Di tanto in tanto devi voltarti attorno per evitare di sentirti schiacciato da voci e pensieri che si accavallano, urlano, corrono su e giù per le grondaie, tra le crepe dei muri, fin dentro ai tombini, capaci di insinuarsi anche là dove vorresti trovare un angolo di pace. Sei solo, eppure da ogni finestra della stanza pare debbano sempre affacciarsi da un momento all’altro due occhi stralunati e cattivi; occhi di fuoco, lucidi come la febbre.
Giallo storico dalle tinte noir, ambientato nella Roma del 1970. Carlo Maria Ferrero, giovane direttore di istituto penitenziario, è destinato a dirigere il carcere di Regina Coeli. Appena arrivato al reclusorio, popolato da strani personaggi, Carlo scopre che all’interno della struttura si tengono culti misterici. Senza volerlo, il giovane funzionario si troverà a fare i conti con una realtà pericolosa e molto più grande di lui, ad assistere a fatti inspiegabili che, però, rivelano un legame con tanti misteri del passato: la ricerca di Agharti, Himmler, le SS, la Thule, la Golden dawn, la Forschungsgemeinschaft Deutsches Ahnenerbe e molto altro...
Giallo storico dalle tinte noir, ambientato nella Roma del 1970. Carlo Maria Ferrero, giovane direttore di istituto penitenziario, è destinato a dirigere il carcere di Regina Coeli. Appena arrivato al reclusorio, popolato da strani personaggi, Carlo scopre che all’interno della struttura si tengono culti misterici. Senza volerlo, il giovane funzionario si troverà a fare i conti con una realtà pericolosa e molto più grande di lui, ad assistere a fatti inspiegabili che, però, rivelano un legame con tanti misteri del passato: la ricerca di Agharti, Himmler, le SS, la Thule, la Golden dawn, la Forschungsgemeinschaft Deutsches Ahnenerbe e molto altro...
Una donna, con il suo bagaglio di segreti occultati al mondo come gioielli rubati, si incamminò sulla strada per l’inferno. L’unica che le sia rimasta, crede. L’ultima a dirla tutta.
Ma qualcuno la attende ai cancelli. Per presentarle il conto.
"Calcio-Umanitario", episodi di vita e verità' nascoste di un'avventura che dura 8 anni in Guinea. Attraverso il calcio aiutare i giovani a costruirsi una speranza futura in patria...SE DECIDETE UN PICCOLO AIUTO PER IL LIBRO: latuafrica@gmail.com In ogni caso buona lettura
Gesù vuole schiudere la profondità del suo Cuore, vuole dare testimonianza di quella confidenza che rivela i suoi segreti, di quel dolore che vuole essere compreso in ciò che ha di più intimo.
Nella Quaresima del 1923, Nostro Signore rivelò a Sorella Josefa Menèndez i sentimenti provati dal suo Cuore divino durante la sua Passione. Josefa riceveva in ginocchio le confidenze del Maestro, e mentre Egli parlava, scriveva.
Marketing etico | Master Executive in Business Ethics 2016 - Università LIUCAskesisSrl
Estratto delle slide del terzo modulo del Master Executive in Business Ethics 2016 dell'Università LIUC - Carlo Cattaneo di Castellanza su "Marketing etico: nuovi strumenti e frontiere per un risultato sostenibile".
Docente: Dott. Claudio Casiraghi
Askesis | Bilanciati in azienda e nella vita privataAskesisSrl
CONTESTO
A. Crescente pressione su ritmi e risultati professionali, a fronte del continuo incremento della competitività aziendale e dei mercati
B. Cambiamenti tecnologici e sociali, aumento delle sollecitazioni nella vita privata (ruoli, offerta svago-cultura da parte dei media, confronto sociale sugli status symbol, esigenze familiari ed individuali, ecc.)
C. Crescente difficoltà nel riuscire a gestire tutte le aspettative ed esigenze (Lavoro e Vita privata), a definire le priorità!
Cosa può fare l’azienda per aiutare i collaboratori a trovare un miglior equilibrio vita-lavoro?
Cosa possono fare collaboratori/ici e manager, per se stessi, al fine di trovare il loro miglior equilibrio vita-lavoro?
Marketing Etico | Master Executive in Business Ethics - Università LIUCAskesisSrl
Estratto delle slide del modulo "Marketing Etico: un'opportunità per le imprese di oggi e di domani" del Master Executive in Business Ethics dell'Università LIUC - Carlo Cattaneo di Castellanza.
Docente: Dott. Claudio Casiraghi
Una donna, con il suo bagaglio di segreti occultati al mondo come gioielli rubati, si incamminò sulla strada per l’inferno. L’unica che le sia rimasta, crede. L’ultima a dirla tutta.
Ma qualcuno la attende ai cancelli. Per presentarle il conto.
"Calcio-Umanitario", episodi di vita e verità' nascoste di un'avventura che dura 8 anni in Guinea. Attraverso il calcio aiutare i giovani a costruirsi una speranza futura in patria...SE DECIDETE UN PICCOLO AIUTO PER IL LIBRO: latuafrica@gmail.com In ogni caso buona lettura
Gesù vuole schiudere la profondità del suo Cuore, vuole dare testimonianza di quella confidenza che rivela i suoi segreti, di quel dolore che vuole essere compreso in ciò che ha di più intimo.
Nella Quaresima del 1923, Nostro Signore rivelò a Sorella Josefa Menèndez i sentimenti provati dal suo Cuore divino durante la sua Passione. Josefa riceveva in ginocchio le confidenze del Maestro, e mentre Egli parlava, scriveva.
Marketing etico | Master Executive in Business Ethics 2016 - Università LIUCAskesisSrl
Estratto delle slide del terzo modulo del Master Executive in Business Ethics 2016 dell'Università LIUC - Carlo Cattaneo di Castellanza su "Marketing etico: nuovi strumenti e frontiere per un risultato sostenibile".
