Immagina se… COP 26 fosse la COP della svoltaLuca Lombroso
Tra clima e immaginazione
Live streaming con il noto meteorologo e divulgatore ambientale Luca Lombroso, tar analisi e nuove visioni. Lunedì 27 settembre, ore 10.00.
E se l’immaginazione fosse uno strumento di svolta nella lotta al cambiamento climatico? Se lo chiederà il noto meteorologo e divulgatore scientifico Luca Lombroso, lunedì 27 settembre, alle ore 10.00, in un incontro live streaming dal titolo Immagina se… COP 26 fosse la COP della svolta. L’appuntamento apre la seconda settimana del calendario Carpinscienza, il festival scientifico promosso dagli istituti superiori di Carpi, e conclude la rassegna It’s NATURAL – forestazione urbana dialoghi green, promossa dalla Fondazione CR Carpi per affiancare la massiccia opera di forestazione che sta realizzando nel grande Parco Santacroce, di sua proprietà, per farlo diventare un polmone verde da 10.000 piante a pochi passi dal centro urbano. Il previsto saluto del ministro dell’istruzione durante lo streaming invece non avverrà per sopraggiunti improrogabili impegni istituzionali del professore Patrizio Bianchi.
Dove siamo, dove vogliamo andare, come arrivarci, erano gli slogan della COP 23, ed era il 2017. Partendo da questi interrogativi, Lombroso, in un dialogo con Francesco Natale, studente e conduttore radiofonico, aggiungerà nuovi tasselli di ragionamento, dopo la pausa forzata dei negoziati delle cosiddette “COP”, le grandi “Assemblee di condominio del Pianeta Terra”. A oltre un anno dalla COP 25, il mondo è infatti cambiato. La pandemia da COVID-19 ha lanciato un segnale, una sorta di avvertimento da non sottovalutare. La nostra economia, la globalizzazione, la “civiltà globale interconnessa”, sono estremamente fragili. Il lockdown di marzo 2020 è stato un esperimento involontario unico. Lo stop delle principali attività economiche ha mostrato quanto rapido possa essere il recupero dell’ambiente e della qualità dell’aria, ma anche quanto lento e subdolo sia il sistema climatico. Sono calate le emissioni serra dell’8-10% a livello globale, ma il segnale non si è visto nelle concentrazioni di CO2. Perché questo accada, occorre d’ora innanzi attuare, non per necessità ma per virtù, tagli ancora più ambiziosi delle emissioni. Il dato che emerge, se si guarda al passato, rivela invece che dagli accordi di Rio, nel 1992, alla COP di Madrid del 2019, le emissioni globali sono aumentate del 60%. Ora e non domani serve una svolta, e in questo cambio di passo Lombroso, nel proprio intervento live streaming, guarda alle nuove generazioni. Prendendo spunto Rob Hopkins, prova a individuare la chiave della svolta nella visione di un mondo diverso facendo riferimento a immaginazione e fantasia, virtù particolarmente attive proprio nei giovani. Ed è su questo filo conduttore che l’incontro, introdotto dal presidente della Fondazione CR Carpi, Corrado Faglioni, tesserà i ragionamenti verso l’imminente COP 26.
25 settembre 2001 – 16 settembre 2021: Il peso delle variazioni climatiche ne...Luca Lombroso
l Museo della Bilancia giovedì 16 settembre 2021 dalle 18,30 alle 20,00 in modalità mista (in presenza con prenotazione obbligatoria e diretta streaming) Il peso delle variazioni climatiche negli ultimi 20 anni conferenza di Luca Lombroso meteorologo AMPRO, Osservatorio Geofisico UNIMORE e divulgatore ambientale.
Iniziativa nell'ambito di ALL4CLIMATE - Italy 2021, iniziativa nell'ambito della pre-COP di Milano e COP26 del Regno Unito.
Un'occasione per riprendere ed aggiornare i dati presentati esattamente 20 anni fa nell’ambito di due appuntamenti al museo sui cambiamenti climatici a scala globale e locale, con particolare attenzione alla provincia modenese.
