1. Perché integrare lingua e contenuto?
Impatto educativo e trasformazione della
didattica
Ferdinando Siringo – Liceo Danilo Dolci - Palermo
ferdinando.siringo@istruzione.it
2. Apprendimento e vita
L’apprendimento è una necessità vitale per l’uomo
Fin dall’età della pietra è stato vitale collegare
informazioni per dedurre conoscenze mancanti … e
salvarsi la vita!
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3. Apprendimento e scuola
NOI CREDEVAMO…
Prime iniziative scolastiche pubbliche nel ‘500 e ‘600
(Venezia, area germanica, Francia, Inghilterra) . Concetto di
obbligo. (Prussia 1717)
Costituzione repubblicana francese del 1791. (compito della
Repubblica è creare) ” …un’istruzione pubblica, comune a tutti
i cittadini, gratuita nelle parti indispensabili a tutti gli uomini.”
Costituzione repubblica del 1793. “L'istruzione è il bisogno di
tutti. La società deve favorire con tutto il suo potere i progressi
della ragione pubblica, e mettere l'istruzione alla portata di tutti
i cittadini. “
Il sistema di istruzione pubblica decolla nel secondo Ottocento
con l’obbligo formativo nel clima della Seconda Rivoluzione
Industriale.
NOI GENERAZIONE PRE-DIGITALE CREDEVAMO (e crediamo
?)
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che la scuola fosse (sia) indispensabile per …
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4. 18/11/1
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5. COSA CREDONO VERAMENTE I NOSTRI UTENTI?
I RAGAZZI DI OGGI CI CREDONO ?
E I LORO GENITORI ? E LA CULTURA DIFFUSA ?
Quanto ci credono i nativi digitali ?
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6. PERCHE’ ANDARE A SCUOLA?
Ma qual è la ragione per cui i nostri ragazzi
dovrebbero andare a scuola?
Perché per loro dovrebbe essere una necessità
vitale?
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7. PERCHE’ ANDARE A SCUOLA?
Comprendere risorse e rischi del
mondo del XXI secolo
Sentire l’identità, la cultura, la
cittadinanza e i valori della nostra
comunità nel mondo globalizzato
Sapersi costruire gli strumenti per
difendersi nel XXI…ma conoscenze e
chiavi di lettura vanno in rapida
obsolescenza…
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8. MODELLO PEDAGOGICO
PREVALENTE
MODELLO TRASMISSIVO DEDUTTIVO
1) ADEGUATI AD UNA CULTURA CLASSICO-ACCADEMICA
(perché capaci di recepire informazioni
efficacemente mediante il semplice modello
trasmissivo e di effettuare deduzioni) QUINDI
INTELLIGENTI
2) INADEGUATI (perché non adatti al modello
trasmissivo/deduttivo) QUINDI MENO INTELLIGENTI
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9. PER QUALI ALUNNI LAVORIAMO ?
Il nostro riferimento (benchmark)
sono i lettori/scrittori, che sono i più intelligenti… secondo noi.
Ci sforziamo poi di essere inclusivi verso coloro che riteniamo siano meno intelligenti o che potrebbero
esserlo di più…
ALUNNI CONSIDERATI PIU’ DOTATI = INTELLIGENZA VERBALE-LOGICA INCLINAZIONI PIU’
SIMILI AL NOSTRO MODELLO DI ISTRUZIONE
ALUNNI CONSIDERATI MENO DOTATI = DOTATI DI FORME DI INTELLIGENZA MENO RILEVANTI,
PER IL NOSTRO SISTEMA SCOLASTICO, A VOLTE I PIU’ CREATIVI.
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11. L'utilizzo di questi contenuti è consentito esclusivamente in ambito scolastico 18/11/14
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12. da Breakpoint and Beyond, George Land and Beth Jarman, 1998
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13. I limiti del modello tradizionale in sintesi
Perché la capacità creativa, la genialità divergente, si
deteriora con la scolarizzazione?
La soluzione al problema DEVE essere alla fine di
un percorso logico deduttivo rigido.
