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DLgs 81/08 – ALGORITMO DELLA SICUREZZA


                                           DATORE DI LAVORO
MEDICO                                                                              DVR
COMPETENTE                                         RSPP                             Documento valutazione
•PREVENZIONE MALATTIE                          COORDINAMENTO                        dei rischi
PROFESSIONALI                                                  Incaricati PRIMO     •RUMORE
•COLLABORAZIONE                                                  SOCCORSO           •RISCHIO CHIMICO
•COORDINAMENTO                                                                      •MOVIMENTAZIONE
•Visite ed Idoneità         ADDETTI S. P. P.
                                                                                    CARICHI
                              PROCEDURE                    ADD. ANTINCENDIO
                                                                                    •ALTEZZA (alcol)
                                                          ADD. EVACUAZIONE          •GUIDA (alcoldroghe)
                                                                                    •ALTRI RISCHI
                                                   RLS
            SORVEGLIANZA
              SANITARIA
                                                                                      RISCHI RESIDUI
                                                                                    SCHEDA PER MANSIONE
     FORMAZIONE E
    ADDESTRAMENTO
                                               LAVORATORE                         DISPOSITIVI DI PROT.
                                                                                  INDIVIDUALE
ATTREZZATURA DI LAVORO                                                            •CALZATURE
       E LAY-OUT                  DISPOSITIVI DI PROT. COLLETTIVA                 •GUANTI
                                  •ILLUMINAZIONE                                  •PROTETTORI AURICOLARI
                                  •PRESIDI ANTINCENDIO                            •MASCHERE
                                  •SEGNALETICA VERTICALE                          •OCCHIALI
                                  •SEGNALETICA ORIZZONTALE, etc…                  •INDUMENTI, CASCO, etc…
FORMAZIONE GENERALE del LAVORATORE
(lavoratore come soggetto attivo; conoscere per prevenire)


•concetti di rischio,

•danno,

•prevenzione,

•protezione,

•organizzazione della prevenzione aziendale,

•diritti e doveri per i vari soggetti aziendali,

•organi di vigilanza, controllo e assistenza.
COS’E’ IL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008?

Rappresenta il riassetto e la riforma delle norme vigenti in
  materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori
  nei luoghi di lavoro, mediante il riordino e il coordinamento
  delle medesime in un unico testo normativo.
Il D.L.8108 sostituisce la
precedente normativa di igiene e
       sicurezza sul lavoro
Ma cosa è realmente
    il RISCHIO?
Quali i pericoli? CAUSA
Denutrizione- assenza norme             Alimentazione eccessiva e ricca
          igieniche                         di grassi, vita sedentaria

                              Quali i rischi?
    Debilitazione generale,             Obesità infantile, rischi cardio-
      contagio AIDS …                          circolatori futuri


                  EFFETTO: malattia, decesso
LA PERCEZIONE DEL RISCHIO SOGGETTIVO




4.739 MORTI NEL         (AGI) - Roma, 11 feb.
                               2006 –                INFLUENZA            ICTUS
  2008 122.254         Fino ad oggi l'influenza
                      aviaria ha fatto registrare   SUINA ??????       56.000 morti
     incidenti           complessivamente
                                                                       Anno in Italia
                       161 casi e ucciso
 32 mila morti in         86 persone
     Europa                                                        Sono oltre 3 milioni gli
                        in tutto il mondo                            incidenti domestici
                                                                    nelle abitazioni degli
                                                                            italiani.
         ITALIA
                                                                   2000 morti (secondo
 874.940 denunciati (-                                                 schede ISTAT)
        4,1% 07)                                                      oltre 8000 morti
1120 i mortali (-7,2% 07)                                              (secondo stime
  ( 335 stradali e 276                                                     ISPESL)
         itinere)
GLI INFORTUNI NEL MONDO
 Stime dell’ILO (International Labour
             Organization)




Perdita economica per sospensione dal lavoro,
   cure mediche, pensione di invalidità e di
  reversibilità, stimabile intorno al 4% del Pil
                 lordo mondiale.
DEFINIZIONI


               Fonte di possibili lesioni o danni
               alla salute
               (Da UNI EN ISO12100)
PERICOLO       proprietà o qualità intrinseca di un
               determinato fattore avente il
               potenziale di causare danni.
               (D.Lgs. 81/2008)



               Combinazione di probabilità e
RISCHIO        gravità di possibili lesioni o danni
               alla salute
               in situazioni pericolose
               (Da UNI EN ISO12100)
Definizione di PERICOLO e DANNO:




R= P x D

Dove:
R= rischio
P= fattore di pericolo
D= fattore di danno
RAPPORTO PERICOLO-RISCHIO- DANNO



 CAUSA                        EFFETTO
                 RISCHIO
Pericolo                       Danno
 CHIMICO
                            INFORTUNIO
 FISICO

 BIOLOGICO                  MALATTIA
                            ASPECIFICA
 INFORTUNI
ORGANIZZAZIONE
  DEL LAVORO                 MALATTIA
MOVIMENTAZIONE
                           PROFESSIONALE
    CARICHI
Lesione fisica o alterazione
     DANNO                       dello stato di salute


INFORTUNIO            Incidente determinato da una
     causa violenta in occasione di lavoro dal quale
     derivi la morte o una invalidità permanente o
     una inabilità temporanea


Differenza tra incidente e infortunio
   nell'ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro si intende con incidente un
   evento negativo che si verifica durante lo svolgimento del lavoro mentre
   con infortunio s'intende un evento negativo che ha provocato danni alle
   persone. Gli infortuni sono dunque parte degli incidenti.
MALATTIA
      ASPECIFICA             Insieme di malattie fisiche o
psichiche non direttamente collegabili ad una causa determinata,
ma riconducibili almeno in parte ad uno o più fattori presenti
nell’ambiente di lavoro              Es: Stanchezza
                                               Insonnia


        MALATTIA
    PROFESSIONALE
Malattia causata da attività lavorativa dalla quale derivi la morte
o l’invalidità permanente o l’inabilità temporanea
Per provocare una malattia professionale           Es: Asbestosi
 i fattori di rischio devono essere presenti           Saturnismo
nell’ambiente in determinate quantità                  Ipoacusia
FATTORI CHE CARATTERIZZANO
          IL RISCHIO


ATTREZZATURE,
  MACCHINE,                LAVORATORE
  IMPIANTI

            RISCHIO


                AMBIENTE
IL DVR
Valutazione globale e documentata di
tutti i rischi per la salute e sicurezza
dei lavoratori presenti nell'ambito
dell'organizzazione in cui essi prestano
la propria attività, finalizzata ad:

•individuare le adeguate misure di
prevenzione e di protezione;
•elaborare il programma delle misure
atte a garantire il miglioramento nel
tempo dei livelli di salute e sicurezza.
Principi generali di PREVENZIONE
• Eliminazione del rischio

• Riduzione del rischio alla fonte
• Prevenzione integrata (misure tecniche, produttive e
  organizzative)

• Sostituzione del pericoloso con il “meno” o il “non” pericoloso

• Rispetto dei principi ergonomici

• Priorità delle misure di protezione collettiva

• Limitazione al minimo del numero degli esposti

• Uso limitato di agenti chimici, fisici, biologici
                                    Art. 15 D.Lgs. 81/2008
• Controllo sanitario dei lavoratori in funzione dei rischi, ecc.
PREVENZIONE
   Insieme di azioni che hanno lo scopo di
   mantenere lo stato di salute, inteso come
   benessere psico-fisico dell’uomo
    (Def. D.Lgs. 81/2008: il complesso delle disposizioni o misure
   necessarie per evitare o diminuire i rischi professionali)




            PREVENZIONE PRIMARIA


      PREVENZIONE SECONDARIA
PREVENZIONE PRIMARIA                             Insieme di azioni e/o interventi per la
riduzione dei rischi negli ambienti di lavoro (es. relativo ad inquinanti aerodispersi)

                                    Eliminazione sostanza nociva

                                    Modifica processo produttivo
   Interventi alla                                                           Manutenzione
      sorgente                      Modifica impianto
                                                                             Pulizia
                                    Modifica organizz. lavoro
                                                                             Controllo ritmi
                                                                             produttivi
                                   Aspirazione localizzata
 Interventi sulla
  propagazione                     Ventilazione generale                         Spazio

                                   Modifica organizz. lavoro                     Lay-out

                            Dispositivi di protezione individuale
   Interventi               Chiusura in cabina                Riduzione tempo di esposizione
   sull’uomo
                            Modifica organizz. lavoro         Formazione/addestramento
PREVENZIONE
                                     SECONDARIA

   Ricerca di alterazioni precliniche negli organi, prima che si
   manifesti la malattia


                  SORVEGLIANZA SANITARIA
           per gli esposti a fattori di rischio professionali

- Accertamenti Sanitari Preventivi:
  prima dell’assunzione per il rilascio dell’idoneità


- Accertamenti Sanitari Periodici:
  per la verifica e il controllo dello stato di salute
MATERNITA’
Rischi principali:
•MMC
•Lavori in altezza
•Rischio chimico
•Rumore
•Guida (infortunio)

NON E’ UN RISCHIO per la maternità:
• Utilizzo di videoterminali
MATERNITA’
        prevenzione e formazione
1. Se la valutazione identifica dei rischi per la
   salute del nascituro, il datore di lavoro deve
   innanzitutto evitarne l’esposizione
   modificando condizioni e orari di lavoro
   oppure destinando le lavoratrici ad altre
   mansioni
2. Se questo non è possibile, la lavoratrice ha
   diritto all’estensione anticipata dal lavoro
3. Una tempestiva comunicazione della
   gravidanza consente la miglior tutela
IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E
                   PROTEZIONE

                   Il Servizio di Prevenzione
                   e Protezione dai rischi
                   coinvolge il datore di lavoro,
                   il medico competente,
                   parte del personale
                   ed eventuali consulenti esterni.

                   È coordinato da un Responsabile
                   (RSPP)

Slide n. 22
IL SERVIZIO DI PREVENZIONE
         E PROTEZIONE
Gli addetti del servizio devono
essere in grado di percepire in
modo corretto i possibili fattori di
rischio, valutarli e controllarli con
competenza.



Il servizio di prevenzione e protezione deve effettuare
preventivamente una valutazione dei rischi ed un
programma degli interventi per rendere sicuri gli ambienti
di lavoro.
  Slide n. 23
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

                                   a) La natura dei rischi
Riceve dal datore di lavoro        b) L’organizzazione del lavoro
tutte le informazioni              c) La descrizione degli impianti
necessarie per svolgere il         d) Le prescrizioni degli organi di vigilanza
suo ruolo                          e) I dati del registro infortuni e malattie
                                          professionali

COMPITI:
1) Individua e valuta i fattori di rischio
2) Individua le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti
3) Elaborare le misure di prevenzione e protezione e ne verifica l’efficacia
4) Elabora le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali
5) Propone i programmi di formazione e informazione
6) Partecipa alla riunione periodica
7) Informa i lavoratori sui rischi, sulle misure di prevenzione e sicurezza
I SOGGETTI COINVOLTI

              DATORE DI LAVORO
                 DIRIGENTI
                  PREPOSTI




     R.S.P.P.                    LAVORATORI
Medico Competente                   R.L.S.
Il datore di lavoro
 Cosa deve fare?
1) La valutazione dei rischi e la conseguente individuazione delle
misure di prevenzione e protezione
2) Il programma di attuazione delle misure di prevenzione e
protezione
3) Designare: il RSPP, il medico competente, gli addetti alle
emergenze
4) Indice la “riunione periodica”
5) Forma e informa i lavoratori
6) Consulta il RLS
7) Fa rispettare le norme di sicurezza
         (“culpa in eligendo, culpa in vigilando”)
8) Fornisce i DPI
Il Responsabile del Servizio
      di Prevenzione e Protezione
                (RSPP)
Il Servizio di Prevenzione e Protezione,
e in particolare il suo Responsabile,
ha il compito di valutare i rischi in azienda,
individuando le misure per eliminarli
o ridurli al minimo.


 Slide n. 27
Il medico competente
Svolge la sorveglianza sanitaria
obbligatoria per i lavoratori esposti
ad esempio a:
•rumore
•movimentazione manuale dei carichi e
movimenti ripetuti
•utilizzo videoterminali
•prodotti chimici
•rischi conseguiti ad uso/abuso di
alcol/stupefacenti
Il medico competente
• Deve istituire e aggiornare per ogni lavoratore
  sottoposto a sorveglianza una cartella sanitaria e
  di rischio (CSR)
• Deve comunicare in riunione periodica i risultati
  anonimi collettivi
• Deve effettuare visite mediche ulteriori, su
  richiesta del lavoratore, se correlate ai rischi
  professionali
• Deve giudicare l’idoneità specifica alla mansione
• Deve consegnare al lavoratore copia CSR all’atto
  delle dimissioni.
Il dirigente
• Dirige attività soggette a tutela

• decide autonomamente circa l’adozione
  determinate cautele anche in contrasto con il DL
• attua le indicazioni generali fornite dal DL

• segnala a quest’ultimo le eventuali carenze
  riscontrate e vigila sulle misure di prevenzione e
  protezione, direttamente e tramite i preposti

• provvede alla sospensione dei lavori compiuti in
  condizioni di pericolo
Il preposto




Il preposto ha l’obbligo di sovrintendere, vigilare e controllare
che i lavoratori applichino le misure di sicurezza aziendali
previste per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro.
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI
      PER LA SICUREZZA (RLS)
1 RLS fino a 200 dipendenti
3 RLS da 200 a 1000 dipendenti              N° RLS
6 RLS oltre 1000 dipendenti


                                   Il numero, le modalità di
E’ eletto dai lavoratori    al
                                 elezione, i permessi retribuiti,
loro interno
                                 la formazione e gli strumenti
         oppure
                                    per lo svolgimento delle
E’ designato all’interno delle    funzioni sono stabiliti nella
rappresentanze sindacali
(RSU)                            contrattazione collettiva
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI
       PER LA SICUREZZA (RLS)

• Rappresenta e risponde a tutti i lavoratori;


• Partecipa alle riunioni periodiche di
  prevenzione e protezione;

• deve essere consultato nelle decisioni in
  materia di sicurezza e salute sul lavoro.
I lavoratori (diritti e doveri)
Ogni lavoratore deve prendersi cura della
propria salute e sicurezza e di quella dei
colleghi su cui ricadono gli effetti delle
proprie azioni.




Slide n. 34
I lavoratori

Ogni lavoratore deve sempre
e immediatamente segnalare
ogni dispositivo di protezione
danneggiato
o non correttamente
funzionante.



 Slide n. 35
I lavoratori

              I lavoratori devono partecipare
              ai programmi di formazione
              e di addestramento




Slide n. 36
Diritti dei lavoratori

•   …alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro
•   …ad essere informato, formato e addestrato
•   …alla tutela
•   Il lavoratore non è sanzionabile se:
     – si allontana in caso di pericolo grave
     – assume iniziative in caso di pericolo grave
        poiché impossibilitato ad avvisare un superiore
Doveri dei lavoratori
• Prendersi cura della propria e altrui salute e
  sicurezza
• Osservare le norme di sicurezza impartite
  dalla legge e dal datore di lavoro
• Segnalare eventuali fattori di rischio al datore
  di lavoro, dirigente o preposto
• Sottoporsi ai controlli sanitari
• Partecipare ai corsi di formazione e
  addestramento
• Accettare la designazione di addetto
   alle emergenze
Doveri dei lavoratori
• Utilizzare correttamente i DPI:
  – Non apportarvi modifiche
  – Segnalare difetti riscontrati
• Utilizzare correttamente le attrezzature
  di lavoro:
  – Non rimuovere i sistemi di protezione della
    macchina
  – Non fare alcuna operazione che non
    compete loro
  – Segnalare difetti riscontrati
              COLLABORARE
ENTI PREPOSTI ALLA VIGILANZA


         A.R.P.A.
                                     I.S.P.E.S.L.

 INAIL
              AMBIENTE
                DI                    N.A.S. - Carabinieri
INPS
              LAVORO
 VV.FF                   DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
                             DELLE A.S.L. (SPRESAL)

         DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO
S.PRE.S.A.L
                           ATTIVITA’ ISTITUZIONALE

         IGIENE E MEDICINA DEL LAVORO

    Vigilanza e controllo sul rispetto dell’igiene negli
   ambienti di lavoro.

 Rilievi e controlli su rumorosità lavorazioni, uso di sostanze
  pericolose, illuminazione/ventilazione, corretto impiego di
  DPI, uso di aspiratori dove si liberano polveri o sostanze
  nocive, corretta esecuzione visite mediche periodiche

 Indagini di iniziativa/delegate in occasione di
  lavoratori colpiti da malattie di sospetta origine
  professionale o da infortunio grave.
INAIL

ISTITUTO NAZIONALE CHE GESTISCE
L’ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA CONTRO GLI
INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE
PROFESSIONALI E SI OCCUPA DELL’INDENNIZZO
DEI LAVORATORI INFORTUNATI


L’INAIL INDENNIZZA UN INFORTUNIO SOLO SE IL DANNO
ALLA PERSONA È OCCORSO PER CAUSA VIOLENTA IN
OCCASIONE DI LAVORO ED HA PROVOCATO L’INABILITÀ
(AL LAVORO)
INAIL

       D.Lgs. 81/2008: TITOLO I - Capo II – Sistema Istituzionale
      Articolo 9 – Enti pubblici aventi compiti in materia di
                      salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

    L'INAIL fermo restando quanto previsto da ogni disposizione
    previgente, svolge, con la finalità di ridurre il fenomeno infortunistico e
    ad integrazione delle proprie competenze quale gestore
    dell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le
    malattie professionali, i seguenti compiti oltre a quanto previsto negli
    altri articoli del presente decreto:
   raccoglie e registra, a fini statistici e informativi, i dati relativi agli
    infortuni sul lavoro che comportino assenza dal lavoro di almeno 1G.
   concorre alla realizzazione di studi e ricerche sugli infortuni e sulle
    malattie correlate al lavoro, coordinandosi con il Ministero della salute e
    con l'ISPESL;
   partecipa alla elaborazione, formulando pareri e proposte, della
    normazione tecnica in materia.
ALTRI       ENTI

                          CARABINIERI
Possono intervenire come autorità di polizia giudiziaria per
effettuare controlli negli ambienti di lavoro ed eseguire i
necessari rilievi (anche in caso di gravi infortunio sul lavoro);

                      POLIZIA DI STATO
 Attraverso i commissariati dislocati nelle varie città, provvede
alla ricezione delle denunce di infortunio e può effettuare
interventi urgenti (anche in caso di gravi infortuni sul lavoro);

                        VIGILI URBANI
In qualità di agenti di polizia giudiziaria hanno l’obbligo di
denuncia all’autorità giudiziaria o alle ASL competenti.
I PROVVEDIMENTI SANZIONATORI
   DELL’ORGANO DI VIGILANZA

       LA PRESCRIZIONE
         LA DISPOSIZIONE
  LA CONTESTAZIONE DI ILLECITO
         AMMINISTRATIVO
 LA SOSPENSIONE DELL’ATTIVITA’
DLgs 81/08 – ALGORITMO DELLA SICUREZZA


                                           DATORE DI LAVORO
MEDICO                                                                              DVR
COMPETENTE                                         RSPP                             Documento valutazione
•PREVENZIONE MALATTIE                          COORDINAMENTO                        dei rischi
PROFESSIONALI                                                  Incaricati PRIMO     •RUMORE
•COLLABORAZIONE                                                  SOCCORSO           •RISCHIO CHIMICO
•COORDINAMENTO                                                                      •MOVIMENTAZIONE
•Visite ed Idoneità         ADDETTI S. P. P.
                                                                                    CARICHI
                              PROCEDURE                    ADD. ANTINCENDIO
                                                                                    •ALTEZZA (alcol)
                                                          ADD. EVACUAZIONE          •GUIDA (alcoldroghe)
                                                                                    •ALTRI RISCHI
                                                   RLS
            SORVEGLIANZA
              SANITARIA
                                                                                      RISCHI RESIDUI
                                                                                    SCHEDA PER MANSIONE
     FORMAZIONE E
    ADDESTRAMENTO
                                               LAVORATORE                         DISPOSITIVI DI PROT.
                                                                                  INDIVIDUALE
ATTREZZATURA DI LAVORO                                                            •CALZATURE
       E LAY-OUT                  DISPOSITIVI DI PROT. COLLETTIVA                 •GUANTI
                                  •ILLUMINAZIONE                                  •PROTETTORI AURICOLARI
                                  •PRESIDI ANTINCENDIO                            •MASCHERE
                                  •SEGNALETICA VERTICALE                          •OCCHIALI
                                  •SEGNALETICA ORIZZONTALE, etc…                  •INDUMENTI, CASCO, etc…
RISCHIO INFORTUNI


        IMPIGLIAMENTO         INTRAPPOLAMENTO

 SCHIACCIAMENTO                         TRASCINAMENTO


ATTORCIGLIAMENTO
                     MECCANICO           CESOIAMENTO


        PROIEZIONE       URTO   CONTATTO - TAGLIO


   ATTRITO - ABRASIONE          PERFORAZIONE




                         CONTATTO DIRETTO
   ELETTRICO
                         CONTATTO INDIRETTO
RISCHIO ELETTRICO
Per gli impianti elettrici
esistono norme precise
che permettono di
progettare la massima
ragionevole possibile
sicurezza degli impianti.



