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E’ IMPORTANTE DISTINGUERE
TRA:
 infezioni veicolate da alimenti
 tossinfezioni alimentari
 possono trasmettersi anche con altre
modalità (per es. contatto diretto)
 non è necessaria la moltiplicazione dello
agente etiologico all’interno dell’alimento
prima del consumo
 l’infezione si sviluppa anche con la
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 hanno spesso un lungo periodo di
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patogena solo se riescono a moltiplicarsi
abbondantemente nell’alimento prima
del suo consumo
 l’azione patogena è legata alla presenza
del batterio + la produzione di tossine
 breve è il periodo di incubazione
il tasso di incidenza e prevalenza di
queste può abbassarsi notevolmente
osservando correttamente le norme
di manipolazione e di conservazione
degli alimenti.
CONTAMINAZIONE
MICROBIOLOGICA:
Fonti di contaminazione
• Contaminazione primaria (all'origine): Pericolo già
presente
al momento della produzione.
• Contaminazione secondaria: dovuta alle pratiche di
lavorazione e trasformazione (l’uomo e le
attrezzature utilizzate per la lavorazione).
• Contaminazione crociata. E’ il passaggio diretto o
indiretto di microrganismi da alimenti contaminati
(solitamente crudi) ad alimenti pronti al consumo o
che hanno già subito trattamenti di bonifica come
cottura o pastorizzazione.
TOSSINFEZIONI ALIMENTARI
Il veicolo alimentare, come pure quello
idrico, sono i principali e meglio
conosciuti nella diffusione delle malattie
infettive.
Nella Tossinfezione alimentare i
responsabili sono batteri particolari che
manifestano la loro azione patogena solo
se riescono a moltiplicarsi
abbondantemente nell’alimento prima di
essere ingeriti:
per alcuni l’azione patogena è dovuta
esclusivamente alla produzione di
tossine (Botulino, Staphylococcus), per
altri all’azione combinata di tossine +
moltiplicazione batterica nell’intestino.
 manifestazioni a carico soprattutto
dell’app. digerente ( tranne Botulino)
 breve periodo di incubazione (max 1-2
gg.)
 forma epidemica tra coloro che hanno
consumato lo stesso alimento
Il batterio deve trovare, nell’alimento,
le condizioni ideali per la sua
moltiplicazione, in ogni caso non ne altera
i caratteri organolettici.
La frequenza è molto diversa in
rapporto alle abitudini alimentari dei
diversi paesi.
I dati ufficiali rappresentano sempre una
sottostima di quelli reali.
 manifestazioni a carico soprattutto
dell’app. digerente ( tranne Botulino)
 breve periodo di incubazione (max 1-2 gg.)
 forma epidemica tra coloro che hanno
consumato lo stesso alimento
Il batterio deve trovare, nell’alimento, le
condizioni ideali per la sua moltiplicazione,
in ogni caso, non ne altera i caratteri
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I dati ufficiali rappresentano sempre una
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mucosa del tenue e del colon
flogosi acuta
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
 lingua patinosa
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circolo setticemia (emocultura)
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più persone contemporaneamente.
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serbatoio naturale)  pollame  carni
suine, bovine, ovine  uova  creme a base
di latte.
Contaminazione delle carni durante
tutti i processi di lavorazione e trasporto
+++ permanenza a temperature ambientali
elevate.
Contaminazione delle uova in genere, è
contaminato il guscio (l’interno si
contamina all’apertura).
Contaminazione del latte in genere, la
pastorizzazione è sufficiente.
I portatori umani possono diventare una
delle più pericolose sorgenti di infezione
(anche dopo la cottura di un alimento).
 frequenti
ITALIA
Profilassi: educazione del consumatore;
degli addetti alla manipolazione, alla
conservazione ed alla vendita

cottura a fondo e consumo immediato, o
conservazione a temperature idonee.
per il diffondersi di mense
collettive, abitudine a
consumare piatti pronti, e
per l’aumento del consumo
di carne.
