La mappatura del rischio per i beni architettonici: strumenti, obiettivi e potenzialità della gestione delle informazioni. Verso la tutela del territorio.
La produzione e la qualità dei dati rispetto ai contenuti per la mappatura del rischio:
Tipologie: dati quantitativi/dati qualitativi/dati metrici, alfanumerici, geografici [spatial information], iconografici...;
Contesto di produzione: Pubblica Amministrazione, altri soggetti/organismi pubblici e/o privati;
Modalità di produzione: attività ordinarie, progetti specifici;
Processo di produzione: Progettazione concettuale (quale dato, a cosa mi serve), Acquisizione/restituzione (componente tecnologica), Descrizione e codifica (standard/metadati)
Aggiornamento e certificazione; Valore del dato nel tempo.
Risk mapping for the architectural heritage: tools, targets and potential of information management. Towards the land conservation.
The production and quality of data regarding the contents for risk mapping:
Types: quantitative / qualitative data / metrics, alphanumeric, geographical [spatial information], iconographic ...;
Production environment: Public Administration, others / public and / or private
Mode of production: ordinary activities, specific projects;
Manufacturing Process: Conceptual design (such as, what I need), Input / output (technological component), Description and Coding (standard / metadata);
Upgrading and Certification: Value of the data in time
Osservazioni aerospaziali: Applicazioni territoriali ed ambientali Maurizio Pollino
A. Arolchi, D. Bersan, F. Borfecchia, A. Buonamassa, L. De Cecco, A.B. Della Rocca, L. La Porta, R. Marinozzi, S. Martini, M. Pollino, L. Rossi - UTMEA-TER
Primo workshop Unità Tecnica Modellistica Energetica e Ambientale (UTMEA)
Roma, 15 Giugno 2010
Riesgos del Patrimonio Cultural - exposición para UNASURUlises Ibañez
El Consejo Suramericano de Cultura discute la protección del patrimonio cultural en riesgo en la región, incluyendo sitios en Argentina, Bolivia, Brasil, Chile, Colombia, Ecuador, Guyana, Paraguay, Perú, Surinam, Uruguay y Venezuela. Reconoce que el patrimonio cultural es vulnerable a desastres naturales como terremotos, tsunamis e inundaciones. En 2013, el Consejo planea intercambiar metodologías para la gestión de riesgos del patrimonio cultural.
Le tecnologie di processo e le tecnologie di prodotto nella produzione del territorio antropico sono inquadrate nel contesto disciplinare dell’ecologia applicata all’urbanistica. L'apparato definitorio della sostenibilità influenza teoria e prassi dell'urbanistica non solo rispetto a questioni generali come la capacità di carico e sostenibilità, il metabolismo urbano, l’impronta ecologica e la qualità dell'ambiente costruito, ma anche nello specifico dei principali aspetti geologici e fisici dei terremoti. Alcune osservazioni sul terremoto del 6 aprile 2009 a L'Aquila serviranno a mostrare l’interazione con la geologia in situazioni dei grandi fenomeni naturali (i terremoti), mentre in altri casi studio si illustreranno le questioni legati alla stabilità dei versanti e più in generale al concetto
di vulnerabilità fisica e sistemica nella valutazione dei rischi naturali a supporto di scelte urbanistiche finalizzate alla prevenzione.
Lo scopo, a partire dalle responsabilità e competenze nel governo del territorio, indaga le potenzialità dell’urbanistica nella protezione ambientale e nella sostenibilità delle trasformazioni territoriali, evidenziando come il territorio e l’ambiente costituiscano un sistemi con specifiche proprietà sistemiche: da qui scaturiscono i diversi ruoli della ricerca, della politica e dell'amministrazione nel governare gli effetti.
Process technologies and product technologies in the production of "anthropogenic land" are framed in the context of disciplinary ecology applied to urban and regional planning. The apparatus of definition of sustainability influence theory and practice of planning not only with regard to some general issues such as carrying capacity, sustainability, urban metabolism, ecological footprint and quality of the built environment, but also specifically of the main physical and geological aspects of earthquakes and other "natural" disasters. Some observations on the earthquake of 6 April 2009 L'Aquila will help to show the interaction with the geology in situations of great natural phenomena ( earthquakes ) , while in other case studies will illustrate the issues related to the stability of slopes and more generally the concept of physical vulnerability and systemic evaluation of natural hazards in support of land use decisions aimed at prevention.
The goal, from responsibilities and powers of public authorities, investigates the potential of urban environmental protection and sustainability of territorial transformations, showing how the land and the environment constitute a system with specific systemic properties: from here flow different roles of research, policy and administration in governing the effects.
Use of advanced Technologies to support Planning in
hazardous Areas: an Introduction / Vulnerability vs urban and regional Resilience.
Lesson 2: How Spatial Planning can contribute to Prevention Policies. L'uso delle innovazioni tecnologiche per supportare la pianificazione nelle regioni con elevati rischi di catastrofi naturali: un'introduzione / La vulnerabilità in rapporto alla resilienza urbana e territoriale.
Lezione 2: Come la pianificazione territoriale e urbana possono rafforzare le politiche di prevenzione.
March 3rd-7th, 2014 - AGENDA
A workshop for the students of the Master of Science in Architecture and in Land Use Planning at the Scuola di Architettura e Società - Politecnico di Milano.
La mappatura del rischio per i beni architettonici: strumenti, obiettivi e potenzialità della gestione delle informazioni. Verso la tutela del territorio.
La produzione e la qualità dei dati rispetto ai contenuti per la mappatura del rischio:
Tipologie: dati quantitativi/dati qualitativi/dati metrici, alfanumerici, geografici [spatial information], iconografici...;
Contesto di produzione: Pubblica Amministrazione, altri soggetti/organismi pubblici e/o privati;
Modalità di produzione: attività ordinarie, progetti specifici;
Processo di produzione: Progettazione concettuale (quale dato, a cosa mi serve), Acquisizione/restituzione (componente tecnologica), Descrizione e codifica (standard/metadati)
Aggiornamento e certificazione; Valore del dato nel tempo.
Risk mapping for the architectural heritage: tools, targets and potential of information management. Towards the land conservation.
