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ALCUNE RISPOSTE AI PIU’
COMUNI PROBLEMI LEGATI A
UNA MOGLIE DIFFICILE
Selezione di Fatāwa dal sito Islam Q&A
Traduzione e adattamento a cura di Muhammad Nur al Haqq
Lei ha detto a suo marito: non sono
più tua moglie
Qual è la sentenza su una donna che dice a suo marito,
‘Io non sono più tua moglie’?
Lode ad Allāh.
Se una donna dice al marito, ‘Io non sono tua moglie’,
ciò non ha alcuna conseguenza, perché la moglie non ha
la possibilità di divorziare dal marito con il talāq.
Ma se l’uomo dice alla moglie ‘Tu non sei mia moglie’,
allora questa è una metafora per divorziare, come è stato
spiegato nella risposta alla domanda n. 100997.
La moglie dovrebbe evitare di usare queste parole,
perché il marito potrebbe arrabbiarsi e dirgli lo stesso, o
potrebbe confermare le sue parole e dire: Sì, tu non sei
mia moglie, o parole in tal senso.
I problemi coniugali devono essere affrontati in un clima
di amore e comprensione, prestando attenzione ai diritti
di ciascun partner.
Che Allāh ci aiuti tutti a fare ciò che Egli ama, e di cui Si
compiace.
E Allāh ne sa di più.
Fatwā n. 115211
Islam Q&A
Cattivo umore della moglie
As-salāmu aleykum, ho una moglie che è molto umorale.
Spesso si alza arrabbiata con me, con i bambini e con
molti dei nostri familiari. Ho parlato con lei in molte
occasioni e lei lo ammette e poi dopo si scusa. C’è
qualcosa nel Qur’ān e negli ahādīth che io possa leggerle
per rilassarla e calmarla per quanto possibile, e affinché
ciò non le accada? Oltre a questo, lei è una moglie e una
madre meravigliosa.
Lode ad Allāh.
Il fatto che tua moglie si scusa indica che essa riconosce i
suoi errori e se ne rammarica, che è il primo passo verso
la soluzione del problema. Ricordale la sua posizione
nella casa e che lei è un esempio per i figli, e avvertila che
i suoi bambini possono imitare il suo cattivo
comportamento e ciò può diventare parte della loro
personalità, perpetuando così il problema.
Prova a contenerla con la tua pazienza. Il tuo riconoscere
che è una buona moglie e madre mi ricorda l’hadīth del
Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam): “Nessun uomo
credente dovrebbe odiare una donna credente: se gli
ripugna una delle sue caratteristiche, ne sarà
soddisfatto con un altra.”
(Riportato da Muslim, 2672)
An-Nawawī (rahimahullāh) disse nel suo commento su
questo hadīth: “Vale a dire, non dovrebbe odiarla,
perché, anche se può trovare in lei una caratteristica che
detesta, troverà qualcosa che lo compiace. Anche se lei
può essere stizzosa, può anche essere religiosa o bella o
casta o gentile verso di lui o qualcosa del genere.”
Chiediamo ad Allāh di guidare tua moglie e rendere
buono il suo carattere. Che Allāh benedica il nostro
Profeta Muhammad.
Shaykh Muhammed Salih Al-Munajjid
Fatwā n. 3171
Sua moglie è debole nell’impegno religioso:
lui cosa dovrebbe fare?
Sono un uomo giovane, trentenne. Prima di sposarmi
non ero impegnato (nella Da’wah), ma ora - sia lodato
Allāh - sono stato benedetto con la guida. Mi sono
sposato con una ragazza che si è laureata presso la
Facoltà degli Studi Islamici e ne ero felice, perché
pensavo che mi avrebbe aiutato ad obbedire ad Allāh.
Ma dopo averla conosciuta, ho scoperto che è una
ragazza molto ordinaria e che non si impegna affatto, e
che ha molte qualità negative, quali: non denuncia
nessuna cattiva azione, sia maggiore che minore.
Piuttosto lei stessa fa anche alcune azioni malvagie,
come guardare la televisione, spettegolare e fare pochi
atti di culto. Ma ha anche alcune buone qualità, come
l’essere buona e paziente, ed esegue tutti i suoi doveri
coniugali e si prende cura della casa. Ciò che mi
sconvolge è che volevo qualcuno che mi aiutasse ad
essere più impegnato sposando una donna che era
religiosamente impegnata, ma ho scoperto che colei che
pensavo fosse religiosamente impegnata ha bisogno di
qualcuno che la aiuti. Questo è il mio problema.
Spero che possa aiutarmi a trovare una soluzione. Grazie
mille.
Lode ad Allāh.
Il problema che descrivi è quello affrontato da molti
giovani che pensavano che le loro mogli avrebbero
potuto apprendere e fare Da’wah, e che si sarebbero
impegnate seriamente nel culto e aiutato i loro mariti ad
essere religiosamente impegnati, non importa quanto i
mariti siano venuti meno in questo. Ma in realtà la
moglie non può essere influenzata da nessuno tanto
quanto il marito. Quindi, se il marito non dà il buon
esempio, l’impegno della moglie diverrà presto debole.
Questo è ciò che accade di solito. Questo non significa
che non ci sono situazioni buone in cui la donna è
l’esempio che guida il marito lungo il sentiero della
guida.
Il fatto che hai scoperto che tua moglie è una ragazza
normale non vuol dire che hai fallito, e non dovrebbe
essere un motivo di rammarico. Piuttosto ciò dovrebbe
essere per te un motivo per cercare la ricompensa
chiamandola alla guida.
Quello che hai detto delle sue buone qualità ti aiuterà a
raggiungere questo, in sha’ Allāh.
Così dovresti essere colui che la chiama, che le
rammenta e la consiglia... Riempi il suo tempo libero con
cose positive, come nastri, libri e riviste. Non rinunciare
a riprenderla se spettegola o guarda la televisione, ma
fallo in una maniera dolce, compassionevole e
amorevole.
Prova a farla aderire ad un’organizzazione per la
memorizzazione del Qur’ān, o convincila a frequentare le
lezioni pubbliche con te, o a formare legami con alcune
famiglie rette. Questi sono i migliori modi in cui puoi
aiutare tua moglie a rafforzare la sua fede.
Forse quello che menzioni di lei a proposito del suo non
adorare molto è legato alle tue mancanze in tal senso, o
al tuo trascurare di convincerla a unirsi a te. Prova ad
aiutarla e a ricordarle la virtù delle preghiere nāfil, la
ricompensa nel pregare al-qiyām al-layl e il digiuno. Fai
con lei quanti più di questi atti di adorazione puoi.
Sii il qawwām (guida, protettore e colui che mantiene) di
tua moglie, impediscile di fare cose harām o cose dubbie.
Chiedi ad Allāh, dicendo:
‫ا‬َ‫ن‬َّ‫ب‬َ‫ر‬‫َب‬‫ه‬‫ا‬َ‫ن‬َ‫ل‬‫ِن‬‫م‬‫ا‬َ‫ن‬ِ‫ج‬‫ا‬ َ‫و‬‫ز‬َ‫أ‬‫ا‬َ‫ن‬ِ‫ت‬‫ا‬َّ‫ي‬ِّ‫ر‬ُ‫ذ‬ َ‫و‬َ‫ة‬َّ‫ر‬ُ‫ق‬‫ن‬ُ‫ي‬‫ع‬َ‫أ‬‫ا‬َ‫ن‬‫ل‬َ‫ع‬‫اج‬ َ‫و‬َ‫ِين‬‫ق‬َّ‫ت‬ُ‫م‬‫ِل‬‫ل‬‫اما‬َ‫م‬ِ‫إ‬
“Nostro Signore, dacci conforto nelle nostre
spose e nei nostri figli e fai di noi una guida per i
Muttaqūn [i timorati di Allāh].” [Al-Furqān, 74]
Chiediamo ad Allāh di raddrizzare i tuoi affari e gli affari
di tutti i Musulmani.
Islam Q&A
Fatwā n. 34151
Può un marito permettere a sua moglie
di scoprire il suo viso?
Qual è la sentenza su un marito che permette alla moglie
di uscire di casa con il trucco e grandi orecchini pendenti
dalle orecchie, con il suo kimār indossato in modo tale
da mostrare le sue orecchie e il collo.
Lode ad Allāh.
Il marito deve rendersi conto che è responsabile per sua
moglie, i suoi figli e le figlie. Secondo l’hadīth di ‘Abd-
Allāh ibn ‘Umar (radiAllāhu ‘anuhum), egli disse: Ho
sentito il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) dire: “Ognuno di voi è un pastore e ognuno di
voi è responsabile del suo gregge. Il principe è un
pastore ed è responsabile del suo gregge. Un uomo è un
pastore ed è responsabile del suo gregge. Una donna è il
pastore della casa del marito ed è responsabile del suo
gregge. Il servo è il pastore della ricchezza del suo
padrone ed è responsabile del suo gregge. Un uomo è il
pastore della ricchezza del padre ed è responsabile del
suo gregge. Ognuno di voi è un pastore ed è
responsabile del proprio gregge.”
(Narrato da al-Bukhāri, 893; Muslim, 1829)
Così il marito sarà responsabile davanti ad Allāh, nel
Giorno della Resurrezione, per la propria moglie e i suoi
figli se non è stato all’altezza di consigliarli e istruirli nel
modo corretto.
In secondo luogo:
I sapienti hanno affermato che gli ornamenti delle donne
si dividono in due categorie:
Ornamento visibile, che è l’abito esteriore della donna;
E ornamento nascosto, che nessuno dovrebbe vedere ad
eccezione del marito, come kohl, bracciali e anelli.
L’evidenza per questo è il resoconto narrato da Ibn
Mas’ūd, concernente l’interpretazione del versetto in cui
Allāh dice:
‫وال‬‫يبدي‬‫ن‬‫زينتهن‬‫إال‬‫ما‬‫ظهر‬‫منها‬
“…e di non mostrare, dei loro ornamenti, se non
quello che appare.” [An-Nūr, 31]
Ibn Mas’ūd disse: L’ornamento è di due tipi: ornamento
visibile e ornamento nascosto che nessuno dovrebbe
vedere ad eccezione del marito. Per quanto riguarda
l’ornamento visibile, questo è il vestito. Quanto
all’ornamento nascosto, si tratta di cose come kohl,
bracciali e anelli.
Secondo un altro resoconto, l’ornamento visibile
comprende gli abiti. Ciò che è nascosto comprende
cavigliere, orecchini e braccialetti.
Narrato da Ibn Jarīr nel suo Tafsīr, 18/117
Un’interpretazione simile è stata narrata anche da Ibn
‘Abbās.
Vedere Adwa’ al-Bayān, 6/196
Conseguentemente i sapienti hanno detto che è
obbligatorio per una donna coprirsi viso, mani e
ornamenti nascosti. Questo è ciò che viene considerato
più corretto da un certo numero di sapienti, tra cui
Shaykh al-Islam Ibn Taymiyah (rahimahullāh).
Ash-Shanqīti (rahimahullāh) disse, discutendo di questo
problema e dopo aver citato le opinioni dei sapienti e
dichiarato che il resoconto narrato da Ibn Mas’ūd è
probabile che sia il più corretto: A nostro avviso, questo
punto di vista rappresenta l’opinione più corretta; è più
sul sicuro, più lontano da ogni sospetto e causa di fitnah.
Adwa’ al-Bayān, 6/192
Trucco e simili, e la henna, sono tipi di ornamento che
non è permesso alla donna Musulmana mostrare ai non-
mahrahim.
Shaykh Muhammad al-Sālih al-‘Uthaymīn disse:
Non c’è niente di male nell’utilizzo della henna per
ornamento, soprattutto per una donna sposata che si
adorna con essa per il suo sposo. Quanto alle donne non
sposate, la corretta visione è che è permesso, ma non
dovrebbero mostrarla alla gente perché è un tipo di
ornamento.
Fatāwa al-Mar’ah al-Muslimah, 1/477
Ma alcuni medici hanno detto che l’utilizzo di trucchi
artificiali danneggiano la pelle della donna. Se questo è
provato, allora dovrebbe essere evitato.
Shaykh Ibn ‘Uthaymīn disse:
Se il trucco abbellisce una donna e non gli causa alcun
danno, allora non c’è niente di sbagliato in esso, ma ho
sentito dire che il trucco danneggia la pelle del viso, e che
quindi altera la pelle del viso in un brutto modo, prima
che la pelle cambia a seguito dell’invecchiamento. Spero
che le donne chiedano ai loro medici a questo proposito.
Se ciò è provato, allora usare il trucco o è harām o
perlomeno makrūh, perché tutto ciò che causa deformità
in una persona o la rende brutta è harām o makrūh.