Una breve introduzione sull’esperienza educativa del museo sottolinea l’importanza dei dati scientifici come elemento necessario per avvicinarsi al tema del cambiamento climatico.
Partecipazione in presenza a numero chiuso, prenotazione consigliata scrivendo a didattica@museodellabilancia.it
Diretta Youtube https://www.youtube.com/watch?v=Z_7nwaoCSfE
All4climate2021 Viaggio nel tempo e nel clima di ModenaLuca Lombroso
L’evento va ad inserirsi all’interno del Programma “All4Climate – Italy 2021”, volto a promuovere il 2021 come l’anno dell’Ambizione Climatica.
Quest’anno il Regno Unito ospiterà la 26a Conferenza delle Parti sulla Convenzione ONU sul cambiamento climatico (COP26) a Glasgow, mentre l’Italia ospiterà gli eventi preparatori, tra cui un evento per i giovani e il vertice Pre-COP, che si terranno a Milano dal 28 settembre al 2 ottobre.
Proprio nell’ambito degli eventi preparatori va ad inserirsi All4Climate – Italy 2021, con un obiettivo molto chiaro: fare del 2021 un anno fondamentale per l’ambizione climatica.
L’evento che abbiamo progettato si avvia dall’analisi dei dati meteorologici rilevati dall’Osservatorio Geofisico di Modena, che l’Università gestisce dal lontano 1826 raccogliendo dati e studiando i fenomeni climatici. Accanto agli antichi strumenti, in Osservatorio si trovano le moderne stazioni che ci consentono di alimentare una delle serie storiche di dati meteo più lunghe ed ininterrotte d’Italia.
Un esperto giornalista modererà in diretta dal “Salotto dell’Osservatorio Geofisico” e coinvolgerà esperti di vari aspetti legati al clima, a partire dal nostro meteorologo e divulgatore ambientale Luca Lombroso, che introdurrà la serie storica di temperature misurata a Modena.
Crisi Climatica a IIS Meucci di Carpi 2021Luca Lombroso
presentazione all'assemblea stiudentesca di istituto dell'IIS Meucci di Carpi, 23 marzo 2021, Giornata Mondiale della Meteorologia
video conferenza on line
Immagina se… COP 26 fosse la COP della svoltaLuca Lombroso
Tra clima e immaginazione
Live streaming con il noto meteorologo e divulgatore ambientale Luca Lombroso, tar analisi e nuove visioni. Lunedì 27 settembre, ore 10.00.
E se l’immaginazione fosse uno strumento di svolta nella lotta al cambiamento climatico? Se lo chiederà il noto meteorologo e divulgatore scientifico Luca Lombroso, lunedì 27 settembre, alle ore 10.00, in un incontro live streaming dal titolo Immagina se… COP 26 fosse la COP della svolta. L’appuntamento apre la seconda settimana del calendario Carpinscienza, il festival scientifico promosso dagli istituti superiori di Carpi, e conclude la rassegna It’s NATURAL – forestazione urbana dialoghi green, promossa dalla Fondazione CR Carpi per affiancare la massiccia opera di forestazione che sta realizzando nel grande Parco Santacroce, di sua proprietà, per farlo diventare un polmone verde da 10.000 piante a pochi passi dal centro urbano. Il previsto saluto del ministro dell’istruzione durante lo streaming invece non avverrà per sopraggiunti improrogabili impegni istituzionali del professore Patrizio Bianchi.