The production and quality of data regarding the contents for risk mapping:
Types: quantitative / qualitative data / metrics, alphanumeric, geographical [spatial information], iconographic ...;
Production environment: Public Administration, others / public and / or private
Mode of production: ordinary activities, specific projects;
Manufacturing Process: Conceptual design (such as, what I need), Input / output (technological component), Description and Coding (standard / metadata);
Upgrading and Certification: Value of the data in time
Osservazioni aerospaziali: Applicazioni territoriali ed ambientali Maurizio Pollino
A. Arolchi, D. Bersan, F. Borfecchia, A. Buonamassa, L. De Cecco, A.B. Della Rocca, L. La Porta, R. Marinozzi, S. Martini, M. Pollino, L. Rossi - UTMEA-TER
Primo workshop Unità Tecnica Modellistica Energetica e Ambientale (UTMEA)
Roma, 15 Giugno 2010
Riesgos del Patrimonio Cultural - exposición para UNASURUlises Ibañez
El Consejo Suramericano de Cultura discute la protección del patrimonio cultural en riesgo en la región, incluyendo sitios en Argentina, Bolivia, Brasil, Chile, Colombia, Ecuador, Guyana, Paraguay, Perú, Surinam, Uruguay y Venezuela. Reconoce que el patrimonio cultural es vulnerable a desastres naturales como terremotos, tsunamis e inundaciones. En 2013, el Consejo planea intercambiar metodologías para la gestión de riesgos del patrimonio cultural.
Le tecnologie di processo e le tecnologie di prodotto nella produzione del territorio antropico sono inquadrate nel contesto disciplinare dell’ecologia applicata all’urbanistica. L'apparato definitorio della sostenibilità influenza teoria e prassi dell'urbanistica non solo rispetto a questioni generali come la capacità di carico e sostenibilità, il metabolismo urbano, l’impronta ecologica e la qualità dell'ambiente costruito, ma anche nello specifico dei principali aspetti geologici e fisici dei terremoti. Alcune osservazioni sul terremoto del 6 aprile 2009 a L'Aquila serviranno a mostrare l’interazione con la geologia in situazioni dei grandi fenomeni naturali (i terremoti), mentre in altri casi studio si illustreranno le questioni legati alla stabilità dei versanti e più in generale al concetto
di vulnerabilità fisica e sistemica nella valutazione dei rischi naturali a supporto di scelte urbanistiche finalizzate alla prevenzione.
Lo scopo, a partire dalle responsabilità e competenze nel governo del territorio, indaga le potenzialità dell’urbanistica nella protezione ambientale e nella sostenibilità delle trasformazioni territoriali, evidenziando come il territorio e l’ambiente costituiscano un sistemi con specifiche proprietà sistemiche: da qui scaturiscono i diversi ruoli della ricerca, della politica e dell'amministrazione nel governare gli effetti.
Process technologies and product technologies in the production of "anthropogenic land" are framed in the context of disciplinary ecology applied to urban and regional planning. The apparatus of definition of sustainability influence theory and practice of planning not only with regard to some general issues such as carrying capacity, sustainability, urban metabolism, ecological footprint and quality of the built environment, but also specifically of the main physical and geological aspects of earthquakes and other "natural" disasters. Some observations on the earthquake of 6 April 2009 L'Aquila will help to show the interaction with the geology in situations of great natural phenomena ( earthquakes ) , while in other case studies will illustrate the issues related to the stability of slopes and more generally the concept of physical vulnerability and systemic evaluation of natural hazards in support of land use decisions aimed at prevention.
The goal, from responsibilities and powers of public authorities, investigates the potential of urban environmental protection and sustainability of territorial transformations, showing how the land and the environment constitute a system with specific systemic properties: from here flow different roles of research, policy and administration in governing the effects.
Use of advanced Technologies to support Planning in
hazardous Areas: an Introduction / Vulnerability vs urban and regional Resilience.
Lesson 2: How Spatial Planning can contribute to Prevention Policies. L'uso delle innovazioni tecnologiche per supportare la pianificazione nelle regioni con elevati rischi di catastrofi naturali: un'introduzione / La vulnerabilità in rapporto alla resilienza urbana e territoriale.
Lezione 2: Come la pianificazione territoriale e urbana possono rafforzare le politiche di prevenzione.
March 3rd-7th, 2014 - AGENDA
A workshop for the students of the Master of Science in Architecture and in Land Use Planning at the Scuola di Architettura e Società - Politecnico di Milano.
Il progetto Open Data RAS nell’Agenda Digitale della SardegnaOpenRAS
Slide del convegno "Riuso del patrimonio informativo pubblico per il data journalism e il monitoraggio civico" tenuto a Sassari, il 19 Giugno 2017.
Ing. Antonello Pellegrino - Direttore generale degli affari generali e della società dell'informazione Assessorato degli affari generali, personale e riforma della regione
Presentazione gis miur giornata della trasparenza 2018 v.1.2Francesco Napoli
Presentazione utilizzata in occasione della giornata della Trasparenza 2018 al Ministero dell'Istruzione , Università e Ricerca. Progetto Gis-Miur premiato a Forum Pa 2018
These slides (in Italian) were presented during the FOSS4G-IT 2017 conference, held in Genova (Italy) on February 9-10, 2017 (http://www.dicca.unige.it/geomatica/foss4git_2017/index.html). The presentation is about the exploitation of OpenStreetMap (OSM) database in the emergency stage and focuses on the activities of the Italian OSM community after the earthquakes in Central Italy happened in late 2016.
Strategia Regionale e Progetto DestiMED Plus - Emanuela Manca (Regione Sardegna)Sardegna Ricerche
La presentazione della Dottoressa Emanuela Manca illustrata nel corso dell'incontro "Progetto complesso Sardegna un'isola sostenibile - Evento regionale" che si è tenuto online il 28 gennaio 2022.
La rete delle agenzie di protezione ambientale: una cultura pubblicaMarco Talluri
Intervento sull’esperienza delle rete dei comunicatori del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, all'incontro del 28 luglio 2021, nell’ambito dei “Sentieri di escursionismo ambientale” dal titolo: La rete delle agenzie di protezione ambientale: una cultura pubblica.