Fatāwa al-Mar’ah al-Muslimah, 1/474
In terzo luogo:
Per quanto riguarda il mostrare il collo e le orecchie di
una donna da sotto il suo khimār, questo è harām: le
orecchie e il collo sono fra le aree che è comandato alla
donna di nascondere agli uomini non-mahram, fanno
parte della bellezza che è proibito scoprire di fronte a
chiunque ad eccezione del proprio marito e dei
mahrahim. I Fuqahā’ sono d’accordo che le orecchie di
una donna sono ‘awrah e non è permesso mostrarle ai
non-mahrahim. Qualsiasi tipo di ornamento che è
collegato ad esse - come gli orecchini - è anche parte
dell’ornamento nascosto che non è lecito mostrare.
Al-Mawsū’ah al-Fiqhiyyah, 2/376
Relativamente alle condizioni dell’hijāb, vedere la
domanda n. 6991.
Per riassumere: non è permesso per un marito
consentire a sua moglie di mostrare i suoi ornamenti
nascosti. Egli deve dirle di indossare l’hijāb adeguato,
altrimenti il marito sarà incluso tra coloro che la
Sharī’ah considera come quelli che non hanno la corretta
gelosia protettiva concernente il proprio onore.
Il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Ci sono
tre che non entreranno in Paradiso e che Allāh non
guarderà nel Giorno della Resurrezione: colui che
disobbedisce ai suoi genitori, la donna che imita gli
uomini, e il cornuto.”
(Narrato da Ahmad; Ahmad Shākir (6180) disse, la sua
isnād è sahīh)
Sua moglie deve temere Allāh e osservare il corretto
hijāb. Questo sarà un bene per lei riguardo al suo
impegno religioso e davanti al suo Signore.
E Allāh ne sa di più.
Islam Q&A
Fatwā n. 9611
La moglie non è interessata ai
rapporti sessuali
Mi sono sposato quattro anni fa, e ho una figlia di tre
anni. Mia moglie non è per nulla interessata al sesso.
Abbiamo provato diversi medici, ma senza alcun
miglioramento. Io mi masturbo molto, il che ha causato
alcuni effetti negativi, ma non posso smettere dato che
vivo in Canada, dove non si può sposare più di una
moglie. È questo un buon motivo per sposare una
seconda moglie, o c’è qualche altra soluzione al mio
problema?
Sia lodato Allāh, e la pace e le benedizioni siano sul Suo
Messaggero.
Fratello mio, chiedo ad Allāh di aiutarti a far fronte a
questo problema che ti fa soffrire, e che ha a che fare con
la madre di tua figlia, la più vicina a te delle persone.
Vorrei produrre tre punti per te:
Ti è permesso godere di tua moglie in ciascuno dei modi
in cui Allāh te l’ha reso lecito. Ciò include la
masturbazione dalla sua mano. Il motivo che hai
menzionato nella tua domanda è un motivo sufficiente
per prendere un’altra moglie. Se non riesci a trovare
altra soluzione a questo problema se non divorziando da
questa donna, perché tra lei e te non vi è più alcun
rapporto nel letto coniugale, e dopo sposi un’altra
donna, non c’è niente di sbagliato in questo, in sha’
Allāh. Dovresti consultare i fratelli intorno a te che
conoscono la vostra situazione, e cercare la guida di
Allāh pregando istikhārah. Che Allāh vi guidi sulla strada
giusta.
Che Allāh benedica il nostro Profeta Muhammad.
Shaykh Muhammed Salih Al-Munajjid
Fatwā n. 1925
Sua moglie lo ingiuria e lo insulta.
Cosa dovrebbe fare?
C’è una moglie molto maleducata che diffama e insulta il
marito. Lui l’ha messa in guardia più di una volta, ma lei
insiste nell’insultarlo. Lui non può tollerare questo ma
ha una figlia, e teme per la figlia se ripudia la propria
moglie. Cosa dovrebbe fare?
Lode ad Allāh.
Se la moglie insulta e ingiuria il marito, allora lui deve
consigliarla e avvertirla, e spiegargli che con il suo
cattivo parlare incorre nel peccato, soprattutto perché il
marito è la più meritevole delle persone del suo rispetto
e del buon trattamento, come il Profeta (sallAllāhu
‘aleyhi wa sallam) disse: “Se avessi ordinato a qualcuno
di prosternarsi davanti a qualcun altro, avrei certo
ordinato alle donne di prosternarsi davanti ai loro
mariti, a causa dei diritti che Allāh ha dato ed essi su di
loro.”
(Narrato da Abu Dawūd, 2140 e at-Tirmidhī 1159,
classificato come sahīh da al-Albānī in Sahīh Abi Dawūd)
Si dovrebbe seguire con lei il metodo che Allāh ha
indicato nel Suo Libro, ammonendola, abbandonandola
nel letto e battendola in modo tale da non causarle ferite.
Se niente di tutto ciò ha successo, allora si dovrebbe
cercare l’aiuto nel consigliarla da parte di una persona
retta nella sua famiglia, in modo da preservare la
famiglia e prendersi cura dei diritti dei figli, se ce ne
sono.
Allāh dice:
ُ‫ل‬‫ا‬َ‫ج‬ِّ‫الر‬َ‫ون‬ُ‫م‬‫ا‬ َّ‫و‬َ‫ق‬‫ى‬َ‫ل‬َ‫ع‬ِ‫اء‬َ‫س‬ِّ‫ن‬‫ال‬‫ا‬َ‫م‬ِ‫ب‬َ‫ل‬َّ‫ض‬َ‫ف‬ُ َّ‫ّللا‬‫م‬ُ‫ه‬َ‫ض‬‫ع‬َ‫ب‬‫ى‬َ‫ل‬َ‫ع‬‫ض‬‫ع‬َ‫ب‬‫ا‬َ‫م‬ِ‫ب‬ َ‫و‬‫وا‬ُ‫ق‬َ‫ف‬‫ن‬َ‫أ‬‫ِن‬‫م‬
‫م‬ِ‫ه‬ِ‫ل‬‫ا‬ َ‫و‬‫م‬َ‫أ‬ُ‫ات‬َ‫ِح‬‫ل‬‫ا‬َّ‫الص‬َ‫ف‬‫ات‬َ‫ت‬ِ‫ن‬‫ا‬َ‫ق‬‫ات‬َ‫ِظ‬‫ف‬‫ا‬َ‫ح‬ِ‫ب‬‫ي‬َ‫غ‬‫ِل‬‫ل‬‫ا‬َ‫م‬ِ‫ب‬َ‫ِظ‬‫ف‬َ‫ح‬ُ َّ‫ّللا‬‫ِي‬‫ت‬ َّ‫الَّل‬ َ‫و‬َ‫ون‬ُ‫ف‬‫ا‬َ‫خ‬َ‫ت‬
َّ‫ُن‬‫ه‬َ‫وز‬ُ‫ش‬ُ‫ن‬َّ‫ُن‬‫ه‬‫و‬ُ‫ظ‬ِ‫ع‬َ‫ف‬َّ‫ُن‬‫ه‬‫و‬ُ‫ر‬ُ‫ج‬‫اه‬ َ‫و‬‫ِي‬‫ف‬ِ‫ع‬ِ‫ج‬‫ا‬َ‫ض‬َ‫م‬‫ال‬َّ‫ُن‬‫ه‬‫و‬ُ‫ب‬ ِ‫ر‬‫اض‬ َ‫و‬‫ن‬ِ‫إ‬َ‫ف‬‫م‬ُ‫ك‬َ‫ن‬‫ع‬َ‫ط‬َ‫أ‬َ‫َّل‬َ‫ف‬‫وا‬ُ‫غ‬‫ب‬َ‫ت‬
َّ‫ن‬ِ‫ه‬‫ي‬َ‫ل‬َ‫ع‬‫يَّل‬ِ‫ب‬َ‫س‬َّ‫ن‬ِ‫إ‬َ َّ‫ّللا‬َ‫ان‬َ‫ك‬‫ا‬‫ِي‬‫ل‬َ‫ع‬‫ا‬‫ير‬ِ‫ب‬َ‫ك‬
“Gli uomini sono i protettori delle donne e
coloro che le mantengono, a causa della
preferenza che Allāh concede agli uni rispetto
alle altre e perché spendono (per esse) i loro beni
(sostenendole). Le (donne) virtuose sono le devote
obbedienti, che proteggono nel segreto quello
che Allāh ha preservato (vale a dire la loro castità e le
proprietà del marito). Ammonite (come prima cosa)
quelle di cui temete l’insubordinazione, (poi)
lasciatele sole nei loro letti, (e per ultimo) battetele
(leggermente, se è utile). Se poi vi obbediscono, non
fate più nulla (di fastidioso) contro di esse. Allāh è
l’Altissimo, il Più Grande.” [An-Nisā’, 34]
Tra gli ammonimenti che si possono usare con lei c’è il
parlargli del peccato che sta commettendo disobbedendo
a suo marito, e la grande ricompensa che otterrà se gli
obbedisce.
Si dovrebbe anche spiegarle il danno che subirà lei, suo
marito e sua figlia in caso di divorzio o se continua a
comportarsi in questo modo.
Se la moglie reagisce ed è influenzata da questo
ammonimento, e la smette con questo cattivo
comportamento, allora questo è ciò che si vuole. Se
persiste nella sua malvagità e stupidità, allora non c’è
colpa sul marito se divorzia da lei.
I sapienti hanno affermato che il divorzio può essere
permesso se diventa necessario a causa del cattivo
atteggiamento e della cattiva condotta della moglie, e se
si è danneggiati da ciò e lo scopo del matrimonio non
viene raggiunto.
Al-Mughni (10/324).
Quello che hai menzionato a proposito del timore per la
figlia in caso di separazione, è qualcosa che dovrebbe
essere preso in considerazione. Se c’è timore che non si
sarà in grado di allevarla, o che la ragazza subirà un
danno a causa di questo divorzio, allora si dovrebbero
valutare i due mali, quello di stare con una donna il cui
atteggiamento è cattivo e che offende, e quello che
potrebbe accadere a sua figlia dopo un divorzio. Uno dei
principi fondamentali della Sharī’ah è scegliere il minore
dei due mali, al fine di scongiurare il più grande.
Si dovrebbe pregare istikhārah, chiedendo ad Allāh la
guida prima di prendere una decisione, e ci si dovrebbe
sforzare per la riconciliazione, se possibile. Se ciò non è
possibile, allora ci si sforzi di proteggere la figlia e di
ottenere la sua custodia, e non lasciarla a questa donna
che la alleverà con il suo atteggiamento.
Consigliamo di pregare Allāh e di temerLo sempre,
perché Allāh ha promesso provvidenze e una via d’uscita
ai pii che sempre Lo temono.
Allāh dice:
‫ن‬َ‫م‬ َ‫و‬ِ‫ق‬َّ‫ت‬َ‫ي‬َ َّ‫ّللا‬‫ل‬َ‫ع‬‫ج‬َ‫ي‬ُ‫ه‬َ‫ل‬‫جا‬َ‫ر‬‫خ‬َ‫م‬‫ر‬َ‫ي‬ َ‫و‬ُ‫ه‬‫ق‬ُ‫ز‬‫ِن‬‫م‬ُ‫ث‬‫ي‬َ‫ح‬‫ال‬ُ‫ب‬ِ‫س‬َ‫ت‬‫ح‬َ‫ي‬‫ن‬َ‫م‬ َ‫و‬‫ل‬َّ‫ك‬ َ‫و‬َ‫ت‬َ‫ي‬‫ى‬َ‫ل‬َ‫ع‬ِ َّ‫ّللا‬
َ‫و‬ُ‫ه‬َ‫ف‬ُ‫ه‬ُ‫ب‬‫س‬َ‫ح‬َّ‫ن‬ِ‫إ‬َ َّ‫ّللا‬ُ‫ِغ‬‫ل‬‫ا‬َ‫ب‬ِ‫ه‬ِ‫ر‬‫م‬َ‫أ‬‫د‬َ‫ق‬َ‫ل‬َ‫ع‬َ‫ج‬ُ َّ‫ّللا‬ِّ‫ل‬ُ‫ك‬ِ‫ل‬‫ء‬‫ي‬َ‫ش‬‫را‬‫د‬َ‫ق‬
“A chi teme Allāh e mantiene il suo dovere verso
di Lui, Egli apre una via d’uscita (da ogni
difficoltà), e gli concede provvidenze da dove non
ne attendeva. Allāh basta a chi confida in Lui. In
verità Allāh realizza i Suoi intenti. Allāh ha
stabilito una misura per ogni cosa.” [Aţ-Ţalāq, 2-3]
Consigliamo anche di pentirsi ad Allāh da tutti i peccati,
perché il cattivo atteggiamento della moglie può essere
una punizione per i peccati che si sono commessi, come
è stato narrato che al-Fudayl ibn ‘Iyād (rahimahullāh)
disse: Sono disobbediente nei confronti di Allāh, poi
vedo questo nell’atteggiamento della mia cavalcatura o
di mia moglie.
