SlideShare a Scribd company logo
1 of 18
Download to read offline
INDICE
  9   Presentazione (Joanne Cafiero)
 15   Introduzione

 21   CAPITOLO 1
      La lettura di libri illustrati da parte dell’adulto

 41   CAPITOLO 2
      Narrare e comunicare

 53   CAPITOLO 3
      Bambini con bisogni comunicativi complessi

 79   CAPITOLO 4
      La storia dei libri «su misura»

103   CAPITOLO 5
      Strumenti per l’inclusione

127   CAPITOLO 6
      Il contenuto

149   CAPITOLO 7
      Il testo in simboli

181   CAPITOLO 8
      Le illustrazioni

195   CAPITOLO 9
      L’impaginazione, il formato e le facilitazioni
      d’uso

217   CAPITOLO 10
      Le modalità d’uso

229   Conclusioni
233   Ringraziamenti
235   Bibliografia
245   Sitografia
249   Appendice
261   I coautori
Introduzione




Introduzione


La collana

      Costruire libri e storie con la CAA è il primo titolo della nuova collana Erickson
sulla Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA).
      La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) è «ogni comunicazione
che sostituisce o aumenta il linguaggio verbale» ed è «un’area della pratica clinica
che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di individui con
bisogni comunicativi complessi» (ASHA, 2005). L’aggettivo «aumentativa» sta a
indicare che tende non a sostituire ma ad accrescere la comunicazione naturale,
utilizzando tutte le competenze dell’individuo e includendo le vocalizzazioni o
il linguaggio verbale esistente, i gesti, i segni, la comunicazione con ausili e la
tecnologia avanzata.
      La CAA nasce inizialmente dalle necessità comunicative di persone con gravi
problemi motori e sviluppo cognitivo nella norma, ma negli anni estende progres-
sivamente il proprio campo di intervento a disabilità molto differenti che possono
coinvolgere l’intenzionalità comunicativa (disturbi autistici), le componenti espressive
e motorie del linguaggio (paralisi cerebrali infantili, amiotrofia muscolare spinale,
distrofia muscolare), la comprensione linguistica (alcune disfasie) o più spesso avere
componenti miste (sindromi di Angelman, di Rett, di Cornelia de Lange, di Down
e altre sindromi genetiche, ritardo mentale, disfasia grave, malattie neurologiche
progressive, gli stessi disturbi dello spettro autistico, ecc.), e a tutta l’area dell’adulto.
      La varietà delle condizioni di disabilità e delle caratteristiche personali e am-
bientali di coloro per cui trova indicazione la CAA hanno fatto sì che le tecniche
e gli strumenti utilizzati siano molti, anche derivati da riferimenti metodologici
differenti. Non sempre però i presupposti da cui partono le singole modalità appli-
cative vengono dichiarati in modo esplicito e confrontati alla luce delle specifiche
popolazioni di utenti seguite.


                                                                                          15
Costruire libri e storie con la CAA


      Orientarsi tra le tante modalità applicative di un concetto universale e capire
quali siano più adatte per i singoli utenti può essere difficoltoso. Manca un luogo che
introduca sistematicamente e in modo critico materiali e temi rilevanti nell’ambito
della CAA. Le molte esperienze che si sono sviluppate in Italia, particolarmente
interessanti perché nate all’interno di un modello forte di inclusione scolastica nel
quale non è possibile semplicemente importare le esperienze straniere, raramente
sono state pubblicate e non sono ancora diventate oggetto di confronto e scambio.
      Obiettivo della collana è pubblicare in modo sistematico esperienze signi-
ficative italiane e straniere, collocandole in un quadro di riferimento critico che
alimenti il dibattito e migliori l’utilizzo della CAA nella pratica quotidiana, per
i bambini e i ragazzi e speriamo sempre di più anche per gli adulti, con un taglio
trasversale a tutti coloro che sono coinvolti nella sua applicazione: famiglie, inse-
gnanti, educatori, operatori sanitari.


Il libro

      Costruire libri e storie con la CAA racconta di come la creazione e la condivisione
di libri illustrati con testo in simboli siano diventate, da una delle possibili proposte
del Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa, il passaggio principale
del modello di intervento del Centro stesso, punto di partenza di un percorso che è
prima di tutto formativo e di coinvolgimento del contesto. Il Centro è un po’ uno
strano organismo ubiquo — che sta qua e anche là, a Milano ma anche a Verdello,
che è sovrazonale, ma anche locale, che ha dentro persone di provenienza diversa
— che, come ogni essere vivente, impara dalla sua esperienza, dal confronto sincero
con le persone, con la realtà, con le cose. Perciò, questo libro racconta di qualcosa
che è successo nei servizi di neuropsichiatria infantile, nelle case delle persone con
disabilità e poi uscendo, nelle scuole, nelle biblioteche, nelle mostre, nei progetti,
nei percorsi formativi e informativi che da un comune di 6000 abitanti si sono
poi diffusi a Milano e in tutta Italia e nei convegni nazionali e internazionali, e
ancora, sempre, negli incontri intimi, speciali, con i bambini, dovunque vivano.
      Ci sembra importante esplicitare subito che i libri e le storie di cui si propone
la costruzione in queste pagine sono pensati per essere ascoltati mentre un «com-
pagno di strada» legge ad alta voce. Le parole e le emozioni che entrano in noi
con la narrazione possono così diventare ingredienti per costruire nostri pensieri
e, nel tempo, anche nostre narrazioni, agli altri. L’espansione dell’intervento di
CAA, la lettura autonoma del bambino o del ragazzo, a cui ognuno deve poter
coltivare il desiderio di arrivare, verranno poi, quando e se sarà il momento, nel
rispetto dei tempi del bambino e del suo contesto.



16
Introduzione


      Il libro è stato pensato e scritto con le stesse modalità con cui è avvenuta
l’esperienza: a più mani, per poter essere seguito da interlocutori diversi, che nei
laboratori formativi sono contemporaneamente presenti. Come nelle narrazioni,
si intrecciano più percorsi e livelli nella trama. Abbiamo imparato da quei geni-
tori che sono tornati più volte alla formazione che ogni lettore, di volta in volta,
ne può scegliere uno differente, in base a come si modificano i suoi interessi del
momento e la consapevolezza.
      Il contenuto del libro ha potuto nascere e svilupparsi grazie al continuo in-
treccio di tre elementi. Il primo è l’esperienza clinica quotidiana, con le famiglie,
i bambini, le scuole, gli operatori dei servizi, e il suo dover crescere e trasformarsi
giorno per giorno in base a cosa è servito, cosa ha funzionato, cosa è stato accettabile
per quel bambino e quella famiglia. Il secondo è l’ascolto dei ritorni dai compagni
di strada, in particolare dei genitori, dei fratelli e degli insegnanti, senza i quali
gli IN-book non esisterebbero proprio. Perché si tratta di un ascolto che implica
la tessitura comune del percorso, e la sua trasformazione. Il terzo elemento è stato
il continuo bisogno di provare a verificare quanto si sta facendo e insieme di met-
terlo in relazione con quanto già si sa nel proprio campo e in altri campi anche
apparentemente molto lontani. Quest’ultimo elemento è stato per noi quello più
arduo: la comunicazione aumentativa è un terreno in cui le variabili in gioco sono
moltissime e la produzione di evidenze è complessa e diversa da quella lineare a
cui siamo abituati in ambito medico. Le conoscenze si collocano al confine di un
numero elevatissimo di altri territori dai quali bisogna imparare ad apprendere.
È la parte su cui ci sentiamo appena all’inizio, con moltissimo ancora da fare.
      E se lo si fa insieme, se non lo si fa nel chiuso della proprio stanza, ma
insieme agli altri, nei luoghi dove la vita è vissuta, la ricerca sembra funzionare
meglio. O almeno le frustrazioni, inevitabili, si affrontano con minore angoscia,
e si impara, e si continua.
      In molti punti abbiamo scelto di raccontare in dettaglio i passaggi avvenuti
nell’evoluzione dell’esperienza e i dubbi che li hanno accompagnati. Si tratta di
passaggi e dubbi che spesso sono presenti nelle fasi iniziali e che tornano quotidia-
namente nei laboratori. La narrazione del percorso e del modo di affrontarli ci è
sembrato potesse essere più utile che la semplice descrizione tecnica del punto d’arrivo.

Contenuti

      Nel primo capitolo, viene approfondita l’importanza della narrazione nella
storia dell’uomo, e come e perché l’ascolto precoce di un adulto che legge possa
essere uno strumento così potente per la crescita e lo sviluppo, nonostante i libri
illustrati per l’infanzia esistano da poco più di cento anni. Nel secondo, vengono


                                                                                      17
Costruire libri e storie con la CAA


delineate le specificità della comunicazione cooperativa umana alla luce delle
nuove conoscenze di psicologia evoluzionistica e sui neuroni specchio, e viene
approfondito il ruolo che hanno al suo interno indicare e mimare, contesto e
conoscenza condivise, cultura comune. Nel terzo capitolo, partendo dai bisogni
comunicativi complessi di alcuni bambini con disabilità, vengono descritti gli
elementi principali dell’intervento di comunicazione aumentativa e alternativa
(CAA), ed evidenziato come negli anni il focus si sia progressivamente sempre
più spostato dal fornire strumenti per la comunicazione in uscita al supportare
la comunicazione in entrata e la comprensione linguistica e comunicativa. Nel
quarto viene raccontata in dettaglio la storia dei libri «su misura» e dei laboratori
formativi, della rilevanza della partecipazione congiunta al loro interno di genitori,
insegnanti e operatori, e della progressiva trasformazione nel tempo dei laboratori
stessi fino ad arrivare al modello formativo e di intervento attuale. Nel quinto
si parla infine dei molti possibili modi di usare i libri in simboli — per singole
persone, per gruppi di utenti con caratteristiche simili, ma anche in biblioteca e
nelle scuole dell’infanzia — e di come, attraverso l’uso generalizzato nei contesti
di vita, essi si siano trasformati da «libri su misura» a IN-book, strumenti per
l’inclusione e il supporto allo sviluppo di tutti i bambini.
       Nella seconda parte del libro vengono approfonditi invece gli aspetti più
pratici della costruzione e dell’uso degli IN-book. Nel sesto capitolo, si parla della
scelta del libro e del suo argomento, di cosa siano un libro personalizzato e un libro
modificato, dei modelli di riferimento che possono aiutare nella costruzione dei
libri e di quanto sia importante l’attenzione alla struttura del testo e della frase per
consentire un’adeguata fruibilità. Nel settimo capitolo, viene ripreso quest’ultimo
passaggio e approfondito il tema dell’intreccio tra sviluppo della comprensione
linguistica e libri in simboli e soprattutto esplicitato in dettaglio cosa si intende
per «testo in simboli completo», perché si sia giunti a ritenerlo fondamentale per
i «libri su misura» e poi per gli IN-book, e quali attenzioni siano necessarie per
produrre un testo in simboli adeguato per l’utente che abbiamo di fronte. Nell’ot-
tavo capitolo viene affrontato il tema della ristrutturazione delle illustrazioni per
aumentarne l’accessibilità visiva. Nel nono vengono descritti una serie di elementi
del libro o del contesto che ne facilitano e completano la fruibilità. Nel decimo
capitolo infine si entra in dettaglio nel modeling e nelle modalità di lettura e di
utilizzo dei libri in simboli.
       In appendice, si può trovare, per chi fosse interessato, un approfondimento
sui tre sistemi simbolici maggiormente rappresentativi in ambito italiano e un
breve elenco di siti di riferimento.
       Il libro può essere utile per introdurre all’argomento coloro che si affacciano
al tema per la prima volta o per capire come e perché leggere ad alta voce gli IN-