Mobile Emergency: Nuove Tecniche per la comunicazione e gestione delle emergenzePaolo Nesi
Utilizzo di soluzioni mobili per la semplificazione della comunicazione durante le emergenze negli ospedali e in grandi strutture
Ridurre i tempi di intervento e di comunicazione
gestione di interventi di emergenza e manutenzione e all’interno di ospedali e/o grandi aree tramite sistemi mobili
gestire le mappe di una struttura ospedaliera offrendo la possibilità di indicare e memorizzare la posizione di: estintori, kit medici, scale, uscite di sicurezza, strumenti, attrezzature, aree di raccolta, …
aiutare il personale a raggiungere tali elementi navigando in modo efficiente all’interno della struttura
Contrasto dell’emergenza climatica e protezione di turisti e cittadini sono la nuova sfida per le smart destination. Qui le slide dell’intervento di Marco Antonioli al panel “Innovazione e sostenibilità” di Veneto Digital Tourism 2022.
Il piano è interpretato come esempio/modello per un modo di agire, contestualizzato ai mutamenti della globalizzazione, climatici, economici e sociali. In questo modello, viene superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e si afferma una visione integrata, una convergenza di interventi delle diverse dimensioni dello sviluppo; gestione e pianificazione strategica saranno gli strumenti della realtà competitiva nel totale rispetto dei principi di sostenibilità dei programmi internazionali, per il progresso in campo ambientale, economico e sociale.
Obiettivi sono:
Restituire FORMA _Ridurre il carico ambientale
Restituire RICONOSCIBILITA’ _Aumentare il livello di equità
Restituire RISPETTO E IDETITA’ _Tutelare le generazioni future
E’ fondamentale la partecipazione attiva degli attori locali, per sviluppare i fattori di attrattività e raggiungere un vantaggio competitivo sostenibile.
Presentazione IdroGEO Premio PA sostenibile e resiliente 2021Alessandro Trigila
La piattaforma nazionale IdroGEO (https://idrogeo.isprambiente.it) è una soluzione modulare e multilingua (IT, EN, FR, DE) che consente la gestione e la consultazione di dati, mappe, report, foto, video e documenti dell’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia - IFFI, delle mappe nazionali di pericolosità per frane e alluvioni e degli indicatori di rischio idrogeologico
Scira Menoni: Vulnerabilità e resilienza urbana e territoriale: come l’urbanistica e la pianificazione territoriale possono contribuire a politiche di prevenzione.- Urban vulnerability and resilience: how planning may contribute to mitigation policies. Lesson 1: unfortunately negative examples.
What can be done to mitigate risks? Risk assessment / Risk mitigation measures: structural and non structural, long and
short term / Implementation tools: laws, regulations, directives, economic tools –insurance, incentives, taxes- voluntary….
Ulrich Beck reminds us of the fact the in risks imply a tightly coupled combination of “facts” and “values” that make any risk related decision neither purely technical nor purely political.
The complexity of risk conditions requires a suitable approach for a world of infrastructures and settlements built as a sole system.
Il progetto Open Data RAS nell’Agenda Digitale della SardegnaOpenRAS
Slide del convegno "Riuso del patrimonio informativo pubblico per il data journalism e il monitoraggio civico" tenuto a Sassari, il 19 Giugno 2017.
Ing. Antonello Pellegrino - Direttore generale degli affari generali e della società dell'informazione Assessorato degli affari generali, personale e riforma della regione
Presentazione gis miur giornata della trasparenza 2018 v.1.2Francesco Napoli
Presentazione utilizzata in occasione della giornata della Trasparenza 2018 al Ministero dell'Istruzione , Università e Ricerca. Progetto Gis-Miur premiato a Forum Pa 2018
These slides (in Italian) were presented during the FOSS4G-IT 2017 conference, held in Genova (Italy) on February 9-10, 2017 (http://www.dicca.unige.it/geomatica/foss4git_2017/index.html). The presentation is about the exploitation of OpenStreetMap (OSM) database in the emergency stage and focuses on the activities of the Italian OSM community after the earthquakes in Central Italy happened in late 2016.
Strategia Regionale e Progetto DestiMED Plus - Emanuela Manca (Regione Sardegna)Sardegna Ricerche
La presentazione della Dottoressa Emanuela Manca illustrata nel corso dell'incontro "Progetto complesso Sardegna un'isola sostenibile - Evento regionale" che si è tenuto online il 28 gennaio 2022.
La rete delle agenzie di protezione ambientale: una cultura pubblicaMarco Talluri
Intervento sull’esperienza delle rete dei comunicatori del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, all'incontro del 28 luglio 2021, nell’ambito dei “Sentieri di escursionismo ambientale” dal titolo: La rete delle agenzie di protezione ambientale: una cultura pubblica.
Mobile Emergency: Nuove Tecniche per la comunicazione e gestione delle emergenzePaolo Nesi
Utilizzo di soluzioni mobili per la semplificazione della comunicazione durante le emergenze negli ospedali e in grandi strutture
Ridurre i tempi di intervento e di comunicazione
gestione di interventi di emergenza e manutenzione e all’interno di ospedali e/o grandi aree tramite sistemi mobili
gestire le mappe di una struttura ospedaliera offrendo la possibilità di indicare e memorizzare la posizione di: estintori, kit medici, scale, uscite di sicurezza, strumenti, attrezzature, aree di raccolta, …
aiutare il personale a raggiungere tali elementi navigando in modo efficiente all’interno della struttura
Contrasto dell’emergenza climatica e protezione di turisti e cittadini sono la nuova sfida per le smart destination. Qui le slide dell’intervento di Marco Antonioli al panel “Innovazione e sostenibilità” di Veneto Digital Tourism 2022.
Il piano è interpretato come esempio/modello per un modo di agire, contestualizzato ai mutamenti della globalizzazione, climatici, economici e sociali. In questo modello, viene superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e si afferma una visione integrata, una convergenza di interventi delle diverse dimensioni dello sviluppo; gestione e pianificazione strategica saranno gli strumenti della realtà competitiva nel totale rispetto dei principi di sostenibilità dei programmi internazionali, per il progresso in campo ambientale, economico e sociale.
Obiettivi sono:
Restituire FORMA _Ridurre il carico ambientale
Restituire RICONOSCIBILITA’ _Aumentare il livello di equità
Restituire RISPETTO E IDETITA’ _Tutelare le generazioni future
E’ fondamentale la partecipazione attiva degli attori locali, per sviluppare i fattori di attrattività e raggiungere un vantaggio competitivo sostenibile.
