PILLOLE DI PROJECT MANAGEMENT 5th - Time Management
L’area di conoscenza “Gestione dei tempi di progetto” include i processi necessari ad assicurare il completamento del progetto nei tempi previsti.
“Assicurare” è una parola un po’ forte. Il PMBOK ci dà degli strumenti necessari per cercare diportare a termine il nostro progetto. Ma occorre considerare che alla base del PMBOK ci sono tanti progetti, grandi e piccoli che siano, i quali hanno raggiunto un certo livello di successo nella gestione grazie all’applicazione di alcune metodologie che sono state poi standardizzate ed inserite nel PMBOK.
Pillole di Project Management 5TH - Cost Management
Nonostante il costo del progetto rappresenti una variabile spesso critica, la pianificazione dei costi risulta essere spesso approssimativa e imprecisa. A volte il Top Management assegna a priori un budget al progetto senza un’analisi completa e dettagliata del fabbisogno economico-finanziario e quindi con una valutazione del “cash-flow” assente o poco affidabile.
PILLOLE DI PROJECT MANAGEMENT 5th - Time Management
L’area di conoscenza “Gestione dei tempi di progetto” include i processi necessari ad assicurare il completamento del progetto nei tempi previsti.
“Assicurare” è una parola un po’ forte. Il PMBOK ci dà degli strumenti necessari per cercare diportare a termine il nostro progetto. Ma occorre considerare che alla base del PMBOK ci sono tanti progetti, grandi e piccoli che siano, i quali hanno raggiunto un certo livello di successo nella gestione grazie all’applicazione di alcune metodologie che sono state poi standardizzate ed inserite nel PMBOK.
Pillole di Project Management 5TH - Cost Management
Nonostante il costo del progetto rappresenti una variabile spesso critica, la pianificazione dei costi risulta essere spesso approssimativa e imprecisa. A volte il Top Management assegna a priori un budget al progetto senza un’analisi completa e dettagliata del fabbisogno economico-finanziario e quindi con una valutazione del “cash-flow” assente o poco affidabile.
Supply Chain Management: gestire la catena di distribuzioneForema
La gestione della catena di distribuzione riguarda diverse attività logistiche delle aziende, con l'obiettivo di controllare le prestazioni e migliorarne l'efficienza. Rappresenta un sistematico e strategico coordinamento delle tradizionali funzioni aziendali e delle tattiche prima all’interno di ogni azienda e poi lungo i vari membri della catena di distribuzione con l’obiettivo di migliorare le prestazioni di lungo periodo dei singoli membri e dell’intera catena.
La SCM riconosce che l'integrazione limitata all'interno della azienda non è più sufficiente: oggi è diventato necessario ed indispensabile il coinvolgimento anche della rete di imprese che si trovano a monte e a valle nei processi e nelle attività che producono valore in termini di prodotti e servizi al consumatore finale.
Le aziende non possono più essere viste come unità singole ma come configurazioni-costellazioni di imprese nella classica forma reticolare con nodi interrelati ad altri (rapporti tra imprese e clienti), nelle complesse operazioni di produzione e vendita con l'obiettivo di raggiungere il "focus" della attività aziendale che è quello di soddisfare le esigenze del cliente.
Obiettivo dell’incontro è approfondire la gestione operativa di un'azienda industriale (dagli ordini cliente fino alla spedizione del prodotto, passando per la produzione, la gestione dei magazzini, le politiche di acquisto e delle scorte), evidenziando come la gestione della catena di distribuzione miri a costruire ed ottimizzare i legami ed il coordinamento tra fornitori, clienti e distribuzione.
Un processo è una sequenza strutturata di attività nata per raggiungere un obiettivo ben definito. PRINCE2 prevede attività ben specifiche per avviare un progetto, pianificarlo, eseguirlo e tanti altri.
L'organizzazione dell'azienda deve tener conto di due opposte esigenze: da una parte deve canalizzare in maniera ordinata i processi e le procedure che permettono una alta standardizzazione, mentre dall'altra deve riuscire a liberare le iniziative che provengono da più fonti così che l'idea individuale si possa trasformare in innovazione.
Sono due piatti della bilancia che vanno costantemente equilibrati e tarati sulla base delle specifiche di ciascuna realtà aziendale. Così, uno studio di architettura dovrà dare più spazio alla creatività, dando comunque delle regole per la gestione dei progetti in cantiere, mentre un panificio dovrà dare delle rigide regole in termini di orari di apertura, chiusura, lavorazione e impasti. Propendere solo per uno dei due piatti della bilancia, rinnegando l'altro condurrà in ogni caso ad una sproporzione. Il panettone nasce da uno sbaglio, lo sbaglio di Toni che nella sua ricerca di una nuova ricetta creò una novità, fosse stato irrigidito nelle regole, oggi non avremmo un dolce tipico per festeggiare il Natale. Al tempo stesso, ad andare troppo appresso alla fantasia e all'estro rischiamo comunque, di perder del tempo senza concludere.