I passaggi non possono essere saltati
La collaborazione è vietata nel sistema competitivo
L’accesso a risorse alternative è un imbroglio nella
finzione scolastica
La sintesi è guardata con sospetto
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14. IN QUALE SECOLO SIAMO RIMASTI?
Il nostro sistema educativo è ancora dominato da una
specifica visione dell’intelligenza, funzionale in
passato, ma nell’era digitale sono valorizzate tutte le
intelligenze.
Non abbiamo approcci didattici specifici per coltivare e
valorizzare la creatività della persona
La spinta alla standardizzazione peggiora la situazione
perché riduce gli spazi che teoricamente gli insegnanti
avrebbero a disposizione per personalizzare i percorsi
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15. IL NOSTRO MODELLO E’ CAMBIATO?
Fra le intelligenze esistenti
quali vengono valorizzate
dalla nostra scuola?
Cosa fa l’insegnante medio
di fronte al pensiero
divergente?
E di fronte alla capacità
creativa?
Cosa consente il sistema
scolastico ?
Adottiamo sistemi di
valutazione adeguati?
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16. Il modello finlandese
Classi laboratorio
Minimo divario al mondo fra forti e deboli
Neutralizzazione della competizione e del giudizio fino alla fine dell’obbligo
Abolizione dei test
Docenti pedagogicamente altamente professionali
(50% delle ore di insegnamento sono di formazione obbligatoria)
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17. L’Italia è antropologicamente condannata?
“Il bambino può rivelare caratteri che, curati
scientificamente, conducono a risultati inaspettati per
i quali l’uomo sembra appartenere ad un’altra specie
molto superiore”
“Nulla esiste di già formato: esiste soltanto una
mente assorbente … di qui possiamo giudicare la
nostra grande responsabilità perché questo piccolo
non ha una fatalità di sviluppo”
“La mente si organizza attraverso la mano”
MARIA MONTESSORI
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18. LA SITUAZIONE DEI NATIVI DIGITALI
I nativi digitali si trovano in una situazione opposta a quella
dei loro docenti quando andavano a scuola:
dispongono di una conoscenza virtualmente illimitata e
abbastanza facilmente accessibile
non sono stimolati a compiere inferenze e deduzioni
perché anche di esse, già bell’e pronte, abbonda la rete
ricevono poco stimolo verso il pensiero filosofico, mentre
sono molto capaci di comunicare informazione, anche se
non è esito di riflessione profonda
hanno sostanzialmente bisogno di capacità critiche e
interpretative e di modelli etici
LA NOSTRA SCUOLA E’ SINTONIZZATA CON QUESTI
BISOGNI?
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19. HAI MAI PROVATO?
Hai mai provato a sederti ad un banco e stare 6 ore
ad ascoltare altri adulti che parlano di cose che sono
nei libri di testo che hai già a casa, scrivono su una
lavagna con il gesso e, qualche giorno dopo, ti
chiedono di ripetere ciò che hanno detto, che in
genere è ciò che è nel manuale ?
E se in quei banchi ci sono sedute persone giovani
che sanno ritrovare quelle stesse informazioni in
pochi secondi con gli smartphone ?
E se queste persone quindi avessero bisogno di
altro oltre i contenuti ?
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20. MA E’ SOLO COLPA DEI DOCENTI ?
O dell’organizzazione scolastica ?
Scuole come misura del contesto in cui operano
Come luoghi o non luoghi?
Marc Augé definisce i nonluoghi in contrapposizione ai luoghi antropologici, quindi tutti quegli spazi
che non sono identitari, relazionali e storici
Come comunità o non
comunità?
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21. MA E’ SOLO COLPA DEI DOCENTI ?
Scuola che aiuta a crescere o seleziona?
La scuola dei test, la scuola dei voti, a chi serve?
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22. Che cosa offriamo noi come scuola nella
grande maggioranza dei casi?
