One of the most important buildings by architect Le Corbusier from the 17 that have been to UNESCO's World Heritage List is Villa Savoye, the top-heavy weekend retreat created as a Modernist version of the French country house
A presentation that explains about De stijl architecture within the contemporary architecture course, where it presents the most important principles that it applies in addition to the characteristics and pioneers of this school
Schroder House is one of the architectural marvels of the 20th century, Built by a prominent architect Gerrit Rietveld for Mrs. Truus Schröder-Schräder and her three children.
INTODUCTION
Art Nouveau, ornamental style of art that flourished between about 1890 and 1910 throughout Europe and the United States.
The most important places for architecture during this period were Brussels, Paris and Barcelona. The name 'Art nouveau' is French for 'new art'.
It represents the beginning of modernism in design(Modern Architecture). It occurred at a time when
Mass-produced consumer goods began to fill the marketplace, and
Designers, architects, and artist began to understand that the handcrafted work of centuries past could be lost.
Flourished in major European cities and emerged in the early 1890s in all the visual arts:
1. Painting 7. jewellery
2. Sculpture 8. clothing and
3. Architecture 9. furniture
4. Interior design
5. graphic arts
6. Posters
One of the most important buildings by architect Le Corbusier from the 17 that have been to UNESCO's World Heritage List is Villa Savoye, the top-heavy weekend retreat created as a Modernist version of the French country house
A presentation that explains about De stijl architecture within the contemporary architecture course, where it presents the most important principles that it applies in addition to the characteristics and pioneers of this school
Schroder House is one of the architectural marvels of the 20th century, Built by a prominent architect Gerrit Rietveld for Mrs. Truus Schröder-Schräder and her three children.
INTODUCTION
Art Nouveau, ornamental style of art that flourished between about 1890 and 1910 throughout Europe and the United States.
The most important places for architecture during this period were Brussels, Paris and Barcelona. The name 'Art nouveau' is French for 'new art'.
It represents the beginning of modernism in design(Modern Architecture). It occurred at a time when
Mass-produced consumer goods began to fill the marketplace, and
Designers, architects, and artist began to understand that the handcrafted work of centuries past could be lost.
Flourished in major European cities and emerged in the early 1890s in all the visual arts:
1. Painting 7. jewellery
2. Sculpture 8. clothing and
3. Architecture 9. furniture
4. Interior design
5. graphic arts
6. Posters
Fra Razionalismo e Romanità 3.fascismo&architetturaPortante Andrea
Terza parte della presentazione "Fra Razionalismo e Romanità: Architettura Italiana fra le due guerre", tenuta a Roma il 14 Febbraio 2015 nell'ambito delle attività del Club del Territorio del Touring Club.
Design è come funziona: introduzione allo sviluppo per dispositivi mobiliDavide Orlando
Introduzione allo sviluppo per dispositivi mobili.
Intervento come "Visiting Lecturer" presso il Politecnico di Milano, Dipartimento di Design - 26 marzo 2014.
#designishowitworks
Una lezione sull'architettura di fine '900 a partire dalla Biennale del 1980, tornando indietro ai principi del movimento moderno, ragionando sul nodo anni 60-70...
extreme cohousing program by mattia daròMattia Darò
A paper written for the symposium:
"COHOUSING. PROGRAMS AND PROJECTS TO RECOVER HERITAGE BUILDINGS"
Roma Tre University
Department of Architecture
Rome, 24th October 2014
Slides del mio intervento al Convegno internazionale tenutosi a Roma il 9 ottobre 2008 all'Università degli Studi Roma Tre, dal titolo "Second Life: oltre il reale il virtuale"
Through the contract division, Alivar has completed some important projects everywhere in the world. Alivar has taken care of the furnishings of public areas, banks, museums, hospitals, libraries, cruise ships and have also followed designs for cafés, restaurants, hotels, residences, nursing homes, schools. Thanks to the active cooperation of architects and designers, the company can now also guarantee large supplies for luxury residential complexes all over the world, with interior decoration and furnishings made by Alivar. It s not easy to succeed in such a complex field like the Contract market, large resources and high flexibility are necessary as well as an extraordinary effort and, most of all, the certainty of instilling the highest trust. The quality of the production, the reputation of the trademark and the efficient organization are the characteristics allowing Alivar to succeed in the Contract market.
Le applicazioni del digitale in ambito architettonico, permettono l’utilizzo di quella che è una vera e propria macchina del tempo. Attraverso l’utilizzo di modelli tridimensionali si ritorna indietro ricreando, edifici, quartieri o città intere, permettendo all’utente di scoprire/riscoprire architetture dimenticate e in certi casi, mai venute alla luce. Il documento contiente una raccolta di ricostruzioni tridimensionali realizzata da Davide Proietto Russo contenente progetti realizzati e non da Nervi, Le corbusier e Palpacelli.