18
Introduzione


book a tutti i bambini o ancora per accompagnare le persone che hanno parte-
cipato ai laboratori nell’approfondimento e nell’applicazione dei diversi aspetti.
Per cominciare la produzione dei libri, è comunque consigliata la partecipazione
ai laboratori, perché c’è una parte di esperienza che deve poter essere vissuta con
altri e che non è sufficiente leggere.


Istruzioni per l’uso

       Ci piace pensare che questo libro si possa leggere, usare e sfogliare in tanti
modi diversi.
       Alcuni li abbiamo immaginati, altri ognuno li potrà trovare «su misura» per sé.
       Ad esempio, se si ha voglia di farsi un’idea del contenuto senza entrare troppo
nel dettaglio, si può partire dal terzo capitolo e leggere solo terzo, quarto e quinto.
       Oppure, se si ha voglia di approfondire un po’ di più in che modo costruire
libri e storie con la CAA si intreccia con la storia della narrazione e con lo svilup-
po della comunicazione umana, si possono leggere i primi cinque capitoli, senza
bisogno di andare oltre.
       O si può leggere solo la parte pratica, dal sesto capitolo al decimo. E tornare ai
primi cinque dopo, o non tornarci affatto. O ancora partire dal decimo, e passare
poi al sesto e ai successivi.
       Si può leggere tutto d’un fiato dall’inizio alla fine senza soffermarsi troppo, e
tornare se si ha voglia sulle parti che hanno lasciato dubbi o incuriosito o lasciato
perplessi.
       Si può leggere solo il testo principale, o anche gli approfondimenti nei riquadri.
O sfogliare, spizzicare, saltare avanti e indietro, leggere in momenti diversi, o al
contrario leggere e rileggere o usare delle parti per approfondire…




                                                                                      19
CAPITOLO 3




Bambini con bisogni
comunicativi complessi

                            Se volete sapere come ci si sente quando si è impossibilitati
                            a comunicare, andate a una riunione e fingete di non poter
                            parlare. Usate le mani ma non carta e matita, perché queste
                            generalmente non possono venir usate da persone con gravi
                            disabilità fisiche, impossibilitate a esprimersi verbalmente.
                            Sarete circondati da persone che parlano: che parlano davanti
                            a voi, dietro di voi, intorno a voi, sotto di voi, attraverso voi
                            e anche per voi, ma mai con voi. Voi verrete ignorati finché
                            vi sentirete come un elemento dell’arredamento.
                                                     (Creek, giovane con paralisi cerebrale)


       La comunicazione e il linguaggio sono un punto di arrivo importante nello
sviluppo del bambino, ma ne sono contemporaneamente anche la base e uno degli
strumenti. Come abbiamo visto, sono il veicolo principale della specificità umana,
fondamentali nella costruzione di un’identità condivisa, delle relazioni con gli
altri, di scopi comuni e infine di tutto il percorso di apprendimento successivo,
attraverso narrazioni o ancor più attraverso il pensiero logico, che è profondamente
radicato nell’uso sofisticato del linguaggio.
       La presenza di un disturbo della comunicazione in un bambino influisce
prima di tutto sulla comunicazione stessa, perché interrompe e deforma la conti-
nua costruzione/condivisione di significati tra lui e il mondo che lo circonda. Nei
primi anni di vita, l’interazione comunicativa restituisce al bambino centinaia se
non migliaia di volte al giorno a cosa serve comunicare e quali sono le infinite
sfumature che fanno parte di questo processo e ne aumentano l’efficacia, oltre
a trasmettere tutti i contenuti sociali, relazionali, linguistici e cognitivi che del
processo fanno parte. Ma se, come abbiamo visto, lo sviluppo della comunica-
zione del bambino è un processo altamente interattivo e ricorsivo, nel quale è


                                                                                         53
Costruire libri e storie con la CAA


fondamentale il continuo rispecchiamento reciproco tra (almeno) due partner
comunicativi, che si influenzano a vicenda nel corso dell’interazione, la presenza
di un disturbo di comunicazione influisce profondamente anche sulla capacità
naturale dell’altro di sintonizzarsi e di interagire, sostituendo il circolo virtuoso
naturale con un circolo vizioso.
      Diviene allora evidente perché sia così necessario trovare modalità che
consentano di riattivare precocemente interazioni comunicative funzionali. In
questo senso, la messa in campo tempestiva di interventi di Comunicazione
Aumentativa e Alternativa può avere un ruolo importante nel prevenire sia un
ulteriore impoverimento comunicativo, simbolico e cognitivo sia la comparsa di
disturbi del comportamento, altrimenti particolarmente frequenti tra le persone
con difficoltà della comunicazione.
          La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) è «ogni comuni-
      cazione che sostituisce o aumenta il linguaggio verbale», ed è «un’area della
      pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente
      di individui con bisogni comunicativi complessi». (ASHA, 2005)

      Si tratta quindi di un intervento e non di una tecnica, e come tale può utiliz-
zare tante «tecniche» diverse. L’aggettivo «aumentativa» sta a indicare la continua
attenzione non a sostituire ma ad accrescere la comunicazione naturale, utilizzando
tutte le competenze dell’individuo e includendo le vocalizzazioni o il linguaggio
verbale residuo, i gesti e i segni. Il termine
«alternativa» è stato invece progressivamente
sempre meno utilizzato perché le situazio-
ni in cui l’intervento è «in alternativa» al
linguaggio verbale sono pochissime (quasi
esclusivamente le malattie neurologiche pro-
gressive) e alimenta l’idea che vi sia qualcosa
che entra al posto di qualcosa d’altro, che
«porta via» anziché aggiungere.
      Potremmo dire che un sistema di CAA
è una specie di «decodificatore immediato
continuo» tra il sistema di comunicazione
dell’altro e il nostro, e viceversa. Possono
essere codificati i segnali esistenti o utilizzati
sistemi di simboli o di immagini, in cui tutte
le figure usate hanno scritta sopra la parola
che rappresentano, per renderle comprensi-
bili anche al partner comunicativo.                Fig. 3.1 Esempi di simboli.



54
Costruire libri e storie con la CAA


                Tabelle «su misura» per ogni bambino:
         –   nella scelta del sistema rappresentazionale (PCS, WLS, Bliss, parole, fotografie,
             ecc.);
         –   nella forma e struttura della tabella e nelle dimensioni dei simboli;
         –   nella spaziatura tra i simboli;
         –   nella modalità d’accesso (indicazione diretta o a scansione);
         –   nella scelta del vocabolario e dei contenuti;
         –   nel posizionamento della tabella in relazione alle specifiche necessità motorie,
             visive, cognitive del bambino.
                  Un elemento che può risultare determinante nella costruzione delle tabelle
           è l’incrocio tra spazio a disposizione, numero di simboli necessari e dimensioni
           dei simboli stessi in relazione ai bisogni del bambino. Ad esempio, se il bambino
           necessita di simboli più grandi, ci si può trovare costretti dallo spazio a limitarne
           il numero selezionando le parole più significative in quel contesto. La scelta e
           la selezione del vocabolario dei simboli da inserire nelle tabelle rappresentano
                                                   quindi uno dei punti maggiormente critici
                                                   dell’intervento di CAA perché il vocabolario
Le tabelle a tema                                  di simboli prescelto spesso rappresenta le
Una tabella a tema è una tabella che               «uniche parole» a disposizione dell’individuo.
serve per interagire in una specifica atti-
                                                   Effettuare la valutazione, avviare l’intervento,
vità — un gioco, una lettura, un momento
della giornata a casa o a scuola — o per
                                                   scegliere un ausilio, decidere il tipo di simboli
raccontare qualcosa.                               da usare è paradossalmente relativamente
Gli adulti che si trovano a costruire una          facile, rispetto alla fatica di mantenere co-
tabella a tema devono avere capacità               stantemente aggiornato il vocabolario che il
di pre-immaginazione del contesto e                ragazzo ha a sua disposizione, in modo che
dell’attività in cui questa verrà utilizzata.
                                                   sia consono a quelli che sono i suoi bisogni
La tabella a tema deve contenere innan-
zitutto le parole che al bambino interessa
                                                   del momento. Per noi che possiamo attingere
usare e quelle parole che gli servono              a un vocabolario illimitato è difficile da com-
per capire che cosa sta succedendo in              prendere. Proviamo però a fare un esempio:
quella situazione.                                 fino a non molto tempo fa tutti i bambini
Il vocabolario scelto deve rispecchiare            della scuola primaria vedevano i Pokemon
lo «slang» del momento usato dai coe-
                                                   alla televisione. Di conseguenza, spesso un
tanei e non dimenticare verbi, emozioni,
aggettivi, concetti astratti, i termini di         bambino con un sistema di comunicazione
uso comune, lo «small talk» e tutte le             aumentativa sufficientemente elaborato aveva
espressioni che consentono di meta-                scelto di avere a disposizione delle tabelle a
comunicare. Va fatta molta attenzione              tema sui Pokemon, tabelle che servono per
al rischio di appiattirsi su di un livello         comunicare su argomenti o attività specifi-
denominativo.
                                                   che, in modo mirato e approfondito.