Dispense del corso IN530 "Sistemi per l'elaborazione delle informazioni" presso il Corso di Laurea in Matematica dell'Università degli Studi Roma Tre.
[http://www.mat.uniroma3.it/users/liverani/IN530/]
Costruire il budget è l’atto principale della pianificazione. La pianificazione è la prima attività della gestione intesa in senso ampio o, per meglio dire, della gestione dei processi; il controllo, dopo le azioni che conseguono all’organizzazione, è invece la fase conclusiva certamente indispensabile alla successiva ri-pianificazione.
Attraverso le previsioni di budget si individuano quindi gli obiettivi che si desiderano conseguire in uno specifico intervallo temporale, predisponendo i mezzi necessari quali risorse finanziarie, tecnologiche, umane, oltre che le modalità di azione e i percorsi gestionali per raggiungere le mete prefissate.
Il processo di budgeting è quindi essenziale componente organizzativa che prevede il coinvolgimento di tutti i centri di responsabilità definiti all’interno del modello organizzativo dell’impresa che, in relazione agli obiettivi stabiliti dalla direzione, programmano gli specifici piani di azione e presentano l’insieme delle risorse – tangibili e intangibili, di breve e di lungo periodo - che intendono utilizzare e i risultati che prevedono di conseguire.
Si tratta di un processo composito che ha il proprio snodo fondamentale nel momento di negoziazione delle risorse e di allocazione delle stesse (e questo è maggiormente vero nella fase di budgetting relativa all’area marketing e commerciale). È in questo contesto che vengono altresì definiti i cost drivers al fine di poter standardizzare le dinamiche di costo e di ricavo.
Introduzione al concetto della gestione del magazzino. Definizione di magazzino e di magazzino nell'era social. Gli obbiettivi di magazzino, il magazzino nella pratica. Definizione di merci, materie prime, semilavorati e prodotti finiti. le rimanenze di magazzino nel bilancio. Il magazzino nel budget aziendale.
Lezioni introduttive all'uso del computer e di Internet
Usato nella palestra Garbatella di Informatici senza Frontiere nel progetto Navigare Insieme
Licenza Creative Commons BY-NC-SA
Supply Chain Management: gestire la catena di distribuzioneForema
La gestione della catena di distribuzione riguarda diverse attività logistiche delle aziende, con l'obiettivo di controllare le prestazioni e migliorarne l'efficienza. Rappresenta un sistematico e strategico coordinamento delle tradizionali funzioni aziendali e delle tattiche prima all’interno di ogni azienda e poi lungo i vari membri della catena di distribuzione con l’obiettivo di migliorare le prestazioni di lungo periodo dei singoli membri e dell’intera catena.
La SCM riconosce che l'integrazione limitata all'interno della azienda non è più sufficiente: oggi è diventato necessario ed indispensabile il coinvolgimento anche della rete di imprese che si trovano a monte e a valle nei processi e nelle attività che producono valore in termini di prodotti e servizi al consumatore finale.
Le aziende non possono più essere viste come unità singole ma come configurazioni-costellazioni di imprese nella classica forma reticolare con nodi interrelati ad altri (rapporti tra imprese e clienti), nelle complesse operazioni di produzione e vendita con l'obiettivo di raggiungere il "focus" della attività aziendale che è quello di soddisfare le esigenze del cliente.
Obiettivo dell’incontro è approfondire la gestione operativa di un'azienda industriale (dagli ordini cliente fino alla spedizione del prodotto, passando per la produzione, la gestione dei magazzini, le politiche di acquisto e delle scorte), evidenziando come la gestione della catena di distribuzione miri a costruire ed ottimizzare i legami ed il coordinamento tra fornitori, clienti e distribuzione.
Un processo è una sequenza strutturata di attività nata per raggiungere un obiettivo ben definito. PRINCE2 prevede attività ben specifiche per avviare un progetto, pianificarlo, eseguirlo e tanti altri.
L'organizzazione dell'azienda deve tener conto di due opposte esigenze: da una parte deve canalizzare in maniera ordinata i processi e le procedure che permettono una alta standardizzazione, mentre dall'altra deve riuscire a liberare le iniziative che provengono da più fonti così che l'idea individuale si possa trasformare in innovazione.
