SlideShare a Scribd company logo
L1N16P079 www.professionalpasta.it profpast@tin.it
34
Cosa cerca oggi il consumatore
di pasta? Quali sono le sue
esigenze? Ma soprattutto, come
soddisfarle?
A tali interrogativi siamo giunti
data la rapida e continua
evoluzione di un settore che ha
visto nell’ultimo periodo un
netto incremento di consumi
soprattutto di pasta fresca,
secondo i dati elaborati
dall’UN.I.P.I. (Unione
Industriali Pastai Italiani) riferiti
all’anno 2000.
Facilità d’uso e rapidità di
preparazione sono tuttavia le
richieste principali rivolte al
produttore che spesso rischia di
uscire dal mercato a causa del
ridotto apporto tecnologico e del
supporto tecnico con cui si trova
ad operare.
In risposta alla domanda del
consumatore sono nati negli
ultimi anni prodotti altamente
innovativi, ma che al tempo
stesso si avvicinano sempre
più alla tradizione e da qui
hanno avuto origine una serie
di nuove problematiche
tecnologiche a partire dalla
formulazione di nuovi
prodotti, fino ad arrivare al
metodo di stabilizzazione.
Dalla ricerca effettuata sono
emersi dati interessanti ed
A”CACCIA” DI NUOVE PROSPETTIVE DI RICERCA E DI
APPLICAZIONE
Ilaria Soncini e Alessio Marchesani
La Facoltà di Agraria dell’Università di Parma, nel contesto delle attività inerenti al master “Esperto per la
sicurezza degli alimenti”, ha recentemente concordato con Nuova Editrice uno stage di lavoro presso la
redazione di Professional Pasta da parte di neolaureati frequentanti il corso di perfezionamento.
Per l’attività di stage abbiamo deciso di svolgere una indagine, nella recente bibliografia scientifica
internazionale, per quanto riguarda la ricerca scientifica attinente alcuni tra i più importanti ed attuali temi
tecnologici direttamente o indirettamente inerenti alla produzione delle paste alimentari. Quale la ragione di
questa nostra scelta?
La pubblicazione degli studi e dei risultati della ricerca scientifica nell’ambito delle paste alimentari avviene
normalmente su riviste specializzate che difficilmente vengono lette dagli operatori del settore, con la sola
eccezione di quelle aziende che dispongono di strutture R&D ben organizzate. Da qui il nostro
convincimento che una “fotografia” del lavoro svolto negli ultimi anni da ricercatori di tutto il mondo e
documentato con pubblicazione di articoli su riviste tecniche e scientifiche potesse tornare utile agli operatori
del comparto pasta, così come alle aziende partecipanti a Professional Pasta.
L’articolo pubblicato qui di seguito propone una sintesi commentata di quanto emerso dall’indagine
effettuata dai tecnologi alimentari che hanno frequentato lo stage presso la redazione di Professional Pasta,
dott.ssa Ilaria Soncini e dott. Alessio Marchesani, fornendo indicazioni concrete sugli orientamenti che la
produzionedellepastealimentaristaseguendoperquantoriguardatecnologiespecifichediprocessoedalcuni
tra i fenomeni chimico-fisici che interessano maggiormente determinati tipi di pasta, come ad esempio le paste
aglutiniche e quelle ottenute da materie prime diverse dal frumento e dai cereali.
La bibliografia pubblicata in calce all’articolo fornisce un ulteriore contributo di informazione e divulgazione
del lavoro di ricerca svolto a livello internazionale sui temi specifici presi a riferimento per l’indagine svolta
dagli stagisti.
La bibliografia è disponibile sul sito Internet di Professional Pasta, all’indirizzo www.professionalpasta.it
altamente innovativi, soprattutto
in merito ai temi di seguito
riportati.
Impiego delle microonde
Le microonde sono da tempo
molto utilizzate a livello
domestico, ma stentano a
diffondersi a livello industriale a
causa di problemi pratici che
riguardano soprattutto gli
impianti e la forma del prodotto.
In letteratura ci sono a
disposizione alcuni studi che
permettono di valutarne
l’efficacia e l’utilità.
In uno di questi studi sono stati
analizzati gli effetti positivi sulla
shelf-life di pasta fresca ripiena, in
cui il secondo trattamento di
pastorizzazione (dopo il
confezionamento)èstatosostituito
con le microonde; i risultati hanno
dimostrato un abbattimento
microbico rilevante (paragonabile
a quello ottenuto con metodo
tradizionale) che ha garantito una
maggiore stabilità nel tempo, a
causa del danneggiamento delle
cellule batteriche dovuto alle
microonde (Lopez, C.C. et al.,
1998).
Le microonde impiegate per
trattare termicamente il prodotto
riducono tempo ed energia
impiegata, cosicché la loro azione
diviene meno incisiva sulle
caratteristiche organolettiche e
nutrizionali del prodotto.
Tuttavia non sono ancora ben
note le interazioni che vengono
ad instaurarsi tra alimento-
imballaggio-microonde e gli
eventuali effetti negativi. In
spaghetti surgelati riscaldati in
forno a microonde la perdita di
aroma ha raggiunto valori molto
elevati, nell’ordine del 50% per
alcuni campioni (Roberts, D.D. et
al., 1997).
Un altro fattore da non
sottovalutare è la dimensione del
prodotto da trattare: il
riscaldamento risulta infatti
dipendente dalla dimensione e
dalla forma del campione,
nonché dalla frequenza della
radiazione; in particolare il
potere di assorbimento e la
penetrazione della radiazione
sono maggiori a basse frequenze
(Oliveira, M.E.C. et al, 2000).
Alte pressioni
Le alte pressioni sono da tempo
molto studiate per l’innovazione
che potrebbero apportare
all’industriaalimentare,siaalivello
impiantistico che qualitativo. I
prodotti che è possibile
trattare sono numerosi, ma
devono avere alcune
caratteristiche generali: un
minimo contenuto di acqua,
noneccessivaporosità(datala
momentanea deformazione
durante il trattamento) e
devono essere confezionati in
un imballaggio flessibile.
Questa tecnica permette di
trattare semilavorati in
confezioni di notevoli
dimensioni, come anche
alimenti destinati al consumo;
genera inoltre un ridotto
impatto ambientale, poiché
non produce emissioni
35
L1N16P079 www.professionalpasta.it profpast@tin.it
Ilaria Soncini
Nata a Parma il 12 luglio del 1976,
nell’aprile 2001 ha conseguito la
laurea in Scienze e Tecnologie
Alimentari presso l’Università di
Parma presentando un lavoro di tesi
realizzato presso il laboratorio di
microbiologia delle carni della
S.S.I.C.A. di Parma. Ha maturato già
alcune esperienze lavorative
nell’industria conserviera nell’
ambito del controllo qualità.
Nell’ambito del master universitario
di secondo livello di “Esperto per la
sicurezza degli alimenti” svolge
attività di stage presso “Nuova
editrice”.
Alessio Marchesani
Nato a Lanciano (Ch) il 3 febbraio
del 1976, nell’aprile 2001 si è
laureato presso l’Università di
Parma in Scienze e Tecnologie
Alimentari. Il lavoro di tesi
presentato è stato svolto presso il
Dipartimento di Biochimica e
Biologia Molecolare, dove in
seguito è divenuto titolare di una
borsa di studio. Nell’ambito del
master universitario di secondo
livello di “Esperto per la sicurezza
degli alimenti” svolge attività di
stage presso “Nuova editrice”.
Dott. Alessio Marchesani
Dott.ssa Ilaria Soncini
inquinanti.
Ci sono molte ricerche
pubblicate che riguardano cibi a
bassa acidità sterilizzati
utilizzando alte pressioni e
basse temperature. Vengono
riportati dati di abbattimento di
Bacillus stearothermophilus
(uno tra i batteri più
termoresistenti) nell’ordine di 6
riduzioni decimali con un
trattamento a 600 MPa e
temperature di 70°C per 5
minuti, ripetuto 5 volte
(Hayakawa, I. et al., 1994).
Altri metodi (Pulsed High Pres-
sure, PHP) impiegano cicli a
pressioni inizialmente basse (60
MPa) e successivamente più
elevate (500 MPa), a T di 70°C;
ripetendo il ciclo circa 10 volte si
riescono ad eliminare anche le
spore eventualmente presenti,
poiché queste riescono a
germinare tra un ciclo e l’altro,
per venire poi inattivate dal
ciclo successivo (Sojka, B. et al.
1997).
In una tra le ricerche più recenti
(Meyer, R.S. et al., 2000) grazie a
numerose prove, sono state
indicate precisamente le
condizioni di utilizzo ideali per
ottenere la sanificazione in
alcuni prodotti quali, per
esempio, pasta al formaggio.
Sono stati impiegati ceppi di
Clostridium sporogenes e di
Bacillus cereus come indicatori
dell’avvenuto trattamento,
prestando molta attenzione alla
carica di spore iniziale, ai tempi
e alle temperature di esercizio,
nonchè al numero di cicli.
Con l’impiego di temperature
relativamente basse è ovvio che
la qualità finale dell’alimento
risulti migliore; questa dipende
però anche dalla qualità dell’
imballaggio (opportunamente
formulato e adattato alle
caratteristiche chimico-fisiche
del prodotto) e dal fluido