Dove siamo, dove vogliamo andare, come arrivarci, erano gli slogan della COP 23, ed era il 2017. Partendo da questi interrogativi, Lombroso, in un dialogo con Francesco Natale, studente e conduttore radiofonico, aggiungerà nuovi tasselli di ragionamento, dopo la pausa forzata dei negoziati delle cosiddette “COP”, le grandi “Assemblee di condominio del Pianeta Terra”. A oltre un anno dalla COP 25, il mondo è infatti cambiato. La pandemia da COVID-19 ha lanciato un segnale, una sorta di avvertimento da non sottovalutare. La nostra economia, la globalizzazione, la “civiltà globale interconnessa”, sono estremamente fragili. Il lockdown di marzo 2020 è stato un esperimento involontario unico. Lo stop delle principali attività economiche ha mostrato quanto rapido possa essere il recupero dell’ambiente e della qualità dell’aria, ma anche quanto lento e subdolo sia il sistema climatico. Sono calate le emissioni serra dell’8-10% a livello globale, ma il segnale non si è visto nelle concentrazioni di CO2. Perché questo accada, occorre d’ora innanzi attuare, non per necessità ma per virtù, tagli ancora più ambiziosi delle emissioni. Il dato che emerge, se si guarda al passato, rivela invece che dagli accordi di Rio, nel 1992, alla COP di Madrid del 2019, le emissioni globali sono aumentate del 60%. Ora e non domani serve una svolta, e in questo cambio di passo Lombroso, nel proprio intervento live streaming, guarda alle nuove generazioni. Prendendo spunto Rob Hopkins, prova a individuare la chiave della svolta nella visione di un mondo diverso facendo riferimento a immaginazione e fantasia, virtù particolarmente attive proprio nei giovani. Ed è su questo filo conduttore che l’incontro, introdotto dal presidente della Fondazione CR Carpi, Corrado Faglioni, tesserà i ragionamenti verso l’imminente COP 26.
25 settembre 2001 – 16 settembre 2021: Il peso delle variazioni climatiche ne...Luca Lombroso
l Museo della Bilancia giovedì 16 settembre 2021 dalle 18,30 alle 20,00 in modalità mista (in presenza con prenotazione obbligatoria e diretta streaming) Il peso delle variazioni climatiche negli ultimi 20 anni conferenza di Luca Lombroso meteorologo AMPRO, Osservatorio Geofisico UNIMORE e divulgatore ambientale.
Iniziativa nell'ambito di ALL4CLIMATE - Italy 2021, iniziativa nell'ambito della pre-COP di Milano e COP26 del Regno Unito.
Un'occasione per riprendere ed aggiornare i dati presentati esattamente 20 anni fa nell’ambito di due appuntamenti al museo sui cambiamenti climatici a scala globale e locale, con particolare attenzione alla provincia modenese.
Una breve introduzione sull’esperienza educativa del museo sottolinea l’importanza dei dati scientifici come elemento necessario per avvicinarsi al tema del cambiamento climatico.
Partecipazione in presenza a numero chiuso, prenotazione consigliata scrivendo a didattica@museodellabilancia.it
Diretta Youtube https://www.youtube.com/watch?v=Z_7nwaoCSfE
All4climate2021 Viaggio nel tempo e nel clima di ModenaLuca Lombroso
L’evento va ad inserirsi all’interno del Programma “All4Climate – Italy 2021”, volto a promuovere il 2021 come l’anno dell’Ambizione Climatica.
Quest’anno il Regno Unito ospiterà la 26a Conferenza delle Parti sulla Convenzione ONU sul cambiamento climatico (COP26) a Glasgow, mentre l’Italia ospiterà gli eventi preparatori, tra cui un evento per i giovani e il vertice Pre-COP, che si terranno a Milano dal 28 settembre al 2 ottobre.
Proprio nell’ambito degli eventi preparatori va ad inserirsi All4Climate – Italy 2021, con un obiettivo molto chiaro: fare del 2021 un anno fondamentale per l’ambizione climatica.
L’evento che abbiamo progettato si avvia dall’analisi dei dati meteorologici rilevati dall’Osservatorio Geofisico di Modena, che l’Università gestisce dal lontano 1826 raccogliendo dati e studiando i fenomeni climatici. Accanto agli antichi strumenti, in Osservatorio si trovano le moderne stazioni che ci consentono di alimentare una delle serie storiche di dati meteo più lunghe ed ininterrotte d’Italia.
Un esperto giornalista modererà in diretta dal “Salotto dell’Osservatorio Geofisico” e coinvolgerà esperti di vari aspetti legati al clima, a partire dal nostro meteorologo e divulgatore ambientale Luca Lombroso, che introdurrà la serie storica di temperature misurata a Modena.
