Il continuo ed inesorabile peggioramento delle condizioni ambientali del nostro pianeta è un indicatore palese che in questo momento l’umanità non è in condizione di avviare una politica atta ad invertire le attuali tendenze. Nonostante vi sia una provata consapevolezza e conoscenza scientifica delle modalità con cui l’essere umano modifica l’ambiente e su come tutto ciò comporti effetti negativi, disastrosi, immediati e duraturi, alla sua salute, nonostante vi siano tutti gli strumenti tecnici necessari per modificarne le cause, rimane un dato di fatto che i vari ambiti in cui i cicli virtuosi delle rinnovabili e dello sviluppo sostenibile non sono completamente ancora parte del tessuto sociale e della consapevolezza del singolo.
Oltre la Apea: modelli eco-innovativi e infrastrutture produttive per la Gree...WWF ITALIA
Intervento di Mario Zambrini, di Ambiente Italia, alla giornata di studio “Proposte green per l’economia e il lavoro in Liguria. Il futuro non è dei combustibili fossili” organizzata da Greenpeace, Legambiente, WWF, SI’ Rinnovanili NO nucleare, ARCI, Coordinamento Free e CNA.
Sviluppo sostenibile: "GLI ITALIANI E LO SVILUPPO SOSTENIBILE" ricerca realizzata da CE&CO per ecoseven. Con questa ricerca, ci siamo quindi posti l’obiettivo di verificare, presso un campione di cittadini italiani: - quanto il tema dello sviluppo sostenibile sia sentito e come venga declinato; - quali siano, tra i comportamenti considerati importanti per contribuire in prima persona allo sviluppo sostenibile.
Impatto ambientale e sviluppo sostenibile - Francesco CufariImage Line
Un incontro tecnico a Rizziconi (Rc) per scoprire la fertilizzazione completa per via fogliare e le nuove tecniche di potatura verde per il kiwi | Relazione di Francesco Cufari, divulgatore Arssa
Oltre la Apea: modelli eco-innovativi e infrastrutture produttive per la Gree...WWF ITALIA
Intervento di Mario Zambrini, di Ambiente Italia, alla giornata di studio “Proposte green per l’economia e il lavoro in Liguria. Il futuro non è dei combustibili fossili” organizzata da Greenpeace, Legambiente, WWF, SI’ Rinnovanili NO nucleare, ARCI, Coordinamento Free e CNA.
Sviluppo sostenibile: "GLI ITALIANI E LO SVILUPPO SOSTENIBILE" ricerca realizzata da CE&CO per ecoseven. Con questa ricerca, ci siamo quindi posti l’obiettivo di verificare, presso un campione di cittadini italiani: - quanto il tema dello sviluppo sostenibile sia sentito e come venga declinato; - quali siano, tra i comportamenti considerati importanti per contribuire in prima persona allo sviluppo sostenibile.
Impatto ambientale e sviluppo sostenibile - Francesco CufariImage Line
Un incontro tecnico a Rizziconi (Rc) per scoprire la fertilizzazione completa per via fogliare e le nuove tecniche di potatura verde per il kiwi | Relazione di Francesco Cufari, divulgatore Arssa
V. Bacco - Il ciclo di vita dell’edificio sostenibileGreen Bat 2014
15/05/214 - GREEN BAT 214 - Convegno "COSTRUIRE SOSTENIBILE: ANALISI, EFFICIENTAMENTO, CERTIFICAZIONE" Intervento dell'ing. Vincenzo Bacco, presidente ordine ingegneri della Provincia BAT
Presentazione realizzata per il Comune di Rimini nell'ottobre 2010.
Una panoramica sulle principali tendenze legate all’ecosostenibilità: dal packaging a basso impatto all’eco-trasparenza radicale, dall’innovazione collaborativa alla progettazione basata su criteri ecoattivi. È anche l’occasione per chiedersi, al di là del buonismo e di molti luoghi comuni, cosa vogliono realmente i consumatori “green”: prodotti che offrano benefici personali (risparmiare sulla bolletta, ad esempio) e non solo ricadute positive per l’ambiente.
Sustainability from the Rio conference to the recent technologies. Ecological footprint and waste management. A seminar during the Selvatica Event in Biella. Palazzo Gromo Losa.
www.docgreen.it - l'opinione di Massimiliano Atelli, presidente del Comitato per lo sviluppo del Verde pubblico. Intervista su AF2_014, il periodico del CONAF (Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi/Forestali)
V. Bacco - Il ciclo di vita dell’edificio sostenibileGreen Bat 2014
15/05/214 - GREEN BAT 214 - Convegno "COSTRUIRE SOSTENIBILE: ANALISI, EFFICIENTAMENTO, CERTIFICAZIONE" Intervento dell'ing. Vincenzo Bacco, presidente ordine ingegneri della Provincia BAT
Presentazione realizzata per il Comune di Rimini nell'ottobre 2010.
Una panoramica sulle principali tendenze legate all’ecosostenibilità: dal packaging a basso impatto all’eco-trasparenza radicale, dall’innovazione collaborativa alla progettazione basata su criteri ecoattivi. È anche l’occasione per chiedersi, al di là del buonismo e di molti luoghi comuni, cosa vogliono realmente i consumatori “green”: prodotti che offrano benefici personali (risparmiare sulla bolletta, ad esempio) e non solo ricadute positive per l’ambiente.
Sustainability from the Rio conference to the recent technologies. Ecological footprint and waste management. A seminar during the Selvatica Event in Biella. Palazzo Gromo Losa.
Similar to 144 Green Energy - Intervista a Cristian Randieri - I figli di Archimede N. 2 – Luglio/Agosto 2018 - Cristian Randieri - Intellisystem Technologies
www.docgreen.it - l'opinione di Massimiliano Atelli, presidente del Comitato per lo sviluppo del Verde pubblico. Intervista su AF2_014, il periodico del CONAF (Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi/Forestali)
Azione 21 locale. Gli strumenti per lo Sviluppo Sostenibile e gli Enti PubbliciChiara Scalabrino
(Alph. order) Antonini, F. , Cecconi, R., Giacomazzi, F., Marcello, L., Onnis, G., Oteri, D., Rizzi, E. e Scalabrino, C. (2005). Azione 21 locale. Gli strumenti per lo Sviluppo Sostenibile e gli Enti Pubblici (Local action 21 – Tools for sustainability and the Ligurian Public Bodies). Genoa: Regione Liguria and ARPAL.