impiegato per esercitare la
pressione.
Nell’industria della pasta
questo tipo di trattamento
potrebbe essere indicato nella
pastorizzazione “mild” di pasta
fresca confezionata o di piatti
pronti a base di pasta, le cui
caratteristiche organolettiche
risentono molto del riscaldamento
a temperature più elevate.
Pasta fresca: nuove prospettive
L’utilizzo di cloruro di sodio da
incorporare nell’impasto
sottoposto a laminazione
(nell’ordine del 4%) ha
evidenziato un prolungamento
della shelf-life, senza alterare le
proprietà organolettiche
originarie (Guarnieri, R., 1996).
È stata formulata una pasta
ripiena precotta, ad alta umidità,
refrigerata o stabile a temperatura
ambiente previa acidificazione, in
cui l’effetto dell’abbassamento
dell’attività dell’acqua (minore di
0.93) viene combinato con una
umidità minore del 55%; la
stabilità a temperatura ambiente è
inoltre favorita da un pH minore
di 5.2. Il prodotto così ottenuto dal
punto di vista organolettico è del
tutto accettabile; infatti è stabile
microbiologicamente a temperatura
ambienteper37giorni,ed è pronto
all’uso dopo cottura in acqua
bollente per soli 3 minuti
(Bajracharya, R. et al., 1999).
Atmosfera modificata (MAP) e
pasta fresca
Il monitoraggio di parametri
quali attività dell’acqua (aw) e
pH in gnocchi e paste fresche
ripiene, confezionati in
atmosfera modificata, ha
indicato il pericolo della
produzione di tossina di
Clostridium botulinum in
condizioni di stoccaggio
inadeguate (ad esempio oltre 30
°C). Sono stati identificati i valori
di aw e pH consigliati per
garantire livelli di sicurezza
microbiologica ritenuti accettabili
(Schebor, C. et al., 2000).
È stata valutata l’influenza delle
operazioni di confezionamento
sull’ottimizzazione delle qualità
nutrizionali e organolettiche.
Inoltre, il contenuto di amido
resistente formatosi a seguito
della retrogradazione sembra
non essere molto differente
rispetto a quello formatosi in
prodotti congelati. L’utilizzo del
MAP a temperature positive
garantisce rispetto al prodotto
congelato una migliore
struttura. (Leopardi, E. et al.,
1994).
Reazioni e fenomeni secondari
nella pastificazione
Di grande importanza è
l’approfondimento dei fenomeni
ossidoriduttivi della pasta causati
dalle ossidoriduttasi e, soprattutto,
dei meccanismi di queste reazioni
durante la pastificazione.
Lostudiodelleattivitàdeglienzimi
perossidasi, polifenolossidasi,
lipossigenasi e catalasi ha
permesso di comprendere meglio
le fasi produttive in cui diventano
rilevanti i loro effetti nei confronti
di alcune caratteristiche qualitative
peculiari della pasta, quali il colore
e la qualità di cottura. Si è
analizzato il ruolo degli acidi grassi
polinsaturi facilmente ossidabili,
che portano ad una evoluzione
negativadellaqualitàorganolettica
ma, soprattutto, strutturale
(influenzando negativamente
viscoelasticitàecollositàdellapasta
in cottura). Risulta altresì
importante approfondire
l’incidenza dei fenomeni redox
36
L1N16P079 www.professionalpasta.it profpast@tin.it
sulle proprietà strutturali del
glutine; nello studio si è seguita
l’evoluzionedeicompostifenolicie
dei pigmenti carotenoidi, che
comporta una perdita del colore
(giallo) e della luminosità nel
prodotto finito (Icard, C. et al.,
1997).
I prodotti di imbrunimento non
enzimatico (ottenuti dalla
reazionediMaillard)conferiscono
al prodotto uno scadimento delle
caratteristiche cromatiche; questo
aspetto non può far piacere al
produttore conscio del fatto che il
consumatore acquista “con gli
occhi”.
Per la formazione del colore
sembra che i maggiori
responsabili siano i composti
neoformati a basso peso
molecolare piuttosto che le
melanoidine. Tutto si correla
direttamente con l’intensità del
trattamento termico (Fogliano,
V. et al., 1999).
Amido e sue modificazioni:
effetti dell’essiccazione e della
surgelazione, conseguenze della
gelatinizzazione sull’impasto,
paste aglutiniche
gelatinizzazione: prove effettuate
sull’amido di mais, a tempera-
ture ed umidità differenti
hanno evidenziato una forte
influenza del rapporto
amido/acqua; i risultati sono
stati ottenuti attraverso misure
di calore specifico apparente
dell’amido ed il valore di
gelatinizzazione massimo si è
avuto ad una umidità del 42,3%
(Hwang, C.H. et al., 1999).
L’amido estratto da semola di
grano duro frazionata è stato
sottoposto a specifici
trattamenti atti a modificare il
grado di gelatinizzazione e le
proprietà tecnologiche. È stato
quindi utilizzato, riunendolo
alle altre componenti della
semola, per produrre spaghetti
su cui effettuare determinazioni
qualitative. Un incremento di
ramificazione dell’amido ha dato
maggiore struttura alla pasta,
mantenendone inalterata la
fragilità. Appaiono così di grande
importanza il grado di
idratazione dell’amido e le sue
interazioni con il glutine,
soprattutto in fase di cottura
(Delcour, J.A. et al., 2000).
Le tecnologie produttive e di
conservazione influenzano il
processo di gelatinizzazione e
retrogradazione, che direttamente
condizionano la formazione di
amido resistente. Infatti piccole
variazioni dei parametri di
trattamento (rapporto acqua/
campione,mescolamento,tempoe
temperatura), possono avere una
notevole influenza a riguardo,
come per altri fattori tra cui
quantità e tipologia di amido,
regimi di cottura e
raffreddamento, pH e presenza
di altri costituenti (proteici,
lipidici, ecc.). Diverse prove
sperimentali hanno permesso
di ottimizzare i parametri
produttivi per ottenere un’alta
resa in amido resistente, da
utilizzare come ingrediente
alimentare (Garcia-Alonso, A. et
al., 1999).
surgelazioneedessiccazione:prove
effettuate su patate a diverse
umidità relative hanno
mostrato una modificazione a
livello dei granuli di amido. I gel
formati da patate surgelate non
essiccate sono risultati
leggermente più viscosi e meno
sensibili alla retrogradazione di
quelli formatisi da patate
essiccate. La surgelazione influ-
enza leggermente la solubilità in
acqua dell’amido, diminuendola:
questo suggerisce una migliore
organizzazione macroscopica del
granulodovutaallaformazionedi
un certo numero di legami a
idrogenointere/ointramolecolari.
Si può concludere che, a causa del
congelamento, l’acqua all’interno
del granulo, espandendosi, crea
pori di maggiori dimensioni,
favorendo lo spostamento verso
la superficie dell’amilopectina
presente all’interno. L’amilosio
invece rimane localizzato nella
parte interna del granulo. Questi
fenomeni favoriscono una
successiva reidratazione dell’
amido nei campioni essiccati
(Szymonska, J. et al., 2000).
Il congelamento di granuli di
amido idratati porta ad una
compressione reversibile delle
strutture lineari, causata
dall’espansione dei cristalli di
ghiaccio.L’amidoreticolatopuò
compensare questo evento
comportandosi da “shock-
absorber” (Perry, P.A. et al.,
2000).
Prove sperimentali dimostrano,
grazie all’analisi della qualità di
cottura e delle proprietà
dell’amido, una miglior qualità
finale del prodotto essiccato con
il metodo VHT (Very High
Temperature) rispetto a quello
HT (High Temperature). In
particolare i cambiamenti
conformazionali dei granuli di
amido nella fase di essiccazione
influenzano le proprietà di
cottura riducendo i livelli di
fuoriuscita dell’amido (Guler, S.
et al., 2000).
Lipidi e proteine presenti sulla
superficie dei granuli di amido
noninfluenzanoleinterazionidi
questo con il glutine,
essenzialmente legate a
fenomeni di inclusione fisica da
parte della reticolazione
glutinica dei granuli amilacei
(Delcour,J.A et al., 2000).
37
L1N16P079 www.professionalpasta.it profpast@tin.it
paste aglutiniche: la sostituzione
dell’amido negli spaghetti di patata
conamidoditapiocanativofosforilato
ha migliorato la qualità di questi
prodotti; gli spaghetti ottenuti sono
trasparenti, meno fragili e dopo
cottura dimostrano una moderata
elasticità, minor collosità e perdita di
cottura, infine minor rigonfiamento
(Muhammad, K. et al., 1999).
L’idea di migliorare l’accesso a dati
bibliograficipresentiinletteratura,ma
di difficile reperimento e, soprattutto,
di non sempre facile comprensione,
ha dato origine a questo lavoro.
Avvalendoci di biblioteche la cui
estrazione non è proprio specifica del
settore, e dei più adeguati motori di
ricerca delle banche dati, siamo
riusciti a cogliere quelli che noi
riteniamo essere gli aspetti più
innovativi e al tempo stesso
applicativi del “mondo” pasta.
Si è cercato di rendere accessibili tali
informazioni direttamente ai
produttori che, normalmente, non
attingono a testi così specializzati. È
comunque auspicabile un’ulteriore