Metodologie sostanzialmente frontali
Docenti che gestiscono i materiali disponibili e il lavoro
d’aula utilizzando il modello cognitivo su cui si sono
formati che è sostanzialmente ottocentesco, nel senso
dell’erudizione, ovvero l’accumulo della nozione
Libri di testo troppo spesso impostati sull’accumulazione
lineare delle conoscenze
Un sistema di valutazione che, coerentemente con
l’impostazione cognitiva sopra descritta, chiede al
discente, dopo avere accumulato e ingerito, di risputare
fuori il tutto, (quante volte i nostri alunni usano il termine
ripetere la lezione !). Valutazione basata sulla
misurazione delle quantità delle cose ripetute, della
coerenza e chiarezza dell’esposizione, che crea un
contesto competitivo su capacità sostanzialmente
mnemoniche.
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23. MA I DOCENTI SONO I CATTIVI?
Competenze pedagogiche dei docenti disciplinaristi
RARE
Investimento formativo su di esse
LIMITATO
Incentivazione delle competenze
ASSENTE
Eppure i docenti vivono spesso un forte disagio in classe.
1. Difficile interazione cognitiva con gli studenti
2. Difficile comunicazione con le famiglie su valori e
modelli
3. Sensazione di essere “riserva indiana”
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24. QUAL E’ IL RUOLO DEL DOCENTE CLIL?
Vengo stimolato su
un problema da
risolvere
Cerco
autonomamente
contenuti e soluzioni
Propongo
l’interpretazione al
gruppo
Eventualmente
supportato da guide
di ricerca e fonti
Lavoro insieme al
gruppo per
arricchirla
ampliando le mie
conoscenze
Sono in grado di
discutere la mia
interpretazione
Un percorso più
coinvolgente per
lo studente
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25. RIBALTAMENTO DELLA PEDAGOGIA E CLIL
Oggi serve una pedagogia rivoluzionata, “ribaltata
capace
- più che di trasmettere contenuti da far apprendere
nel migliore dei modi
- di insegnare come i contenuti si selezionano e si
connettono e come si esercita il pensiero critico per
dedurre le teorie di gestione della realtà complessa.
LA DIDATTICA CLIL OBBLIGA IL DOCENTE
A RIPENSARE IL MODELLO COGNITIVO
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26. APPRENDERE I CONTENUTI ATTRAVERSO LA LINGUA
CONTENT and LANGUAGE INTEGRATED LEARNING
1) E’ CLIL un docente con ottima competenza linguistica
che gestisce una lezione frontale nella sua disciplina
non linguistica?
2) E’ CLIL l’utilizzo di fonti e manuali in lingua straniera su
cui impostare le relative verifiche ?
3) E’ CLIL una lezione che, utilizzando materiale della
disciplina non linguistica in L2, punta all’apprendimento
di strutture linguistiche?
4) E’ CLIL una lezione che, utilizzando materiale della
disciplina non linguistica in L2 punta all’apprendimento
dei contenuti disciplinari e, più o meno direttamente,
all’esercizio e rafforzamento delle strutture linguistiche
di L2?
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27. LE AREE OBIETTIVO
DELL’APPRENDIMENTO CLIL
L 1 L 2
CONTENUTI DISCIPLINARI
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28. VANTAGGI EDUCATIVI
Prepara gli studenti ad una dimensione internazionale e
interculturale
Motiva all’apprendimento di altre lingue
Migliora la comprensione del linguaggio specifico
Migliora le abilità orali e scritte del livello linguistico
Potenzia lo scambio comunicativo (fluency-BICS) rispetto alla
focalizzazione sulla accuratezza formale (accuracy- CALP)
Incoraggia i docenti verso una didattica non frontale/trasmissiva, ma
fondata sull’attivazione delle competenze degli studenti e sulla
cooperazione
Incoraggia i docenti verso una didattica che fa largo uso dei mezzi
multimediali
BICS: basic interpersonal comunication skills
CALP: cognitive accademic language proficency
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29. TEMI PEDAGOGICI CHIAVE NELLA CLASSE CLIL
Effetti positivi sulla Lingua straniera (L2)
Comunicazione in ambiente bilingue(L1+L2), translinguistico
Caratteristiche del dialogo educativo (contenuto + lingua)
Livelli di esposizione
bassa: 5-15% delle ore di insegnamento
media: circa 15-20%
alta: oltre 50%
Ampio uso delle TIC
Conoscenza interculturale
Sviluppo della competenza linguistica interlingua (fra L1-L2)
Stili di apprendimento nuovi
Strategia di insegnamento nuove
Miglioramento nella lingua madre
Percentuale lingua/contenuto. Regola la focalizzazione.
