Intervento a cura di Alessandro Ranellucci, Responsabile Relazioni con gli Sviluppatori, nel corso dell'evento "Completiamo insieme il sistema operativo del Paese", organizzato a Roma il 2 luglio 2019 dal Team per la Trasformazione Digitale per condividere visione, strumenti e obiettivi del processo di digitalizzazione, con i partner tecnologici della Pubblica Amministrazione.
Intervento a cura di Andrea Ceresoni, Responsabile Cybersecurity, nel corso dell'evento "Completiamo insieme il sistema operativo del Paese", organizzato a Roma il 2 luglio 2019 dal Team per la Trasformazione Digitale per condividere visione, strumenti e obiettivi del processo di digitalizzazione, con i partner tecnologici della Pubblica Amministrazione.
A seguire intervento di Stefano Orciari (Reply).
Intervento a cura di Alessandro Ranellucci, Responsabile Relazioni con gli Sviluppatori, nel corso dell'evento "Completiamo insieme il sistema operativo del Paese", organizzato a Roma il 2 luglio 2019 dal Team per la Trasformazione Digitale per condividere visione, strumenti e obiettivi del processo di digitalizzazione, con i partner tecnologici della Pubblica Amministrazione.
Intervento a cura di Andrea Ceresoni, Responsabile Cybersecurity, nel corso dell'evento "Completiamo insieme il sistema operativo del Paese", organizzato a Roma il 2 luglio 2019 dal Team per la Trasformazione Digitale per condividere visione, strumenti e obiettivi del processo di digitalizzazione, con i partner tecnologici della Pubblica Amministrazione.
A seguire intervento di Stefano Orciari (Reply).
The CITADEL INNOVATION PLATFORM presentation presented by InnovaPuglia to the municipalities of Capurso, Acquaviva and Conversano and the Regione Puglia citizens participation office
Intervento a cura di Alessandro Ranellucci, Responsabile Relazioni con gli Sviluppatori, e Lorenzo Fabbri, Content Designer, nel corso dell'evento "Completiamo insieme il sistema operativo del Paese", organizzato a Roma il 2 luglio 2019 dal Team per la Trasformazione Digitale per condividere visione, strumenti e obiettivi del processo di digitalizzazione, con i partner tecnologici della Pubblica Amministrazione.
Il 20 novembre aprirà ufficialmente il contest Apps4Italy, il concorso aperto a cittadini, associazioni, comunità di sviluppatori e aziende per progettare soluzioni utili e interessanti basate sull’utilizzo di dati pubblici.
Ogni giorno vengono prodotti milioni di dati, molti dei quali sono pubblici e posso essere utilizzati in un grande numero di applicazioni. Alcune di queste hanno lo scopo di aiutarci nelle piccole scelte di ogni giorno, altre ci permettono di raccogliere informazioni su decisioni importanti come acquistare una casa o iscrivere i figli a scuola, altre ancora ci consentono di vedere con maggiore trasparenza le scelte politiche e di prenderne parte.
Con il lancio del portale dati.gov.it si è aperta una strada verso l’Open Data italiano, ora il prossimo passo è la definizione di una strategia nazionale sui dati pubblici. Il Contest parte dalla convinzione che le proposte presentate e gli esempi raccolti rappresentino il miglior modo di mostrare alle pubbliche amministrazioni, ai cittadini e alle imprese il valore del patrimonio informativo pubblico e l’importanza di renderne possibile l’utilizzo.
Il webinar in programma si propone di presentare il contest inquadrandolo all’interno della complessiva strategia di Open Government a favore dello sviluppo.
Le Organizzazioni NonProfit svolgono un ruolo fondamentale:
1-nel promuovere l’uso delle Tecnologie ICT per favorire lo sviluppo umano;
2.nel garantire la sostenibilità ambientale ed energetica delle Nuove Tecnologie (caso Apple/Greenpeace).