Docente: Dott. Claudio Casiraghi
Askesis | Bilanciati in azienda e nella vita privataAskesisSrl
CONTESTO
A. Crescente pressione su ritmi e risultati professionali, a fronte del continuo incremento della competitività aziendale e dei mercati
B. Cambiamenti tecnologici e sociali, aumento delle sollecitazioni nella vita privata (ruoli, offerta svago-cultura da parte dei media, confronto sociale sugli status symbol, esigenze familiari ed individuali, ecc.)
C. Crescente difficoltà nel riuscire a gestire tutte le aspettative ed esigenze (Lavoro e Vita privata), a definire le priorità!
Cosa può fare l’azienda per aiutare i collaboratori a trovare un miglior equilibrio vita-lavoro?
Cosa possono fare collaboratori/ici e manager, per se stessi, al fine di trovare il loro miglior equilibrio vita-lavoro?
Marketing Etico | Master Executive in Business Ethics - Università LIUCAskesisSrl
Estratto delle slide del modulo "Marketing Etico: un'opportunità per le imprese di oggi e di domani" del Master Executive in Business Ethics dell'Università LIUC - Carlo Cattaneo di Castellanza.
Docente: Dott. Claudio Casiraghi
Quando San Benedetto scrive la sua Regola la comunità di Montecassino è agli inizi, così come agli inizi è questo modello nuovo di vivere assieme che il santo di Norcia ha intenzione di costruire. Lo spiega, lo tratteggia, lo motiva ma, certo del fatto che ogni uomo ha bisogno di costruire il proprio cambiamento nella quotidianità, lo supporta con una Regola. La parola ci ricorda il "regolo", uno strumento di misurazione che aiuta il confronto e la verifica e ci indica se siamo sulla giusta strada. Ma per ciascuno di noi, "monaci" itineranti e privi di un libro che detta i passi e di una campana che li scandisce, quale è la giusta Regola? Quali sono gli strumenti, le cose e i tempi che possono aiutare il nostro miglioramento, il nostro cammino? Da quali attività e da quali persone possiamo cominciare e chi o che cosa ci può aiutare a costruirla? E da ultimo, la Regola benedettina oggi può essere un riferimento anche per noi, dentro alle nostre "comunità" e in una situazione temporale particolarmente confusa e contraddittoria?
Symposion 2016 - Il gusto della responsabilità AskesisSrl
SYMPOSION È UN PROGETTO INTERAZIENDALE DEDICATO A TUTTI COLORO CHE DESIDERANO APPROFONDIRE, ATTRAVERSO UNA MODALITÀ ANTICA E NUOVA INCENTRATA SUL PIACERE DEL CONFRONTO E DELLA CONVIVIALITÀ, LE PROPRIE CONOSCENZE I IN MERITO AD ALCUNI DEI PRINCIPALI AMBITI DEL NOSTRO AGIRE QUOTIDIANO. QUEST’ANNO SI TERRÀ IL 20 OTTOBRE 2016 E ABBIAMO DECISO DI PORRE L’ACCENTO SUL TEMA DELLA RESPONSABILITÀ, CRUCIALE E TRASVERSALE PER OGNUNO DI NOI IN QUALSIASI FASE O CAMPO DELLA NOSTRA VITA E/O ATTIVITÀ.
SYMPOSION è un progetto interaziendale dedicato a chi desidera approfondire le proprie
conoscenze in merito ai tre ambiti cruciali per il nostro benessere personale e professionale: il corpo, la mente e lo spirito. Lo faremo attraverso momenti di riflessione, scambio e convivialità e grazie al contributo di 3 testimonial d'eccellenza che ci aiuteranno ad approfondire le tre aree: Franco Bertoli, ex capitano della nazionale, allenatore e dirigente serie A1 pallavolo; Giuliano Calza, Direttore Generale ISTAO, Istituto Adriano Olivetti per la gestione dell’economia e delle aziende; Natale Brescianini, monaco benedettino, formatore, coach. Per farveli conoscere meglio, e per entrare nel merito degli argomenti, abbiamo fatto loro alcune domande, continuate a leggere e scoprite le loro risposte...
26-28 giugno 2015 | Momento d'estate 2015AskesisSrl
Nella spiritualità benedettina la dimensione dell’ascolto gioca un ruolo fondamentale perché è il momento in cui possiamo comprendere meglio noi stessi, gli altri e le cose, e grazie a ciò, proseguire con consapevolezza il nostro cammino personale e spirituale.
Proprio per questo motivo San Benedetto nella Regola ci esorta ad ascoltare con il “cuore” perché il “cuore” è, nella cultura antica, la parte più intima della nostra personalità e la sede della libertà e della volontà. Solo con il “cuore”, di conseguenza, è possibile capire e, solo capendo con il “cuore”, è possibile agire nella vera libertà.
Da questa riflessione nasce l’incontro di quest’anno che, utilizzando in particolare alcune arti visive come la pittura e il cinema, e non ultimo la bellezza dell’Eremo di Monte Giove, ci può aiutare ad esplorare e a comprendere questa dimensione così antica e mai come oggi, così attuale.
Di necessità virtù...
Una di quelle frasi che tante volte ci è capitato di citare o di ascoltare sulle labbra di qualcuno.
Proverbio breve e pacato, saggezza succinta e quasi incolore, eppure motto che racchiude nella sua brevità tanta parte dei nostri comportamenti e dei risultati che grazie ad essi sappiamo portare nella vita di tutti i giorni così come nelle grandi scelte e decisioni.
25 settembre 2016 | La libertà di seguire una regolaAskesisSrl
A volte corriamo il rischio di perdere il vero significato di alcune parole della nostra vita quotidiana. Il termine responsabilità è uno di questi.
Ma cosa significa allora essere responsabili? Perché se ne parla così tanto senza renderci conto che è un concetto cardine del nostro vivere? E come fare per "divenire" più responsabili, dando così un "colore" e un "sapore" diverso ai nostri giorni?