Tuttavia l’imprudenza, l’improvvisazione
o l’utilizzo non corretto di macchine e circuiti elettrici
sono causa di numerosi incidenti.
                                                      Slide n. 48
RISCHIO DA
   MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI MANUALE

                        PESO   AFFERRABILITA’
CARATTERISTICHE
  DEL CARICO            FORMA/INGOMBRO


                   AMPIEZZA SPOSTAMENTO
   ESIGENZE        FREQUENZA SPOSTAMENTO
   OPERATIVE
                   MODALITA’ SPOSTAMENTO


                  CORRETTEZZA DEI MOVIMENTI
  FORMAZIONE
   PERSONE        SCELTA MODALITA’ OPERATIVE
MOVIMENTAZIONE MANUALE
       DEI CARICHI
Agite sempre con molta attenzione per evitare danni
temporanei o anche permanenti alla colonna
vertebrale.




                                                Slide n. 50
MOVIMENTAZIONE MANUALE
        DEI CARICHI
Innanzitutto valutate il peso.
Se l’oggetto è molto
pesante, fatevi aiutare
o utilizzate degli strumenti
per il sollevamento.



                            Indossate guanti
                            e scarpe protettivi.


                                                   Slide n. 51
MOVIMENTAZIONE MANUALE
       DEI CARICHI
                                Ricordate:
                                25 kg lontano dal
                                corpo e con la schiena
                                incurvata diventano
                                per le vostre
                                vertebre quasi 400!


Quindi piegate le gambe e tenete la schiena diritta.


                                                       Slide n. 52
MOVIMENTAZIONE MANUALE
      DEI CARICHI
         Avvicinatevi al carico e
         afferratelo saldamente.
         Evitate torsioni e sollevamenti
         a strappo.

         Appoggiate il peso piegando
         ancora una volta le gambe e
         mai la schiena!




                                     Slide n. 53
AUSILI ALLA
           MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI

   CARRELLI
   MANUALI
                               • FORMAZIONE

TRANSPALLET


   PLE mobile
(piattaforma di lavoro          • FORMAZIONE
       elevabile)             • ADDESTRAMENTO
                               • IDONEITA’ DEL
                             MEDICO COMPETENTE
                                • NORMATIVA
  CARRELLO                   ALCOL/STUPEFACENTI
  ELEVATORE
TRANSPALLET

      NO      CARRELLO MANUALE
SISTEMI ED AUSILI PER LA
MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI LEGNO
RISCHIO DA
MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI MECCANIZZATA




      CARRELLI e PLEmobili
Slide n. 57
• Ogni macchina deve essere utilizzata unicamente nei modi e
  per gli scopi per i quali è stata progettata.
• Solo seguendo manuale d’uso ed etichette si possono evitare
  rischi.




• Nel momento in cui prendete in consegna il carrello elevatore
  o la PLE mobile ne diventate i responsabili!




                  È necessario conoscere e sfruttare
                 il potenziale di forza di questi mezzi
 Slide n. 58   nel rispetto delle istruzioni di sicurezza.
Operazioni di verifica
Prima di iniziare il vostro lavoro:

• verificate che il mezzo sia in ordine e in perfetta
  efficienza

• USATE i GUANTI PROTETTIVI in tutte le
  operazioni manuali, indossando sempre le
  calzature adeguate.

• Dove esiste pericolo di caduta materiali dall’alto,
  indossare il casco
Slide n. 59
Prima operazione:
 Premete l’interruttore generale d’emergenza.




Slide n. 60
Seconda operazione:
       • Disattivare il carica batterie
       • Controllare le batterie.




Slide n. 61
• Andate piano e con le forche basse.

• Mantenetevi
  all’interno
  dei percorsi
  segnalati.

• Non lasciate
  il carico
  lungo i
  percorsi.


 Slide n. 62
Non sollevate
persone con le forche!

                         Slide n. 63
PLE mobili
          • Il lavoro in altezza
            richiede lucidità
            mentale ed equilibrio
          • Cintura se > di 2m



NO
COMPORTAMENTO




     NO
RICORDATE
     • La vostra sicurezza e quella dei vostri
       colleghi dipendono da voi, una vostra
       disattenzione può avere conseguenze non
       solo per voi stessi ma anche per gli altri.
     • La guida dei carrelli elevatori e delle PLE
       mobili è un lavoro di responsabilità.
     • Rispetto delle norme, competenza e
       attenzione.

Slide n. 66
RIASSUMENDO
  • Il carrello elevatore e la PLE mobile sono
    mezzi utilissimi ma necessitano di massima
    prudenza!

  • Per evitare incidenti, è importante conoscere il
    manuale d’uso e i potenziali rischi del luogo di
    lavoro.


Slide n. 67
Cadute
Gran parte degli incidenti sul lavoro è costituita
dalle cadute.



 Anche nello
 svolgimento di mansioni
 apparentemente banali
 il rischio di caduta
 è sempre presente.

                                                Slide n. 68
Scale
Controllate innanzitutto che la scala
sia in perfetto stato
e della lunghezza giusta.


Prima di salire,
organizzate
al meglio
il vostro lavoro.



                                    Slide n. 69
Scale
Prevenite e proteggetevi il capo dalla caduta
di oggetti o da urti contro parti sporgenti!




                                                Slide n. 70
Scale
Per evitare che estranei
si avvicinino alla zona
a rischio e proteggere
l’operatore sulla scala
da urti di persone
o mezzi in transito
delimitate sempre
lo spazio di lavoro




                           Slide n. 71
STRUMENTI PER LA DELIMITAZIONE
    DELL’AREA DI LAVORO
Scale
Attenzione all’inclinazione: non deve essere troppo
ripida e neppure troppo inclinata


                         La base della
                         scala deve essere
                         circa
                         un quarto
                         dell’altezza:
                         fate la “prova del
                         gomito”



                                                      Slide n. 73
Scale
Salite sempre rivolti verso
la scala!




Le mani sui pioli
permettono una presa
più salda in caso di
scivolamento.


                              Slide n. 74
COMPORTAMENTO

SI               NO
ESPLOSIONE




Apparentemente innocue
le polveri di legno sono
cancerogene ed in grado di
produrre detonazione,
soprattutto nei casi di
scarsa pulizia!!!
RISCHIO CHIMICO
Rischio dovuto a sostanze inquinanti che interagiscono con l’organismo
umano e che possono provocare patologie acute, croniche e irreversibili



                       Saldatura:Ossidi di Carbonio,Ossidi di
     GAS               Azoto

                       Uso di solventi: Laboratorio di chimica,
   VAPORI              Vernici

                       POLVERI        Argilla, Plastica, Legno


   AEROSOL               FIBRE        Minerali (Amianto)
                                      Lavoraz. con impiego di olii,
                        NEBBIE        Fitofarmaci

                         FUMI         Saldatura, Stampaggio a caldo
                                      plastica
Rischio chimico

L’esposizione a sostanze
chimiche sono tra i
maggiori rischi da
valutare per le gravi
conseguenze che
possono avere.




 Slide n. 78
RICARICA BATTERIA
TINTOMETRO
• Scheda tossicologica
   – Punto 8
• Etichetta del prodotto
   – Capacità di lettura
ETICHETTA (norme)                                      VOLUIME
    RISCHI                NOME                           ORIGINE

                                                                       DITTA XXXXXXXXXX
                                  ACQUARAGIA                           VIA YYY – CITTA’ KKK
                              Contiene DICLOROPROPANO                  TEL.###############



               R 11    Facilmente infiammabile                                     0000 ml
FACILMENTE
               R 20/22 Nocivo per inalazione e per ingestione
INFIAMMABILE




                S 16    Conservare lontano da fiamme e scintille. Non fumare

                S 23    Non respirare i vapori

                S 26    In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente
   nocivo                e abbondantemente con acqua e consultare un medico

                S 29    Non gettare i residui dalle fognature

                S 24/25 Evitare il contatto con gli occhi e la pelle

     SIMBOLO PERICOLO                                                  CONSIGLI
Etichetta (leganti del cemento
Etichetta scheda di sicurezza
                              idraulici)

                      Cemento e/o preparato in polvere a base di cemento
     Irritante

Frasi di rischio (frasi R)

R36/37/38         Irritante per gli occhi, per le vie respiratorie e la pelle

R43               Può causare sensibilizzazione per contatto con la pelle

Condigli di prudenza (frasi S)
S2                Conservare fuori dalla portata dei bambini
S22               Non respirare le polveri
S24/25            Evitare il contatto con la pelle e con gli occhi
S26               In caso di contatto con gli occhi, sciacquare immediatamente e
                  abbondantemente con acqua e consultare un medico
S36/37/39         Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia
S46               In caso d'ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il
                  contenitore o l'etichetta.
RISCHIO BIOLOGICO
                     Vaccinazione antitetanica ????

                         LAVORAZIONI CON OLII
     BATTERI              PRODOTTI ANIMALI
                     PROVENIENZA UMANA

                    LAVORAZIONI ALIMENTARI
     FUNGHI
                        PRODOTTI ANIMALI
      MUFFE
                       LAVORAZIONI AGRICOLE


                     PRODOTTI ANIMALI
      VIRUS
                     PROVENIENZA UMANA


                    LAVORAZIONI CON ANIMALI
    PARASSITI
                    PROVENIENZA UMANA
RISCHIO FISICO

         RUMORE        MACCHINE, IMPIANTI

                     TEMPERATURA, UMIDITA’,
      MICROCLIMA         VENTILAZIONE

     ILLUMINAZIONE      ABBAGLIAMENTO,
                          LUCE SCARSA

      RADIAZIONI
                     CAMPI ELETTROMAGNETICI,
     IONIZZANTI E
                          RAGGI X, LASER
    NON IONIZZANTI
                          UTENSILI AD
      VIBRAZIONI         ARIA COMPRESSA

    VIDEOTERMINALI
VIDEOTERMINALI
     L’altezza della sedia
     deve essere regolata in modo
     che gli avambracci,
     appoggiando sul piano,
     formino un angolo superiore
     a 90 gradi.

     Lo schienale della sedia
     deve fornire un sostegno
     alla schiena.


                            Slide n. 85
VIDEOTERMINALI
Per evitare riflessi, posizionate
lo schermo perpendicolare alla
luce esterna.




Lo sguardo deve essere
leggermente orientato verso il
basso.



                                    Slide n. 86
VIDEOTERMINALI
Per la muscolatura sono necessarie
delle pause di rilassamento: alternate il lavoro
alla tastiera con occupazioni che consentano
di fare movimenti.




 La legge prevede almeno un’interruzione di
 quindici minuti ogni due ore di applicazione
 continuativa al videoterminale.

                                                Slide n. 87
I COMPUTER PORTATILI
Stesse precauzioni come per i videoterminali.




Attenti alle fonti di luce
e non tenete la schiena curva.




                                                Slide n. 88
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEL LAVORATORE
                    (DPI)


        Protezione della testa
        Protezione degli occhi e del viso
        Protezione dell’udito
        Protezione delle vie respiratorie
        Protezione degli arti superiori
        Protezione del corpo
        Protezione degli arti inferiori
        Protezione dalle cadute dall’alto
Dispositivi di Protezione
              Individuale (DPI)
Per ridurre gli infortuni si devono innanzitutto
eliminare i rischi alla fonte.
                                          Protezione
                                          Collettiva
                                          (alla fonte)
                                                         ASPIRAZIONE

                                                           MASCHERA
                                          Protezione
                                          individuale



I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati in
altro modo.
Dispositivi di Protezione
             Individuale (DPI)
Ogni tipologia di rischio,
richiede l’uso di protezioni specifiche.




                                   Ad esempio, tutti i guanti
                                   proteggono le mani,
                                   ma ogni tipo lo fa in modo
                                   diverso
Dispositivi di Protezione
            Individuale (DPI)
Per utilizzare correttamente un DPI
 è quindi necessaria un’adeguata
     formazione e il rispetto di
       procedure e istruzioni.




   Ad esempio, un casco non regolato è inutile:
   sono le cinghie interne che ammortizzano l’urto.
Dispositivi di Protezione
               Individuale (DPI)
  Non sottovalutate mai i pericoli!



I dispositivi di protezione
individuali vanno controllati ogni
volta prima di essere utilizzati.

Qualsiasi anomalia va subito
segnalata.
DPI per la TESTA




         Non tutti i caschi sono uguali:
         per ogni ambiente di lavoro
         sono necessari specifici
         dispositivi con determinate
         caratteristiche di protezione.
DPI per l’UDITO
                          RUMORE MEDIO >85 dB
Quando l’esposizione
quotidiana supera
gli 85 decibel,
è obbligatorio l’uso
dei dispositivi di protezione
individuale.




                                          Slide n. 95
DPI per l’UDITO
Uno dei più semplici protettori auricolari è l’inserto.


                     Ricordate che la compressione
                     prima dell’inserimento
                     va fatta con mani pulite!


Una volta nell’orecchio
gli inserti si espandono
isolando dal rumore.


                                                 Slide n. 96
DPI per l’UDITO
Se utilizzate delle cuffie di protezione per l’udito,
verificate sempre che aderiscano perfettamente.


                           Attenzione quando
                           indossate altri dispositivi
                           di protezione, ad
                           esempio degli occhiali
                           le stanghette potrebbero
                           tenere non aderenti
                           alle cuffie.

                                                 Slide n. 97
DPI per gli OCCHI
I DPI dispositivi possono proteggere solo
se sono in perfette condizioni e adatti al lavoro.




                                                Slide n. 98
DPI per gli OCCHI
In presenza di polveri o fumi
si devono usare occhiali a tenuta
che devono aderire perfettamente.


     ATTENZIONE
   quando indossate
   altri dispositivi di
       protezione.



                                    Slide n. 99
DPI per le VIE RESPIRATORIE
 Ricordate: non esistono maschere universali, capaci
 di proteggerci da ogni sostanza.



Non dimenticate che il potere
filtrante delle maschere
diminuisce nel tempo.
È quindi necessario
prevedere una regolare
sostituzione!

                                                  Slide n. 100
DPI per le VIE RESPIRATORIE
Per le lavorazioni in ambienti con polveri
o nebbie non nocive sono utilizzate mascherine con
basso livello di protezione.




 Slide n. 101
DPI per le VIE RESPIRATORIE
Addestramento all’uso corretto
                   • Mettete la maschera sul
                     viso, regolate gli elastici,
                     stringete la maschera sul
                     naso.




 Regolate la maschera in
 modo da non lasciare
 spiragli per l’aria.
Slide n. 102
DPI per le MANI
I guanti possono
proteggere solo se sono
in perfetto stato: guanti
rovinati o sporchi sono
un pericolo!

Conservateli con cura e
sostituiteli appena non
sono più efficienti.

Slide n. 103
Non tutti i guanti sono uguali!




Slide n. 104
DPI per i PIEDI
Protezione dai rischi meccanici: urti,
schiacciamento, perforazione.


                            Puntale
                            rinforzato




               lamina antiforo
Slide n. 105
DPI contro le CADUTE
Se non è possibile la realizzazione
di misure di protezione collettiva
(parapetti, ecc.),
è necessario l’uso di cinture
o imbracature anticaduta.


Attenzione: non esistono
cinture di sicurezza adatte a
qualsiasi utilizzo!
Slide n. 106
DPI contro le CADUTE
Cinture di posizionamento: il cordino limita lo spazio di
caduta. Sono previste con l’uso di PLE mobile.




   NON SONO VERE E
  PROPRIE CINTURE DI
     SICUREZZA !!




Slide n. 107
ADDETTO TAGLIO LEGNO
Principali rischi residui: mmc, polveri legno, rumore, taglio

                         RISCHIO
                         RUMORE
        RISCHIO TAGLIO
ADDETTO TAGLIO LEGNO
                 Guanto antitaglio
                   (cat. 2) - 4343
                    4 abrasione
                      3 taglio
                     4 strappo
                  3 perforazione




          Respiratore conchiglia per polveri
                generiche e di legno
                       (cat. 3)




             Occhiale a mascherina in
            policarbonato trasparente
                      (cat. 2)
ADDETTO TAGLIO LEGNO
                   Ausilio per il
             trasporto del legno:
               il corretto utilizzo
                 riduce il rischio
                      MMC


      NO
ADDETTO TAGLIO LEGNO
A libera scelta del lavoratore o secondo prescrizione
                 Medico Competente

                          Cuffia antirumore professionale
                             per taglio legno, archetto
                           imbottito, padiglioni regolabili.




                            Tappi antirumore monouso
                                         (cat. 2)




                            Inserti auricolari riutilizzabili
                                        (cat. 2)
MACCHINE TAGLIO LEGNO

            Troncatrice
                          Assemblatrice
                          a pedale




  Sezionatrice                 Bordatrice
ADDETTO TAGLIO LEGNO
    comportamento




           SI
ADDETTO TAGLIO VETRO
   Principali rischi residui: mmc, taglio




            NO                  SI
Contenitore sbagliato      Contenitore giusto
ADDETTO TAGLIO VETRO
         Occhiale a mascherina con sistema di areazione
          ricavato nelle protezioni laterali, sovrapponibile
                    ai comuni occhiali da vista
                               (cat. 2)



                Guanto resistenza al taglio
                     (cat. 3) – 254x
                      2 abrasione
                         5 taglio
                        4 strappo



               Manicotto a filo continuo in fibra
                             (cat. 2)


          Grembiule antitaglio resistente all'abrasione.
                         (cat. 2) – 4542
                          4 abrasione
                             5 taglio
                           4 strappo
                        2 perforazione
ADDETTO TAGLIO VETRO




            Ausilio per il trasporto del
             vetro: il corretto utilizzo
              riduce il rischio MMC
ADDETTO TAGLIO VETRO


             Cappellino per sottoelmetto
                        (cat.1)




           Semicalotta ergonomica, schermo in
           policarbonato resistenza agli impatti
                          (cat. 2)
ADDETTO VENDITA
Principali rischi residui: taglio, mmc, altezza


                                    RISCHIO TAGLIO
ADDETTO VENDITA
                Guanto antitaglio
                 (cat. 2) - 4343
                  4 abrasione
                    3 taglio
                   4 strappo
                 3 perforazione

          Guanto sintetico con rivestimento
                  (cat. 2) – 4131
                    4 abrasione
                      1 taglio
                     3 strappo
                   1 perforazione
              Adatto a lavorazioni fini

                      Guanto
                  (cat. 2) – 2143
                    2 abrasione
                       1taglio
                     4strappo
                  3 perforazione



                     Guanti monouso
                         cat. 2)
ADDETTO VENDITA




  SI       NO
             Un DPI inadeguato può
              essere esso stesso di
                     danno
TINTOMETRO
Principali rischi residui: chimico




                      RESPIRATORE

     GUANTI MONOUSO                 MASCHERA
TINTOMETRO

              Guanti monouso
                   (cat. 2)




       Respiratore per vapori organici
                    (cat. 3)
     da utilizzare sempre se sull’etichetta
         esiste uno di questi simboli.