Negli ultimi anni, ha assunto sempre maggiore importanza il concetto di "sviluppo sostenibile".
I processi economici, sociali ed ecologici sono strettamente collegati tra loro e l'intervento di attori pubblici e privati non deve avvenire in modo settoriale, bensì bisogna diffondere un nuovo
modo di pensare che consideri benessere economico, sociale ed ambientale come obiettivi collegati tra loro e capaci di supportarsi reciprocamente.
Questo volumetto nasce quindi con l'obiettivo di contribuire a diffondere la cultura ambientale
ed una conoscenza di base sugli "strumenti di sostenibilità" utili per intraprendere percorsi ambientalmente sostenibili, affinché gli obiettivi in campo ambientale diventino occasioni consapevoli per azioni di sviluppo sociale ed economico.
I libretto presenta la III Ricognizione regionale dell'adozione degli strumenti di sostenibilità tra gli enti pubblici della Liguria.
Intervista al Professor Marco Frey, Direttore dell'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa è anche ricercatore presso lo IEFE (Istituto di economia e politica dell'energia e dell'ambiente), presidente di Cittadinanzattiva, chairman del “Global Compact Italian Network”, ricopre la carica di presidente dello steering commitee del Mes (Management e Sanità) Lab.
“Economia Circolare: a che punto siamo in Italia? Analisi dei risultati emer...FaberLab
Le slide della presentazione della dott.ssa Tiziana Massara, Project Manager area sviluppo e innovazione Associazione Italiana per lo Sviluppo dell’Economia Circolare (AISEC) durante il workshop "Economia circolare in Italia: una sfida per le pmi. Crescere tra sostenibilità, innovazione e competitività".
Il documento redatto seguendo le Linee Guida del Global Reporting Initiative GRI-G4, illustra i principali aspetti della sostenibilità aziendale nelle sue tre dimensioni: economica, sociale e ambientale.
Le più importanti associazioni ambientaliste italiane, tra cui molte aderenti a Salviamo il Paesaggio – difendiamo i territori, hanno dato vita ad un’unione di forze senza precedenti presentando l’Agenda Ambientalista: un programma per le prossime elezioni, un vero e proprio piano per un futuro migliore
WWF, Legambiente, Greenpeace, FAI (Fondo Ambiente Italiano), Touring Club, Federazione nazionale Pro Natura e Cai (Club alpino italiano), associazioni che in buona parte aderiscono al FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI - PER LA TERRA E IL PAESAGGIO, hanno presentato in questi giorni il documento dal titolo AGENDA AMBIENTALISTA per la Ri/Conversione ecologica del Belpaese.
Sono stati scritti nero su bianco gli obiettivi e le azioni per uno sviluppo del nostro Paese che sia veramente sostenibile, nei fatti e non solo a parole. Puntando ad un vero e proprio rilancio economico in chiave ecologica, unica soluzione ai problemi attuali che attanagliano la nostra società.
L’obiettivo proposto, senza dubbio ambizioso, appare sempre più raggiungibile approfondendo la lettura delle 80 proposte concrete, raggruppate in dodici filoni e sviluppate nelle 14 pagine del documento....
L'originale la potetet trovare http://www.fondoambiente.it/upload/oggetti/Agenda_ambientalista.pdf
Opinioni a confronto - L’importanza di essere “green” a cura di Luca MeiRadiciGroup
La green economy è una moda passeggera o un modo virtuoso di condurre le attività umane? Cosa pensano a riguardo gli operatori del settore materie plastiche e quali iniziative attuano in chiave di sostenibilità? Biopolimeri si o biopolimeri no? Questi e tanti altri i temi affrontati nel giro di opinioni di questo numero.
MACPLAS n. 337 - Ottobre/Novembre 2013
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IT-ISS 3000 CONTROLLER
The new iNetVu® 3000C hand-held manual controller has the same look and feel as a video game controller. It allows you to operate the platform without having the auto-pointing controller or PC attached to it. In addition, this controller makes it possible to operate the iNetVu® mobile antenna at variable speeds.
Intellisystem Technologies thanks to its strong partnership with C-Com Satellite Systems Inc. is not only their official systems distributors but also a system integrators with added value support and OEM enginering able to work on custom customer’s Industrial and Research & Development projects.
The iNetVu® PowerSmart 2480 is ideal for applications where a VSAT transmitter / amplifer requires more power than a satellite modem can provide over the TX output. This is typical for larger Block Up Converters (BUC) or Power Amplifers (SSPA, TWTA etc.) that supply over 8 Watts RF output power.
A useful tool for conducting demonstrations, installations, testing or for emergency backup situations.
Product Link:
https://www.intellisystem.it/en/shop/it-iss-3000-controller/
Accessory For Video Conferencing Camera
Technical Specifications
Project Device parameters Performance
Product Link
https://www.intellisystem.it/en/shop/it-2x-2hdmi/
148 La comunicazione via satellite per la business continuity ed il disaster ...Cristian Randieri PhD
E’ ormai un dato di fatto che le moderne applicazioni IT non possono più prescindere dalla rete mediante la quale sono garantiti i collegamenti a sedi remote, i software gestionali centralizzati, la posta elettronica, le operazioni bancarie, le applicazioni CLOUD, i sistemi IoT, e così via.
147 Industria 4.0: L’automazione per l’eccellenza del settore alimentare - I ...Cristian Randieri PhD
Le PMI che rappresentano l’eccellenza per l’automazione del settore alimentare oggi si confermano come uno dei più importanti driver della ripresa del nostro Paese. Per la loro crescita effettiva restano ancora almeno due importanti gap da colmare che in sintesi sono rappresentati dai concetti innovazione tecnologica e nuove competenze, dettati dalla vera e propria rivoluzione digitale che ci sta investendo, meglio definita mediante il concetto di industria 4.0.
146 63° Congresso del CNI - Aggregazione e Comunicazione: Facciamo Rete con l...Cristian Randieri PhD
Da diverso tempo all’interno di tutti gli Ordini professionali e del CNI non si fa altro che porsi la domanda sul come trovare nuove soluzioni capaci di far superare i forti limiti dei nostri professionisti, dovuti in gran parte alle esigue dimensioni dei vari studi professionali di appartenenza, facendo leva sul concetto di aggregazione.