Sono due piatti della bilancia che vanno costantemente equilibrati e tarati sulla base delle specifiche di ciascuna realtà aziendale. Così, uno studio di architettura dovrà dare più spazio alla creatività, dando comunque delle regole per la gestione dei progetti in cantiere, mentre un panificio dovrà dare delle rigide regole in termini di orari di apertura, chiusura, lavorazione e impasti. Propendere solo per uno dei due piatti della bilancia, rinnegando l'altro condurrà in ogni caso ad una sproporzione. Il panettone nasce da uno sbaglio, lo sbaglio di Toni che nella sua ricerca di una nuova ricetta creò una novità, fosse stato irrigidito nelle regole, oggi non avremmo un dolce tipico per festeggiare il Natale. Al tempo stesso, ad andare troppo appresso alla fantasia e all'estro rischiamo comunque, di perder del tempo senza concludere.
Dispense del corso IN530 "Sistemi per l'elaborazione delle informazioni" presso il Corso di Laurea in Matematica dell'Università degli Studi Roma Tre.
[http://www.mat.uniroma3.it/users/liverani/IN530/]
Costruire il budget è l’atto principale della pianificazione. La pianificazione è la prima attività della gestione intesa in senso ampio o, per meglio dire, della gestione dei processi; il controllo, dopo le azioni che conseguono all’organizzazione, è invece la fase conclusiva certamente indispensabile alla successiva ri-pianificazione.
Attraverso le previsioni di budget si individuano quindi gli obiettivi che si desiderano conseguire in uno specifico intervallo temporale, predisponendo i mezzi necessari quali risorse finanziarie, tecnologiche, umane, oltre che le modalità di azione e i percorsi gestionali per raggiungere le mete prefissate.
Il processo di budgeting è quindi essenziale componente organizzativa che prevede il coinvolgimento di tutti i centri di responsabilità definiti all’interno del modello organizzativo dell’impresa che, in relazione agli obiettivi stabiliti dalla direzione, programmano gli specifici piani di azione e presentano l’insieme delle risorse – tangibili e intangibili, di breve e di lungo periodo - che intendono utilizzare e i risultati che prevedono di conseguire.
Si tratta di un processo composito che ha il proprio snodo fondamentale nel momento di negoziazione delle risorse e di allocazione delle stesse (e questo è maggiormente vero nella fase di budgetting relativa all’area marketing e commerciale). È in questo contesto che vengono altresì definiti i cost drivers al fine di poter standardizzare le dinamiche di costo e di ricavo.
Introduzione al concetto della gestione del magazzino. Definizione di magazzino e di magazzino nell'era social. Gli obbiettivi di magazzino, il magazzino nella pratica. Definizione di merci, materie prime, semilavorati e prodotti finiti. le rimanenze di magazzino nel bilancio. Il magazzino nel budget aziendale.
Lezioni introduttive all'uso del computer e di Internet
Usato nella palestra Garbatella di Informatici senza Frontiere nel progetto Navigare Insieme
Licenza Creative Commons BY-NC-SA
Dal 10 al 18 ottobre 2015 si svolge la settimana europea della programmazione, Europe Code Week, arrivata alla terza edizione. Nel corso della settimana si svolgeranno migliaia di eventi in ogni parte d’Europa per offrire a giovani e giovanissimi l’opportunita’ di iniziare a programmare! Non si trattera’ di semplici seminari, ma di vere e proprie esperienze di programmazione, che consentiranno anche ai piu’ piccoli di divertirsi in modo costruttivo vedendo le proprie idee prendere forma. Anche quest’anno Warehouse Coworking factory partecipa all’iniziativa con un evento rivolto ai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori e per tutti quanti vogliono sapere cosa sia l’informatica.
In occasione della giornata di scuola aperta il 26 gennaio 2014 si disputerà il Torneo di “In occasione della giornata di scuola aperta il 26 gennaio 2014 si disputerà il Torneo di “Minisumo”.
La gara prevede l’uso di due robot (costruiti dagli studenti) di tipo minisumo ovvero lottatori, che su una pista costruita ad hoc per il combattimento, attraverso una serie di sensori, si cercano e si scontrano al fine di mandare fuori campo l’avversario.”.
La gara prevede l’uso di due robot (costruiti dagli studenti) di tipo minisumo ovvero lottatori, che su una pista costruita ad hoc per il combattimento, attraverso una serie di sensori, si cercano e si scontrano al fine di mandare fuori campo l’avversario.
Coding, perchè no? più facile di quanto crediFlavia Giannoli
Introduzione al Coding durante le attività di Co-gestione al LS Volta di Milano. Si ringrazia il Prof Bagliolo ed il MOOC Coding yor classroom now! per l'ispirazione.