A sua volta, il mondo del NonProfit può aprire i nuovi grandi mercati della Qualità della Vita, dell’ Educazione, della Salute, dell’ Inclusione Sociale, oggi trascurati dall’ approccio di breve termine di molti dei maggiori Vendor ICT
Marco Pietripaoli, Direttore di Ciessevi, interviene al Workshop dell’Osservatorio ICT per il non-profit 2012 "TERZO SETTORE: OLTRE IL DIVARIO DIGITALE"
www.thinkinnovation.org
6 giugno 2011 - Circolo della Stampa, Palazzo Bocconi, Milano
THINK! presenta il Workshop "L'innovazione difficile"
Ad un anno dal loro primo paper "ICT e Innovazione: Che fare?" Giorgio De Michelis e Alfonso Fuggetta ritornano sul tema e lo espandono ulteriormente. Nel loro L’innovazione difficile, pubblicato recentemente tra i paper della Fondazione THINK!, gli Autori propongono una lettura ragionata e puntuale dello stato dell’innovazione tecnologica in Italia.
In sintesi essi rilevano che in Italia si fa poca innovazione tecnologica – cioè quell’innovazione che trasforma e sfrutta i risultati della ricerca scientifica e tecnologica per creare nuovi prodotti e/o servizi per il mercato globale. Ciò è vero sia per quanto concerne lo sfruttamento delle tecnologie in prodotti e servizi anche non tecnologici (si pensi all’innovazione in settori tradizionali come il tessile o il legno arredo), ma ancor di più quando consideriamo lo sviluppo di specifici settori industriali ad alta intensità di tecnologia come ed esempio l’ ICT.
La tesi degli Autori è che tuttavia, seppure molti treni siano già passati, nuovi treni passeranno e non c’è ragione per non cercare di salirvi: con forza che un paese evoluto non può non essere protagonista nei principali settori della ricerca e dell’innovazione tecnologica (come è appunto l’ICT).
Un settore industriale debole dal punto di vista scientifico-tecnologico non è in grado di alimentare e far crescere quell’ecosistema di competenze, culture e realtà imprenditoriali necessarie per travasare e applicare al meglio le tecnologie anche nei prodotti e servizi convenzionali.
Gli autori sintetizzano il quadro che ne esce in tre parole chiave: competenza, risorse e fiducia, che descrivono quello che gli innovatori non trovano nel nostro Paese. E’ un quadro assai preoccupante, ma da esso si possono ricavare indicazioni precise per gli interventi che sono necessari per cambiare la situazione, uscendo dalle chiacchiere generiche che spesso avviliscono il dibattito su questo tema.
La Fondazione THINK! fa del tema dei rapporti tra tecnologie digitali e processi di innovazione una delle sue principali aree di studio e di riflessione.
www.thinkinnovation.org
What do we mean by e-government? This concept, synthesized by Heeks (2001) as "the ICT-enabled route to good governance", points to the system of solutions for public administration that are based on the toolkits of digital technology. The use of ICTs for speeding up citizen-government transactions in India, for digitalizing the Thai government, for supporting the purchaser-provider separation in the British health system, all point in the same direction: ICTs, over the last decades, have been plied to reforms that are market-oriented in character. As a result, a managerialist view dominates, reducing success and failure to performance indicators, borrowed from the domain of the private sector. But is e-government really all about efficiency and market incentives? Or do the effects of computerization on citizens' quality of life, and the potential for democratization in interactions with government, have a place in understanding the e-government sphere?
When we shift our focus to countries that suffer from institutional frailty, the dimensions of accountability, transparency, and democratization emerge as primary objectives to be pursued within government. Madon's (2009) work is illuminating in this respect: computerized health facilities in Karnataka, e-inclusion through telecentres in Kerala, the use of information systems for self-employment programmes in Gujarat, tell a story that constitutes an implicit challenge to the efficiency-centred, neoliberal view of digitalization in the public sector. Experiences of e-government in developing nations, rather than ascribing to the panacea of investing in ICTs for achieving development, should be examined through a contextual lens: this leaves standard prescriptions and market orientation on the one side, and takes into account the complexity and specificity of the political environments involved.
www.thinkinnovation.org
www.forumpa.it
The conventional use of technology at an administrative level constitutes much more than its usage as
an engineered object. Factual evidence of this was established through a study conducted at LSE, to
analyze how the ultimate outcome of technology in practice is largely determined by the interactions
that technology has with its users coming from different institutionalized environments. To do so, the
popular technical deterministic approach is extended, by adopting a socio-political lens aimed at
understanding “technology in practice”. The social constructivist and the structurational stance, put
together, highlight the delicate intricacies that take place during the recursive interaction between the
user and technology, which shapes technology into a socially politicized object.