Crisi Climatica a IIS Meucci di Carpi 2021Luca Lombroso
presentazione all'assemblea stiudentesca di istituto dell'IIS Meucci di Carpi, 23 marzo 2021, Giornata Mondiale della Meteorologia
video conferenza on line
Cambiamento climatico: un sfida per l’umanità?Quattrogatti.info
L’innalzamento delle temperature globali verificatosi negli ultimi 200 anni è un fenomeno anomalo e preoccupante, riconducibile con elevate probabilità all’attività dell’uomo sulla terra, alle nostre abitudini e all’organizzazione delle nostre società.
Questa presentazione fornisce una panoramica sul fenomeno scientifico del surriscaldamento della terra, sulle conseguenze drammatiche di un aumento delle temperature e sui principali fattori determinanti di tale fenomeno, con l’obiettivo di chiarire concetti a volte complessi. Viene inoltre approfondito il ruolo dei governi e il recente dibattito politico in vista della Conferenza Mondiale sul Clima di Copenaghen.
Il rifiuto della Terra - verso #paris2015 #cop21Luca Lombroso
la mia ultima presentazione nel percorso "verso parigi", focalizzata anche al tema migranti e profughi climatici
Versione della conferenza "il rifiuto della Terra, Trento lunedì 9 novembre 2015
Rapporto IPCC 2013- climate change and international answerCosimoPieri
This is my final work for University of Florence; It's on IPCC 2013 and the following answers of International environment on climate change, especially relating on COP 21
Unfortunately in Italian
If needed, i can provide English version too ;)
For downloading, please write me on Linkedin
#MeteoredWorldMetDay: Oceani, tempo, clima ed eventi estremi: tutto è connessoLuca Lombroso
Presentazione di Luca Lombroso alla conferenza on line organizzata da Meteored e presentata da Lorenzo Pasqualini, caporedattore di www.ilmeteo.net, alla Giornata Mondiale della Meteorologia 2021
Presentazione al CAI Legnago Venerdì 20 marzo 2015
Versione completa con tutte le slides (alcune non proiettate durante la conferenza) e video you tube citati nella serata al pubblico e nella successiva mattinata di presentazione agli studenti
Uno scenario apocalittico sul futuro della terraStefano Sghedoni
Il protocollo di Kyoto è considerato ormai uno strumento vecchio e inefficace. Gli effetti del riscaldamento globale potrebbero durare sulla terra per oltre un millennio, ma la comunità scientifica mondiale non ha certezze. Pubblicazione Folio - CNPI, pp 28-31 - Aprile 2007
Cambiamento climatico: un sfida per l’umanità?Quattrogatti.info
L’innalzamento delle temperature globali verificatosi negli ultimi 200 anni è un fenomeno anomalo e preoccupante, riconducibile con elevate probabilità all’attività dell’uomo sulla terra, alle nostre abitudini e all’organizzazione delle nostre società.
Questa presentazione fornisce una panoramica sul fenomeno scientifico del surriscaldamento della terra, sulle conseguenze drammatiche di un aumento delle temperature e sui principali fattori determinanti di tale fenomeno, con l’obiettivo di chiarire concetti a volte complessi. Viene inoltre approfondito il ruolo dei governi e il recente dibattito politico in vista della Conferenza Mondiale sul Clima di Copenaghen.