Presentazione IdroGEO Premio PA sostenibile e resiliente 2021Alessandro Trigila
La piattaforma nazionale IdroGEO (https://idrogeo.isprambiente.it) è una soluzione modulare e multilingua (IT, EN, FR, DE) che consente la gestione e la consultazione di dati, mappe, report, foto, video e documenti dell’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia - IFFI, delle mappe nazionali di pericolosità per frane e alluvioni e degli indicatori di rischio idrogeologico
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short term / Implementation tools: laws, regulations, directives, economic tools –insurance, incentives, taxes- voluntary….
Ulrich Beck reminds us of the fact the in risks imply a tightly coupled combination of “facts” and “values” that make any risk related decision neither purely technical nor purely political.
The complexity of risk conditions requires a suitable approach for a world of infrastructures and settlements built as a sole system.
Che cosa abbiamo tra le mani, quando vediamo una cartografia di un piano urbanistico, un GIS, una pagina di Google Maps? O Street View?
[Mauro Salvemini, professore Università La sapienza Roma, presidente AMFM Gis Italia.]
Alcuni approfondimenti su:
Planetary Boundaries, The Economics of Ecosystems and Biodiversity (TEEB), e discussione in classe sui corsi. 13-16-20 giugno 2016.
11 Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica - Etica scienza tecnica: il dominio dell'etica in una teoria generale / Science and land use planning theory - Ethics techniques science: the ethical foundation of a general theory. Leggere e rileggere le commemorazioni nei calendari non solo l'importanza delle memorie civili (del proprio paese come il 25 aprile o il 2 giugno e quelle di tutti i paesi), ma anche le ricorrenze “mondiali” istituite per dare al futuro possibilità di esistere: il giorno dell'Acqua (Water Day 22 marzo), il giorno della Terra (Earth Day 22 aprile), il giorno dell'ambiente (World Environment Day 5 giugno). In una delle prime lezioni abbiamo accennato alle esercitazioni per l'emergenza della piena della Senna e ora in questi giorni si assiste alla gestione reale dell'emergenza; nella lezione precedente abbiamo discusso di cinque postulati alla base di una teoria generale e ora vedremo l'importanza dell'etica (ricordate l'etica per gli eletti?) nell'impegno politico e scientifico per l'urbanistica vedendo l'attualità dei dipinti di Ambrogio Lorenzetti a Siena.
10 Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica - Etica scienza tecnica: per una teoria generale / Science and land use planning theory - Ethics techniques science: for a general theory. Nelle lezioni precedenti abbiamo visto come i limiti della prassi, che impediscono la costruzione di una teoria generale (le tre costanti), impediscano di comprendere i limiti dello sviluppo e i rischi di questo modello in un pianeta sempre più urbano. L'aumentare dei rischi dipende della crescita demografica e della maggior esposizione di popolazione a eventi catastrofici e sistemici. In questa lezione si parlerà dei modelli giuridici e di cinque postulati necessari per impostare una teoria urbanistica in ambito ecologico. Rafforzare teoreticamente l’urbanistica significa conoscere il processo e il suo controllo: dunque, saper amministrare l’urbanistica? AMMINISTRARE significa valutare e controllare il processo “pianificazione-attuazione-gestione” nella sua interezza e complessità, significa quindi possedere anche la capacità di spiegazione e controllo degli effetti indotti, e quindi anche la capacità di entrare nel merito delle questioni sociali e ambientali ben consci che queste dipendono largamente dalle caratteristiche politiche degli Stati. La contiguità con il mondo sociale rende evidente che l'urbanistica e le opere pubbliche non sono solo opere materiali.
12 Scienze e tecnologie nel governo delle trasformazioni - Le potenzialità dell'urbanistica come scienza / Science and technology for the governance of land use transformations - The potential of planning as a science La produzione di territorio e le tecnologie di prodotto dalle infrastrutture come condizioni generali per trasformare e sfruttare le risorse naturali agli insediamenti. Le infrastrutture sono mezzo e strumento per trasformare l’ambiente naturale in ambiente antropico, per produrre cibo e ricavare materie prime. Tra gli obiettivi principali stanno innovazione e sicurezza: le innovazioni tecnologiche nelle reti infrastrutturali, necessarie su tutte le infrastrutture, dagli impianti elettrici alle fognature o all’approvvigionamento idrico per le coltivazioni e per l’energia, non sono simbolo di ricchezza, ma di sicurezza, efficienza e affidabilità dei servizi; non sono un’opzione facoltativa, ma una necessità per fornire le condizioni generali adeguate e sostenibili allo sviluppo sociale e economico di un paese. Al termine si afferma che solo una cultura che combina coscienza collettiva e conoscenza delle relazioni reciproche tra organismi, oggetti e ambiente, potrà affrontare criticamente i temi dell’equità, del benessere e dei valori, per risolvere problemi generali, per mantenere il rapporto tra teoria e prassi nell’urbanistica, per ricostruire l’agire umano in armonia con l’ambiente.
Scienze e tecnologie nel governo delle trasformazioni Esercitazione sull'applicazione degli studi sui servizi ambientali nella pianificazione. In questa esercitazione si parlerà su come mappare e
valutare i servizi svolti dagli ecosistemi
EEA Mapping and assessing the condition of Europe's ecosystems & The Economics of Ecoservices and iosphere TEEB & Common International Classification of Ecosystem Services CICES.
MOVIMENTO PER LA DIGNITA’ DELLA DOCENZA
UNIVERSITARIA: le motivazioni dello scipopero del 20 maggio 2016. Le risorse del sistema pubblico universitario italiano.
Introduzione al Piano di Governo del territorio. Le relazioni tra urbanistica e ambiente e la Vas come strumento della pianificazione (cioè dell'urbanistica come tecnologia di processo). Il governo del territorio
coinvolge una molteplicità di azioni, si deve
legare alla programmazione -economica e temporale- delle opere pubbliche, per realizzare infrastrutture adeguate,
per valutare disponibilità di risorse ambientali e gli impatti.
2016 Science, Technology and Governance in Land Use Change. Exercise on a case study: the Municipality of Vigevano
Per una teoria della pianificazione urbana e territoriale in ambito ecologico. È possibile trovare elementi di validazione o falsificazione della teoria? Le relazioni tra urbanistica e ambiente La Vas come strumento urbanistico per valutare impatti e disponibilità di risorse ambientali.