Chiediamo ad Allāh di stabilire rettamente i nostri affari
e quelli dei Musulmani.
E Allāh ne sa di più.
Islam Q&A
Fatwā n. 96103
Il marito ha il diritto di interferire nelle
relazioni della moglie con le sue amicizie?
Vorrei sapere se il marito ha il diritto, secondo la
Sharī’ah, di interferire nella scelta della moglie delle
proprie amicizie. C’è qualche prova nel Qur’ān o nella
Sunnah?
Lode ad Allāh.
In primo luogo:
Naturalmente, una donna sposata avrà delle amicizie
precedenti il suo matrimonio, e non c’è nulla nella
Sharī’ah che la tiene lontana dalle sue amicizie, a meno
che il marito non le dà il permesso per questo. Piuttosto,
le cose restano come sono, così lei può mantenere le sue
amicizie di prima, e la possono andare a trovare nella
sua casa e lei può onorare (queste amicizie) con
l’ospitalità. Così è come stavano le cose tra le nobili
Sahābiyyat, soprattutto tra le Madri dei Credenti, le
mogli del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam).
E’ stato narrato che Umm Salama disse: Il Profeta
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) pregò ‘Asr, poi entrò da
me e alcune donne dei Banu Harām, che erano tra gli
Ansār, erano con me.
(Narrato da al-Bukhāri, 1233; Muslim, 834)
Ecco Umm Salama; il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) entrò nella sua casa e trovò delle sue amiche con
lei. Poi ella (radiAllāhu ‘anha) disse che pregò due rak’āt
per adempiere alla preghiera di Sunnah del Zuhr.
C’è una grande quantità di prove, ma quella che abbiamo
citato sopra è sufficiente. Infatti il principio di base è che
il marito dovrebbe onorare le amicizie di sua moglie
anche dopo che sua moglie muore! Questo aspetto è
menzionato nella Sunnah sahīh.
E’ stato narrato che ‘Āishah (radiAllāhu ‘anha) disse:
Non mi sono mai sentita gelosa di nessuna delle mogli
del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) ad eccezione di
Khadījah, anche se non l’ho mai incontrata. Ma il Profeta
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) era solito parlare di lei
spesso, e a volte avrebbe macellato una pecora per poi
tagliarla e inviarla agli amici di Khadījah. Un giorno gli
dissi: E’ come se non ci fosse nessuna donna in questo
mondo eccetto Khadījah! Lui disse: “Lei era così e così, e
non ho figli da lei.”
(Narrato da al-Bukhāri, 3607; Muslim, 2435)
In secondo luogo:
Quello che abbiamo menzionato sopra non è in
contraddizione con il dovere della moglie di obbedire a
suo marito se lui le dice di porre fine alla sua relazione
con una delle sue amicizie, o non consenta a una di loro
di farle visita, perché il marito è responsabile delle mogli
nella casa, ed è un pastore che è responsabile del suo
gregge.
Allāh, sia Egli magnificato, dice:
ُ‫ل‬‫ا‬َ‫ج‬ِّ‫الر‬َ‫ون‬ُ‫م‬‫ا‬ َّ‫و‬َ‫ق‬‫ى‬َ‫ل‬َ‫ع‬ِ‫اء‬َ‫س‬ِّ‫ن‬‫ال‬‫ا‬َ‫م‬ِ‫ب‬َ‫ل‬َّ‫ض‬َ‫ف‬ُ َّ‫ّللا‬‫م‬ُ‫ه‬َ‫ض‬‫ع‬َ‫ب‬‫ى‬َ‫ل‬َ‫ع‬‫ض‬‫ع‬َ‫ب‬‫ا‬َ‫م‬ِ‫ب‬ َ‫و‬‫وا‬ُ‫ق‬َ‫ف‬‫ن‬َ‫أ‬‫ِن‬‫م‬
‫م‬ِ‫ه‬ِ‫ل‬‫ا‬ َ‫و‬‫م‬َ‫أ‬
“Gli uomini sono i protettori e coloro che
mantengono le donne, a causa della preferenza
che Allāh concede agli uni rispetto alle altre...”
[An-Nisā’, 34]
E il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “L’uomo
è pastore della sua famiglia ed è responsabile del suo
gregge.”
(Narrato da al-Bukhāri, 853; Muslim, 1829)
La moglie non ha il diritto di ammettere chiunque nella
casa del marito, se il marito non vuole che la persona
entri in casa sua. E la moglie non ha il diritto di andare
fuori dalla casa coniugale senza il permesso del marito.
Anche se lui non le permette di visitare la sua famiglia,
lei deve astenersi dal farlo. Egli può essere ingiusto in
questa sua decisione, nel qual caso sta peccando; o può
essere nel giusto, nel qual caso sarà ricompensato. In
ogni caso, è obbligatorio per la moglie obbedire al marito
a questo riguardo. La donna saggia non metterà
l’amicizia di una donna prima del suo ruolo di moglie
che è felice con il marito e i figli nella casa coniugale.
E’ stato narrato che Jābir disse: Il Profeta (sallAllāhu
‘aleyhi wa sallam) disse: “Temete Allāh riguardo alle
donne, perché le avete prese come un pegno da parte di
Allāh, e l’intimità con esse vi è divenuta lecita dalla
Parola di Allāh. I vostri diritti su di loro è che esse non
dovrebbero consentire a nessuno di coloro che detestate
di sedersi sui vostri arredi. Se lo faranno, allora
colpitele, ma in un modo tale da non causare loro delle
ferite o lasciargli dei segni. I loro diritti su di voi sono
che dovreste provvedere ad esse e vestirle in modo
conveniente.”
(Narrato da Muslim, 1218)
Se il marito le sta impedendo di vedere una particolare
amicizia, non significa necessariamente che quella
donna è di cattivo carattere o priva di impegno religioso:
piuttosto i pro e i contro di qualsiasi relazione sono molti
e la moglie non può comprendere in tutti i casi questi
pro e contro. Ma se il marito vede qualcosa
nell’atteggiamento o nell’impegno religioso (o la loro
assenza) di quell’amica, che rende ciò necessario, allora
la questione è chiara e non necessita di alcuna
spiegazione.
Per ulteriori informazioni, si prega di vedere la risposta
alle domande n. 112048 e 10680.
E Allāh ne sa di più.
Islam Q&A
Fatwā n. 170562
La moglie di un Dāiyah si lamenta perché
il marito è molto occupato
Sono un fratello coinvolto nella Da’wah e mia moglie si
lamenta dicendo che ho delle responsabilità verso di lei e
il bambino e che ho il dovere di dedicargli più tempo. Io
adempio alla mia responsabilità, lavoro e trascorro
anche del tempo con lei, ma lei non è felice di questo,
allora gentilmente mi guidi: che cosa devo fare?
Lode ad Allāh.
Questa Ummah è la nazione della moderazione e
dell’equilibrio, così chiunque appartiene a questa
Ummah deve essere come essa, in tutti gli ambiti della
sua vita.
Allo stesso tempo, mentre abbiamo sentito di alcuni
Musulmani che spendono la maggior parte del tempo
lontano dalle loro famiglie - sia per Da’wah che per
viaggiare o per qualche altro scopo lecito - stiamo anche
ascoltando l’opposto, dove alcune persone rimangono
con le loro famiglie per tutto il tempo e non dedicano
nessun momento a chiamare gli altri ad Allāh.
Proprio come la famiglia di un uomo ha dei diritti su di
lui che egli non dovrebbe trascurare, anche altre
persone, Musulmani e non-Musulmani - hanno dei
diritti su di lui che egli non dovrebbe ignorare...
E’ stato riportato da al-Hasan che ‘Ubayd-Allāh ibn
Ziyād visitò Ma’qil ibn Yassār durante la sua ultima
malattia. Ma’qil gli disse: Ti dirò un hadīth che ho
sentito dal Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam). Ho sentito il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) dire: “Non c’è persona a cui Allāh ha affidato
della gente di cui prendersi cura ed egli fallisce nel
prendersi correttamente cura di essi, senza che per
questo non sentirà il profumo del Paradiso.”
(Narrato da al-Bukhāri, 6731; Muslim, 142)
‘Abd-Allāh ibn ‘Umar disse: Il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi
wa sallam) disse: “Ognuno di voi è un pastore e ad
ognuno di voi sarà chiesto conto (di quelli affidati alla
sua cura). Il principe è un pastore e gli sarà chiesto
conto. Un uomo è il pastore della sua famiglia e gli sarà
chiesto conto. Una donna è il pastore della casa del
marito e gli sarà chiesto conto. Uno schiavo è il pastore
della ricchezza del suo padrone e gli sarà chiesto conto.
Ognuno di voi è un pastore e ad ognuno di voi sarà
chiesto conto (di quelli affidati alle vostre cure).”
(Narrato da al-Bukhāri, 4892; Muslim, 1829)
Molte donne vogliono che i loro mariti non escano e non
le lascino, nemmeno per pregare (in moschea)! Allora
cosa dire del chiamare la gente ad Allāh? Una donna
disse nel passato: tre co-mogli sarebbero per me più
leggere della biblioteca di mio marito! Perché suo marito
era appassionato di apprendimento e lettura.
Così (alla moglie) non dovrebbe essergli dato tutto ciò
che vuole; la questione dovrebbe essere riferita a ciò che
Allāh ama e vuole.
Nel caso di alcuni atti di culto, il Profeta (sallAllāhu
‘aleyhi wa sallam) ci ha detto di non andare oltre quanto
è prescritto nella Sharī’ah, per timore che i diritti degli
altri, soprattutto della famiglia, possano essere colpiti a
causa di questo. Un certo numero di ahādīth sono stati
narrati relativamente a tale questione, ad esempio:
‘Awn ibn Abi Juhayfah narrò che suo padre disse: il
Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), istituì la
fratellanza (mu’ākhah) tra Salmān e Abu’l-Dardā’.
Salmān visitò Abu’l-Dardā’ e notò che Umm al-Dardā’
appariva malconcia e trascurata (questo prima che la
āyah del hijāb era stata rivelata). Egli le disse: Qual è il
tuo problema? Ella disse: Tuo fratello Abu’l-Dardā’ non
ha bisogno di questo mondo. Poi Abu’l-Dardā’ venne (a
trovarlo). Egli fece qualcosa da mangiare per lui, e disse:
Mangia. [Abu’l-Dardā’] disse: Sto digiunando. [Salmān]
disse: Non mangerò finché tu non mangi. Così egli
mangiò. Quando venne la notte, Abu’l-Dardā’ andò a
pregare il qiyām, ma [Salmān] disse: Dormi, così egli
dormì. Poi volle alzarsi per il qiyām, ma [Salmān] disse:
Dormi. Quando arrivò l’ultima parte della notte, Salmān
disse: Ora alzati. Così pregarono, poi Salmān gli disse: Il
tuo Signore ha un diritto su di te, la tua anima ha un
diritto su di te e tua moglie ha un diritto su di te, quindi
dai a ciascuno il suo. Egli [Abu’l-Dardā’] andò dal
Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) e gli parlò a tal
proposito. Il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse:
“Salmān ha ragione.”
(Narrato da al-Bukhāri, 1867)
‘Abd-Allāh ibn ‘Amr ibn al-‘Ās (radiAllāhu ‘anuhum)
disse: Il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) mi disse: “O ‘Abd-Allāh, ho sentito che digiuni
tutto il giorno e preghi tutta la notte?” Dissi: Sì, O
Messaggero di Allāh. Egli disse: “Non farlo. Digiuna e
rompi il digiuno, prega il qiyām e dormi, perché il tuo
corpo ha un diritto su di te, i tuoi occhi hanno un diritto
su di te, tua moglie ha un diritto su di te e i tuoi
visitatori hanno un diritto su di te. E sufficiente che tu
digiuni tre giorni di ogni mese. Per ogni buona azione
(hasanah) sarete ricompensati dieci volte, così ciò sarà
come digiunare per tutta la vita.” Ma andai agli estremi
e mi resi le cose difficili. Dissi: O Messaggero di Allāh,
posso fare di più. Egli disse: “Allora osserva il digiuno
del Profeta di Allāh, Dawūd (aleyhis salām), e non di
più.” Dissi: Qual è il digiuno del Profeta di Allāh, Dawūd
(aleyhis salām)? Egli disse: “Mezza vita.” Dopo essere
invecchiato, ‘Abd-Allāh era solito dire: Vorrei aver scelto
l’opzione più facile che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) mi aveva offerto.