Breve guida per assemblare il nostro nuovo
pc. Divisa in fasi l'intera procedura e presentata in solo documento, così da rendere più facile la lettura, e la
comprensione.
1 dati informazioni_struttura_di_un_organizzazioneJacques Bottel
CORSO DI INFORMATICA AZIENDALE [presentazione 1/7]
Dati e informazioni: che cosa sono
La struttura di un organizzazione: processi aziendali, sistema informatico e informatico
CORSO DI INFORMATICA AZIENDALE
I processi aziendali: classificazione dei dati e dei processi aziendali.
L'informatica per il marketing: business intelligence, data warehouse, data mining
CORSO DI INFORMATICA AZIENDALE [presentazione 7/7]
Miglioramento dei processi aziendali: l'efficiency, effectiveness, accessibility, accountability.
Indicatori e metriche. Esempi.
2. Hardware: l’architettura - 1
Lo schema rappresenta l’architettura di base di un
calcolatore.
PROCESSORE MEMORIA
BUS
2A cura di Jacques Bottel
3. Hardware: l’architettura - 2
Vediamo in dettaglio la funzione dei vari componenti:
il processore svolge i calcoli in binario (i numeri sono
composti solamente da 0 e 1).
la memoria contiene i dati che devono essere
elaborati
il bus (si legge “bas”) è un fascio di “fili” stampato
sulla scheda madre che connette il processore con la
memoria.
3A cura di Jacques Bottel
4. Verifica se hai capito…
Argomento: introduzione all’informatica e architettura
di base di un calcolatore.
Domande di verifica:
Che cos’è l’informatica?
Perché oggi l’informatica è così importante?
Che cos’è un computer?
Che cos’è un sistema? Fai alcuni esempi.
Qual è l’architettura di base di un elaboratore? Fai lo
schema e scrivi a che cosa servono i componenti.
4A cura di Jacques Bottel
5. La memoria RAM
La memoria RAM si dice memoria centrale (o memoria
primaria) perché è quella su cui opera il processore
per elaborare i dati.
5A cura di Jacques Bottel
6. La memoria di massa
La memoria centrale si distingue dalla memoria di
massa (o memoria secondaria) che è quella utilizzata
per conservare i dati quando il computer è spento.
6A cura di Jacques Bottel
7. Memoria casuale vs Memoria
sequenziale
La memoria RAM (Random Access Memory), come
suggerisce il nome, è una memoria ad accesso
casuale. Che cosa vuol dire? Il tempo per accedere a
un dato qualsiasi non cambia.
L’hard disk è una memoria ad accesso sequenziale. Che
cosa vuol dire? Il tempo di accesso a un dato varia in
base alla sua posizione nella memoria.
7A cura di Jacques Bottel
8. Lo sapevate che…
…un libro (o un quaderno) è una memoria ad accesso
sequenziale?
Infatti, per trovare l’argomento spiegato dal professore
dovete sfogliare le pagine (ossia accedere alla
memoria in maniera sequenziale).
Il libro è una memoria analogica, ma è pur sempre una
memoria (sì, perché contiene dei dati al suo interno!).
Invece, le memorie ad accesso casuale sono solamente
elettroniche.
8A cura di Jacques Bottel
10. La memoria: unità di misura
1 TB = 210 GB ≈ 1000 GB [Hard disk]
1 GB = 210 MB ≈ 1000 MB [Memoria RAM]
1 MB = 210 KB ≈ 1000 KB [Memoria cache]
1 KB = 210 Byte ≈ 1000 Byte
1 Byte = 8 bit
1 bit = 1 o 0 (stato dei transistor)
10
C
A
P
A
C
I
T
A
A cura di Jacques Bottel
11. Verifica se hai capito…
Argomento: la memoria del calcolatore
Domande di verifica:
Memoria centrale e memoria di massa. Spiega le
differenze.
Memoria ad accesso casuale e memoria ad accesso
sequenziale. Spiega le differenze.
Perché c’è la gerarchia di memoria?
450 MB a che cosa corrispondono? Fai le equivalenze
tra le diverse unità di misura.
11A cura di Jacques Bottel
12. Il processore: com’è fatto?
Il processore è un sistema composto da:
Il package (in italiano “confezione”) è il supporto su cui
vengono fissati tutti i componenti del processore
Piedini per comunicare con la scheda madre
Uno o più die (si legge “dai”), ognuno dei quali ha
all’interno uno o più core integrati. Curiosità: i processori
più potenti integrano sei core (processori exacore) o
addirittura otto core (processori optocore)
Nei moderni processori è stata integrata anche la
memoria cache
12A cura di Jacques Bottel
13. Il processore: com’è fatto?
Un processore visto da davanti e da dietro.
piedini
diecache L2
cache L2
13
package
(di colore verde)
A cura di Jacques Bottel
14. Il processore: come opera?
Ma che cosa fa di preciso il processore?