The CITADEL INNOVATION PLATFORM presentation presented by InnovaPuglia to the municipalities of Capurso, Acquaviva and Conversano and the Regione Puglia citizens participation office
Intervento a cura di Alessandro Ranellucci, Responsabile Relazioni con gli Sviluppatori, e Lorenzo Fabbri, Content Designer, nel corso dell'evento "Completiamo insieme il sistema operativo del Paese", organizzato a Roma il 2 luglio 2019 dal Team per la Trasformazione Digitale per condividere visione, strumenti e obiettivi del processo di digitalizzazione, con i partner tecnologici della Pubblica Amministrazione.
Il 20 novembre aprirà ufficialmente il contest Apps4Italy, il concorso aperto a cittadini, associazioni, comunità di sviluppatori e aziende per progettare soluzioni utili e interessanti basate sull’utilizzo di dati pubblici.
Ogni giorno vengono prodotti milioni di dati, molti dei quali sono pubblici e posso essere utilizzati in un grande numero di applicazioni. Alcune di queste hanno lo scopo di aiutarci nelle piccole scelte di ogni giorno, altre ci permettono di raccogliere informazioni su decisioni importanti come acquistare una casa o iscrivere i figli a scuola, altre ancora ci consentono di vedere con maggiore trasparenza le scelte politiche e di prenderne parte.
Con il lancio del portale dati.gov.it si è aperta una strada verso l’Open Data italiano, ora il prossimo passo è la definizione di una strategia nazionale sui dati pubblici. Il Contest parte dalla convinzione che le proposte presentate e gli esempi raccolti rappresentino il miglior modo di mostrare alle pubbliche amministrazioni, ai cittadini e alle imprese il valore del patrimonio informativo pubblico e l’importanza di renderne possibile l’utilizzo.
Il webinar in programma si propone di presentare il contest inquadrandolo all’interno della complessiva strategia di Open Government a favore dello sviluppo.
Le Organizzazioni NonProfit svolgono un ruolo fondamentale:
1-nel promuovere l’uso delle Tecnologie ICT per favorire lo sviluppo umano;
2.nel garantire la sostenibilità ambientale ed energetica delle Nuove Tecnologie (caso Apple/Greenpeace).
A sua volta, il mondo del NonProfit può aprire i nuovi grandi mercati della Qualità della Vita, dell’ Educazione, della Salute, dell’ Inclusione Sociale, oggi trascurati dall’ approccio di breve termine di molti dei maggiori Vendor ICT
Marco Pietripaoli, Direttore di Ciessevi, interviene al Workshop dell’Osservatorio ICT per il non-profit 2012 "TERZO SETTORE: OLTRE IL DIVARIO DIGITALE"
www.thinkinnovation.org
6 giugno 2011 - Circolo della Stampa, Palazzo Bocconi, Milano
THINK! presenta il Workshop "L'innovazione difficile"
Ad un anno dal loro primo paper "ICT e Innovazione: Che fare?" Giorgio De Michelis e Alfonso Fuggetta ritornano sul tema e lo espandono ulteriormente. Nel loro L’innovazione difficile, pubblicato recentemente tra i paper della Fondazione THINK!, gli Autori propongono una lettura ragionata e puntuale dello stato dell’innovazione tecnologica in Italia.
In sintesi essi rilevano che in Italia si fa poca innovazione tecnologica – cioè quell’innovazione che trasforma e sfrutta i risultati della ricerca scientifica e tecnologica per creare nuovi prodotti e/o servizi per il mercato globale. Ciò è vero sia per quanto concerne lo sfruttamento delle tecnologie in prodotti e servizi anche non tecnologici (si pensi all’innovazione in settori tradizionali come il tessile o il legno arredo), ma ancor di più quando consideriamo lo sviluppo di specifici settori industriali ad alta intensità di tecnologia come ed esempio l’ ICT.
La tesi degli Autori è che tuttavia, seppure molti treni siano già passati, nuovi treni passeranno e non c’è ragione per non cercare di salirvi: con forza che un paese evoluto non può non essere protagonista nei principali settori della ricerca e dell’innovazione tecnologica (come è appunto l’ICT).
Un settore industriale debole dal punto di vista scientifico-tecnologico non è in grado di alimentare e far crescere quell’ecosistema di competenze, culture e realtà imprenditoriali necessarie per travasare e applicare al meglio le tecnologie anche nei prodotti e servizi convenzionali.