145 Internazionalizzazione ed innovazione: le chiavi per uscire dalla crisi c...Cristian Randieri PhD
La figura dell’Ingegnere Italiano per sostenere l’eccellenza italiana in termini di internazionalizzazione ed innovazione
La nostra professione assieme alle società d’Ingegneria Italiane rappresenta oggi potenzialmente l’eccellenza per il settore dell’Hi-Tech design & consulting, confermandosi come uno dei più importanti driver per la ripresa del nostro Paese, ma per la loro crescita effettiva restano ancora almeno due importanti gap da colmare che in sintesi sono rappresentati dai concetti di internazionalizzazione ed innovazione tecnologica dettati dalla vera e propria rivoluzione digitale che ci sta investendo, meglio definita mediante il ben noto concetto di industria 4.0. Una rivoluzione che ha un effetto dirompente non solo sull’intero settore tecnologico ma anche su tutti gli altri settori economici e della società imponendo dei cambiamenti repentini, continui e pervasivi.
Die casting aluminum housing, strong and durable.
Support brightness adjustment.
Support light sensor sensitivity adjustment.
IR pass panel, delicate and covert.
IP66 waterproof.
TECHNICAL SPECIFICATIONS
LED type: 5 pieces high power 1W IR LED
Wavelength: 740nm/850nm/940nm
Beam angle: 15° to 120°
Beam distance: 70m to 10m (850nm)
Bracket: wall mount bracket
Working voltage: AC110-220V
Power consumption: <7W
Day/night switch: 0-50LUX adjustable
Brightness adjust: 5%-100% adjustable
Working temperatures: -20°C to 50°C
Protection level: IP66
Color: white
Panel: tempered glass + IR passing panel
Housing: aluminum die-casting housing
Net weight: 0.7kg
Gross weight: 0.8kg
139 Tavola Rotonda “Edge e Cloud Computing” - Automazione Oggi N. 399 – Giugn...Cristian Randieri PhD
…un vantaggio strategico per ridefinire le modalità in cui un’azienda può sviluppare i suoi servizi, fornirli ai suoi clienti e gestire in modo efficiente le sue operazioni. Ne parliamo con le aziende
Con Christian Eder, marketing director di Congatec; Giuseppe Surace, chief product & marketing officer di Eurotech; Cristian Randieri, predicente & CEO di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it); Alberto Griffini, product manager avanced PLC & Scada di Mitsubishi Electric; Alberto Olivini, portfolio consultant motion control di Siemens Italia; Lodovico Piermattei, consulting & solution engineer di Vertiv in Italia; Locatelli Claudio, membro del comitato scientifico SPS IPC Drives Italia.
Rfid, NFC e BLE intervengono a monte della filiera del dato, acquisendolo con peculiarità tecniche e prestazionali uniche e adattandosi al contesto dell’IoT, divenendo così la scintilla per l’interconnessione di persone, oggetti, servizi e processo
Intellisystem Technologies presenta una soluzione che utilizzando la tecnologia Rfid si pone l’obiettivo di garantire il miglioramento dei flussi logistici aziendali, facendo leva sull’eliminazione di diverse operazioni sino a oggi svolte manualmente. Il sistema denominato Logistics Rfid Scanner permette di dotare i reparti logistici di opportuni varchi elettronici intelligenti, definiti col termine ‘Gate Scanner’ che installati nei punti più nevralgici semplificano il controllo delle merci in ingresso e uscita di ogni magazzino o area di produzione.
136 Packaging: riprende la corsa delle tecnologie Made in Italy - Automazione...Cristian Randieri PhD
I costruttori italiani di macchine automatiche per il settore del packaging rafforzano la loro leadership mondiale. Sentiamo le parole di alcune aziende protagoniste
Nel settore industriale della meccanica italiana per il confezionamento e l’imballaggio, l’automazione ha una posizione strategica e un ruolo tecnologicamente importante. Abbiamo invitato alcune aziende a rispondere alle nostre domande. Abbiamo sentito: Roberto Beccalli - product manager servo & motion, South Emea di Mitsubishi Electric (http:// it3a.mitsubishielectric.com/fa/it), Michele Consoli - packaging manager di Schneider Electric (www.schneider-electric. com), Luca Nicola - product manager di Servotecnica (www.servotecnica.com), Alessandro Negri - packaging promoter di Siemens (www.siemens.it), Marco Oneglio - strategic industry manager consumer goods di Sick, Mirko Dibenedetto - product manager motion control sensors di Sick (www.sick.it), Cristian Randieri - presidente & CEO di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it), Elio Bolsi - general manager di Wenglor Sensoric Italiana (www.wenglor.com).
133 Tavola Rotonda “Marcia indietro" - Automazione Oggi N. 396 – Marzo 2017 -...Cristian Randieri PhD
Si chiama fenomeno ‘reshoring’ ed e la scelta delle aziende di riportare in patria il lavoro che avevano delocalizzato. Cosa ne pensano le aziende dell’automazione?
Le imprese fanno marcia indietro, una tendenza che negli ultimi anni sta prendendo piede. Si chiama fenomeno ‘reshoring’ ed è la scelta delle aziende di riportare in patria il lavoro che avevano delocalizzato. Un fenomeno nato negli USA al tempo del presidente Obama, e ben rimarcato ora da Trump, è stato anche esportato in Europa e in Italia dove la tradizione manifatturiera è antica. Sono parecchi ormai i casi di ‘rilocalizzazione produttiva’ documentati e concentrati soprattutto nel nord Italia in quei settori in cui la manifattura italiana è più attiva come la meccanica, l’abbigliamento, l’arredamento, l’agroindustria e la farmaceutica. Settori in cui ci sono competenze, esperienza, cultura d’impresa, in cui è sapiente il mix di tradizione, innovazione, qualità, impiego intelligente di conoscenze produttive tecnologiche. E soprattutto in tempi di Industry 4.0, di digital manifacturing, di start-up è sicuramente una sfida da molti punti di vista. Ne abbiamo parlato con alcuni esponenti di aziende del mondo dell’automazione per capire quanto vale il vero ‘Made in Italy’. I nostri interlocutori: Alessandra Boffa, business development manager, Robotics & Motion Division di ABB (www.abb.it); Cristian Randieri, presidente e CEO di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it); Marco Filippis, product manager robot di Mitsubishi Electric (http://it3a.mitsubishielectric.com/fa/it); Roberto Zuffada, head of digital enterprise team di Siemens Italia (www.siemens.it), Francesca Selva, vice president marketing & events di Messe Frankfurt Italia.