2016 Science and technology in land use and governance 2. The importance of p...Luca Marescotti
Per una teoria della pianificazione urbana e territoriale in ambito ecologico. È possibile trovare elementi di validazione o falsificazione della teoria? Le relazioni tra urbanistica e ambiente La Vas come strumento urbanistico per valutare impatti e disponibilità di risorse ambientali.
2016 Science and technology to govern the land uses. 2 The importance of land...Luca Marescotti
Science and technology to govern the land uses. The importance of land use planning as a science. Scienze e tecnologie nel governo delle trasformazioni: l'importanza dell'urbanistica come scienza. Le forti contraddizioni tra i diversi aspetti che caratterizzano la vita sul pianeta Terra, aiutano a rafforzare posizioni così ideologiche da far rinnegare i più evidenti benefici delle molte rivoluzioni (agronomiche, industriali, sanitarie e sociali) a favore di inesistenti passati arcadici, con il risultato di mettere a rischio molti processi politici e conoscitivi. [ma che cosa vuol dire: DECRESCITA FELICE?]. Per affrontare correttamente il rapporto tra scienze e tecnologie nel governo del territorio bisogna sciogliere il groviglio di luoghi comuni che stanno alla base di queste apparenti contraddizioni e indeboliscono ogni capacità di azione.
2016 Environmental Technologies: Fundamentals in the biosphere knowledge. The...Luca Marescotti
Come le Carte Europee dell'ARia, del suolo e dell'acqua hanno imposto regole ai paesi membri. Le caratteristiche fisiche dell'acqua, le quantità nel ciclo delle acque fino ai metodi di uso - sfruttamento - distruzione della risorsa. Alcuni esempi. I bacini idrografici: misure non strutturali (come la pianificazione territoriale) e misure strutturali (le opere).
2016 Science and urban planning theory. Learning from ecology and reality Luca Marescotti
[revised: slide 10 has been changed]
2016 Science and urban planning theory. Learning from ecology and reality.
Il contesto dell'urbanistica è fornito dall'analisi degli squilibri dell'urbanisimo mondiale e dalla discussine sui limiti dello sviluppo o della crescita demografica. La costruzione di una teoria in ambito ecologico privilegia le analisi della capacità di carico di una regione, dei fattori limitanti la crescita di una popolazione (anche umana), del metabolismo urbano e dell'impronta ecologica, esplicitando i legami tra i metodi. Il caso degli studi sull'impronta ecologica di Londra è utile per vedere quattro aspetti: l'esigenza di protocolli trasparenti, la questione etica della responsabilità disciplinare e politica, i rapporti con la politica, le scelte in condizioni di incertezza.
2016 An Ecological Planning Theory 1 Science and land use planning theory. Le...Luca Marescotti
2016 Science and land use planning theory. Learning from ecology and reality. Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica: imparare dall'ecologia e dalla realtà. Tra tutti i documenti disponibili abbiamo selezionato nei fondamenti quelli che maggiormente permettevano di individuare i principi guida dell'urbanistica, ma abbiamo trovato definizioni contrastanti (una disciplina o un insieme di discipline complementari? oppure tecniche operative senza autonomia disciplinare?) Nonostante vi fosse un unico oggetto di interesse (le città, le loro espansioni e trasformazioni), l'urbanistica appare deformata da una visione classica e convenzionale che non tiene conto di condizioni generali, indirizzi giuridici, questione ambientale. Da qui si inizia per fondare una visione scientifica e una teoria in ambito ecologico.
2016 Science and urban planning theory 5. Economy and planning, interesting b...Luca Marescotti
Science and urban planning theory. Economy and planning, interesting but threatening marriage. Scienza urbanistica e teoria dell'urbanistica. Economia e urbanistica, un'unione interessante ma pericolosa. L'originalità del caso italiano negli studi e nelle polemiche sui rapporti tra l'urbanistica moderna e l'impegno politico. Gli studi degli economisti sul valore-prezzo della terra: dalla rendita fondiaria agricola assoluta e differenziale a quella urbana. Dall'idea del libero mercato e della sua forza di regolatore allo sviluppo dei concetti di rendita quasi-rendita, monopolio, oligopolio collusivo.
2016 Fundamentals of Planning. 4 - The history of urbanism and the protection...Luca Marescotti
La storia dell'urbanistica e la difesa del patrimonio storico urbano come transizione verso consapevolezza e formulazione scientifica. La storia dell'urbanistica e la difesa del patrimonio storico urbano come transizione verso consapevolezza e formulazione scientifica. La sequenza dei nomi (come questi per esempio: Numa Denis Fustel de Coulange, Werner Hegemann, Lewis Mumford, Pierre Lavedan e Marcel Poete fine alle storie di Leonardo Benevolo, Michel Ragon, Ernst Egli, Paolo Sica, Erwin Gutkind, fino a Emanuele Greco e Mario Liverani) non è una storia lineare, si combinano le diverse definizioni di urbanistica con le visioni politiche e con l'impegno politico.
2016 Fundamentals of Planning. 4 - The history of urbanism and the protection...
10 mascione rischio-benicaaa_ws2014
1. 2014 Workshop
Conoscenza e tecnologie appropriate per la sostenibilità e la resilienza
in urbanistica
Knowledge and Appropriate Technologies for Sustainability and
Resilience in Planning
Funda Atun, Maria Pia Boni, Annapaola Canevari, Massimo Compagnoni, Luca Marescotti,
Maria Mascione, Ouejdane Mejri, Scira Menoni, Floriana Pergalani
2. LAUREA MAGISTRALE DELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA E SOCIETÀ
Laboratorio organizzato da Luca Marescotti
3. Cover
2014 Workshop
Conoscenza e tecnologie appropriate per la sostenibilità e la
resilienza in urbanistica - Knowledge and Appropriate
Technologies for Sustainability and Resilience in Planning
05 marzo 2014
Maria Mascione
La mappatura del rischio per i beni architettonici: strumenti, obiettivi e
potenzialità della gestione delle informazioni. Verso la tutela del territorio
5. Quali beni architettonici?
AMBIENTE
PAESAGGI
CENTRI STORICI
BENI
ARCHITETTONICI
AMBITI
MONUMENTALI
ARCHITETTURA
“DIFFUSA”
CITTA'
CENTRI URBANI
TERRITORIO
Maria Mascione – 05.03.2014
Sono beni culturali tangibili
Sono legati da relazioni
materiali e immateriali ad altri
beni culturali
… un edificio appartiene ad un
complesso architettonico...
