NO B A230 Merops apiaster NO Nulla Nulla NO B A383 Miliaria calandra NO Nulla Nulla NO B A262 Motacilla alba NO Nulla Nulla NO B A261 Motacilla cinerea NO Nulla Nulla NO B A260 Motacilla flava NO Nulla Nulla NO B A319 Muscicapa striata NO Nulla Nulla NO M 1324 Myotis myotis NO Nulla Nulla NO B A160 Numenius arquata NO Nulla Nulla NO B A158 Numenius phaeopus NO Nulla Nulla NO B A023 Nycticorax nycticorax NO Nulla Nulla NO B A277 Oenanthe oenanthe NO Nulla Nulla NO B A337 Oriolus oriolus NO Nulla Nulla NO B A214 Otus scops NO Nulla Nulla NO B A094 Pandion haliaetus NO Nulla Nulla NO B A328 Parus ater NO Nulla Nulla NO B A329 Parus caeruleus NO Nulla Nulla NO B A330 Parus major NO Nulla Nulla NO B A325 Parus palustris NO Nulla Nulla NO B A354 Passer domesticus NO Nulla Nulla NO B A356 Passer montanus NO Nulla Nulla NO B A072 Pernis apivorus NO Nulla Nulla NO F 1095 Petromyzon marinus NO Nulla Nulla NO
  • 25. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 25 TABELLA DI VALUTAZIONE riferita alle Specie di cui all'Art. 4 della Direttiva 2009/147/EC e elencate nell'Annesso II della Direttiva 92/43/EEC Grupp o Codic e Nome scientifico Presenza nell'area oggetto di valutazio ne Significativi tà negativa diretta Significativi tà negativa diretta effetti sinergici e cumulati vi B A392 Phalacrocorax aristotelis NO Nulla Nulla NO B A017 Phalacrocorax carbo NO Nulla Nulla NO B A391 Phalacrocorax carbo sinensis NO Nulla Nulla NO B A151 Philomachus pugnax NO Nulla Nulla NO B A273 Phoenicurus ochruros NO Nulla Nulla NO B A274 Phoenicurus phoenicurus NO Nulla Nulla NO B A315 Phylloscopus collybita NO Nulla Nulla NO B A314 Phylloscopus sibilatrix NO Nulla Nulla NO B A316 Phylloscopus trochilus NO Nulla Nulla NO B A235 Picus viridis NO Nulla Nulla NO B A140 Pluvialis apricaria NO Nulla Nulla NO B A141 Pluvialis squatarola NO Nulla Nulla NO B A005 Podiceps cristatus NO Nulla Nulla NO B A008 Podiceps nigricollis NO Nulla Nulla NO B A120 Porzana parva NO Nulla Nulla NO B A119 Porzana porzana NO Nulla Nulla NO F 5962 Protochondrosto ma genei NO Nulla Nulla NO B A266 Prunella modularis NO Nulla Nulla NO B A372 Pyrrhula pyrrhula NO Nulla Nulla NO B A118 Rallus aquaticus NO Nulla Nulla NO B A132 Recurvirostra avosetta NO Nulla Nulla NO B A318 Regulus ignicapillus NO Nulla Nulla NO B A317 Regulus regulus NO Nulla Nulla NO B A336 Remiz pendulinus NO Nulla Nulla NO M 1304 Rhinolophus ferrumequinu m NO Nulla Nulla NO B A249 Riparia riparia NO Nulla Nulla NO F 1136 Rutilus rubilio NO Nulla Nulla NO F 6135 Salmo trutta NO Nulla Nulla NO B A275 Saxicola rubetra NO Nulla Nulla NO B A276 Saxicola torquata NO Nulla Nulla NO B A155 Scolopax rusticola NO Nulla Nulla NO B A361 Serinus serinus NO Nulla Nulla NO B A332 Sitta europaea NO Nulla Nulla NO B A063 Somateria mollissima NO Nulla Nulla NO B A195 Sterna albifrons NO Nulla Nulla NO B A193 Sterna hirundo NO Nulla Nulla NO B A191 Sterna sandvicensis NO Nulla Nulla NO B A210 Streptopelia turtur NO Nulla Nulla NO B A219 Strix aluco NO Nulla Nulla NO