Ma c’è un altro termine, ancora più importante per la nostra felicità che si accompagna al primo: libertà. Anche questo un termine abusato e che si presta a numerose incomprensioni. Non esiste solo una libertà “da” (condizionamenti, limiti, vincoli) o una libertà “di” (agire, scegliere) ma il tutto si completa con la libertà “per” (ricerca di senso e apertura all’altro). Perché proprio la Regola di san Benedetto (che è una regola per l'appunto) ha qualcosa da dirci di importante sulla libertà? E su un altro termine, autenticità, che è anche per la spiritualità benedettina uno degli "snodi" del nostro essere uomini?
Che senso hanno le regole? Come armonizzare responsabilità e libertà?
Le domande sono tante e antiche e il nostro sarà un primo pezzo di cammino da fare assieme e in compagnia di questa storia enorme che ci accompagna.
Nel consueto incontro di fine Giugno, abbiamo riflettuto sul tema della Spiritualità come ponte tra interiorità e azione. L’anno giubilare della Misericordia che si sta concludendo ci ha fatto riflettere sulla concretezza della spiritualità cristiana che si deve incarnare
in azioni feconde e generatrici di vita. E’ il grande mistero dell’Incarnazione, che caratterizza la spiritualità cristiana. Per questo motivo è importante riflettere sull’umanità di Gesù,
sul suo essere uomo prima ancora che Dio. Il vangelo di Marco inizia con il versetto: Inizio del Vangelo di Gesù Cristo. La buona novella ci parla di una persona, di Gesù Cristo, prima ancora che di verità o di contenuti. Quali sono i tratti caratteristici di questa persona? Dall’umanità di Gesù è possibile trarre degli indicatori di umanità che siano riconosciuti da tutti? Che idea di essere umano, di mondo, di natura scaturisce dall’umanità di Gesù? Come ci sentiamo interpellati dall’umanità di Gesù? In questo “Momento” di Natale, guidati da Padre Vincenzo Bonato, monaco camaldolese e teologo, partendo da alcuni brani del Vangelo andremo alla scoperta dell’umanità di Gesù. Questo incontro, vissuto all’inizio del tempo di Avvento, vuole anche essere una preparazione alla grande Festa del Natale, giorno in cui celebriamo l’inizio della presenza piena e completa del vero volto della misericordia di Dio. L’Abbazia di Maguzzano offre un luogo ideale per tali riflessioni, con la sua storia e il suo contesto paesaggistico di notevole bellezza.
Askesis | Life Coaching e Paternità Spirituale nel monachesimo benedettino: u...AskesisSrl
Nel nostro mondo occidentale, all’inizio del Terzo Millennio, la paternità sia fisica che spirituale soffre momenti di crisi, ed il vuoto creatosi non sempre viene colmato in modo adeguato, con possibili pericolose conseguenze.
E in questa dinamica di relazione “la paternità spirituale” non significa nient’altro che l’esperienza del superamento della propria individualità nell’incontro con un “tu” che porta il nome antichissimo di “padre”, perché in tale superamento questi diventa colui che genera il suo essere persona.
E’ possibile rintracciare nei moderni metodi di Coaching alcune importanti affinità con quello che nel monachesimo prendeva il nome di paternità spirituale, affiancamento spirituale, pur con tutte le differenti profondità e ampiezze di vedute delle due situazioni.
Nella bellissima cornice dell’Eremo San Giorgio a Bardolino, saremo guidati, attraverso la meditazione della Sacra Scrittura, a riflettere sul rapporto tra una fede che si attua nell’amore e il perdono come strumento di riconciliazione profonda e sincera delle ferite nostre e altrui.
Vivere il tempo presente | 9 e 10 maggio 2015AskesisSrl
Un incontro di lavoro importante, il cellulare che suona, la famiglia da seguire, la mail da leggere, le bollette da pagare, le vacanze da organizzare e tanto altro ancora. Ecco il tempo della velocità, dell’immediato, dell’imminenza, del consumismo, della frantumazione. Ecco il tempo della nostra vita quotidiana che può essere descritto e racchiuso nella frase che spesso sentiamo o pronunciamo “Presto, non c’è tempo da perdere”.
Ma che cos’è il tempo? Perché è così importante? Come lo si può vivere a pieno e in modo consapevole? Come farlo diventare uno strumento per una vita soddisfacente e consapevole? Ripercorrendo un sapere antico e profondo che affonda le sue radici nel mondo greco, latino e del monachesimo, affronteremo questo tema mettendone in luce problematiche e potenzialità; tecniche, metodi e valori per gestirlo e viverlo in modo incisivo e sereno.
Molte volte incrociare la complessità nella vita di tutti i giorni significa imbattersi nella necessità di far fronte a molte più “cose” da fare e a molte più relazioni da gestire.
Una situazione che mette sotto pressione ciascuno di noi e rende a volte difficile compiere le scelte più adatte. Ma quante risorse a volte abbiamo dentro di noi che non prendiamo in considerazione? Quali strumenti, quali pensieri e quali azioni possiamo sviluppare per far fronte a una quotidianità così delicata semplicemente conoscendo meglio noi stessi?
La cultura antica e la spiritualità benedettina hanno riflettuto a lungo su questo tema e nella Regola vi sono numerosi capitoli dedicati a questa ricerca che parte dalla profonda e autentica conoscenza di sé per far si che questa diventi il punto di partenza di un cammino di responsabilità verso se stessi e gli altri. L’incontro sarà dedicato a questo tema nel tentativo di scoprire dentro questa saggezza antica ciò che può illuminare la nostra vita moderna…
Askesis | Focus su "Marketing etico" di Claudio CasiraghiAskesisSrl
Il cambiamento, fondamentale motore dell’evoluzione umana, spesso determina forti sensazioni di disorientamento e paura. Per questo motivo, l’uomo ha da sempre avuto la necessità di concentrare le proprie energie e i propri sforzi intorno a idee e principi forti, in grado di trasformare ogni azione in valore, non solo per l’individuo ma soprattutto per la comunità.