               Occhiale a mascherina
                 antischizzi (cat. 2)
RIPRODUZIONE CHIAVI
Principali rischi residui: rumore




               Tappi




              Occhiale a mascherina con sistema di areazione
              ricavato nelle protezioni laterali, sovrapponibile
                         ai comuni occhiali da vista
                                   (cat. 2)
CARRELLISTA

                 Elmetto (cat. 3) e
     cappellino (sottoelmetto) monouso (cat.1)
          rischio: caduta oggetti dall’alto



              Guanto antitaglio
                (cat. 2) - 4343
                 4 abrasione
                   3 taglio
                  4 strappo
               3 perforazione


        Guanto sintetico con rivestimento
                 (cat. 2) – 4131
                  4 abrasione
                    1 taglio
                   3 strappo
                 1 perforazione
            Adatto a lavorazioni fini
RICARICA BATTERIE
Principali rischi residui: chimico
                            Guanto antiscivolo
                              (cat. 3) – 4101
                               4 abrasione
                                  1 taglio
                                0 strappo
                             1 perforazione



                               Guanti monouso
                                    (cat. 2)




                 Occhiale a mascherina con sistema di areazione
                 ricavato nelle protezioni laterali, sovrapponibile
                            ai comuni occhiali da vista
                                      (cat. 2)
RICARICA BATTERIE




   RISCHIO CHIMICO
PLE MOBILE
Principali rischi residui: mmc, altezza

                     Cintura di posizione per la
                      protezione dalla caduta
                              dall’alto
                               (cat 3)



                           Guanto antitaglio
                             (cat. 2) - 4343
                              4 abrasione
                                3 taglio
                               4 strappo
                            3 perforazione


                     Guanto sintetico con rivestimento
                              (cat. 2) – 4131
                               4 abrasione
                                 1 taglio
                                3 strappo
                              1 perforazione
                         Adatto a lavorazioni fini
CASSIERA
Principali rischi residui: movimenti ripetuti

                          Guanti monouso a
                            disposizione
                               (cat. 2)




                                          RISCHIO MMC
MAGAZZINIERE, ADDETTO VENDITE,
   CARRELLISTA, CASSIERA

     Scarpe antinfortunistica

                      Caratteristiche principali:
                      •Punta antischiacciamento
                      •Suola antiperforazione
                      •Suola antiscivolo
Segnaletica
Il colore rosso è presente nei segnali
rotondi e indica il divieto di compiere
operazioni pericolose.


                I cartelli rettangolari completamente
                di colore rosso sono utilizzati per indicare
                un’attrezzatura antincendio.


Il verde è associato alla segnaletica di
emergenza, ad esempio le vie d’uscita, o ai
dispositivi di soccorso.


                                                       Slide n. 130
Segnaletica
            I cartelli di colore giallo avvertono della
            presenza di un pericolo.
                              pericolo


Quelli di colore blu indicano i comportamenti
obbligatori necessari alla protezione e alla
prevenzione degli infortuni.



 Ricordate: se vediamo un cartello segnaletico
 significa che c’è qualcosa a cui dobbiamo porre
 attenzione!

                                                          Slide n. 131
BACHECA
principale strumento informativo per i lavoratori
                              SELF G1 S.r.l. – filiale di SAVIGLIANO (CN)
                                       Servizio di Prevenzione e Protezione
                                          NORME PER TUTTI I LAVORATORI


Per la prevenzione di infortuni e malattie professionali di tutti i Lavoratori operanti presso l’Azienda
ed i relativi appalti, risulta necessario che si verifichi quanto segue.
TUTTI devono rispettare scrupolosamente le norme di prevenzione, fra cui il divieto di accesso alle zone
segnalate ed il divieto di fumare ( sia per disposizioni dell’Azienda che per regolamenti e norme presso i
committenti ).
E’ necessario che i lavoratori utilizzino i necessari Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e ne comprendano
l’obbligatorietà, tramite l’informazione e la formazione. Devono segnalare tempestivamente eventuali deficienze
dei dispositivi personali ricevuti (difetti di fabbricazione, rottura). Devono altresì segnalare un’eventuale
                                                                                                                        COMPORTAMENTO
intolleranza personale agli stessi al Responsabile del S.P.P. ed al Medico Competente, nominati dal proprio Datore
di Lavoro.
E’ VIETATO l’utilizzo di attrezzature e macchine non di nostra proprietà. Risulta pertanto la necessità che tutti i
Lavoratori, per la loro opera in appalto, siano muniti di tutta l’attrezzatura necessaria, rispettando le indicazioni
impartite dai superiori per un corretto utilizzo delle stesse.
I Lavoratori accedono alle postazioni di lavoro rispettando la segnaletica
E’ vietato accedere a zone diverse dal proprio posto di lavoro
E’ vietato correre
Negli ambienti di lavoro è vietato fumare
E’ vietato consumare cibi negli spogliatoi, sul posto di lavoro, o in altri luoghi ad eccezione del refettorio
E’ vietato consumare bevande alcoliche nell’interno delle aziende o presso i committenti
E’ vietato urlare e scherzare sui posti di lavoro
I Lavoratori sono obbligati a segnalare subito ai propri superiori eventuali infortuni o malfunzionamenti delle
attrezzature
I Lavoratori devono utilizzare con cura e proprietà le installazioni e gli arredi destinati a refettori, spogliatoi,
bagni, docce, presidi di primo soccorso ed arredi vari
I Lavoratori devono usare con cura i dispositivi di protezione individuale (DPI) e gli altri mezzi di protezione
collettiva forniti dal Datore di Lavoro
Non rimuovere né modificare i suddetti dispositivi.
I lavoratori devono utilizzare con cura le macchine ed attrezzature messe a disposizione; attenersi al manuale
d’uso ed alle norme di sicurezza specifiche per ogni macchina.
Non modificare o rimuovere i dispositivi di protezione e sicurezza
I Lavoratori devono conoscere i Nominativi delle figure responsabili in materia di sicurezza.


                                                                     Il Servizio di Prevenzione e Protezione
BACHECA
                                                                                                                               organigramma
                                                SELF G4 S.r.l.
Organigramma Sicurezza Gruppo SELF (estratto)




                                                                            DDL per le filiali di                                                   DDL per le filiali di                   DDL per le filiali di                    DDL
                                                                                                                                                                                                                                Nuovi Progetti e
                                                              SERRAVALLE SCRIVIA (AL)-T AGGIA (IM)-SET TIMO T .SE (T O)                       OSASCO (TO)-VIGLIANO BIELLESE (BI)               QUART (AO)                        Remodelling

                                                                              Pier Marco Testa                                                         Denis Cazzola                          Enrico Gardino                     Paola Bariani

                                                                   MEDICO COMPETENTE                                      Responsabile Servizio              UFFICIO SICUREZZA
                                                                       Coordinatore                                           Prevenzione e                    S.P.P. ESTERNO                    UFFICIO SICUREZZA
                                                                                                                            Protezione (RSPP)                  Redazione DVR                           INTERNO
                                                                                                                          Coordinamento Esterno               Consulenza Tecnica                 Coordinamento Interno

                                                                          Dr.Petti Nicola                                 Maria Paola Rubinetto               Lorenzo Rubinetto                    Liberato Angellotti
                                                                             Se.M. srl                                           Se.M. srl                         Se.M. srl



                                                                                                                          CASALE M.TO (AL) -Località San Bernardino Via madre teresa di Calcutta c/o
                                                                                           FILIALE DI:                    ipercoop centro comm.le la citadella


                                                                                    GERENTE                                                                                                              ADDETTI "PSAI"
                                                                            Delega alla sicurezza in filiale                                                                       PRIMO SOCCORSO (P.S.)                 ANTINCENDIO (A.I.)
                                                                                  Coordinamento




                                                                                                                                                                                                                                                   Gruppo adeguato
                                                                              ARICO' ALESSANDRO                                                                                      ARICO' ALESSANDRO                   ARICO' ALESSANDRO
                                                                                                                                                                                       RANCO NATALE                        RANCO NATALE
                                                                                                                                                      CAPI SETTORE
Organigramma Sicurezza Filiale




                                                Data: 06/02/2012               Firma: ……………….………………..                                                                                 GARBIN CRISTIANO                    AGUGGIA FABRIZIO
                                                                                                                                                        (PREPOSTI)
                                                                                                                                                                                      MONGIANO MATTEO                     MARRONE PAOLO
                                                                                                                                                       Sorveglianza,
                                                                                                                                                                                      MARTINELLI SOFIA                   MARTARELLO MARCO
                                                                                                                                                      addestramento
                                                                                                                                                                                        BOSSI GIULIA                      DI NOTO MATTEO
                                                    MEDICO COMPETENTE                                                                                 RANCO NATALE
                                                                                                         Rappresentante Lavoratori
                                                     sorveglianza sanitaria                                                                         MARTARELLO MARCO                   IMARISIO VANNA                      IMARISIO VANNA




                                                                                                                                                                                                                                                   Scorta
                                                                                                                  (RLS)
                                                                                                                                                                                     MARTARELLO MARCO
                                                            Dr.ssa
                                                       DE LETO ANGELA
                                                                                                          "in fase di consultazione"




                                                Tutti i lavoratori sono addetti all'evacuazione  gestione emergenze
BACHECA
                                                                                                 tabella compiti
                                                                                                                                 SELF G1 S.r.l.
                                                                                                                           Filiale di SAVIGLIANO (CN)
                                                                        PIANO DI EMERGENZA, ANTINCENDIO, EVACUAZIONE E PRONTO SOCCORSO
ENTI ESTERNI                               ENTI INTERNI
                          TEL.                                                                                 TEL.
                                    TEL.               COMPITI                        NOMINATIVO                                                     MANSIONE                                                       INCARICHI ED AZIONI IN CASO DI EMERGENZA
                         LOCALE                                                                              interno

VIGILI DEL FUOCO                    115                                           BENSALEM MOHAMMED             60                              GERENTE VDT<20h/sett
                                                  COORDINAMENTO                                                                                                                             COORDINATORE GENERALE E COMUNICAZIONI ESTERNE
PRONTO SOCCORSO                     118                                              BRUSCHI NATALIA            51                       CAPO SETTORE / ADD. TAGLIO LEGNO
                                                    EMERGENZA                                                                                                                               COMUNICA L'INIZIO E LA FINE DELL'EMERGENZA O EVACUAZIONE
PREFETTURA                                                                           CAPETTA DAVIDE             56                             ALLIEVO CAPO SETTORE

SINDACO                                                                           BENSALEM MOHAMMED             60                              GERENTE VDT<20h/sett                                                                                                             UFFICIO E DIREZIONE

                                                                                                                                                                                                                                                                                 VENDITA 2: DECORAZIONE
USL/ASL                                                                              BRUSCHI NATALIA            51                CAPO SETTORE ADD.VENDITA / ADD. TAGLIO LEGNO




                                                                                                                                                                                                                                               AREA PREVALENTEMENTE PRESIDIATA
                                                                                                                                                                                                                                                                                 VENDITA 3: TECNICO

CENTRO ANTIVELENI                                                                    CAPETTA DAVIDE             56                             ALLIEVO CAPO SETTORE                                                                                                              VENDITA 1 /CASSE E BOX

VIGILI URBANI                                                                      CASTELLINO CRISTINA          54                                  ADD.VENDITA                                                                                                                  VENDITA 2: DECORAZIONE

POLIZIA                             113                                              CAVALLO DANILO             65         ADD.VENDITA / ADD. TAGLIO LEGNO / ADD. MAGAZZINO / CARRELLISTA    RESPONSABILE DELL'ANTINCENDIO                                                       VENDITA 1: GIARDINAGGIO
                                               ADDETTI ANTINCENDIO
CARABINIERI                         112                                             COLOMBANO ELENA             61                            IMP.VDT>20h/s ett / ADD.PS                        E DEL PRONTO SOCCORSO                                                            UFFICIO
                                                        e
                                                 ADDETTI PRONTO
AZIENDA GAS                                                                          CRAVERO LUISA              59                   CASSIERA / IMP.VDT>20h/SETT / ADD.VENDITA                  IN UFFICIO E TUTTI I REPARTI                                                     CASSE E BOX INFORMAZIONI
                                                   SOCCORSO
AZIENDA ACQUA                                                                        GROSSO STELLA              59                     CASSIERA IMP.VDT<20h/s ett / ADD.VENDITE                                                                                                  CASSE E BOX INFORMAZIONI

AZIENDA ELETTRICA                                                                   PARATO GIANLUCA             59                         ADD. MAGAZZINO / CARRELLISTA                                                                                                          MAGAZZINO

                                                                                                                                                                                                                                                                                 VENDITA 2: DECORAZIONE
AZIENDA RIFIUTI                                                                        RAINO' LUCA              55         ADD.VENDITA / ADD. TAGLIO LEGNO / ADD. MAGAZZINO / CARRELLISTA
                                                                                                                                                                                                                                                                                 VENDITA 3: TECNICO

RIMOZIONE AUTO                                                                      TUNINETTI DAVIDE            57              ADD.VENDITA / ADD. TAGLIO LEGNO / RLS / CARRELLISTA                                                                                              TAGLIO LEGNO

TELECOMUNICAZIONI                                                                     VASILE LAURA              50                             CASSIERA / ADD.VENDITA                                                                                                            CASSE E BOX INFORMAZIONI

                                                                                    COLOMBANO ELENA             61                            IMP.VDT>20h/s ett / ADD.PS
PROTEZIONE CIVILE                                                                                                                                                                           RICEVE INFORMAZIONI DI PERICOLO DA CHIUNQUE, TRAMITE TELEFONO, ALLERTA IL
POLIZIA MUNICIPALE                            SEGRETERIA/ BOX INFO                   CRAVERO LUISA              59                    CASSIERA / IMP.VDT>20h/s ett/ ADD.VENDITA             COORDINATORE DA CUI RICEVE ISTRUZIONI, ALLERTA GLI ADDETTI ANTINCENDIO - RICEVE
                                                                                                                                                                                            INFORMAZIONI SULL'ANDAMENTO DELL'EMERGENZA
MEDICO COMPETENTE                                                                    GROSSO STELLA              59                     CASSIERA IMP.VDT<20h/s ett / ADD.VENDITE

SECURITY                                           LINEA ESTERNA                                           0172 - 716793

ANTITACCHEGGIO                                                                    BENSALEM MOHAMMED             60                       GERENTE VDT<20h/s ett ADD. VENDITA

MANUTENZIONE                                     CONTATTI ESTERNI                    BRUSCHI NATALIA            51                       CAPO SETTORE / ADD. TAGLIO LEGNO

im p. Elettrico                                                                      CAPETTA DAVIDE             56                             ALLIEVO CAPO SETTORE

im p. Term ico                                  DIREZIONE AZIENDA                                          011 - 3996200

                                                                                                                                                                                            CURA LA DIVULGAZIONE, L'ATTUAZIONE E L'OSSERVANZA DELLE NORME DI PREVENZIONE
                                                                                  RUBINETTO MARIA PAOLA
im p. Condizionam ento                          RESPONSABILE SPP                                           0171 - 694609                                                                    INCENDI E DELLE PRESCRIZIONI IN CASO DI INCENDIO - ESPONE IL PIANO DI EMERGENZA AL
                                                                                      (c/o Se.M. S.r.l.)
                                                                                                                                                                                            PARERE DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI




                                                                                                                                                                                                                                AREA PREVALENTEMENTE
im p. Antincendio                                                                   CARRIERI COSIMO             48                                  ADD.VENDITA                                                                                                                  VENDITA 1: GIARDINAGGIO

im p. Telefonico                                                                   CAVALLO DOMENICO             62                                  ADD.VENDITA                                                                                                                  VENDITA 1: GIARDINAGGIO




                                                                                                                                                                                                                                                                    PRESIDIATA
im p. Citofonico                                                                    CESARANO ANDREA             58                          ADD.VENDITA / TAGLIO LEGNO                                                                                                           VENDITA 3: TECNICO

im p. Allarmi                                 ADDETTI EVACUAZIONE                    DI LEO ISABELLA            52                                  CASSIERA P.T.                                                                                                                CASSE E BOX INFORMAZIONI

im p. Automatis mi                                                                   NICOLINO CHIARA            49                             CASSIERA / ADD.VENDITA                                                                                                            VENDITA 2: DECORAZIONE

im p. Ascensori                                                                       ROCA ALBERTO              62            ADD.VENDITA/MAGAZZINO/ADD.TAGLIO LEGNO / CARRELLISTA                                                                                               VENDITA 1: GIARDINAGGIO

im p. Televis ivo                                                                    SALANDINI MARTA            54                   CASSIERA / ADD.VENDITA / IMP.VDT>20h/SETT                                                                                                   CASSE E BOX INFORMAZIONI

                                                                                  BENSALEM MOHAMMED             60                              GERENTE VDT<20h/sett
                                                SERVIZIO TECNICO 1                                                                                                                          PRIMO INTERVENTO SUGLI IMPIANTI, RESPONSABILE E ADDETTO AL CONTROLLO
                                                                                     BRUSCHI NATALIA            51                       CAPO SETTORE / ADD. TAGLIO LEGNO
                                               ( intervento sul campo )                                                                                                                     ED EVACUAZIONE DEI MAGAZZINO, SCARICO MERCI ED AREA VENDITA
                                                                                     CAPETTA DAVIDE             56                             ALLIEVO CAPO SETTORE

                                                SERVIZIO TECNICO 2                BENSALEM MOHAMMED             60                              GERENTE VDT<20h/sett                        ADDETTO ALLA GESTIONE ARCHIVI E DOCUMENTAZIONE, COMUNICAZIONI CON L'ESTERNO E
                                           ( archivio progetti, disegni ecc.. )     COLOMBANO ELENA             61                            IMP.VDT>20h/s ett / ADD.PS                    LOGISTICA


                                  N.B. : IN CASO DI ASSENZA DEL TITOLARE SUBENTRA IL SOSTITUTO CHE VIENE NOMINATO IN BASE ALLA PRESENTE TABELLA E SECONDO L'ORDINE SOPRASCIRTTO                                                                                                    17/10/2011
BACHECA
I SERVIZI DI EMERGENZA


Per affrontare in modo
efficace un’emergenza,
sono necessarie precise
procedure di primo soccorso,
lotta antincendio
e di evacuazione
e addetti addestrati.


Slide n. 136
I SERVIZI DI EMERGENZA
Solo la conoscenza
delle procedure di primo soccorso,
lotta antincendio e di evacuazione.
permette di affrontare in modo efficace
emergenza.




  Slide n. 137
PREVENZIONE E PROTEZIONE
          ANTINCENDIO
     Prevenzione significa anche informazione
     sulla posizione di estintori e idranti.



Controllate che siano sempre
                                                NO
al loro posto
e liberi da intralci
per poter essere raggiunti e
adoperati con rapidità.


 Slide n. 138         NO
PREVENZIONE E PROTEZIONE
            ANTINCENDIO
          E se un incendio scoppia davvero?
          Cosa bisogna fare?
1. Mantenere la calma, ragionare senza farsi
prendere dal panico e soprattutto non improvvisare!




   NO!
   Slide n. 139
PREVENZIONE E PROTEZIONE
          ANTINCENDIO
2. Date immediatamente l’allarme
solo secondo le procedure
del piano di emergenza,
(solitamente premendo un
pulsante di allarme incendio).

3. Successivamente
avvertite la squadra antincendio,
a voce o telefonando al numero
previsto, descrivendo
dettagliatamente la situazione.
 Slide n. 140
EMERGENZA




Il piano di emergenza deve essere diffuso
in modo evidente.

                                            Slide n. 141
EVACUAZIONE
                       Se ci si fa prendere dal panico
                       o l’evacuazione avviene in
                       modo caotico, aumenta
                       il rischio per le persone
                       coinvolte e la probabilità di
                       gravi infortuni.

Al segnale di evacuazione,
tutti devono abbandonare
il posto di lavoro seguendo
SOLO i percorsi predisposti
dal piano di evacuazione.

                                                  Slide n. 142
EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
Prima di uscire,
mettete in sicurezza macchinari
e attrezzature.




                Uscendo, chiudete la porta
                alle spalle per evitare
                che l’incendio si propaghi

                                             Slide n. 143
EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
                    Attenzione:
                    di fronte a una porta chiusa,
                    prima di aprire, verificate
                    che non nasconda un fuoco
                    controllando la temperatura
                    con la mano.


NON usate gli ascensori:
in mancanza di energia
elettrica potrebbero bloccarsi.


                                                Slide n. 144
EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
                        Raggiungete
                        il punto di raccolta
                        e attendete i responsabili,
                        senza allontanarvi.




Rimanete nel punto di raccolta
fino a quando il coordinatore dell’emergenza
accerta la presenza di tutte le persone coinvolte
nell’evacuazione.