(Narrato da al-Bukhāri, 1874; Muslim, 1159)
In questi ahādīth si può vedere come il Profeta
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) consigliò moderazione nel
digiunare, nel pregare il qiyyam e nel leggere il Qur’ān -
per coloro che lo stavano facendo molto e che
trascuravano i diritti delle loro famiglie. Egli attirò
l’attenzione sui diritti degli altri, comprese mogli e
famiglie.
Chi organizza il suo tempo e presta la dovuta attenzione
a chiunque abbia un diritto su di lui, non deve
preoccuparsi di chi è felice e chi non lo è. Non lasciate
che le attività della Da’wah prendano il posto della vostra
vita e occupino tutto il vostro tempo, ma non ascoltate le
vostre mogli dandogliene tutto a loro.
Una delle cose che possono essere d’aiuto è quella di
coinvolgere tua moglie nell’attività di Da’wah. Chiedigli
di ascoltare un nastro e di riassumerlo, o di leggere un
libro e scrivere ciò che ha imparato da esso, o chiedigli di
frequentare un circolo di studio o di prendere parte
all’attività di Da’wah delle donne al Centro Islamico o di
partecipare ai seminari delle donne tenuti in parallelo
con i seminari degli uomini, eccetera, in modo che lei
sentirà che sta condividendo queste attività con te, e non
si sentirà annoiata perché il marito è lontano.
Un altra questione da tenere a mente è che devi aiutarla
a capire che avrà una parte della ricompensa se è
paziente con te e se crea la giusta atmosfera affinché tu
possa apprendere e impegnarti nella Da’wah. Le
Sahābiyyāt (le donne dei Sahābah) erano solite prendersi
cura delle case dei loro mariti e dei figli quando gli
uomini uscivano per il Jihād; ma avrebbero servito gli
ospiti del marito quando essi venivano in visita.
Se una donna si prende cura della casa di suo marito
quando lui va a cercare la conoscenza o è impegnato
nella Da’wah o nel Jihād, e lei serve i cercatori della
conoscenza e i du’at che vengono a fargli visita
onorandoli e preparando il cibo per loro, allora avrà una
grande ricompensa per questo.
Allāh può ammettere tre persone in Paradiso a causa di
una singola freccia: chi la fabbrica con una buona
intenzione e colui che la porge - non solo colui che la
scaglia. Se una moglie capisce e ricorda questo, ciò le
renderà molto più facile il sopportare quando il marito è
assente o occupato.
Concluderemo con la storia di una grande donna, Asmā’
bint Abi Bakr As-Siddīq, e vedete cosa era solita fare
quando il marito era impegnato nel Jihād e la Da’wah e
nel prendersi cura degli affari dello stato Islamico con il
Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam):
Asmā’ bint Abi Bakr (radiAllāhu ‘anuhum) disse: Mi
sono sposata con al-Zubayr e lui non possedeva nulla in
questo mondo a parte un cammello per trasportare
l’acqua e un cavallo. Ero solita nutrire il suo cavallo e
portare l’acqua, e preparare la sua sella e fare la pasta,
ma non ero abile nella cottura; alcune donne degli Ansār
che erano mie vicine di solito cuocevano il pane per me,
ed erano donne buone. Spesso portavo i datteri di alcuni
terreni che il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) aveva dato ad al-Zubayr, trasportandoli sulla
mia testa. (La terra), era due terzi di un farsakh [una
parasanga, circa tre miglia di distanza]. Un giorno stavo
venendo con i datteri sulla mia testa, incontrai il
Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) con
un gruppo di Ansār. Lui mi chiamò e fece inginocchiare
il suo cammello in modo che avrei potuto cavalcare
dietro di lui. Però mi sentivo troppo timida per andare
con gli uomini, e mi ricordai di al-Zubayr e di quanto
fosse geloso, perché era il più geloso degli uomini. Il
Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) si rese
conto che mi sentivo troppo timida, così andò per la sua
strada. Andai da al-Zubayr e gli dissi che avevo
incontrato il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) mentre stavo trasportando i datteri sulla mia
testa, e che c’era un gruppo di suoi Compagni con lui e
che egli fece inginocchiare il suo cammello in modo che
avrei potuto cavalcare su di esso, e che mi ero sentita
troppo timida perché mi ero ricordato della sua gelosia.
Egli disse: Per Allāh, il tuo dover trasportare datteri è più
duro per me che il tuo cavalcare con lui. Più tardi, Abu
Bakr mandò un servo che si prese cura del cavallo, e fu
come se fossi stata liberata dalla schiavitù.
(Narrato da al-Bukhāri,4823)
Chiediamo ad Allāh di correggere gli affari dei
Musulmani e di sistemare le cose tra mariti e mogli. Che
Allāh benedica il nostro Profeta Muhammad.
E Allāh ne sa di più.
Shaykh Muhammed Salih Al-Munajjid
Fatwā n. 6913
Può forzare sua moglie a lasciare il suo lavoro?
Mi sono sposato e non ho ancora consumato il
matrimonio. Mia moglie si rifiuta di lasciare il lavoro in
modo da potersi unire e viaggiare con me. Qual è la
soluzione? Non voglio perdere altro tempo con lei. Posso
divorziare da lei senza pagare la sua parte ritardata del
mahr perché è considerato ribellione intenzionale
(nāshiz) non obbedire al mio ordine di lasciare il suo
lavoro?
Lode ad Allāh.
Se eri a conoscenza che questa donna stava lavorando
quando l’hai sposata, ed eri d’accordo su questo, e non
hai stipulato che avrebbe dovuto rinunciare al suo
lavoro, non hai il diritto di costringerla a lasciare questo
lavoro dopo averla sposata.
E’ detto in al-Rawd al-Murbi ‘wa Hāshiyatuhu:
“Egli ha il diritto di interrompere il suo lavorare sotto
contratto”, perché lui perderà i suoi diritti a causa di
questo, quindi non è opportuno per lei lavorare sotto
contratto se non con il suo permesso. Ma se lei lavorava
sotto contratto prima del matrimonio, ciò è valido e
vincolante.
E’ detto nella nota o commento:
Vale a dire, il suo impiego è valido e il contratto è
vincolante, e il marito non ha il diritto di annullarlo,
perché i suoi benefici sono stati acquisiti per mezzo di un
contratto che è venuto prima del suo contratto di
matrimonio.
Fine citazione da Hāshiyat al-Rawd al-Murbi‘ di Ibn
Qāsim, 6/444. Vedere anche al-Insāf, 8/267
Shaykh Zakarīyā al-Ansāri (rahimahullāh) disse:
Se una donna libera (non schiava) si mette sotto
contratto per fare uno specifico lavoro, come balia o per
qualsiasi altro scopo, senza il permesso del marito, ciò
non è permesso, perché tutto il suo tempo è dedicato a
soddisfare i diritti di lui... Ma con il suo permesso è
lecito. Se egli l’ha sposata quando lei lavorava, lui non ha
il diritto di impedirle di soddisfare i termini del contratto
in cui lei si è impegnata; questo è simile al caso in cui se
lei si mette sotto contratto con il suo permesso. Fine
citazione da Asna al-Matālib, 2/409.
Sulla base di questo:
Il marito non ha il diritto di portarla via dal paese in cui
è richiesto alla moglie di restare secondo i termini del
contratto che egli conosceva prima di averla aveva
sposata o per il quale lui ha dato il suo permesso.
E’ detto in Minah al-Jalīl:
Se una donna si è impegnata a lavorare come balia, e suo
marito vuole portarla via dalla terra dove la famiglia del
lattante vive, se lei si è messa sotto contratto come balia
con il suo permesso, egli non ha il diritto di farlo. Ma se
era senza il suo permesso, allora lui ha il diritto di farlo e
il contratto di lavoro è nullo.
Fine citazione da Minah al-Jalīl, 7/471
Sulla base di quanto sopra:
La questione è tra te e tua moglie. Se lei accetta di
rinunciare al suo lavoro al fine di viaggiare con te, allora
fa bene. Ma se lei non accetta questo, allora puoi cercare
un lavoro adeguato nel posto in cui tua moglie vive e
lavora.
Se non sei d’accordo su questo e vuoi divorziare da lei,
non hai il diritto di trattenere il mahr che hai accettato di
darle e lei non sta facendo ribellione intenzionale
(nāshiz) rifiutandosi di rinunciare al suo lavoro.
Piuttosto puoi sia tenerla che divorziare da lei e darle il
diritto che ella ha su di te, che è la metà del mahr
stabilito.
Chiediamo ad Allāh di sistemare le cose per te e tua
moglie e di riconciliarvi.
E Allāh ne sa di più.
Islam Q&A
Fatwā n. 156154
Un marito deve essere paziente con sua
moglie tutto il tempo e non
divorziare da lei?
Sappiamo che la moglie di Nūh (aleyhis salām) e la
moglie di Lūt (aleyhis salām) sono andate nella
Jahannam, che Allāh ci protegga dal Suo sdegno, āmīn.
E’ questa la prova che i fratelli dovrebbero essere
pazienti con le loro mogli per tutto il tempo, e non
divorziare da esse? Ho sentito dire che il Messaggero di
Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), divorziò da alcune
donne. Qual è la differenza tra mantenere una donna dal
cattivo comportamento e consigliarla, o sbarazzarsene?
Lode ad Allāh.
Indubbiamente le mogli dei Nūh e Lūt entreranno
nell’Inferno con coloro che vi entreranno, ma esse non
commisero alcun peccato evidente che implicava kufr,
altrimenti non sarebbe stato consentito che questi
Profeti rimanessero sposati a donne kuffār, perché Allāh
dice:
‫وال‬‫تمسكوا‬‫بعصم‬‫الكوافر‬
“Non mantenete legami coniugali con le
miscredenti.” [Al-Mumtaĥanah, 10]
Forse la moglie di Nūh stava nascondendo kufr, o forse,
nonostante il fatto che Nūh stesse chiamando la gente ad
Allāh per così tanto tempo, ella fu influenzata dalla
chiamata del suo popolo quando vide che tutta la sua
gente stava seguendo il kufr, così divenne dubbiosa e si
chiese il perché solo lui poteva essere un credente,
quando tutte queste persone erano miscredenti, e essi
erano la maggioranza della loro nazione. Così il suo kufr
poteva essere stato segreto. Lo stesso vale per la moglie
di Lūt, di cui si disse che il suo unico peccato fu che ella
parlò al suo popolo dei suoi ospiti, vale a dire, ella li
chiamò e commise azioni oscene con loro. Questo fu il
suo peccato, ma è possibile che anche lei fosse una kāfira
in segreto.
Perciò Allāh ha detto:
‫إال‬‫امرأته‬‫كانت‬‫من‬‫الغابرين‬
“…eccetto tua moglie che sarà tra coloro che
rimarranno indietro.” [Al-`Ankabūt, 32]
Questa è una sintesi della risposta data da Shaykh ‘Abd-
Allāh ibn Jibrīn (rahimahullāh):
E’ permesso per un marito divorziare da sua moglie
purché ci sia una ragione shar’i per farlo, come la
mancanza di impegno religioso, un atteggiamento
negativo, la mancanza di castità, negligenza, eccetera,
anche se lei non è una kāfira. Ma se è una credente
virtuosa, lasciate che la tenga, anche se non gli piacciono
alcune delle sue caratteristiche, come il Profeta
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse. E’ stato narrato che
Abu Hurayrah disse: il Messaggero di Allāh (sallAllāhu
‘aleyhi wa sallam) disse: “Non lasciate che un uomo
credente possa odiare una donna credente. Se detesta
una delle sue caratteristiche, ne sarà compiaciuto con
un altra.”
(Narrato da Muslim da Abu Hurayrah, 1469)
Quando il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) voleva
divorziare da Hafsah, Allāh gli rivelò: Torna da Hafsah,
perché ella digiuna molto e prega molto durante la notte,
e sarà tua moglie in Paradiso.
Al-Mundhiri disse: Questo è stato narrato da An-Nasā’i e
Ibn Mājah. ‘Awn al-Ma’būd Sharh Sunan Abi Dawūd,
hadīth n. 2283.