ricerca su nuovi temi o
l’approfondimento di quelli già
proposti, in relazione anche ai
suggerimenti dati dalle aziende.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Altafini C., Furini M. (1997). Robust contol of flash dryer plant.
Proceedings of the 1997 IEEE, Int. Conference on control applica-
tions Hartford, CT-oct. 5-7.
Bajracharya R., Cherian G., Wyant L.B. (1999). Preparation of
shelf-stable filled pastas. United States Patent 6,001,405
14/12/99.
Batisti L., Pusterla S., Pollini, C.M. (1995). Trattamento termico
della pasta fresca. Tecnica molitoria, 10.
Carvalho C.W.P., Mitchell J.R. (2000). Effect of sugar on the
extrusion of maize grits and wheat flour. Int. J. of Food Science and
Technology, 35, pp 569-576.
De Cindio B., Celot F., Migliori M., Pollini C.M. (2001). A simple
rheological model to predict filled fresh pasta failure during heat
treatment. J. of Food Engineering, 48, pp 7-18.
De Cindio B., Gabriele D. Pollini C.M. (2000). Modellazione
della pastorizzazione di pasta fresca ripiena. Tecnica molitoria, 7.
Del Nobile M.A., Massera M. (2002). A method to evaluate the
extent of residual deformations in dry spaghetti. J. of Food Engi-
neering, article in press.
Delcour J.A., Vansteelandt J., Hythier M.C., Abécassis J.
(2000). Fractionation and reconstitution experiments provide
insight into the role of starch gelatinization and pasting properties
in pasta quality. J. Agric. Food Chem., 48, pp 3774-3778.
Delcour J.A., Vansteelandt J., Hythier M.C., Abécassis J., Sindic
M., Deroanne C. (2000). Fractionation and reconstitution experi-
ments provide insight into the role of gluten and starch interactions
in pasta quality. J. Agric. Food Chem., 48, pp 3767-3773.
Dos Reis Tassinari A., Landgraf M. (1997). Effect of microwave
heating on survival of Salmonella typhimurium in artificially
contaminated ready-to-eat foods. J. of Food Safety, 17, pp
239-248.
Feneey K.A., Tatham S., Gilbert S.M., Fido R.J., Halford N.G.,
Shewry P.R. (2001). Synthesis, expression and characterisation of
peptides comprised of perfect repeat motifs based on a wheat seed
storage protein. BBA- Biochimica et Biophysica Acta, 1546, pp
346-355.
Fogliano V., Monti S.M., Musella T., Randazzo G., Ritieni A.
(1999). Formation of coloured Maillard reactions products in a
gluten-glucose model system. Food Chemistry, 66, pp 293-299.
García-Alonso A., Jiménez-Escrig A., Martín-Carrón N., Bravo
L., Saura-Calixto F. (1999). Assessment of some parameters
involved in the gelatinization and retrogration of starch. Food
Chemistry, 66, pp 181-187.
Gilbert S., Wellner N., Belton P.S., Greenfield J.A., Siligardi G.,
Shewry P.R., Tatham A.S. (2000). Expression and characterisation
of a highly repetitive peptide derived from a wheat seed storage
protein. BBA- Biochimica et Biophysica Acta, 1479, pp 135-146.
Guarnieri R. (1996). Method of making sheet dough for
long-life fresh pasta products. United States Patent 5,573,796,
12/11/96.
Güler S., Köksel H., Ng P.K.W. (2002). Effects of industrial pasta
drying temperatures on starch properties and pasta quality. Food
Research International, 35, pp 421-427.
Hou H., Singh R.K., Muriana P.M., Stadelman W.J. (1996).
Pasteurization of intact shell eggs. Food Microbilogy, 13, pp
93-101.
38
L1N16P079 www.professionalpasta.it profpast@tin.it
Hwang C.H., Heldman D.R., Chao R.R., Taylor T.A.
(1999). Changes in specific heat of corn starch due to
gelatinization. J. of Food Science, 64 n. 1, pp
141-144.
Icard C., Feillet P. (1997). Effets des phénoménes
d’oxydoreductions au cours de la fabrication des pâtes
alimentaires. Ind. Alim. Agr., gen.-feb., pp 4-19.
Johansson L., Virkki L., Maunu S., Lehto M.,
Ekholm P., Varo P. (2000). Structural characterization
of water soluble -glucan of oat bran. Carbohydrate
Polymers, 42, pp 143-148.
Kalchayanand N., Sikes A., Dunne C.P., Ray B.
(1998). Factors influencing death and injury of
foodborne pathogens by hydrostatic pres-
sure-pasteurization. Food Microbiology, 15, pp
207-214.
Kusunose C., Noguchi S., Yamagishi T., Seguchi
M. (2002). Binding of prime starch to tailings fraction
by proteins in stored wheat flour. Food Hydrocolloids,
16, pp 73-77.
Leopardi E., Ciappellano S., Crovetti R., Bermano
G., Testolin G. (1994). Valutazioni nutrizionali in
alimenti, pronti al consumo, conservati in atmosfera
modificata. La Rivista di Scienza dell’Alimentazione,
anno 23 n.3, pp 339-347.
Lopez C.C., Vannini L., Lanciotti R., Guerzoni E.
(1998). Microbiological quality of filled pasta in rela-
tions to the nature of heat treatment. J. of Food Protec-
tion, 61 n.8, pp 994-999.
Ma L., Paul D.L., Pothecary N., Railton C., Bows J.,
Barratt L., Mullin J., Simons D. (1995). Experimental
validation of a combined electromagnetic and thermal
FDTD model of a microwave heating process. IEEE
Transactions on microwave theory and thecniques,
43 n.11, pp 2565-2572.
Marathe S.A., Machaiah J.P., Rao B.Y.K., Pednekar
M.D., Rao V.S. (2002). Extension of shelf-life of whole-
wheat flour by gamma radiation. Int. J. of Food
Science and Technology, 37, pp 163-168.
Meyer R.S., Cooper K.L., Knorr D., Lelieveld H.L.M.
(2000). High pressure sterilization of foods. Food
Technology, 54 n. 11, pp 57-72.
Muhammad K., Kusnandar F., Hashim D.M.,
Rahman R.A. (1999). Application of native and
phosphorylate tapioca starches in potato starch
noodle. Int. J. of Food Science and Techn., 34, pp
275-280.
Oliveira M.E.C., Franca A.S. (2002). Microwave
heating of foodstuffs. J. of Food Engeenering, 53, pp
347-359.
Osepchuk J.M. (2002). Microwave power applica-
tions. IEEE Transactions on microwave theory and
thecniques, 50 n.3, pp 975-985.
Perovic B. (2000). Role of starches in pasta cooking.
Tecnica molitoria, 7, pp 726-731.
Perry P.A., Donald A. M. (2000). The effects of low
temperatures on starch granule structure. Polymer, 41,
pp 6361-6373.
Roberts D.D., Pollien P. (1997). Analysis of aroma
releaseduringmicrowaveheating. J. Agric. Food Chem.,
45, pp 4388-4392.
Rückold S., Grobecker K.H., Isengard H.D. (2001).
The effects of drying on biological matrices and the
consequences for reference materials. Food Control, 12,
pp 401-407.
Schebor C., Chirife J. (2000). A survey of water activ-
ity and pH values in fresh pasta packed under modified
atmosphere manufactured in Argentina and Uruguay. J.
of Food Protection, 63 n. 7, pp 965-969.
Simpson M.V., Smith J.P., Simpson B.K.,
Ramaswamy H., Dodds K.L. (1994). Storage studies on a
sous vide spaghetti and meat sauce product. Food micro-
biology, 11, pp 5-14.
Somma A., Pugliano G., Laezza P., Chianese L., Di
Luccia A., D’Egidio M.G., Cecchini C. (1999).
Caratterizzazione di nuovi alimenti per formulazioni
dietetiche. Tecnica molitoria, 5, pp 557-565.
Sriburi P., Hill S.E. (2000). Extrusion of cassava starch
with either variations in ascorbic acid concentration or
pH. Int. J. of Food Science and Tehnology, 35, pp
141-154.
Sumnu G. (2001). A review on microwave baking of
foods. Int. J. of Food Science and Techn., 36, pp
117-127.
Szymonska J., Krok F., Tomasik P. (2000).
Deep-freezing of potato starch. Int. J. of Biological
Macromolecules, 27, pp 307-314.
Thed S.T., Phillips R.D. (1995). Changes of dietary
fiber and starch composition of processed potato prod-
ucts during domestic cooking. Food Chemistry, 52, pp
301-304.
Thorvaldsson K., Stading M., Nilsson K., Kidman S.,
Langton M. (1999). Rheology and structure of
heat-treated pasta dough: influence of water content
and heating rate. Lebnsm. - Wiss. U. Technol., 32, pp
154-161.
van deer Veen B.A., Uitdehaag J.C.M., Dijkstra B.W.,
Dijkhuizen L. (2000). Engineering of cyclodextrin
clycosyltransferase reaction and product specificity. BBA-
Biochimica et Biophysica Acta, 1543, pp 336-360.
Vartzeli-Nikaki P., Daoukaki D., Konsta A.A., Pissis P.
(1999). Physicochemical and dielectric study of the
Hydration mechanism in polysaccharides. 10th Int.
Symposium on Electrets.
Pasqualetto K. (1999). Pastorizzazione di pasta
fresca ripiena. Valutazione dell’effetto del trattamento
termico impostato sui microrganismi presenti e inoculati.
Tecnica molitoria, 6, pp 643-650Zardetto S., Di Fresco
S. (2000). Pasta fresca farcita: conservazione e sviluppo
di Salmonella enteritidis. Tecnica molitoria, 6, pp
609-621.
Zardetto S., Di Fresco S., Pasqualetto K. (1999).
Pastorizzazione di pasta fresca ripiena. Valutazione
dell’effetto del trattamento termico impostato sui
microrganismi presenti e inoculati. Tecnica molitoria, 6,
pp 643-650.
39
L1N16P079 www.professionalpasta.it profpast@tin.it