        70
Bambini con bisogni comunicativi complessi




Fig. 3.12 Tabelle a tema per giocare con la cucina.


      Aveva così buoni momenti di interazione e scambio con i compagni di scuola.
Immaginiamo però che qualche mese dopo i Pokemon non interessino più nessuno,
e che tutti a scuola parlino dei Digimon; se non sono state strutturate delle tabelle
a tema sui Digimon, il nostro bambino non potrà in alcun modo chiacchierare
con i compagni dell’argomento del giorno. Egli infatti non può semplicemente
attingere dal proprio vocabolario interno e pronunciare le parole: è costretto ad
attingere al vocabolario che noi gli mettiamo a disposizione. Ecco perché il nostro
ruolo e quello dell’ambiente di vita è così fondamentale. Senza il nostro continuo
supporto a quello che è il vocabolario di immagini disponibile, le possibilità di
interagire per l’utente diminuiscono drammaticamente.
      In un bambino che cresce, le parole che ha bisogno di usare, i commenti che
possono servire, le richieste che ha bisogno di fare si modificano continuamente.
Il costante aggiornamento del vocabolario è l’elemento principale che sostiene
la motivazione dei ragazzi all’uso della CAA, vale per le tabelle a tema (l’attività
cambia, si amplia, si approfondisce, la si vuole raccontare a casa, si introducono



                                                                                             71
Costruire libri e storie con la CAA


       Come abbiamo visto, l’introduzione dei libri in simboli avviene nel modo
più naturale possibile: il modeling viene utilizzato per la lettura condivisa da parte
dell’adulto, senza troppe spiegazioni rispetto ai simboli, in modo da renderli subito
«libri della classe» e non strumenti riabilitativi del bambino disabile. L’introduzione
«ecologica» del sistema simbolico apre la strada ai successivi strumenti di CAA
(strisce delle attività, tabelle di comunicazione, ecc.) in un contesto che non ha
più bisogno di spiegazioni su come andranno usati, perché è pronto ad accoglierli
e a riconoscerli nella loro funzione. I bambini considerano i simboli come vere
e proprie parole perché
li hanno già incontrati
nei libri; sono pronti a
utilizzarli per comuni-
care e spesso finiscono
per usarli spontanea-
mente anche con altri
compagni con difficoltà
nell’uso del linguaggio
di qualunque natura.
       La produzione del
pool di 10-15 libri su Fig. 5.12 Leggere insieme è coinvolgente.
misura va a integrare la
preesistente biblioteca di classe o a costituirne una ex novo nel caso non ne fosse
presente alcuna. I libri in simboli diventano così nel giro di pochissimo tempo un
patrimonio di tutti i bambini. Educatrici e genitori preparano nuovi libri in base
alle richieste dei bambini, agli eventi che riguardano tutta la classe (Natale, nascita
di fratellini, ecc.) o agli argomenti della programmazione didattica; scelgono nuovi
titoli da proporre attraverso lo scambio con altre famiglie e scuole o il prestito dai
cataloghi delle biblioteche. È un processo che le insegnanti della scuola dell’infanzia
attivano in breve tempo, proprio grazie alla capacità inclusiva che il libro in simboli
ha in sé, che è quasi sempre evidente fin dalla prima lettura fatta in classe.
       Se infatti vogliamo pensare in un’ottica inclusiva, non possiamo prescindere
dalla necessità di dare in mano ai compagni di classe strumenti concreti che per-
mettano lo sviluppo di attività piacevoli e momenti di vero scambio comunicativo.
È noto a tutti il rischio di isolamento che vive il bambino che non comunica,
rispetto al gioco e rispetto ai compagni che molte volte non sanno come orga-
nizzare un’attività nella quale egli possa davvero partecipare. La lettura dei libri
su misura diventa da questo punto di vista la prima attività che un bambino con
bisogni comunicativi complessi e i compagni della scuola dell’infanzia possono
organizzare in completa autonomia, senza la mediazione continua dell’adulto. La



122
Strumenti per l’inclusione




        Fig. 5.13 Un gioco modificato con l’introduzione di simboli.


struttura dei libri permette infatti lo sviluppo di una «lettura» autonoma dei simboli
da parte dei bambini che, se dapprima tendono a godersi la lettura ad alta voce e il
modeling fatto dall’educatore, in seguito apprezzano molto la possibilità di fruire
autonomamente del libro. Non è raro osservare bambini che, pur non avendo an-
cora sviluppato la funzione della lettura alfabetica, leggono l’uno all’altro ad alta
voce, indicando e riconoscendo uno per uno i simboli del testo. La capacità dei
bambini in età prescolare di organizzarsi attraverso gli strumenti di CAA nel gioco
e nella relazione con il bambino con bisogni comunicativi complessi nasce dalla
lettura di libri in simboli e si consolida nel tempo, diventando una vera modalità
inclusiva d’interazione in cui l’altro è davvero pensato nelle sue caratteristiche.
      Rende bene l’idea quanto racconta ancora l’educatrice di Grazia:
          Con l’arrivo della primavera i momenti di gioco libero si sono spostati
     dalla classe al giardino.
          Io mi ero organizzata con il comunicatore e le tabelle dei giochi di movi-
     mento che si fanno all’aperto, come bandierina, strega comanda color… poi
     un bambino mi ha chiesto se potevo portare in giardino i libri e così, accanto
     ai bimbi che correvano e andavano su e giù dallo scivolo, sotto la tettoia
     all’ombra c’erano gruppetti di bimbi che leggevano i libretti.
          Questo è stato molto importante per Grazia che, essendo impossibilitata a
     muoversi, non gradiva particolarmente le uscite in giardino. Invece, la lettura
     all’ombra con i compagni le ha permesso di essere coinvolta in un’attività in
     cui lei era pienamente competente e le ha permesso di essere parte attiva di
     un gruppo.



                                                                                            123
Costruire libri e storie con la CAA




Fig. 6.5 Un esempio di pagina di un libro personalizzato semplice.




Fig. 6.6 Esempio di pagina di un libro modificato molto semplice (No, no e poi no!, Mireille
         d’Allancé, Babalibri Editore, 2001).



  grattarsi, quello per studiare e alla fine mostrò a Piccolino i suoi giocattoli. «Sei
  così piccolino che dovrò costruire dei giocattoli solo per te», tratto da Piccolino);
– molti simboli per pagina (approssimativamente tra 20 e 40; figure 6.7 e 6.8).



138
Il contenuto




Fig. 6.7 Un esempio di pagina di un libro personalizzato elaborato.




Fig. 6.8 Un esempio di pagina di un libro modificato elaborato (A letto, piccolo mostro!, Mario
         Ramos, Babalibri Editore, 2005).



                                                                                          139
Costruire libri e storie con la CAA


e che buono) e 3 non lo sono affatto (arriva, corro e veloce). Il testo andava quindi
alleggerito e Aiuto! era la parola alla quale era meno problematico rinunciare.
In alternativa, avrebbe potuto venire tolto veloce, o entrambe, a secondo delle
caratteristiche specifiche dell’utente. Un altro elemento importante da tenere in
considerazione è se il bambino sia già stato esposto ad alcuni dei simboli oppure
no, sia in altre pagine dello stesso libro che in libri precedenti.

Testo ristrutturato per un libro semplice

          Cappuccetto Rosso corre nel bosco e vede un prato pieno di tante fragole
      rosse.
          La bambina pensa: «Ora le mangio tutte».
          Che buone!
          Dopo Cappuccetto Rosso pensa:
          «Scappo veloce dalla nonna perché nel bosco c’è il lupo cattivo. Che paura!».




Fig. 7.31 Ristrutturazione del testo: versione semplice.


     Nel passaggio ai simboli, sono state eliminate alcune parti perché ci si è resi
conto che benché il numero di simboli necessari fosse di poco superiore all’atteso
(21 contro gli 8-20 previsti; i simboli che si ripetono contano per uno solo), la


174
Il testo in simboli


struttura sarebbe rimasta eccessivamente complessa. «Vede un prato pieno di
tante fragole rosse» può essere reso con uguale efficacia da «Vede tante fragole»;
«Ora le mangio tutte» può essere reso in modo più chiaro con «Ora mangio tutte
le fragole», esplicitando il complemento oggetto ed evitando il pronome le, che è
di acquisizione più complessa e tardiva, oltre a essere più difficoltoso da rendere
in simboli. In particolare poi l’ultima frase è davvero troppo complessa per un
libro semplice, include addirittura una causale e va pertanto resa più lineare. La
prima parte — «Dopo Cappuccetto Rosso pensa:»— può tranquillamente essere
tolta senza modificare in modo significativo la vivacità della storia. La seconda
deve invece essere girata da «Scappo veloce dalla nonna perché nel bosco c’è il
lupo cattivo. Che paura!» a tre frasi lineari brevi: «Nel bosco c’è il lupo cattivo!!
Che paura!!! Corro veloce dalla nonna». La versione finale risulta composta di 17
simboli, di cui 3 sono ripetuti 2 volte.

Testo ristrutturato per un libro elaborato

          Cappuccetto Rosso corse nel bosco e vide tante fragole invitanti.
          La bambina le raccolse e le mangiò tutte. Erano davvero buonissime!
          All’improvviso Cappuccetto Rosso ricordò la nonna malata e le parole
      della mamma.
          Subito la bambina corse verso il sentiero.




Fig. 7.32 Ristrutturazione del testo: versione elaborata.


      Nel testo elaborato è possibile cominciare a evidenziare alcuni tempi dei
verbi, se lo si ritiene opportuno. Possono essere evidenziati, oltre agli articoli e alle


                                                                                      175
Costruire libri e storie con la CAA


     Nelle due immagini che seguono (figura 8.9), l’effetto sfumato e la ricchezza
di particolari rendono difficile percepire chiaramente gli elementi più rilevanti.




Fig. 8.9 Esempi di immagini troppo scura e troppo sfumata (A Christmas carol, copyright ©
         Disney).