… un reperto archeologico di un
museo è stato ritrovato in un'area
archeologica...
… un antico tracciato viario è
l'elemento principale del
paesaggio che ha contribuito a
rendere particolare per la
successione di piccoli
insediamenti rurali...
...un centro storico è l'unico luogo
in cui si svolge ancora e da
centinaia di anni una
manifestazione popolare amata in
tutta la regione ...
8. Gestione del patrimonio culturale: maggiore complessità e
maggiore necessità di approcci adeguati
Some examples of old and news issues in heritage management
[fonte: UNESCO, Managing Cultural World Heritage, Manual, 2013, p.14.]
Maria Mascione – 05.03.2014
9. Quali rischi per il patrimonio culturale?
The following are some of the most common hazards that may lead
to a disaster (WMO; ICSU, 2007):
• meteorological:hurricanes, tornadoes, heat-waves, lightning, fire;
• hydrological:floods, flash-floods, tsunamis;
• geological:volcanoes, earthquakes, mass movement (falls, slides,
slumps);
• astrophysical:meteorites;
• biological:epidemics, pests;
• human-induced:armed conflict, fire, pollution, infrastructure failure or
collapse, civil unrest and terrorism;
• climate change:increased storm frequency and severity, glacial lake
outburst floods (GLOFs).
[fonte: UNESCO, Managing Disaster Risks for World Heritage, Manual, 2010, p.9.]
Maria Mascione – 05.03.2014
10. Quali rischi per il patrimonio culturale?
The National Heritage Protection Plan, Action Plan 2011-15: English Heritage
Measure 2. Threat: Assessment and Response - 14 Activities:
2A1 DEVELOPMENT PRESSURE
2A2 RESOLVING IMPACT OF CARBON CHALLENGE ON BUILT HERITAGE
2B1 NEGLECT
2B2 HERITAGE CRIME
2B3 IMPACTS OF RECREATIONAL ACTIVITIES
The four year
allocation of
2C1 MAJOR ENVIRONMENTAL THREATS
resource (both
2C2 ATTRITIONAL ENVIRONMENTAL THREATS
staff and funding)
2D1 AGRICULTURAL AND FORESTRY IMPACTS
for this measure
2D2 MARINE EXPLOITATION IMPACTS
for 2011-2015 is
2D3 ENERGY GENERATION IMPACTS
£5.52M
2D4 MINERAL EXTRACTION IMPACTS
2D5 MATERIALS SUPPLY LOSS
2E1 HERITAGE MANAGEMENT, CONSERVATION AND CRAFT SKILLS SHORTAGES
2E2 CAPACITY-LOSS IN LOCAL AUTHORITIES
[fonte: The National Heritage Protection Plan, Action Plan 2011-15: English Heritage, Revision 2: April 2013 – March 2015, p.15.]
Maria Mascione – 05.03.2014
11. Relazioni tra rischi naturali e rischi indotti da cause umane
[fonte: UNESCO, Managing Disaster Risks for World Heritage, Manual, 2010, p.9.]
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12. Strumenti per la mappatura del rischio
RILIEVO e MISURAZIONE
DATI AMBIENTALI
Dataset, standard
per una conoscenza
strutturata e codificata
CATALOGHI DEI BENI
CULTURALI
Dataset, standard per una
conoscenza strutturata e
codificata
GIS
(Geographic Information
System)
Trattamento di dati geografici
e alfanumerici, ma non solo...
CARTOGRAFIA
Dalla localizzazione dei beni
alla mappatura dei
fenomeni di rischio
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13. Strumenti per la mappatura del rischio
Sistemi informativi e GIS, una definizione
I Sistemi Informativi
sono sistemi socio-tecnici costituiti da hardware, software,
dati di varia natura e persone, progettati e sviluppati per
rispondere a specifiche esigenze di acquisizione, elaborazione,
aggiornamento e visualizzazione di dati.
Ciò che caratterizza in più i Sistemi Informativi [Geografici] è la
capacità di gestire, analizzare e visualizzare dati con contenuto
geografico/spaziale.
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14. Strumenti per la mappatura del rischio
GIS, webGIS
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15. Strumenti per la mappatura del rischio
GIS – obiettivi di definizione e sviluppo
Conoscenza e analisi
Integrazione di dati e informazioni
Monitoraggio e prevenzione
Gestione delle emergenze
Modellazione
Supporto alle decisioni
...
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16. GIS - operazioni sui dati
Maria Mascione – 05.03.2014
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18. GIS – Rappresentazione e archiviazione dei dati spaziali Il valore della georeferenza
Identificazione certa dell'oggetto
Accuratezza delle misurazioni
Esattezza dei riferimenti spaziali
Coerenza tra dettaglio/scala
dell'identificazione e informazioni associate
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19. GIS – Rappresentazione e archiviazione dei
dati spaziali - Il valore della georeferenza
Massa Marittima, 'Ex casa del Fascio, localizzazione sul
centroide geografico della località (www.benitutelati.it)
Onsernone-Russo,Chiesa di S. Maria Assunta (A2635), fonte:
Inventario Beni Culturali Canton Ticino http://www.ti.ch
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20. GIS – Rappresentazione e archiviazione dei
dati spaziali - Il valore della georeferenza
Abbadia San Salvatore (SI), chiesa della Madonna del Castagno, localizzazione tramite punto (www.cartadelrischio.it)
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21. Contenuti per la mappatura del rischio
I dati – produzione e qualità
Tipologie
dati quantitativi/dati qualitativi/dati metrici
alfanumerici, geografici, iconografici...