Il processore preleva i dati da elaborare dalla
memoria, esegue l’elaborazione e spedisce indietro
i risultati alla memoria.
L’ALU (Arithmetic Logic Unit) è il componente del
processore che svolge i calcoli. Nell’ALU sono
implementati i seguenti operatori logici:
AND
OR
NOT
14A cura di Jacques Bottel
15. Operatore AND
Se entrambi i bit sono 1 (acceso) il risultato è 1,
altrimenti 0.
15
1
1
0
0
1
0
1
0
1
0
0
0
A B A AND B
A cura di Jacques Bottel
16. Operatore OR
Se ALMENO un bit è 1 (acceso) il risultato è 1,
altrimenti 0.
16
1
1
0
0
1
0
1
0
1
1
1
0
A B A AND B
A cura di Jacques Bottel
17. Operatore NOT
Inverte lo stato del transistor: 1 (acceso) diventa 0
(spento) e viceversa .
17
1
0
0
1
A NOT B
A cura di Jacques Bottel
18. I transistor
Il processore (cache e ALU) è fatto di transistor (in
italiano “transistore”, ma si usa quasi sempre solo la
parola inglese). Ma che cos’è un transistor?
L’interruttore, proprio come il transistor, ha due stati:
ACCESO (1) e SPENTO (0).
=
18A cura di Jacques Bottel
19. I transistor: quanto sono grossi?
Quanto è grosso un transistor? 22 nm (nanometri),
ossia 22 milionesimi di millimetro, circa 2.000-
3.000 volte più piccoli di un capello umano,
invisibile persino a un potente microscopio!
Ma perché sono così piccoli? Semplice: per
integrarne in gran numero nel die. Solo così si
possono avere più core nel processore!
19
SOLO LEGGERE, NON STUDIARE!
A cura di Jacques Bottel
20. I transistor: quanti sono?
Quanti sono i transistor integrati in un processore?
Nella CPU Zambezi (8 core) sono 1.2 miliardi!
Ad oggi, il processore con più transistor è Tukwila,
prodotto da Intel per scopi scientifici. Prova a
dire quanti ne ha…
20
OLTRE DUE MILIARDI!!
SOLO LEGGERE, NON STUDIARE!
A cura di Jacques Bottel
21. La legge di Moore
“Il numero di transistor di un processore
raddoppia ogni 18 mesi”.
Con il progressivo avvicinarsi dei limiti
fisici del silicio, il periodo di raddop-
pio, una volta di 12 mesi, è passato a
18 e ora a 24 mesi.
21A cura di Jacques Bottel
22. Il ciclo di clock
I transistor non cambiano stato (1 o 0) tutti nello stesso
momento: alcuni lo fanno un po’ prima, altri un po’
dopo. Dopo un certo tempo, quando si è sicuri che
tutti i transistor hanno cambiato stato (altrimenti il
risultato calcolato non sarebbe giusto!), può
cominciare un’altra operazione.
Dunque, un ciclo di clock è il tempo che impiega il
processore per fare un’operazione.
22A cura di Jacques Bottel
23. La frequenza del processore
E quanto è questo tempo? Ad esempio, un processore
da 1 GHz esegue 1 miliardo di operazioni al secondo,
quindi il tempo per fare un’operazione è 1
miliardesimo di secondo!
La frequenza del processore è data dalla formula:
La frequenza è misurata in Hz.
23A cura di Jacques Bottel
24. L’overclock
Dal BIOS (il programma che ci permette di controllare la
scheda madre) è possibile modificare la frequenza
del processore:
Downclock → la frequenza viene ridotta; il
processore è più lento perché svolge meno
operazioni al secondo. Dunque, in pratica non ha
senso fare un downclock.
Overclock → la frequenza viene aumentata; il
processore è più veloce perché svolge più operazioni
al secondo, ma dobbiamo tenere conto che…
24A cura di Jacques Bottel
25. L’overclock: le conseguenze
Conseguenze dell’overclock:
Non si ha più la certezza che tutti i transistor abbiano
cambiato di stato, quindi il processore potrebbe
essere inaffidabile, cioè “sbagliare” i calcoli.
La CPU o GPU produce più calore. Bisogna quindi
usare un dissipatore di grosse dimensioni, altrimenti
fonde!