La rielaborazione delle immagini

       Spesso capita di trovare libri con un testo bello, coinvolgente e ricco di emozio-
ni, ma con immagini che purtroppo non si possono utilizzare direttamente, come
è il caso degli esempi descritti sopra. È importante cogliere subito quando vi è la
possibilità, con poche modifiche, di rendere le immagini maggiormente accessibili
dal punto di vista visivo, esattamente come abbiamo visto per la ristrutturazione
del testo (si veda il capitolo 6).
       Le immagini di un libro possono infatti essere scannerizzate e parzialmente
modificate al computer.
       Trattandosi sempre di immagini soggette a copyright, si tratta di modificazioni
che è possibile fare in modo artigianale, per uso personale e senza fini di lucro.
Altrimenti, è necessario richiedere l’autorizzazione all’autore/editore.
       È possibile ripulire lo sfondo, spostare o eliminare certi elementi o par-
ticolari per semplificare l’immagine e aumentarne il contrasto. Come si vede


190
Le illustrazioni


dall’esempio sotto (figure 8.10 e 8.11), l’immagine originale è stata ristrutturata
togliendo lo sfondo verde che si confondeva con il colore del personaggio e av-
vicinando i due elementi dell’immagine per renderla più semplice da cogliere
con un unico sguardo.




      Fig. 8.10 L’immagine originale: la parte di destra ha poco contrasto con lo sfondo
                e le figure sono molto lontane (Sai perché sono geloso?, reproduced with
                permission by The Five Mile Press on behalf of Trace Moroney, 2011).




             Fig. 8.11 L’immagine elaborata: eliminato il colore di fondo e
                       diminuita la distanza fra i personaggi per evidenziarne la
                       relazione (Sai perché sono geloso?, reproduced with permis-
                       sion by The Five Mile Press on behalf of Trace Moroney,
                       2011).



                                                                                               191

More Related Content

What's hot

Relazione booktrailer Il Piccolo Principe
Relazione booktrailer Il Piccolo PrincipeRelazione booktrailer Il Piccolo Principe
Relazione booktrailer Il Piccolo PrincipeChayn Italia
 
Radiografia dei progetti eTwinning sulle competenze civico-sociali con Qualit...
Radiografia dei progetti eTwinning sulle competenze civico-sociali con Qualit...Radiografia dei progetti eTwinning sulle competenze civico-sociali con Qualit...
Radiografia dei progetti eTwinning sulle competenze civico-sociali con Qualit...Marco Guastavigna
 
Transmedialità e crossmedialità. Storie per ragazzi e nuove tecnologie
Transmedialità e crossmedialità. Storie per ragazzi e nuove tecnologieTransmedialità e crossmedialità. Storie per ragazzi e nuove tecnologie
Transmedialità e crossmedialità. Storie per ragazzi e nuove tecnologieSandra Olianas
 
Laboratorio sulla Bibbia
Laboratorio sulla BibbiaLaboratorio sulla Bibbia
Laboratorio sulla BibbiaMonica Prandi
 
Bibbia A Scuola Primaria Infanzia
Bibbia A Scuola Primaria InfanziaBibbia A Scuola Primaria Infanzia
Bibbia A Scuola Primaria InfanziaMonica Prandi
 
Clil e innovazione pedagogica
Clil e innovazione pedagogicaClil e innovazione pedagogica
Clil e innovazione pedagogicasferra63
 

What's hot (7)

Stranieri in biblioteca
Stranieri in bibliotecaStranieri in biblioteca
Stranieri in biblioteca
 
Relazione booktrailer Il Piccolo Principe
Relazione booktrailer Il Piccolo PrincipeRelazione booktrailer Il Piccolo Principe
Relazione booktrailer Il Piccolo Principe
 
Radiografia dei progetti eTwinning sulle competenze civico-sociali con Qualit...
Radiografia dei progetti eTwinning sulle competenze civico-sociali con Qualit...Radiografia dei progetti eTwinning sulle competenze civico-sociali con Qualit...
Radiografia dei progetti eTwinning sulle competenze civico-sociali con Qualit...
 
Transmedialità e crossmedialità. Storie per ragazzi e nuove tecnologie
Transmedialità e crossmedialità. Storie per ragazzi e nuove tecnologieTransmedialità e crossmedialità. Storie per ragazzi e nuove tecnologie
Transmedialità e crossmedialità. Storie per ragazzi e nuove tecnologie
 
Laboratorio sulla Bibbia
Laboratorio sulla BibbiaLaboratorio sulla Bibbia
Laboratorio sulla Bibbia
 
Bibbia A Scuola Primaria Infanzia
Bibbia A Scuola Primaria InfanziaBibbia A Scuola Primaria Infanzia
Bibbia A Scuola Primaria Infanzia
 
Clil e innovazione pedagogica
Clil e innovazione pedagogicaClil e innovazione pedagogica
Clil e innovazione pedagogica
 

Viewers also liked

Presentación propuestas final
Presentación propuestas finalPresentación propuestas final
Presentación propuestas finalgcaro_rvan
 
La nutricio de les plantes diego
La nutricio de les plantes diegoLa nutricio de les plantes diego
La nutricio de les plantes diegoaulaoberta2012
 
A mensagem da água
A mensagem da águaA mensagem da água
A mensagem da águaESCOLA
 
El Quimi
El QuimiEl Quimi
El QuimiOsky LV
 
Hist Internet
Hist InternetHist Internet
Hist InternetRake1
 
Homenet de paper
Homenet de paperHomenet de paper
Homenet de paperafasia
 
Flip Chart (NEW) v2
Flip Chart (NEW) v2Flip Chart (NEW) v2
Flip Chart (NEW) v2MonaVie
 
Llamame
LlamameLlamame
LlamameGishe
 
Remedies in Contract
Remedies in Contract Remedies in Contract
Remedies in Contract Alia Nazira
 
Human embryonic stem cells-a novel source for in vitro three dimensional oral...
Human embryonic stem cells-a novel source for in vitro three dimensional oral...Human embryonic stem cells-a novel source for in vitro three dimensional oral...
Human embryonic stem cells-a novel source for in vitro three dimensional oral...Dr. Harish Handral
 
Крыжэвіч А. Свята цмока
Крыжэвіч А. Свята цмокаКрыжэвіч А. Свята цмока
Крыжэвіч А. Свята цмокаbudzma
 

Viewers also liked (20)

Presentación propuestas final
Presentación propuestas finalPresentación propuestas final
Presentación propuestas final
 
Dominio Publico
Dominio PublicoDominio Publico
Dominio Publico
 
La nutricio de les plantes diego
La nutricio de les plantes diegoLa nutricio de les plantes diego
La nutricio de les plantes diego
 
A mensagem da água
A mensagem da águaA mensagem da água
A mensagem da água
 
Antzarrak
AntzarrakAntzarrak
Antzarrak
 
O que é a internet?
O que é a internet?O que é a internet?
O que é a internet?
 
El Quimi
El QuimiEl Quimi
El Quimi
 
Parton de yate
Parton de yateParton de yate
Parton de yate
 
Hist Internet
Hist InternetHist Internet
Hist Internet
 
Homenet de paper
Homenet de paperHomenet de paper
Homenet de paper
 
Flip Chart (NEW) v2
Flip Chart (NEW) v2Flip Chart (NEW) v2
Flip Chart (NEW) v2
 
playSafe
playSafeplaySafe
playSafe
 
Gearr
GearrGearr
Gearr
 
Una rosa
Una rosaUna rosa
Una rosa
 
Llamame
LlamameLlamame
Llamame
 
Remedies in Contract
Remedies in Contract Remedies in Contract
Remedies in Contract
 
Happy Birthday Mommy
Happy Birthday MommyHappy Birthday Mommy
Happy Birthday Mommy
 
Breif in pricing2008.05.07
Breif in pricing2008.05.07Breif in pricing2008.05.07
Breif in pricing2008.05.07
 
Human embryonic stem cells-a novel source for in vitro three dimensional oral...
Human embryonic stem cells-a novel source for in vitro three dimensional oral...Human embryonic stem cells-a novel source for in vitro three dimensional oral...
Human embryonic stem cells-a novel source for in vitro three dimensional oral...
 
Крыжэвіч А. Свята цмока
Крыжэвіч А. Свята цмокаКрыжэвіч А. Свята цмока
Крыжэвіч А. Свята цмока
 

Similar to Facilitar comunicacion

Isaac italy contributo alla cc
Isaac italy contributo alla ccIsaac italy contributo alla cc
Isaac italy contributo alla ccisaac Italy
 
Logos e Teofania nel tempo digitale - Cap. XV: Elementi progettuali di presen...
Logos e Teofania nel tempo digitale - Cap. XV: Elementi progettuali di presen...Logos e Teofania nel tempo digitale - Cap. XV: Elementi progettuali di presen...
Logos e Teofania nel tempo digitale - Cap. XV: Elementi progettuali di presen...Raimondo Villano
 
Impariamo ad apprendere insieme 1
Impariamo ad apprendere insieme 1Impariamo ad apprendere insieme 1
Impariamo ad apprendere insieme 1Maria Teresa
 
Life design. verso un nuovo esercizio di cittadinanza
Life design. verso un nuovo esercizio di cittadinanzaLife design. verso un nuovo esercizio di cittadinanza
Life design. verso un nuovo esercizio di cittadinanzaOrnella Castellano
 
Impariamo ad apprendere insieme
Impariamo ad apprendere insiemeImpariamo ad apprendere insieme
Impariamo ad apprendere insiemeMaria Teresa
 
Lucca
LuccaLucca
Luccafacc8
 
Traguardi
TraguardiTraguardi
Traguardifacc8
 
La biblioteca e_ilLinguaggiodellaricerca_ornellarusso
La biblioteca e_ilLinguaggiodellaricerca_ornellarussoLa biblioteca e_ilLinguaggiodellaricerca_ornellarusso
La biblioteca e_ilLinguaggiodellaricerca_ornellarussoOrnella Russo
 
Veneziacamp Peatini Didattica Storia
Veneziacamp   Peatini   Didattica StoriaVeneziacamp   Peatini   Didattica Storia
Veneziacamp Peatini Didattica StoriaEmilia Peatini
 
Indicazioni nazionali e nuovi scenari
Indicazioni nazionali e nuovi scenariIndicazioni nazionali e nuovi scenari
Indicazioni nazionali e nuovi scenariMonica Ambrogi
 