More Related Content

Viewers also liked

20150223_Infoday H2020_Espacio_Carmen Alonso
20150223_Infoday H2020_Espacio_Carmen Alonso20150223_Infoday H2020_Espacio_Carmen Alonso
20150223_Infoday H2020_Espacio_Carmen Alonso
Redit
 
20150223_Infoday H2020_Espacio_Carmen Marcos
20150223_Infoday H2020_Espacio_Carmen Marcos20150223_Infoday H2020_Espacio_Carmen Marcos
20150223_Infoday H2020_Espacio_Carmen Marcos
Redit
 
21 p22 27_e
21 p22 27_e21 p22 27_e
21 p22 27_e
Alessio Marchesani
 
Yuli infor
Yuli inforYuli infor
Yuli infor
yulismeneses
 
VoIP Phone Systems In Killeen, TX
VoIP Phone Systems In Killeen, TXVoIP Phone Systems In Killeen, TX
VoIP Phone Systems In Killeen, TX
Folkersoncom
 
18 p 12_23_e
18 p 12_23_e18 p 12_23_e
18 p 12_23_e
Alessio Marchesani
 
16 p34 39_e
16 p34 39_e16 p34 39_e
16 p34 39_e
Alessio Marchesani
 
Temelji konkurencije
Temelji konkurencijeTemelji konkurencije
Temelji konkurencije
Mario Zovko
 
20150223_Infoday H2020_Espacio_Fernando Camacho
20150223_Infoday H2020_Espacio_Fernando Camacho20150223_Infoday H2020_Espacio_Fernando Camacho
20150223_Infoday H2020_Espacio_Fernando Camacho
Redit
 
Judicial control
Judicial controlJudicial control
Judicial control
Marc van der Woude
 
Rev sheet
Rev sheetRev sheet
Rev sheet
dr walid
 
Soteria 4 crowdfunder presentation v2.2
Soteria 4 crowdfunder presentation v2.2Soteria 4 crowdfunder presentation v2.2
Soteria 4 crowdfunder presentation v2.2
Daniel Heuri
 

Viewers also liked (18)

8
88
8
 
20150223_Infoday H2020_Espacio_Carmen Alonso
20150223_Infoday H2020_Espacio_Carmen Alonso20150223_Infoday H2020_Espacio_Carmen Alonso
20150223_Infoday H2020_Espacio_Carmen Alonso
 
20150223_Infoday H2020_Espacio_Carmen Marcos
20150223_Infoday H2020_Espacio_Carmen Marcos20150223_Infoday H2020_Espacio_Carmen Marcos
20150223_Infoday H2020_Espacio_Carmen Marcos
 
7
77
7
 
21 p12 15_i
21 p12 15_i21 p12 15_i
21 p12 15_i
 
21 p22 27_e
21 p22 27_e21 p22 27_e
21 p22 27_e
 
18 p 12_23_i
18 p 12_23_i18 p 12_23_i
18 p 12_23_i
 
Yuli infor
Yuli inforYuli infor
Yuli infor
 
VoIP Phone Systems In Killeen, TX
VoIP Phone Systems In Killeen, TXVoIP Phone Systems In Killeen, TX
VoIP Phone Systems In Killeen, TX
 
9
99
9
 
18 p 12_23_e
18 p 12_23_e18 p 12_23_e
18 p 12_23_e
 
16 p34 39_e
16 p34 39_e16 p34 39_e
16 p34 39_e
 
Temelji konkurencije
Temelji konkurencijeTemelji konkurencije
Temelji konkurencije
 
20150223_Infoday H2020_Espacio_Fernando Camacho
20150223_Infoday H2020_Espacio_Fernando Camacho20150223_Infoday H2020_Espacio_Fernando Camacho
20150223_Infoday H2020_Espacio_Fernando Camacho
 
Конкурсна робота
Конкурсна роботаКонкурсна робота
Конкурсна робота
 
Judicial control
Judicial controlJudicial control
Judicial control
 
Rev sheet
Rev sheetRev sheet
Rev sheet
 
Soteria 4 crowdfunder presentation v2.2
Soteria 4 crowdfunder presentation v2.2Soteria 4 crowdfunder presentation v2.2
Soteria 4 crowdfunder presentation v2.2
 

Similar to 16 p34 39_i

SPECIALITÀ GASTRONOMICHE A BASE DI PASTA
SPECIALITÀ GASTRONOMICHE A BASE DI PASTASPECIALITÀ GASTRONOMICHE A BASE DI PASTA
SPECIALITÀ GASTRONOMICHE A BASE DI PASTA
Alessio Marchesani
 
Il progetto MicroEmiRo: Collezioni microbiche regionali: la biodiversità al s...
Il progetto MicroEmiRo: Collezioni microbiche regionali: la biodiversità al s...Il progetto MicroEmiRo: Collezioni microbiche regionali: la biodiversità al s...
Il progetto MicroEmiRo: Collezioni microbiche regionali: la biodiversità al s...
Confindustria Emilia-Romagna Ricerca
 
Tesi triennale
Tesi triennaleTesi triennale
Tesi triennale
GiuliaGalbignani
 
Pafasef - Pasta fresca con semola fermentata. Innovare si può!
Pafasef - Pasta fresca con semola fermentata. Innovare si può!Pafasef - Pasta fresca con semola fermentata. Innovare si può!
Pafasef - Pasta fresca con semola fermentata. Innovare si può!
Sardegna Ricerche
 
Il progetto MICROEMIRO - Collezioni microbiche regionali: la biodiversità al ...
Il progetto MICROEMIRO - Collezioni microbiche regionali: la biodiversità al ...Il progetto MICROEMIRO - Collezioni microbiche regionali: la biodiversità al ...
Il progetto MICROEMIRO - Collezioni microbiche regionali: la biodiversità al ...
Confindustria Emilia-Romagna Ricerca
 
workshop Tepass_r2b
workshop Tepass_r2bworkshop Tepass_r2b
workshop Tepass_r2br2b2011
 
ATTESTATO 3 LIV. HACCP G,P. Grussu
ATTESTATO 3 LIV. HACCP G,P. GrussuATTESTATO 3 LIV. HACCP G,P. Grussu
ATTESTATO 3 LIV. HACCP G,P. GrussuGian Paolo Grussu
 
News SA 19 2015
News SA 19 2015News SA 19 2015
News SA 19 2015
Roberta Culiersi
 
#etiche2016: Innovazione e Qualità: gli ingredienti che nutrono le aziende
#etiche2016: Innovazione e Qualità: gli ingredienti che nutrono le aziende#etiche2016: Innovazione e Qualità: gli ingredienti che nutrono le aziende
#etiche2016: Innovazione e Qualità: gli ingredienti che nutrono le aziende
cercalanotizia
 
Gestione delle risorse: #Rifiuti
Gestione delle risorse: #RifiutiGestione delle risorse: #Rifiuti
Gestione delle risorse: #Rifiuti
Romagna Tech
 
The ozone, an innovative tool for microbiological control in dairies
The ozone, an innovative tool for microbiological control in dairiesThe ozone, an innovative tool for microbiological control in dairies
The ozone, an innovative tool for microbiological control in dairies
Movingfluid srl
 
Le opportunità di mercato, export, trasformazione, qualità
Le opportunità di mercato, export, trasformazione, qualitàLe opportunità di mercato, export, trasformazione, qualità
Le opportunità di mercato, export, trasformazione, qualità
L'Informatore Agrario
 
Progetto INTESAS - Stato di avanzamento del progetto a settembre 2019
Progetto INTESAS - Stato di avanzamento del progetto a settembre 2019Progetto INTESAS - Stato di avanzamento del progetto a settembre 2019
Progetto INTESAS - Stato di avanzamento del progetto a settembre 2019
Sardegna Ricerche
 
TESTA offerta formativa 2020
TESTA offerta formativa 2020TESTA offerta formativa 2020
TESTA offerta formativa 2020
redols
 
News sa 7 2014
News sa 7 2014News sa 7 2014
News sa 7 2014
Roberta Culiersi
 
News SA 16 2016
News SA 16 2016News SA 16 2016
News SA 16 2016
Roberta Culiersi
 
Food Action: una sperimentazione di Food Design contro lo spreco alimentare.
Food Action: una sperimentazione di Food Design contro lo spreco alimentare.Food Action: una sperimentazione di Food Design contro lo spreco alimentare.
Food Action: una sperimentazione di Food Design contro lo spreco alimentare.
Raffaele Passaro
 
News SA 37 2015
News SA 37 2015News SA 37 2015
News SA 37 2015
Roberta Culiersi
 

Similar to 16 p34 39_i (20)

SPECIALITÀ GASTRONOMICHE A BASE DI PASTA
SPECIALITÀ GASTRONOMICHE A BASE DI PASTASPECIALITÀ GASTRONOMICHE A BASE DI PASTA
SPECIALITÀ GASTRONOMICHE A BASE DI PASTA
 
Il progetto MicroEmiRo: Collezioni microbiche regionali: la biodiversità al s...
Il progetto MicroEmiRo: Collezioni microbiche regionali: la biodiversità al s...Il progetto MicroEmiRo: Collezioni microbiche regionali: la biodiversità al s...
Il progetto MicroEmiRo: Collezioni microbiche regionali: la biodiversità al s...
 
Tesi triennale
Tesi triennaleTesi triennale
Tesi triennale
 
Pafasef - Pasta fresca con semola fermentata. Innovare si può!
Pafasef - Pasta fresca con semola fermentata. Innovare si può!Pafasef - Pasta fresca con semola fermentata. Innovare si può!
Pafasef - Pasta fresca con semola fermentata. Innovare si può!
 