Il marito deve sforzarsi di correggere la moglie e pregare
Allāh che la corregga. Allāh correggerà una moglie in cui
vi è una certa stortura, se Egli vuole, come disse riguardo
al Suo servo Zakarīyā:
‫وأصلحنا‬‫له‬‫زوجه‬
“…e sanammo la sua sposa.” [Al-‘Anbiyā’, 90]
Alcuni dei mufassirīn (commentatori coranici) hanno
detto che ella era solita avere una lingua tagliente, cioè il
suo modo di parlare al marito era offensivo, così Allāh la
corresse.
Un uomo può sopportare la difficoltà di mantenere sua
moglie, al fine di scongiurare una difficoltà maggiore,
che è quella di separare i bambini e dividere la famiglia.
Ma se il danno causato dallo stare con la propria moglie
è maggiore del danno causato dalla separazione da essa,
non c’è nulla di sbagliato se divorzia da lei.
E Allāh è la fonte della forza.
Shaykh Muhammed Salih Al-Munajjid
Fatwā n. 10613

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ALCUNE RISPOSTE AI PIU’ COMUNI PROBLEMI CAUSATI DA UNA MOGLIE DIFFICILE

  • 1. ALCUNE RISPOSTE AI PIU’ COMUNI PROBLEMI LEGATI A UNA MOGLIE DIFFICILE Selezione di Fatāwa dal sito Islam Q&A Traduzione e adattamento a cura di Muhammad Nur al Haqq
  • 2. Lei ha detto a suo marito: non sono più tua moglie Qual è la sentenza su una donna che dice a suo marito, ‘Io non sono più tua moglie’? Lode ad Allāh. Se una donna dice al marito, ‘Io non sono tua moglie’, ciò non ha alcuna conseguenza, perché la moglie non ha la possibilità di divorziare dal marito con il talāq. Ma se l’uomo dice alla moglie ‘Tu non sei mia moglie’, allora questa è una metafora per divorziare, come è stato spiegato nella risposta alla domanda n. 100997. La moglie dovrebbe evitare di usare queste parole, perché il marito potrebbe arrabbiarsi e dirgli lo stesso, o potrebbe confermare le sue parole e dire: Sì, tu non sei mia moglie, o parole in tal senso.
  • 3. I problemi coniugali devono essere affrontati in un clima di amore e comprensione, prestando attenzione ai diritti di ciascun partner. Che Allāh ci aiuti tutti a fare ciò che Egli ama, e di cui Si compiace. E Allāh ne sa di più. Fatwā n. 115211 Islam Q&A
  • 4. Cattivo umore della moglie As-salāmu aleykum, ho una moglie che è molto umorale. Spesso si alza arrabbiata con me, con i bambini e con molti dei nostri familiari. Ho parlato con lei in molte occasioni e lei lo ammette e poi dopo si scusa. C’è qualcosa nel Qur’ān e negli ahādīth che io possa leggerle per rilassarla e calmarla per quanto possibile, e affinché ciò non le accada? Oltre a questo, lei è una moglie e una madre meravigliosa. Lode ad Allāh. Il fatto che tua moglie si scusa indica che essa riconosce i suoi errori e se ne rammarica, che è il primo passo verso la soluzione del problema. Ricordale la sua posizione nella casa e che lei è un esempio per i figli, e avvertila che i suoi bambini possono imitare il suo cattivo comportamento e ciò può diventare parte della loro personalità, perpetuando così il problema. Prova a contenerla con la tua pazienza. Il tuo riconoscere che è una buona moglie e madre mi ricorda l’hadīth del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam): “Nessun uomo credente dovrebbe odiare una donna credente: se gli
  • 5. ripugna una delle sue caratteristiche, ne sarà soddisfatto con un altra.” (Riportato da Muslim, 2672) An-Nawawī (rahimahullāh) disse nel suo commento su questo hadīth: “Vale a dire, non dovrebbe odiarla, perché, anche se può trovare in lei una caratteristica che detesta, troverà qualcosa che lo compiace. Anche se lei può essere stizzosa, può anche essere religiosa o bella o casta o gentile verso di lui o qualcosa del genere.” Chiediamo ad Allāh di guidare tua moglie e rendere buono il suo carattere. Che Allāh benedica il nostro Profeta Muhammad. Shaykh Muhammed Salih Al-Munajjid Fatwā n. 3171
  • 6. Sua moglie è debole nell’impegno religioso: lui cosa dovrebbe fare? Sono un uomo giovane, trentenne. Prima di sposarmi non ero impegnato (nella Da’wah), ma ora - sia lodato Allāh - sono stato benedetto con la guida. Mi sono sposato con una ragazza che si è laureata presso la Facoltà degli Studi Islamici e ne ero felice, perché pensavo che mi avrebbe aiutato ad obbedire ad Allāh. Ma dopo averla conosciuta, ho scoperto che è una ragazza molto ordinaria e che non si impegna affatto, e che ha molte qualità negative, quali: non denuncia nessuna cattiva azione, sia maggiore che minore. Piuttosto lei stessa fa anche alcune azioni malvagie, come guardare la televisione, spettegolare e fare pochi atti di culto. Ma ha anche alcune buone qualità, come l’essere buona e paziente, ed esegue tutti i suoi doveri coniugali e si prende cura della casa. Ciò che mi sconvolge è che volevo qualcuno che mi aiutasse ad essere più impegnato sposando una donna che era religiosamente impegnata, ma ho scoperto che colei che pensavo fosse religiosamente impegnata ha bisogno di qualcuno che la aiuti. Questo è il mio problema. Spero che possa aiutarmi a trovare una soluzione. Grazie mille.
  • 7. Lode ad Allāh. Il problema che descrivi è quello affrontato da molti giovani che pensavano che le loro mogli avrebbero potuto apprendere e fare Da’wah, e che si sarebbero impegnate seriamente nel culto e aiutato i loro mariti ad essere religiosamente impegnati, non importa quanto i mariti siano venuti meno in questo. Ma in realtà la moglie non può essere influenzata da nessuno tanto quanto il marito. Quindi, se il marito non dà il buon esempio, l’impegno della moglie diverrà presto debole. Questo è ciò che accade di solito. Questo non significa che non ci sono situazioni buone in cui la donna è l’esempio che guida il marito lungo il sentiero della guida. Il fatto che hai scoperto che tua moglie è una ragazza normale non vuol dire che hai fallito, e non dovrebbe essere un motivo di rammarico. Piuttosto ciò dovrebbe essere per te un motivo per cercare la ricompensa chiamandola alla guida. Quello che hai detto delle sue buone qualità ti aiuterà a raggiungere questo, in sha’ Allāh. Così dovresti essere colui che la chiama, che le rammenta e la consiglia... Riempi il suo tempo libero con
  • 8. cose positive, come nastri, libri e riviste. Non rinunciare a riprenderla se spettegola o guarda la televisione, ma fallo in una maniera dolce, compassionevole e amorevole. Prova a farla aderire ad un’organizzazione per la memorizzazione del Qur’ān, o convincila a frequentare le lezioni pubbliche con te, o a formare legami con alcune famiglie rette. Questi sono i migliori modi in cui puoi aiutare tua moglie a rafforzare la sua fede. Forse quello che menzioni di lei a proposito del suo non adorare molto è legato alle tue mancanze in tal senso, o al tuo trascurare di convincerla a unirsi a te. Prova ad aiutarla e a ricordarle la virtù delle preghiere nāfil, la ricompensa nel pregare al-qiyām al-layl e il digiuno. Fai con lei quanti più di questi atti di adorazione puoi. Sii il qawwām (guida, protettore e colui che mantiene) di tua moglie, impediscile di fare cose harām o cose dubbie. Chiedi ad Allāh, dicendo: ‫ا‬َ‫ن‬َّ‫ب‬َ‫ر‬‫َب‬‫ه‬‫ا‬َ‫ن‬َ‫ل‬‫ِن‬‫م‬‫ا‬َ‫ن‬ِ‫ج‬‫ا‬ َ‫و‬‫ز‬َ‫أ‬‫ا‬َ‫ن‬ِ‫ت‬‫ا‬َّ‫ي‬ِّ‫ر‬ُ‫ذ‬ َ‫و‬َ‫ة‬َّ‫ر‬ُ‫ق‬‫ن‬ُ‫ي‬‫ع‬َ‫أ‬‫ا‬َ‫ن‬‫ل‬َ‫ع‬‫اج‬ َ‫و‬َ‫ِين‬‫ق‬َّ‫ت‬ُ‫م‬‫ِل‬‫ل‬‫اما‬َ‫م‬ِ‫إ‬ “Nostro Signore, dacci conforto nelle nostre spose e nei nostri figli e fai di noi una guida per i Muttaqūn [i timorati di Allāh].” [Al-Furqān, 74]
  • 9. Chiediamo ad Allāh di raddrizzare i tuoi affari e gli affari di tutti i Musulmani. Islam Q&A Fatwā n. 34151
  • 10. Può un marito permettere a sua moglie di scoprire il suo viso? Qual è la sentenza su un marito che permette alla moglie di uscire di casa con il trucco e grandi orecchini pendenti dalle orecchie, con il suo kimār indossato in modo tale da mostrare le sue orecchie e il collo. Lode ad Allāh. Il marito deve rendersi conto che è responsabile per sua moglie, i suoi figli e le figlie. Secondo l’hadīth di ‘Abd- Allāh ibn ‘Umar (radiAllāhu ‘anuhum), egli disse: Ho sentito il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) dire: “Ognuno di voi è un pastore e ognuno di voi è responsabile del suo gregge. Il principe è un pastore ed è responsabile del suo gregge. Un uomo è un pastore ed è responsabile del suo gregge. Una donna è il pastore della casa del marito ed è responsabile del suo gregge. Il servo è il pastore della ricchezza del suo padrone ed è responsabile del suo gregge. Un uomo è il pastore della ricchezza del padre ed è responsabile del suo gregge. Ognuno di voi è un pastore ed è responsabile del proprio gregge.” (Narrato da al-Bukhāri, 893; Muslim, 1829)
  • 11. Così il marito sarà responsabile davanti ad Allāh, nel Giorno della Resurrezione, per la propria moglie e i suoi figli se non è stato all’altezza di consigliarli e istruirli nel modo corretto. In secondo luogo: I sapienti hanno affermato che gli ornamenti delle donne si dividono in due categorie: Ornamento visibile, che è l’abito esteriore della donna; E ornamento nascosto, che nessuno dovrebbe vedere ad eccezione del marito, come kohl, bracciali e anelli. L’evidenza per questo è il resoconto narrato da Ibn Mas’ūd, concernente l’interpretazione del versetto in cui Allāh dice: ‫وال‬‫يبدي‬‫ن‬‫زينتهن‬‫إال‬‫ما‬‫ظهر‬‫منها‬ “…e di non mostrare, dei loro ornamenti, se non quello che appare.” [An-Nūr, 31] Ibn Mas’ūd disse: L’ornamento è di due tipi: ornamento visibile e ornamento nascosto che nessuno dovrebbe vedere ad eccezione del marito. Per quanto riguarda l’ornamento visibile, questo è il vestito. Quanto all’ornamento nascosto, si tratta di cose come kohl, bracciali e anelli.