A lungo andare il processore potrebbe non essere più
affidabile o addirittura fondersi.
25
SOLO LEGGERE, NON STUDIARE!
A cura di Jacques Bottel
27. Curiosità: dissipatori per overclocking
Dissipatore ad acqua
(pompa acqua)
Dissipatore ad azoto liquido
(overclocking estremo)
27
SOLO LEGGERE, NON STUDIARE!
A cura di Jacques Bottel
28. Le prestazioni di un processore
Senza fare dei test, è molto difficile capire tra due
processori quale sia il più veloce: infatti, le prestazioni
possono variare molto a seconda dei casi.
Malgrado ciò, IN GENERALE è più veloce un processore:
Con un’alta frequenza (tanti GHz)
Con tanti core (dual core, quad core, exa core)
Con tanta cache (si evita di accedere alla memoria
RAM che è più lenta!)
28A cura di Jacques Bottel
29. Come vengono prodotti i
processori?
I chip vengono “stampati” sul wafer (ovviamente non
sono i biscotti!) grazie a un processo chiamato
litografia, poi vengono tagliati e fissati sul package.
Un wafer
29A cura di Jacques Bottel
30. Le sfide della tecnologia
Ecco le sfide che gli ingegneri dovranno vincere nei
prossimi decenni:
Difficoltà ad aumentare la frequenza del processore
(i GHz): ridurre le correnti parassite e miniaturizzare
i transistor è sempre più difficile!
Oltre i 16-32 core, l’aumento del numero dei core,
anche se possibile a livello tecnologico, in pratica non
darà più miglioramenti in termini di velocità.
30
SOLO LEGGERE, NON STUDIARE!
A cura di Jacques Bottel
31. Verifica se hai capito…
Argomento: il processore
Domande di verifica:
Come è fatto un processore? Spiega i diversi componenti.
Come opera un processore?
Che cos’è un transistor? Che cosa dice la legge di Moore?
Che cos’è il ciclo di clock? Spiega anche che cos’è
l’overclock.
In generale, da che cosa sono influenzate le prestazioni di
un processore?
Che cos’è la litografia?
31A cura di Jacques Bottel
32. SATA
La scheda madre - 1
32A cura di Jacques Bottel
PROCESSORE MEMORIA
NORTHBRIDGE
SOUTHBRIDGE PCI-E
bus FSB
USB
34. Il BIOS
ll BIOS (Basic I/O System) è il programma che controlla la
scheda madre.
Esso include informazioni di base molto importanti:
L’ora
La lingua
La frequenza del processore
L’ordine delle periferiche con cui fare l’avvio del sistema
operativo.
34A cura di Jacques Bottel
35. La ROM
Il BIOS è memorizzato nella ROM (Read-Only Memory), una
particolare memoria che si trova sulla scheda madre.
35A cura di Jacques Bottel
Semplice: perché l’hard disk è una periferica, non fa
parte dell’architettura di base del computer e può
essere sostituito in qualsiasi momento.
Perché il BIOS non è memorizzato nell’hard disk?
36. Impostare la frequenza
Dal BIOS è possibile modificare la frequenza del
processore.
36A cura di Jacques Bottel
Dato che la frequenza del bus FSB è prefissata, per
modificare la frequenza del processore dobbiamo
necessariamente agire sul moltiplicatore m.
Downclock → decremento m, la frequenza viene ridotta
Overclock → incremento m, la frequenza viene aumentata
SOLO LEGGERE, NON STUDIARE!
Fprocessore = FSB x m
37. Esempio di overclock
FSB = 200 Mhz
m = 5
Fprocessore = 200x5 = 1.000 MHz
37A cura di Jacques Bottel
Facciamo un overclock…
FSB = 200 Mhz
m = 6 [incremento il moltiplicatore di 1 unità]
Fprocessore = 200x6 = 1.200 MHz [overclock di 200 MHz]
NB. Dobbiamo però sostituire il dissipatore, altrimenti il
processore fonde!
SOLO LEGGERE, NON STUDIARE!
38. Verifica se hai capito…
Argomento: la scheda madre
Domande di verifica:
Che cos’è il BIOS? Perché è importante?
Descrivi l’architettura della scheda madre.
38A cura di Jacques Bottel
39. Hardware: le periferiche
Tutti i componenti che non fanno parte
dell’architettura di base del calcolatore
vengono chiamati periferiche (appunto
perché stanno in periferia).
Le periferiche possono essere collegate alla
scheda madre (periferiche interne) o a una
porta esterna (di solito USB)
39A cura di Jacques Bottel
40. Esempi di periferiche
Alcune periferiche interne ed esterne…
tastiera
pen drive stampante
scheda video
40A cura di Jacques Bottel
41. Periferiche interne: l’hard disk
L’hard disk è la memoria di massa del computer, cioè
mantiene i dati quando il computer è spento.