132 Soluzioni satellitari integrate per il controllo remoto dei sistemi TV Br...Cristian Randieri PhD
Le soluzioni satellitari integrate (SSI) per il monitoraggio da remoto degli apparati elettronici dei sistemi di radiodiffusione installati in aree non presidiate sviluppate da Intellisystem Technologies permettono agli operatori broadcaster di gestire in maniera sempre più efficiente la propria rete, grazie alla possibilità di conoscere in tempo reale lo stato dei propri impianti e di intervenire su essi a distanza
Ad oggi la comunicazione dati bidirezionale via satellite è l'unica in grado di garantire la trasmissione dati nei siti più remoti fornendo anche
un servizio di ridondanza implementabile in pochis-simo tempo. Tutto ciò grazie al fatto che il mondo delle connessioni dati satellitari moderne è notevolmente cambiato; sino a qualche tempo fa gli elevati costi di trasmissione ne permettevano il loro utilizzo solo per applicazioni esclusivamente militari. L'innovazione tecnologica degli ultimi anni ha consentito di migliorare nettamente le prestazioni proporzionalmente ad una notevole diminuzione dei costi di esercizio, permettendo la loro diffusione in ambiente sia industriale che professionale. Grazie alle nuove flotte di satelliti geostazionari, in orbita a circa 36.000 Km dalla Terra, i nuovi satelliti sono in grado di offrire collegamenti a Internet ad alta velocità in qualunque parte del globo, a patto che sia possibile un allacciamento del sistema a una fonte di energia. Con i recenti lanci del 2013, la connessione satellitare è diventata addirittura tecnicamente competitiva rispetto alle attuali connessioni in fibra ottica terrestri. I satelliti ricevono e inviano dati alle antenne ricetrasmittenti installate presso il cliente e li ritrasmettono a grandi infrastrutture, denominate Teleporti, connesse alle dorsali terrestri in fibra ottica. Grazie a queste ultime, è possibile estendere a largo raggio le comunicazioni internet dati e voce, offrendo servizi ad alto valore aggiunto.
131 Curarsi con la tecnologia - Il punto di vista di Intellisystem Technologi...Cristian Randieri PhD
Il mercato dell’health&care è uno dei pochi che attualmente mostra un ottimo andamento in tutto il mondo e che si sta sviluppando con una forza impressionante sia nelle economie sviluppate, sia in quelle emergenti. Negli Stati Uniti, per esempio, si stima che il settore sanitario ricopra circa un sesto dei 18.000 miliardi di dollari del PIL, con costi di gran lunga superiori a quelli di qualsiasi altro paese, specialmente per i farmaci biotech, che rappresentano la nuova frontiera di questo comparto. Anche in Europa il livello di spesa del settore ha una spiccata tendenza alla crescita dove il rapporto spesa sanitaria/PIL e del 10,3%, con alcune nazioni (Olanda, Francia, Germania) molto al disopra la media e altre (Grecia, Portogallo, Regno Unito, Italia) al di sotto. La crescita è poi dirompente in Paesi emergenti quali la Cina e nel resto dell’Asia, in America Latina e persino Africa.
130 FN 90 Febbraio 2017 - Tavola Rotonda L'analisi tanto attesa - Fieldbus & ...Cristian Randieri PhD
VEDIAMO QUI I VANTAGGI CHE SI POSSONO OTTENERE CON LA BIG DATA ANALYSIS, NONCHÉ GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE E LE MODALITÀ CON CUI TRASFORMARE I DATI IN DECISIONI UTILI AL BUSINESS
Abbiamo chiesto ad alcuni dei principali attori del mondo dell’automazione industriale di fare luce sull’ampio tema della big data analysis, partendo dal suo significato per conoscere poi quali applicazioni siano state messe in campo dalle aziende da loro rappresentate.
Per Cristian Randieri, presidente e CEO di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it), quando si parla di big data si fa riferimento a una collezione eterogenea di dati grezzi che di per sé non hanno alcun valore se non analizzati e quindi rielaborati mediante le più moderne tecniche, meglio definite col termine ‘data mining’. “Questa tecnica può essere definita come l’attività di estrazione dell’informazione da una miniera di dati grezzi. Per capire meglio questo concetto occorre approfondire il significato di alcune parole. Il dato è l’elemento base potenzialmente informativo, le cui caratteristiche sono note ma non ancora organizzate o classificate, in quanto costituito da simboli che devono essere elaborati prima di poter essere compresi. L’informazione è il risultato dell’elaborazione di più dati che restituisce una serie di dati aggregati e organizzati in modo significativo. La conoscenza è una serie di informazioni che, aggregate tra loro, consentono di diffondere sapere, comprensione, cultura o esperienza. Di conseguenza, qualsiasi operazione di big data analysis consiste in tutte le attività che hanno come obiettivo l’estrazione di informazioni da una quantità di dati indefinita, ovvero tutto ciò che attraverso ricerca, analisi e organizzazione genera sapere o conoscenza a partire da dati non strutturati. Si tratta di una serie di tecniche e metodologie molto simili alla statistica ma con una grande differenza: la prima è usata per fotografare lo stato temporale dei dati, mentre il data mining è più usato per cercare correlazioni tra variabili a scopi predittivi”.
129 Automazione e manutenzione predittiva nell’era del cloud - Automazione Og...Cristian Randieri PhD
Nell’era dei Big Data, anche per il mondo dell’automazione c’è una reale esigenza di migliorare e aggiornare i sistemi tradizionali di process data analytic integrandoli con le più recenti innovazioni tecnologiche nei settori del data mining e del machine learning. Ma per questo è opportuno rivedere alcune cose
Oggi più che mai le aziende manifatturiere posseggono un grande patrimonio informativo in termini di dati potenzialmente raccolti, derivante dagli interventi di manutenzione, dai sistemi di sensoristica applicati alle macchine. Questi dati se incrociati con altre informazioni aziendali esogene possono fornire utili indicazioni per migliorare il servizio stesso di manutenzione in termini di riduzione dei costi e dei disagi per i clienti. Non bisogna però trascurare il fatto che il trattamento di grandi moli di dati, prodotti dai molteplici sensori applicati alle macchine negli impianti produttivi, risulta un’attività complessa non solo per il volume dei dati in gioco ma anche per la loro eterogeneità e la velocità con la quale possono variare.