  • 26. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 26 TABELLA DI VALUTAZIONE riferita alle Specie di cui all'Art. 4 della Direttiva 2009/147/EC e elencate nell'Annesso II della Direttiva 92/43/EEC Grupp o Codic e Nome scientifico Presenza nell'area oggetto di valutazio ne Significativi tà negativa diretta Significativi tà negativa diretta effetti sinergici e cumulati vi B A351 Sturnus vulgaris NO Nulla Nulla NO B A311 Sylvia atricapilla NO Nulla Nulla NO B A310 Sylvia borin NO Nulla Nulla NO B A309 Sylvia communis NO Nulla Nulla NO B A305 Sylvia melanocephal a NO Nulla Nulla NO B A004 Tachybaptus ruficollis NO Nulla Nulla NO F 5331 Telestes muticellus NO Nulla Nulla NO B A161 Tringa erythropus NO Nulla Nulla NO B A166 Tringa glareola NO Nulla Nulla NO B A164 Tringa nebularia NO Nulla Nulla NO B A165 Tringa ochropus NO Nulla Nulla NO B A162 Tringa totanus NO Nulla Nulla NO B A265 Troglodytes troglodytes NO Nulla Nulla NO B A286 Turdus iliacus NO Nulla Nulla NO B A283 Turdus merula NO Nulla Nulla NO B A285 Turdus philomelos NO Nulla Nulla NO B A284 Turdus pilaris NO Nulla Nulla NO B A287 Turdus viscivorus NO Nulla Nulla NO B A213 Tyto alba NO Nulla Nulla NO B A232 Upupa epops NO Nulla Nulla NO B A142 Vanellus vanellus NO Nulla Nulla NO I 1014 Vertigo angustior NO Nulla Nulla NO F Squalius squalus NO Nulla Nulla NO Gruppo: A = Anfibi, B = Uccelli, F = Pesci, I = Invertebrati, M = Mammiferi, P = Piante, R = Rettili
  • 27. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 27 6. CONCLUSIONE Breve descrizione del progetto Realizzazione di un impianto di trattamento di Rifiuti Solidi urbani (FORSU, ovvero la Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano, e verde) mediante processo di Digestione Anaerobica finalizzata alla produzione di Biogas (e quindi Biometano) e successivo processo di Compostaggio finalizzato al recupero della materia organica come Compost di Qualità Breve descrizione del sito Natura 2000 Il SIC "Parco della Magra-Vara" (Codice Sito Natura 2000 IT1343502) si estende per 2710 ha interamente in provincia di La Spezia, sviluppandosi lungo l'asta del fiume Vara ed il tratto del corso d'acqua del fiume Magra che va dalla confluenza con il Vara, in località Bottagna, fino alla foce a Bocca di Magra. Altri progetti che possono dare effetti combinati Non sono presenti progetti che possono avere effetti combinati Valutazione degli effetti Descrivere eventuali impatti diretti, indiretti e secondari del progetto (sia isolatamente sia in congiunzione con altri) sul sito Natura 2000 In riferimento alle valutazioni effettuate si afferma che l’intervento di progetto: • poichè l’area di progetto si trova all’esterno del SIC esso non comporterà perdita di superficie di habitat in quanto l’area di progetto non fa; • non comporterà perturbazione agli habitat; • non comporterà frammentazione di habitat; • non comporterà interferenze negative con le relazioni ecosistemiche principali che determinano la struttura e la funzionalità dei siti. Si afferma pertanto che l’opera di progetto non andrà a determinare incidenze significative negative sui siti della Rete Natura 2000 presi in esame.