Il progetto MICROEMIRO - Collezioni microbiche regionali: la biodiversità al ...
Il progetto MICROEMIRO - Collezioni microbiche regionali: la biodiversità al ...Il progetto MICROEMIRO - Collezioni microbiche regionali: la biodiversità al ...
Il progetto MICROEMIRO - Collezioni microbiche regionali: la biodiversità al ...
 
workshop Tepass_r2b
workshop Tepass_r2bworkshop Tepass_r2b
workshop Tepass_r2b
 
ATTESTATO 3 LIV. HACCP G,P. Grussu
ATTESTATO 3 LIV. HACCP G,P. GrussuATTESTATO 3 LIV. HACCP G,P. Grussu
ATTESTATO 3 LIV. HACCP G,P. Grussu
 
News SA 19 2015
News SA 19 2015News SA 19 2015
News SA 19 2015
 
#etiche2016: Innovazione e Qualità: gli ingredienti che nutrono le aziende
#etiche2016: Innovazione e Qualità: gli ingredienti che nutrono le aziende#etiche2016: Innovazione e Qualità: gli ingredienti che nutrono le aziende
#etiche2016: Innovazione e Qualità: gli ingredienti che nutrono le aziende
 
Gestione delle risorse: #Rifiuti
Gestione delle risorse: #RifiutiGestione delle risorse: #Rifiuti
Gestione delle risorse: #Rifiuti
 
The ozone, an innovative tool for microbiological control in dairies
The ozone, an innovative tool for microbiological control in dairiesThe ozone, an innovative tool for microbiological control in dairies
The ozone, an innovative tool for microbiological control in dairies
 
Le opportunità di mercato, export, trasformazione, qualità
Le opportunità di mercato, export, trasformazione, qualitàLe opportunità di mercato, export, trasformazione, qualità
Le opportunità di mercato, export, trasformazione, qualità
 
merged
mergedmerged
merged
 
Progetto INTESAS - Stato di avanzamento del progetto a settembre 2019
Progetto INTESAS - Stato di avanzamento del progetto a settembre 2019Progetto INTESAS - Stato di avanzamento del progetto a settembre 2019
Progetto INTESAS - Stato di avanzamento del progetto a settembre 2019
 
TESTA offerta formativa 2020
TESTA offerta formativa 2020TESTA offerta formativa 2020
TESTA offerta formativa 2020
 
News sa 7 2014
News sa 7 2014News sa 7 2014
News sa 7 2014
 
News SA 16 2016
News SA 16 2016News SA 16 2016
News SA 16 2016
 
Food Action: una sperimentazione di Food Design contro lo spreco alimentare.
Food Action: una sperimentazione di Food Design contro lo spreco alimentare.Food Action: una sperimentazione di Food Design contro lo spreco alimentare.
Food Action: una sperimentazione di Food Design contro lo spreco alimentare.
 
News SA 37 2015
News SA 37 2015News SA 37 2015
News SA 37 2015
 
CV Prof. R. Massini
CV Prof. R. MassiniCV Prof. R. Massini
CV Prof. R. Massini
 

More from Alessio Marchesani

Pastificio Mancini, dal campo alla tavola
Pastificio Mancini, dal campo alla tavolaPastificio Mancini, dal campo alla tavola
Pastificio Mancini, dal campo alla tavola
Alessio Marchesani
 
Sfoglia ideale per piatti pronti a base di pasta
Sfoglia ideale per piatti pronti a base di pastaSfoglia ideale per piatti pronti a base di pasta
Sfoglia ideale per piatti pronti a base di pasta
Alessio Marchesani
 
IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI PASTE SECCHE STORCI
IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI PASTE SECCHE STORCIIMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI PASTE SECCHE STORCI
IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI PASTE SECCHE STORCI
Alessio Marchesani
 
SOLANUM TUBEROSUM PRINCIPALI CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE
SOLANUM TUBEROSUM PRINCIPALI CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHESOLANUM TUBEROSUM PRINCIPALI CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE
SOLANUM TUBEROSUM PRINCIPALI CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE
Alessio Marchesani
 
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...
Alessio Marchesani
 
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...Alessio Marchesani
 
PASTE SECCHE ALL’UOVO CONTENUTI NUTRIZIONALI, QUALITÀ DI SERVIZIO PERCEPITA E...
PASTE SECCHE ALL’UOVO CONTENUTI NUTRIZIONALI, QUALITÀ DI SERVIZIO PERCEPITA E...PASTE SECCHE ALL’UOVO CONTENUTI NUTRIZIONALI, QUALITÀ DI SERVIZIO PERCEPITA E...
PASTE SECCHE ALL’UOVO CONTENUTI NUTRIZIONALI, QUALITÀ DI SERVIZIO PERCEPITA E...
Alessio Marchesani
 
TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DOMANDE E RISPOSTE SULLE PROCEDURE PER LA PR...
TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DOMANDE E RISPOSTE SULLE PROCEDURE PER LA PR...TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DOMANDE E RISPOSTE SULLE PROCEDURE PER LA PR...
TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DOMANDE E RISPOSTE SULLE PROCEDURE PER LA PR...
Alessio Marchesani
 
TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI OBBLIGO E SICUR...
TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI OBBLIGO E SICUR...TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI OBBLIGO E SICUR...
TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI OBBLIGO E SICUR...
Alessio Marchesani
 
LA DIRETTIVA EUROPEA ATEX ED IL D.P.R. 126/98
LA DIRETTIVA EUROPEA ATEX ED IL D.P.R. 126/98LA DIRETTIVA EUROPEA ATEX ED IL D.P.R. 126/98
LA DIRETTIVA EUROPEA ATEX ED IL D.P.R. 126/98
Alessio Marchesani
 
USO, NON USO E ABUSO DEL TERMINE PASTA
USO, NON USO E ABUSO DEL TERMINE PASTAUSO, NON USO E ABUSO DEL TERMINE PASTA
USO, NON USO E ABUSO DEL TERMINE PASTA
Alessio Marchesani
 
CONSIDERAZIONI SULLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELL’ACQUA
CONSIDERAZIONI SULLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELL’ACQUACONSIDERAZIONI SULLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELL’ACQUA
CONSIDERAZIONI SULLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELL’ACQUA
Alessio Marchesani
 
LA PROTEZIONE DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE E DELLE DENOMINAZIONI D’ORIGINE
LA PROTEZIONE DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE E DELLE DENOMINAZIONI D’ORIGINELA PROTEZIONE DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE E DELLE DENOMINAZIONI D’ORIGINE
LA PROTEZIONE DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE E DELLE DENOMINAZIONI D’ORIGINE
Alessio Marchesani
 
DAI FARAONI A DANTE INCHIESTA SUL VALORE NUTRIZIONALE DI UN PIATTO DI PASTA C...
DAI FARAONI A DANTE INCHIESTA SUL VALORE NUTRIZIONALE DI UN PIATTO DI PASTA C...DAI FARAONI A DANTE INCHIESTA SUL VALORE NUTRIZIONALE DI UN PIATTO DI PASTA C...
DAI FARAONI A DANTE INCHIESTA SUL VALORE NUTRIZIONALE DI UN PIATTO DI PASTA C...
Alessio Marchesani
 
LA PASTA È SEMPRE QUELLA DI UNA VOLTA? NUOVI SPUNTI PER UN NUOVO PRODOTTO CON...
LA PASTA È SEMPRE QUELLA DI UNA VOLTA? NUOVI SPUNTI PER UN NUOVO PRODOTTO CON...LA PASTA È SEMPRE QUELLA DI UNA VOLTA? NUOVI SPUNTI PER UN NUOVO PRODOTTO CON...
LA PASTA È SEMPRE QUELLA DI UNA VOLTA? NUOVI SPUNTI PER UN NUOVO PRODOTTO CON...
Alessio Marchesani
 
25 p28 33_e
25 p28 33_e25 p28 33_e
25 p28 33_e
Alessio Marchesani
 

More from Alessio Marchesani (16)

Pastificio Mancini, dal campo alla tavola
Pastificio Mancini, dal campo alla tavolaPastificio Mancini, dal campo alla tavola
Pastificio Mancini, dal campo alla tavola
 
Sfoglia ideale per piatti pronti a base di pasta
Sfoglia ideale per piatti pronti a base di pastaSfoglia ideale per piatti pronti a base di pasta
Sfoglia ideale per piatti pronti a base di pasta
 
IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI PASTE SECCHE STORCI
IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI PASTE SECCHE STORCIIMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI PASTE SECCHE STORCI
IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI PASTE SECCHE STORCI
 
SOLANUM TUBEROSUM PRINCIPALI CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE
SOLANUM TUBEROSUM PRINCIPALI CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHESOLANUM TUBEROSUM PRINCIPALI CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE
SOLANUM TUBEROSUM PRINCIPALI CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE
 
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...
 
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...
SOLUZIONI TECNICHE AGGIORNATE PER LA PROGETTAZIONE E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SI...
 
PASTE SECCHE ALL’UOVO CONTENUTI NUTRIZIONALI, QUALITÀ DI SERVIZIO PERCEPITA E...
PASTE SECCHE ALL’UOVO CONTENUTI NUTRIZIONALI, QUALITÀ DI SERVIZIO PERCEPITA E...PASTE SECCHE ALL’UOVO CONTENUTI NUTRIZIONALI, QUALITÀ DI SERVIZIO PERCEPITA E...
PASTE SECCHE ALL’UOVO CONTENUTI NUTRIZIONALI, QUALITÀ DI SERVIZIO PERCEPITA E...
 
TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DOMANDE E RISPOSTE SULLE PROCEDURE PER LA PR...
TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DOMANDE E RISPOSTE SULLE PROCEDURE PER LA PR...TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DOMANDE E RISPOSTE SULLE PROCEDURE PER LA PR...
TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DOMANDE E RISPOSTE SULLE PROCEDURE PER LA PR...
 
TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI OBBLIGO E SICUR...
TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI OBBLIGO E SICUR...TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI OBBLIGO E SICUR...
TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI OBBLIGO E SICUR...
 