                                                      Slide n. 145
PRIMO SOCCORSO
 Non improvvisate: ogni decisione indecisione può
 causare gravi ritardi nell’intervento!

Chiamate immediatamente gli addetti
aziendali del primo soccorso o il 118:
Comunicate: luogo e numero da cui
chiamate, gravità degli infortunati.




 ATTENZIONE: solo una comunicazione comprensibile
 permette un intervento efficace dei soccorsi.
                                                    Slide n. 146
PRIMO SOCCORSO



      Non muovete l’infortunato,
      se avete il sospetto
      che abbia subito un trauma
      alla colonna vertebrale,
      a meno che non sia
      in immediato pericolo di vita.
      Avvisare gli addetti!



                                Slide n. 147
Le dotazioni di primo soccorso




In ogni luogo di lavoro, la segnaletica indica
il punto in cui è custodita la dotazione di presidi medici e
i dispositivi di protezione individuale necessari per gli
interventi di primo soccorso.




                                                        Slide n. 148
SCHEDA SELF G4 S.r.l.                                                                 08 - 05
DIT T A :             SELF G4 S.r.L.                                                                                                                                       DAT A DI COMPILAZIONE : 30/05/2011
                                                                                                                                                                           REVISIONE : 05
FILIALE:

MANSIONE:                            ADDETTO ALLO RIEMPIMENTO DEGLI SCA FFALI

                                                              A TTIVITA ' SVOLTE
Rifornimento di prodotti e materiali in vendita nei vari reparti e scaffalature


                        PRODOTTI CHIMICI E MA TERIE PRIME UTILIZZA TI
legno e altri prodotti venduti


                                                                                   A TTREZZA TURE UTILIZZA TE
transpallet , carrelli manuali, scale

VA LUTA ZIONE RISCHI PRINCIPA LI (indice di rischio da 0 a 5):
0 = as s e n te o tras c u rab ile , 1 = lie ve o irril van te , 2 = d is c re tam e n te b as s o o m o d e rato , 3 = m e d io o n o n m o d e rato , 4 = e le vato , 5 = m o lto e le vato , in ac c e ttab il , in to l rab ile
                                                       e                                                                                                                                                         e         le

RISCHIO                                                                                         INDICE                      RISCHIO                                                                                                   INDICE

   101         ILLUMINAZIONE                                                                                   3             117     AMIANTO                                                                                            0
   102         AERAZIONE/FUMO PASSIVO                                                                          2             118     MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI                                                                 3
   103         AMBIENTE TERMICO                                                                                2             119     ERGONOMIA - POSTURE                                                                                2
   104         INVESTIMENTO                                                                                    2             120     ERGONOMIA - ARTI SUPERIORI - CTD                                                                   3
   105         SISTEMAZIONE DEL POSTO DI LAVORO                                                                3             121     VIDEOTERMINALI                                                                                     0
   106         SCIVOLAMENTI - CADUTE A LIVELLO                                                                 3             122     POLVERI - FIBRE                                                                                    2
   107         CADUTE DALL'ALTO                                                                                3             123     FUMI - NEBBIE - GAS - VAPORI                                                                       0
   108         CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO                                                                   3             124     SOSTANZE E PRODOTTI CHIMICI                                                                        1
   109         CESOIAMENTO - STRITOLAMENTO                                                                     2             125     ALLERGENI                                                                                          1
   110         URTI - COLPI - IMPATTI - COMPRESSIONI                                                           2             126     RADIAZIONI IONIZZANTI                                                                              0
   111         PUNTURE - TAGLI - ABRASIONI                                                                     2             127     RADIAZIONI NON IONIZZANTI/ CAMPI ELETTROMAGNETICI                                                  0
   112         GETTI - SCHIZZI - SCHEGGE - TRUCIOLI                                                            2             128     RISCHIO BIOLOGICO                                                                                  0
   113         ELETTRICITA'                                                                                    2             129     RISCHIO INCIDENTE STRADALE                                                                         0
   114         CALORE - FIAMME - ESPLOSIONE                                                                    2             130     RISCHIO AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI                                                              0
   115         RUMORE                                                                                          0             131     LAVORO NOTTURNO                                                                                    0
   116         VIBRAZIONI                                                                                      0             132     STRESS LAVORO - CORRELATO                                                                          1

                  PRINCIPALI MISURE TECNICHE DI PREVENZIONE mirate allo svolgimento della mansione specifica
Vedasi le pagine successive
                                                                           DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUA LE
        CASCO d o ve in d ic ato an c h e m e d ian te c arte llo nis tic a             X CALZATURE DI SICUREZZA
               COPRICAPO                                                                                                    OCCHIALI d o ve in d ic ato an c h e m e d ian te c arte llo n is tic a
  X            GUANTI                                                                                                X      MASCHERA PER LA PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE                                          d o ve ind icato anche m e d iante carte llo nis tica

               SCHERMO                                                                                                      ATTREZZATURA ANTICADUTA
               PROTETTORE AURICOLARE                        d o ve ind icato anche m e d iante carte llo nis tica
                                                                                                                            INDUMENTI AD ALTA VISIBILITA'
  X            INDUMENTI PROTETTIVI                                                                                         CREME BARRIERA (SOLO SU PRESCRIZIONE)
SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (S.P.P.)
                                                                        FORMAZIONE LAVORATORI - ESERCITAZIONE
                                                                                                                                                                                                    SCHEDA gruppo SELF                                                              08 - 05
DITT A :              gruppo SELF                                                                                                                                                                                      DATA DI COMPILAZIONE :
                                                                                                                                                                                                                       REVISIONE : 05
FILIALE:

MANSIONE:                                    ADDETTO ALLO RIEMPIMENTO DEGLI SCAFFALI

                                                                                                                              ATTIVITA' SVOLTE
Rifornimento di prodotti e materiali in vendita nei vari reparti e scaffalature

                                                                                              PRODOTTI CHIMICI E MATERIE PRIME UTILIZZATI
legno e altri prodotti venduti

                                                                                                                     ATTREZZATURE UTILIZZATE
transpallet , carrelli manuali, scale, attrezzi manuali

VA LUTAZIONE RISCHI PRINCIPALI (indice di rischio da 0 a 5):
0 = as s e n te o tras c u rab ile , 1 = l ve o irrile van te , 2 = d is c re tam e nte b as s o o m o d e rato , 3 = m e d io o n o n m o d e rato , 4 = e le vato , 5 = m o lto e l vato , inac c e ttab ile , in to ll rab ile
                                          ie                                                                                                                                         e                                   e

                                                                                                                                                                                                                                    INDICE
RISCHIO
                                                                                                                                                                                        0                  1                  2                   3                   4               5
   101         ILLUMINAZIONE
   102         AERAZIONE/FUMO PASSIVO
   103         AMBIENTE TERMICO
   104         INVESTIMENTO
   105         SISTEMAZIONE DEL POSTO DI LAVORO
   106         SCIVOLAMENTI - CADUTE A LIVELLO
   107         CADUTE DALL'ALTO
   108         CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO
   109         CESOIAMENTO - STRITOLAMENTO
   110         URTI - COLPI - IMPATTI - COMPRESSIONI
   111         PUNTURE - TAGLI - ABRASIONI
   112         GETTI - SCHIZZI - SCHEGGE - TRUCIOLI
   113         ELETTRICITA'
   114         CALORE - FIAMME - ESPLOSIONE
   115         RUMORE
   116         VIBRAZIONI
   117         AMIANTO
   118         MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
   119         ERGONOMIA - POSTURE
   120         ERGONOMIA - ARTI SUPERIORI - CTD
   121         VIDEOTERMINALI
   122         POLVERI - FIBRE
   123         FUMI - NEBBIE - GAS - VAPORI
   124         SOSTANZE E PRODOTTI CHIMICI
   125         ALLERGENI
   126         RADIAZIONI IONIZZANTI
   127         RADIAZIONI NON IONIZZANTI/ CAMPI ELETTROMAGNETICI
   128         RISCHIO BIOLOGICO
   129         RISCHIO INCIDENTE STRADALE
   130         RISCHIO AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI
   131         LAVORO NOTTURNO
   132         STRESS LAVORO - CORRELATO
                                                                        CROCETTA RE LE CASELLE SECONDO L'INDICE DI RISCHIO DA                                                                          0A 5          
                                                                                                      DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUA LE
               CASCO d o ve in d ic ato an c h e m e d ian te c arte llo n is tic a                                                                              CALZATURE DI SICUREZZA
               COPRICAPO                                                                                                                                         OCCHIALI d o ve ind ic ato anc h e m e d iante c arte llo n is tic a
               GUANTI                                                                                                                                            MASCHERA PER LA PROT. VIE RESP.                            d o ve ind icato anche m e d iante carte llo nis tica

               SCHERMO                                                                                                                                           ATTREZZATURA ANTICADUTA
               PROTETTORE AURICOLARE d o ve in d ic ato an c h e m e d ian te c arte llo n is tic a                                                              INDUMENTI AD ALTA VISIBILITA'
               INDUMENTI PROTETTIVI                                                                                                                              CREME BARRIERA (SOLO SU PRESCRIZIONE)

                                                                             INDICARE, CROCETTANDO LA                                         O LE CASELLE, I DPI NECESSARI 


DATA: ___________________________                                                                   COGNOME e NOME COMPILATORE: _____________________________________________________