Il rifiuto della Terra - verso #paris2015 #cop21Luca Lombroso
la mia ultima presentazione nel percorso "verso parigi", focalizzata anche al tema migranti e profughi climatici
Versione della conferenza "il rifiuto della Terra, Trento lunedì 9 novembre 2015
Rapporto IPCC 2013- climate change and international answerCosimoPieri
This is my final work for University of Florence; It's on IPCC 2013 and the following answers of International environment on climate change, especially relating on COP 21
Unfortunately in Italian
If needed, i can provide English version too ;)
For downloading, please write me on Linkedin
#MeteoredWorldMetDay: Oceani, tempo, clima ed eventi estremi: tutto è connessoLuca Lombroso
Presentazione di Luca Lombroso alla conferenza on line organizzata da Meteored e presentata da Lorenzo Pasqualini, caporedattore di www.ilmeteo.net, alla Giornata Mondiale della Meteorologia 2021
Presentazione al CAI Legnago Venerdì 20 marzo 2015
Versione completa con tutte le slides (alcune non proiettate durante la conferenza) e video you tube citati nella serata al pubblico e nella successiva mattinata di presentazione agli studenti
Uno scenario apocalittico sul futuro della terraStefano Sghedoni
Il protocollo di Kyoto è considerato ormai uno strumento vecchio e inefficace. Gli effetti del riscaldamento globale potrebbero durare sulla terra per oltre un millennio, ma la comunità scientifica mondiale non ha certezze. Pubblicazione Folio - CNPI, pp 28-31 - Aprile 2007
1. “A causa del cambiamento
climatico, prepariamoci a
evacuare 750 milioni di
persone”
Steven Chu
Premio Nobel per la fisica 1997
Segretario dell’energia USA 2009-2013
2. Dal 1900 al 2018 l’impatto dell’uomo sulla
vita del nostro pianeta è aumentato in
3. Crescita lenta della
popolazione mondiale
per 10’000 anni, poi
brusca accelerazione
a partire dal 1800 Pandemia
di peste nera
1347 - 1352
4. Oggi ogni giorno il
numero di abitanti
della terra aumenta di
252’000
Dal 1900 aumento esponenziale
5. Aumento della popolazione
1850 1900 2000 oggi / 2018
Ticino 118’000 156’000 310’000 353’000 (+299%)
Popolazione in milioni:
Svizzera 2,5 3,3 171 8,67 (+347%)
Europa 276 408 728 739 (+268%)
Africa 111 133 796 1’290 (+1’162%)
Asia 809 947 3’634 4’520 (+559%)
Mondo 1’262 1’650 6’070 7’670 (+608%)
6. Ogni anno una «Germania» in più
Ø Ogni giorno la popolazione della terra aumenta
di oltre 252’000 abitanti
Ø Nel 2018 la popolazione della terra è aumentata
di oltre 92 milioni (la Germania ne ha 81 milioni)
Ø A dicembre 2018 la popolazione mondiale era di
7 miliardi e 669 milioni di persone
7. Non solo la popolazione mondiale
aumenta in modo vertiginoso,
ma consuma anche sempre più
combustibili fossili che immettono
nell’aria quantità sempre maggiori di
CO2
12. Ø Nel dicembre 2018 la concentrazione di CO2 nell’atmosfera
era di 409 ppm (parti per milione), il 150% del livello di CO2
dell’era pre-industriale
Ø Le fluttuazioni naturali del CO2 durante i periodi glaciali hanno
sempre preceduto variazioni analoghe della temperatura
dell’atmosfera
Ø L’ultima volta che la terra ha visto simili concentrazioni di CO2
nell’atmosfera (3-5 milioni di anni fa) la temperatura superava
di soli 3°C quella odierna, ma il livello dei mari era fino a 20m
più alto di oggi.
Fonte World Meteorological Organization
13. Concentrazione di CO2 nell’atmosfera
dati ricavati dai carotaggi di ghiaccio artico
Fonte: NASA
15. Numero di paesi con ondate di caldo anomalo
Fonte: Goddard Institute for Space Studies della Nasa e FAO
16. Cosa è e come funziona l’effetto serra
Ø Azoto e ossigeno rappresentano il 99% dei gas della nostra atmosfera,
ma sono gas che lasciano passare i raggi solari senza assorbirne
l’energia calorica
Ø Altri gas come il CO2 e il metano assorbono invece il calore dei raggi
solari, evitando che si disperda nello spazio. Questi gas, detti gas serra,
rappresentano solo lo 0,1% della nostra atmosfera, ma permettono la vita
sulla terra
Ø Senza i gas serra la temperatura media del pianeta terra sarebbe di -18°C
Ø Se tuttavia aumenta la proporzione di gas serra nell’atmosfera, aumenta
in modo corrispondente anche la temperatura
17.