Da qui origina la necessità e l’importanza di ricercare un insieme di regole comportamentali che permetta al sistema, così come all’individuo, di raggiungere il proprio benessere.
SYMPOSION 2016 - Il gusto della ResponsabilitàAskesisSrl
Diario della giornata del 20 ottobre presso la Cascina Tagliata di Bregazzana, Varese: SYMPOSION 2016 - Il gusto della Responsabilità.
Diario a cura di Arianna Boldi.
Askesis | "Oltre la notte" di Massimo FoladorAskesisSrl
Vorresti uscire nel buio ininterrotto della notte, ma non riesci, chiuso come sei dentro un guscio fatto di mobili e di quadri, di qualche carabattola sparsa sul pavimento e di una cucina perennemente in disordine, rifugio divenuto luogo di pena, simulacro.
Chissà se dietro alle finestre è già estate, se il mondo sa di futuro e di domani o si sta accartocciando ancora come quando l’hai lasciato. È trascorso così tanto tempo che ricordi appena l’ultima estate giù al mare, rallegrata dalle onde e dall’odore di pesce; la tua pelle era arsa di sole e di sabbia e un’allegria contenuta ma sana ti costringeva ad aprire gli occhi e a guardare lontano. Avevi un lavoro semplice ma capace di farti sentire al centro del mondo, perché era il tuo lavoro. C’è chi ha bisogno di tante suppellettili e di altrettante persone per sentirsi vivo, a te invece bastava girovagare tra gli ombrelloni, giocherellare sulla spiaggia con i bambini e chiacchierare a bassa voce con la gente, fare cioè le piccole cose per cui eri stato assunto. Ti piaceva fare il bagnino perché erano ore dense di una bellezza minuta, grazie alla quale la sera avevi mille motivi per sentirti contento. Te ne rendevi conto quando sprofondavi stanco nella tua poltrona preferita e restavi per ore a osservare il tempo trascorrere sereno. Soltanto oggi puoi dire di aver toccato con mano il nome vero di quella che allora chiamavi stanchezza, ora che fatichi ad alzarti la mattina e la notte sembra infinita e senza pudore.
Askesis | "Una regola per principianti" di Massimo FoladorAskesisSrl
La città è alta, molto più alta della pianura. Sta lì, appesa al cielo, con le punte dei campanili che sembrano svanire tra le nubi. È così alta che nei giorni di vento pare debba crollare da un momento all’altro o piegarsi fino a scomparire. Sta al suo posto da anni, forse più; in compagnia della gente, di chi ci abita e di chi ci trascorre la vita stanco. Sola e nel contempo affogata nel fragore.
Anche tu sei alta, molto più alta dei ragazzi della tua età. Eppure quando tenti di toccare la città con il dito più lungo arrivi a malapena alle cantine, in quegli angoli bui dove si annida l’odore acre degli ubriachi e del vino andato a male o dove la notte vedi accucciarsi i bar- boni e il loro tempo vuoto. Anni addietro avresti fatto salti di gioia per toccare con un dito le cantine. Adesso no, ora vuoi toccare il cielo, i palazzi, i campanili. Com’è possibile abituarsi alle cantine in eterno? Com’è possibile quando cominci a desiderare le stelle?
Così un giorno hai deciso di imparare a camminare. La città pare fatta apposta per chi ne ha il coraggio: i lunghi viali, quasi infiniti, conducono sempre da qualche parte e le stradine a ridosso dei muri quando serve ti fanno riposare. E poi l’odore di primavera, specie la sera, prima di tornare a casa; le luci delle chiese. Mica è facile imparare a camminare così, all’improvviso, tanto più in una città che è tutta in salita. È vero: prima o poi anche la salita è destinata a finire e la strada a ritornare in discesa, ma intanto sali e non vedi altro all’orizzonte.
Questo racconto, mio esordio letterario in un concorso pubblico, è stato pubblicato all'interno della raccolta di racconti SCRIVIMI DI QUESTO TEMPO - Edilet 2008.
Antologia dei racconti inediti scritti da sei autori residenti nella città di Matera, in occasione del Festival di Letteratura "RaccontaMatera" dal 7 al 12 aprile 2015
Sole nasce sulle rive del lago di Bolsena. Una famiglia perfetta, si direbbe vedendola da fuori. E’ una bambina curiosa, innamorata della sorella Valeria, più grande di lei di appena due anni. Un fratello più piccolo, un padre psichiatra e una madre distratta. Le due sorelle condividono il loro mondo, fatto esclusivamente di segreti, alcuni dei quali impossibili da raccontare pertanto nascosti nei loro diari. Quando Valeria scompare nel nulla, inizia per Sole una vita di domande e ricordi importanti che non racconterà mai a nessuno fino al giorno dell’incontro con Marco. Un uomo che la costringerà a rivivere i suoi segreti, a guardare in faccia i mostri del passato. Per farlo, l’uomo utilizzerà l’unico modo che conosce. I segreti sono svelati, l’anima è leggera ma la scia di sangue, rimarrà sempre ai suoi piedi.
Soggetto, via della conoscenza. la vita è dissoluzione di ogni individualitàil Sentiero contemplativo
La realtà è evanescente come l'attimo, e voi mai cogliete l'attimo perché non amate l'evanescenza, non amate la non corposità, non amate l'aleatorietà ma amate piantarvi, conficcarvi, aderire fino in fondo alle vostre verità e sacrificarvi per le vostre verità, o condurre ogni lotta possibile per quella che pensate sia la verità di quel momento. Invece la vita conduce al naufragio di ogni vostra verità o di ogni affermazione di voi stessi e vi sottrae il terreno momento dopo momento, proprio quel terreno che voi amate, quel terreno che voi cercate, quel terreno che voi desiderate per voi stessi e spesso per chi amate. Ma anche questa è un'illusione perché chi amate è soggetto alla vostra stessa sorte, e anche l'amore che lui porta a voi è effimero e caduco come il vento: oggi è, forse domani sarà ancora, ma fino a quando sarà? E che sarà di quell'amore, una volta che si scopre che niente è amore di ciò che voi denominate così, dato che l'amore copre ogni cosa: amore e anche non amore?
