2. “… ma sedendo e mirando interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo; ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l’eterno…”
3. “… e la solleva in spirali d’oro, tra le quiete foglie gialle, a una musica immensa come un incendio di pena senza fine.”
4. “… seguo la luce che si sposta, il vento; aspetto chiunque verrà qui di fretta o siederà su queste panche…”
5. “ Forse perché della fatal quiete tu sei l’imago, a me sì cara vieni, o sera! E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni, e quando dal nevoso aere inquiete tenebre e lunghe all’universo meni, sempre scendi invocata, e le secrete vie del mio cuor soavemente tieni. Vagar mi fai co’ miei pensier sull’orme che vanno al nulla eterno; e intanto fugge questo reo tempo, e van con lui le torme delle cure, onde meco egli strugge; e mentre io guardo la tua pace, dorme quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.”
6. “ Mi richiama talvolta la tua voce, e non so che cieli ed acque mi si svegliano dentro: una rete di sole che si smaglia sui tuoi muri ch’erano a sera un dondolìo di lampade dalle botteghe tarde piene di vento e di tristezza. Altro tempo: un telaio batteva nel cortile, e s’udiva la notte un pianto di cuccioli e bambini. Vicolo: una croce di case che si chiamano piano, e non sanno ch’è paura di restare sole nel buio.”
7. Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca. Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle. Considero valore il vino finché dura un pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano. Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco. Considero valore tutte le ferite. Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordarsi di che. Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato. Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia. Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.. Molti di questi valori non ho conosciuto.
8. “ Bel fiume, nel tuo limpido, lucente fluire cristallino, acqua vagante, emblema sei di una bellezza ardente, il cuore non nascosto, il giocoso groviglio dell’arte…”