Numa cidade marcada pelo vertiginoso desenvolvimento urbano e pelas leis do mercado, Renato Anelli faz uma reflexão sobre o contraste entre a autenticidade e a reprodutibilidade de projetos arquitetônicos
2016 Fundamentals of urban planning. Move from fact to law to solve social an...Luca Marescotti
Fondamenti di urbanistica. La lunga strada per passare dal fatto al diritto nella consapevolezza delle crisi sociali e ambientali del XX secolo.
Le principali lezioni dell'urbanistica del Novecento riguardano sia la pianificazione territoriale (Ruur, TVA), sia la pianificazione metropolitana (London), sia i confronti internazionali (Bauhaus, CIAM). La crescita dell'urbanismo spinge molte discipline a indagare le città e cresce la necessità di passare dai singoli episodi (il fatto) a leggi generali capaci di controllare e governare la crescita urbana.
2. LE CORBUSIER 1926 - 1931
Il quartiere Weissenhof, a Stoccarda (1927)
Il quartiere Weissenhof (in tedesco Weißenhofsiedlung) è un quartiere costruito a
Stoccarda nel 1927, in occasione dell'esposizione organizzata dal Deutscher
Werkbund. È stato una sorta di "vetrina" internazionale, per mostrare le innovazioni
(architettoniche e sociali) proposte dal Movimento moderno.
Il comprensorio includeva ventuno edifici, per un totale di sessanta abitazioni,
progettate da sedici architetti europei, la maggior parte dei quali tedeschi. Mies van
der Rohe era stato incaricato della gestione del progetto, in qualità di direttore
architettonico del Werkbund, e fu lui a scegliere gli architetti, a distribuire i lotti e i
fondi, e a supervisionare l'intero progetto.
Le Corbusier ottenne due lotti diretti verso la città e il budget più ampio. Gli
edifici non variano molto nella forma, presentando una grande coerenza progettuale;
si tratta di case a schiera, villette e blocchi di appartamenti. Le caratteristiche comuni
agli edifici sono le facciate essenziali, i tetti piani, adibiti a terrazza, le finestre a
nastro, la cosiddetta "pianta libera" e l'elevato livello di prefabbricazione, che
permise l'edificazione del complesso in soli cinque mesi.
L'esposizione aprì al pubblico il 23 luglio 1927, con una notevole partecipazione di
pubblico.
Dei ventuno edifici originari, attualmente ne sopravvivono unidici.
9. Ville Savoye a Poissy (1928-1931)
Questo edificio è diventato monumento storico il 16 dicembre 1965.
Dopo anni di abbandono la villa è stata restaurata ed è ormai aperta
al pubblico.
10.
11.
12. LE CORBUSIER - IL MODULOR
Le Corbusier sviluppò il Modulor all'interno della lunga tradizione di
trovare proporzioni geometriche e matematiche relative al corpo umano e
usare queste conoscenze per migliorare sia l'estetica che la funzionalità
dell'architettura.
Il Modulor è una scala di grandezze, studiata da Le Corbusier, che si basa
sulle proporzioni del corpo umano e la sezione aurea: si basa infatti sulla
regola aurea nota già agli antichi Greci riguardo le proporzioni del corpo
umano.
Le Corbusier lo descriveva come "una gamma di misure armoniose per
soddisfare la dimensione umana, applicabile universalmente
all'architettura e alle cose meccaniche".
Il modulor è anche utile per la rappresentazione della figura umana.
Le Corbusier pubblicò Le Modulor nel 1948, seguito da Modulor 2 nel
1955.
Le Corbusier usò la scala del Modulor nella progettazione di molti edifici.
Nella costruzione della prima Unité d'Habitation, a Marsiglia, una versione
del Modulor modellata nel cemento fu posizionata vicino all'ingresso.
Albert Einstein elogiò l'intuizione di Le Corbusier affermando, a proposito
dei rapporti matematici da lui teorizzati: «È una scala di proporzioni che
rende il male difficile e il bene facile».
13. LE CORBUSIER - IL MODULOR
La rappresentazione grafica del Modulor è costituita da una figura
umana stilizzata con un braccio steso sopra il capo si trova
vicino a due misurazioni verticali:
1. la serie rossa basata sull'altezza del plesso solare (108 cm nella
versione originale, 1.13 m nella versione rivista) poi divisa in
segmenti secondo il Phi (Φ - la sezione aurea, nota anche come
rapporto aureo, numero aureo, costante di Fidia e proporzione
divina),
2. la serie blu basata sull'intera altezza della figura, doppia rispetto
all'altezza del plesso solare (216 cm nella versione originale, 2.26 m
nella rivista), e divisa in segmenti allo stesso modo. Una spirale,
sviluppata graficamente tra la serie rossa e la blu, sembra mimare il
volume della figura umana.