A conclusione del TEST sono colmati i fabbisogni formativi con correzione in aula delle risposte sbagliate
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  • 1. DLgs 81/08 – ALGORITMO DELLA SICUREZZA DATORE DI LAVORO MEDICO DVR COMPETENTE RSPP Documento valutazione •PREVENZIONE MALATTIE COORDINAMENTO dei rischi PROFESSIONALI Incaricati PRIMO •RUMORE •COLLABORAZIONE SOCCORSO •RISCHIO CHIMICO •COORDINAMENTO •MOVIMENTAZIONE •Visite ed Idoneità ADDETTI S. P. P. CARICHI PROCEDURE ADD. ANTINCENDIO •ALTEZZA (alcol) ADD. EVACUAZIONE •GUIDA (alcoldroghe) •ALTRI RISCHI RLS SORVEGLIANZA SANITARIA RISCHI RESIDUI SCHEDA PER MANSIONE FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO LAVORATORE DISPOSITIVI DI PROT. INDIVIDUALE ATTREZZATURA DI LAVORO •CALZATURE E LAY-OUT DISPOSITIVI DI PROT. COLLETTIVA •GUANTI •ILLUMINAZIONE •PROTETTORI AURICOLARI •PRESIDI ANTINCENDIO •MASCHERE •SEGNALETICA VERTICALE •OCCHIALI •SEGNALETICA ORIZZONTALE, etc… •INDUMENTI, CASCO, etc…
  • 2. FORMAZIONE GENERALE del LAVORATORE (lavoratore come soggetto attivo; conoscere per prevenire) •concetti di rischio, •danno, •prevenzione, •protezione, •organizzazione della prevenzione aziendale, •diritti e doveri per i vari soggetti aziendali, •organi di vigilanza, controllo e assistenza.
  • 3. COS’E’ IL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008? Rappresenta il riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro, mediante il riordino e il coordinamento delle medesime in un unico testo normativo.
  • 4. Il D.L.8108 sostituisce la precedente normativa di igiene e sicurezza sul lavoro
  • 5. Ma cosa è realmente il RISCHIO?
  • 6. Quali i pericoli? CAUSA Denutrizione- assenza norme Alimentazione eccessiva e ricca igieniche di grassi, vita sedentaria Quali i rischi? Debilitazione generale, Obesità infantile, rischi cardio- contagio AIDS … circolatori futuri EFFETTO: malattia, decesso
  • 7. LA PERCEZIONE DEL RISCHIO SOGGETTIVO 4.739 MORTI NEL (AGI) - Roma, 11 feb. 2006 – INFLUENZA ICTUS 2008 122.254 Fino ad oggi l'influenza aviaria ha fatto registrare SUINA ?????? 56.000 morti incidenti complessivamente Anno in Italia 161 casi e ucciso 32 mila morti in 86 persone Europa Sono oltre 3 milioni gli in tutto il mondo incidenti domestici nelle abitazioni degli italiani. ITALIA 2000 morti (secondo 874.940 denunciati (- schede ISTAT) 4,1% 07) oltre 8000 morti 1120 i mortali (-7,2% 07) (secondo stime ( 335 stradali e 276 ISPESL) itinere)
  • 8. GLI INFORTUNI NEL MONDO Stime dell’ILO (International Labour Organization) Perdita economica per sospensione dal lavoro, cure mediche, pensione di invalidità e di reversibilità, stimabile intorno al 4% del Pil lordo mondiale.
  • 9. DEFINIZIONI Fonte di possibili lesioni o danni alla salute (Da UNI EN ISO12100) PERICOLO proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni. (D.Lgs. 81/2008) Combinazione di probabilità e RISCHIO gravità di possibili lesioni o danni alla salute in situazioni pericolose (Da UNI EN ISO12100)
  • 10. Definizione di PERICOLO e DANNO: R= P x D Dove: R= rischio P= fattore di pericolo D= fattore di danno
  • 11. RAPPORTO PERICOLO-RISCHIO- DANNO CAUSA EFFETTO RISCHIO Pericolo Danno CHIMICO INFORTUNIO FISICO BIOLOGICO MALATTIA ASPECIFICA INFORTUNI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO MALATTIA MOVIMENTAZIONE PROFESSIONALE CARICHI
  • 12. Lesione fisica o alterazione DANNO dello stato di salute INFORTUNIO Incidente determinato da una causa violenta in occasione di lavoro dal quale derivi la morte o una invalidità permanente o una inabilità temporanea Differenza tra incidente e infortunio nell'ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro si intende con incidente un evento negativo che si verifica durante lo svolgimento del lavoro mentre con infortunio s'intende un evento negativo che ha provocato danni alle persone. Gli infortuni sono dunque parte degli incidenti.
  • 13. MALATTIA ASPECIFICA Insieme di malattie fisiche o psichiche non direttamente collegabili ad una causa determinata, ma riconducibili almeno in parte ad uno o più fattori presenti nell’ambiente di lavoro Es: Stanchezza Insonnia MALATTIA PROFESSIONALE Malattia causata da attività lavorativa dalla quale derivi la morte o l’invalidità permanente o l’inabilità temporanea Per provocare una malattia professionale Es: Asbestosi i fattori di rischio devono essere presenti Saturnismo nell’ambiente in determinate quantità Ipoacusia
  • 14. FATTORI CHE CARATTERIZZANO IL RISCHIO ATTREZZATURE, MACCHINE, LAVORATORE IMPIANTI RISCHIO AMBIENTE
  • 15. IL DVR Valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad: •individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione; •elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.
  • 16. Principi generali di PREVENZIONE • Eliminazione del rischio • Riduzione del rischio alla fonte • Prevenzione integrata (misure tecniche, produttive e organizzative) • Sostituzione del pericoloso con il “meno” o il “non” pericoloso • Rispetto dei principi ergonomici • Priorità delle misure di protezione collettiva • Limitazione al minimo del numero degli esposti • Uso limitato di agenti chimici, fisici, biologici Art. 15 D.Lgs. 81/2008 • Controllo sanitario dei lavoratori in funzione dei rischi, ecc.
  • 17. PREVENZIONE Insieme di azioni che hanno lo scopo di mantenere lo stato di salute, inteso come benessere psico-fisico dell’uomo (Def. D.Lgs. 81/2008: il complesso delle disposizioni o misure necessarie per evitare o diminuire i rischi professionali) PREVENZIONE PRIMARIA PREVENZIONE SECONDARIA
  • 18. PREVENZIONE PRIMARIA Insieme di azioni e/o interventi per la riduzione dei rischi negli ambienti di lavoro (es. relativo ad inquinanti aerodispersi) Eliminazione sostanza nociva Modifica processo produttivo Interventi alla Manutenzione sorgente Modifica impianto Pulizia Modifica organizz. lavoro Controllo ritmi produttivi Aspirazione localizzata Interventi sulla propagazione Ventilazione generale Spazio Modifica organizz. lavoro Lay-out Dispositivi di protezione individuale Interventi Chiusura in cabina Riduzione tempo di esposizione sull’uomo Modifica organizz. lavoro Formazione/addestramento
  • 19. PREVENZIONE SECONDARIA Ricerca di alterazioni precliniche negli organi, prima che si manifesti la malattia SORVEGLIANZA SANITARIA per gli esposti a fattori di rischio professionali - Accertamenti Sanitari Preventivi: prima dell’assunzione per il rilascio dell’idoneità - Accertamenti Sanitari Periodici: per la verifica e il controllo dello stato di salute
  • 20. MATERNITA’ Rischi principali: •MMC •Lavori in altezza •Rischio chimico •Rumore •Guida (infortunio) NON E’ UN RISCHIO per la maternità: • Utilizzo di videoterminali
  • 21. MATERNITA’ prevenzione e formazione 1. Se la valutazione identifica dei rischi per la salute del nascituro, il datore di lavoro deve innanzitutto evitarne l’esposizione modificando condizioni e orari di lavoro oppure destinando le lavoratrici ad altre mansioni 2. Se questo non è possibile, la lavoratrice ha diritto all’estensione anticipata dal lavoro 3. Una tempestiva comunicazione della gravidanza consente la miglior tutela
  • 22. IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Il Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi coinvolge il datore di lavoro, il medico competente, parte del personale ed eventuali consulenti esterni. È coordinato da un Responsabile (RSPP) Slide n. 22
  • 23. IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Gli addetti del servizio devono essere in grado di percepire in modo corretto i possibili fattori di rischio, valutarli e controllarli con competenza. Il servizio di prevenzione e protezione deve effettuare preventivamente una valutazione dei rischi ed un programma degli interventi per rendere sicuri gli ambienti di lavoro. Slide n. 23
  • 24. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE a) La natura dei rischi Riceve dal datore di lavoro b) L’organizzazione del lavoro tutte le informazioni c) La descrizione degli impianti necessarie per svolgere il d) Le prescrizioni degli organi di vigilanza suo ruolo e) I dati del registro infortuni e malattie professionali COMPITI: 1) Individua e valuta i fattori di rischio 2) Individua le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti 3) Elaborare le misure di prevenzione e protezione e ne verifica l’efficacia 4) Elabora le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali 5) Propone i programmi di formazione e informazione 6) Partecipa alla riunione periodica 7) Informa i lavoratori sui rischi, sulle misure di prevenzione e sicurezza
  • 25. I SOGGETTI COINVOLTI DATORE DI LAVORO DIRIGENTI PREPOSTI R.S.P.P. LAVORATORI Medico Competente R.L.S.
  • 26. Il datore di lavoro Cosa deve fare? 1) La valutazione dei rischi e la conseguente individuazione delle misure di prevenzione e protezione 2) Il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione 3) Designare: il RSPP, il medico competente, gli addetti alle emergenze 4) Indice la “riunione periodica” 5) Forma e informa i lavoratori 6) Consulta il RLS 7) Fa rispettare le norme di sicurezza (“culpa in eligendo, culpa in vigilando”) 8) Fornisce i DPI
  • 27. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) Il Servizio di Prevenzione e Protezione, e in particolare il suo Responsabile, ha il compito di valutare i rischi in azienda, individuando le misure per eliminarli o ridurli al minimo. Slide n. 27
  • 28. Il medico competente Svolge la sorveglianza sanitaria obbligatoria per i lavoratori esposti ad esempio a: •rumore •movimentazione manuale dei carichi e movimenti ripetuti •utilizzo videoterminali •prodotti chimici •rischi conseguiti ad uso/abuso di alcol/stupefacenti
  • 29. Il medico competente • Deve istituire e aggiornare per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza una cartella sanitaria e di rischio (CSR) • Deve comunicare in riunione periodica i risultati anonimi collettivi • Deve effettuare visite mediche ulteriori, su richiesta del lavoratore, se correlate ai rischi professionali • Deve giudicare l’idoneità specifica alla mansione • Deve consegnare al lavoratore copia CSR all’atto delle dimissioni.
  • 30. Il dirigente • Dirige attività soggette a tutela • decide autonomamente circa l’adozione determinate cautele anche in contrasto con il DL • attua le indicazioni generali fornite dal DL • segnala a quest’ultimo le eventuali carenze riscontrate e vigila sulle misure di prevenzione e protezione, direttamente e tramite i preposti • provvede alla sospensione dei lavori compiuti in condizioni di pericolo
  • 31. Il preposto Il preposto ha l’obbligo di sovrintendere, vigilare e controllare che i lavoratori applichino le misure di sicurezza aziendali previste per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro.
  • 32. RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) 1 RLS fino a 200 dipendenti 3 RLS da 200 a 1000 dipendenti N° RLS 6 RLS oltre 1000 dipendenti Il numero, le modalità di E’ eletto dai lavoratori al elezione, i permessi retribuiti, loro interno la formazione e gli strumenti oppure per lo svolgimento delle E’ designato all’interno delle funzioni sono stabiliti nella rappresentanze sindacali (RSU) contrattazione collettiva
  • 33. RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) • Rappresenta e risponde a tutti i lavoratori; • Partecipa alle riunioni periodiche di prevenzione e protezione; • deve essere consultato nelle decisioni in materia di sicurezza e salute sul lavoro.
  • 34. I lavoratori (diritti e doveri) Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella dei colleghi su cui ricadono gli effetti delle proprie azioni. Slide n. 34
  • 35. I lavoratori Ogni lavoratore deve sempre e immediatamente segnalare ogni dispositivo di protezione danneggiato o non correttamente funzionante. Slide n. 35
  • 36. I lavoratori I lavoratori devono partecipare ai programmi di formazione e di addestramento Slide n. 36
  • 37. Diritti dei lavoratori • …alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro • …ad essere informato, formato e addestrato • …alla tutela • Il lavoratore non è sanzionabile se: – si allontana in caso di pericolo grave – assume iniziative in caso di pericolo grave poiché impossibilitato ad avvisare un superiore
  • 38. Doveri dei lavoratori • Prendersi cura della propria e altrui salute e sicurezza • Osservare le norme di sicurezza impartite dalla legge e dal datore di lavoro • Segnalare eventuali fattori di rischio al datore di lavoro, dirigente o preposto • Sottoporsi ai controlli sanitari • Partecipare ai corsi di formazione e addestramento • Accettare la designazione di addetto alle emergenze
  • 39. Doveri dei lavoratori • Utilizzare correttamente i DPI: – Non apportarvi modifiche – Segnalare difetti riscontrati • Utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro: – Non rimuovere i sistemi di protezione della macchina – Non fare alcuna operazione che non compete loro – Segnalare difetti riscontrati COLLABORARE
  • 40. ENTI PREPOSTI ALLA VIGILANZA A.R.P.A. I.S.P.E.S.L. INAIL AMBIENTE DI N.A.S. - Carabinieri INPS LAVORO VV.FF DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DELLE A.S.L. (SPRESAL) DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO
  • 41. S.PRE.S.A.L ATTIVITA’ ISTITUZIONALE IGIENE E MEDICINA DEL LAVORO Vigilanza e controllo sul rispetto dell’igiene negli ambienti di lavoro.  Rilievi e controlli su rumorosità lavorazioni, uso di sostanze pericolose, illuminazione/ventilazione, corretto impiego di DPI, uso di aspiratori dove si liberano polveri o sostanze nocive, corretta esecuzione visite mediche periodiche  Indagini di iniziativa/delegate in occasione di lavoratori colpiti da malattie di sospetta origine professionale o da infortunio grave.
  • 42. INAIL ISTITUTO NAZIONALE CHE GESTISCE L’ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE PROFESSIONALI E SI OCCUPA DELL’INDENNIZZO DEI LAVORATORI INFORTUNATI L’INAIL INDENNIZZA UN INFORTUNIO SOLO SE IL DANNO ALLA PERSONA È OCCORSO PER CAUSA VIOLENTA IN OCCASIONE DI LAVORO ED HA PROVOCATO L’INABILITÀ (AL LAVORO)
  • 43. INAIL D.Lgs. 81/2008: TITOLO I - Capo II – Sistema Istituzionale Articolo 9 – Enti pubblici aventi compiti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro L'INAIL fermo restando quanto previsto da ogni disposizione previgente, svolge, con la finalità di ridurre il fenomeno infortunistico e ad integrazione delle proprie competenze quale gestore dell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, i seguenti compiti oltre a quanto previsto negli altri articoli del presente decreto:  raccoglie e registra, a fini statistici e informativi, i dati relativi agli infortuni sul lavoro che comportino assenza dal lavoro di almeno 1G.  concorre alla realizzazione di studi e ricerche sugli infortuni e sulle malattie correlate al lavoro, coordinandosi con il Ministero della salute e con l'ISPESL;  partecipa alla elaborazione, formulando pareri e proposte, della normazione tecnica in materia.
  • 44. ALTRI ENTI CARABINIERI Possono intervenire come autorità di polizia giudiziaria per effettuare controlli negli ambienti di lavoro ed eseguire i necessari rilievi (anche in caso di gravi infortunio sul lavoro); POLIZIA DI STATO Attraverso i commissariati dislocati nelle varie città, provvede alla ricezione delle denunce di infortunio e può effettuare interventi urgenti (anche in caso di gravi infortuni sul lavoro); VIGILI URBANI In qualità di agenti di polizia giudiziaria hanno l’obbligo di denuncia all’autorità giudiziaria o alle ASL competenti.
  • 45. I PROVVEDIMENTI SANZIONATORI DELL’ORGANO DI VIGILANZA  LA PRESCRIZIONE  LA DISPOSIZIONE  LA CONTESTAZIONE DI ILLECITO AMMINISTRATIVO LA SOSPENSIONE DELL’ATTIVITA’
  • 46. DLgs 81/08 – ALGORITMO DELLA SICUREZZA DATORE DI LAVORO MEDICO DVR COMPETENTE RSPP Documento valutazione •PREVENZIONE MALATTIE COORDINAMENTO dei rischi PROFESSIONALI Incaricati PRIMO •RUMORE •COLLABORAZIONE SOCCORSO •RISCHIO CHIMICO •COORDINAMENTO •MOVIMENTAZIONE •Visite ed Idoneità ADDETTI S. P. P. CARICHI PROCEDURE ADD. ANTINCENDIO •ALTEZZA (alcol) ADD. EVACUAZIONE •GUIDA (alcoldroghe) •ALTRI RISCHI RLS SORVEGLIANZA SANITARIA RISCHI RESIDUI SCHEDA PER MANSIONE FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO LAVORATORE DISPOSITIVI DI PROT. INDIVIDUALE ATTREZZATURA DI LAVORO •CALZATURE E LAY-OUT DISPOSITIVI DI PROT. COLLETTIVA •GUANTI •ILLUMINAZIONE •PROTETTORI AURICOLARI •PRESIDI ANTINCENDIO •MASCHERE •SEGNALETICA VERTICALE •OCCHIALI •SEGNALETICA ORIZZONTALE, etc… •INDUMENTI, CASCO, etc…
  • 47. RISCHIO INFORTUNI IMPIGLIAMENTO INTRAPPOLAMENTO SCHIACCIAMENTO TRASCINAMENTO ATTORCIGLIAMENTO MECCANICO CESOIAMENTO PROIEZIONE URTO CONTATTO - TAGLIO ATTRITO - ABRASIONE PERFORAZIONE CONTATTO DIRETTO ELETTRICO CONTATTO INDIRETTO