  • 12. Secondo un altro resoconto, l’ornamento visibile comprende gli abiti. Ciò che è nascosto comprende cavigliere, orecchini e braccialetti. Narrato da Ibn Jarīr nel suo Tafsīr, 18/117 Un’interpretazione simile è stata narrata anche da Ibn ‘Abbās. Vedere Adwa’ al-Bayān, 6/196 Conseguentemente i sapienti hanno detto che è obbligatorio per una donna coprirsi viso, mani e ornamenti nascosti. Questo è ciò che viene considerato più corretto da un certo numero di sapienti, tra cui Shaykh al-Islam Ibn Taymiyah (rahimahullāh). Ash-Shanqīti (rahimahullāh) disse, discutendo di questo problema e dopo aver citato le opinioni dei sapienti e dichiarato che il resoconto narrato da Ibn Mas’ūd è probabile che sia il più corretto: A nostro avviso, questo punto di vista rappresenta l’opinione più corretta; è più sul sicuro, più lontano da ogni sospetto e causa di fitnah. Adwa’ al-Bayān, 6/192 Trucco e simili, e la henna, sono tipi di ornamento che non è permesso alla donna Musulmana mostrare ai non- mahrahim. Shaykh Muhammad al-Sālih al-‘Uthaymīn disse:
  • 13. Non c’è niente di male nell’utilizzo della henna per ornamento, soprattutto per una donna sposata che si adorna con essa per il suo sposo. Quanto alle donne non sposate, la corretta visione è che è permesso, ma non dovrebbero mostrarla alla gente perché è un tipo di ornamento. Fatāwa al-Mar’ah al-Muslimah, 1/477 Ma alcuni medici hanno detto che l’utilizzo di trucchi artificiali danneggiano la pelle della donna. Se questo è provato, allora dovrebbe essere evitato. Shaykh Ibn ‘Uthaymīn disse: Se il trucco abbellisce una donna e non gli causa alcun danno, allora non c’è niente di sbagliato in esso, ma ho sentito dire che il trucco danneggia la pelle del viso, e che quindi altera la pelle del viso in un brutto modo, prima che la pelle cambia a seguito dell’invecchiamento. Spero che le donne chiedano ai loro medici a questo proposito. Se ciò è provato, allora usare il trucco o è harām o perlomeno makrūh, perché tutto ciò che causa deformità in una persona o la rende brutta è harām o makrūh. Fatāwa al-Mar’ah al-Muslimah, 1/474 In terzo luogo:
  • 14. Per quanto riguarda il mostrare il collo e le orecchie di una donna da sotto il suo khimār, questo è harām: le orecchie e il collo sono fra le aree che è comandato alla donna di nascondere agli uomini non-mahram, fanno parte della bellezza che è proibito scoprire di fronte a chiunque ad eccezione del proprio marito e dei mahrahim. I Fuqahā’ sono d’accordo che le orecchie di una donna sono ‘awrah e non è permesso mostrarle ai non-mahrahim. Qualsiasi tipo di ornamento che è collegato ad esse - come gli orecchini - è anche parte dell’ornamento nascosto che non è lecito mostrare. Al-Mawsū’ah al-Fiqhiyyah, 2/376 Relativamente alle condizioni dell’hijāb, vedere la domanda n. 6991. Per riassumere: non è permesso per un marito consentire a sua moglie di mostrare i suoi ornamenti nascosti. Egli deve dirle di indossare l’hijāb adeguato, altrimenti il marito sarà incluso tra coloro che la Sharī’ah considera come quelli che non hanno la corretta gelosia protettiva concernente il proprio onore. Il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Ci sono tre che non entreranno in Paradiso e che Allāh non guarderà nel Giorno della Resurrezione: colui che disobbedisce ai suoi genitori, la donna che imita gli uomini, e il cornuto.”
  • 15. (Narrato da Ahmad; Ahmad Shākir (6180) disse, la sua isnād è sahīh) Sua moglie deve temere Allāh e osservare il corretto hijāb. Questo sarà un bene per lei riguardo al suo impegno religioso e davanti al suo Signore. E Allāh ne sa di più. Islam Q&A Fatwā n. 9611
  • 16. La moglie non è interessata ai rapporti sessuali Mi sono sposato quattro anni fa, e ho una figlia di tre anni. Mia moglie non è per nulla interessata al sesso. Abbiamo provato diversi medici, ma senza alcun miglioramento. Io mi masturbo molto, il che ha causato alcuni effetti negativi, ma non posso smettere dato che vivo in Canada, dove non si può sposare più di una moglie. È questo un buon motivo per sposare una seconda moglie, o c’è qualche altra soluzione al mio problema? Sia lodato Allāh, e la pace e le benedizioni siano sul Suo Messaggero. Fratello mio, chiedo ad Allāh di aiutarti a far fronte a questo problema che ti fa soffrire, e che ha a che fare con la madre di tua figlia, la più vicina a te delle persone. Vorrei produrre tre punti per te: Ti è permesso godere di tua moglie in ciascuno dei modi in cui Allāh te l’ha reso lecito. Ciò include la masturbazione dalla sua mano. Il motivo che hai menzionato nella tua domanda è un motivo sufficiente
  • 17. per prendere un’altra moglie. Se non riesci a trovare altra soluzione a questo problema se non divorziando da questa donna, perché tra lei e te non vi è più alcun rapporto nel letto coniugale, e dopo sposi un’altra donna, non c’è niente di sbagliato in questo, in sha’ Allāh. Dovresti consultare i fratelli intorno a te che conoscono la vostra situazione, e cercare la guida di Allāh pregando istikhārah. Che Allāh vi guidi sulla strada giusta. Che Allāh benedica il nostro Profeta Muhammad. Shaykh Muhammed Salih Al-Munajjid Fatwā n. 1925
  • 18. Sua moglie lo ingiuria e lo insulta. Cosa dovrebbe fare? C’è una moglie molto maleducata che diffama e insulta il marito. Lui l’ha messa in guardia più di una volta, ma lei insiste nell’insultarlo. Lui non può tollerare questo ma ha una figlia, e teme per la figlia se ripudia la propria moglie. Cosa dovrebbe fare? Lode ad Allāh. Se la moglie insulta e ingiuria il marito, allora lui deve consigliarla e avvertirla, e spiegargli che con il suo cattivo parlare incorre nel peccato, soprattutto perché il marito è la più meritevole delle persone del suo rispetto e del buon trattamento, come il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Se avessi ordinato a qualcuno di prosternarsi davanti a qualcun altro, avrei certo ordinato alle donne di prosternarsi davanti ai loro mariti, a causa dei diritti che Allāh ha dato ed essi su di loro.” (Narrato da Abu Dawūd, 2140 e at-Tirmidhī 1159, classificato come sahīh da al-Albānī in Sahīh Abi Dawūd)
  • 19. Si dovrebbe seguire con lei il metodo che Allāh ha indicato nel Suo Libro, ammonendola, abbandonandola nel letto e battendola in modo tale da non causarle ferite. Se niente di tutto ciò ha successo, allora si dovrebbe cercare l’aiuto nel consigliarla da parte di una persona retta nella sua famiglia, in modo da preservare la famiglia e prendersi cura dei diritti dei figli, se ce ne sono. Allāh dice: ُ‫ل‬‫ا‬َ‫ج‬ِّ‫الر‬َ‫ون‬ُ‫م‬‫ا‬ َّ‫و‬َ‫ق‬‫ى‬َ‫ل‬َ‫ع‬ِ‫اء‬َ‫س‬ِّ‫ن‬‫ال‬‫ا‬َ‫م‬ِ‫ب‬َ‫ل‬َّ‫ض‬َ‫ف‬ُ َّ‫ّللا‬‫م‬ُ‫ه‬َ‫ض‬‫ع‬َ‫ب‬‫ى‬َ‫ل‬َ‫ع‬‫ض‬‫ع‬َ‫ب‬‫ا‬َ‫م‬ِ‫ب‬ َ‫و‬‫وا‬ُ‫ق‬َ‫ف‬‫ن‬َ‫أ‬‫ِن‬‫م‬ ‫م‬ِ‫ه‬ِ‫ل‬‫ا‬ َ‫و‬‫م‬َ‫أ‬ُ‫ات‬َ‫ِح‬‫ل‬‫ا‬َّ‫الص‬َ‫ف‬‫ات‬َ‫ت‬ِ‫ن‬‫ا‬َ‫ق‬‫ات‬َ‫ِظ‬‫ف‬‫ا‬َ‫ح‬ِ‫ب‬‫ي‬َ‫غ‬‫ِل‬‫ل‬‫ا‬َ‫م‬ِ‫ب‬َ‫ِظ‬‫ف‬َ‫ح‬ُ َّ‫ّللا‬‫ِي‬‫ت‬ َّ‫الَّل‬ َ‫و‬َ‫ون‬ُ‫ف‬‫ا‬َ‫خ‬َ‫ت‬ َّ‫ُن‬‫ه‬َ‫وز‬ُ‫ش‬ُ‫ن‬َّ‫ُن‬‫ه‬‫و‬ُ‫ظ‬ِ‫ع‬َ‫ف‬َّ‫ُن‬‫ه‬‫و‬ُ‫ر‬ُ‫ج‬‫اه‬ َ‫و‬‫ِي‬‫ف‬ِ‫ع‬ِ‫ج‬‫ا‬َ‫ض‬َ‫م‬‫ال‬َّ‫ُن‬‫ه‬‫و‬ُ‫ب‬ ِ‫ر‬‫اض‬ َ‫و‬‫ن‬ِ‫إ‬َ‫ف‬‫م‬ُ‫ك‬َ‫ن‬‫ع‬َ‫ط‬َ‫أ‬َ‫َّل‬َ‫ف‬‫وا‬ُ‫غ‬‫ب‬َ‫ت‬ َّ‫ن‬ِ‫ه‬‫ي‬َ‫ل‬َ‫ع‬‫يَّل‬ِ‫ب‬َ‫س‬َّ‫ن‬ِ‫إ‬َ َّ‫ّللا‬َ‫ان‬َ‫ك‬‫ا‬‫ِي‬‫ل‬َ‫ع‬‫ا‬‫ير‬ِ‫ب‬َ‫ك‬ “Gli uomini sono i protettori delle donne e coloro che le mantengono, a causa della preferenza che Allāh concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono (per esse) i loro beni (sostenendole). Le (donne) virtuose sono le devote obbedienti, che proteggono nel segreto quello che Allāh ha preservato (vale a dire la loro castità e le proprietà del marito). Ammonite (come prima cosa) quelle di cui temete l’insubordinazione, (poi) lasciatele sole nei loro letti, (e per ultimo) battetele (leggermente, se è utile). Se poi vi obbediscono, non
  • 20. fate più nulla (di fastidioso) contro di esse. Allāh è l’Altissimo, il Più Grande.” [An-Nisā’, 34] Tra gli ammonimenti che si possono usare con lei c’è il parlargli del peccato che sta commettendo disobbedendo a suo marito, e la grande ricompensa che otterrà se gli obbedisce. Si dovrebbe anche spiegarle il danno che subirà lei, suo marito e sua figlia in caso di divorzio o se continua a comportarsi in questo modo. Se la moglie reagisce ed è influenzata da questo ammonimento, e la smette con questo cattivo comportamento, allora questo è ciò che si vuole. Se persiste nella sua malvagità e stupidità, allora non c’è colpa sul marito se divorzia da lei. I sapienti hanno affermato che il divorzio può essere permesso se diventa necessario a causa del cattivo atteggiamento e della cattiva condotta della moglie, e se si è danneggiati da ciò e lo scopo del matrimonio non viene raggiunto. Al-Mughni (10/324). Quello che hai menzionato a proposito del timore per la figlia in caso di separazione, è qualcosa che dovrebbe essere preso in considerazione. Se c’è timore che non si sarà in grado di allevarla, o che la ragazza subirà un
  • 21. danno a causa di questo divorzio, allora si dovrebbero valutare i due mali, quello di stare con una donna il cui atteggiamento è cattivo e che offende, e quello che potrebbe accadere a sua figlia dopo un divorzio. Uno dei principi fondamentali della Sharī’ah è scegliere il minore dei due mali, al fine di scongiurare il più grande. Si dovrebbe pregare istikhārah, chiedendo ad Allāh la guida prima di prendere una decisione, e ci si dovrebbe sforzare per la riconciliazione, se possibile. Se ciò non è possibile, allora ci si sforzi di proteggere la figlia e di ottenere la sua custodia, e non lasciarla a questa donna che la alleverà con il suo atteggiamento. Consigliamo di pregare Allāh e di temerLo sempre, perché Allāh ha promesso provvidenze e una via d’uscita ai pii che sempre Lo temono. Allāh dice: ‫ن‬َ‫م‬ َ‫و‬ِ‫ق‬َّ‫ت‬َ‫ي‬َ َّ‫ّللا‬‫ل‬َ‫ع‬‫ج‬َ‫ي‬ُ‫ه‬َ‫ل‬‫جا‬َ‫ر‬‫خ‬َ‫م‬‫ر‬َ‫ي‬ َ‫و‬ُ‫ه‬‫ق‬ُ‫ز‬‫ِن‬‫م‬ُ‫ث‬‫ي‬َ‫ح‬‫ال‬ُ‫ب‬ِ‫س‬َ‫ت‬‫ح‬َ‫ي‬‫ن‬َ‫م‬ َ‫و‬‫ل‬َّ‫ك‬ َ‫و‬َ‫ت‬َ‫ي‬‫ى‬َ‫ل‬َ‫ع‬ِ َّ‫ّللا‬ َ‫و‬ُ‫ه‬َ‫ف‬ُ‫ه‬ُ‫ب‬‫س‬َ‫ح‬َّ‫ن‬ِ‫إ‬َ َّ‫ّللا‬ُ‫ِغ‬‫ل‬‫ا‬َ‫ب‬ِ‫ه‬ِ‫ر‬‫م‬َ‫أ‬‫د‬َ‫ق‬َ‫ل‬َ‫ع‬َ‫ج‬ُ َّ‫ّللا‬ِّ‫ل‬ُ‫ك‬ِ‫ل‬‫ء‬‫ي‬َ‫ش‬‫را‬‫د‬َ‫ق‬ “A chi teme Allāh e mantiene il suo dovere verso di Lui, Egli apre una via d’uscita (da ogni difficoltà), e gli concede provvidenze da dove non ne attendeva. Allāh basta a chi confida in Lui. In
  • 22. verità Allāh realizza i Suoi intenti. Allāh ha stabilito una misura per ogni cosa.” [Aţ-Ţalāq, 2-3] Consigliamo anche di pentirsi ad Allāh da tutti i peccati, perché il cattivo atteggiamento della moglie può essere una punizione per i peccati che si sono commessi, come è stato narrato che al-Fudayl ibn ‘Iyād (rahimahullāh) disse: Sono disobbediente nei confronti di Allāh, poi vedo questo nell’atteggiamento della mia cavalcatura o di mia moglie. Chiediamo ad Allāh di stabilire rettamente i nostri affari e quelli dei Musulmani. E Allāh ne sa di più. Islam Q&A Fatwā n. 96103