IL LAVORO STA CAMBIANDO VOLTO INSIEME ALL’AFFERMARSI NEL MONDO INDUSTRIALE DI CONCETTI COME INDUSTRY 4.0, DOVE CONNESSIONE E INTERATTIVITÀ SONO CONSIDERATI PUNTI NODALI: VEDIAMO I VANTAGGI DELLA ‘MOBILITY’. A cura di Ilaria De Poli. Con Alberto Griffini, product manager advanced PLC&Scada di Mitsubishi Electric, Raffaele Esposito, product manager safety I/O&networking di Phoenix Contact, Cristian Randieri, presidente e CEO di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it), Cristian Sartori, industrial communication product manager di Siemens Italia
124 SISTEMI DI SICUREZZA SEMPRE PIÙ “VERSO LA NUVOLA” - Safety & Security N. ...Cristian Randieri PhD
La tecnologia cloud, altrimenti nota come “nuvola informatica”, richiama un interesse sempre maggiore anche per il settore della sicurezza, nel quale le sue numerose applicazioni che spaziano dalla videosorveglianza, al controllo accessi, fino al Video Management System stanno conquistando consensi via via sempre più ampi. Al pari di molti altri tipi di applicazioni IT, anche quelle relative alla sicurezza stanno migrando sulla nuvola cercando di sfruttarne appieno tutti vantaggi offerta da questa moderna e dirompente tecnologia che nel gergo “Cloud” si traducono in: resilienza, scalabilità e semplicità di gestione.
Articolo completo disponibile alla pagina http://www.intellisystem.it/it/portfolio/ss-settembre_ottobre-2016
122 Ispezione di linee aeree - Automazione Oggi N. 393 – Ottobre 2016 - Cris...Cristian Randieri PhD
L’affidabilità del servizio ferroviario dipende dall’efficienza di sistemi
meccanici ed elettrici complessi, con migliaia di parti in movimento.
Da qui la necessità di una corretta manutenzione
Oggi sempre più compagnie ferroviarie fanno richiesta di nuovi sistemi, che siano automatici, veloci e a basso costo, per il monitoraggio e l’ispezione delle linee elettriche catenarie delle proprie reti. Una catenaria aerea è il sistema adoperato per fornire energia elettrica alla locomotiva di un treno, mediante un pantografo installato sul tetto del locomotore stesso. Tali sistemi tipicamente fanno uso di almeno due cavi: uno di supporto meccanico e un secondo di contatto, che entra appunto in contatto con le spazzole del pantografo. Il sistema è tipicamente sospeso su tralicci e sottoposto a una tensione meccanica atta a garantire la migliore aderenza con il pantografo. Una rete catenaria, di norma, è molto estesa e nella maggior parte dei casi è intensamente utilizzata, per cui è necessario che sia sempre efficiente per mantenere alta la qualità del servizio offerto.
Articolo completo disponibile alla pagina http://www.intellisystem.it/it/portfolio/ao-ottobre-2016
121 Il punto sulla meccatronica - Embedded N. 61 – Settembre 2016 - Cristian ...Cristian Randieri PhD
La meccatronica comprende tutte quelle attività di progettazione, test e produzione di macchinari e attrezzature caratterizzate da un livello elevato di integrazione funzionale tra sistemi meccanici, elettronica e informatica. L’adozione della meccatronica potrebbe incrementare significativamente il valore aggiunto di molti settori industriali. L’aumento della produttività, la capacità di soddisfare richieste personalizzate in tempi ridotti, l’innalzamento della qualità dei prodotti accrescerebbero di gran lunga la competitività. Tuttavia l’accettazione del concetto meccatronico stesso da parte delle imprese incontra alcune resistenze. Un tema importante è quello della disponibilità di personale adeguatamente formato (alcune università stanno laureando ingegneri specializzati che vengono immediatamente assunti dalle aziende più avanzate) o comunque di figure tecnico-manageriali capaci di assumere le logiche della meccatronica per collaborare in team multi- disciplinari. Di questi e altri temi parlano le aziende che collaborano a questo focus on: Intellisystem, con il suo presidente e Ceo Cristian Randieri; Lenze Italia con Giorgio Ballocchi, Consumer Goods manager; Schneider Electric con Antonio Marra, Marketing manager Machine Solutions; Siemens Italia rappresentata da Sabina Cristini, responsabile della Business Unit Mechanical Drives.
Tavola Rotonda completa disponibile alla pagina http://www.intellisystem.it/it/portfolio/embedded-settembre-2016
2. I figli di Archimede1
Oggi il termine sosteni-
bilità è divenuto parte
del linguaggio comune
Il continuo ed inesorabile peggioramento
delle condizioni ambientali del nostro pia-
neta è un indicatore palese che in questo
momento l’umanità non è in condizione di
avviare una politica atta ad invertire le at-
tuali tendenze. Nonostante vi sia una pro-
vata consapevolezza e conoscenza scienti-
fica delle modalità con cui l’essere umano
modifica l’ambiente e su
come tutto ciò comporti
effetti negativi, disastro-
si, immediati e duraturi,
alla sua salute, nonostan-
te vi siano tutti gli stru-
menti tecnici necessari
per modificarne le cause,
rimane un dato di fatto
che i vari ambiti in cui i
cicli virtuosi delle rinnovabili e dello svi-
luppo sostenibile non sono completamen-
te ancora parte del tessuto sociale e della
consapevolezza del singolo.
Oggi il termine sostenibilità è divenuto
parte del linguaggio comune, a cui ci si ri-
ferisce per indicare la ricerca e pratica di
soluzioni in grado di non peggiorare ulte-
riormente le condizioni del pianeta. Mal-
grado le definizioni del termine possano
sembrare astratte, esiste ancora la pos-
sibilità che vi siano scelte concretamente
perseguibili.