Presentazione dei Workshop
Presentazione dei WorkshopPresentazione dei Workshop
Presentazione dei Workshopanafesto
 
Progetto Storytelling Digitale 2016 2017
Progetto Storytelling Digitale 2016 2017Progetto Storytelling Digitale 2016 2017
Progetto Storytelling Digitale 2016 2017Ippolita Gallo Ippolita
 
Universal Design for Learning nel contesto italiano. Esiti di una ricerca sul...
Universal Design for Learning nel contesto italiano. Esiti di una ricerca sul...Universal Design for Learning nel contesto italiano. Esiti di una ricerca sul...
Universal Design for Learning nel contesto italiano. Esiti di una ricerca sul...Università di Catania
 
Presentazione de I Quaderni di Libertà di Educazione online
Presentazione de I Quaderni di Libertà di Educazione onlinePresentazione de I Quaderni di Libertà di Educazione online
Presentazione de I Quaderni di Libertà di Educazione onlinediesseorg
 
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...Giovanni Campagnoli
 

Similar to Facilitar comunicacion (20)

Isaac italy contributo alla cc
Isaac italy contributo alla ccIsaac italy contributo alla cc
Isaac italy contributo alla cc
 
La persona al centro
La persona al centroLa persona al centro
La persona al centro
 
Zero poverty Agisci ora
Zero poverty   Agisci oraZero poverty   Agisci ora
Zero poverty Agisci ora
 
Logos e Teofania nel tempo digitale - Cap. XV: Elementi progettuali di presen...
Logos e Teofania nel tempo digitale - Cap. XV: Elementi progettuali di presen...Logos e Teofania nel tempo digitale - Cap. XV: Elementi progettuali di presen...
Logos e Teofania nel tempo digitale - Cap. XV: Elementi progettuali di presen...
 
quaderni_35
quaderni_35quaderni_35
quaderni_35
 
Impariamo ad apprendere insieme 1
Impariamo ad apprendere insieme 1Impariamo ad apprendere insieme 1
Impariamo ad apprendere insieme 1
 
Life design. verso un nuovo esercizio di cittadinanza
Life design. verso un nuovo esercizio di cittadinanzaLife design. verso un nuovo esercizio di cittadinanza
Life design. verso un nuovo esercizio di cittadinanza
 
Impariamo ad apprendere insieme
Impariamo ad apprendere insiemeImpariamo ad apprendere insieme
Impariamo ad apprendere insieme
 
Lucca
LuccaLucca
Lucca
 
Traguardi
TraguardiTraguardi
Traguardi
 
Anno xi aprile 2013-numero unico
Anno xi aprile 2013-numero unicoAnno xi aprile 2013-numero unico
Anno xi aprile 2013-numero unico
 
La biblioteca e_ilLinguaggiodellaricerca_ornellarusso
La biblioteca e_ilLinguaggiodellaricerca_ornellarussoLa biblioteca e_ilLinguaggiodellaricerca_ornellarusso
La biblioteca e_ilLinguaggiodellaricerca_ornellarusso
 
Veneziacamp Peatini Didattica Storia
Veneziacamp   Peatini   Didattica StoriaVeneziacamp   Peatini   Didattica Storia
Veneziacamp Peatini Didattica Storia
 
Indicazioni nazionali e nuovi scenari
Indicazioni nazionali e nuovi scenariIndicazioni nazionali e nuovi scenari
Indicazioni nazionali e nuovi scenari
 
Mario Rotta - Future Forum 2013
Mario Rotta - Future Forum 2013Mario Rotta - Future Forum 2013
Mario Rotta - Future Forum 2013
 
Presentazione dei Workshop
Presentazione dei WorkshopPresentazione dei Workshop
Presentazione dei Workshop
 
Progetto Storytelling Digitale 2016 2017
Progetto Storytelling Digitale 2016 2017Progetto Storytelling Digitale 2016 2017
Progetto Storytelling Digitale 2016 2017
 
Universal Design for Learning nel contesto italiano. Esiti di una ricerca sul...
Universal Design for Learning nel contesto italiano. Esiti di una ricerca sul...Universal Design for Learning nel contesto italiano. Esiti di una ricerca sul...
Universal Design for Learning nel contesto italiano. Esiti di una ricerca sul...
 
Presentazione de I Quaderni di Libertà di Educazione online
Presentazione de I Quaderni di Libertà di Educazione onlinePresentazione de I Quaderni di Libertà di Educazione online
Presentazione de I Quaderni di Libertà di Educazione online
 
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...
 

More from Marta Montoro

Presentacion Neurodiversidad
Presentacion NeurodiversidadPresentacion Neurodiversidad
Presentacion NeurodiversidadMarta Montoro
 
Early lap assessment tools
Early lap assessment toolsEarly lap assessment tools
Early lap assessment toolsMarta Montoro
 
Guia oficial sen epilepsia
Guia oficial sen epilepsiaGuia oficial sen epilepsia
Guia oficial sen epilepsiaMarta Montoro
 
Guia para educadores pensamiento critico
Guia para educadores  pensamiento criticoGuia para educadores  pensamiento critico
Guia para educadores pensamiento criticoMarta Montoro
 
Language matrix Larsson
Language matrix LarssonLanguage matrix Larsson
Language matrix LarssonMarta Montoro
 
The early learning accomplishment profile (e lap) l. comley
The early learning accomplishment profile (e lap) l. comleyThe early learning accomplishment profile (e lap) l. comley
The early learning accomplishment profile (e lap) l. comleyMarta Montoro
 
Orientaciones autismo. pdf
Orientaciones autismo. pdfOrientaciones autismo. pdf
Orientaciones autismo. pdfMarta Montoro
 
Atribucion causal emociones en autismo
Atribucion causal emociones en autismoAtribucion causal emociones en autismo
Atribucion causal emociones en autismoMarta Montoro
 
Modelos intervencion en autismo
Modelos intervencion en autismoModelos intervencion en autismo
Modelos intervencion en autismoMarta Montoro
 
Personas con tea y la comprensión de emociones a traves de las tic
Personas con tea y la comprensión de emociones a traves de las ticPersonas con tea y la comprensión de emociones a traves de las tic
Personas con tea y la comprensión de emociones a traves de las ticMarta Montoro
 
Programa de desarrollo conductual
Programa de desarrollo conductualPrograma de desarrollo conductual
Programa de desarrollo conductualMarta Montoro
 
Desarrollo emocional en autismo
Desarrollo emocional en autismoDesarrollo emocional en autismo
Desarrollo emocional en autismoMarta Montoro
 
Ser persona y relacionarse
Ser persona y relacionarseSer persona y relacionarse
Ser persona y relacionarseMarta Montoro
 
Guia intervencion y diagnostico infantil
Guia intervencion y diagnostico infantilGuia intervencion y diagnostico infantil
Guia intervencion y diagnostico infantilMarta Montoro
 
Guia preescolar educación fisica
Guia preescolar  educación fisicaGuia preescolar  educación fisica
Guia preescolar educación fisicaMarta Montoro
 

More from Marta Montoro (20)

Presentacion Neurodiversidad
Presentacion NeurodiversidadPresentacion Neurodiversidad
Presentacion Neurodiversidad
 
Historias sociales
Historias socialesHistorias sociales
Historias sociales
 
Early lap assessment tools
Early lap assessment toolsEarly lap assessment tools
Early lap assessment tools
 
Guia oficial sen epilepsia
Guia oficial sen epilepsiaGuia oficial sen epilepsia
Guia oficial sen epilepsia
 
Guia para educadores pensamiento critico
Guia para educadores  pensamiento criticoGuia para educadores  pensamiento critico
Guia para educadores pensamiento critico
 
Ipad y autismo
Ipad y autismoIpad y autismo
Ipad y autismo
 
Language matrix Larsson
Language matrix LarssonLanguage matrix Larsson
Language matrix Larsson
 
Manual prezi
Manual prezi Manual prezi
Manual prezi
 
The early learning accomplishment profile (e lap) l. comley
The early learning accomplishment profile (e lap) l. comleyThe early learning accomplishment profile (e lap) l. comley
The early learning accomplishment profile (e lap) l. comley
 
Presentacion accegal
Presentacion accegalPresentacion accegal
Presentacion accegal
 
Orientaciones autismo. pdf
Orientaciones autismo. pdfOrientaciones autismo. pdf
Orientaciones autismo. pdf
 
Tecnologia y ayuda
Tecnologia y ayudaTecnologia y ayuda
Tecnologia y ayuda
 
Atribucion causal emociones en autismo
Atribucion causal emociones en autismoAtribucion causal emociones en autismo
Atribucion causal emociones en autismo
 
Modelos intervencion en autismo
Modelos intervencion en autismoModelos intervencion en autismo
Modelos intervencion en autismo
 
Personas con tea y la comprensión de emociones a traves de las tic
Personas con tea y la comprensión de emociones a traves de las ticPersonas con tea y la comprensión de emociones a traves de las tic
Personas con tea y la comprensión de emociones a traves de las tic
 
Programa de desarrollo conductual
Programa de desarrollo conductualPrograma de desarrollo conductual
Programa de desarrollo conductual
 
Desarrollo emocional en autismo
Desarrollo emocional en autismoDesarrollo emocional en autismo
Desarrollo emocional en autismo
 
Ser persona y relacionarse
Ser persona y relacionarseSer persona y relacionarse
Ser persona y relacionarse
 
Guia intervencion y diagnostico infantil
Guia intervencion y diagnostico infantilGuia intervencion y diagnostico infantil
Guia intervencion y diagnostico infantil
 
Guia preescolar educación fisica
Guia preescolar  educación fisicaGuia preescolar  educación fisica
Guia preescolar educación fisica
 

Recently uploaded

Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaSalvatore Cianciabella
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....giorgiadeascaniis59
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxlorenzodemidio01
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.camillaorlando17
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoyanmeng831
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxlorenzodemidio01
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileNicola Rabbi
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxlorenzodemidio01
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxtecongo2007
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................giorgiadeascaniis59
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxtecongo2007
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxtecongo2007
 
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptcarlottagalassi
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................giorgiadeascaniis59
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxtecongo2007
 

Recently uploaded (19)

Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 

Facilitar comunicacion

  • 1. INDICE 9 Presentazione (Joanne Cafiero) 15 Introduzione 21 CAPITOLO 1 La lettura di libri illustrati da parte dell’adulto 41 CAPITOLO 2 Narrare e comunicare 53 CAPITOLO 3 Bambini con bisogni comunicativi complessi 79 CAPITOLO 4 La storia dei libri «su misura» 103 CAPITOLO 5 Strumenti per l’inclusione 127 CAPITOLO 6 Il contenuto 149 CAPITOLO 7 Il testo in simboli 181 CAPITOLO 8 Le illustrazioni 195 CAPITOLO 9 L’impaginazione, il formato e le facilitazioni d’uso 217 CAPITOLO 10 Le modalità d’uso 229 Conclusioni 233 Ringraziamenti 235 Bibliografia 245 Sitografia 249 Appendice 261 I coautori
  • 2. Introduzione Introduzione La collana Costruire libri e storie con la CAA è il primo titolo della nuova collana Erickson sulla Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA). La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) è «ogni comunicazione che sostituisce o aumenta il linguaggio verbale» ed è «un’area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di individui con bisogni comunicativi complessi» (ASHA, 2005). L’aggettivo «aumentativa» sta a indicare che tende non a sostituire ma ad accrescere la comunicazione naturale, utilizzando tutte le competenze dell’individuo e includendo le vocalizzazioni o il linguaggio verbale esistente, i gesti, i segni, la comunicazione con ausili e la tecnologia avanzata. La CAA nasce inizialmente dalle necessità comunicative di persone con gravi problemi motori e sviluppo cognitivo nella norma, ma negli anni estende progres- sivamente il proprio campo di intervento a disabilità molto differenti che possono coinvolgere l’intenzionalità comunicativa (disturbi autistici), le componenti espressive e motorie del linguaggio (paralisi cerebrali infantili, amiotrofia muscolare spinale, distrofia muscolare), la comprensione linguistica (alcune disfasie) o più spesso avere componenti miste (sindromi di Angelman, di Rett, di Cornelia de Lange, di Down e altre sindromi genetiche, ritardo mentale, disfasia grave, malattie neurologiche progressive, gli stessi disturbi dello spettro autistico, ecc.), e a tutta l’area dell’adulto. La varietà delle condizioni di disabilità e delle caratteristiche personali e am- bientali di coloro per cui trova indicazione la CAA hanno fatto sì che le tecniche e gli strumenti utilizzati siano molti, anche derivati da riferimenti metodologici differenti. Non sempre però i presupposti da cui partono le singole modalità appli- cative vengono dichiarati in modo esplicito e confrontati alla luce delle specifiche popolazioni di utenti seguite. 15
  • 3. Costruire libri e storie con la CAA Orientarsi tra le tante modalità applicative di un concetto universale e capire quali siano più adatte per i singoli utenti può essere difficoltoso. Manca un luogo che introduca sistematicamente e in modo critico materiali e temi rilevanti nell’ambito della CAA. Le molte esperienze che si sono sviluppate in Italia, particolarmente interessanti perché nate all’interno di un modello forte di inclusione scolastica nel quale non è possibile semplicemente importare le esperienze straniere, raramente sono state pubblicate e non sono ancora diventate oggetto di confronto e scambio. Obiettivo della collana è pubblicare in modo sistematico esperienze signi- ficative italiane e straniere, collocandole in un quadro di riferimento critico che alimenti il dibattito e migliori l’utilizzo della CAA nella pratica quotidiana, per i bambini e i ragazzi e speriamo sempre di più anche per gli adulti, con un taglio trasversale a tutti coloro che sono coinvolti nella sua applicazione: famiglie, inse- gnanti, educatori, operatori sanitari. Il libro Costruire libri e storie con la CAA racconta di come la creazione e la condivisione di libri illustrati con testo in simboli siano diventate, da una delle possibili proposte del Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa, il passaggio principale del modello di intervento del Centro stesso, punto di partenza di un percorso che è prima di tutto formativo e di coinvolgimento del contesto. Il Centro è un po’ uno strano organismo ubiquo — che sta qua e anche là, a Milano ma anche a Verdello, che è sovrazonale, ma anche locale, che ha dentro persone di provenienza diversa — che, come ogni essere vivente, impara dalla sua esperienza, dal confronto sincero con le persone, con la realtà, con le cose. Perciò, questo libro racconta di qualcosa che è successo nei servizi di neuropsichiatria infantile, nelle case delle persone con disabilità e poi uscendo, nelle scuole, nelle biblioteche, nelle mostre, nei progetti, nei percorsi formativi e informativi che da un comune di 6000 abitanti si sono poi diffusi a Milano e in tutta Italia e nei convegni nazionali e internazionali, e ancora, sempre, negli incontri intimi, speciali, con i bambini, dovunque vivano. Ci sembra importante esplicitare subito che i libri e le storie di cui si propone la costruzione in queste pagine sono pensati per essere ascoltati mentre un «com- pagno di strada» legge ad alta voce. Le parole e le emozioni che entrano in noi con la narrazione possono così diventare ingredienti per costruire nostri pensieri e, nel tempo, anche nostre narrazioni, agli altri. L’espansione dell’intervento di CAA, la lettura autonoma del bambino o del ragazzo, a cui ognuno deve poter coltivare il desiderio di arrivare, verranno poi, quando e se sarà il momento, nel rispetto dei tempi del bambino e del suo contesto. 16
  • 4. Introduzione Il libro è stato pensato e scritto con le stesse modalità con cui è avvenuta l’esperienza: a più mani, per poter essere seguito da interlocutori diversi, che nei laboratori formativi sono contemporaneamente presenti. Come nelle narrazioni, si intrecciano più percorsi e livelli nella trama. Abbiamo imparato da quei geni- tori che sono tornati più volte alla formazione che ogni lettore, di volta in volta, ne può scegliere uno differente, in base a come si modificano i suoi interessi del momento e la consapevolezza. Il contenuto del libro ha potuto nascere e svilupparsi grazie al continuo in- treccio di tre elementi. Il primo è l’esperienza clinica quotidiana, con le famiglie, i bambini, le scuole, gli operatori dei servizi, e il suo dover crescere e trasformarsi giorno per giorno in base a cosa è servito, cosa ha funzionato, cosa è stato accettabile per quel bambino e quella famiglia. Il secondo è l’ascolto dei ritorni dai compagni di strada, in particolare dei genitori, dei fratelli e degli insegnanti, senza i quali gli IN-book non esisterebbero proprio. Perché si tratta di un ascolto che implica la tessitura comune del percorso, e la sua trasformazione. Il terzo elemento è stato il continuo bisogno di provare a verificare quanto si sta facendo e insieme di met- terlo in relazione con quanto già si sa nel proprio campo e in altri campi anche apparentemente molto lontani. Quest’ultimo elemento è stato per noi quello più arduo: la comunicazione aumentativa è un terreno in cui le variabili in gioco sono moltissime e la produzione di evidenze è complessa e diversa da quella lineare a cui siamo abituati in ambito medico. Le conoscenze si collocano al confine di un numero elevatissimo di altri territori dai quali bisogna imparare ad apprendere. È la parte su cui ci sentiamo appena all’inizio, con moltissimo ancora da fare. E se lo si fa insieme, se non lo si fa nel chiuso della proprio stanza, ma insieme agli altri, nei luoghi dove la vita è vissuta, la ricerca sembra funzionare meglio. O almeno le frustrazioni, inevitabili, si affrontano con minore angoscia, e si impara, e si continua. In molti punti abbiamo scelto di raccontare in dettaglio i passaggi avvenuti nell’evoluzione dell’esperienza e i dubbi che li hanno accompagnati. Si tratta di passaggi e dubbi che spesso sono presenti nelle fasi iniziali e che tornano quotidia- namente nei laboratori. La narrazione del percorso e del modo di affrontarli ci è sembrato potesse essere più utile che la semplice descrizione tecnica del punto d’arrivo. Contenuti Nel primo capitolo, viene approfondita l’importanza della narrazione nella storia dell’uomo, e come e perché l’ascolto precoce di un adulto che legge possa essere uno strumento così potente per la crescita e lo sviluppo, nonostante i libri illustrati per l’infanzia esistano da poco più di cento anni. Nel secondo, vengono 17
  • 5. Costruire libri e storie con la CAA delineate le specificità della comunicazione cooperativa umana alla luce delle nuove conoscenze di psicologia evoluzionistica e sui neuroni specchio, e viene approfondito il ruolo che hanno al suo interno indicare e mimare, contesto e conoscenza condivise, cultura comune. Nel terzo capitolo, partendo dai bisogni comunicativi complessi di alcuni bambini con disabilità, vengono descritti gli elementi principali dell’intervento di comunicazione aumentativa e alternativa (CAA), ed evidenziato come negli anni il focus si sia progressivamente sempre più spostato dal fornire strumenti per la comunicazione in uscita al supportare la comunicazione in entrata e la comprensione linguistica e comunicativa. Nel quarto viene raccontata in dettaglio la storia dei libri «su misura» e dei laboratori formativi, della rilevanza della partecipazione congiunta al loro interno di genitori, insegnanti e operatori, e della progressiva trasformazione nel tempo dei laboratori stessi fino ad arrivare al modello formativo e di intervento attuale. Nel quinto si parla infine dei molti possibili modi di usare i libri in simboli — per singole persone, per gruppi di utenti con caratteristiche simili, ma anche in biblioteca e nelle scuole dell’infanzia — e di come, attraverso l’uso generalizzato nei contesti di vita, essi si siano trasformati da «libri su misura» a IN-book, strumenti per l’inclusione e il supporto allo sviluppo di tutti i bambini. Nella seconda parte del libro vengono approfonditi invece gli aspetti più pratici della costruzione e dell’uso degli IN-book. Nel sesto capitolo, si parla della scelta del libro e del suo argomento, di cosa siano un libro personalizzato e un libro modificato, dei modelli di riferimento che possono aiutare nella costruzione dei libri e di quanto sia importante l’attenzione alla struttura del testo e della frase per consentire un’adeguata fruibilità. Nel settimo capitolo, viene ripreso quest’ultimo passaggio e approfondito il tema dell’intreccio tra sviluppo della comprensione linguistica e libri in simboli e soprattutto esplicitato in dettaglio cosa si intende per «testo in simboli completo», perché si sia giunti a ritenerlo fondamentale per i «libri su misura» e poi per gli IN-book, e quali attenzioni siano necessarie per produrre un testo in simboli adeguato per l’utente che abbiamo di fronte. Nell’ot- tavo capitolo viene affrontato il tema della ristrutturazione delle illustrazioni per aumentarne l’accessibilità visiva. Nel nono vengono descritti una serie di elementi del libro o del contesto che ne facilitano e completano la fruibilità. Nel decimo capitolo infine si entra in dettaglio nel modeling e nelle modalità di lettura e di utilizzo dei libri in simboli. In appendice, si può trovare, per chi fosse interessato, un approfondimento sui tre sistemi simbolici maggiormente rappresentativi in ambito italiano e un breve elenco di siti di riferimento. Il libro può essere utile per introdurre all’argomento coloro che si affacciano al tema per la prima volta o per capire come e perché leggere ad alta voce gli IN- 18