LA DIRETTIVA EUROPEA ATEX ED IL D.P.R. 126/98
LA DIRETTIVA EUROPEA ATEX ED IL D.P.R. 126/98LA DIRETTIVA EUROPEA ATEX ED IL D.P.R. 126/98
LA DIRETTIVA EUROPEA ATEX ED IL D.P.R. 126/98
 
USO, NON USO E ABUSO DEL TERMINE PASTA
USO, NON USO E ABUSO DEL TERMINE PASTAUSO, NON USO E ABUSO DEL TERMINE PASTA
USO, NON USO E ABUSO DEL TERMINE PASTA
 
CONSIDERAZIONI SULLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELL’ACQUA
CONSIDERAZIONI SULLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELL’ACQUACONSIDERAZIONI SULLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELL’ACQUA
CONSIDERAZIONI SULLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELL’ACQUA
 
LA PROTEZIONE DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE E DELLE DENOMINAZIONI D’ORIGINE
LA PROTEZIONE DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE E DELLE DENOMINAZIONI D’ORIGINELA PROTEZIONE DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE E DELLE DENOMINAZIONI D’ORIGINE
LA PROTEZIONE DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE E DELLE DENOMINAZIONI D’ORIGINE
 
DAI FARAONI A DANTE INCHIESTA SUL VALORE NUTRIZIONALE DI UN PIATTO DI PASTA C...
DAI FARAONI A DANTE INCHIESTA SUL VALORE NUTRIZIONALE DI UN PIATTO DI PASTA C...DAI FARAONI A DANTE INCHIESTA SUL VALORE NUTRIZIONALE DI UN PIATTO DI PASTA C...
DAI FARAONI A DANTE INCHIESTA SUL VALORE NUTRIZIONALE DI UN PIATTO DI PASTA C...
 
LA PASTA È SEMPRE QUELLA DI UNA VOLTA? NUOVI SPUNTI PER UN NUOVO PRODOTTO CON...
LA PASTA È SEMPRE QUELLA DI UNA VOLTA? NUOVI SPUNTI PER UN NUOVO PRODOTTO CON...LA PASTA È SEMPRE QUELLA DI UNA VOLTA? NUOVI SPUNTI PER UN NUOVO PRODOTTO CON...
LA PASTA È SEMPRE QUELLA DI UNA VOLTA? NUOVI SPUNTI PER UN NUOVO PRODOTTO CON...
 