Contesto di produzione
Attività interne ordinarie e straordinarie, dati da altri enti/soggetti
Strumenti di produzione
Acquisizione/restituzione (componente tecnologica)
Descrizione e codifica (standard/metadati)
Aggiornamento e certificazione
Valore del dato nel tempo
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22. Strumenti per la mappatura del rischio
Gis – dati spaziali – infrastrutture - standard
INSPIRE – Infrastructure for Spatial Information in the European
Community
Directive 2007/2/EC of the European Parliament and of the Council of 14
March 2007 establishing an Infrastructure for Spatial Information in the
European Community (INSPIRE)
The INSPIRE directive aims to
create a European Union (EU)
spatial data infrastructure.
This will enable the sharing of
environmental spatial information
among public sector
organisations and better facilitate
public access to spatial
information across Europe.
[fonte: http://inspire.jrc.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/48]
Maria Mascione – 05.03.2014
23. Strumenti per la mappatura del rischio
Gis – dati spaziali – standard - metadati
“What is the INSPIRE Directive?
The INSPIRE directive came into force on 15 May 2007 and will be
implemented in various stages, with full implementation required by 2019.
The INSPIRE directive aims to create a European Union (EU) spatial data
infrastructure. This will enable the sharing of environmental spatial
information among public sector organisations and better facilitate public
access to spatial information across Europe.
A European Spatial Data Infrastructure will assist in policy-making across
boundaries. Therefore the spatial information considered under the directive
is extensive and includes a great variety of topical and technical themes.”
[fonte: http://inspire.jrc.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/48]
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24. Strumenti per la mappatura del rischio
Gis – dati spaziali – standard - metadati
INSPIRE is based on a number of common principles:
•
Data should be collected only once and kept where it can be
maintained most effectively.
•
It should be possible to combine seamless spatial information from
different sources across Europe and share it with many users and
applications.
•
It should be possible for information collected at one level/scale to be
shared with all levels/scales; detailed for thorough investigations,
general for strategic purposes.
•
Geographic information needed for good governance at all levels
should be readily and transparently available.
•
Easy to find what geographic information is available, how it can be
used to meet a particular need, and under which conditions it can be
acquired and used.
[fonte: http://inspire.jrc.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/48]
Maria Mascione – 05.03.2014
25. Strumenti per la mappatura del rischio
La conoscenza dei beni da tutelare
Normative (Iccd - Istituto centrale per il catalogo e la documentazione)
per la catalogazione, di cosa si compongono
Schede
sono modelli descrittivi che raccolgono in modo organizzato le
informazioni sui beni, secondo un 'percorso' conoscitivo che guida il
catalogatore ed al tempo stesso controlla e codifica l'acquisizione
dei dati secondo precisi criteri.
Authority file
sono archivi controllati che riguardano 'entità' (come gli autori, la
bibliografia) in relazione con i beni culturali. Sono supporti per la
standardizzazione dei dati
Schede per le entità multimediali
modelli per la descrizione e la gestione delle informazioni che
riguardano i diversi tipi di documenti (fotografie, disegni tecnici,
audio, video, fonti archivistiche, ecc.)
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26. Strumenti per la mappatura del rischio
La conoscenza dei beni da tutelare
Iccd (Istituto centrale per il catalogo e la documentazione) –
Normative e strumenti di supporto e controllo per la
catalogazione dei beni culturali
Normative
• schede di catalogo
• authority file (per es. Scheda AUT e scheda BIB)
• schede per le entità multimediali
Strumenti di supporto e di controllo
• liste di valori o di termini (per es. lista regioni, lista
diocesi ...)
• vocabolari
• metadati
http://www.iccd.beniculturali.it/index.php?it/115/standard-catalografici
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27. Strumenti per la mappatura del rischio
La conoscenza dei beni da tutelare
Catalogazione, vocabolari di controllo
[esempio tratto da SIRBeC Cataloghi, regione Lombardia]
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28. Strumenti per la mappatura del rischio
Catalogazione, strumenti di codifica
Thésaurus, Inventaire Géneral, Thesaurus de l'architecture,
Documents & Méthodes, n. 7, 2000.
[reperibile all''URL http://www.culture.gouv.fr/culture/inventai/extranet/lexthe.htm]
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29. Esempi
Carta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)
“Occorre che prenda corpo di azione tecnica quel rovesciamento del
restauro tradizionale finora postulato solo in sede teorica (Brandi)
come "restauro preventivo".
Una simile tecnica, alla quale qui diamo il nome di CONSERVAZIONE
PROGRAMMATA, è di necessità rivolta prima che verso singoli beni,
verso l'ambiente che li contiene e dal quale provengono tutte le
possibili cause del loro deterioramento.
Il suo obiettivo è pertanto il controllo di tali cause, per rallentare quanto
più possibile la velocità dei processi di deterioramento, intervenendo, in
pari tempo e se necessario, con trattamenti manutentivi appropriati ai
vari tipi di materiali.”
[G. Urbani, Piano Pilota per la conservazione dei beni culturali in Umbria, 1976]
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30. Esempi
Carta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)
Architettura
Rischio statico
Rischio ambientale-aria
Rischio antropico
COMPONENTI DEI FATTORI DI RISCHIO:
Vulnerabilità (riferita al bene)
Pericolosità territoriale (riferita all'ambiente in
cui è situato il bene)
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31. Esempi
Carta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)
Costruzione del modello di rischio
Approccio statistico, sulla cui base i singoli beni sono valutati come
"unità" di una "popolazione statistica" di cui si mira a valutare il livello
di vulnerabilità e quindi di rischio.
I Fattori di Rischio sono stati suddivisi in:
- Vulnerabilità Individuale (V), ossia una funzione che indica il
livello di esposizione di un dato bene all'aggressione dei fattori
territoriali ambientali
- Pericolosità Territoriale (P), ossia una funzione che indica il livello
di potenziale aggressività di una data area territoriale,
indipendentemente dalla presenza o meno dei beni.
[fonte: www.cartadelrischio.it]
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32. Esempi
Progetto Carta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)
Domìni per la definizione del Modello di Rischio
Vulnerabilità (V)
dominio Ambientale-Aria (definito dall’aspetto della superficie), V1;
dominio Statico-Strutturale (definito dalle caratteristiche costruttive e
statico-strutturali), V2;
il dominio Antropico (definito dall'uso e dalla sicurezza), V3.
Pericolosità (P)
dominio Ambientale-Aria (caratterizzato dai fattori climatici, microclimatici
e gli inquinanti dell'aria), P1;
dominio Statico-Strutturale (definito dalle caratteristiche geomorfologiche
del suolo e del sottosuolo), P2;
dominio Antropico (caratterizzato dalle dinamiche demografiche e
socioeconomiche), P3.