18. CO2: un ciclo chiuso per milioni di anni
Ø Le piante e le alghe assorbono dall’aria il CO2, da cui estraggono tramite
fotosintesi il carbonio necessario per crescere, e rilasciano nell’aria
l’ossigeno di cui non hanno bisogno
Ø Ossigeno e piante servono da nutrimento agli animali (e all’uomo) che le
trasformano in energia emettendo CO2
Ø Quando le piante muoiono e una parte del loro carbonio finisce nel suolo
dove nel corso di milioni di anni si trasforma in carbone, petrolio e gas e
dove ci è rimasto sepolto fino a un paio di secoli fa
Ø L’uomo ha interrotto questo ciclo naturale estraendo carbone, petrolio e
gas dal sottosuolo e bruciandoli per ricavarne energia, causando così un
brutale aumento dei gas a effetto serra
19. C’è ancora chi pensa che non sia l’uomo
all’origine del cambiamento climatico
Ø Ma secondo un’inchiesta di PNAS, la rivista della National Academy of
Sciences, il 98% dei climatologi è concorde sul fatto che il riscaldamento
globale è di origine umana
Ø L’analisi di 12’000 articoli sul clima pubblicati su riviste scientifiche fra il
1991 e il 2011 arriva alla stessa conclusione: 97% di questi articoli
concordano sul fatto che il riscaldamento del clima è dovuto all’uomo
Ø In quel 3% di articoli contrari sono stati inoltre riscontrati errori metodici,
gravi lacune e l’occultamento di dati non conformi alle opinioni degli autori
24. Caldo eccezionale anche al polo nord
Nei mesi di gennaio e febbraio
2018 le temperature dell’Artico
sono state 4,9°C al di sopra della
media.
l 26 febbraio 2018 l'Artico era di
oltre 35°C più caldo del normale
(rosso), mentre in parte
dell'Europa si avvertivano 10°C
in meno rispetto al solito (blu).
25. Australia: record di temperature, siccità e incendi
Ø Gennaio 2018: Record assoluto di
temperatura a Port Augusta 48,9°C
Ø Gennaio 2018 in alcune località
temperature notturne fino a 33°C
Ø Gennaio 2018: temperature di 8°C a 16°C
superiori alla media in tutto il continente
Ø Gennaio 2017: 47.3°C a Sydney
Ø Lo scorso mese di agosto bruciati 3,6
milioni di ettari di bosco
27. … e il risultato di tutto ciò
1/3 dei 75’000 Flying
Fox caduti morti dagli
alberi
Milioni di pesci morti
nei Murray- Darling
River
28. … e in Svizzera?
In Svizzera la temperatura media annua (estate & inverno, giorno & notte)
era di circa 4°C all’inizio del XX secolo ed è di 6°C (+50%!) nel XXI secolo
Fonte:
Meteo Svizzera
29. Come viene calcolata la temperatura media
della Svizzera
La temperatura media
della Svizzera viene
calcolata ogni anno in
base alla media delle
temperature mensili
registrate dalle stazioni
meteorologiche di 15
località e questo dal 1864
30. Record di temperature in Svizzera
XX secolo: 38,9°C (1921 a Ginevra)
XXI secolo: 41,5°C (2003 a Grono)
Fonte: Meteo Svizzera
31. Svizzera: 2018 l’anno più caldo di sempre!
Ø Con una media di 6,7°C fra dicembre 2017 e novembre
2018 si è registrato in Svizzera un nuovo record
Ø Dopo il 2011 (6,5°), 2014 (6,5°) e 2015 (6,6°), il 2018 (6,7°)
è il quarto anno in poco tempo con temperature ben al di
sopra della media degli ultimi 30 anni che è stata di 5.7°
Ø Ricordiamo che la temperatura media all’inizio del XX
secolo era di soli 4°C
Fonte: Meteo Svizzera
32. In futuro estati con fino a 5,5° in più
Ø Secondo gli ultimissimi scenari climatici (CH2018), senza misure
drastiche per limitare i gas a effetto serra, le temperature
continueranno ad aumentare anche in futuro
Ø La temperatura media dell'aria vicino al suolo aumenterà nei
mesi estivi da giugno ad agosto da 2,5° a 4,5° rispetto ad oggi
Ø Le temperature massime aumenteranno notevolmente più delle
temperature medie. Nei giorni più caldi dell'estate sarà fino a
5,5°C più caldo rispetto a oggi
Fonte: Meteo Svizzera
33. Per sapere cosa ciò significa basta guardare Dubai
Ø Il rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change)
appena pubblicato spiega che l’aumento della temperature media
di 0.5°C rispetto ad oggi avrà effetti catastrofici rendendo il clima
insopportabile in molte parti del mondo
Ø A Dubai ad esempio, già oggi da aprile a ottobre la temperatura
oscilla attorno ai 41°C con punte massime fino oltre i 48°C
Ø A Dubai in questi mesi uscire all’aperto è oramai insopportabile,
per cui oltre ad alloggi, uffici e centri commerciali climatizzati,
hanno dovuto sviluppare intere città-indoor in cui circoli senza
mai mettere un piede all’aperto
34. …. ma c’è di più
Ø Si è scoperto recentemente che la più drammatica estinzione di massa
avvenuta sulla terra 252 milioni di anni fa (periodo Permiano-Triassico)
è stata provocata da un brusco aumento del CO2 nell’atmosfera
Ø Ciò ebbe come conseguenza un aumento brutale delle temperature.