TOSSINFEZIONE DA
STAFILOCOCCHI
Alcuni ceppi di S. Aureus sono in grado di
produrre particolari enterotossine (tipi
sierologici A, B, C, D, E) molto
resistenti ad agenti chimici e fisici
(anche all’ebollizione)
L’enterotossina A è la + frequente

 in dolci e gelati alla crema o panna +
formaggi e carni (tritate, ripieni,
prosciutti…)
 una delle + frequenti soprattutto nei
paesi caldi
 contaminazione degli alimenti a
partenza da pelle e mucose infette (
20% portatori nasali)

contaminazione con starnuti e mani
 l’origine può anche essere un processo
piodermitico (foruncoli, paterecci)
Una volta contaminato l’alimento i batteri
si moltiplicano e producono la tossina
non giova l’ulteriore cottura perché
questa è termoresistente (uccide solo i
batteri)
La tossina si assorbe attraverso la
mucosa del digerente, va in circolo
SNC centro del vomito + dolori e
diarrea (no febbre)  in genere
risoluzione veloce e spontanea (no in
defedati).
Isolamento dall’alimento sospetto su
terreni selettivi specifici.
Profilassi:
 educazione del personale addetto
alla produzione e preparazione
degli alimenti
 mantenere ininterrotta la catena
del freddo
 nella preparazione delle creme il
latte deve essere preferibilmente
sterilizzato e le creme devono essere
immediatamente refrigerate
TOSSINFEZIONE DA CLOSTRIDIUM
PERFRIGENS (C. WELCHII)
 5 diversi sierotipi  A è il più
frequente e si isola dalle feci o
dall’ambiente
 produzione di Enterotossina
 più spesso in forma epidemica dopo 8-
24 ore dall’ingestione dell’alimento (dolori
e diarrea)
 risoluzione veloce e spontanea
 carni cotte e brodo (spore
termoresistenti)
 alimenti lasciati raffreddare
lentamente
 Clostridium Perfrigens è normalmente
presente nel colon (no sintomi) solo
quando raggiunge il tenue con gli alimenti,
dà sintomatologia (sporulazione)
 L’enterotossina è termolabile
 Isolamento delle spore nelle feci e
nell’alimento di forme vegetative
Profilassi: specie nelle mense collettive
(i cibi non sono mantenuti a bassa T. dopo
la cottura)  la T. di conservazione non
dovrebbe mai essere  60°C
BOTULISMO
 C. Botulinum  7 sierotipi 
anaerobio e sporigeno
 le spore  nel suolo e nelle acque
 molto diffuse in natura
Contaminazione all’origine o durante la
preparazione  mai con cibi freschi o
appena cotti  solo conservati 
germinazione delle spore in forma
vegetativa, replicazione e produzione
della tossina
 anaerobiosi
 Ph tra 4,6 e 9
 disponibilità di acqua libera
 aerobiosi  acidità  essiccamento 
 quota di sale o zucchero inibiscono la
germinazione
 insaccati e conserve alimentari
 pericolo massimo nella produzione
domestica (difficile raggiungere la T. di
bonifica di 116°C)
Le spore possono talora trovarsi
nell’intestino umano dove, tuttavia, non
germinano  tranne che nei lattanti
(miele)
Alimento  intestino  circolo 
sinapsi e placche neuromuscolari
(inibizione liberazione di acetilcolina)
 Incubazione  12-36 ore
 lievi disturbi gastroenterici
 diplopia, midriasi, ptosi palpebrale
 paralisi bulbare (disfagia, afonia)
 morte x paralisi respiratoria o cardiaca
Il trattamento con il siero è tanto più
inefficace, quanto più è tardivo.