Cosaresteràdelpaesaggiochecihacarat-
terizzato? Come pensate possa convivere
il passato con il futuro, nei vari ambiti in
cui i cicli virtuosi delle rinnovabili e dello
sviluppo sostenibile non sono completa-
mente ancora parte del tessuto sociale e
della consapevolezza del singolo?
Purtroppo facendo un bilancio di quan-
to fatto in questa direzione negli ultimi
decenni nei vari stati
industrializzati, e dalle
organizzazioni interna-
zionali in cui si affronta
il problema della soste-
nibilità, è facile giunge-
re alla conclusione che
il modello sinora adot-
tato è stato capace di
peggiorare in maniera
significativa la situazione.
Questo perché nel tempo i vari operatori,
per mistificare le proprie azioni e presen-
tarle come ambientalmente qualificate,
hanno volutamente generato una gran-
de confusione terminologica che ha por-
tato alla rarefazione del termine stesso.
Tutto questo è ampiamente dimostrato
dalla parzialità dei successi raggiunti che
presentano carattere di specificità e lo-
calità, contribuendo a dimostrare da un
lato che altri percorsi sono perseguibili,
e dall’altro che pur avendone le capacità
non sono diffusamente perseguiti. Tale
Intervista a Cristian Randieri
Green Energy
twitter:@C_Randieri
Cristian Randieri: ingegnere informatico, fondatore e CEO di Intellisystem Tech
3. I figli di Archimede 2
Luglio - Agosto 2/2018
Favorire ed intensificare le relazioni dirette tra individui e risorse locali sono le parole d’ordine per
riequilibrare il rapporto tra popolazione e ambiente.
confusione si riversa sull’intero tessuto
sociale e si rispecchia nelle modalità con
cui si attribuisce ai vari progetti il termine
sostenibile o ambientale evidenziando
come la cultura di questo modello non
sia ancora universalmente riconosciu-
ta. Da tutto ciò scaturisce la cattiva co-
scienza di sapere perfettamente che un
percorso di sostenibilità cambia profon-
damente la struttura culturale, sociale e
produttiva di una società e di non volerla
assolutamente cambiare anche a rischio
della salute di tutta la popolazione mon-
diale. La sostenibilità non è compatibile
con questo modello, è alternativa e parla
un linguaggio diverso. La via che porta
ad una maggiore consapevolezza del sin-
golo individuo in termini di cicli virtuosi
delle rinnovabili e dello sviluppo soste-
nibile purtroppo si contrappone al con-
cetto di crescita, ed implica una riduzio-
ne delle quantità, la ridistribuzione delle
ricchezze per permettere un più equo
miglioramento del benessere dell’indi-
viduo, l’eliminazione degli sprechi intesi
come ragione della rincorsa all’arricchi-
mento, di contro va aumentata l’autono-
mia e la consapevolezza delle comunità
coinvolte. Per bloccare il continuo peg-
gioramento delle condizioni del pianeta,
non sono sufficienti gli stentati passi fat-
ti dai vari governi, è necessario avviare
un processo diffuso di riqualificazione e
conservazione ambientale che limiti gli
interessi di quelli che sono i promotori di
questo modello, che riduca i profitti, che
modifichi la cultura in modo da favorire
la difesa di piccoli vantaggi di una società
dannosa per l’ambiente e nociva per gli
uomini. Tutto questo è perseguibile solo
a fronte di un’acquisizione di compor-
tamenti sia individuali che collettivi che
consentano di uscire dalla quotidianità,
dall’asservimento ad abitudini incon-
grue, dall’autoritarismo delle decisioni,
dal decisionismo dei poteri economici.
hnologies
4. I figli di Archimede3
Qualche passo in
avanti è stato fatto
grazie alla messa a
punto della nuova
Strategia Energetica
Nazionale (SEN).
I nuovi incentivi a favore della riqualificazione
energetica profonda (deep renovation) e del
miglioramento strutturale degli immobili intro-
ducono nuovi elementi utili per superare i limi-
ti del vecchio sistema di detrazioni fiscali, ma
purtroppo ancora ancora non si mostrano suf-
ficienti a garantire una vasta diffusione del con-
cetto di deep renovation, capace di modificare,
nel lungo periodo, lo scenario della bio-edilizia.
Purtroppo gli individui ancora oggi non
hanno consapevolezza degli effetti ne-
gativi che i loro comportamenti produ-
cono in altri luoghi; né comprendono
l’importanza della gestione corretta del-
le risorse che hanno a disposizione nel
loro territorio.
Per ricomporre tali relazioni occorre so-
stenere le economie locali, svincolando-
le dal mercato globale, dando un sempre
più ampio spazio per far emergere le ca-
pacità tecniche e creative dei singoli in-
dividui.
Il luogo sociale in cui ciò può avvenire
sono le comunità di individui, siano esse
geografiche o a-geografiche, autoge-
stite, che devono essere rese capaci di
gestire direttamente, concordemente e
sostenibilmente le risorse e l’ambiente.
L’ordinamento giuridico ha sviluppato e
messo a punto un apparato normativo su
efficienza energetica, bio-edilizia ecc. Ma
il cambiamento è ancora lontano. Quali
sono gli altri passi da compiere?
Un’ambiziosa strategia di miglioramento
energetico del patrimonio immobiliare
nazionale è necessaria per il persegui-
mento dei molteplici obiettivi in termini
di efficienza energetica che sono sem-
pre più determinanti per il Paese. Qual-
che passo in avanti è stato fatto grazie
alla messa a punto della nuova Strategia
Energetica Nazionale (SEN), le cui linee
sono state presentate recentemente
dai Ministri dello Sviluppo economico e
dell’Ambiente, che riconoscendo il ruolo
centrale dell’efficienza energetica punta
sull’esigenza di migliorare i meccanismi
di incentivazione. Se da un lato ancora
oggi la domanda di riqualificazioni “pro-
fonde” è ancora molto scarsa, purtrop-
po assistiamo a delle prassi elusive molto
diffuse che di fatto trascurano l’efficien-
za energetica in occasione degli inter-
venti di manutenzione degli immobili.
La consapevolezza dei vantaggi da parte
dell’utente finale è ancora insufficiente,
occorre pertanto agire energicamen-
te facendo leva sull’ottimizzazione dei
meccanismi di stimolo.