  • 6. Introduzione book a tutti i bambini o ancora per accompagnare le persone che hanno parte- cipato ai laboratori nell’approfondimento e nell’applicazione dei diversi aspetti. Per cominciare la produzione dei libri, è comunque consigliata la partecipazione ai laboratori, perché c’è una parte di esperienza che deve poter essere vissuta con altri e che non è sufficiente leggere. Istruzioni per l’uso Ci piace pensare che questo libro si possa leggere, usare e sfogliare in tanti modi diversi. Alcuni li abbiamo immaginati, altri ognuno li potrà trovare «su misura» per sé. Ad esempio, se si ha voglia di farsi un’idea del contenuto senza entrare troppo nel dettaglio, si può partire dal terzo capitolo e leggere solo terzo, quarto e quinto. Oppure, se si ha voglia di approfondire un po’ di più in che modo costruire libri e storie con la CAA si intreccia con la storia della narrazione e con lo svilup- po della comunicazione umana, si possono leggere i primi cinque capitoli, senza bisogno di andare oltre. O si può leggere solo la parte pratica, dal sesto capitolo al decimo. E tornare ai primi cinque dopo, o non tornarci affatto. O ancora partire dal decimo, e passare poi al sesto e ai successivi. Si può leggere tutto d’un fiato dall’inizio alla fine senza soffermarsi troppo, e tornare se si ha voglia sulle parti che hanno lasciato dubbi o incuriosito o lasciato perplessi. Si può leggere solo il testo principale, o anche gli approfondimenti nei riquadri. O sfogliare, spizzicare, saltare avanti e indietro, leggere in momenti diversi, o al contrario leggere e rileggere o usare delle parti per approfondire… 19
  • 7. CAPITOLO 3 Bambini con bisogni comunicativi complessi Se volete sapere come ci si sente quando si è impossibilitati a comunicare, andate a una riunione e fingete di non poter parlare. Usate le mani ma non carta e matita, perché queste generalmente non possono venir usate da persone con gravi disabilità fisiche, impossibilitate a esprimersi verbalmente. Sarete circondati da persone che parlano: che parlano davanti a voi, dietro di voi, intorno a voi, sotto di voi, attraverso voi e anche per voi, ma mai con voi. Voi verrete ignorati finché vi sentirete come un elemento dell’arredamento. (Creek, giovane con paralisi cerebrale) La comunicazione e il linguaggio sono un punto di arrivo importante nello sviluppo del bambino, ma ne sono contemporaneamente anche la base e uno degli strumenti. Come abbiamo visto, sono il veicolo principale della specificità umana, fondamentali nella costruzione di un’identità condivisa, delle relazioni con gli altri, di scopi comuni e infine di tutto il percorso di apprendimento successivo, attraverso narrazioni o ancor più attraverso il pensiero logico, che è profondamente radicato nell’uso sofisticato del linguaggio. La presenza di un disturbo della comunicazione in un bambino influisce prima di tutto sulla comunicazione stessa, perché interrompe e deforma la conti- nua costruzione/condivisione di significati tra lui e il mondo che lo circonda. Nei primi anni di vita, l’interazione comunicativa restituisce al bambino centinaia se non migliaia di volte al giorno a cosa serve comunicare e quali sono le infinite sfumature che fanno parte di questo processo e ne aumentano l’efficacia, oltre a trasmettere tutti i contenuti sociali, relazionali, linguistici e cognitivi che del processo fanno parte. Ma se, come abbiamo visto, lo sviluppo della comunica- zione del bambino è un processo altamente interattivo e ricorsivo, nel quale è 53
  • 8. Costruire libri e storie con la CAA fondamentale il continuo rispecchiamento reciproco tra (almeno) due partner comunicativi, che si influenzano a vicenda nel corso dell’interazione, la presenza di un disturbo di comunicazione influisce profondamente anche sulla capacità naturale dell’altro di sintonizzarsi e di interagire, sostituendo il circolo virtuoso naturale con un circolo vizioso. Diviene allora evidente perché sia così necessario trovare modalità che consentano di riattivare precocemente interazioni comunicative funzionali. In questo senso, la messa in campo tempestiva di interventi di Comunicazione Aumentativa e Alternativa può avere un ruolo importante nel prevenire sia un ulteriore impoverimento comunicativo, simbolico e cognitivo sia la comparsa di disturbi del comportamento, altrimenti particolarmente frequenti tra le persone con difficoltà della comunicazione. La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) è «ogni comuni- cazione che sostituisce o aumenta il linguaggio verbale», ed è «un’area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di individui con bisogni comunicativi complessi». (ASHA, 2005) Si tratta quindi di un intervento e non di una tecnica, e come tale può utiliz- zare tante «tecniche» diverse. L’aggettivo «aumentativa» sta a indicare la continua attenzione non a sostituire ma ad accrescere la comunicazione naturale, utilizzando tutte le competenze dell’individuo e includendo le vocalizzazioni o il linguaggio verbale residuo, i gesti e i segni. Il termine «alternativa» è stato invece progressivamente sempre meno utilizzato perché le situazio- ni in cui l’intervento è «in alternativa» al linguaggio verbale sono pochissime (quasi esclusivamente le malattie neurologiche pro- gressive) e alimenta l’idea che vi sia qualcosa che entra al posto di qualcosa d’altro, che «porta via» anziché aggiungere. Potremmo dire che un sistema di CAA è una specie di «decodificatore immediato continuo» tra il sistema di comunicazione dell’altro e il nostro, e viceversa. Possono essere codificati i segnali esistenti o utilizzati sistemi di simboli o di immagini, in cui tutte le figure usate hanno scritta sopra la parola che rappresentano, per renderle comprensi- bili anche al partner comunicativo. Fig. 3.1 Esempi di simboli. 54
  • 9. Costruire libri e storie con la CAA Tabelle «su misura» per ogni bambino: – nella scelta del sistema rappresentazionale (PCS, WLS, Bliss, parole, fotografie, ecc.); – nella forma e struttura della tabella e nelle dimensioni dei simboli; – nella spaziatura tra i simboli; – nella modalità d’accesso (indicazione diretta o a scansione); – nella scelta del vocabolario e dei contenuti; – nel posizionamento della tabella in relazione alle specifiche necessità motorie, visive, cognitive del bambino. Un elemento che può risultare determinante nella costruzione delle tabelle è l’incrocio tra spazio a disposizione, numero di simboli necessari e dimensioni dei simboli stessi in relazione ai bisogni del bambino. Ad esempio, se il bambino necessita di simboli più grandi, ci si può trovare costretti dallo spazio a limitarne il numero selezionando le parole più significative in quel contesto. La scelta e la selezione del vocabolario dei simboli da inserire nelle tabelle rappresentano quindi uno dei punti maggiormente critici dell’intervento di CAA perché il vocabolario Le tabelle a tema di simboli prescelto spesso rappresenta le Una tabella a tema è una tabella che «uniche parole» a disposizione dell’individuo. serve per interagire in una specifica atti- Effettuare la valutazione, avviare l’intervento, vità — un gioco, una lettura, un momento della giornata a casa o a scuola — o per scegliere un ausilio, decidere il tipo di simboli raccontare qualcosa. da usare è paradossalmente relativamente Gli adulti che si trovano a costruire una facile, rispetto alla fatica di mantenere co- tabella a tema devono avere capacità stantemente aggiornato il vocabolario che il di pre-immaginazione del contesto e ragazzo ha a sua disposizione, in modo che dell’attività in cui questa verrà utilizzata. sia consono a quelli che sono i suoi bisogni La tabella a tema deve contenere innan- zitutto le parole che al bambino interessa del momento. Per noi che possiamo attingere usare e quelle parole che gli servono a un vocabolario illimitato è difficile da com- per capire che cosa sta succedendo in prendere. Proviamo però a fare un esempio: quella situazione. fino a non molto tempo fa tutti i bambini Il vocabolario scelto deve rispecchiare della scuola primaria vedevano i Pokemon lo «slang» del momento usato dai coe- alla televisione. Di conseguenza, spesso un tanei e non dimenticare verbi, emozioni, aggettivi, concetti astratti, i termini di bambino con un sistema di comunicazione uso comune, lo «small talk» e tutte le aumentativa sufficientemente elaborato aveva espressioni che consentono di meta- scelto di avere a disposizione delle tabelle a comunicare. Va fatta molta attenzione tema sui Pokemon, tabelle che servono per al rischio di appiattirsi su di un livello comunicare su argomenti o attività specifi- denominativo. che, in modo mirato e approfondito. 70