Gli autori sintetizzano il quadro che ne esce in tre parole chiave: competenza, risorse e fiducia, che descrivono quello che gli innovatori non trovano nel nostro Paese. E’ un quadro assai preoccupante, ma da esso si possono ricavare indicazioni precise per gli interventi che sono necessari per cambiare la situazione, uscendo dalle chiacchiere generiche che spesso avviliscono il dibattito su questo tema.
La Fondazione THINK! fa del tema dei rapporti tra tecnologie digitali e processi di innovazione una delle sue principali aree di studio e di riflessione.
www.thinkinnovation.org
What do we mean by e-government? This concept, synthesized by Heeks (2001) as "the ICT-enabled route to good governance", points to the system of solutions for public administration that are based on the toolkits of digital technology. The use of ICTs for speeding up citizen-government transactions in India, for digitalizing the Thai government, for supporting the purchaser-provider separation in the British health system, all point in the same direction: ICTs, over the last decades, have been plied to reforms that are market-oriented in character. As a result, a managerialist view dominates, reducing success and failure to performance indicators, borrowed from the domain of the private sector. But is e-government really all about efficiency and market incentives? Or do the effects of computerization on citizens' quality of life, and the potential for democratization in interactions with government, have a place in understanding the e-government sphere?
When we shift our focus to countries that suffer from institutional frailty, the dimensions of accountability, transparency, and democratization emerge as primary objectives to be pursued within government. Madon's (2009) work is illuminating in this respect: computerized health facilities in Karnataka, e-inclusion through telecentres in Kerala, the use of information systems for self-employment programmes in Gujarat, tell a story that constitutes an implicit challenge to the efficiency-centred, neoliberal view of digitalization in the public sector. Experiences of e-government in developing nations, rather than ascribing to the panacea of investing in ICTs for achieving development, should be examined through a contextual lens: this leaves standard prescriptions and market orientation on the one side, and takes into account the complexity and specificity of the political environments involved.
www.thinkinnovation.org
www.forumpa.it
The conventional use of technology at an administrative level constitutes much more than its usage as
an engineered object. Factual evidence of this was established through a study conducted at LSE, to
analyze how the ultimate outcome of technology in practice is largely determined by the interactions
that technology has with its users coming from different institutionalized environments. To do so, the
popular technical deterministic approach is extended, by adopting a socio-political lens aimed at
understanding “technology in practice”. The social constructivist and the structurational stance, put
together, highlight the delicate intricacies that take place during the recursive interaction between the
user and technology, which shapes technology into a socially politicized object.
I portali intranet si sono evoluti nel corso dei decenni da strumenti di comunicazione top-down a complesse piattaforme di integrazione e collaborazione tra le persone, incrementando il loro ruolo strategico all'interno delle organizzazioni. Guidati da un modello tripartito, che distingue Corporate Portal, Self-Service e Social Intranet a seconda dell'esigenza prevalente, esaminiamo 5 casi concreti tratti dalla nostra esprerienza di progettazione e sviluppo.
Scuola + impresa - Informatica Solidale per il supporto alla Disabilita'Claudio Tancini
Il progetto “Scuola + Impresa” di Informatica Solidale e Anilda si propone di creare opportunità di crescita professionale e di emancipazione per giovani con disabilità così da facilitarne l’inserimento nel mercato del lavoro, affiancando un’attività formativa personalizzata seguita ad un successivo stage presso aziende in ambito informatico.
Open Data Support onsite training in Italy (Italian)Open Data Support
The ODS training was given on 16 November on the Smart City Exhibition 2013 in the city of Bologna.
The original ODS material in this slide deck has been translated to Italian.
Intervento di Maurizio Galliano, DYRECTA - Living Lab ICT e E-LEARNING2.0
OPEN DAY - COMPETENZE DIGITALI
Sala Convegni Pad. 152 Regione Puglia Fiera del levante Bari
15 maggio 2015 ore 9.30
Oltre gli Open Data. Il patrimonio informativo regionale per le scelte di gov...Gianluigi Cogo
Napoli 24 Settembre 2019 Ore 12.30 | Infrastrutture e dati. Gestione dei dati per l’interoperabilità
L’interoperabilità tra i dati comporta notevoli vantaggi in termini di incremento affidabilità dei sistemi, qualità dei servizi erogati, relazione tra le informazioni, risparmi di spesa realizzabili attraverso l’opportunità di riusare e mettere in condivisione facilmente. Qual è il quadro oggi? A che punto siamo con la messa in rete dei dati? Che ruolo ha la Regione?