5. I figli di Archimede 4
Luglio - Agosto 2/2018
La produzione energetica da impianti cogenerativi di grande taglia purtroppo viene sfruttata in modo
efficiente solo da utenze industriali e grandi consumatori.
Esistono ancora diverse gravi limitazioni
che impediscono la promozione efficace
degli interventi integrati e maggiormen-
te ambiziosi, a discapito di una maggiore
sinergia tra gli incentivi e gli strumenti
di finanziamento più efficienti. Nel no-
stro Paese l’attività edilizia rappresen-
ta, da sempre, un driver preferenziale
per il rilancio dell’economia. Agendo sul
potenziamento dei nuovi meccanismi di
incentivazione, finalizzati alla promozio-
ne degli interventi più virtuosi ed al loro
finanziamento, permetterebbe di otte-
nere uno strumento di sviluppo svinco-
lato dai lunghi tempi della pianificazione
delle opere pubbliche capace di combi-
nare la sua propulsione espansiva con gli
importanti vantaggi sociali, economici e
ambientali che derivano dal particolare
tipo di operazioni coinvolte.
La modalità di produzione della green
energy prevede un approccio su scale più
piccole preferendo reti di produzione di-
stribuite e basate sulla microgenerazione
e co-generazione. Ma sarà sufficiente al
fabbisogno energetico di tanta popola-
zione?
I grandi impianti di produzione energeti-
ca, anche se basano la loro produzione
da fonti rinnovabili, di fatto ne concen-
trano la produzione, e di conseguenza il
profitto, causando un esproprio verso la
relativa comunità locale dalla gestione.
Oltre a creare un vero e proprio mono-
polio e la relativa definizione dei prezzi,
implicano un’enorme spreco di energia
che va persa nelle fasi di distribuzione e
sovrapproduzione. L’utilizzo di impianti
locali, anche a carattere individuale quali
6. I figli di Archimede5
ad esempio i mini-idro, mini eolico, bio-
masse etc. rendono possibile non solo
la riduzione degli impatti ambientali, il
controllo degli impianti, ma favoriscono
la gestione diretta dei costi e dei consu-
mi da parte delle comunità locali fornen-
dogli una maggiore autonomia e libertà
d’azione.
Oggi quando parliamo di riduzione
dell’inquinamento ambientale, spesso ci
riferiamo a metodi di produzione ener-
getica che sin della produzione, riduca-
no o eliminino del tutto le emissioni in-
quinanti o dannose. È più che ovvio che
questa strada debba essere intrapresa
al più presto, perché indispensabile, ma
occorre sempre tenere in mente l’impor-
tanza del concetto di efficienza energe-
tica, non soltanto in ambito produttivo,
ma anche in termini di consumi e utiliz-
zo dell’energia, come intervento fonda-
mentale per l’abbattimento dell’inqui-
namento. Spostandosi verso un utilizzo
ed un consumo più accorto, ovvero eli-
minando gli sprechi, si riuscirà anche ad
ottenere una drastica riduzione dei costi
compatibilmente con una minore neces-
sità di energia.
In ogni caso il fabbisogno energetico
mondiale è destinato a crescere enorme-
mente con il passare degli anni e la sfida
sarà proprio quella di riuscire a proget-
tare modalità di produzione e fornitura
energetiche sempre più efficienti com-
binate con un uso dell’energia sempre
più accorto. È proprio in quest’ottica di
risparmio che si inserisce il concetto di
cogenerazione e micro generazione, da
progettare e diffondere con l’obbiettivo
di arrivare ad un miglior sfruttamento
dell’energia contenuta nel combustibile,
capace di eliminare gli sprechi energetici
a partire dalla produzione. Nel nostro Pa-
ese la produzione combinata di energia
elettrica e calore costituisce già un’op-
zione produttiva ben consolidata in mol-
ti siti industriali offrendo ottime prospet-
tive di sviluppo che possono puntare ad
assumere un peso sempre più rilevante
in termini percentuali nella produzione
energetica nazionale.
Questo fatto è essenzialmente dovuto
alla modalità di funzionamento di que-
sti impianti che garantiscono la massima
efficienza a patto che sia garantito un
funzionamento delle macchine a regime,
ovvero a velocità costante.
Quando l’energia richiesta dall’utente è
molto variabile rispetto a quella produ-
cibile dalla macchina nel funzionamento
nominale, il cogeneratore sarà portato
a lavorare in condizioni diverse da quel-
le di regime causando una riduzione del
rendimento della macchina tanto più
evidente quanto più ci si discosterà dalle
condizioni nominali.
La grande cogenerazione a causa di
questo limite risulta poco indicata per
soddisfare la richiesta del settore resi-
denziale e terziario, caratterizzata da
una forte variabilità dei consumi, a cui
bisogna anche aggiungere le oggettive
difficoltà e i costi elevati nel realizzare
reti di distribuzione del calore sufficien-
temente estese. Per far fronte a questa
problematica, si deve passare da un’ot-
tica di generazione centralizzata (grandi
impianti caratterizzati da lunghe e costo-
se reti di distribuzione) alla generazione
distribuita. Da qui nasce il concetto di mi-
7. I figli di Archimede 6
Luglio - Agosto 2/2018
Al momento attuale è molto difficile riuscire ad ipotizzare la totale estinzione dei grandi impianti cen-
tralizzati per tutti i motivi appena elencati, però essere fiduciosi nelle nuove tecnologie è d’obbligo
cro cogenerazione, costituita da micro
impianti ubicati presso le utenze, anche
domestiche, in grado di portare al conse-
guimento dell’indipendenza energetica,
grazie all’autoproduzione sia di energia
elettrica che di energia termica. Affinché
tali impianti possano essere sufficiente
al fabbisogno energetico nazionale oc-
corre investire in tutti quei processi che
coinvolgono l’automazione della rete di
distribuzione che deve essere capace di
far fronte ai continui cambiamenti di una
rete a natura dinamica e puntiforme.
I grandi impianti centralizzati potranno
mai essere soppiantati?
Un utilizzo più razionale dell’energia, il
controllo del suo impatto ambientale,
ed il tentativo di rendere il nostro Pae-
se energeticamente indipendente sono
esigenze oggi all’ordine del giorno, per
soddisfare le quali è doveroso applicare
le tecnologie a nostra disposizione che
consentono la produzione decentralizza-
ta di energia da fonti locali avvalendoci
del concetto di generazione distribuita.