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30. IL NODO DEL TEAM CLIL DI CLASSE/SCUOLA
1. E’ possibile la sintonia con l’insegnante di lingua?
2. E’ possibile gestire l’esperienza in modo paritetico?
3. Come possiamo evitare di scaricare le responsabilità?
4. Possiamo valorizzare nel percorso CLIL risorse quali conversatori,
scambi con l‘estero etc. ?
RICONOSCIMENTO DEI RUOLI DI CIASCUNO
L’insegnante di disciplina ha la responsabilità
del vocabolario specifico
della padronanza del contenuto
delle funzioni linguistiche connesse alla
materia (polirematiche, collocazioni)
L’insegnante di lingua sovraintende alle
abilità di ascolto, lettura, pronuncia e scrittura
correttezza grammaticale
aspetti della cultura
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31. Temi linguistici per il docente DNL
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32. ALTRI ESEMPI DALLA CASSETTA DEGLI
ATTREZZI
CONTRASTING IDEAS
Instead, although, while, in spite of, neverthless,on the other
hand,on the contrary, while it is true that, despite the fact that
CHANGING TOPIC
Turning to, as regards, moving on to, with regard to
EMPHASISING
Mainly, mostly, most often, above all, significance is, crucially
SUMMING UP
In conclusion, in summary, to sum up, overall, to conclude, in short
LINKING PHRASES
For example, however, but, next, similarly, in the same way, finally
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33. ESEMPI DI LOCUZONI SPECIFICHE
ORDERING EVENTS (ordinare eventi)
At first, initially, firstly, to begin with, at the beginning of the,
during the
In the, by, before, then, after the, in addition to this,
furthermore
EXPRESSING CAUSE and EFFECT (collegare)
Thus, consenquently, because, as a result of, this means
that, due to the fact that, therefore, this caused
MAKING COMPARISON (confrontare)
Compared with, in comparison with, similarly, in the same
way, likewise
GIVING ADDITIONAL INFORMATION (aggiungere
informazioni)
In other words, that is, to put more simply
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34. ESEMPI DI CAMPI DI INTERESSE
GRAMMATICALE
HISTORY:
past simple
past perfect
past passive
third conditional
numbers and dates
SCIENCE:
present simple
present simple passive
past simple passive
“will” future
comparatives
numbers and dates
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35. STRUTTURA DI MASSIMA DELLE UNITA’
1. Prima fase: WILF- what I’m looking for ? (l’insegnante esplicita su cosa verterà la lezione)
2. Presentazione dell’argomento attraverso un GRAFICO, IMMAGINE, VIDEO – WARM UP
3. Interazione preliminare sull’argomento (cosa sai, cosa pensi di sapere? Cosa vorresti sapere?)
ACTIVATING PREKNOWLEDGE
4. Attività pratiche predisposte dall’insegnante con riferimento alle competenze linguistiche con i ragazzi
attraverso le ATTIVITA’ (lettura, ascolto, scrittura, parlato etc. MANTENERE L’ORIENTAMENTO AL
COMPITO – TASK ORIENTED ACTIVITIES
5. Eventuale Breve spiegazione teorica supportata da un testo scritto DISCUSSION, SUMMARISING
6. Eventuali aggiornamenti sui contenuti DISCUSSION, SUMMARISING
7. Schede lessicali e puntualizzazioni grammaticali GRAMMAR DISCUSSION
8. Esercizi graduati, mirati non solo all’acquisizione di conoscenze ma anche di capacità di rielaborazione
REVISING
9. Lavori di gruppo, di ricerca e rielaborazione (webquest etc.) REVISING
Questa fase può essere anche anticipata prima dell’inizio del percorso se si vuole dare una struttura
“flipped”- capovolta.