Intervengono
Vincenzo Patruno, Data Manager, Istat
Gianluigi Cogo – Project Manager, Regione Veneto
Similar to [OINP2013] Centro di competenza e supporto informatico al Terzo Settore - Informatica Solidale (20)
[OINP2013] Centro di competenza e supporto informatico al Terzo Settore - Informatica Solidale
1. ICT 4 Non Profit
Centro di competenza e supporto informatico
al Terzo Settore
Centro Congressi ᾿ La Cordata῀ , Milano
27 novembre 2013
2. Contesto e obiettivi del progetto
Molti soggetti del Terzo Settore hanno adottato la tecnologia
informatica in modo frammentario e incontrano difficoltà ad
accedere al ᾿ mondo digitale῀ .
Esiste una distanza culturale notevole tra aziende e
professionisti informatici ed operatori del Non Profit.
Il Progetto di Informatica Solidale e Rete Civica di Milano si pone
lᾼ
obiettivo di modificare la situazione attuale attraverso:
implementazione di un modello organizzativo e tecnologico realizzato
attraverso il Portale ICT4NonProfit
istituzione di un Centro di competenza per il supporto tecnico
garantendo: qualità, trasparenza, costi certi e rischi ridotti.
11/29/2013
2
3. Avanzamento del Progetto ed evoluzioni
Avvio progetto
Gennaio 2013
Attivita' Operative di avvio
di portale e servizi
Aprile 2013 – Marzo 2014
Sviluppo del Portale
ICT per il Terzo Settore
Definizione
gruppo di Lavoro
Ambiti e
obiettivi progetto
Verifica e miglioramento
continuo
IlAprile 2014 – Ottobre 2014 scrivania 2014- 2015
Desktop è la
Ottobre
virtuale su sui sono disposti
degli oggetti rappresentati
Monitoraggio e miglioramento
da ICONE
del Portale
ICT per il Terzo Settore
Diffusione
risultati
e preprarazione
nuove
proposte
Definizione Framework e
Selezione dei partner
per la erogazione
di servizi ICT al Terzo Settore
Le icone identificano:
programmi da eseguire
Aggiornamento dei partner
contenitori di dati o
per la erogazione
di servizi ICT al Terzo Settore
informazioni (FILE) da
aprire
Ricerca Volontari
Ricerca Partnership
Raccolta Fondi
Preparazione
Per eseguire i programmi o
nuove iniziative
di sosteninilita'
aprire i file occorre cliccare
sullᾼ
icona
4. Il portale ICT4NonProfit
Tre componenti ospitati ed operanti attraverso il Portale basato
sulla piattaforma software OpenDCN:
Informazione e scambio di esperienza in rete grazie a un
ambiente online di community attraverso il quale professionisti IT
ed operatori del Terzo Settore potranno collaborare.
Supporto professionale gratuito erogato dai volontari
Informatica Solidale per risolvere problematiche operative che si
presentano nell'utilizzo dei sistemi informatici.
Supporto professionale a pagamento basato su un servizio di
consulenza gratuito e sulla creazione di un catalogo di servizi e
soluzioni e la definizione di un elenco di partner affidabili.
11/29/2013
4
5. Il Portale di community
Obiettivo: operatori del non profit e professionisti IT
collaborano alla selezione e allᾼ
apprendimento delle soluzioni e
dei servizi ICT più adatti alle esigenze delle ONP.
Responsabili e operatori delle organizzazioni: accedono a
informazioni e al supporto di volontari, restituiscono feedback.
Gli esperti e i volontari di Informatica Solidale e Fondazione
RCM: si occupano di community management, facilitazione e
consulenza online.
I fornitori di soluzioni software: presentano le soluzioni
specifiche per le organizzazioni non profit.
Il Comitato Etico di Controllo.
11/29/2013
5
6. Il Portale: prototipo
Per maggiori dettagli e la dimostrazione del prototipo del
portale rivolgersi alla postazione Informatica Solidale
Grazie per lᾼ
attenzione
L. Sonnante: Fondazione Rete Civica di Milano
C. Zorza: Informatica Solidale
11/29/2013
6