[fonte: www.cartadelrischio.it]
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33. Esempi
Progetto Carta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)
Definizione del Modello di Rischio
Il modello permette di esprimere il Rischio (R) come una
funzione generale delle componenti di Vulnerabilità (V),
relative ad ogni unità della popolazione, e di Pericolosità (P),
relative ad ogni area territoriale sulla quale il bene si colloca:
R = R(V1,V2,....Vn, P1,P2,...Pn)
dove R denota l'Indicatore di Rischio e si configura come una
media ponderata degli Indicatori di Vulnerabilità (V) e di
Pericolosità (P).
[fonte: www.cartadelrischio.it]
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34. Esempi
Progetto Carta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)
Consistenza e distribuzione dei beni culturali
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35. Esempi
Progetto Carta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)
Consistenza e distribuzione dei beni culturali
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36. Esempi
La Carta del rischio patrimonio culturale (ISCR)
[fonte: www.cartadelrischio.it]
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37. Esempi
La Carta del rischio patrimonio culturale (ISCR) /
Polo Regione Lombardia
[fonte: http://www.cartografia.regione.lombardia.it/Nadir/Start.do]
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40. Esempi
Distretto Idrografico Appennino Settentrionale/Autorità di Bacino dell'Arno
Piano di gestione delle acque Dir. 2000/60/CE - Piano di Bacino del fiume Arno (stralcio “Bilancio idrico”)
INTERAZIONE TRA CORPI IDRICI E BENI CULTURALI http://geodataserver2.adbarno.it/pg_benicult_ci/
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42. Esempi
Distretto Idrografico Appennino Settentrionale/Autorità di Bacino dell'Arno
Piano di gestione delle acque Dir. 2000/60/CE - Piano di Bacino del fiume Arno (stralcio “Bilancio idrico”)
INTERAZIONE TRA CORPI IDRICI E BENI CULTURALI http://geodataserver2.adbarno.it/pg_benicult_ci/
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43. Esempi
La carte des opérations archéologiques de l'Inrap (France)
http://www.inrap.fr/archeologie-preventive/Sites-archeologiques/p-30-Rechercher-un-site.htm
Beni architettonici e contesto sono il territorio: uguale livello di
attenzione e di tutela
Gestione dei fattori di rischio
Fonte: www.inrap.fr
Maria Mascione – 05.03.2014
44. Esempi
La carte des opérations archéologiques de l'Inrap (France)
Fonte: www.inrap.fr
Fonte: www.inrap.fr
Fonte: www.inrap.fr
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45. Copernicus Emergency Management Service
Geospatial information on-demand in support of
emergency management activities
Rush mode - consists of the on-demand and
fast provision (within hours or days) of
geospatial information in support of emergency
management activities immediately following
an emergency event.
Non rush mode - consists of the
on-demand provision of geospatial
information in support of emergency
management activities not related
to immediate response
[fonte: http://emergency.copernicus.eu/mapping/ems/ems-mapping-service]
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46. Verso la tutela del territorio
Il “piano di conservazione” del territorio e la riduzione dei rischi
attraverso la gestione di dati e informazioni
– Aumento della condivisione di dati e informazioni
– Rapporti e collaborazioni tra gli enti produttori di dati
– Regole comuni per l'interoperabilità di contenuti e di
formati
– Metadati, informazioni sulla qualità dei dati
– Individuazione dei dati significativi per la gestione del
rischio e verifica delle esigenze di informazione nel tempo
– Dataset standard, aggiornati, certificati, aperti, disponibili
in tempi rapidi e certi
– Web Map Services
– Banda larga
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47. Fonti e documentazione di riferimento
Sistema manutenzione urbana Venezia
WebGIS Sistema manutenzione urbana Venezia, www.smu.insula.it
Distretto Idrografico Appennino Settentrionale/Autorità di Bacino dell'Arno
WebGIS Interazione corpi idrici e beni culturali, http://geodataserver2.adbarno.it/pg_benicult_ci/
Carta del rischio del patrimonio culturale
http://www.cartadelrischio.it;
Carta del rischio del patrimonio culturale, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale
per i beni archeologici architettonici artistici e storici, Istituto centrale per il restauro, ATI-MARIS, 4
voll., 1-La cartografia tematica, 2-la metodologia per il calcolo del rischio, 3-Il rischio locale, 4-Il
sistema informativo della carta del rischio, s.l., edizione curata da Bonifica s.p.a., 1996.
Polo regionale lombardo
NaDIR Web Navigatore Geografico per Dati e Informazioni sulle Risorse culturali
http://www.cartografia.regione.lombardia.it/Nadir/Start.do
Sull'impostazione del progetto: Sessa, Valentina, “La Carta del Rischio del patrimonio
culturale: l'esperienza della Lombardia”, in Aedon, n.3, 2000. [disponibile online all'URL
http://http://www.aedon.mulino.it/archivio/2000/3/sessa.htm]
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48. Fonti e documentazione di riferimento
DRM (Disaster Risk Management)
UNESCO / ICCROM / ICOMOS / IUCN, Managing disaster risk for world heritage, United Nations
Educational, Scientific and Cultural Organization, June 2010. Available online, URL
http://whc.unesco.org/en/activities/630/
Inrap – Institut Natiònal de Recherche pour l'Archeologie Preventive
Carte des opérations archéologiques de l'Inrap
http://www.inrap.fr
http://www.inrap.fr/archeologie-preventive/Sites-archeologiques/p-30-Rechercher-un-site.htm
INSPIRE – Infrastructure for Spatial Information in the European Community
Project web site: http://inspire.jrc.ec.europa.eu/
Geoportal: http://inspire-geoportal.ec.europa.eu/
Open Data
Qualche riferimento:
Comunità Europea: http://www.epsiplatform.eu/ The ePSIplatform is a European Commission (DG
CONNECT) initiative with the objective of promoting a dynamic Public Sector Information (PSI) and Open Data reuse market across the European Union.
Italia: http://www.dati.gov.it/
Regione Lombardia: https://www.dati.lombardia.it/
Associazione Liberiamo i dati geografici: http://www.opengeodata.it/
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