10. Conclusione con valutazione comune del percorso e individuazione del metodo e dei contenuti più
importanti appresi.
11. Valutazione sommativa.
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36. VANTAGGI DI METODO
Lezione frontale ridotta al minimo
Verifica continua del processo di apprendimento
Diversificazione delle attività
Valorizzazione dell’apporto del gruppo (gli studenti
imparano anche tra loro)
Esercizi pratici
Continue gratificazioni agli studenti
Gli studenti riflettono sul metodo di lavoro (ciò che
accade in classe) e apprendono metodo di studio
Gli studenti acquistano maggiore consapevolezza
della lingua, sia la L1 che la L2, come strumenti
cognitivi.
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37. VANTAGGI DI METODO
Aiuta insegnanti e studenti a riconoscere modalità di linguaggio comuni e
ricorrenti nella disciplina
Crea un linguaggio condiviso interdisciplinare
Offre un procedimento di base per mettere a punto attività che integrino
LINGUAGGIO E CONTENUTO
Induce/obbliga gli insegnanti a programmare in modo più veloce ed efficace
Aiuta gli insegnanti a mettere a fuoco ciò che gli studenti hanno
bisogno di capire
Stimola gli insegnanti a lavorare con appropriate attività di valutazione
Identifica le potenziali richieste linguistiche
Offre un meccanismo di controllo per misurare che né il linguaggio né il
contenuto vanno perduti nello svolgimento della lezione
Gradualmente il docente CLIL comincia a modificare la sua didattica nel
suo insieme, anche in Lingua madre e l’assetto dell’aula si trasforma
positivamente.
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38. OSTACOLI OGGETTIVI
Compatibilità fra impostazione didattica classica, lineare, trasmissiva
e metodo CLIL basato su sintesi, cooperazione, attivazione degli
studenti.
Il tempo. Ad esempio: Storia 2 sole ore di insegnamento alla
settimana, compreso il CLIL… Ampliare il tempo curriculare?
Gli educatori non solo non sono nativi digitali (questa è una
condizione generale nel mondo), ma hanno un bagaglio culturale
strettamente legato alla disciplina che insegnano e poco sviluppato
sul versante degli strumenti pedagogici (caratteristica italiana)
MODELLO DELL’ERUDIZIONE POST-UMANISTICA
Elaborare una nuova epistemologia della professione e nuove
tecniche RICHIEDE TEMPO E IMPEGNO. E’ assolutamente
necessario un programma di investimenti per la formazione e
l’incentivazione dei docenti.
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39. ANDARE CONTROCORRENTE
Un docente che ribaltasse il processo educativo
motivando gli alunni alla ricerca autonoma e
diventando un tutor educativo riceverebbe supporto
dalle famiglie, dalla scuola?
Un docente che provasse a utilizzare meccanismi di
valutazione non competitivi è compatibile con le
regole del sistema?
Il sistema è dotato degli strumenti, attrezzature,
spazi necessari?
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40. EPPURE NE VALE LA PENA…
Una classe che si pone in atteggiamento attivo nei confronti
dei problemi posti dal docente costruisce meglio, e ne diventa
anche pienamente consapevole, le competenze per dominare
i contenuti e gestirli. In questo modo anche gli alunni in
difficoltà costruiranno il proprio percorso di competenze:
ovviamente lo costruiranno secondo le proprie capacità, ma
raggiungeranno probabilmente un livello di base, di fatto
costruendo un percorso individualizzato che con
l’insegnamento frontale tradizionale non sarebbe stato
possibile, per motivi di tempo e organizzazione della didattica,
fornire.
Il clima fra studenti e docente cambia e diventa di co-costruzione.
Non è più necessario operare controllo
poliziesco, ricatto morale o pressione psicologica se il
meccanismo funziona.
Nonostante appaia un “salto nel buio” rispetto al modo
tradizionale di insegnare, una metodologia di insegnamento
ribaltata, una volta sperimentata, dà risultati così buoni che
difficilmente si torna indietro.