  • 48. RISCHIO ELETTRICO Per gli impianti elettrici esistono norme precise che permettono di progettare la massima ragionevole possibile sicurezza degli impianti. Tuttavia l’imprudenza, l’improvvisazione o l’utilizzo non corretto di macchine e circuiti elettrici sono causa di numerosi incidenti. Slide n. 48
  • 49. RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI MANUALE PESO AFFERRABILITA’ CARATTERISTICHE DEL CARICO FORMA/INGOMBRO AMPIEZZA SPOSTAMENTO ESIGENZE FREQUENZA SPOSTAMENTO OPERATIVE MODALITA’ SPOSTAMENTO CORRETTEZZA DEI MOVIMENTI FORMAZIONE PERSONE SCELTA MODALITA’ OPERATIVE
  • 50. MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Agite sempre con molta attenzione per evitare danni temporanei o anche permanenti alla colonna vertebrale. Slide n. 50
  • 51. MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Innanzitutto valutate il peso. Se l’oggetto è molto pesante, fatevi aiutare o utilizzate degli strumenti per il sollevamento. Indossate guanti e scarpe protettivi. Slide n. 51
  • 52. MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Ricordate: 25 kg lontano dal corpo e con la schiena incurvata diventano per le vostre vertebre quasi 400! Quindi piegate le gambe e tenete la schiena diritta. Slide n. 52
  • 53. MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Avvicinatevi al carico e afferratelo saldamente. Evitate torsioni e sollevamenti a strappo. Appoggiate il peso piegando ancora una volta le gambe e mai la schiena! Slide n. 53
  • 54. AUSILI ALLA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI CARRELLI MANUALI • FORMAZIONE TRANSPALLET PLE mobile (piattaforma di lavoro • FORMAZIONE elevabile) • ADDESTRAMENTO • IDONEITA’ DEL MEDICO COMPETENTE • NORMATIVA CARRELLO ALCOL/STUPEFACENTI ELEVATORE
  • 55. TRANSPALLET NO CARRELLO MANUALE
  • 56. SISTEMI ED AUSILI PER LA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI LEGNO
  • 57. RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI MECCANIZZATA CARRELLI e PLEmobili Slide n. 57
  • 58. • Ogni macchina deve essere utilizzata unicamente nei modi e per gli scopi per i quali è stata progettata. • Solo seguendo manuale d’uso ed etichette si possono evitare rischi. • Nel momento in cui prendete in consegna il carrello elevatore o la PLE mobile ne diventate i responsabili! È necessario conoscere e sfruttare il potenziale di forza di questi mezzi Slide n. 58 nel rispetto delle istruzioni di sicurezza.
  • 59. Operazioni di verifica Prima di iniziare il vostro lavoro: • verificate che il mezzo sia in ordine e in perfetta efficienza • USATE i GUANTI PROTETTIVI in tutte le operazioni manuali, indossando sempre le calzature adeguate. • Dove esiste pericolo di caduta materiali dall’alto, indossare il casco Slide n. 59
  • 60. Prima operazione: Premete l’interruttore generale d’emergenza. Slide n. 60
  • 61. Seconda operazione: • Disattivare il carica batterie • Controllare le batterie. Slide n. 61
  • 62. • Andate piano e con le forche basse. • Mantenetevi all’interno dei percorsi segnalati. • Non lasciate il carico lungo i percorsi. Slide n. 62
  • 63. Non sollevate persone con le forche! Slide n. 63
  • 64. PLE mobili • Il lavoro in altezza richiede lucidità mentale ed equilibrio • Cintura se > di 2m NO
  • 66. RICORDATE • La vostra sicurezza e quella dei vostri colleghi dipendono da voi, una vostra disattenzione può avere conseguenze non solo per voi stessi ma anche per gli altri. • La guida dei carrelli elevatori e delle PLE mobili è un lavoro di responsabilità. • Rispetto delle norme, competenza e attenzione. Slide n. 66
  • 67. RIASSUMENDO • Il carrello elevatore e la PLE mobile sono mezzi utilissimi ma necessitano di massima prudenza! • Per evitare incidenti, è importante conoscere il manuale d’uso e i potenziali rischi del luogo di lavoro. Slide n. 67
  • 68. Cadute Gran parte degli incidenti sul lavoro è costituita dalle cadute. Anche nello svolgimento di mansioni apparentemente banali il rischio di caduta è sempre presente. Slide n. 68
  • 69. Scale Controllate innanzitutto che la scala sia in perfetto stato e della lunghezza giusta. Prima di salire, organizzate al meglio il vostro lavoro. Slide n. 69
  • 70. Scale Prevenite e proteggetevi il capo dalla caduta di oggetti o da urti contro parti sporgenti! Slide n. 70
  • 71. Scale Per evitare che estranei si avvicinino alla zona a rischio e proteggere l’operatore sulla scala da urti di persone o mezzi in transito delimitate sempre lo spazio di lavoro Slide n. 71
  • 72. STRUMENTI PER LA DELIMITAZIONE DELL’AREA DI LAVORO
  • 73. Scale Attenzione all’inclinazione: non deve essere troppo ripida e neppure troppo inclinata La base della scala deve essere circa un quarto dell’altezza: fate la “prova del gomito” Slide n. 73
  • 74. Scale Salite sempre rivolti verso la scala! Le mani sui pioli permettono una presa più salda in caso di scivolamento. Slide n. 74
  • 76. ESPLOSIONE Apparentemente innocue le polveri di legno sono cancerogene ed in grado di produrre detonazione, soprattutto nei casi di scarsa pulizia!!!
  • 77. RISCHIO CHIMICO Rischio dovuto a sostanze inquinanti che interagiscono con l’organismo umano e che possono provocare patologie acute, croniche e irreversibili Saldatura:Ossidi di Carbonio,Ossidi di GAS Azoto Uso di solventi: Laboratorio di chimica, VAPORI Vernici POLVERI Argilla, Plastica, Legno AEROSOL FIBRE Minerali (Amianto) Lavoraz. con impiego di olii, NEBBIE Fitofarmaci FUMI Saldatura, Stampaggio a caldo plastica
  • 78. Rischio chimico L’esposizione a sostanze chimiche sono tra i maggiori rischi da valutare per le gravi conseguenze che possono avere. Slide n. 78
  • 80. TINTOMETRO • Scheda tossicologica – Punto 8 • Etichetta del prodotto – Capacità di lettura
  • 81. ETICHETTA (norme) VOLUIME RISCHI NOME ORIGINE DITTA XXXXXXXXXX ACQUARAGIA VIA YYY – CITTA’ KKK Contiene DICLOROPROPANO TEL.############### R 11 Facilmente infiammabile 0000 ml FACILMENTE R 20/22 Nocivo per inalazione e per ingestione INFIAMMABILE S 16 Conservare lontano da fiamme e scintille. Non fumare S 23 Non respirare i vapori S 26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente nocivo e abbondantemente con acqua e consultare un medico S 29 Non gettare i residui dalle fognature S 24/25 Evitare il contatto con gli occhi e la pelle SIMBOLO PERICOLO CONSIGLI
  • 82. Etichetta (leganti del cemento Etichetta scheda di sicurezza idraulici) Cemento e/o preparato in polvere a base di cemento Irritante Frasi di rischio (frasi R) R36/37/38 Irritante per gli occhi, per le vie respiratorie e la pelle R43 Può causare sensibilizzazione per contatto con la pelle Condigli di prudenza (frasi S) S2 Conservare fuori dalla portata dei bambini S22 Non respirare le polveri S24/25 Evitare il contatto con la pelle e con gli occhi S26 In caso di contatto con gli occhi, sciacquare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare un medico S36/37/39 Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia S46 In caso d'ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta.
  • 83. RISCHIO BIOLOGICO Vaccinazione antitetanica ???? LAVORAZIONI CON OLII BATTERI PRODOTTI ANIMALI PROVENIENZA UMANA LAVORAZIONI ALIMENTARI FUNGHI PRODOTTI ANIMALI MUFFE LAVORAZIONI AGRICOLE PRODOTTI ANIMALI VIRUS PROVENIENZA UMANA LAVORAZIONI CON ANIMALI PARASSITI PROVENIENZA UMANA
  • 84. RISCHIO FISICO RUMORE MACCHINE, IMPIANTI TEMPERATURA, UMIDITA’, MICROCLIMA VENTILAZIONE ILLUMINAZIONE ABBAGLIAMENTO, LUCE SCARSA RADIAZIONI CAMPI ELETTROMAGNETICI, IONIZZANTI E RAGGI X, LASER NON IONIZZANTI UTENSILI AD VIBRAZIONI ARIA COMPRESSA VIDEOTERMINALI
  • 85. VIDEOTERMINALI L’altezza della sedia deve essere regolata in modo che gli avambracci, appoggiando sul piano, formino un angolo superiore a 90 gradi. Lo schienale della sedia deve fornire un sostegno alla schiena. Slide n. 85
  • 86. VIDEOTERMINALI Per evitare riflessi, posizionate lo schermo perpendicolare alla luce esterna. Lo sguardo deve essere leggermente orientato verso il basso. Slide n. 86
  • 87. VIDEOTERMINALI Per la muscolatura sono necessarie delle pause di rilassamento: alternate il lavoro alla tastiera con occupazioni che consentano di fare movimenti. La legge prevede almeno un’interruzione di quindici minuti ogni due ore di applicazione continuativa al videoterminale. Slide n. 87
  • 88. I COMPUTER PORTATILI Stesse precauzioni come per i videoterminali. Attenti alle fonti di luce e non tenete la schiena curva. Slide n. 88
  • 89. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEL LAVORATORE (DPI) Protezione della testa Protezione degli occhi e del viso Protezione dell’udito Protezione delle vie respiratorie Protezione degli arti superiori Protezione del corpo Protezione degli arti inferiori Protezione dalle cadute dall’alto
  • 90. Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) Per ridurre gli infortuni si devono innanzitutto eliminare i rischi alla fonte. Protezione Collettiva (alla fonte) ASPIRAZIONE MASCHERA Protezione individuale I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati in altro modo.
  • 91. Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) Ogni tipologia di rischio, richiede l’uso di protezioni specifiche. Ad esempio, tutti i guanti proteggono le mani, ma ogni tipo lo fa in modo diverso
  • 92. Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) Per utilizzare correttamente un DPI è quindi necessaria un’adeguata formazione e il rispetto di procedure e istruzioni. Ad esempio, un casco non regolato è inutile: sono le cinghie interne che ammortizzano l’urto.
  • 93. Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) Non sottovalutate mai i pericoli! I dispositivi di protezione individuali vanno controllati ogni volta prima di essere utilizzati. Qualsiasi anomalia va subito segnalata.
  • 94. DPI per la TESTA Non tutti i caschi sono uguali: per ogni ambiente di lavoro sono necessari specifici dispositivi con determinate caratteristiche di protezione.
  • 95. DPI per l’UDITO RUMORE MEDIO >85 dB Quando l’esposizione quotidiana supera gli 85 decibel, è obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione individuale. Slide n. 95
  • 96. DPI per l’UDITO Uno dei più semplici protettori auricolari è l’inserto. Ricordate che la compressione prima dell’inserimento va fatta con mani pulite! Una volta nell’orecchio gli inserti si espandono isolando dal rumore. Slide n. 96
  • 97. DPI per l’UDITO Se utilizzate delle cuffie di protezione per l’udito, verificate sempre che aderiscano perfettamente. Attenzione quando indossate altri dispositivi di protezione, ad esempio degli occhiali le stanghette potrebbero tenere non aderenti alle cuffie. Slide n. 97
  • 98. DPI per gli OCCHI I DPI dispositivi possono proteggere solo se sono in perfette condizioni e adatti al lavoro. Slide n. 98
  • 99. DPI per gli OCCHI In presenza di polveri o fumi si devono usare occhiali a tenuta che devono aderire perfettamente. ATTENZIONE quando indossate altri dispositivi di protezione. Slide n. 99
  • 100. DPI per le VIE RESPIRATORIE Ricordate: non esistono maschere universali, capaci di proteggerci da ogni sostanza. Non dimenticate che il potere filtrante delle maschere diminuisce nel tempo. È quindi necessario prevedere una regolare sostituzione! Slide n. 100
  • 101. DPI per le VIE RESPIRATORIE Per le lavorazioni in ambienti con polveri o nebbie non nocive sono utilizzate mascherine con basso livello di protezione. Slide n. 101
  • 102. DPI per le VIE RESPIRATORIE Addestramento all’uso corretto • Mettete la maschera sul viso, regolate gli elastici, stringete la maschera sul naso. Regolate la maschera in modo da non lasciare spiragli per l’aria. Slide n. 102
  • 103. DPI per le MANI I guanti possono proteggere solo se sono in perfetto stato: guanti rovinati o sporchi sono un pericolo! Conservateli con cura e sostituiteli appena non sono più efficienti. Slide n. 103
  • 104. Non tutti i guanti sono uguali! Slide n. 104
  • 105. DPI per i PIEDI Protezione dai rischi meccanici: urti, schiacciamento, perforazione. Puntale rinforzato lamina antiforo Slide n. 105
  • 106. DPI contro le CADUTE Se non è possibile la realizzazione di misure di protezione collettiva (parapetti, ecc.), è necessario l’uso di cinture o imbracature anticaduta. Attenzione: non esistono cinture di sicurezza adatte a qualsiasi utilizzo! Slide n. 106
  • 107. DPI contro le CADUTE Cinture di posizionamento: il cordino limita lo spazio di caduta. Sono previste con l’uso di PLE mobile. NON SONO VERE E PROPRIE CINTURE DI SICUREZZA !! Slide n. 107
  • 108. ADDETTO TAGLIO LEGNO Principali rischi residui: mmc, polveri legno, rumore, taglio RISCHIO RUMORE RISCHIO TAGLIO
  • 109. ADDETTO TAGLIO LEGNO Guanto antitaglio (cat. 2) - 4343 4 abrasione 3 taglio 4 strappo 3 perforazione Respiratore conchiglia per polveri generiche e di legno (cat. 3) Occhiale a mascherina in policarbonato trasparente (cat. 2)
  • 110. ADDETTO TAGLIO LEGNO Ausilio per il trasporto del legno: il corretto utilizzo riduce il rischio MMC NO
  • 111. ADDETTO TAGLIO LEGNO A libera scelta del lavoratore o secondo prescrizione Medico Competente Cuffia antirumore professionale per taglio legno, archetto imbottito, padiglioni regolabili. Tappi antirumore monouso (cat. 2) Inserti auricolari riutilizzabili (cat. 2)
  • 112. MACCHINE TAGLIO LEGNO Troncatrice Assemblatrice a pedale Sezionatrice Bordatrice
  • 113. ADDETTO TAGLIO LEGNO comportamento SI
  • 114. ADDETTO TAGLIO VETRO Principali rischi residui: mmc, taglio NO SI Contenitore sbagliato Contenitore giusto
  • 115. ADDETTO TAGLIO VETRO Occhiale a mascherina con sistema di areazione ricavato nelle protezioni laterali, sovrapponibile ai comuni occhiali da vista (cat. 2) Guanto resistenza al taglio (cat. 3) – 254x 2 abrasione 5 taglio 4 strappo Manicotto a filo continuo in fibra (cat. 2) Grembiule antitaglio resistente all'abrasione. (cat. 2) – 4542 4 abrasione 5 taglio 4 strappo 2 perforazione
  • 116. ADDETTO TAGLIO VETRO Ausilio per il trasporto del vetro: il corretto utilizzo riduce il rischio MMC
  • 117. ADDETTO TAGLIO VETRO Cappellino per sottoelmetto (cat.1) Semicalotta ergonomica, schermo in policarbonato resistenza agli impatti (cat. 2)
  • 118. ADDETTO VENDITA Principali rischi residui: taglio, mmc, altezza RISCHIO TAGLIO
  • 119. ADDETTO VENDITA Guanto antitaglio (cat. 2) - 4343 4 abrasione 3 taglio 4 strappo 3 perforazione Guanto sintetico con rivestimento (cat. 2) – 4131 4 abrasione 1 taglio 3 strappo 1 perforazione Adatto a lavorazioni fini Guanto (cat. 2) – 2143 2 abrasione 1taglio 4strappo 3 perforazione Guanti monouso cat. 2)
  • 120. ADDETTO VENDITA SI NO Un DPI inadeguato può essere esso stesso di danno
  • 121. TINTOMETRO Principali rischi residui: chimico RESPIRATORE GUANTI MONOUSO MASCHERA
  • 122. TINTOMETRO Guanti monouso (cat. 2) Respiratore per vapori organici (cat. 3) da utilizzare sempre se sull’etichetta esiste uno di questi simboli. Occhiale a mascherina antischizzi (cat. 2)
  • 123. RIPRODUZIONE CHIAVI Principali rischi residui: rumore Tappi Occhiale a mascherina con sistema di areazione ricavato nelle protezioni laterali, sovrapponibile ai comuni occhiali da vista (cat. 2)
  • 124. CARRELLISTA Elmetto (cat. 3) e cappellino (sottoelmetto) monouso (cat.1) rischio: caduta oggetti dall’alto Guanto antitaglio (cat. 2) - 4343 4 abrasione 3 taglio 4 strappo 3 perforazione Guanto sintetico con rivestimento (cat. 2) – 4131 4 abrasione 1 taglio 3 strappo 1 perforazione Adatto a lavorazioni fini
  • 125. RICARICA BATTERIE Principali rischi residui: chimico Guanto antiscivolo (cat. 3) – 4101 4 abrasione 1 taglio 0 strappo 1 perforazione Guanti monouso (cat. 2) Occhiale a mascherina con sistema di areazione ricavato nelle protezioni laterali, sovrapponibile ai comuni occhiali da vista (cat. 2)
  • 126. RICARICA BATTERIE RISCHIO CHIMICO
  • 127. PLE MOBILE Principali rischi residui: mmc, altezza Cintura di posizione per la protezione dalla caduta dall’alto (cat 3) Guanto antitaglio (cat. 2) - 4343 4 abrasione 3 taglio 4 strappo 3 perforazione Guanto sintetico con rivestimento (cat. 2) – 4131 4 abrasione 1 taglio 3 strappo 1 perforazione Adatto a lavorazioni fini
  • 128. CASSIERA Principali rischi residui: movimenti ripetuti Guanti monouso a disposizione (cat. 2) RISCHIO MMC
  • 129. MAGAZZINIERE, ADDETTO VENDITE, CARRELLISTA, CASSIERA Scarpe antinfortunistica Caratteristiche principali: •Punta antischiacciamento •Suola antiperforazione •Suola antiscivolo
  • 130. Segnaletica Il colore rosso è presente nei segnali rotondi e indica il divieto di compiere operazioni pericolose. I cartelli rettangolari completamente di colore rosso sono utilizzati per indicare un’attrezzatura antincendio. Il verde è associato alla segnaletica di emergenza, ad esempio le vie d’uscita, o ai dispositivi di soccorso. Slide n. 130
  • 131. Segnaletica I cartelli di colore giallo avvertono della presenza di un pericolo. pericolo Quelli di colore blu indicano i comportamenti obbligatori necessari alla protezione e alla prevenzione degli infortuni. Ricordate: se vediamo un cartello segnaletico significa che c’è qualcosa a cui dobbiamo porre attenzione! Slide n. 131
