2. Argomenti trattati durante il corso:
Sicurezza e salute dei lavoratori nell’ambiente di
lavoro.
Normativa oggetto del corso:
Dlgs. 81/08 Testo unico sulla Sicurezza sul Lavoro.
Dlgs. 106/09 Disposizioni integrative e correttive del
decreto 81/08, in materia di tutela della salute e
della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Introduzione
3. Le figure della sicurezza in
Rappresentanti dei Lavoratori
per la Sicurezza
RLS:
NominanoLavoratori
Nomina
Medico Competente
MED:
Servizio di Prevenzione e Protezione
RSPP:
Squadra di emergenza
(Vedi organigramma)
Datore di Lavoro
4. IL DETTAGLIO DELLA NOSTRAAZIENDA
AZIENDA:
DATORE DI LAVORO:
MEDICO COMPETENTE:
RSPP:
RLS:
5. Il Datore di Lavoro deve:
Designare il Servizio di Prevenzione e Protezione
(Responsabile e Addetti) che in __________sono:
o RSPP:
o ASPP:
Redigere il documento di valutazione dei rischi.
Fornire ai lavoratori: adeguati DPI (Dispositivi di
Protezione Individuale), formazione ed informazione.
Sorvegliare la corretta applicazione delle procedure, del
materiale e delle conoscenze fornite.
Obblighi del Datore di Lavoro
6. I Lavoratori devono:
Prendersi cura della propria salute e sicurezza e di
quella dei propri colleghi, utilizzando sempre i DPI
prescritti e seguendo con particolare attenzione
tutte le procedure fornite dal Servizio di
Prevenzione e Protezione.
Utilizzare in modo corretto i DPI e le attrezzature
di lavoro:
o Indossando correttamente i DPI;
o Tenendoli sempre efficienti tramite pulizia e
corretto stoccaggio;
o Non modificandone il funzionamento.
Avvisare il Preposto (Capo Turno) e il Servizio di
Prevenzione e Protezione qualora i DPI consegnati
presentino dei difetti.
Obblighi dei Lavoratori
7. Il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) è formato da
un Responsabile (RSPP) a cui possono essere affiancati
degli Addetti (ASPP).
Il SPP deve:
Aiutare il Datore di Lavoro nella stesura della valutazione
dei rischi.
Vigilare sull’applicazione delle normative di salute e
sicurezza.
Partecipare alla riunione periodica.
Visitare gli ambienti di lavoro con il Medico Competente.
Il Servizio di Prevenzione e Protezione
8. Il Medico Competente deve:
Collaborare alla stesura della valutazione dei rischi.
Effettuare l’idonea sorveglianza sanitaria.
Esprimere giudizi di idoneità sui lavoratori.
Visitare gli ambienti di lavoro.
Partecipare alla riunione periodica.
Medico Competente
9. I compiti dei RLS sono i seguenti:
Raccogliere le esigenze dei Lavoratori e discuterle
con la Direzione e con il Servizio di Prevenzione e
Protezione.
Partecipare alla riunione periodica ed alla stesura
della valutazione del rischio.
Porre la sua esperienza maturata nell’ambiente di
lavoro al servizio della sicurezza e della salute dei
lavoratori.
Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza
10. I Preposti devono disporre ed esigere che i
singoli lavoratori usino correttamente i
Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)
messi a loro disposizione dal Datore di
Lavoro.
Obblighi dei Dirigenti e dei Preposti
11. Si intende per Dispositivo di Protezione Individuale (DPI) qualsiasi
attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal
lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi
suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il
lavoro.
In _________ sono considerati dispositivi di protezione
individuale:
o Guanti
o Occhiali
o Maschere (sia filtro singolo che a doppio filtro)
o Calzature di sicurezza
o Otoprotettori
Non sono da considerarsi dispositivi di protezione individuale
gli indumenti ordinari di lavoro (tute, camici) e le attrezzature
di soccorso.
Utilizzo corretto dei D.P.I.
12. I Lavoratori utilizzano i DPI messi a loro
disposizione conformemente all'informazione e alla
formazione ricevute.
I Lavoratori:
a) hanno cura dei DPI messi a loro disposizione;
b) non vi apportano modifiche di propria iniziativa.
I Lavoratori segnalano immediatamente al Datore di
Lavoro o al Preposto o al RSPP qualsiasi difetto
rilevato nei DPI messi a loro disposizione.
Utilizzo corretto dei D.P.I.
13. Cartelli di divieto
Vietato fumare
ed usare fiamme
libere
Vietato fumare
Vietato l’accesso
alle persone
non autorizzate
Vietato spegnere
con acqua
Vietato lubrificare
e manutenere
gli organi in moto
Vietato rimuovere
i dispositivi
di sicurezza
15. Cartelli di salvataggio
Via di fuga
/
Percorso di esodo
Uscita di sicurezza
Punto di raccolta
Infermeria
/
Pronto Soccorso
Lavaocchi
di emergenza
Doccia
di emergenza
16. Cartelli delle attrezzature antincendio
Estintore
carrellato
Lancia
antincendio
Estintore
Valvola di
intercettazione
Pulsante
antincendio
Stop di
Emergenza
(I.E.G.)