Quelle degli oceani salirono di 10°C, provocando la scomparsa del 95%
delle specie marine, mentre quelle terrestri diminuivano del 70%
Ø Allora l’aumento del CO2 fu provocato da gigantesche eruzioni
vulcaniche in Siberia
Ø Continuando a bruciare combustibili fossili come finora,
raggiungeremo il 20% del riscaldamento del permiano entro il 2100 e il
50% nel 2300
35. Malgrado le misure prese, ogni anno immettiamo
sempre più CO2 nell’atmosfera Nel 2018 immessi
37.1 miliardi di tonnellate di
CO2 (+2.7%)
36. Il CO2 contribuisce per l’80% all’effetto serra, ma
non è l’unico gas a effetto serra …
Ø Il metano (CH4), secondo gas serra per importanza, è aumentato del
257% rispetto all’era pre-industriale. 40% del metano di origine naturale,
60% prodotto da attività umane, come l’uso del gas fossile, l’allevamento
intensivo di bestiame, la coltivazione del riso e lo scioglimento del
permafrost provocato dal riscaldamento globale antropico
Ø Gli alocarburi (CFC, HCFC e HFC. La concentrazione di questi gas
nell’atmosfera è molto bassa, ma il loro potenziale di riscaldamento è da
3.000 a 13.000 volte superiore a quello del CO2
Ø Il protossido di azoto (N2O) è mille volte meno presente nell’atmosfera
del CO2 ma quasi 300 volte più potente nel trattenere il calore.
37. L’Artico: una bomba a orologeria
Ø Si stima che il permafrost delle regioni artiche contenga 1’400
miliardi di tonnellate di metano. L’aumento delle temperature,
sciogliendo il permafrost, libererà enormi quantitativi di questo gas
Ø Si calcola che fino a 50 miliardi di tonnellate di metano potranno
essere rilasciate nell’atmosfera in modo brusco, quando la
temperatura avrà oltrepassato un certo limite.
Ø In quel momento la concentrazione di metano nell’atmosfera del
nostro pianeta aumenterà di colpo di un fattore dodici.
Ø Grazie a un satellite giapponese il fenomeno del rilascio di metano
è per la prima volta visibile e misurabile dallo spazio
40. …. e il CO2 in Svizzera?
Ø Nel 2015 la quantità di gas a effetto serra immessi nell’atmosfera
in Svizzera ammontava a 48.1 milioni di tonnellate (in equivalente
CO2), ossia a 5,8 tonnellate di gas a effetto serra all’anno per ogni
abitante, neonati compresi
Ø ma in questa cifra non sono comprese le emissioni di gas serra
prodotte dai viaggi all’estero, dalle merci importate, dal loro
trasporto e dal traffico aereo e marittimo internazionale. Se si
addizionano anche queste emissioni, sono circa 12 le tonnellate di
gas serra prodotte ogni anno da ogni Svizzero
Fonte: Ufficio Federale dell’Ambiente
41. 1 palloncino = 2,5 litri = 4.9 grammi di CO2
1 kg di CO2 = 204 palloncini
12 tonnellate di CO2 = 2’448’000 palloncini
….. a testa all’anno!
ossia 6’706 palloncini di CO2 a testa al giorno!