  • 10. Bambini con bisogni comunicativi complessi Fig. 3.12 Tabelle a tema per giocare con la cucina. Aveva così buoni momenti di interazione e scambio con i compagni di scuola. Immaginiamo però che qualche mese dopo i Pokemon non interessino più nessuno, e che tutti a scuola parlino dei Digimon; se non sono state strutturate delle tabelle a tema sui Digimon, il nostro bambino non potrà in alcun modo chiacchierare con i compagni dell’argomento del giorno. Egli infatti non può semplicemente attingere dal proprio vocabolario interno e pronunciare le parole: è costretto ad attingere al vocabolario che noi gli mettiamo a disposizione. Ecco perché il nostro ruolo e quello dell’ambiente di vita è così fondamentale. Senza il nostro continuo supporto a quello che è il vocabolario di immagini disponibile, le possibilità di interagire per l’utente diminuiscono drammaticamente. In un bambino che cresce, le parole che ha bisogno di usare, i commenti che possono servire, le richieste che ha bisogno di fare si modificano continuamente. Il costante aggiornamento del vocabolario è l’elemento principale che sostiene la motivazione dei ragazzi all’uso della CAA, vale per le tabelle a tema (l’attività cambia, si amplia, si approfondisce, la si vuole raccontare a casa, si introducono 71
  • 11. Costruire libri e storie con la CAA Come abbiamo visto, l’introduzione dei libri in simboli avviene nel modo più naturale possibile: il modeling viene utilizzato per la lettura condivisa da parte dell’adulto, senza troppe spiegazioni rispetto ai simboli, in modo da renderli subito «libri della classe» e non strumenti riabilitativi del bambino disabile. L’introduzione «ecologica» del sistema simbolico apre la strada ai successivi strumenti di CAA (strisce delle attività, tabelle di comunicazione, ecc.) in un contesto che non ha più bisogno di spiegazioni su come andranno usati, perché è pronto ad accoglierli e a riconoscerli nella loro funzione. I bambini considerano i simboli come vere e proprie parole perché li hanno già incontrati nei libri; sono pronti a utilizzarli per comuni- care e spesso finiscono per usarli spontanea- mente anche con altri compagni con difficoltà nell’uso del linguaggio di qualunque natura. La produzione del pool di 10-15 libri su Fig. 5.12 Leggere insieme è coinvolgente. misura va a integrare la preesistente biblioteca di classe o a costituirne una ex novo nel caso non ne fosse presente alcuna. I libri in simboli diventano così nel giro di pochissimo tempo un patrimonio di tutti i bambini. Educatrici e genitori preparano nuovi libri in base alle richieste dei bambini, agli eventi che riguardano tutta la classe (Natale, nascita di fratellini, ecc.) o agli argomenti della programmazione didattica; scelgono nuovi titoli da proporre attraverso lo scambio con altre famiglie e scuole o il prestito dai cataloghi delle biblioteche. È un processo che le insegnanti della scuola dell’infanzia attivano in breve tempo, proprio grazie alla capacità inclusiva che il libro in simboli ha in sé, che è quasi sempre evidente fin dalla prima lettura fatta in classe. Se infatti vogliamo pensare in un’ottica inclusiva, non possiamo prescindere dalla necessità di dare in mano ai compagni di classe strumenti concreti che per- mettano lo sviluppo di attività piacevoli e momenti di vero scambio comunicativo. È noto a tutti il rischio di isolamento che vive il bambino che non comunica, rispetto al gioco e rispetto ai compagni che molte volte non sanno come orga- nizzare un’attività nella quale egli possa davvero partecipare. La lettura dei libri su misura diventa da questo punto di vista la prima attività che un bambino con bisogni comunicativi complessi e i compagni della scuola dell’infanzia possono organizzare in completa autonomia, senza la mediazione continua dell’adulto. La 122
  • 12. Strumenti per l’inclusione Fig. 5.13 Un gioco modificato con l’introduzione di simboli. struttura dei libri permette infatti lo sviluppo di una «lettura» autonoma dei simboli da parte dei bambini che, se dapprima tendono a godersi la lettura ad alta voce e il modeling fatto dall’educatore, in seguito apprezzano molto la possibilità di fruire autonomamente del libro. Non è raro osservare bambini che, pur non avendo an- cora sviluppato la funzione della lettura alfabetica, leggono l’uno all’altro ad alta voce, indicando e riconoscendo uno per uno i simboli del testo. La capacità dei bambini in età prescolare di organizzarsi attraverso gli strumenti di CAA nel gioco e nella relazione con il bambino con bisogni comunicativi complessi nasce dalla lettura di libri in simboli e si consolida nel tempo, diventando una vera modalità inclusiva d’interazione in cui l’altro è davvero pensato nelle sue caratteristiche. Rende bene l’idea quanto racconta ancora l’educatrice di Grazia: Con l’arrivo della primavera i momenti di gioco libero si sono spostati dalla classe al giardino. Io mi ero organizzata con il comunicatore e le tabelle dei giochi di movi- mento che si fanno all’aperto, come bandierina, strega comanda color… poi un bambino mi ha chiesto se potevo portare in giardino i libri e così, accanto ai bimbi che correvano e andavano su e giù dallo scivolo, sotto la tettoia all’ombra c’erano gruppetti di bimbi che leggevano i libretti. Questo è stato molto importante per Grazia che, essendo impossibilitata a muoversi, non gradiva particolarmente le uscite in giardino. Invece, la lettura all’ombra con i compagni le ha permesso di essere coinvolta in un’attività in cui lei era pienamente competente e le ha permesso di essere parte attiva di un gruppo. 123
  • 13. Costruire libri e storie con la CAA Fig. 6.5 Un esempio di pagina di un libro personalizzato semplice. Fig. 6.6 Esempio di pagina di un libro modificato molto semplice (No, no e poi no!, Mireille d’Allancé, Babalibri Editore, 2001). grattarsi, quello per studiare e alla fine mostrò a Piccolino i suoi giocattoli. «Sei così piccolino che dovrò costruire dei giocattoli solo per te», tratto da Piccolino); – molti simboli per pagina (approssimativamente tra 20 e 40; figure 6.7 e 6.8). 138
  • 14. Il contenuto Fig. 6.7 Un esempio di pagina di un libro personalizzato elaborato. Fig. 6.8 Un esempio di pagina di un libro modificato elaborato (A letto, piccolo mostro!, Mario Ramos, Babalibri Editore, 2005). 139
  • 15. Costruire libri e storie con la CAA e che buono) e 3 non lo sono affatto (arriva, corro e veloce). Il testo andava quindi alleggerito e Aiuto! era la parola alla quale era meno problematico rinunciare. In alternativa, avrebbe potuto venire tolto veloce, o entrambe, a secondo delle caratteristiche specifiche dell’utente. Un altro elemento importante da tenere in considerazione è se il bambino sia già stato esposto ad alcuni dei simboli oppure no, sia in altre pagine dello stesso libro che in libri precedenti. Testo ristrutturato per un libro semplice Cappuccetto Rosso corre nel bosco e vede un prato pieno di tante fragole rosse. La bambina pensa: «Ora le mangio tutte». Che buone! Dopo Cappuccetto Rosso pensa: «Scappo veloce dalla nonna perché nel bosco c’è il lupo cattivo. Che paura!». Fig. 7.31 Ristrutturazione del testo: versione semplice. Nel passaggio ai simboli, sono state eliminate alcune parti perché ci si è resi conto che benché il numero di simboli necessari fosse di poco superiore all’atteso (21 contro gli 8-20 previsti; i simboli che si ripetono contano per uno solo), la 174
  • 16. Il testo in simboli struttura sarebbe rimasta eccessivamente complessa. «Vede un prato pieno di tante fragole rosse» può essere reso con uguale efficacia da «Vede tante fragole»; «Ora le mangio tutte» può essere reso in modo più chiaro con «Ora mangio tutte le fragole», esplicitando il complemento oggetto ed evitando il pronome le, che è di acquisizione più complessa e tardiva, oltre a essere più difficoltoso da rendere in simboli. In particolare poi l’ultima frase è davvero troppo complessa per un libro semplice, include addirittura una causale e va pertanto resa più lineare. La prima parte — «Dopo Cappuccetto Rosso pensa:»— può tranquillamente essere tolta senza modificare in modo significativo la vivacità della storia. La seconda deve invece essere girata da «Scappo veloce dalla nonna perché nel bosco c’è il lupo cattivo. Che paura!» a tre frasi lineari brevi: «Nel bosco c’è il lupo cattivo!! Che paura!!! Corro veloce dalla nonna». La versione finale risulta composta di 17 simboli, di cui 3 sono ripetuti 2 volte. Testo ristrutturato per un libro elaborato Cappuccetto Rosso corse nel bosco e vide tante fragole invitanti. La bambina le raccolse e le mangiò tutte. Erano davvero buonissime! All’improvviso Cappuccetto Rosso ricordò la nonna malata e le parole della mamma. Subito la bambina corse verso il sentiero. Fig. 7.32 Ristrutturazione del testo: versione elaborata. Nel testo elaborato è possibile cominciare a evidenziare alcuni tempi dei verbi, se lo si ritiene opportuno. Possono essere evidenziati, oltre agli articoli e alle 175
  • 17. Costruire libri e storie con la CAA Nelle due immagini che seguono (figura 8.9), l’effetto sfumato e la ricchezza di particolari rendono difficile percepire chiaramente gli elementi più rilevanti. Fig. 8.9 Esempi di immagini troppo scura e troppo sfumata (A Christmas carol, copyright © Disney). La rielaborazione delle immagini Spesso capita di trovare libri con un testo bello, coinvolgente e ricco di emozio- ni, ma con immagini che purtroppo non si possono utilizzare direttamente, come è il caso degli esempi descritti sopra. È importante cogliere subito quando vi è la possibilità, con poche modifiche, di rendere le immagini maggiormente accessibili dal punto di vista visivo, esattamente come abbiamo visto per la ristrutturazione del testo (si veda il capitolo 6). Le immagini di un libro possono infatti essere scannerizzate e parzialmente modificate al computer. Trattandosi sempre di immagini soggette a copyright, si tratta di modificazioni che è possibile fare in modo artigianale, per uso personale e senza fini di lucro. Altrimenti, è necessario richiedere l’autorizzazione all’autore/editore. È possibile ripulire lo sfondo, spostare o eliminare certi elementi o par- ticolari per semplificare l’immagine e aumentarne il contrasto. Come si vede 190
  • 18. Le illustrazioni dall’esempio sotto (figure 8.10 e 8.11), l’immagine originale è stata ristrutturata togliendo lo sfondo verde che si confondeva con il colore del personaggio e av- vicinando i due elementi dell’immagine per renderla più semplice da cogliere con un unico sguardo. Fig. 8.10 L’immagine originale: la parte di destra ha poco contrasto con lo sfondo e le figure sono molto lontane (Sai perché sono geloso?, reproduced with permission by The Five Mile Press on behalf of Trace Moroney, 2011). Fig. 8.11 L’immagine elaborata: eliminato il colore di fondo e diminuita la distanza fra i personaggi per evidenziarne la relazione (Sai perché sono geloso?, reproduced with permis- sion by The Five Mile Press on behalf of Trace Moroney, 2011). 191