17. Cartelli di avvertimento
Pericolo
di ustione
Carichi sospesi
Attenzione!
Carrelli in
movimento
Sostanze nocive
o irritanti
Pericolo di
folgorazione
18. Tutti i prodotti chimici che entrano in azienda devono
avere la scheda di sicurezza.
La scheda di sicurezza è suddivisa in 16 punti e contiene
diverse informazioni, tra cui:
Composizione del prodotto.
DPI da indossare per utilizzare il prodotto.
Misure di Pronto Soccorso in caso di incidente.
Simboli di pericolo.
Frasi di rischio (“H”) e Consigli di sicurezza (“P”).
Numeri e indirizzi da contattare in caso di emergenza.
Le sostanze chimiche
19. Per prevenire i rischi è necessario:
Indossare sempre con cura i DPI.
Durante l’uso di prodotti chimici è vietato fumare, bere,
mangiare, portare le mani al viso, alla bocca e agli occhi.
Non rimuovere, non coprire, non danneggiare l’etichetta
presente sui contenitori.
Non disperdere un prodotto chimico in ambiente.
Le sostanze chimiche
20. L’ordine è la base dei Sistemi di Gestione Aziendale
(Qualità ed Ambiente) e Gestione della Sicurezza in
azienda.
Sistema di Gestione Ambientale: se l’ambiente di
lavoro è in ordine non ci sono pericoli di inquinare
l’ambiente circostante.
Sistema di Gestione della Qualità: se l’ambiente di
lavoro è in ordine ne giova anche la produzione… si
crea valore aggiunto al prodotto!
Sicurezza: in un ambiente di lavoro non idoneo, il
rischio di farsi del male aumenta irrimediabilmente.
ORDINE:
22. L’esposizione prolungata a un forte rumore, può
causare danni irreversibili all’apparato uditivo. Il
danno biologico consiste nella perdita parziale o
totale dell’udito (ipoacusia).
Il calcolo dell’esposizione al rumore viene effettuato
misurando il livello del suono negli ambienti di lavoro
in decibel: dB(A), quindi viene rilevato il tempo di
esposizione al rumore del lavoratore in ogni
postazione che utilizza durante la giornata.
Rumore
23. Le classi di esposizione sono le seguenti:
Inf. 80 dB (misure di protezione non necessarie).
Tra 80 e 85 dB (misure di protezione consigliate).
> 85 dB (misure di protezione obbligatorie).
Rumore
Tipi di
Protezioni Auricolari presenti in
25. La postazione di lavoro è l’insieme che comprende
le attrezzature munite di videoterminale (VDT) con:
Tastiera o altro sistema di input dati ed accessori
opzionali.
Apparecchiature connesse: unità a dischi, telefono,
modem, stampante, supporto per documenti, sedia,
piano di lavoro, ambiente circostante.
Videoterminalista
26. Le postazioni dotate di videoterminale devono essere
concepite con la massima flessibilità ed adattabilità
alle esigenze umane.
Videoterminalista
27. Il videoterminalista deve essere sottoposto
a sorveglianza sanitaria
Il videoterminalista ha diritto a 15 minuti
di pausa ogni 120 minuti di lavoro, tali
pause non sono cumulabili
I danni più gravi che possono derivare
dall’utilizzo dei videoterminali sono quelli
muscolo scheletrici.
Videoterminalista
28. Per movimentazione manuale dei
carichi si intende qualsiasi operazione
di trasporto o sostegno di un carico
da parte di uno o più lavoratori.
Per lesione dorso-lombare si intende
qualsiasi lesione a carico delle
strutture ossee muscolari, tendinee
nervose e vascolari a livello dorso-
lombare.
Movimentazione manuale dei carichi
29. Sollevare un carico piegando le gambe
e non la schiena.
Movimentazione manuale dei carichi
31. Durante lo spostamento di un carico,
va evitato di ruotare solo il busto.
Movimentazione manuale dei carichi
32. OBIETTIVI
- prevenire o limitare pericoli alle persone;
- coordinare gli interventi del personale a
tutti i livelli, in modo che siano ben definiti
tutti i comportamenti e le azioni che ogni
persona presente nell’Azienda deve mettere
in atto per salvaguardare la propria
incolumità e, se possibile, per limitare i
danni ai beni e alla struttura dell’edificio;
- intervenire, dove necessario, con un pronto
soccorso sanitario;
- individuare tutte le emergenze che possano
coinvolgere l’attività, la vita e la
funzionalità dell’impianto;
- definire esattamente i compiti da assegnare
al personale che opera all’interno
dell’Azienda, durante la fase emergenza.
Piano di emergenza (PEI)
33. CARATTERISTICHE
Precisione
Chiarezza e concisione
Concretezza
Revisione e aggiornamento
CONTENUTO
le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di emergenza;
le procedure per l’evacuazione del luogo di lavoro che devono essere
attuate dai lavoratori e dalle altre persone presenti;
le disposizioni per chiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco o
dell’ambulanza e fornire le necessarie informazioni al loro arrivo;
le specifiche misure per assistere le persone disabili;
l’identificazione di un adeguato numero di persone incaricate di
sovrintendere e controllare l'attuazione delle procedure previste.
Piano di emergenza (PEI)