  • 23. Il marito ha il diritto di interferire nelle relazioni della moglie con le sue amicizie? Vorrei sapere se il marito ha il diritto, secondo la Sharī’ah, di interferire nella scelta della moglie delle proprie amicizie. C’è qualche prova nel Qur’ān o nella Sunnah? Lode ad Allāh. In primo luogo: Naturalmente, una donna sposata avrà delle amicizie precedenti il suo matrimonio, e non c’è nulla nella Sharī’ah che la tiene lontana dalle sue amicizie, a meno che il marito non le dà il permesso per questo. Piuttosto, le cose restano come sono, così lei può mantenere le sue amicizie di prima, e la possono andare a trovare nella sua casa e lei può onorare (queste amicizie) con l’ospitalità. Così è come stavano le cose tra le nobili Sahābiyyat, soprattutto tra le Madri dei Credenti, le mogli del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam). E’ stato narrato che Umm Salama disse: Il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) pregò ‘Asr, poi entrò da
  • 24. me e alcune donne dei Banu Harām, che erano tra gli Ansār, erano con me. (Narrato da al-Bukhāri, 1233; Muslim, 834) Ecco Umm Salama; il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) entrò nella sua casa e trovò delle sue amiche con lei. Poi ella (radiAllāhu ‘anha) disse che pregò due rak’āt per adempiere alla preghiera di Sunnah del Zuhr. C’è una grande quantità di prove, ma quella che abbiamo citato sopra è sufficiente. Infatti il principio di base è che il marito dovrebbe onorare le amicizie di sua moglie anche dopo che sua moglie muore! Questo aspetto è menzionato nella Sunnah sahīh. E’ stato narrato che ‘Āishah (radiAllāhu ‘anha) disse: Non mi sono mai sentita gelosa di nessuna delle mogli del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) ad eccezione di Khadījah, anche se non l’ho mai incontrata. Ma il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) era solito parlare di lei spesso, e a volte avrebbe macellato una pecora per poi tagliarla e inviarla agli amici di Khadījah. Un giorno gli dissi: E’ come se non ci fosse nessuna donna in questo mondo eccetto Khadījah! Lui disse: “Lei era così e così, e non ho figli da lei.” (Narrato da al-Bukhāri, 3607; Muslim, 2435) In secondo luogo:
  • 25. Quello che abbiamo menzionato sopra non è in contraddizione con il dovere della moglie di obbedire a suo marito se lui le dice di porre fine alla sua relazione con una delle sue amicizie, o non consenta a una di loro di farle visita, perché il marito è responsabile delle mogli nella casa, ed è un pastore che è responsabile del suo gregge. Allāh, sia Egli magnificato, dice: ُ‫ل‬‫ا‬َ‫ج‬ِّ‫الر‬َ‫ون‬ُ‫م‬‫ا‬ َّ‫و‬َ‫ق‬‫ى‬َ‫ل‬َ‫ع‬ِ‫اء‬َ‫س‬ِّ‫ن‬‫ال‬‫ا‬َ‫م‬ِ‫ب‬َ‫ل‬َّ‫ض‬َ‫ف‬ُ َّ‫ّللا‬‫م‬ُ‫ه‬َ‫ض‬‫ع‬َ‫ب‬‫ى‬َ‫ل‬َ‫ع‬‫ض‬‫ع‬َ‫ب‬‫ا‬َ‫م‬ِ‫ب‬ َ‫و‬‫وا‬ُ‫ق‬َ‫ف‬‫ن‬َ‫أ‬‫ِن‬‫م‬ ‫م‬ِ‫ه‬ِ‫ل‬‫ا‬ َ‫و‬‫م‬َ‫أ‬ “Gli uomini sono i protettori e coloro che mantengono le donne, a causa della preferenza che Allāh concede agli uni rispetto alle altre...” [An-Nisā’, 34] E il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “L’uomo è pastore della sua famiglia ed è responsabile del suo gregge.” (Narrato da al-Bukhāri, 853; Muslim, 1829) La moglie non ha il diritto di ammettere chiunque nella casa del marito, se il marito non vuole che la persona entri in casa sua. E la moglie non ha il diritto di andare fuori dalla casa coniugale senza il permesso del marito.
  • 26. Anche se lui non le permette di visitare la sua famiglia, lei deve astenersi dal farlo. Egli può essere ingiusto in questa sua decisione, nel qual caso sta peccando; o può essere nel giusto, nel qual caso sarà ricompensato. In ogni caso, è obbligatorio per la moglie obbedire al marito a questo riguardo. La donna saggia non metterà l’amicizia di una donna prima del suo ruolo di moglie che è felice con il marito e i figli nella casa coniugale. E’ stato narrato che Jābir disse: Il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Temete Allāh riguardo alle donne, perché le avete prese come un pegno da parte di Allāh, e l’intimità con esse vi è divenuta lecita dalla Parola di Allāh. I vostri diritti su di loro è che esse non dovrebbero consentire a nessuno di coloro che detestate di sedersi sui vostri arredi. Se lo faranno, allora colpitele, ma in un modo tale da non causare loro delle ferite o lasciargli dei segni. I loro diritti su di voi sono che dovreste provvedere ad esse e vestirle in modo conveniente.” (Narrato da Muslim, 1218) Se il marito le sta impedendo di vedere una particolare amicizia, non significa necessariamente che quella donna è di cattivo carattere o priva di impegno religioso: piuttosto i pro e i contro di qualsiasi relazione sono molti e la moglie non può comprendere in tutti i casi questi
  • 27. pro e contro. Ma se il marito vede qualcosa nell’atteggiamento o nell’impegno religioso (o la loro assenza) di quell’amica, che rende ciò necessario, allora la questione è chiara e non necessita di alcuna spiegazione. Per ulteriori informazioni, si prega di vedere la risposta alle domande n. 112048 e 10680. E Allāh ne sa di più. Islam Q&A Fatwā n. 170562
  • 28. La moglie di un Dāiyah si lamenta perché il marito è molto occupato Sono un fratello coinvolto nella Da’wah e mia moglie si lamenta dicendo che ho delle responsabilità verso di lei e il bambino e che ho il dovere di dedicargli più tempo. Io adempio alla mia responsabilità, lavoro e trascorro anche del tempo con lei, ma lei non è felice di questo, allora gentilmente mi guidi: che cosa devo fare? Lode ad Allāh. Questa Ummah è la nazione della moderazione e dell’equilibrio, così chiunque appartiene a questa Ummah deve essere come essa, in tutti gli ambiti della sua vita. Allo stesso tempo, mentre abbiamo sentito di alcuni Musulmani che spendono la maggior parte del tempo lontano dalle loro famiglie - sia per Da’wah che per viaggiare o per qualche altro scopo lecito - stiamo anche ascoltando l’opposto, dove alcune persone rimangono con le loro famiglie per tutto il tempo e non dedicano nessun momento a chiamare gli altri ad Allāh.
  • 29. Proprio come la famiglia di un uomo ha dei diritti su di lui che egli non dovrebbe trascurare, anche altre persone, Musulmani e non-Musulmani - hanno dei diritti su di lui che egli non dovrebbe ignorare... E’ stato riportato da al-Hasan che ‘Ubayd-Allāh ibn Ziyād visitò Ma’qil ibn Yassār durante la sua ultima malattia. Ma’qil gli disse: Ti dirò un hadīth che ho sentito dal Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam). Ho sentito il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) dire: “Non c’è persona a cui Allāh ha affidato della gente di cui prendersi cura ed egli fallisce nel prendersi correttamente cura di essi, senza che per questo non sentirà il profumo del Paradiso.” (Narrato da al-Bukhāri, 6731; Muslim, 142) ‘Abd-Allāh ibn ‘Umar disse: Il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Ognuno di voi è un pastore e ad ognuno di voi sarà chiesto conto (di quelli affidati alla sua cura). Il principe è un pastore e gli sarà chiesto conto. Un uomo è il pastore della sua famiglia e gli sarà chiesto conto. Una donna è il pastore della casa del marito e gli sarà chiesto conto. Uno schiavo è il pastore della ricchezza del suo padrone e gli sarà chiesto conto. Ognuno di voi è un pastore e ad ognuno di voi sarà chiesto conto (di quelli affidati alle vostre cure).” (Narrato da al-Bukhāri, 4892; Muslim, 1829)
  • 30. Molte donne vogliono che i loro mariti non escano e non le lascino, nemmeno per pregare (in moschea)! Allora cosa dire del chiamare la gente ad Allāh? Una donna disse nel passato: tre co-mogli sarebbero per me più leggere della biblioteca di mio marito! Perché suo marito era appassionato di apprendimento e lettura. Così (alla moglie) non dovrebbe essergli dato tutto ciò che vuole; la questione dovrebbe essere riferita a ciò che Allāh ama e vuole. Nel caso di alcuni atti di culto, il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) ci ha detto di non andare oltre quanto è prescritto nella Sharī’ah, per timore che i diritti degli altri, soprattutto della famiglia, possano essere colpiti a causa di questo. Un certo numero di ahādīth sono stati narrati relativamente a tale questione, ad esempio: ‘Awn ibn Abi Juhayfah narrò che suo padre disse: il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), istituì la fratellanza (mu’ākhah) tra Salmān e Abu’l-Dardā’. Salmān visitò Abu’l-Dardā’ e notò che Umm al-Dardā’ appariva malconcia e trascurata (questo prima che la āyah del hijāb era stata rivelata). Egli le disse: Qual è il tuo problema? Ella disse: Tuo fratello Abu’l-Dardā’ non ha bisogno di questo mondo. Poi Abu’l-Dardā’ venne (a trovarlo). Egli fece qualcosa da mangiare per lui, e disse: Mangia. [Abu’l-Dardā’] disse: Sto digiunando. [Salmān]
  • 31. disse: Non mangerò finché tu non mangi. Così egli mangiò. Quando venne la notte, Abu’l-Dardā’ andò a pregare il qiyām, ma [Salmān] disse: Dormi, così egli dormì. Poi volle alzarsi per il qiyām, ma [Salmān] disse: Dormi. Quando arrivò l’ultima parte della notte, Salmān disse: Ora alzati. Così pregarono, poi Salmān gli disse: Il tuo Signore ha un diritto su di te, la tua anima ha un diritto su di te e tua moglie ha un diritto su di te, quindi dai a ciascuno il suo. Egli [Abu’l-Dardā’] andò dal Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) e gli parlò a tal proposito. Il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Salmān ha ragione.” (Narrato da al-Bukhāri, 1867) ‘Abd-Allāh ibn ‘Amr ibn al-‘Ās (radiAllāhu ‘anuhum) disse: Il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) mi disse: “O ‘Abd-Allāh, ho sentito che digiuni tutto il giorno e preghi tutta la notte?” Dissi: Sì, O Messaggero di Allāh. Egli disse: “Non farlo. Digiuna e rompi il digiuno, prega il qiyām e dormi, perché il tuo corpo ha un diritto su di te, i tuoi occhi hanno un diritto su di te, tua moglie ha un diritto su di te e i tuoi visitatori hanno un diritto su di te. E sufficiente che tu digiuni tre giorni di ogni mese. Per ogni buona azione (hasanah) sarete ricompensati dieci volte, così ciò sarà come digiunare per tutta la vita.” Ma andai agli estremi
  • 32. e mi resi le cose difficili. Dissi: O Messaggero di Allāh, posso fare di più. Egli disse: “Allora osserva il digiuno del Profeta di Allāh, Dawūd (aleyhis salām), e non di più.” Dissi: Qual è il digiuno del Profeta di Allāh, Dawūd (aleyhis salām)? Egli disse: “Mezza vita.” Dopo essere invecchiato, ‘Abd-Allāh era solito dire: Vorrei aver scelto l’opzione più facile che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) mi aveva offerto. (Narrato da al-Bukhāri, 1874; Muslim, 1159) In questi ahādīth si può vedere come il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) consigliò moderazione nel digiunare, nel pregare il qiyyam e nel leggere il Qur’ān - per coloro che lo stavano facendo molto e che trascuravano i diritti delle loro famiglie. Egli attirò l’attenzione sui diritti degli altri, comprese mogli e famiglie. Chi organizza il suo tempo e presta la dovuta attenzione a chiunque abbia un diritto su di lui, non deve preoccuparsi di chi è felice e chi non lo è. Non lasciate che le attività della Da’wah prendano il posto della vostra vita e occupino tutto il vostro tempo, ma non ascoltate le vostre mogli dandogliene tutto a loro. Una delle cose che possono essere d’aiuto è quella di coinvolgere tua moglie nell’attività di Da’wah. Chiedigli di ascoltare un nastro e di riassumerlo, o di leggere un