Profilassi:
 modificazione dei caratteri
organolettici Gas
 ebollizione x 15 minuti
TOSSINFEZIONE DA B. CEREUS
2 tipi sierologici
1 2
 sempre per produzione tossina
Profilassi: consumazione subito dopo la
cottura o conservazione a bassa T.
sintomi come
perfrigens,
creme, latte,
carni cotte, brodo
sintomi come
stafilococchi,
riso bollito o
fritto
TOSSINFEZIONE DA VIBRIO
PARAHEMOLITICUS
 nelle acque marine e costiere
 isolamento da acque marine, pesci e
molluschi
Incubazione 15 ore
 diarrea
 dolori
 nausea
 vomito
 febbre
C’è una forma dissenterica più violenta,
con incubazione più breve (3 ore)
Guarigione in poche ore, ma occorre fare
attenzione all’equilibrio idro-salino.
frequente in Giappone
In Italia  molluschi, gamberetti (più
rara, ma forse risulta di meno per lo
scarso uso di terreni selettivi)
Profilassi:
 cottura a fondo di alimenti di origine
marina
 nelle mense: separazione di cibi crudi
e cotti
 educazione personale addetto alla
manipolazione
MICOTOSSINE
Da produzione di muffe in prodotti agricoli
(cereali, arachidi)  contaminazione di
mangimi  più importanti le Aflatossine di
Aspergillus Flavus  fenomeni necrotici e
degenerativi a carico del fegato  sospetti
in paesi tropicali e subtropicali x l’elevata
frequenza di tumori primitivi del fegato.
Nei paesi sviluppati carne o latte di
animali nutriti con questi mangimi
INCHIESTA EPIDEMIOLOGICA NELLE
TOSSINFEZIONI ALIMENTARI
Quando si sospetta un focolaio epidemico
è necessario intervenire al più presto
possibile
Se l’alimento è stato consumato del tutto
si può risalire all’origine della
contaminazione, risalendo agli ingredienti
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4 toss.-alimentari

  • 1. E’ IMPORTANTE DISTINGUERE TRA:  infezioni veicolate da alimenti  tossinfezioni alimentari  possono trasmettersi anche con altre modalità (per es. contatto diretto)  non è necessaria la moltiplicazione dello agente etiologico all’interno dell’alimento prima del consumo  l’infezione si sviluppa anche con la
  • 2. ingestione di una carica microbica modesta  hanno spesso un lungo periodo di incubazione  i batteri esplicano la loro azione patogena solo se riescono a moltiplicarsi abbondantemente nell’alimento prima del suo consumo  l’azione patogena è legata alla presenza del batterio + la produzione di tossine  breve è il periodo di incubazione
  • 3. il tasso di incidenza e prevalenza di queste può abbassarsi notevolmente osservando correttamente le norme di manipolazione e di conservazione degli alimenti.
  • 4. CONTAMINAZIONE MICROBIOLOGICA: Fonti di contaminazione • Contaminazione primaria (all'origine): Pericolo già presente al momento della produzione. • Contaminazione secondaria: dovuta alle pratiche di lavorazione e trasformazione (l’uomo e le attrezzature utilizzate per la lavorazione). • Contaminazione crociata. E’ il passaggio diretto o indiretto di microrganismi da alimenti contaminati (solitamente crudi) ad alimenti pronti al consumo o che hanno già subito trattamenti di bonifica come cottura o pastorizzazione.
  • 5. TOSSINFEZIONI ALIMENTARI Il veicolo alimentare, come pure quello idrico, sono i principali e meglio conosciuti nella diffusione delle malattie infettive. Nella Tossinfezione alimentare i responsabili sono batteri particolari che manifestano la loro azione patogena solo se riescono a moltiplicarsi abbondantemente nell’alimento prima di essere ingeriti: per alcuni l’azione patogena è dovuta esclusivamente alla produzione di tossine (Botulino, Staphylococcus), per altri all’azione combinata di tossine + moltiplicazione batterica nell’intestino.