  • 28. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 28 6.1 Esito della procedura di screening Il sottoscritto Arnaldo Dei Svaldi, rappresentante Legale della DESAM Ingegneria e Ambiente S.r.l. con Sede a Mogliano Venteo, Via Girardini, 13 (P.IVA 03371080262) DICHIARA Che le valutazioni effettuate sulla base della documentazione disponibile hanno permesso di verificare che con ragionevole certezza scientifica si può escludere il verificarsi di effetti significativi negativi sui seguenti siti della Rete Natura 2000: IT1343502 "PARCO DELLA MAGRA-VARA". Venezia, 08/04/2019 firma del legale rappresentante
  • 29. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 29 7. GLOSSARIO Biodiversità: Biodiversità è sinonimo di varietà delle forme di vita vegetali e animali nei diversi habitat del pianeta. E' un concetto molto ampio che include, la diversità genetica all'interno di una popolazione, il numero e la distribuzione delle specie in un'area, la diversità di gruppi funzionali (produttori, consumatori, decompositori) all'interno di un ecosistema, la differenziazione degli ecosistemi all'interno di un territorio. Ente gestore: L’Ente competente preposto alla valutazione di incidenza ai sensi degli artt.8 e 9 della l.r. n.28/2009; Frammentazione: Insufficiente connettività di un ecotessuto o un paesaggio, con separazione di ecotopi o gruppi di ecotopi dalla configurazione di elementi paesistici per mezzo di barriere. Impatti cumulativi: Gli impatti (positivi o negativi, diretti o indiretti, a lungo e a breve termine) derivanti da una gamma di attività in una determinata area o regione, ciascuno dei quali potrebbe non risultare significativo se considerato separatamente. Incidenza significativa: si intende la probabilità di un piano, un progetto o un intervento di modificare lo stato di conservazione delle specie e degli habitat per i quali il sito è stato designato e/o produrre effetti sull'integrità di un sito Natura 2000; la determinazione della significatività dipende dalle particolarità e dalle condizioni ambientali del sito. Incidenza negativa: si intende la possibilità di un piano, progetto o intervento di incidere significativamente su un sito Natura 2000, arrecando effetti negativi sull'integrità del sito e/ sullo stato di conservazione delle specie e degli habitat per i quali il sito è stato designato, con riferimento agli obiettivi della rete Natura 2000. Incidenza positiva: si intende la possibilità di un piano, progetto o intervento di incidere significativamente su un sito Natura 2000, non arrecando effetti negativi sull'integrità del sito e/o sullo stato di conservazione delle specie e degli habitat per i quali il sito è stato designato, nel rispetto degli obiettivi della rete Natura 2000. Integrità di un sito: definisce una qualità o una condizione di interezza o completezza del sito, nel senso di "coerenza della struttura e della funzione ecologica di un sito in tutta la sua superficie". Misure di mitigazione: azioni finalizzate ad attenuare gli impatti negativi di un piano/progetto/intervento ed i suoi effetti in fase di cantiere ed in quella di esercizio; Misure di compensazione: azioni concepite specificatamente per un piano, progetto o intervento tese a bilanciare gli impatti negativi ed a fornire una compensazione comparabile sul piano quali/quantitativo degli effetti negativi prodotti sulle specie e sugli habitat interessati, ai sensi dell’art.5, commi 9 e 10, del d.P.R. n.357/1997. Progetti e interventi con tali termini si intende non solo la realizzazione di lavori di costruzioni di opere, manufatti o altri interventi sul territorio, compresi quelli destinati allo sfruttamento delle risorse del suolo, ma anche, in senso lato, tutte quelle attività che possono avere incidenze significative su un sito o su una specie. Rete Natura 2000: Obiettivo finale della Direttiva Habitat (92/43/CEE): creazione di questa rete europea di zone speciali di conservazione, attraverso la quale garantire il mantenimento ed il ripristino di uno stato di conservazione soddisfacente dei tipi di habitat naturali e delle specie interessate nella loro area di ripartizione naturale. SIC: Area che, nella/e regione/i biogeografica cui appartiene, contribuisce in modo significativo a mantenere/ripristinare in uno stato di conservazione soddisfacente un tipo di habitat naturale di cui all'allegato I della Direttiva Habitat o una specie di cui all'allegato II della Direttiva Habitat.
  • 30. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 30 Valutazione di incidenza: è il procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano/progetto/intervento che possa avere incidenze significative su un sito Rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani/progetti/interventi e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso. La procedura ha lo scopo di salvaguardare l’integrità dei siti Rete natura 2000 attraverso l’esame delle interferenze di piani/progetti/interventi, ai sensi dell’art.6 comma 3 della direttiva 92/43/CEE, qualora questi non siano direttamente connessi e necessari alla conservazione degli habitat e delle specie per cui essi sono stati individuati, quindi previsti nella misure di conservazione o nel piano di gestione del sito in questione. Valutazione d'incidenza positiva: si intende l'esito di una procedura di valutazione di un piano, progetto o intervento che abbia accertato l'assenza di effetti negativi sull'integrità del sito. Valutazione d'incidenza negativa: si intende l'esito di una procedura di valutazione di un piano, progetto o intervento che abbia accertato la presenza di effetti negativi sull'integrità del sito. ZPS: Aree individuate dagli stati membri dell'Unione Europea da destinarsi alla conservazione degli uccelli selvatici, previste dalla Direttiva Uccelli. Assieme alle ZSC (Direttiva Habitat) costituiranno la Rete Natura 2000.
  • 31. Studio Prevalutazione di Incidenza VINCA Stabilimento di Saliceti pag. 31