L’hard disk è l’unico componente meccanico rimasto nei
computer moderni (tutti gli altri sono elettronici).
Form factor:
3.5”
2.5”
1.8”
41A cura di Jacques Bottel
Interfacce:
PATA (obsoleto)
SATA 1.5, 3, 6 Gbit
SAS 3, 6, 12 Gbit (server)
Dimensione
43. L’hard disk del futuro: l’SSD
È l’evoluzione degli hard disk:
memoria ad accesso casuale, quindi più veloce
rispetto all’hard disk che è una memoria ad accesso
sequenziale
più resistente agli urti (importante soprattutto nei
computer portatili e dispositivi mobile).
43A cura di Jacques Bottel
Possono avere prestazioni molto diverse,
quindi, se dovrete comprarne uno, fate molta
attenzione alla velocità di lettura/scrittura!
45. Le porte
Le porte esterne consentono di collegare al computer le
periferiche esterne (TV, macchina fotografica digitale,
scanner, stampante, ecc).
Le principali porte sono:
Porta USB
Porta firewire (presente solo sui vecchi Mac)
VGA (analogica) e HDMI (digitale) per il monitor
Thunderbolt (presente sui nuovi Mac)
Porta Ethernet per collegare il cavo di rete
45A cura di Jacques Bottel
46. Le periferiche di input
Le periferiche di input consentono di immettere dati
nel computer.
46
Tastiera
Mouse
A cura di Jacques Bottel
47. Le periferiche di input
Scanner
Webcam / microfono
47A cura di Jacques Bottel
48. Le periferiche di output
Le periferiche di output consentono al computer di
comunicare dati con l’esterno.
48
Monitor
Stampante
A cura di Jacques Bottel
49. Memorie removibili
Le memorie removibili sono tutte quelle memorie che
sono “trasportabili”, consentono di portare con sé i dati.
pen drive (“chiavetta”)
Hard disk esterno
49A cura di Jacques Bottel
50. Memorie removibili
Schede di memoria
Le schede di memoria vengono utilizzate soprattutto
nelle macchine fotografiche digitali (schede SD) e
negli smartphone (schede micro-SD).
50A cura di Jacques Bottel
51. Memorie removibili: CD e DVD
A prima vista, CD (Compact Disk) e DVD (Digital Versatile
Disk) sono uguali; cambia solo la capacità:
700 MB per i CD, di solito utilizzati per registrare musica
4.7 GB per i DVD single layer (8.5 double layer), di solito
utilizzati per registrare film
Ce ne sono di diversi tipi:
Registrabili: CD-R, DVD-R, DVD+R
Riscrivibili: CD-RW, DVD-RW e DVD+RW
51A cura di Jacques Bottel
52. Verifica se hai capito…
Argomento: periferiche e memorie removibili
Domande di verifica:
Che cos’è una periferica? Fai alcuni esempi.
L’hard disk e l’SSD: illustra le differenze
A cosa servono le porte? Elenca le principali porte.
Che cos’è una periferica di input e output? Spiega e fai
alcuni esempi.
Memorie removibili. A che cosa servono? Fai alcuni
esempi.
CD e DVD: illustra le differenze.
52A cura di Jacques Bottel
54. La portabilità e la mobilità
Con il termine portatile si intendono tutti quei
computer che sono trasportabili, ma devono essere
usati da una postazione fissa (es. un tavolo).
Esempi: notebook, netbook
Con il termine mobile (si legge “mobaile”) si intendono
tutti quei computer che possono essere usati
ovunque, senza bisogno di elementi ausiliari.
Esempi: il tablet o lo smatphone può essere usato in
piedi, senza bisogno di appoggiarlo a un tavolo.
54A cura di Jacques Bottel
55. Tipi di computer: i sistemi
embedded
I sistemi embedded (in italiano “sistemi integrati”), sono
tutti quei sistemi che non hanno il sistema
operativo,ma solo un programma molto semplice.
55A cura di Jacques Bottel
56. Tipi di computer: lo smartphone
Gli smartphone sono cellulari di grandi dimensioni che
sono computer a tutti gli effetti: hanno il sistema
operativo, connessione a Internet e si possono
installare applicazioni (giochi, programmi, ecc.).
56A cura di Jacques Bottel
57. Tipi di computer: l’e-book
Gli e-book sono i libri digitali. È possibile sottolineare,
fare a annotazioni proprio come se fosse un libro
normale. Lo schermo di alcuni modelli è migliore della
carta: non fa il riflesso! Grazie alla memoria interna è
possibile avere con sé centinaia di libri in circa 500 g di
peso.