  • 6.  manifestazioni a carico soprattutto dell’app. digerente ( tranne Botulino)  breve periodo di incubazione (max 1-2 gg.)  forma epidemica tra coloro che hanno consumato lo stesso alimento Il batterio deve trovare, nell’alimento, le condizioni ideali per la sua moltiplicazione, in ogni caso non ne altera i caratteri organolettici. La frequenza è molto diversa in rapporto alle abitudini alimentari dei diversi paesi. I dati ufficiali rappresentano sempre una sottostima di quelli reali.  manifestazioni a carico soprattutto dell’app. digerente ( tranne Botulino)  breve periodo di incubazione (max 1-2 gg.)  forma epidemica tra coloro che hanno consumato lo stesso alimento Il batterio deve trovare, nell’alimento, le condizioni ideali per la sua moltiplicazione, in ogni caso, non ne altera i caratteri organolettici. La frequenza è molto diversa in rapporto alle abitudini alimentari dei diversi paesi. I dati ufficiali rappresentano sempre una sottostima di quelli reali. Le salmonelle detengono il primato nei paesi industrializzati.
  • 7. TOSSINFEZIONE DA SALMONELLE Manifestazione brusca e violenta in rapporto alla elevata carica batterica ingerita. I batteri si riproducono ed invadono la mucosa del tenue e del colon flogosi acuta  dolori addominali  vomito  diarrea  malessere generale  febbre  cefalea   lingua patinosa  ipotensione  polso piccolo e frequente
  • 8. Decorso più grave in bambini ed anziani. Negli adulti spesso è sufficiente la terapia sintomatica. Raramente (bambini)  batterio in circolo setticemia (emocultura) Isolamento:da feci e vomito, spesso in più persone contemporaneamente. Cibi di origine animale (gli animali sono il serbatoio naturale)  pollame  carni suine, bovine, ovine  uova  creme a base di latte.
  • 9. Contaminazione delle carni durante tutti i processi di lavorazione e trasporto +++ permanenza a temperature ambientali elevate. Contaminazione delle uova in genere, è contaminato il guscio (l’interno si contamina all’apertura). Contaminazione del latte in genere, la pastorizzazione è sufficiente. I portatori umani possono diventare una delle più pericolose sorgenti di infezione (anche dopo la cottura di un alimento).
  • 10.  frequenti ITALIA Profilassi: educazione del consumatore; degli addetti alla manipolazione, alla conservazione ed alla vendita  cottura a fondo e consumo immediato, o conservazione a temperature idonee. per il diffondersi di mense collettive, abitudine a consumare piatti pronti, e per l’aumento del consumo di carne.
  • 11. TOSSINFEZIONE DA STAFILOCOCCHI Alcuni ceppi di S. Aureus sono in grado di produrre particolari enterotossine (tipi sierologici A, B, C, D, E) molto resistenti ad agenti chimici e fisici (anche all’ebollizione) L’enterotossina A è la + frequente   in dolci e gelati alla crema o panna + formaggi e carni (tritate, ripieni, prosciutti…)  una delle + frequenti soprattutto nei paesi caldi
  • 12.  contaminazione degli alimenti a partenza da pelle e mucose infette ( 20% portatori nasali)  contaminazione con starnuti e mani  l’origine può anche essere un processo piodermitico (foruncoli, paterecci) Una volta contaminato l’alimento i batteri si moltiplicano e producono la tossina non giova l’ulteriore cottura perché questa è termoresistente (uccide solo i batteri)
  • 13. La tossina si assorbe attraverso la mucosa del digerente, va in circolo SNC centro del vomito + dolori e diarrea (no febbre)  in genere risoluzione veloce e spontanea (no in defedati). Isolamento dall’alimento sospetto su terreni selettivi specifici. Profilassi:  educazione del personale addetto alla produzione e preparazione degli alimenti  mantenere ininterrotta la catena del freddo  nella preparazione delle creme il latte deve essere preferibilmente sterilizzato e le creme devono essere immediatamente refrigerate