  • 33. libro e scrivere ciò che ha imparato da esso, o chiedigli di frequentare un circolo di studio o di prendere parte all’attività di Da’wah delle donne al Centro Islamico o di partecipare ai seminari delle donne tenuti in parallelo con i seminari degli uomini, eccetera, in modo che lei sentirà che sta condividendo queste attività con te, e non si sentirà annoiata perché il marito è lontano. Un altra questione da tenere a mente è che devi aiutarla a capire che avrà una parte della ricompensa se è paziente con te e se crea la giusta atmosfera affinché tu possa apprendere e impegnarti nella Da’wah. Le Sahābiyyāt (le donne dei Sahābah) erano solite prendersi cura delle case dei loro mariti e dei figli quando gli uomini uscivano per il Jihād; ma avrebbero servito gli ospiti del marito quando essi venivano in visita. Se una donna si prende cura della casa di suo marito quando lui va a cercare la conoscenza o è impegnato nella Da’wah o nel Jihād, e lei serve i cercatori della conoscenza e i du’at che vengono a fargli visita onorandoli e preparando il cibo per loro, allora avrà una grande ricompensa per questo. Allāh può ammettere tre persone in Paradiso a causa di una singola freccia: chi la fabbrica con una buona intenzione e colui che la porge - non solo colui che la scaglia. Se una moglie capisce e ricorda questo, ciò le
  • 34. renderà molto più facile il sopportare quando il marito è assente o occupato. Concluderemo con la storia di una grande donna, Asmā’ bint Abi Bakr As-Siddīq, e vedete cosa era solita fare quando il marito era impegnato nel Jihād e la Da’wah e nel prendersi cura degli affari dello stato Islamico con il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam): Asmā’ bint Abi Bakr (radiAllāhu ‘anuhum) disse: Mi sono sposata con al-Zubayr e lui non possedeva nulla in questo mondo a parte un cammello per trasportare l’acqua e un cavallo. Ero solita nutrire il suo cavallo e portare l’acqua, e preparare la sua sella e fare la pasta, ma non ero abile nella cottura; alcune donne degli Ansār che erano mie vicine di solito cuocevano il pane per me, ed erano donne buone. Spesso portavo i datteri di alcuni terreni che il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) aveva dato ad al-Zubayr, trasportandoli sulla mia testa. (La terra), era due terzi di un farsakh [una parasanga, circa tre miglia di distanza]. Un giorno stavo venendo con i datteri sulla mia testa, incontrai il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) con un gruppo di Ansār. Lui mi chiamò e fece inginocchiare il suo cammello in modo che avrei potuto cavalcare dietro di lui. Però mi sentivo troppo timida per andare con gli uomini, e mi ricordai di al-Zubayr e di quanto
  • 35. fosse geloso, perché era il più geloso degli uomini. Il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) si rese conto che mi sentivo troppo timida, così andò per la sua strada. Andai da al-Zubayr e gli dissi che avevo incontrato il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) mentre stavo trasportando i datteri sulla mia testa, e che c’era un gruppo di suoi Compagni con lui e che egli fece inginocchiare il suo cammello in modo che avrei potuto cavalcare su di esso, e che mi ero sentita troppo timida perché mi ero ricordato della sua gelosia. Egli disse: Per Allāh, il tuo dover trasportare datteri è più duro per me che il tuo cavalcare con lui. Più tardi, Abu Bakr mandò un servo che si prese cura del cavallo, e fu come se fossi stata liberata dalla schiavitù. (Narrato da al-Bukhāri,4823) Chiediamo ad Allāh di correggere gli affari dei Musulmani e di sistemare le cose tra mariti e mogli. Che Allāh benedica il nostro Profeta Muhammad. E Allāh ne sa di più. Shaykh Muhammed Salih Al-Munajjid Fatwā n. 6913
  • 36. Può forzare sua moglie a lasciare il suo lavoro? Mi sono sposato e non ho ancora consumato il matrimonio. Mia moglie si rifiuta di lasciare il lavoro in modo da potersi unire e viaggiare con me. Qual è la soluzione? Non voglio perdere altro tempo con lei. Posso divorziare da lei senza pagare la sua parte ritardata del mahr perché è considerato ribellione intenzionale (nāshiz) non obbedire al mio ordine di lasciare il suo lavoro? Lode ad Allāh. Se eri a conoscenza che questa donna stava lavorando quando l’hai sposata, ed eri d’accordo su questo, e non hai stipulato che avrebbe dovuto rinunciare al suo lavoro, non hai il diritto di costringerla a lasciare questo lavoro dopo averla sposata. E’ detto in al-Rawd al-Murbi ‘wa Hāshiyatuhu: “Egli ha il diritto di interrompere il suo lavorare sotto contratto”, perché lui perderà i suoi diritti a causa di questo, quindi non è opportuno per lei lavorare sotto contratto se non con il suo permesso. Ma se lei lavorava
  • 37. sotto contratto prima del matrimonio, ciò è valido e vincolante. E’ detto nella nota o commento: Vale a dire, il suo impiego è valido e il contratto è vincolante, e il marito non ha il diritto di annullarlo, perché i suoi benefici sono stati acquisiti per mezzo di un contratto che è venuto prima del suo contratto di matrimonio. Fine citazione da Hāshiyat al-Rawd al-Murbi‘ di Ibn Qāsim, 6/444. Vedere anche al-Insāf, 8/267 Shaykh Zakarīyā al-Ansāri (rahimahullāh) disse: Se una donna libera (non schiava) si mette sotto contratto per fare uno specifico lavoro, come balia o per qualsiasi altro scopo, senza il permesso del marito, ciò non è permesso, perché tutto il suo tempo è dedicato a soddisfare i diritti di lui... Ma con il suo permesso è lecito. Se egli l’ha sposata quando lei lavorava, lui non ha il diritto di impedirle di soddisfare i termini del contratto in cui lei si è impegnata; questo è simile al caso in cui se lei si mette sotto contratto con il suo permesso. Fine citazione da Asna al-Matālib, 2/409. Sulla base di questo:
  • 38. Il marito non ha il diritto di portarla via dal paese in cui è richiesto alla moglie di restare secondo i termini del contratto che egli conosceva prima di averla aveva sposata o per il quale lui ha dato il suo permesso. E’ detto in Minah al-Jalīl: Se una donna si è impegnata a lavorare come balia, e suo marito vuole portarla via dalla terra dove la famiglia del lattante vive, se lei si è messa sotto contratto come balia con il suo permesso, egli non ha il diritto di farlo. Ma se era senza il suo permesso, allora lui ha il diritto di farlo e il contratto di lavoro è nullo. Fine citazione da Minah al-Jalīl, 7/471 Sulla base di quanto sopra: La questione è tra te e tua moglie. Se lei accetta di rinunciare al suo lavoro al fine di viaggiare con te, allora fa bene. Ma se lei non accetta questo, allora puoi cercare un lavoro adeguato nel posto in cui tua moglie vive e lavora. Se non sei d’accordo su questo e vuoi divorziare da lei, non hai il diritto di trattenere il mahr che hai accettato di darle e lei non sta facendo ribellione intenzionale (nāshiz) rifiutandosi di rinunciare al suo lavoro. Piuttosto puoi sia tenerla che divorziare da lei e darle il
  • 39. diritto che ella ha su di te, che è la metà del mahr stabilito. Chiediamo ad Allāh di sistemare le cose per te e tua moglie e di riconciliarvi. E Allāh ne sa di più. Islam Q&A Fatwā n. 156154
  • 40. Un marito deve essere paziente con sua moglie tutto il tempo e non divorziare da lei? Sappiamo che la moglie di Nūh (aleyhis salām) e la moglie di Lūt (aleyhis salām) sono andate nella Jahannam, che Allāh ci protegga dal Suo sdegno, āmīn. E’ questa la prova che i fratelli dovrebbero essere pazienti con le loro mogli per tutto il tempo, e non divorziare da esse? Ho sentito dire che il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), divorziò da alcune donne. Qual è la differenza tra mantenere una donna dal cattivo comportamento e consigliarla, o sbarazzarsene? Lode ad Allāh. Indubbiamente le mogli dei Nūh e Lūt entreranno nell’Inferno con coloro che vi entreranno, ma esse non commisero alcun peccato evidente che implicava kufr, altrimenti non sarebbe stato consentito che questi Profeti rimanessero sposati a donne kuffār, perché Allāh dice: ‫وال‬‫تمسكوا‬‫بعصم‬‫الكوافر‬
  • 41. “Non mantenete legami coniugali con le miscredenti.” [Al-Mumtaĥanah, 10] Forse la moglie di Nūh stava nascondendo kufr, o forse, nonostante il fatto che Nūh stesse chiamando la gente ad Allāh per così tanto tempo, ella fu influenzata dalla chiamata del suo popolo quando vide che tutta la sua gente stava seguendo il kufr, così divenne dubbiosa e si chiese il perché solo lui poteva essere un credente, quando tutte queste persone erano miscredenti, e essi erano la maggioranza della loro nazione. Così il suo kufr poteva essere stato segreto. Lo stesso vale per la moglie di Lūt, di cui si disse che il suo unico peccato fu che ella parlò al suo popolo dei suoi ospiti, vale a dire, ella li chiamò e commise azioni oscene con loro. Questo fu il suo peccato, ma è possibile che anche lei fosse una kāfira in segreto. Perciò Allāh ha detto: ‫إال‬‫امرأته‬‫كانت‬‫من‬‫الغابرين‬ “…eccetto tua moglie che sarà tra coloro che rimarranno indietro.” [Al-`Ankabūt, 32] Questa è una sintesi della risposta data da Shaykh ‘Abd- Allāh ibn Jibrīn (rahimahullāh):
  • 42. E’ permesso per un marito divorziare da sua moglie purché ci sia una ragione shar’i per farlo, come la mancanza di impegno religioso, un atteggiamento negativo, la mancanza di castità, negligenza, eccetera, anche se lei non è una kāfira. Ma se è una credente virtuosa, lasciate che la tenga, anche se non gli piacciono alcune delle sue caratteristiche, come il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse. E’ stato narrato che Abu Hurayrah disse: il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Non lasciate che un uomo credente possa odiare una donna credente. Se detesta una delle sue caratteristiche, ne sarà compiaciuto con un altra.” (Narrato da Muslim da Abu Hurayrah, 1469) Quando il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) voleva divorziare da Hafsah, Allāh gli rivelò: Torna da Hafsah, perché ella digiuna molto e prega molto durante la notte, e sarà tua moglie in Paradiso. Al-Mundhiri disse: Questo è stato narrato da An-Nasā’i e Ibn Mājah. ‘Awn al-Ma’būd Sharh Sunan Abi Dawūd, hadīth n. 2283. Il marito deve sforzarsi di correggere la moglie e pregare Allāh che la corregga. Allāh correggerà una moglie in cui vi è una certa stortura, se Egli vuole, come disse riguardo al Suo servo Zakarīyā:
  • 43. ‫وأصلحنا‬‫له‬‫زوجه‬ “…e sanammo la sua sposa.” [Al-‘Anbiyā’, 90] Alcuni dei mufassirīn (commentatori coranici) hanno detto che ella era solita avere una lingua tagliente, cioè il suo modo di parlare al marito era offensivo, così Allāh la corresse. Un uomo può sopportare la difficoltà di mantenere sua moglie, al fine di scongiurare una difficoltà maggiore, che è quella di separare i bambini e dividere la famiglia. Ma se il danno causato dallo stare con la propria moglie è maggiore del danno causato dalla separazione da essa, non c’è nulla di sbagliato se divorzia da lei. E Allāh è la fonte della forza. Shaykh Muhammed Salih Al-Munajjid Fatwā n. 10613