  • 132. BACHECA principale strumento informativo per i lavoratori SELF G1 S.r.l. – filiale di SAVIGLIANO (CN) Servizio di Prevenzione e Protezione NORME PER TUTTI I LAVORATORI Per la prevenzione di infortuni e malattie professionali di tutti i Lavoratori operanti presso l’Azienda ed i relativi appalti, risulta necessario che si verifichi quanto segue. TUTTI devono rispettare scrupolosamente le norme di prevenzione, fra cui il divieto di accesso alle zone segnalate ed il divieto di fumare ( sia per disposizioni dell’Azienda che per regolamenti e norme presso i committenti ). E’ necessario che i lavoratori utilizzino i necessari Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e ne comprendano l’obbligatorietà, tramite l’informazione e la formazione. Devono segnalare tempestivamente eventuali deficienze dei dispositivi personali ricevuti (difetti di fabbricazione, rottura). Devono altresì segnalare un’eventuale COMPORTAMENTO intolleranza personale agli stessi al Responsabile del S.P.P. ed al Medico Competente, nominati dal proprio Datore di Lavoro. E’ VIETATO l’utilizzo di attrezzature e macchine non di nostra proprietà. Risulta pertanto la necessità che tutti i Lavoratori, per la loro opera in appalto, siano muniti di tutta l’attrezzatura necessaria, rispettando le indicazioni impartite dai superiori per un corretto utilizzo delle stesse. I Lavoratori accedono alle postazioni di lavoro rispettando la segnaletica E’ vietato accedere a zone diverse dal proprio posto di lavoro E’ vietato correre Negli ambienti di lavoro è vietato fumare E’ vietato consumare cibi negli spogliatoi, sul posto di lavoro, o in altri luoghi ad eccezione del refettorio E’ vietato consumare bevande alcoliche nell’interno delle aziende o presso i committenti E’ vietato urlare e scherzare sui posti di lavoro I Lavoratori sono obbligati a segnalare subito ai propri superiori eventuali infortuni o malfunzionamenti delle attrezzature I Lavoratori devono utilizzare con cura e proprietà le installazioni e gli arredi destinati a refettori, spogliatoi, bagni, docce, presidi di primo soccorso ed arredi vari I Lavoratori devono usare con cura i dispositivi di protezione individuale (DPI) e gli altri mezzi di protezione collettiva forniti dal Datore di Lavoro Non rimuovere né modificare i suddetti dispositivi. I lavoratori devono utilizzare con cura le macchine ed attrezzature messe a disposizione; attenersi al manuale d’uso ed alle norme di sicurezza specifiche per ogni macchina. Non modificare o rimuovere i dispositivi di protezione e sicurezza I Lavoratori devono conoscere i Nominativi delle figure responsabili in materia di sicurezza. Il Servizio di Prevenzione e Protezione
  • 133. BACHECA organigramma SELF G4 S.r.l. Organigramma Sicurezza Gruppo SELF (estratto) DDL per le filiali di DDL per le filiali di DDL per le filiali di DDL Nuovi Progetti e SERRAVALLE SCRIVIA (AL)-T AGGIA (IM)-SET TIMO T .SE (T O) OSASCO (TO)-VIGLIANO BIELLESE (BI) QUART (AO) Remodelling Pier Marco Testa Denis Cazzola Enrico Gardino Paola Bariani MEDICO COMPETENTE Responsabile Servizio UFFICIO SICUREZZA Coordinatore Prevenzione e S.P.P. ESTERNO UFFICIO SICUREZZA Protezione (RSPP) Redazione DVR INTERNO Coordinamento Esterno Consulenza Tecnica Coordinamento Interno Dr.Petti Nicola Maria Paola Rubinetto Lorenzo Rubinetto Liberato Angellotti Se.M. srl Se.M. srl Se.M. srl CASALE M.TO (AL) -Località San Bernardino Via madre teresa di Calcutta c/o FILIALE DI: ipercoop centro comm.le la citadella GERENTE ADDETTI "PSAI" Delega alla sicurezza in filiale PRIMO SOCCORSO (P.S.) ANTINCENDIO (A.I.) Coordinamento Gruppo adeguato ARICO' ALESSANDRO ARICO' ALESSANDRO ARICO' ALESSANDRO RANCO NATALE RANCO NATALE CAPI SETTORE Organigramma Sicurezza Filiale Data: 06/02/2012 Firma: ……………….……………….. GARBIN CRISTIANO AGUGGIA FABRIZIO (PREPOSTI) MONGIANO MATTEO MARRONE PAOLO Sorveglianza, MARTINELLI SOFIA MARTARELLO MARCO addestramento BOSSI GIULIA DI NOTO MATTEO MEDICO COMPETENTE RANCO NATALE Rappresentante Lavoratori sorveglianza sanitaria MARTARELLO MARCO IMARISIO VANNA IMARISIO VANNA Scorta (RLS) MARTARELLO MARCO Dr.ssa DE LETO ANGELA "in fase di consultazione" Tutti i lavoratori sono addetti all'evacuazione gestione emergenze
  • 134. BACHECA tabella compiti SELF G1 S.r.l. Filiale di SAVIGLIANO (CN) PIANO DI EMERGENZA, ANTINCENDIO, EVACUAZIONE E PRONTO SOCCORSO ENTI ESTERNI ENTI INTERNI TEL. TEL. TEL. COMPITI NOMINATIVO MANSIONE INCARICHI ED AZIONI IN CASO DI EMERGENZA LOCALE interno VIGILI DEL FUOCO 115 BENSALEM MOHAMMED 60 GERENTE VDT<20h/sett COORDINAMENTO COORDINATORE GENERALE E COMUNICAZIONI ESTERNE PRONTO SOCCORSO 118 BRUSCHI NATALIA 51 CAPO SETTORE / ADD. TAGLIO LEGNO EMERGENZA COMUNICA L'INIZIO E LA FINE DELL'EMERGENZA O EVACUAZIONE PREFETTURA CAPETTA DAVIDE 56 ALLIEVO CAPO SETTORE SINDACO BENSALEM MOHAMMED 60 GERENTE VDT<20h/sett UFFICIO E DIREZIONE VENDITA 2: DECORAZIONE USL/ASL BRUSCHI NATALIA 51 CAPO SETTORE ADD.VENDITA / ADD. TAGLIO LEGNO AREA PREVALENTEMENTE PRESIDIATA VENDITA 3: TECNICO CENTRO ANTIVELENI CAPETTA DAVIDE 56 ALLIEVO CAPO SETTORE VENDITA 1 /CASSE E BOX VIGILI URBANI CASTELLINO CRISTINA 54 ADD.VENDITA VENDITA 2: DECORAZIONE POLIZIA 113 CAVALLO DANILO 65 ADD.VENDITA / ADD. TAGLIO LEGNO / ADD. MAGAZZINO / CARRELLISTA RESPONSABILE DELL'ANTINCENDIO VENDITA 1: GIARDINAGGIO ADDETTI ANTINCENDIO CARABINIERI 112 COLOMBANO ELENA 61 IMP.VDT>20h/s ett / ADD.PS E DEL PRONTO SOCCORSO UFFICIO e ADDETTI PRONTO AZIENDA GAS CRAVERO LUISA 59 CASSIERA / IMP.VDT>20h/SETT / ADD.VENDITA IN UFFICIO E TUTTI I REPARTI CASSE E BOX INFORMAZIONI SOCCORSO AZIENDA ACQUA GROSSO STELLA 59 CASSIERA IMP.VDT<20h/s ett / ADD.VENDITE CASSE E BOX INFORMAZIONI AZIENDA ELETTRICA PARATO GIANLUCA 59 ADD. MAGAZZINO / CARRELLISTA MAGAZZINO VENDITA 2: DECORAZIONE AZIENDA RIFIUTI RAINO' LUCA 55 ADD.VENDITA / ADD. TAGLIO LEGNO / ADD. MAGAZZINO / CARRELLISTA VENDITA 3: TECNICO RIMOZIONE AUTO TUNINETTI DAVIDE 57 ADD.VENDITA / ADD. TAGLIO LEGNO / RLS / CARRELLISTA TAGLIO LEGNO TELECOMUNICAZIONI VASILE LAURA 50 CASSIERA / ADD.VENDITA CASSE E BOX INFORMAZIONI COLOMBANO ELENA 61 IMP.VDT>20h/s ett / ADD.PS PROTEZIONE CIVILE RICEVE INFORMAZIONI DI PERICOLO DA CHIUNQUE, TRAMITE TELEFONO, ALLERTA IL POLIZIA MUNICIPALE SEGRETERIA/ BOX INFO CRAVERO LUISA 59 CASSIERA / IMP.VDT>20h/s ett/ ADD.VENDITA COORDINATORE DA CUI RICEVE ISTRUZIONI, ALLERTA GLI ADDETTI ANTINCENDIO - RICEVE INFORMAZIONI SULL'ANDAMENTO DELL'EMERGENZA MEDICO COMPETENTE GROSSO STELLA 59 CASSIERA IMP.VDT<20h/s ett / ADD.VENDITE SECURITY LINEA ESTERNA 0172 - 716793 ANTITACCHEGGIO BENSALEM MOHAMMED 60 GERENTE VDT<20h/s ett ADD. VENDITA MANUTENZIONE CONTATTI ESTERNI BRUSCHI NATALIA 51 CAPO SETTORE / ADD. TAGLIO LEGNO im p. Elettrico CAPETTA DAVIDE 56 ALLIEVO CAPO SETTORE im p. Term ico DIREZIONE AZIENDA 011 - 3996200 CURA LA DIVULGAZIONE, L'ATTUAZIONE E L'OSSERVANZA DELLE NORME DI PREVENZIONE RUBINETTO MARIA PAOLA im p. Condizionam ento RESPONSABILE SPP 0171 - 694609 INCENDI E DELLE PRESCRIZIONI IN CASO DI INCENDIO - ESPONE IL PIANO DI EMERGENZA AL (c/o Se.M. S.r.l.) PARERE DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI AREA PREVALENTEMENTE im p. Antincendio CARRIERI COSIMO 48 ADD.VENDITA VENDITA 1: GIARDINAGGIO im p. Telefonico CAVALLO DOMENICO 62 ADD.VENDITA VENDITA 1: GIARDINAGGIO PRESIDIATA im p. Citofonico CESARANO ANDREA 58 ADD.VENDITA / TAGLIO LEGNO VENDITA 3: TECNICO im p. Allarmi ADDETTI EVACUAZIONE DI LEO ISABELLA 52 CASSIERA P.T. CASSE E BOX INFORMAZIONI im p. Automatis mi NICOLINO CHIARA 49 CASSIERA / ADD.VENDITA VENDITA 2: DECORAZIONE im p. Ascensori ROCA ALBERTO 62 ADD.VENDITA/MAGAZZINO/ADD.TAGLIO LEGNO / CARRELLISTA VENDITA 1: GIARDINAGGIO im p. Televis ivo SALANDINI MARTA 54 CASSIERA / ADD.VENDITA / IMP.VDT>20h/SETT CASSE E BOX INFORMAZIONI BENSALEM MOHAMMED 60 GERENTE VDT<20h/sett SERVIZIO TECNICO 1 PRIMO INTERVENTO SUGLI IMPIANTI, RESPONSABILE E ADDETTO AL CONTROLLO BRUSCHI NATALIA 51 CAPO SETTORE / ADD. TAGLIO LEGNO ( intervento sul campo ) ED EVACUAZIONE DEI MAGAZZINO, SCARICO MERCI ED AREA VENDITA CAPETTA DAVIDE 56 ALLIEVO CAPO SETTORE SERVIZIO TECNICO 2 BENSALEM MOHAMMED 60 GERENTE VDT<20h/sett ADDETTO ALLA GESTIONE ARCHIVI E DOCUMENTAZIONE, COMUNICAZIONI CON L'ESTERNO E ( archivio progetti, disegni ecc.. ) COLOMBANO ELENA 61 IMP.VDT>20h/s ett / ADD.PS LOGISTICA N.B. : IN CASO DI ASSENZA DEL TITOLARE SUBENTRA IL SOSTITUTO CHE VIENE NOMINATO IN BASE ALLA PRESENTE TABELLA E SECONDO L'ORDINE SOPRASCIRTTO 17/10/2011
  • 136. I SERVIZI DI EMERGENZA Per affrontare in modo efficace un’emergenza, sono necessarie precise procedure di primo soccorso, lotta antincendio e di evacuazione e addetti addestrati. Slide n. 136
  • 137. I SERVIZI DI EMERGENZA Solo la conoscenza delle procedure di primo soccorso, lotta antincendio e di evacuazione. permette di affrontare in modo efficace emergenza. Slide n. 137
  • 138. PREVENZIONE E PROTEZIONE ANTINCENDIO Prevenzione significa anche informazione sulla posizione di estintori e idranti. Controllate che siano sempre NO al loro posto e liberi da intralci per poter essere raggiunti e adoperati con rapidità. Slide n. 138 NO
  • 139. PREVENZIONE E PROTEZIONE ANTINCENDIO E se un incendio scoppia davvero? Cosa bisogna fare? 1. Mantenere la calma, ragionare senza farsi prendere dal panico e soprattutto non improvvisare! NO! Slide n. 139
  • 140. PREVENZIONE E PROTEZIONE ANTINCENDIO 2. Date immediatamente l’allarme solo secondo le procedure del piano di emergenza, (solitamente premendo un pulsante di allarme incendio). 3. Successivamente avvertite la squadra antincendio, a voce o telefonando al numero previsto, descrivendo dettagliatamente la situazione. Slide n. 140
  • 141. EMERGENZA Il piano di emergenza deve essere diffuso in modo evidente. Slide n. 141
  • 142. EVACUAZIONE Se ci si fa prendere dal panico o l’evacuazione avviene in modo caotico, aumenta il rischio per le persone coinvolte e la probabilità di gravi infortuni. Al segnale di evacuazione, tutti devono abbandonare il posto di lavoro seguendo SOLO i percorsi predisposti dal piano di evacuazione. Slide n. 142
  • 143. EVACUAZIONE DEI LAVORATORI Prima di uscire, mettete in sicurezza macchinari e attrezzature. Uscendo, chiudete la porta alle spalle per evitare che l’incendio si propaghi Slide n. 143
  • 144. EVACUAZIONE DEI LAVORATORI Attenzione: di fronte a una porta chiusa, prima di aprire, verificate che non nasconda un fuoco controllando la temperatura con la mano. NON usate gli ascensori: in mancanza di energia elettrica potrebbero bloccarsi. Slide n. 144
  • 145. EVACUAZIONE DEI LAVORATORI Raggiungete il punto di raccolta e attendete i responsabili, senza allontanarvi. Rimanete nel punto di raccolta fino a quando il coordinatore dell’emergenza accerta la presenza di tutte le persone coinvolte nell’evacuazione. Slide n. 145
  • 146. PRIMO SOCCORSO Non improvvisate: ogni decisione indecisione può causare gravi ritardi nell’intervento! Chiamate immediatamente gli addetti aziendali del primo soccorso o il 118: Comunicate: luogo e numero da cui chiamate, gravità degli infortunati. ATTENZIONE: solo una comunicazione comprensibile permette un intervento efficace dei soccorsi. Slide n. 146
  • 147. PRIMO SOCCORSO Non muovete l’infortunato, se avete il sospetto che abbia subito un trauma alla colonna vertebrale, a meno che non sia in immediato pericolo di vita. Avvisare gli addetti! Slide n. 147
  • 148. Le dotazioni di primo soccorso In ogni luogo di lavoro, la segnaletica indica il punto in cui è custodita la dotazione di presidi medici e i dispositivi di protezione individuale necessari per gli interventi di primo soccorso. Slide n. 148
  • 149. SCHEDA SELF G4 S.r.l. 08 - 05 DIT T A : SELF G4 S.r.L. DAT A DI COMPILAZIONE : 30/05/2011 REVISIONE : 05 FILIALE: MANSIONE: ADDETTO ALLO RIEMPIMENTO DEGLI SCA FFALI A TTIVITA ' SVOLTE Rifornimento di prodotti e materiali in vendita nei vari reparti e scaffalature PRODOTTI CHIMICI E MA TERIE PRIME UTILIZZA TI legno e altri prodotti venduti A TTREZZA TURE UTILIZZA TE transpallet , carrelli manuali, scale VA LUTA ZIONE RISCHI PRINCIPA LI (indice di rischio da 0 a 5): 0 = as s e n te o tras c u rab ile , 1 = lie ve o irril van te , 2 = d is c re tam e n te b as s o o m o d e rato , 3 = m e d io o n o n m o d e rato , 4 = e le vato , 5 = m o lto e le vato , in ac c e ttab il , in to l rab ile e e le RISCHIO INDICE RISCHIO INDICE 101 ILLUMINAZIONE 3 117 AMIANTO 0 102 AERAZIONE/FUMO PASSIVO 2 118 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI 3 103 AMBIENTE TERMICO 2 119 ERGONOMIA - POSTURE 2 104 INVESTIMENTO 2 120 ERGONOMIA - ARTI SUPERIORI - CTD 3 105 SISTEMAZIONE DEL POSTO DI LAVORO 3 121 VIDEOTERMINALI 0 106 SCIVOLAMENTI - CADUTE A LIVELLO 3 122 POLVERI - FIBRE 2 107 CADUTE DALL'ALTO 3 123 FUMI - NEBBIE - GAS - VAPORI 0 108 CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO 3 124 SOSTANZE E PRODOTTI CHIMICI 1 109 CESOIAMENTO - STRITOLAMENTO 2 125 ALLERGENI 1 110 URTI - COLPI - IMPATTI - COMPRESSIONI 2 126 RADIAZIONI IONIZZANTI 0 111 PUNTURE - TAGLI - ABRASIONI 2 127 RADIAZIONI NON IONIZZANTI/ CAMPI ELETTROMAGNETICI 0 112 GETTI - SCHIZZI - SCHEGGE - TRUCIOLI 2 128 RISCHIO BIOLOGICO 0 113 ELETTRICITA' 2 129 RISCHIO INCIDENTE STRADALE 0 114 CALORE - FIAMME - ESPLOSIONE 2 130 RISCHIO AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI 0 115 RUMORE 0 131 LAVORO NOTTURNO 0 116 VIBRAZIONI 0 132 STRESS LAVORO - CORRELATO 1 PRINCIPALI MISURE TECNICHE DI PREVENZIONE mirate allo svolgimento della mansione specifica Vedasi le pagine successive DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUA LE CASCO d o ve in d ic ato an c h e m e d ian te c arte llo nis tic a X CALZATURE DI SICUREZZA COPRICAPO OCCHIALI d o ve in d ic ato an c h e m e d ian te c arte llo n is tic a X GUANTI X MASCHERA PER LA PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE d o ve ind icato anche m e d iante carte llo nis tica SCHERMO ATTREZZATURA ANTICADUTA PROTETTORE AURICOLARE d o ve ind icato anche m e d iante carte llo nis tica INDUMENTI AD ALTA VISIBILITA' X INDUMENTI PROTETTIVI CREME BARRIERA (SOLO SU PRESCRIZIONE)
  • 150. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (S.P.P.) FORMAZIONE LAVORATORI - ESERCITAZIONE SCHEDA gruppo SELF 08 - 05 DITT A : gruppo SELF DATA DI COMPILAZIONE : REVISIONE : 05 FILIALE: MANSIONE: ADDETTO ALLO RIEMPIMENTO DEGLI SCAFFALI ATTIVITA' SVOLTE Rifornimento di prodotti e materiali in vendita nei vari reparti e scaffalature PRODOTTI CHIMICI E MATERIE PRIME UTILIZZATI legno e altri prodotti venduti ATTREZZATURE UTILIZZATE transpallet , carrelli manuali, scale, attrezzi manuali VA LUTAZIONE RISCHI PRINCIPALI (indice di rischio da 0 a 5): 0 = as s e n te o tras c u rab ile , 1 = l ve o irrile van te , 2 = d is c re tam e nte b as s o o m o d e rato , 3 = m e d io o n o n m o d e rato , 4 = e le vato , 5 = m o lto e l vato , inac c e ttab ile , in to ll rab ile ie e e INDICE RISCHIO 0 1 2 3 4 5 101 ILLUMINAZIONE 102 AERAZIONE/FUMO PASSIVO 103 AMBIENTE TERMICO 104 INVESTIMENTO 105 SISTEMAZIONE DEL POSTO DI LAVORO 106 SCIVOLAMENTI - CADUTE A LIVELLO 107 CADUTE DALL'ALTO 108 CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO 109 CESOIAMENTO - STRITOLAMENTO 110 URTI - COLPI - IMPATTI - COMPRESSIONI 111 PUNTURE - TAGLI - ABRASIONI 112 GETTI - SCHIZZI - SCHEGGE - TRUCIOLI 113 ELETTRICITA' 114 CALORE - FIAMME - ESPLOSIONE 115 RUMORE 116 VIBRAZIONI 117 AMIANTO 118 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI 119 ERGONOMIA - POSTURE 120 ERGONOMIA - ARTI SUPERIORI - CTD 121 VIDEOTERMINALI 122 POLVERI - FIBRE 123 FUMI - NEBBIE - GAS - VAPORI 124 SOSTANZE E PRODOTTI CHIMICI 125 ALLERGENI 126 RADIAZIONI IONIZZANTI 127 RADIAZIONI NON IONIZZANTI/ CAMPI ELETTROMAGNETICI 128 RISCHIO BIOLOGICO 129 RISCHIO INCIDENTE STRADALE 130 RISCHIO AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI 131 LAVORO NOTTURNO 132 STRESS LAVORO - CORRELATO  CROCETTA RE LE CASELLE SECONDO L'INDICE DI RISCHIO DA 0A 5  DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUA LE CASCO d o ve in d ic ato an c h e m e d ian te c arte llo n is tic a CALZATURE DI SICUREZZA COPRICAPO OCCHIALI d o ve ind ic ato anc h e m e d iante c arte llo n is tic a GUANTI MASCHERA PER LA PROT. VIE RESP. d o ve ind icato anche m e d iante carte llo nis tica SCHERMO ATTREZZATURA ANTICADUTA PROTETTORE AURICOLARE d o ve in d ic ato an c h e m e d ian te c arte llo n is tic a INDUMENTI AD ALTA VISIBILITA' INDUMENTI PROTETTIVI CREME BARRIERA (SOLO SU PRESCRIZIONE)  INDICARE, CROCETTANDO LA O LE CASELLE, I DPI NECESSARI  DATA: ___________________________ COGNOME e NOME COMPILATORE: _____________________________________________________ A conclusione del TEST sono colmati i fabbisogni formativi con correzione in aula delle risposte sbagliate