25 p28 33_e
25 p28 33_e25 p28 33_e
25 p28 33_e
 

16 p34 39_i

  • 1. L1N16P079 www.professionalpasta.it profpast@tin.it 34 Cosa cerca oggi il consumatore di pasta? Quali sono le sue esigenze? Ma soprattutto, come soddisfarle? A tali interrogativi siamo giunti data la rapida e continua evoluzione di un settore che ha visto nell’ultimo periodo un netto incremento di consumi soprattutto di pasta fresca, secondo i dati elaborati dall’UN.I.P.I. (Unione Industriali Pastai Italiani) riferiti all’anno 2000. Facilità d’uso e rapidità di preparazione sono tuttavia le richieste principali rivolte al produttore che spesso rischia di uscire dal mercato a causa del ridotto apporto tecnologico e del supporto tecnico con cui si trova ad operare. In risposta alla domanda del consumatore sono nati negli ultimi anni prodotti altamente innovativi, ma che al tempo stesso si avvicinano sempre più alla tradizione e da qui hanno avuto origine una serie di nuove problematiche tecnologiche a partire dalla formulazione di nuovi prodotti, fino ad arrivare al metodo di stabilizzazione. Dalla ricerca effettuata sono emersi dati interessanti ed A”CACCIA” DI NUOVE PROSPETTIVE DI RICERCA E DI APPLICAZIONE Ilaria Soncini e Alessio Marchesani La Facoltà di Agraria dell’Università di Parma, nel contesto delle attività inerenti al master “Esperto per la sicurezza degli alimenti”, ha recentemente concordato con Nuova Editrice uno stage di lavoro presso la redazione di Professional Pasta da parte di neolaureati frequentanti il corso di perfezionamento. Per l’attività di stage abbiamo deciso di svolgere una indagine, nella recente bibliografia scientifica internazionale, per quanto riguarda la ricerca scientifica attinente alcuni tra i più importanti ed attuali temi tecnologici direttamente o indirettamente inerenti alla produzione delle paste alimentari. Quale la ragione di questa nostra scelta? La pubblicazione degli studi e dei risultati della ricerca scientifica nell’ambito delle paste alimentari avviene normalmente su riviste specializzate che difficilmente vengono lette dagli operatori del settore, con la sola eccezione di quelle aziende che dispongono di strutture R&D ben organizzate. Da qui il nostro convincimento che una “fotografia” del lavoro svolto negli ultimi anni da ricercatori di tutto il mondo e documentato con pubblicazione di articoli su riviste tecniche e scientifiche potesse tornare utile agli operatori del comparto pasta, così come alle aziende partecipanti a Professional Pasta. L’articolo pubblicato qui di seguito propone una sintesi commentata di quanto emerso dall’indagine effettuata dai tecnologi alimentari che hanno frequentato lo stage presso la redazione di Professional Pasta, dott.ssa Ilaria Soncini e dott. Alessio Marchesani, fornendo indicazioni concrete sugli orientamenti che la produzionedellepastealimentaristaseguendoperquantoriguardatecnologiespecifichediprocessoedalcuni tra i fenomeni chimico-fisici che interessano maggiormente determinati tipi di pasta, come ad esempio le paste aglutiniche e quelle ottenute da materie prime diverse dal frumento e dai cereali. La bibliografia pubblicata in calce all’articolo fornisce un ulteriore contributo di informazione e divulgazione del lavoro di ricerca svolto a livello internazionale sui temi specifici presi a riferimento per l’indagine svolta dagli stagisti. La bibliografia è disponibile sul sito Internet di Professional Pasta, all’indirizzo www.professionalpasta.it
  • 2. altamente innovativi, soprattutto in merito ai temi di seguito riportati. Impiego delle microonde Le microonde sono da tempo molto utilizzate a livello domestico, ma stentano a diffondersi a livello industriale a causa di problemi pratici che riguardano soprattutto gli impianti e la forma del prodotto. In letteratura ci sono a disposizione alcuni studi che permettono di valutarne l’efficacia e l’utilità. In uno di questi studi sono stati analizzati gli effetti positivi sulla shelf-life di pasta fresca ripiena, in cui il secondo trattamento di pastorizzazione (dopo il confezionamento)èstatosostituito con le microonde; i risultati hanno dimostrato un abbattimento microbico rilevante (paragonabile a quello ottenuto con metodo tradizionale) che ha garantito una maggiore stabilità nel tempo, a causa del danneggiamento delle cellule batteriche dovuto alle microonde (Lopez, C.C. et al., 1998). Le microonde impiegate per trattare termicamente il prodotto riducono tempo ed energia impiegata, cosicché la loro azione diviene meno incisiva sulle caratteristiche organolettiche e nutrizionali del prodotto. Tuttavia non sono ancora ben note le interazioni che vengono ad instaurarsi tra alimento- imballaggio-microonde e gli eventuali effetti negativi. In spaghetti surgelati riscaldati in forno a microonde la perdita di aroma ha raggiunto valori molto elevati, nell’ordine del 50% per alcuni campioni (Roberts, D.D. et al., 1997). Un altro fattore da non sottovalutare è la dimensione del prodotto da trattare: il riscaldamento risulta infatti dipendente dalla dimensione e dalla forma del campione, nonché dalla frequenza della radiazione; in particolare il potere di assorbimento e la penetrazione della radiazione sono maggiori a basse frequenze (Oliveira, M.E.C. et al, 2000). Alte pressioni Le alte pressioni sono da tempo molto studiate per l’innovazione che potrebbero apportare all’industriaalimentare,siaalivello impiantistico che qualitativo. I prodotti che è possibile trattare sono numerosi, ma devono avere alcune caratteristiche generali: un minimo contenuto di acqua, noneccessivaporosità(datala momentanea deformazione durante il trattamento) e devono essere confezionati in un imballaggio flessibile. Questa tecnica permette di trattare semilavorati in confezioni di notevoli dimensioni, come anche alimenti destinati al consumo; genera inoltre un ridotto impatto ambientale, poiché non produce emissioni 35 L1N16P079 www.professionalpasta.it profpast@tin.it Ilaria Soncini Nata a Parma il 12 luglio del 1976, nell’aprile 2001 ha conseguito la laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari presso l’Università di Parma presentando un lavoro di tesi realizzato presso il laboratorio di microbiologia delle carni della S.S.I.C.A. di Parma. Ha maturato già alcune esperienze lavorative nell’industria conserviera nell’ ambito del controllo qualità. Nell’ambito del master universitario di secondo livello di “Esperto per la sicurezza degli alimenti” svolge attività di stage presso “Nuova editrice”. Alessio Marchesani Nato a Lanciano (Ch) il 3 febbraio del 1976, nell’aprile 2001 si è laureato presso l’Università di Parma in Scienze e Tecnologie Alimentari. Il lavoro di tesi presentato è stato svolto presso il Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare, dove in seguito è divenuto titolare di una borsa di studio. Nell’ambito del master universitario di secondo livello di “Esperto per la sicurezza degli alimenti” svolge attività di stage presso “Nuova editrice”. Dott. Alessio Marchesani Dott.ssa Ilaria Soncini
  • 3. inquinanti. Ci sono molte ricerche pubblicate che riguardano cibi a bassa acidità sterilizzati utilizzando alte pressioni e basse temperature. Vengono riportati dati di abbattimento di Bacillus stearothermophilus (uno tra i batteri più termoresistenti) nell’ordine di 6 riduzioni decimali con un trattamento a 600 MPa e temperature di 70°C per 5 minuti, ripetuto 5 volte (Hayakawa, I. et al., 1994). Altri metodi (Pulsed High Pres- sure, PHP) impiegano cicli a pressioni inizialmente basse (60 MPa) e successivamente più elevate (500 MPa), a T di 70°C; ripetendo il ciclo circa 10 volte si riescono ad eliminare anche le spore eventualmente presenti, poiché queste riescono a germinare tra un ciclo e l’altro, per venire poi inattivate dal ciclo successivo (Sojka, B. et al. 1997). In una tra le ricerche più recenti (Meyer, R.S. et al., 2000) grazie a numerose prove, sono state indicate precisamente le condizioni di utilizzo ideali per ottenere la sanificazione in alcuni prodotti quali, per esempio, pasta al formaggio. Sono stati impiegati ceppi di Clostridium sporogenes e di Bacillus cereus come indicatori dell’avvenuto trattamento, prestando molta attenzione alla carica di spore iniziale, ai tempi e alle temperature di esercizio, nonchè al numero di cicli. Con l’impiego di temperature relativamente basse è ovvio che la qualità finale dell’alimento risulti migliore; questa dipende però anche dalla qualità dell’ imballaggio (opportunamente formulato e adattato alle caratteristiche chimico-fisiche del prodotto) e dal fluido impiegato per esercitare la pressione. Nell’industria della pasta questo tipo di trattamento potrebbe essere indicato nella pastorizzazione “mild” di pasta fresca confezionata o di piatti pronti a base di pasta, le cui caratteristiche organolettiche risentono molto del riscaldamento a temperature più elevate. Pasta fresca: nuove prospettive L’utilizzo di cloruro di sodio da incorporare nell’impasto sottoposto a laminazione (nell’ordine del 4%) ha evidenziato un prolungamento della shelf-life, senza alterare le proprietà organolettiche originarie (Guarnieri, R., 1996). È stata formulata una pasta ripiena precotta, ad alta umidità, refrigerata o stabile a temperatura ambiente previa acidificazione, in cui l’effetto dell’abbassamento dell’attività dell’acqua (minore di 0.93) viene combinato con una umidità minore del 55%; la stabilità a temperatura ambiente è inoltre favorita da un pH minore di 5.2. Il prodotto così ottenuto dal punto di vista organolettico è del tutto accettabile; infatti è stabile microbiologicamente a temperatura ambienteper37giorni,ed è pronto all’uso dopo cottura in acqua bollente per soli 3 minuti (Bajracharya, R. et al., 1999). Atmosfera modificata (MAP) e pasta fresca Il monitoraggio di parametri quali attività dell’acqua (aw) e pH in gnocchi e paste fresche ripiene, confezionati in atmosfera modificata, ha indicato il pericolo della produzione di tossina di Clostridium botulinum in condizioni di stoccaggio inadeguate (ad esempio oltre 30 °C). Sono stati identificati i valori di aw e pH consigliati per garantire livelli di sicurezza microbiologica ritenuti accettabili (Schebor, C. et al., 2000). È stata valutata l’influenza delle operazioni di confezionamento sull’ottimizzazione delle qualità nutrizionali e organolettiche. Inoltre, il contenuto di amido resistente formatosi a seguito della retrogradazione sembra non essere molto differente rispetto a quello formatosi in prodotti congelati. L’utilizzo del MAP a temperature positive garantisce rispetto al prodotto congelato una migliore struttura. (Leopardi, E. et al., 1994). Reazioni e fenomeni secondari nella pastificazione Di grande importanza è l’approfondimento dei fenomeni ossidoriduttivi della pasta causati dalle ossidoriduttasi e, soprattutto, dei meccanismi di queste reazioni durante la pastificazione. Lostudiodelleattivitàdeglienzimi perossidasi, polifenolossidasi, lipossigenasi e catalasi ha permesso di comprendere meglio le fasi produttive in cui diventano rilevanti i loro effetti nei confronti di alcune caratteristiche qualitative peculiari della pasta, quali il colore e la qualità di cottura. Si è analizzato il ruolo degli acidi grassi polinsaturi facilmente ossidabili, che portano ad una evoluzione negativadellaqualitàorganolettica ma, soprattutto, strutturale (influenzando negativamente viscoelasticitàecollositàdellapasta in cottura). Risulta altresì importante approfondire l’incidenza dei fenomeni redox 36 L1N16P079 www.professionalpasta.it profpast@tin.it