16 dicembre 2017 | Pensare Futuro: Incontro con Alberto PellaiAskesisSrl
Primo incontro di "Pensare Futuro", ciclo di conversazioni sulle sfide di domani organizzato dal Centro Gulliver Varese.
Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell'età evolutiva
Modera: Maria Teresa Antognazza, giornalista
25 – 26 Novembre 2017 | Momento di NataleAskesisSrl
Abbiamo bisogno di scoprirci per poterci raccontare, con parole nuove, formanti, inclusive, capaci di rigenerare la nostra e la vita di chi ci sta accanto.
Ne abbiamo bisogno perché non possiamo prescindere dalla nostra storia, dai nostri vissuti, dal riconoscerci creature, ridimensionando la nostra tendenza al pensarci onnipotenti o al mostrare falsa umiltà, e riconoscendo la bellezza della nostra storia.
Possiamo farlo a partire da un confronto sincero con la Scrittura, con quell’unica Parola capace di riscrivere ogni giorno, nuovamente, una storia inattesa, ma sperata.
E allora quale incarnazione ci attende? Quale la meta ultima di ogni incarnazione?
Nella bellissima cornice dell’Eremo San Giorgio, saremo guidati nella riflessione su due testi del Vangelo da Suor Myriam D’Agostino, monaca benedettina del Monastero Sant’Anna di Bastia Umbra.
5 dicembre 2017 | Storie di ordinaria economia AskesisSrl
Presentazione del nuovo libro di Massimo Folador "Storie di ordinaria economia. L'organizzazione (quasi) perfetta nel racconto dei protagonisti".
Martedì 5 dicembre 2017
LIUC - Università Cattaneo
Piazza Soldini, 5 - Castellanza (VA)
Auditorium ore 16.45
SYMPOSION 2017 - La relazione autentica: un'impresa!AskesisSrl
Info e dettagli dell'edizione del SYMPOSION 2017 - La relazione autentica: un'impresa!
Costruire valore in azienda nel rapporto con se stessi, gli altri, il territorio.
Arrivederci allora al 19 ottobre, come sempre in quel posto splendido che è la Cascina Tagliata.
Business Ethics 2017 - Il Bene Comune e il Bene Futuro nell'economia modernaAskesisSrl
Estratto delle slide del secondo modulo del Percorso Formativo in Business Ethics 2017 della Business School Università LIUC - Carlo Cattaneo di Castellanza. Il primo modulo ha come titolo "Il Bene Comune e il Bene Futuro nell'economia moderna".
Docente: Claudio Casiraghi
15 maggio 2017
30 giugno - 2 luglio 2017 | Momento d'Estate 2017AskesisSrl
Locandina del Momento d'Estate 2017 organizzato dall'Associazione Verso il Cenobio.
"Spiritualità senza Dio? L'umanità di Gesù che valore ha per l'uomo contemporaneo?"
Business Ethics 2017 - Dall'identità d'impresa alla strategia AskesisSrl
Estratto delle slide del primo modulo del Percorso Formativo in Business Ethics 2017 della Business School Università LIUC - Carlo Cattaneo di Castellanza. Il primo modulo ha come titolo "Dall'identità d'impresa alla strategia: modelli e strumenti per ripondere alla complessità".
Docente: Massimo Folador
14 maggio 2017 | Vivere il tempo presente AskesisSrl
Vivere il Tempo presente
14 maggio 2017
Abbazia di Viboldone, S. Giuliano Milanese (MI)
"Nella vita dell’uomo, per ogni cosa c’è il suo momento, per tutto c’è un’occasione opportuna. Tempo di nascere, tempo di morire, tempo di piantare, tempo di sradicare, tempo di uccidere, tempo di curare, tempo di demolire, tempo di costruire, tempo di piangere, tempo di ridere …"
Qoelet
1-2 aprile 2017 - Momento di Pasqua 2017 AskesisSrl
Con la Resurrezione, Gesù inaugura un tempo e una modalità nuovi di essere presente tra di noi; non solo: ci invita e ci stimola a rinnovare le nostre relazioni.
L’essere uomini e donne di risurrezione getta luce nuova su noi stessi, sugli altri e su ciò che ci circonda. In questi giorni ascolteremo e mediteremo due brani evangelici. Giovanni 20, 1-18 e Luca 24,13-53. Sono i Vangeli della Resurrezione, in cui ci vengono narrati gli incontri di Gesù risorto con Maria Maddalena, i Discepoli di Emmaus, gli Apostoli e altre persone che hanno vissuto questo momento.
Che effetto fa incontrare il Risorto? Quali sentimenti, provocazioni suscita? Che cosa succede dopo averlo incontrato? Su questi e altri temi saremo accompagnati da Suor Myriam D’Agostino, monaca benedettina del monastero di Sant’Anna (Bastia Umbra – PG – www.monasterosantanna.it) e teologa che spesso accompagna in alcuni incontri anche le nostre comunità monastiche. Inoltre, secondo una consuetudine che sta creando molto interesse, la serata del sabato sarà dedicata all’arte: un film “Come saltano i pesci” e un incontro (sarà presente il regista Alessandro Valori) ci aiuteranno a confrontarci con la storia di chi deve ricostruire la propria identità a partire dal rivedere le proprie relazioni e il proprio modo di “vedere” la vita. Per il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=A1Df0Mkqro8
12 marzo 2017 | Dal silenzio all'ascoltoAskesisSrl
La parola “ascolta” è quella con cui san Benedetto da inizio alla Regola e dunque è la prima parola del libro. Così come la stessa è il termine più usato da tutto l'Antico Testamento. Ma perché tanta importanza ad una parola così semplice? Perché metterla all'inizio di questo nostro percorso? Che strada sembra indicarci nella complessità che stiamo vivendo?