… giusto per dare un’idea di che volumi si parla:
42. C’è chi pensa che siamo più virtuosi di altri, ma …
Ø ogni cittadino svizzero produce 12 tonnellate di CO2 all’anno
Ø ogni africano ne produce 0,92 tonnellate all’anno, quindi:
8½ milioni di svizzeri immettono nell’atmosfera
altrettanto CO2 di quasi 111 milioni di africani
Ø ogni cinese ne produce all’anno 5,14 tonnellate, quindi:
8½ milioni di svizzeri immettono nell’atmosfera
altrettanto CO2 di quasi 20 milioni di cinesi
Ø ogni sudamericano ne produce in media 2,16 tonnellate, quindi:
8½ milioni di svizzeri immettono nell’atmosfera
altrettanto CO2 di 47 milioni di sudamericani
43. Chi produce questi gas serra in Svizzera?
Fonte: UFAM - Ufficio Federale dell’Ambiente 2013
44. Esempi dalla vita quotidiana
cifre concernenti l’energia prodotta con fonti fossili
1 tragitto al lavoro coll’automobile (15 km) – circa 2,3 kg CO2
1 bucato con la lavatrice (60°C) – tra. 0,55 e 0,63 kg CO2
1 asciugatrice – tra 1,5 e 3,5 kg CO2
1 lampadina LED (11 W, 730 lumen) – circa 0,007 kg CO2 all’ora
1 bagno nella vasca – circa 1,9 kg CO2
1 doccia calda a 35°C per circa 7 minuti – circa 1,1 kg CO2
1 volo Amburgo – Sydney e ritorno – circa 12.280 kg CO2
45. Un albero di Natale in plastica inquina con ….
40 kg di CO2 = 8’160 palloncini di CO2
di cui:
66% per la plastica
25% per la lavorazione
9% per il trasporto
e i suoi residui chimici ci mettono fino a
500 anni a decomporsi
Un abete naturale, crescendo, assorbe
CO2 dall’atmosfera e si decompone in
pochi mesi producendo solo eccellente
humus
Fonte: Rapporto ISPRA
46. Anche i giganti svizzeri dell’energia elettrica
producono CO2
Ø Nel 2017 le emissioni di CO2 dei 4 maggiori produttori svizzeri di
elettricità (Alpiq, Axpo, BKW e Repower) sono aumentate del 20%.
2/3 dell’elettricità da loro prodotta proviene dal nucleare e da
centrali a carbone e a gas situate all’estero.
Ø Per compensare l’abbandono del nucleare Alpiq, Axpo, BKW e
Repower prevedono di investire nei prossimi anni in centrali ….. al
carbone e a gas … all’estero
Fonte:Schweizerischen Energie-Stiftung
47. CO2 prodotto dal settore trasporti negli USA
(le cifre per la svizzera non sono disponibili)
Automobili 60%
Autocarri & Bus 23%
Trasporto aereo 9%
Altri 4%
Ferrovia 2%
Trasporto marittimo 2%
48. Un grande produttore di CO2 che non t’aspetti: il cemento è
all’origine dell’8% delle emissioni di CO2 a livello mondiale
49. Continuando così la catastrofe è garantita
“Se le emission di CO2 dovessero continuare a crescere come finora
(scenario business-as-usual), vi è il 93% di probabilità che la
temperatura globale media aumenti di oltre 4°C entro la fine del
secolo“
Fonte: Carnegie Institution for Science,
Cio avrebbe effetti devastanti su tutto il pianeta con un aumento del
livello dei mari di 1,5 metri, sommergendo città come Amsterdam e
New York e provocando carestie in vaste parti del mondo.
Fonte: New Scientist
52. “Un termometro non è ne liberale, ne conservatore”
Katharine Anne Scott Hayhoe
Specialista pluridecorata di scienze dell’atmosfera
e professoressa di scienze politiche alla Texas
Tech University
Direttrice del Climate Science Center
Il Time Magazine l’ha inserita nel 2014 nella lista
delle100 persone più influenti del mondo