  • 4. sulle proprietà strutturali del glutine; nello studio si è seguita l’evoluzionedeicompostifenolicie dei pigmenti carotenoidi, che comporta una perdita del colore (giallo) e della luminosità nel prodotto finito (Icard, C. et al., 1997). I prodotti di imbrunimento non enzimatico (ottenuti dalla reazionediMaillard)conferiscono al prodotto uno scadimento delle caratteristiche cromatiche; questo aspetto non può far piacere al produttore conscio del fatto che il consumatore acquista “con gli occhi”. Per la formazione del colore sembra che i maggiori responsabili siano i composti neoformati a basso peso molecolare piuttosto che le melanoidine. Tutto si correla direttamente con l’intensità del trattamento termico (Fogliano, V. et al., 1999). Amido e sue modificazioni: effetti dell’essiccazione e della surgelazione, conseguenze della gelatinizzazione sull’impasto, paste aglutiniche gelatinizzazione: prove effettuate sull’amido di mais, a tempera- ture ed umidità differenti hanno evidenziato una forte influenza del rapporto amido/acqua; i risultati sono stati ottenuti attraverso misure di calore specifico apparente dell’amido ed il valore di gelatinizzazione massimo si è avuto ad una umidità del 42,3% (Hwang, C.H. et al., 1999). L’amido estratto da semola di grano duro frazionata è stato sottoposto a specifici trattamenti atti a modificare il grado di gelatinizzazione e le proprietà tecnologiche. È stato quindi utilizzato, riunendolo alle altre componenti della semola, per produrre spaghetti su cui effettuare determinazioni qualitative. Un incremento di ramificazione dell’amido ha dato maggiore struttura alla pasta, mantenendone inalterata la fragilità. Appaiono così di grande importanza il grado di idratazione dell’amido e le sue interazioni con il glutine, soprattutto in fase di cottura (Delcour, J.A. et al., 2000). Le tecnologie produttive e di conservazione influenzano il processo di gelatinizzazione e retrogradazione, che direttamente condizionano la formazione di amido resistente. Infatti piccole variazioni dei parametri di trattamento (rapporto acqua/ campione,mescolamento,tempoe temperatura), possono avere una notevole influenza a riguardo, come per altri fattori tra cui quantità e tipologia di amido, regimi di cottura e raffreddamento, pH e presenza di altri costituenti (proteici, lipidici, ecc.). Diverse prove sperimentali hanno permesso di ottimizzare i parametri produttivi per ottenere un’alta resa in amido resistente, da utilizzare come ingrediente alimentare (Garcia-Alonso, A. et al., 1999). surgelazioneedessiccazione:prove effettuate su patate a diverse umidità relative hanno mostrato una modificazione a livello dei granuli di amido. I gel formati da patate surgelate non essiccate sono risultati leggermente più viscosi e meno sensibili alla retrogradazione di quelli formatisi da patate essiccate. La surgelazione influ- enza leggermente la solubilità in acqua dell’amido, diminuendola: questo suggerisce una migliore organizzazione macroscopica del granulodovutaallaformazionedi un certo numero di legami a idrogenointere/ointramolecolari. Si può concludere che, a causa del congelamento, l’acqua all’interno del granulo, espandendosi, crea pori di maggiori dimensioni, favorendo lo spostamento verso la superficie dell’amilopectina presente all’interno. L’amilosio invece rimane localizzato nella parte interna del granulo. Questi fenomeni favoriscono una successiva reidratazione dell’ amido nei campioni essiccati (Szymonska, J. et al., 2000). Il congelamento di granuli di amido idratati porta ad una compressione reversibile delle strutture lineari, causata dall’espansione dei cristalli di ghiaccio.L’amidoreticolatopuò compensare questo evento comportandosi da “shock- absorber” (Perry, P.A. et al., 2000). Prove sperimentali dimostrano, grazie all’analisi della qualità di cottura e delle proprietà dell’amido, una miglior qualità finale del prodotto essiccato con il metodo VHT (Very High Temperature) rispetto a quello HT (High Temperature). In particolare i cambiamenti conformazionali dei granuli di amido nella fase di essiccazione influenzano le proprietà di cottura riducendo i livelli di fuoriuscita dell’amido (Guler, S. et al., 2000). Lipidi e proteine presenti sulla superficie dei granuli di amido noninfluenzanoleinterazionidi questo con il glutine, essenzialmente legate a fenomeni di inclusione fisica da parte della reticolazione glutinica dei granuli amilacei (Delcour,J.A et al., 2000). 37 L1N16P079 www.professionalpasta.it profpast@tin.it
  • 5. paste aglutiniche: la sostituzione dell’amido negli spaghetti di patata conamidoditapiocanativofosforilato ha migliorato la qualità di questi prodotti; gli spaghetti ottenuti sono trasparenti, meno fragili e dopo cottura dimostrano una moderata elasticità, minor collosità e perdita di cottura, infine minor rigonfiamento (Muhammad, K. et al., 1999). L’idea di migliorare l’accesso a dati bibliograficipresentiinletteratura,ma di difficile reperimento e, soprattutto, di non sempre facile comprensione, ha dato origine a questo lavoro. Avvalendoci di biblioteche la cui estrazione non è proprio specifica del settore, e dei più adeguati motori di ricerca delle banche dati, siamo riusciti a cogliere quelli che noi riteniamo essere gli aspetti più innovativi e al tempo stesso applicativi del “mondo” pasta. Si è cercato di rendere accessibili tali informazioni direttamente ai produttori che, normalmente, non attingono a testi così specializzati. È comunque auspicabile un’ulteriore ricerca su nuovi temi o l’approfondimento di quelli già proposti, in relazione anche ai suggerimenti dati dalle aziende. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Altafini C., Furini M. (1997). Robust contol of flash dryer plant. Proceedings of the 1997 IEEE, Int. Conference on control applica- tions Hartford, CT-oct. 5-7. Bajracharya R., Cherian G., Wyant L.B. (1999). Preparation of shelf-stable filled pastas. United States Patent 6,001,405 14/12/99. Batisti L., Pusterla S., Pollini, C.M. (1995). Trattamento termico della pasta fresca. Tecnica molitoria, 10. Carvalho C.W.P., Mitchell J.R. (2000). Effect of sugar on the extrusion of maize grits and wheat flour. Int. J. of Food Science and Technology, 35, pp 569-576. De Cindio B., Celot F., Migliori M., Pollini C.M. (2001). A simple rheological model to predict filled fresh pasta failure during heat treatment. J. of Food Engineering, 48, pp 7-18. De Cindio B., Gabriele D. Pollini C.M. (2000). Modellazione della pastorizzazione di pasta fresca ripiena. Tecnica molitoria, 7. Del Nobile M.A., Massera M. (2002). A method to evaluate the extent of residual deformations in dry spaghetti. J. of Food Engi- neering, article in press. Delcour J.A., Vansteelandt J., Hythier M.C., Abécassis J. (2000). Fractionation and reconstitution experiments provide insight into the role of starch gelatinization and pasting properties in pasta quality. J. Agric. Food Chem., 48, pp 3774-3778. Delcour J.A., Vansteelandt J., Hythier M.C., Abécassis J., Sindic M., Deroanne C. (2000). Fractionation and reconstitution experi- ments provide insight into the role of gluten and starch interactions in pasta quality. J. Agric. Food Chem., 48, pp 3767-3773. Dos Reis Tassinari A., Landgraf M. (1997). Effect of microwave heating on survival of Salmonella typhimurium in artificially contaminated ready-to-eat foods. J. of Food Safety, 17, pp 239-248. Feneey K.A., Tatham S., Gilbert S.M., Fido R.J., Halford N.G., Shewry P.R. (2001). Synthesis, expression and characterisation of peptides comprised of perfect repeat motifs based on a wheat seed storage protein. BBA- Biochimica et Biophysica Acta, 1546, pp 346-355. Fogliano V., Monti S.M., Musella T., Randazzo G., Ritieni A. (1999). Formation of coloured Maillard reactions products in a gluten-glucose model system. Food Chemistry, 66, pp 293-299. García-Alonso A., Jiménez-Escrig A., Martín-Carrón N., Bravo L., Saura-Calixto F. (1999). Assessment of some parameters involved in the gelatinization and retrogration of starch. Food Chemistry, 66, pp 181-187. Gilbert S., Wellner N., Belton P.S., Greenfield J.A., Siligardi G., Shewry P.R., Tatham A.S. (2000). Expression and characterisation of a highly repetitive peptide derived from a wheat seed storage protein. BBA- Biochimica et Biophysica Acta, 1479, pp 135-146. Guarnieri R. (1996). Method of making sheet dough for long-life fresh pasta products. United States Patent 5,573,796, 12/11/96. Güler S., Köksel H., Ng P.K.W. (2002). Effects of industrial pasta drying temperatures on starch properties and pasta quality. Food Research International, 35, pp 421-427. Hou H., Singh R.K., Muriana P.M., Stadelman W.J. (1996). Pasteurization of intact shell eggs. Food Microbilogy, 13, pp 93-101. 38 L1N16P079 www.professionalpasta.it profpast@tin.it
  • 6. Hwang C.H., Heldman D.R., Chao R.R., Taylor T.A. (1999). Changes in specific heat of corn starch due to gelatinization. J. of Food Science, 64 n. 1, pp 141-144. Icard C., Feillet P. (1997). Effets des phénoménes d’oxydoreductions au cours de la fabrication des pâtes alimentaires. Ind. Alim. Agr., gen.-feb., pp 4-19. Johansson L., Virkki L., Maunu S., Lehto M., Ekholm P., Varo P. (2000). Structural characterization of water soluble -glucan of oat bran. Carbohydrate Polymers, 42, pp 143-148. Kalchayanand N., Sikes A., Dunne C.P., Ray B. (1998). Factors influencing death and injury of foodborne pathogens by hydrostatic pres- sure-pasteurization. Food Microbiology, 15, pp 207-214. Kusunose C., Noguchi S., Yamagishi T., Seguchi M. (2002). Binding of prime starch to tailings fraction by proteins in stored wheat flour. Food Hydrocolloids, 16, pp 73-77. Leopardi E., Ciappellano S., Crovetti R., Bermano G., Testolin G. (1994). Valutazioni nutrizionali in alimenti, pronti al consumo, conservati in atmosfera modificata. La Rivista di Scienza dell’Alimentazione, anno 23 n.3, pp 339-347. Lopez C.C., Vannini L., Lanciotti R., Guerzoni E. (1998). Microbiological quality of filled pasta in rela- tions to the nature of heat treatment. J. of Food Protec- tion, 61 n.8, pp 994-999. Ma L., Paul D.L., Pothecary N., Railton C., Bows J., Barratt L., Mullin J., Simons D. (1995). Experimental validation of a combined electromagnetic and thermal FDTD model of a microwave heating process. IEEE Transactions on microwave theory and thecniques, 43 n.11, pp 2565-2572. Marathe S.A., Machaiah J.P., Rao B.Y.K., Pednekar M.D., Rao V.S. (2002). Extension of shelf-life of whole- wheat flour by gamma radiation. Int. J. of Food Science and Technology, 37, pp 163-168. Meyer R.S., Cooper K.L., Knorr D., Lelieveld H.L.M. (2000). High pressure sterilization of foods. Food Technology, 54 n. 11, pp 57-72. Muhammad K., Kusnandar F., Hashim D.M., Rahman R.A. (1999). Application of native and phosphorylate tapioca starches in potato starch noodle. Int. J. of Food Science and Techn., 34, pp 275-280. Oliveira M.E.C., Franca A.S. (2002). Microwave heating of foodstuffs. J. of Food Engeenering, 53, pp 347-359. Osepchuk J.M. (2002). Microwave power applica- tions. IEEE Transactions on microwave theory and thecniques, 50 n.3, pp 975-985. Perovic B. (2000). Role of starches in pasta cooking. Tecnica molitoria, 7, pp 726-731. Perry P.A., Donald A. M. (2000). The effects of low temperatures on starch granule structure. Polymer, 41, pp 6361-6373. Roberts D.D., Pollien P. (1997). Analysis of aroma releaseduringmicrowaveheating. J. Agric. Food Chem., 45, pp 4388-4392. Rückold S., Grobecker K.H., Isengard H.D. (2001). The effects of drying on biological matrices and the consequences for reference materials. Food Control, 12, pp 401-407. Schebor C., Chirife J. (2000). A survey of water activ- ity and pH values in fresh pasta packed under modified atmosphere manufactured in Argentina and Uruguay. J. of Food Protection, 63 n. 7, pp 965-969. Simpson M.V., Smith J.P., Simpson B.K., Ramaswamy H., Dodds K.L. (1994). Storage studies on a sous vide spaghetti and meat sauce product. Food micro- biology, 11, pp 5-14. Somma A., Pugliano G., Laezza P., Chianese L., Di Luccia A., D’Egidio M.G., Cecchini C. (1999). Caratterizzazione di nuovi alimenti per formulazioni dietetiche. Tecnica molitoria, 5, pp 557-565. Sriburi P., Hill S.E. (2000). Extrusion of cassava starch with either variations in ascorbic acid concentration or pH. Int. J. of Food Science and Tehnology, 35, pp 141-154. Sumnu G. (2001). A review on microwave baking of foods. Int. J. of Food Science and Techn., 36, pp 117-127. Szymonska J., Krok F., Tomasik P. (2000). Deep-freezing of potato starch. Int. J. of Biological Macromolecules, 27, pp 307-314. Thed S.T., Phillips R.D. (1995). Changes of dietary fiber and starch composition of processed potato prod- ucts during domestic cooking. Food Chemistry, 52, pp 301-304. Thorvaldsson K., Stading M., Nilsson K., Kidman S., Langton M. (1999). Rheology and structure of heat-treated pasta dough: influence of water content and heating rate. Lebnsm. - Wiss. U. Technol., 32, pp 154-161. van deer Veen B.A., Uitdehaag J.C.M., Dijkstra B.W., Dijkhuizen L. (2000). Engineering of cyclodextrin clycosyltransferase reaction and product specificity. BBA- Biochimica et Biophysica Acta, 1543, pp 336-360. Vartzeli-Nikaki P., Daoukaki D., Konsta A.A., Pissis P. (1999). Physicochemical and dielectric study of the Hydration mechanism in polysaccharides. 10th Int. Symposium on Electrets. Pasqualetto K. (1999). Pastorizzazione di pasta fresca ripiena. Valutazione dell’effetto del trattamento termico impostato sui microrganismi presenti e inoculati. Tecnica molitoria, 6, pp 643-650Zardetto S., Di Fresco S. (2000). Pasta fresca farcita: conservazione e sviluppo di Salmonella enteritidis. Tecnica molitoria, 6, pp 609-621. Zardetto S., Di Fresco S., Pasqualetto K. (1999). Pastorizzazione di pasta fresca ripiena. Valutazione dell’effetto del trattamento termico impostato sui microrganismi presenti e inoculati. Tecnica molitoria, 6, pp 643-650. 39 L1N16P079 www.professionalpasta.it profpast@tin.it