14. LE CORBUSIER
Unitè d’habitation a Marsiglia 1945-1952
Il programma architettonico della “macchina da abitare” di Le Corbusier prosegue nel
dopoguerra nelle Unités d’habitation, residenze collettive che rapprsentano un
modello abitativo oltre che un chiaro programma urbanistico e sociale.
L’Unité è una piccola città autosufficiente, sviluppata in altezza per liberare terreno -
da destinare al traffico e al verde - e al tempo stesso un ‘grande contenitore sociale’.
All’interno dell’edificio di Marsiglia vivono circa 1600 persone che hanno a
disposizione ristoranti, negozi e persino un hotel; sul tetto terrazza sono disposte
varie attrezzature collettive, tra cui una piscina e un campo da gioco per i bambini.
L’enorme struttura è lunga circa 140 m, larga 24 m e alta 60 m: raggiunge 18 piani e
dispone di tre tipologie abitative destinate a diversi tipi di fruitori: persone singole,
coppie, famiglie con più componenti.
Gli appartamenti si sviluppano generalmente su due livelli secondo uno schema ad
“L”: ogni tre piani vi sono due appartamenti incastrati, ciscuno col soggiorno a doppia
altezza.
La distribuzione degli appartamenti avviene trami te corridoi che percorrono
longitudinalmente tutto l’edificio.
La struttura è in cemento armato lasciato a vista: solo gli schemi frangisole (brise-
soleil) sono dipinti di rosso, verde e giallo.
L’intera costruzione è sollevata da terra tramite pilastri - pilotis - in cemento armato
rastremati verso il basso.
L’intero edificio e gli alloggi sono dimensionati secondo il Modulor, simbolicamente
scolpito in facciata.
Sulla copertura dell’edificio si distinguono gli alti volumi dei camini e le diverse
strutture della collettività.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24. Il centro di Chandigarh, Punjab (India) - 1951
Il grande sogno di poter realizzare la città ideale delle utopie
rinascimentali e illuministe si concretizza nel 1951.
Il primo ministro indiano, Nehru, chiamò Le Corbusier e suo cugino Pierre
per destinare al "più grande architetto del mondo" l'edificazione della
capitale del Punjab.
Iniziano i lavori per Chandigarh (la "città d'argento"), probabilmente il
punto d'arrivo dell'ardito e pionieristico sviluppo di Le Corbusier.
La divisione degli spazi qui giunge a chiudere definitivamente il divario tra
uomo e costruzione: la città segue la pianta di un corpo umano; gli edifici
governativi e amministrativi nella testa, le strutture produttive ed industriali
nelle viscere, alla periferia del tronco gli edifici residenziali - tutti qui molto
bassi - vere e proprie isole autonome immerse nel verde.
Si concretizza anche la sua grande innovazione del sistema viario, con la
separazione delle strade dedicate ai pedoni e quelle dedicate al solo
traffico automobilistico: ogni isolato è circondato da una strada a
scorrimento veloce che sbocca nei grandi parcheggi dedicati; un'altra
strada risale tutto il 'corpo' della città fino al Campidoglio ospitando ai lati
gli edifici degli affari; una grande arteria pedonale ha alle sue ali negozi
della tradizione indiana, con in più due strade laterali automobilistiche a
scorrimento lento; una grande strada, infine, giunge fino a Delhi.
La città di Chandigarh fonde tutti gli studi architettonici compiuti da Le
Corbusier nei suoi viaggi giovanili per l'Europa e le sue innovazioni del
cemento e della città a misura d'uomo.
Simbolico il monumento centrale della città, una grande mano tesa
verso il cielo, la mano dell'uomo del Modulor, «una mano aperta per
ricevere e donare».
25.
26.
27.
28.
29.
30.
31.
32.
33. LE CORBUSIER, PADIGLIONE PHILIPS e Le Poème
Electronique all’Expo universale di Bruxelles (1957-58)
Il Padiglione Philips fu progettato da Le Corbusier per l'Expo di Bruxelles nel 1958,
quando la Philips si rivolse a Le Corbusier per il progetto del padiglione ove esporre
il campionario dei suoi prodotti elettronici, in particolare quelli per il suono e la luce.
Le Corbusier concepisce un involucro esprimente la modernità degli intenti della
Philips e, pertanto, decide di utilizzare la tecnologia dei gusci sospesi, delle volte
ondulate.