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41. MA C’E’ DA LAVORARE DI PIU’…
Certamente c’è più materiale da preparare prima, il
docente parla meno, quindi deve fornire alla classe più
materiali di lavoro. Ma qui vengono in aiuto le TIC che
sono di ottimo supporto per questa metodologia e che
sono peraltro un ottimo mezzo per comunicare e
coinvolgere gli studenti.
Il docente finisce per lavorare di più nella preparazione,
ma fa molta meno fatica in classe per coinvolgere gli
alunni e, di fronte ai migliori risultati di questi, finisce per
avere maggiori soddisfazioni.
E’ presumibile che dopo alcuni anni di lavoro con questa
metodologia i tempi di preparazione si riducano e tutto
diventi più efficiente ed efficace anche fuori dal contesto
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42. BUONI EFFETTI COLLATERALI…
SCAFFOLDING
Il disciplinarista sperimenta quindi
nel CLIL qualcosa di nuovo, ovvero
un ambito di lavoro in cui
approntare unità di contenuto per
la classe declinate in gruppi di
attività in cui gli allievi siano
costruttori attivi della propria
conoscenza e il docente il tutor in
affiancamento (come avviene
nell’insegnamento moderno delle
lingue con il metodo dello
scaffolding)
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43. BUONI EFFETTI COLLATERALI…
ATTIVAZIONE DELLO STUDENTE
Il metodo CLIL richiede una particolare attivazione
autonoma del discente, una sua maggiore
responsabilizzazione e consapevolezza. Il discente avrà la
necessità di focalizzarsi in modo meta disciplinare sulle
competenze. Il docente farà bene a stimolare l’alunno su
una serie di riflessioni metadisciplinari:
So che devo accrescere il mio lessico specifico e ci
lavoro
So che devo connettere ciò che sto leggendo con altro di
simile che conosco per capirlo meglio
So che devo trovare un modo per discuterne con i
compagni e il docente in L2, se possibile
So che devo saperci lavorare in gruppo
So autovalutare le mie competenze e cerco di lavorare
sui miLe'uiti lipzzuondi tqiu edseti cbonotelinuti è consentito esclusivamente in ambito scolastico 18/11/14
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44. BUONI EFFETTI COLLATERALI…
Il docente, infine, sa anche che per colmare il gap comunicativo
e per costruire la metodologia attiva deve fare ampio uso delle
TIC in modo non frontale: webquest, produzione di podcast,
video, presentazioni etc.
Per questo è certo che il docente CLIL, una volta sperimentata
l’efficacia della metodologia finirà per applicarla anche nella
sua pratica didattica ordinaria in lingua madre che ne risulterà
assolutamente rivoluzionata.
Personalmente ho sperimentato il metodo dello scaffolding
nell’insegnamento della storia della letteratura italiana con
interessanti risultati. Mettere gli alunni di fronte al testo
facendo ritrovare in loro autonomamente le capacità e le
conoscenze di base che consentono comunque di
comprendere almeno a un primo livello il testo stesso, o un
evento passato, interpretarlo in autonomia, lavorarci in modo
attivo pone le basi per l’intervento del docente che può
guidare l’allievo a potenziare le proprie competenze.
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45. Temi problematici di sistema
FORMAZIONE LINGUISTICA
FORMAZIONE METODOLOGICA
ETA’ MEDIA DEL CORPO DOCENTE
INNOVAZIONE PEDAGOGICA SU LARGA SCALA
ORGANI COLLEGIALI E DIRIGENTI SCOLASTICI
DIRIGENTI SCOLASTICI E USO
DELL’AUTONOMIA PER SOSTENERE I PERCORSI
CLIL
ASPETTI CONTRATTUALI E INCENTIVAZIONE
POSSIBILE AMPLIAMENTO DELLE ORE
CURRICULARI
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46. GRAZIE PER L’ATTENZIONE…
E BUON LAVORO!!!
L'utilizzo di questi contenuti è consentito esclusivamente in ambito 18/11/14
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