57A cura di Jacques Bottel
58. E-book: attenzione ai formati!
EPUB - Formato aperto molto diffuso,
compatibile con la quasi totalità dei
dispositivi.
58
A cura di Jacques Bottel
AZW - Formato proprietario di Amazon,
compatibile solo con i lettori Kindle.
59. Tipi di computer: il tablet
I tablet sono computer mobile. Oggi sono in rapida
diffusione.
59A cura di Jacques Bottel
60. Tipi di computer: il netbook
I netbook sono piccoli computer portatili, utili soprat-
tutto per navigare in Internet, controllare la posta
elettronica e utilizzare programmi da ufficio. Oggi
tendono a perdere terreno a favore dei tablet.
60A cura di Jacques Bottel
61. Tipi di computer: il notebook
Notebook, comunemente chiamato “portatile”, è oggi il
computer più diffuso.
61A cura di Jacques Bottel
62. Tipi di computer: il desktop
replacement
Il desktop replacement è un computer a metà strada tra
un desktop e un notebook (si chiamano anche
desknote), in pratica è un “desktop portatile”.
62A cura di Jacques Bottel
63. Apple: il desktop, un oggetto di design
iMac Mac mini
63
SOLO LEGGERE, NON STUDIARE!
A cura di Jacques Bottel
64. Tipi di computer: il desktop
Desktop. Computer da scrivania ormai utilizzato quasi
soltanto negli uffici e dai videogiocatori. Qualche anno
fa questo era il computer più diffuso.
64A cura di Jacques Bottel
65. Tipi di computer: la workstation
La workstation viene utilizzata in lavori che richiedono
molta potenza. Esempi: progettazione CAD, grafica,
montaggio foto e video.
65A cura di Jacques Bottel
66. Tipi di computer: il server
Server. Sono computer progettati per rimanere accesi 24
ore al giorno. Di solito ospitano i dati di un ufficio o
un’organizzazione che sono condivisi tra tutti gli
impiegati.
66A cura di Jacques Bottel
67. Tipi di computer: il supercomputer
Super computer, utilizzati a scopo scientifico (previsioni del
tempo, simulazioni di uragani, ecc.) Occupano stanze
enormi perché hanno migliaia di processori!
Curiosità: sul sito http://www.top500.org/ puoi vedere la
classifica dei 500 supercomputer più potenti al mondo.
67A cura di Jacques Bottel
68. Curiosità: uomo vs computer
Anno 1997: Deep Blue, un supercomputer progettato da
IBM, sfida Garry Kasparov, campione del mondo di scacchi
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SOLO LEGGERE, NON STUDIARE!
A cura di Jacques Bottel
69. Curiosità: uomo vs computer
Kasparov perde 1-2 contro Deep Blue.
69
SOLO LEGGERE, NON STUDIARE!
A cura di Jacques Bottel
70. Curiosità: uomo vs computer
Alcune considerazioni:
Prima della sfida vera e propria, Kasparov non ha mai giocato
partite di allenamento contro il suo avversario Deep Blue.
Il software di Deep Blue fu migliorato tra una partita e l’altra
studiando le mosse di Kasparov, altrimenti molto
probabilmente avrebbe vinto l’uomo.
Non si capisce che cosa sia successo all’ultima partita:
Kasparov si è ritirato dopo aver fatto un erroraccio e,
soprattutto, poteva vincere in poche mosse!
L’IBM non ha accettato la rivincita. Forse temeva di perdere?
70
SOLO LEGGERE, NON STUDIARE!
A cura di Jacques Bottel
71. Verifica se hai capito…
Argomento: tipi di computer
Domande di verifica:
Elenca diversi tipi di computer e illustra
brevemente le differenze.
Che cosa significa portabile e mobile? Spiega e
fai alcuni esempi.
71A cura di Jacques Bottel
72. E ora che avete capito…
memorizzate!
72A cura di Jacques Bottel
Editor's Notes
PATA: max 166 MB/s
SATA: 1.5, 3.0, 6.0 Gbit
SAS: 3, 6, 12 Gb (in fase di sviluppo)
EPUB -> abbreviazione di electronic publication.
È lo standard dell’IDPF (International Digital Publishing Forum), un organismo internazionale no-profit al quale collaborano università, centri di ricerca e società che lavorano in ambito sia informatico che editoriale.
Secondo la società di ricerche IDC, le vendite di tablet supereranno quelle di pc desktop entro il 2013 e quelle di notebook nel 2014.