Va da sé che nel caso dell’utilizzo dome-
stico le due forme di energia più impor-
tanti sono elettricità e calore: il sistema
di approvvigionamento energetico clas-
sico prevede che queste forme di energia
vengano prodotte e distribuite in modo
distinto e centralizzato, mentre il siste-
ma basato sulla generazione distribuita
produce elettricità e calore direttamente
in loco, azzerando di fatto le grosse per-
dite di energia dovute alla generazione
centralizzata di elettricità, evitando per-
tanto le perdite di trasmissione, il tutto a
favore di un aumentando dell’efficienza
netta sull’energia primaria utilizzata. Si
8. I figli di Archimede7
stima che con una media di quasi 750mila
micro cogeneratori venduti all’anno, la
micro cogenerazione domestica in Italia
nel 2030 farà da padrona. Consideran-
do l’attuale panorama italiano, emerge
un trend timidamente interessante che
grazie alle considerevoli percentuali di
risparmio di combustibile che questo si-
stema è in grado di garantire (stimate at-
torno il 27%), ha fatto sì che a partire dal
2004 il nostro paese abbia assistito ad
una costante diffusione degli impianti in-
stallati, che purtroppo a partire dal 2008
si è arrestata a causa della crisi economi-
ca che in parte tuttora ci coinvolge.
Nel caso della cogene-
razione questo tipo di
sistema di generazione
del calore non ha avuto
ancora ampia diffusio-
ne perché, nel conteg-
gio dei costi il prezzo
dell’energia è un fattore
limitante e pertanto de-
terminante. Nel nostro
Paese purtroppo i prezzi
sono ancora in media più alti rispetto a
quelli europei di circa il 20%. Questo feno-
meno rappresenta una forte limitazione
verso i nuovi investimenti in cogenera-
zione, anche se il prezzo dell’elettricità
è ancora circa tre volte quello del gas,
limite ritenuto ancora sufficientemente
accettabile se si considerano gli incentivi
e gli sgravi fiscali che riguardano la pro-
duzione di energia elettrica in regime di
cogenerazione.
Altro fattore scoraggiante è rappresen-
tato dal tempo di ritorno degli investi-
menti (ROI – Return of Investment) valu-
tato tra i 5-6 anni nel caso di applicazioni
industriali non incentivate dallo stato, e
circa 4 anni nel caso in cui si possa usu-
fruire degli incentivi. Quest’ultimo caso
inizia ad essere sufficientemente appeti-
bile per gli investitori che intendano in-
vestire in installazioni industriali riferite
in particolare ad impianti che superino i
10 MW.
Purtroppo lo stesso concetto non si può
applicare al caso della micro-nano coge-
nerazione domestica in cui ai costi d’in-
vestimento si sommano i costi manuten-
tivi tuttora troppo alti.
In altre parole la micro cogenerazione re-
sidenziale da fonti rin-
novabili è ancora oggi
economicamente poco
conveniente, mentre va
leggermente meglio nel
caso della piccola-me-
dia cogenerazione.
Se ancora oggi non ab-
biamo assistito a un
vero e proprio boom
della cogenerazione, le
cause vanno ricercate da un lato in una
scarsa conoscenza della tecnologia e del-
la consapevolezza sui benefici ambienta-
li sia da parte del consumatore che degli
investitori economici e forze politiche,
e dall’altro gli elevati prezzi dell’energia
che disincentivano l’installazione di nuo-
vi impianti.
Ad esempio una delle soluzioni più per-
formanti in termini di efficienza netta e
impatto ambientale per la cogenerazio-
ne a piccole taglie su cui scommettere in
un prossimo futuro è quella che prevede
l’utilizzo delle pile a combustibile (Fuel
Una delle soluzioni
più performanti su cui
scommettere sarà la
pila a combustibile.
9. I figli di Archimede 8
Luglio - Agosto 2/2018
Ingegnere libero professionista, persona
di grande proattività con spiccata propen-
sione alla comunicazione.
Fondatore e CEO di Intellisystem Techno-
logies, società di ricerca e sviluppo impe-
gnata a sviluppare soluzioni innovative ed
avanzate; ha costruito negli anni una me-
ritata reputazione con visione, diligenza e
onore grazie alle sue competenze arricchi-
te da un comprovato curriculum che spa-
zia dalla ricerca scientifica all’ICT.
Vanta un eccellente background scientifi-
co formato da oltre 15 anni di ricerca atti-
va nel campo fisica nucleare sperimentale
condotta nei più famosi laboratori di ricer-
ca nazionali ed esteri, quali il CERN di Gine-
vra, l’ESRF e l’INFN.
Con oltre 150 pubblicazioni tra riviste
scientifiche e tecniche, scrive su argomen-
ti tecnici, soluzioni Hi-Tech e studi di ricer-
ca avanzati applicati all’industria.
Cristian Randieri
Cells): dispositivi elettrochimici capaci di
convertire il gas di rete direttamente in
elettricità e calore, senza l’utilizzo di pro-
cessi di combustione o di parti in movi-
mento.
L’enorme potenziale di quest’applicazio-
ne sta nel fatto che sia l’elettricità che il
calore necessari per una famiglia possa-
no essere prodotti in casa da un’unica
materia prima, quale il gas di rete, GPL e
biogas. In questo modo l’utente finale di-
venta anche produttore, facendo sì che
ogni abitazione si trasformi in una mi-
cro-centrale, dove l’elettricità prodotta
va immessa in rete e il calore viene accu-
mulato e utilizzato per riscaldamento ed
acqua calda sanitaria.
La ricerca in questo ambito si sta con-
centrando sull’ottimizzazione delle pre-
stazioni e dell’integrazione nel sistema e
sullo sviluppo di nuove celle denominate
SOFC (celle ad ossidi solidi) capaci di resi-
stere sia alle possibili impurezze presenti
nei gas d’alimentazione, sia ai cicli di ac-
censione e spegnimento. Tutti elementi
che fanno ben sperare non solo l’abbatti-
mento dei costi di produzione ma anche
l’aumento della vita utile della pila a com-
bustibile.
Note autore