Ricevuto l'incarico Le Corbusier affermò: 'Non farò un edificio ma un poema
elettronico in cui colore, immagini, ritmo, suono e architettura verranno a
fondersi in tal modo che il pubblico resterà del tutto soggiogato da quanto la Philips
fa’.
Commissionata una macchina espositiva all'inventore della `machine à habiter', la
Philips ricevette due anni dopo un poema che esaltava il fenomeno plastico
attraversando la metafora organica.
Lo studio analitico del padiglione venne condotto dall’architetto musicista Yannis
Xenakis che, partendo dalle formulazioni architettoniche di base di Le Corbusier
svolse un attento itinerario di ricerca riguardante la costruzione geometrica del
manufatto.
In un susseguirsi di schizzi, di annotazioni, sui conoidi, sui paraboloidi iperbolici,
giunse alla soluzione definitiva adottando gusci sottili autoportanti di cui si
studiarono i comportamenti nella realtà con due modelli in scala per valutare le
deformazioni dovute ai carichi accidentali e per simulare il comportamento della
messa in opera.
La costruzione del padiglione 'si articola su un sistema di superfici a sella: tre `colli' le
cui pendici si risolvono armoniosamente le une nelle altre. Le tre sommità sono alte
rispettivamente m. 20, 18,50 e 13; la larghezza massima del complesso è di 25
metri. Su una superficie di mq. 500 si raggiunge una cubatura di circa 4.000 mc.
Il metodo di costruzione seguito rende possibile la copertura dello spazio senza
appoggi supplementari interni.
All’interno del Padiglione viene creato uno spettacolo di suoni e luci che sfrutta al
massimo la tecnica della ditta.
Le Corbusier che si occupò della realizzazione e della selezione delle immagini che
componevano il filmato proiettato su due pareti, cui si aggiunsero il “suono
organizzato” composto dal musicista Edgar Varèse (a cui Le Corbusier chiese di
allestire un ‘torrente elettronico’) diffuso mediante 350 altoparlanti articolati in “strade
sonore”, e le sbalorditive superfici architettoniche (paraboloidi iperbolici) progettate
da Iannis Xenakis.
Il risultato fu la prima vera e propria opera multimediale capace di suscitare il
senso di un’esperienza totalizzante dell’ascolto e della visione, un vero ambiente
immersivo, giacché lo spazio del Padiglione conteneva i materiali audiovisivi come
parti integrali del disegno architettonico.
Le Corbusier coordina lo spettacolo all’interno del padiglione: un poema elettronico
di luci e suoni: il Poème elettronique che dura 8 minuti e che riassume il cammino
dell’umanità attraverso i secoli.
La composizione sonora fu poi visualizzata attraverso fotografie, quadri astratti,
filmati a colori proiettati sulle pareti ricurve di uno spazio `indicibile'.
Alla fine dell’esposizione, che ebbe un notevole successo, il padiglione purtroppo fu
smantellato.
34.
35.
36.
37. Cappella di Notre-Dame du Haut, Ronchamp,1950
Notre-Dame du Haut è il nome di una cappella situata a Ronchamp,
presso Belfort in Francia realizzata dall'architetto Le Corbusier secondo i
canoni dell'architettura brutalista).
È considerata uno dei più celebri esempi di moderna architettura religiosa.
Iniziata nel 1950, la chiesa fu consacrata il 20 giugno 1955.
La costruzione, situata sulla sommità di una collina, è in calcestruzzo
armato.
È costituita da un'unica navata di forma irregolare.
Nei lati della navata sono ricavate tre piccole cappelle indipendenti che
terminano in tre campanili di forma semi cilindrica.
La copertura della chiesa è realizzata con una gettata di calcestruzzo
modellata come se si trattasse di una grande vela rovesciata.
Per aumentare il senso di leggerezza dell'insieme la copertura non
appoggia direttamente sulle pareti ma su corti pilastrini affogati nella
muratura delle medesime. In questo modo, osservando il soffitto
dall'interno, si percepisce una lama di luce che penetra tra i muri e la vela
in calcestruzzo, come se essa potesse quasi volar via da un momento
all'altro.
La luce entra inoltre da decine di aperture delle più varie forme. Feritoie,
finestre, vetrate e frangisole che determinano suggestivi effetti di luce
valorizzati dal contrasto tra il bianco dell'intonaco ed il grigio sporco del
cemento.
La chiesa è stata concepita per essere utilizzata anche all'esterno, dove,
sotto l'ampio tetto, si trovano un altare e un pulpito. La costruzione può
ospitare circa 200 persone.