Editor's Notes

  1. Panoramica di alcune importanti cause di morte tra la popolazione italiana che dimostrano la diversa percezione del rischio da parte di gran parte dell’opinione pubblica. Quasi tutti siamo ben informati dai media su quanti sono gli infortuni in Italia e gli incidenti stradali ma ben pochi sanno che sono molti di più i decessi che avvengono in casa per incidenti domestici ed anche i decessi per Ictus.
  2. Il servizio di prevenzione e protezione coinvolge il datore di lavoro, il medico competente, parte del personale ed eventuali consulenti esterni. Coordinato da un Responsabile, che può anche essere esterno, questo gruppo di persone è incaricato di occuparsi di tutto ciò che riguarda la prevenzione dei rischi.
  3. Gli addetti del servizio devono quindi essere in grado di percepire in modo corretto i possibili fattori di rischio, valutarli e controllarli con competenza. Per svolgere tutti questi compiti, il servizio di prevenzione e protezione deve effettuare preventivamente una valutazione dei rischi ed un programma degli interventi per rendere sicuri gli ambienti di lavoro. Infine, il Servizio di prevenzione e protezione ha il compito di proporre programmi di formazione ed informazione dei lavoratori in tema di sicurezza e salute.
  4. Servizio P.P. interno obbligatorio nei seguenti casi: a) nelle aziende industriali di cui all&apos;articolo 2 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, e successive modificazioni, soggette all&apos;obbligo di notifica o rapporto, ai sensi degli articoli 6 e 8 del medesimo decreto; b) nelle centrali termoelettriche; c) negli impianti ed installazioni di cui agli articoli 7, 28 e 33 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, e successive modificazioni; d) nelle aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni; e) nelle aziende industriali con oltre 200 lavoratori; f) nelle industrie estrattive con oltre 50 lavoratori; g) nelle strutture di ricovero e cura pubbliche e private con oltre 50 lavoratori. 7. Nelle ipotesi di cui al comma 6 il responsabile del servizio di prevenzione e protezione deve essere interno.
  5. Come abbiamo già visto, il servizio di prevenzione e protezione, e in particolare il suo responsabile, ha il compito fondamentale di provvedere a individuare i fattori di rischio in azienda, a valutare questi rischi e ad individuare le misure per eliminarli o ridurli al minimo.
  6. In ogni attività esiste un preposto che è incaricato di sovraintendere e controllare le attività lavorative. Ma il preposto ha anche l’obbligo di sovrintendere, vigilare e controllare che i lavoratori applichino le misure di sicurezza aziendali previste per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Inoltre, segnala al datore di lavoro anomalie o guasti delle attrezzature di lavoro, problemi nell’applicazione delle procedure di sicurezza, ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante le attività lavorative e anche l’inosservanza da parte dei lavoratori delle procedure di sicurezza. La violazione di tutti questi obblighi può portare a sanzioni amministrative o, nei casi più gravi, anche all’arresto. Per svolgere queste attività, il preposto ha diritto a ricevere un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico.
  7. Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, eletto dai dipendenti dell’azienda, rappresenta e risponde a tutti i lavoratori. Per questo, il datore di lavoro consente al rappresentante l’accesso a tutti i luoghi di lavoro ed alla documentazione aziendale inerente la sicurezza e la salute, inclusa copia del documento di valutazione dei rischi. Il rappresentante dei lavoratori partecipa inoltre alle riunioni periodiche di prevenzione e protezione e deve essere consultato nelle decisioni in materia di sicurezza e salute sul lavoro, in particolare sulle nomine degli addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione. A questo scopo riceve una formazione adeguata.
  8. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella dei colleghi su cui ricadono gli effetti delle proprie azioni. Immaginiamoci come “anelli di una sola catena”: se viene a mancare un solo anello, tutto il sistema di sicurezza, per quanto sofisticato possa essere, diventa inefficace. È compito dei lavoratori contribuire al rispetto degli obblighi di legge per la tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e osservare le istruzioni ricevute.
  9. Ogni lavoratore deve sempre e immediatamente segnalare ogni dispositivo di protezione danneggiato o non correttamente funzionante. Inoltre devono utilizzare correttamente le attrezzature, i mezzi di trasporto e i dispositivi di sicurezza e protezione, evitando di compiere attività che non sono di loro competenza.
  10. I lavoratori devono anche partecipare ai programmi di formazione e di addestramento e sottoporsi ai controlli sanitari previsti. La violazione di tutti questi obblighi può portare a sanzioni amministrative o, nei casi più gravi, anche all’arresto.
  11. Dopo aver ascoltato in linea generale l’evoluzione della normativa in tema di sicurezza, ora sappiamo che la volontà dei legislatori degli anni ’90 è quella di spostare l’attenzione dai PRECETTI (quindi dalle prescrizioni, dagli ordini, dalle regole – questa macchina deve avere una protezione nella zona di pericolo, questo locale deve avere queste caratteristiche ….. ) ai PROCESSI di lavorazione ( e quindi ai metodi di lavoro, ai criteri, all’organizzazione generale o specifica – informazione e formazione dei lavoratori, utilizzo improprio di attrezzature ….). La nuova filosofia presente in alcune “ nuove norme ” (stiamo sempre parlando degli anni novanta) , ed in particolare nel D.Lgs. 626/94, indirizzata a migliorare la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro , è quella di IDENTIFICARE PREVENTIVAMENTE i pericoli e i fattori di rischio per una successiva individuazione dei mezzi per eliminarli o delle procedure per limitarli. Questo processo si chiama : VALUTAZIONE DEI RISCHI
  12. Per gli impianti elettrici esistono norme precise che permettono di progettare la massima ragionevole possibile sicurezza degli impianti. In fase di progettazione si può infatti ottenere una valida azione preventiva che consente di ridurre al minimo gli incidenti possibili. Tuttavia l’imprudenza, l’improvvisazione o l’utilizzo non corretto di macchine e circuiti elettrici sono causa di molti incidenti. Ad esempio l’utilizzo di prese multiple senza far attenzione alle portate può essere causa di sovraccarico all’impianto e quindi di probabile incendio.
  13. In qualsiasi attività lavorativa capita spesso di spostare un peso. Quando non è comunque evitabile, è necessario agire sempre con molta attenzione seguendo alcune regole di sicurezza, per evitare danni temporanei o anche permanenti alla colonna vertebrale. Sono le operazioni semplici come questa ad essere causa di traumi più o meno gravi, perché l’attenzione posta è insufficiente e le regole non sono rispettate. La normativa prevede che il datore di lavoro adotti misure che evitino, per quanto possibile, lo spostamento manuale dei pesi.
  14. Per spostare in modo corretto e senza pericoli un oggetto è necessario, per prima cosa, valutarne il peso. Se l’oggetto è molto pesante è bene farsi aiutare da un collega o utilizzare degli strumenti per il sollevamento. Dopo aver valutato il peso bisogna avvicinarsi il più possibile all’oggetto e afferrarlo saldamente. Se l’oggetto è unto o ha delle parti taglienti è necessario indossare dei guanti protettivi, oppure un grembiule. Infatti la preoccupazione di non sporcarsi gli abiti è spesso causa di incidenti.
  15. Dopo aver valutato il peso bisogna avvicinarsi il più possibile all’oggetto e afferrarlo saldamente. Ma ricordate: 25 chilogrammi di peso lontano dal corpo e con la schiena incurvata diventano per le vostre vertebre quasi 400. Piegate le gambe ma non la schiena, che deve sempre rimanere diritta. In questo modo saranno le vostre cosce a lavorare e la vostra colonna vertebrale sarà salvaguardata.
  16. Bisogna inoltre evitare torsioni e soprattutto movimenti bruschi. Dunque niente sollevamenti a strappo. La testa deve rimanere diritta e quando l’operazione si conclude, bisogna appoggiare il peso piegando ancora una volta le gambe e mai la schiena. Sono le operazioni semplici come questa ad essere causa di traumi più o meno gravi, perché l’attenzione posta è insufficiente e le regole non sono rispettate.
  17. OBIETTIVO DIDATTICO: corso di formazione per operatori addetti all’utilizzo di carrelli elevatori con portata nominale fino a 10.000 kg. Videocorso &amp;quot;Carrellisti&amp;quot;
  18. È molto importante tenere presente che nel momento in cui si prende in consegna un carrello elevatore ne si diventa i responsabili. È quindi necessario il continuo rispetto delle istruzioni del manuale e di quanto ricevuto durante la formazione. Videocorso &amp;quot;Carrellisti&amp;quot;
  19. Le verifiche giornaliere più approfondite sono compito del personale della manutenzione, ma chiunque prima di iniziare il proprio lavoro, dove accertarsi che il carrello sia in perfetta efficienza, poiché un carrello elevatore non in ordine può essere un grave rischio. Questo soprattutto se più operatori utilizzano lo stesso mezzo. È anche necessario ricordare sempre che in tutte le operazioni manuali è opportuno indossare i guanti protettivi, per evitare tagli o abrasioni. Videocorso &amp;quot;Carrellisti&amp;quot;
  20. Innanzitutto, prima di ogni operazione, bisogna azionare sempre l’interruttore generale di emergenza. Così facendo si ha la certezza che tutto il circuito elettrico è senza tensione: di conseguenza si evita il rischio di azionamenti accidentali dei meccanismi. Videocorso &amp;quot;Carrellisti&amp;quot;
  21. A questo punto è possibile disinserire il caricabatteria: prima l’interruttore generale e poi la spina di collegamento alla batteria del carrello elevatore. È necessario controllare se le batterie sono in ordine, in particolare il livello dell’acqua degli elementi, sempre indossando indumenti protettivi adatti perché il liquido delle batterie è fortemente corrosivo. Se si è colpiti da uno schizzo di liquido delle batterie, sciacquatevi subito con abbondante acqua. Videocorso &amp;quot;Carrellisti&amp;quot;
  22. Una velocità ridotta vi eviterà possibili collisioni con gli altri mezzi o con pedoni, i quali sono i più indifesi e solitamente presentano poca attenzione ai mezzi in movimento. Negli spostamenti è quindi necessario tenersi sempre all’interno dei percorsi segnalati. Per essere facilmente percorribili, le vie di circolazione devono sempre essere sgombre. Rimuovere quindi tutti gli ostacoli e non ingombrare il percorso o le eventuali vie di fuga con il carico o il carrello. Bisogna regolare la velocità in base alla larghezza del passaggio, soprattutto transitando tra scaffali. È fondamentale muoversi sempre in rettilineo senza compiere sterzate o inversioni poiché si aumenta il rischio di ribaltamento. Videocorso &amp;quot;Carrellisti&amp;quot;
  23. Si deve evitare assolutamente di trasportare delle persone, o peggio ancora sollevare qualcuno con le forche. Utilizzare un bancale come piattaforma sopraelevata di lavoro è quanto di più rischioso e instabile si possa fare con un carrello elevatore! Videocorso &amp;quot;Carrellisti&amp;quot;
  24. Ricordarsi quindi che nel momento in cui si prende in consegna un carrello elevatore ne si diventa i responsabili. È quindi necessario conoscere e sfruttare il potenziale di forza di questi mezzi nel rispetto delle istruzioni di sicurezza. La guida dei carrelli elevatori è un lavoro di responsabilità. Bisogna quindi ricordare sempre: rispetto delle norme, competenza e attenzione. Tanti piccoli errori da soli possono non provocare conseguenze, ma insieme possono essere la causa di un rovinoso incidente. Videocorso &amp;quot;Carrellisti&amp;quot;
  25. Sebbene il carrello elevatore sia un mezzo d’aiuto formidabile, necessita della massima prudenza e attenzione. Per evitare incidenti, infatti, ogni attrezzo deve essere usato seguendo le istruzioni presenti nel manuale d’uso e quelle impartite durante la formazione. Solo conoscendo i rischi della propria azienda e seguendo tutte queste indicazioni, si può utilizzare un carrello elevatore in sicurezza. Videocorso &amp;quot;Carrellisti&amp;quot;
  26. Gran parte degli incidenti sul lavoro è costituita dalle cadute. Anche nello svolgimento di mansioni apparentemente banali il rischio di caduta è sempre presente. Un cassetto non chiuso o un carrello abbandonato possono essere causa di pericolose cadute.
  27. Anche una semplice scala a pioli può essere fonte di gravi infortuni. Controllate innanzitutto che sia in perfetto stato e della lunghezza giusta. Per evitare urti accidentali, delimitate la zona di attività con segnalazioni ben visibili. Prima di salire, organizzate al meglio il vostro lavoro. La più efficace misura di prevenzione è proprio questa: fare a terra tutte le operazioni possibili in modo da svolgere in elevazione solo quelle strettamente necessarie.
  28. Per proteggere il capo dalla caduta di oggetti o da urti contro parti sporgenti è necessario perciò utilizzare un elmetto. Anche la caduta di un semplice cacciavite può creare danni irreparabili...
  29. Nell’operazione di elevazione, controllate attentamente che i vari elementi della scala siano correttamente incastrati tra loro. Verificate anche la solidità del punto di appoggio. Ora controllate gli appoggi e salite sempre con le mani sui pioli. È anche importante delimitare lo spazio di lavoro: bisogna infatti evitare che estranei si avvicinino alla zona a rischio e proteggere l’operatore sulla scala da urti di persone o mezzi in transito.
  30. Ricordate che la scala per avere la massima stabilità deve appoggiare su una superficie stabile e regolare rispettando la regola del 4 x 1: la base deve essere circa un quarto dell’altezza. Un metodo semplice per verificare l’inclinazione corretta della scala è la “prova del gomito”: con i piedi contro la base della scala e paralleli ai pioli, sollevate il gomito all’altezza delle spalle. State ben dritti e, se l’inclinazione è giusta, il gomito toccherà la scala. Altrimenti spostate la scala e provate di nuovo.
  31. Prima di salire, controllate di avere tutto quanto vi serve disposto in modo sicuro: ad esempio in una borsa a tracolla o nelle tasche. Verificate che anche che gli appoggi antiscivolo siano ben sistemati e stabili. Salite sempre rivolti verso la scala. Le mani sui pioli permettono una presa più salda in caso di scivolamento. Gli attrezzi nella borsa a tracolla permettono di avere le mani libere per salire in sicurezza.
  32. L’esposizione a sostanze chimiche o biologiche, comprese anche quelle apparentemente meno pericolose come i detergenti o il fumo passivo, sono tra i maggiori rischi da valutare per le gravi conseguenze che possono avere sullo sviluppo del feto.
  33. Cominciamo dalla sedia. L’altezza deve essere regolata in modo che gli avambracci, appoggiando sul piano, formino un angolo superiore a 90 gradi. Anche lo schienale della sedia deve fornire un sostegno alla schiena. Un poggiapiedi può invece essere utile per trovare una posizione più confortevole per gambe e piedi.
  34. Per non affaticare gli occhi è invece molto importante la regolazione dello schermo. Innanzitutto non deve avere riflessi fastidiosi. Posizionate lo schermo perpendicolare alla luce esterna. Quindi regolate l’altezza dello schermo in maniera che lo sguardo sia leggermente orientato verso il basso. Infine regolate la luminosità e il contrasto in modo da ottenere immagini nitide e non troppo luminose rispetto all’ambiente circostante. È bene, infatti, che nell’ambiente non ci siano forti differenze di illuminazione con lo schermo che creino contrasti fastidiosi per la vista.
  35. Ma anche per la muscolatura delle altri parti del corpo sono necessarie delle pause di rilassamento. Per questo è bene cercare di alternare il lavoro alla tastiera con occupazioni diverse, che consentano di fare movimenti con le altre parti del corpo. La legge prevede almeno un’interruzione di quindici minuti ogni due ore di applicazione continuativa al videoterminale. Durante questa pausa, svolgete altre attività lavorative, che vi consentano di assumere posizioni diverse. Perciò ricordate: bastano alcune semplici attenzioni per lavorare più comodi e in salute.
  36. I COMPUTER PORTATILI Anche per i computer portatili è necessario sistemare la posizione di lavoro secondo i criteri che abbiamo appena visto. Attenti perciò alla posizione di fonti di luce che potrebbero abbagliarvi o creare riflessi sullo schermo. Evitate posizioni angolate e non tenete la schiena incurvata. Cercate una posizione comoda, anche se il lavoro è breve. In ogni caso cercate di limitare al minimo l’utilizzo o interrompete il lavoro con pause brevi e frequenti.
  37. Per ridurre gli infortuni si devono innanzitutto eliminare i rischi alla fonte. Ma a volte questo non è possibile. Rimane perciò un rischio residuo da cui ci si può proteggere con dei dispositivi di protezione collettiva. Ma quando anche questi dispositivi non sono sufficienti ad eliminare del tutto i rischi rimane un’ultima possibilità: utilizzare dei dispositivi di protezione individuale, meglio noti come DPI. I dispositivi di protezione individuale, sono costituiti da qualsiasi attrezzatura indossata dal lavoratore per proteggersi dai rischi durante il lavoro e debbono quindi essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati in altro modo. I dispositivi di protezione individuale devono essere adeguati al pericolo evidenziato nell’analisi e nella valutazione dei rischi.
  38. Ogni tipologia di rischio, richiede l’uso di protezioni specifiche. Tutti i guanti ad esempio proteggono le mani, ma ogni tipo lo fa in modo diverso, un DPI è quindi efficace solo se scelto e utilizzato in modo adeguato, alla lavorazione che si sta effettuando.
  39. Per utilizzare correttamente un dispositivo di protezione individuale è quindi necessaria un’adeguata formazione e il rispetto delle procedure stabilite. Ad esempio un casco protettivo indossato senza regolare le cinghie interne è perfettamente inutile: sono proprio le cinghie interne che ammortizzano l’urto. A volte i dispositivi di protezione individuale sono considerati come intralci nel lavoro, si preferisce farne a meno pur di agire con più libertà di movimento. È un atteggiamento estremamente pericoloso. Gli incidenti accadono proprio quando ci si sente sicuri: si presta poca attenzione agli eventuali rischi e non si hanno difese contro gli imprevisti.
  40. L’unico modo di diminuire gli incidenti sul lavoro consiste nel controllare sempre il proprio abbigliamento e i propri dispositivi di protezione individuali, nel controllare i dispositivi di sicurezza collettivi e nel non sottovalutare mai i pericoli. I dispositivi di protezione individuali vanno controllati ogni volta prima di essere utilizzati. Se qualcosa non va bisogna avvertire subito il responsabile. I dispositivi di protezione individuali vanno usati soltanto nella loro funzione originale, non per altri scopi. Alla fine dell’utilizzo vanno riposti con cura ed eventualmente puliti.
  41. TESTA Il cranio è la naturale protezione ossea del cervello, che è la parte più delicata del nostro organismo. Ma il cranio non è sufficiente: la testa può infatti essere esposta a traumi molto pericolosi: ad esempio la caduta di un oggetto. Ma anche urto contro un oggetto sporgente può essere pericoloso. Negli ambienti a rischio, tutti i lavoratori, ma anche i visitatori, hanno l’obbligo di indossare un casco. Ma non tutti i caschi sono uguali: per ogni ambiente di lavoro sono necessari specifici dispositivi con determinate caratteristiche di protezione.
  42. UDITO L’orecchio è un organo prezioso ma anche molto delicato. Esposizioni a livelli di rumore eccessivi possono portare da una diminuzione temporanea fino ad alterazioni irreversibili dell’udito. La principale prevenzione è attuata sulle fonti del rumore e sull’ambiente di lavoro, ad esempio isolando le macchine rumorose. Quando queste azioni non sono in grado di ridurre i livelli di rumorosità entro valori accettabili, i dispositivi di protezione individuali, quali tappi auricolari o cuffie, rappresentano l’unico metodo per prevenire efficacemente i danni. Quando l’esposizione quotidiana supera gli 85 decibel, è obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione individuale meglio noti come DPI e una restrizione dell’accesso nelle zone più rumorose.
  43. Uno dei più semplici protettori auricolari è l’inserto. I più comuni sono di tipo monouso in schiuma sagomabile. Ma attenzione anche il semplice inserto può proteggerci solo se correttamente indossato. Comprimetelo con le dita pulite, prima di inserirlo. Inoltre, aiutatevi con l’altra mano tendendo leggermente l’orecchio verso l’alto. Una volta nel canale auricolare si espandono isolando dal rumore. Esistono, infine, anche tappi sagomati in gomme siliconiche, spesso collegati tra loro, che permettono il lavaggio e, dunque, l’uso ripetuto. Sono utili in caso di uso discontinuo in ambienti con rumorosità differenti.
  44. Se utilizzate delle cuffie di protezione per l’udito, verificate sempre che aderiscano perfettamente. Fate perciò particolare attenzione quando indossate altri dispositivi di protezione, ad esempio degli occhiali: le stanghette potrebbero tenere non aderenti le cuffie.
  45. OCCHI La vista è un bene prezioso che è meglio conservare. Gli occhi possono essere esposti a moltissimi pericoli. Contro le proiezioni di schegge e altre particelle si utilizzano occhiali in materiale plastico in grado di offrire, anche lateralmente, la necessaria resistenza all’impatto. È evidente che questi dispositivi possono proteggerci solo a condizione che siano sempre in perfette condizioni d’uso. Ad esempio è inutile indossare degli occhiali con le protezioni laterali danneggiate o mancanti.
  46. Attenzione! In presenza di polveri o fumi dovremo adottare degli occhiali a tenuta che isolino ermeticamente dall’ambiente. Ma per farlo, gli occhiali devono aderire perfettamente. Fate perciò particolare attenzione quando indossate altri dispositivi di protezione.
  47. VIE RESPIRATORIE In alcune attività lavorative è possibile inalare sostanze dannose all’organismo. Ricordate: non esistono maschere universali, capaci di proteggerci da ogni sostanza. Per ripararci unicamente dalle polveri non nocive sono utilizzate le classiche mascherine. Non dimenticate che il potere filtrante delle maschere diminuisce nel tempo. È quindi necessario prevedere una regolare sostituzione alla fine di ogni turno di lavoro o secondo le scadenze indicate dal produttore.
  48. Per le lavorazioni in ambienti con polveri o nebbie non nocive sono utilizzate le classiche mascherine, con caratteristiche e permeabilità diverse e con l’eventuale presenza di una valvola per favorire la respirazione.
  49. Osserviamo come le si indossa correttamente. Ponete la maschera sul viso, quindi regolate gli elastici e stringete la maschera sul naso. Posizionatela in modo da non lasciare spiragli per l’aria. Se indossata insieme ad altri DPI, come degli occhiali ad esempio, è importante che sia sempre coordinata e compatibile con questi.
  50. MANI Le mani sono esposte a rischi di traumi da urti violenti e da errori di manipolazione delle attrezzature e dei materiali. Devono quindi essere salvaguardate da apposite protezioni: i guanti. Tuttavia, i guanti, possono assolvere alla loro funzione di protezione solo se sono in perfetto stato. Guanti logori o sporchi di sostanze nocive possono addirittura diventare a loro volta fonti di pericolo. Quindi, conservateli con cura e sostituiteli appena non sono più efficienti. Ma non tutti i guanti sono uguali. Per facilitarne la scelta, sui guanti sono apposti dei simboli che indicano la tipologia dei pericoli da cui proteggono.
  51. Ma non tutti i guanti sono uguali. Per facilitarne la scelta, sui guanti sono apposti dei simboli che indicano la tipologia dei pericoli da cui proteggono.
  52. PIEDI Anche i piedi possono essere esposti a rischi di varia natura da cui ci si può proteggere con delle scarpe di sicurezza. La più importante protezione che offre una scarpa di sicurezza è quella contro gli urti o lo schiacciamento. Per questo, un apposito rinforzo metallico può essere previsto nel puntale delle scarpe. Dove c’è il pericolo di perforazione della suola, come nei cantieri edili, nella scarpa può essere inserita anche una lamina in acciaio di protezione. Ricordiamo che anche le scarpe per proteggere efficacemente devono essere sempre in perfette condizioni d’uso. Dedichiamogli quindi un po’ della nostra attenzione pulendole e controllandole dopo l’uso.
  53. CADUTE Gran parte degli incidenti sul lavoro è costituita dalle cadute. Nei casi in cui non sia possibile la realizzazione di misure di protezione collettiva, come un parapetto ad esempio, è necessario l’uso di uno specifico dispositivo di protezione individuale: la cintura di sicurezza. Attenzione: non ci sono cinture di sicurezza adatte a qualsiasi utilizzo
  54. Il primo tipo di protezione è costituito dalle cinture di stazionamento. Sono munite di un cordino da tenere sempre in tensione che limita lo spazio di caduta. Questi dispositivi sono però assolutamente inadatti contro le cadute dall’alto. Queste cinture addominali, in caso di caduta senza il cordino in tensione, possono infatti causare, per il contraccolpo, serie lesioni alla spina dorsale o agli organi interni.
  55. Nei luoghi di lavoro i pericoli e le conseguenti misure da mettere in atto per proteggersi sono segnalati da appositi cartelli. Il colore rosso è presente nei segnali rotondi e indica il divieto di compiere operazioni pericolose. I cartelli rettangolari completamente di colore rosso sono infine utilizzati per indicare un’attrezzatura antincendio. Il verde è associato alla segnaletica di emergenza, ad esempio le vie d’uscita, o ai dispositivi di soccorso.
  56. I cartelli di colore giallo avvertono della presenza di un pericolo. Quelli di colore blu indicano invece i comportamenti obbligatori necessari alla protezione e alla prevenzione degli infortuni. Ricordate: se vediamo un cartello segnaletico significa che c’è qualcosa a cui dobbiamo porre attenzione! Non dobbiamo mai abituarci alla loro presenza, ma sempre osservarli con attenzione. I cartelli devono essere dei promemoria per chi li osserva: ho indossato l’elmetto protettivo? Ho messo le scarpe protettive? Ho con me gli occhiali di protezione?
  57. Per affrontare in modo efficace un’emergenza, sono necessarie procedure di primo soccorso, lotta antincendio e di evacuazione. Per questo il datore di lavoro nomina il coordinatore e gli addetti del servizio antincendio e di primo soccorso. Questi addetti devono essere in grado di gestire le operazioni di emergenza, compreso l’evacuazione del personale in caso di pericolo. Il datore di lavoro, inoltre, prende i provvedimenti necessari al primo soccorso e all’assistenza medica di emergenza. Lo stesso avviene, infine, per la prevenzione degli incendi: secondo il tipo di attività svolta in azienda sono adottate le misure necessarie a evitare incendi o a limitarne gli eventuali danni a persone e cose. Per tutti questi scopi è necessario elaborare precise ed efficaci procedure di emergenza.
  58. Per affrontare in modo efficace un’emergenza, è necessario che tutti conoscano le procedure di primo soccorso, lotta antincendio e di evacuazione. Per questo il datore di lavoro nomina il coordinatore e gli addetti del servizio antincendio e di primo soccorso. Questi addetti devono essere in grado di gestire le operazioni di emergenza, compreso l’evacuazione del personale in caso di pericolo. Il datore di lavoro, inoltre, prende i provvedimenti necessari al primo soccorso e all’assistenza medica di emergenza. Lo stesso avviene, infine, per la prevenzione degli incendi: secondo il tipo di attività svolta in azienda sono adottate le misure necessarie a evitare incendi o a limitarne gli eventuali danni a persone e cose. Per tutti questi scopi è necessario elaborare precise ed efficaci procedure di emergenza. È necessario elaborare precise ed efficaci procedure di emergenza.
  59. Ma prevenzione significa anche informazione sull’ubicazione degli estintori e sul loro utilizzo. È perciò necessario controllare che siano sempre al loro posto, come indicato dai cartelli, e che siano liberi da intralci per poter essere raggiunti e adoperati con rapidità. Per evitare ogni rischio è bene quindi rispettare con attenzione ogni norma di sicurezza. Ad esempio quelle evidenziate dalla segnaletica. È infatti sufficiente un momento di disattenzione di qualcuno per innescare un incendio che può diventare pericoloso per tutti.
  60. E se un incendio scoppia davvero? Cosa bisogna fare? Bisogna innanzitutto mantenere la calma, ragionare senza farsi prendere dal panico e soprattutto non improvvisare: è infatti necessario seguire sempre le procedure di emergenza aziendali, sono state pensate proprio per permetterci di comportarci nel modo più sicuro! Ricordate anche che un principio di incendio si estende tanto più rapidamente quanto più tardi è scoperto ed attaccato. È perciò necessario agire con la massima rapidità.
  61. Date immediatamente l’allarme secondo le procedure previste nel piano di emergenza, solitamente premendo un pulsante di allarme incendio. Premere un pulsante di allarme non è però sufficiente: si deve anche avvertire la squadra antincendio, a voce o telefonando al numero previsto, descrivendo dettagliatamente la situazione.
  62. Come abbiamo visto, è necessario predisporre un piano di evacuazione, da attuarsi in caso di pericolo grave e immediato. Il piano deve essere conosciuto da tutti i lavoratori e deve quindi essere diffuso in modo chiaro.
  63. L’ordine di evacuazione è dato da un segnale di allarme prestabilito, una campana che suona o un messaggio diffuso tramite altoparlanti. Fondamentale è che in questa fase ognuno conservi il più possibile la calma. Cercate anche di tranquillizzare e aiutare coloro che hanno difficoltà o che non conoscono le procedure. Se ci si fa prendere dal panico o l’evacuazione avviene in modo caotico, aumentanoil rischio per le persone coinvolte e la probabilità di gravi infortuni. Inoltre, la corsa disordinata può congestionare i punti più stretti delle vie di fuga rallentando l’evacuazione. Al segnale, tutti devono abbandonare il loro posto di lavoro seguendo le indicazioni della squadra di emergenza o i percorsi predisposti dal piano di evacuazione. Seguite solamente l’apposita segnaletica di emergenza senza prendere iniziative personali.
  64. Uscite ora con calma dai locali chiudendo bene la porta alle vostre spalle. Questo eviterà che l’incendio, ma soprattutto il fumo, si propaghino in altri locali impedendo o ostacolando l’evacuazione. Prima di uscire, ricordatevi di mettere in sicurezza o spegnere i macchinari e le attrezzature: una macchina abbandonata in funzione potrebbe causare un’ulteriore emergenza!
  65. Attenzione! Se vi trovate di fronte ad una porta chiusa, prima di aprire verificate che non nasconda del fuoco. Controllate la temperatura con la mano e apritela al riparo da un’eventuale fiammata. Evitate di usare gli ascensori: in mancanza di energia elettrica potrebbero trasformarsi in una pericolosa trappola. Utilizzate perciò solo le scale indicate dalla segnaletica.
  66. Raggiungete infine il punto previsto per la raccolta dal piano di evacuazione e attendete i responsabili, senza allontanarvi. Tutti devono rimanere in questo luogo fino a quando il coordinatore della squadra di emergenza abbia accertato l’effettiva presenza di tutte le persone coinvolte nell’evacuazione.
  67. Nel caso si verifichi un incidente qualsiasi ai danni di una persona in azienda è necessario che ognuno sappia cosa può fare per ridurne al minimo le conseguenze e per agire rapidamente in modo efficace. Anche in questo caso non si deve mai improvvisare: ogni decisione personale, o peggio indecisione, può causare gravi ritardi nell’intervento! La prima cosa da fare è quindi chiamare gli addetti aziendali al primo soccorso o il servizio 118, fornendo tutte le informazioni disponibili sull’accaduto. In ogni azienda questo servizio deve poter prestare l’assistenza medica in attesa dei soccorsi specializzati tenendo conto anche degli eventuali visitatori e del personale esterno presente nei luoghi di lavoro. Se siete in un azienda di piccole dimensioni o siete in un luogo isolato, è indispensabile chiamare il 118. Comunicate dove si è verificato l’infortunio, il numero da cui chiamate e raccontate brevemente cosa è successo, in particolare il numero e la gravità degli infortunati. Ricordate: solo con una comunicazione chiara e comprensibile potete permettere un intervento efficace dei soccorsi.
  68. Non muovete l’infortunato, se avete il sospetto che abbia subito un trauma alla colonna vertebrale, a meno che non sia in immediato pericolo di vita. Le lesioni di una caduta, possono essere aggravate da movimenti non corretti del soccorritore.
  69. Il segnale che vedete, in ogni luogo di lavoro, indica il punto in cui è custodita la dotazione di presidi medici ed i dispositivi di protezione individuale previsti per legge, necessari per gli interventi di primo soccorso. Ovviamente, queste dotazioni possono essere utili solo se sono sempre in perfetto stato. Perciò, devono essere controllate regolarmente rimpiazzando i materiali utilizzati o i medicinali scaduti.