Il titolo dell'incontro però sottolinea un altro caposaldo della spiritualità benedettina: il silenzio, uno stato d'animo che fa da sfondo all'ascolto, che ne crea le condizioni perché l’ascolto sia possibile e fervido. Così come afferma Philip Groning, regista del film “Il grande silenzio”: “solo in completo silenzio si comincia ad ascoltare, solo quando il linguaggio scompare si comincia a vedere”. E quanto in una società "rumorosa" come la nostra siamo capaci di metterci quotidianamente in questa condizione? Quanto il silenzio oggi può divenire risposta nella confusione della vita di ogni giorno?
Questo primo incontro proverà ad approfondire, attraverso momenti di dialogo, riflessione e gioco, questi due grandi temi e a portare alla luce la loro bellezza e l'utilità così da provare ad individuare sollecitazioni e risposte concrete per la nostra quotidianità.
Professione relazione | Workshop Centro GulliverAskesisSrl
Percorso laboratoriale di 5 workshop per imparare a gestire la relazione in modo professionale.
La partecipazione al percorso è gratuita.
Prenotazione obbligatoria.
Gulliver festeggia i suoi 30 anni con il ciclo di conferenze "Pensare futuro". Ecco tutti gli appuntamenti del Teatro Santuccio di Varese:
- 12 NOVEMBRE 2016: STEFANO ZAMAGNI, economista e professore universitario, noto soprattutto per i suoi studi sul mondo del non profit e per aver contribuito alla stesura del D.Lgs 460/97 sulle ONLUS, ci aiuterà nel collocarci positivamente in questo cambiamento epocale con una conversazione dal tema “La rinascita possibile. La solidarietà si dà assetto imprenditoriale”
- 26 NOVEMBRE 2016: GIANCARLO CASELLI, magistrato impegnato nell’antimafia ci accompagnerà ad esplorare la tematica delle regole come strumento per non cadere in “trappola”.
- 10 DICEMBRE 2016: ANGELO SCOLA, arcivescovo di Milano, cardinale e teologo, affrontando la tematica “Il pensiero di Cristo in una convivenza plurale” rifletterà con noi sul fatto che ogni Opera sociale ed educativa, per avere successo e durare nel tempo, ha alla sua base un Ideale che la guida e la orienta.
9-11 settembre 2016 | Quale umano per il terzo millennio?AskesisSrl
Premessa:
Il momento storico che stiamo vivendo è ricco di opportunità notevoli.
Pur in mezzo a tanti problemi e incertezze, pensiamo che sia doveroso riflettere e agire per ridare speranza, nuova linfa e creare rete tra tutte le persone di buona volontà che intendono impegnarsi per vivere in pienezza la propria esistenza.
Interverranno Vito Mancuso e Giorgio Bonaccorso
Comunicazione Etica nell'era della globalizzazione | Master Executive in Busi...AskesisSrl
Estratto delle slide del quarto modulo del Master Executive in Business Ethics 2016 dell'Università LIUC - Carlo Cattaneo di Castellanza su "Comunicazione Etica nell'era della globalizzazione".
Docente: Dott. Claudio Casiraghi
Nel quarto capitolo della Regola, dedicato agli “strumenti” delle buone opere, San Benedetto parla dell’arte spirituale e di come debba essere vissuta quotidianamente lungo il “sentiero” della nostra vita. Nel nostro tempo la dimensione spirituale sta diventando sempre più importante anche in ambiti particolari come quello lavorativo (basti pensare alle nostre attività formative legate alla Regola di S. Benedetto o agli studi sul capitale spirituale sviluppati dal mondo accademico americano).
Nel 2006 l’Organizzazione mondiale della Sanità, nel concetto di benessere personale ha inserito per la prima volta anche la dimensione spirituale che unita a quella fisica, psicologica, sociale ed economica diventa elemento fondante la salute psico-fisica di ogni persona.
Ma cosa si intende per “spirituale”? Che cosa significa considerare la spiritualità un “capitale”? Come arricchire la nostra umanità attraverso un cammino spirituale? Cosa significa passare dal capitale umano a quello spirituale?
Come riconoscere e valorizzare in ciascuno di noi questo “capitale”?
A queste e ad altre domande cercheremo di rispondere, attingendo al grande bagaglio di sapienza che da sempre caratterizza la spiritualità cristiana e monastica.
Saremo guidati da Padre Ubaldo Cortoni, monaco camaldolese e teologo da sempre molto attento ai temi della spiritualità nel sociale e responsabile
di una nuova ricerca su questo tema nel lavoro.
Dai valori al valore | Master Executive in Business Ethics 2016 - Università ...AskesisSrl
Estratto delle slide del primo modulo del Master Executive in Business Ethics 2016 dell'Università LIUC - Carlo Cattaneo di Castellanza su "Dai valori al valore".
Docente: Prof. Massimo Folador
21 e 22 maggio 2016 | Dall'ascolto alla condivisione AskesisSrl
“Ogni volta che in monastero si devono trattare cose di importanza, l’abate raduni tutta la comunità ed esponga egli stesso di che si tratta e udito il parere dei fratelli consideri dentro di sé la cosa e faccia quel che gli sembrerà più utile.
Abbiamo detto di chiamare tutti a consiglio perché spesso
il Signore ispira al più giovane il partito migliore” San Benedetto, Regola, Cap.3
21 e 22 maggio 2016
Badia di Torrechiara, Parma (PR)
L'etica benedettina come valore fondante per il bene comune
Askesis | "Al riparo dal nulla" di Massimo Folador
1. Al riparo dal nulla
Racconto tratto da
Il sapore del pane
di Massimo Folador
Edizioni Angelo Guerini e Associati SpA
2. Di tanto in tanto devi voltarti attorno per evitare di sentirti schiacciato
da voci e pensieri che si accavallano, urlano, corrono su e giù per le
grondaie, tra le crepe dei muri, fin dentro ai tombini, capaci di
insinuarsi anche là dove vorresti trovare un angolo di pace. Sei solo,
eppure da ogni finestra della stanza pare debbano sempre affacciarsi
da un momento all’altro due occhi stralunati e cattivi; occhi di fuoco,
lucidi come la febbre.