  • 14. TOSSINFEZIONE DA CLOSTRIDIUM PERFRIGENS (C. WELCHII)  5 diversi sierotipi  A è il più frequente e si isola dalle feci o dall’ambiente  produzione di Enterotossina  più spesso in forma epidemica dopo 8- 24 ore dall’ingestione dell’alimento (dolori e diarrea)  risoluzione veloce e spontanea  carni cotte e brodo (spore termoresistenti)
  • 15.  alimenti lasciati raffreddare lentamente  Clostridium Perfrigens è normalmente presente nel colon (no sintomi) solo quando raggiunge il tenue con gli alimenti, dà sintomatologia (sporulazione)  L’enterotossina è termolabile  Isolamento delle spore nelle feci e nell’alimento di forme vegetative Profilassi: specie nelle mense collettive (i cibi non sono mantenuti a bassa T. dopo la cottura)  la T. di conservazione non dovrebbe mai essere  60°C
  • 16. BOTULISMO  C. Botulinum  7 sierotipi  anaerobio e sporigeno  le spore  nel suolo e nelle acque  molto diffuse in natura Contaminazione all’origine o durante la preparazione  mai con cibi freschi o appena cotti  solo conservati  germinazione delle spore in forma vegetativa, replicazione e produzione della tossina
  • 17.  anaerobiosi  Ph tra 4,6 e 9  disponibilità di acqua libera  aerobiosi  acidità  essiccamento   quota di sale o zucchero inibiscono la germinazione  insaccati e conserve alimentari  pericolo massimo nella produzione domestica (difficile raggiungere la T. di bonifica di 116°C)
  • 18. Le spore possono talora trovarsi nell’intestino umano dove, tuttavia, non germinano  tranne che nei lattanti (miele) Alimento  intestino  circolo  sinapsi e placche neuromuscolari (inibizione liberazione di acetilcolina)  Incubazione  12-36 ore  lievi disturbi gastroenterici  diplopia, midriasi, ptosi palpebrale  paralisi bulbare (disfagia, afonia)  morte x paralisi respiratoria o cardiaca
  • 19. Il trattamento con il siero è tanto più inefficace, quanto più è tardivo. Profilassi:  modificazione dei caratteri organolettici Gas  ebollizione x 15 minuti
  • 20. TOSSINFEZIONE DA B. CEREUS 2 tipi sierologici 1 2  sempre per produzione tossina Profilassi: consumazione subito dopo la cottura o conservazione a bassa T. sintomi come perfrigens, creme, latte, carni cotte, brodo sintomi come stafilococchi, riso bollito o fritto
  • 21. TOSSINFEZIONE DA VIBRIO PARAHEMOLITICUS  nelle acque marine e costiere  isolamento da acque marine, pesci e molluschi Incubazione 15 ore  diarrea  dolori  nausea  vomito  febbre C’è una forma dissenterica più violenta, con incubazione più breve (3 ore)
  • 22. Guarigione in poche ore, ma occorre fare attenzione all’equilibrio idro-salino. frequente in Giappone In Italia  molluschi, gamberetti (più rara, ma forse risulta di meno per lo scarso uso di terreni selettivi) Profilassi:  cottura a fondo di alimenti di origine marina  nelle mense: separazione di cibi crudi e cotti  educazione personale addetto alla manipolazione
  • 23. MICOTOSSINE Da produzione di muffe in prodotti agricoli (cereali, arachidi)  contaminazione di mangimi  più importanti le Aflatossine di Aspergillus Flavus  fenomeni necrotici e degenerativi a carico del fegato  sospetti in paesi tropicali e subtropicali x l’elevata frequenza di tumori primitivi del fegato. Nei paesi sviluppati carne o latte di animali nutriti con questi mangimi
  • 24. INCHIESTA EPIDEMIOLOGICA NELLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI Quando si sospetta un focolaio epidemico è necessario intervenire al più presto possibile Se l’alimento è stato consumato del tutto si può risalire all’origine della contaminazione, risalendo agli ingredienti o esaminando il personale addetto alla manipolazione.  inchiesta per risalire all’origine  individuazione dell’alimento responsabile