Chissà perché finisci sempre per immaginarli così, anche se fino a oggi,
tutto sommato, non ti è mai parso di vedere persone maligne a spasso
tra i corridoi. Stralunati sì, tantissimi, gente buffa che veste in modo
strampalato e parla di continuo ad alta voce, uomini e donne per cui la
vita è finita già da tempo. Tutti però hanno gli occhi buoni e ti salutano
ogni volta che li incroci nelle corsie.
Nonostante la fatica e la rabbia accumulate in questi mesi, stasera,
forse per la prima volta, avverti la sensazione di aver trovato un
angolo di quiete, proprio qui, dentro questa camera bianca e senza
spigoli, accovacciato fra letti e comodini; è una camera senza nome, né
suono o colore, un luogo che non ti appartiene ma esiste e ti protegge.
3. Da anni non ti accadeva di farti accarezzare dal silenzio, quello buono
che sa mettere al posto giusto ogni cosa e si diverte a gettare in un
angolo i rumori.
Nulla a che vedere con il senso di atonia che compare talvolta a fianco
della solitudine, quel silenzio assordante che sfianca le menti abusate e
si intrufola là dove c’è rabbia e dolore. Oggi ti rendi conto di quanto sia
diverso perché il respiro è pacato, così come i pensieri; non puoi
sbagliarti, visto che purtroppo sai bene cosa significhi provare il
contrario.
Dentro a questa calma apparente riesci a ricordare senza rabbia
persino i tuoi capi, preoccupati soltanto alla fine di avvertirti che forse
stavi eccedendo o, peggio ancora, che avevi già varcato la soglia da un
pezzo.
Esiste per ciascuno una misura, un giusto equilibrio nel fare le cose e
quando quest’ultimo si logora per troppo tempo, non è semplice
tornare indietro; te ne rendi conto ora che galleggi per questi corridoi
infiniti e aspetti la sera come una medicina. In effetti bastava poco ad
accorgersi verso quale baratro stavi correndo, fra giornate che
arrancavano e si trascinavano fin dove è possibile e la notte tenuta
assieme dai caffè. In ogni momento ti sfilavano davanti cose e persone
senza volto e poi rumori, dappertutto: sorrisi, incontri, riunioni. Ti sei
trovato in fondo al pozzo senza neppure accorgertene, una notte
insonne, poi un’altra, tua moglie che non parla, i figli che ti squadrano
come fossi uno sconosciuto e la mattina ti lasciano sul tavolo dei
biglietti sibillini. Per non parlare del lavoro che diventa ogni giorno di
più improba fatica, sempre più difficile da allontanare.
4. Pensare che all’inizio sembrava tutto così semplice e fattibile, quasi un
gioco le cui regole sono da imparare in fretta ma lasciano il tempo di
sbagliare. I colleghi attorno ti sorridono sereni, il tempo trascorre
scandito dagli impegni e dai soldi. Invece improvvisamente ti accorgi
che tutto si sta trasformando in un gran casino; i giorni si
sovrappongono, tutti diversi ma tutti tremendamente uguali e dentro
alle ore vivi un deserto di emozioni e la sensazione di una strada
perennemente in salita.
Provi allora a mettere ordine, a rallentare, ma ti rendi conto di quanto
sia inutile farlo mentre la macchina è in moto. Le novità e i pensieri su
ciò che è giusto fare richiedono tempo e tu ne hai sempre meno, ormai
sei costretto a rintuzzare le urgenze, nella speranza che per un po’ ti
lascino in pace. Così non resta altro da fare che osservare la corsa da un
finestrino e sperare che rallenti. Anche tua moglie, finché ha potuto, è
rimasta a guardare, col fare corrucciato di chi fatica a capire; poi
finalmente ha deciso di lasciarti andare per la tua strada ed è stata la
prima di una lunga serie.
Di buono oggi c’è la stanza che ti accoglie, così vasta e scarna da dare
l’idea di un simulacro composto da un letto al centro, un armadio
bianco e i comodini con sopra una pila di libri. Gli infermieri
continuano a prometterti la televisione ma per ora tutto tace e ti fanno
compagnia soltanto i pensieri e poche emozioni fuggevoli. Il luogo
dove ti hanno costretto a riposare è strano, vi regna un odore perenne
di candeggina che rasenta i muri e impregna le lenzuola; tappeti
consunti sono sparsi dappertutto e alle pareti sono appesi quadri
orribili. Le ore sembrano buttate qua e là, quasi fossero monili di creta,
tutte diverse e nel contempo tutte scandite dalla stessa noia.
5. Soltanto sui tavoli c’è traccia di vita: i vassoi colorati di cibo, i piatti
sporchi e qualche bicchiere rosso di un vino acido e caldo. Sei rintanato
qui dentro da poco tempo ma già ti escono dagli occhi le minestre
mezze fredde che hai dovuto trangugiare, il pane raffermo e l’eterno
purè di patate, quello che secondo gli infermieri fa bene ma a te
sembra raggrumare gli scarti della settimana.
Una clinica è sempre una clinica, anche se a loro piace chiamarla in un
modo diverso perché i nomi esotici camuffano la verità e aiutano chi li
ha inventati a mettersi il cuore in pace; non servono nemmeno a chi
dietro a quei nomi vive da mattina a sera, tanto più se si tratta di una
persona esaurita o di un matto, come a qualcuno verrebbe voglia di
chiamarti. La vita è proprio strana quando presenta conti che mai
avresti pensato di pagare; hai fatto migliaia di chilometri e riunioni per
salire in alto e oggi non sei neppure certo di aver toccato il fondo. Chi
ti viene a trovare usa parole buone e piene di compiacimento, racconta
di futuro, di viaggi e di un nuovo lavoro. Non sanno però quanto pesa
il rimorso e quanto costa oggi sentirsi una mezza persona; forse
conoscono le disillusioni ma non quelle che bruciano fino a bloccare il
respiro e lasciano un uomo senza nome. Te ne eri reso conto da un
pezzo, certo, quando la notte faticavi a dormire o la mattina riuscivi
giusto a trovare la forza di alzarti ma non quella di urlare, ma è
proprio questo che con il passare del tempo ti frega. Quando si è
arrivati al capolinea scatta istintiva la necessità di sentirsi vivi, ed è
questa presunzione che spesso non permette di ascoltare fino in fondo
il dolore, quello stesso che, prima o poi, ti costringe a toccare il fondo.
6. Non hai scelto tu di finire dentro questo posto, ti ci hanno messo a
forza quando si sono resi conto che vaneggiavi, quando d’un tratto
tutto il mondo attorno è crollato, come dopo un terremoto che lascia
intatto ciò che appare ma squarcia il resto nel profondo. Per chi ti
osserva da lontano nulla è cambiato, se non lo sguardo più astruso e
triste mentre tu sai di essere divenuto un altro, una figura esile e senza
forza, un pivello guidato da paure e illusioni. Soltanto i bambini
parevano aver intuito qualcosa e ti guardavano docili in attesa di
comprendere il resto. Così quando ti hanno ricoverato di forza in
questa clinica hai tirato un respiro di sollievo, un poco ancora e avresti
perso perfino la forza di pensare.
Da allora è trascorso un tempo strano, senza nome e dal futuro incerto.
È perfida la malattia che cattura chi non ha più la forza di lottare; forse
sai da dove arriva ma non verso quale direzione poterla allontanare, la
puoi definire nei dettagli ma non basta per poterla camuffare. Eppure
proprio oggi, per la prima volta dopo tanti mesi, ti sembra di respirare
e persino questo luogo, così inospitale e oscuro, pare più accogliente
del solito. Guardi i muri imbiancati da poco, le finestre con i vetri
appannati, le piante finte lungo il corridoio; non hanno nulla a che
vedere con gli ambienti raffinati ed eleganti che hai frequentato per
anni, con i lustrini e i profumi inebrianti a cui tenevi tanto. Però dietro
a quelle finestre ora ti sembra di riassaporare il gelo di un nuovo
inverno, l’aria fine e tenace, la luce sfuggente di novembre. Li puoi
toccare con mano e accarezzarli quasi, come sapevi fare un tempo,
quando la solitudine era il tuo luogo protetto e ti divertiva sfidarla
quasi fosse un’amica.
7. Oggi la sfida è un’altra: tornerai ad aspettare l’inverno o finirai per
accucciarti impaurito dentro a queste stanze? Ti farà da cornice la
primavera o potrai solo annusarla da dietro i vetri? Quando hai
iniziato a sentirti male stavi chiuso in ufficio per ore, tra numeri e
persone che faticavi a capire; finché hai potuto, hai deciso di barare,
ma qui non puoi nasconderti ai pensieri. Se in quei giorni la
disperazione ha placato la paura, qui te la senti addosso a ogni ora e fai
bene ad ascoltarla, mentre rimbalza tra i tappeti e le voci monotone
degli infermieri; forse proprio guardandola negli occhi ti riuscirà di
capire.
Ti alzi di nuovo e torni verso la finestra. L’inverno è già negli alberi, tra
i viottoli del parco e nei silenzi che gravitano attorno. Da dietro il vetro
ti sembra di sfiorare con il naso l’aria gelida e di sentire sulla pelle un
pezzo di quel sole fioco; d’inverno la vita si rannicchia dove è più
comodo trovare riposo e dentro a quei rifugi si ostina a palpitare,
spesso nelle crepe profonde delle case, talvolta nelle stanze di un
ospedale. Lì puoi incontrarla, se sai guardare in faccia il tuo male,
proprio nel momento in cui ogni ora racconta di un tempo gravido di
abbandono, quando ti senti stanco morto e senza la forza di
ricominciare.
Per questo ti ostini a fissare l’inverno dalla finestra e la sua morte
apparente dentro una vita che riposa. È quello che ti sembra d’essere
ora: un recluso, qualcuno che non è certo di fuggire; eppure se provi ad
ascoltarti, trovi solo briciole di paura ma non la camicia di forza che ti
hanno regalato come benvenuto.
8. Forse è stata così tanta la fatica di vivere negli ultimi mesi che adesso
serve soltanto riposare, lasciare i pensieri liberi di aggrovigliarsi e
tornare a volare, annusare adagio quel po’ di vita assurda che questo
luogo ti concede di avere, sentirsi ancora chiamato per nome e contare
i giorni di un nuovo destino. Se ti fossi accorto prima di quanta vita
esiste nel silenzio forse avresti evitato tanto dolore, innanzitutto a te
stesso e alle persone care che non hanno saputo attenderti, poi a quelle
sconosciute che si stanno chiedendo ancora come tu possa essere finito
così in basso.
Così vanno spesso le cose e così probabilmente devono andare; c’è un
tempo giusto per ogni cosa sotto il sole, dice una scrittura antica, un
tempo per nascondersi e forse uno per tornare, per riprovare a vivere
qui, adesso, tra queste quattro mura che sembrano costruite per
accogliere soltanto tristezza. Così guardi ancora fuori verso gli alberi
del viale, le fronde spoglie, i rami contorti e scuri; domani con un po’
di pazienza imparerai a contarli uno a uno, a coltivare in silenzio la
loro compagnia, giorno dopo giorno, per non strafare.
Guai usare oggi il silenzio come hai adoperato la vita per anni; servono
invece labbra sottili e poca voglia di parlare, occorre una preghiera,
ecco sì, una preghiera.Chissà che così facendo quest’anno la primavera
non arrivi prima del previsto.
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