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Università degli studi di Parma
Facoltà di Medicina veterinaria
Dott. Paolo Cozzolino
La normativa interna sul controllo ufficiale: soggetti
ed architettura istituzionale.
PACCHETTO
IGIENE
R.178/2002/CE
principi generali legislazione
alimentare
Regolamento CE n2073/2005
criteri microbiologici
R. 853/2004/CE
norme specifiche alimenti o.a.
Direttiva 2004/41/CE
abrogazione direttive
recanti norme sull’igiene
dei prodotti alimentari
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salute e benessere animale
R.183/2005/CE
igiene dei mangimi
R. 852/2004/CE
igiene prodotti alimentari R. 854/2004/CE
controlli ufficiali sui
prodotti di o.a.
Reg. 882/2004 “FEED and FOOD”
Il regolamento fissa le regole generali per
l’esecuzione dei Controlli Ufficiali intesi a
verificare la conformità alle normative volte.
• Prevenire, eliminare ridurre a livello
accettabile i rischi per essere umani, e
animali, sia diretti che veicolati
dall’ambiente;
• Garantire pratiche commerciali leali per
mangimi e gli alimenti e tutelare gli
interessi dei consumatori compresa
l’etichettatura ed altre forme di
informazione ai consumatori
Reg. 882/2004 “FEED and FOOD”
1. Gli Stati Membri garantiscono che i
Controlli Ufficiali siano eseguiti
periodicamente in base ad una
valutazione dei rischi e con frequenza
appropriata in funzione di:
• Rischi identificati, associati con animali,
mangimi ed alimenti, con le aziende del
settore dei mangimi e alimenti o qualsiasi
altra attività che possa influire nella
sicurezza di mangimi o degli alimenti,
sulla salute e benessere degli animali;
Reg. 882/2004 “FEED and FOOD”
• Dati relativi agli operatori commerciali
per quanto riguarda la conformità alla
normativa in materia di mangimi,
alimenti, salute e benessere animale ;
• Affidabilità dei propri controlli già
eseguiti;
• Qualsiasi informazione che indichi
assenza di conformità.
2. I controlli Ufficiali sono eseguiti senza
preavviso (salvo gli Audit)
Reg. 882/2004 “FEED and FOOD”
Gli Stati Membri designano le Autorità
Competenti, queste assicurano:
• L’efficacia e appropriatezza dei controlli;
• Personale libero da conflitti;
• Adeguata capacità di laboratorio;
• Strutture e attrezzature appropriate x i controlli
e mantenute tali;
• Facoltà ad effettuare i controlli;
• Dispongono di piani di emergenza;
• Gli operatori sono tenuti a sottoporsi alle
ispezioni della A.C.
Reg. 882/2004 “FEED and FOOD”
• Le A.C. devono assicurare la imparzialità, la
qualità e la coerenza dei controlli a tutti i livelli;
• Quando una A.C. articola i controlli su più unità
deve esserci coordinamento e cooperazione
efficaci ed efficienti;
• Le A.C. procedono AUDIT interni o esterni per
assicurare il raggiungimento degli obiettivi del
presente regolamento
L’Autorità Centrale deve assicurare il
Coordinamento efficace tra i diversi livelli
(centrale regionale locale);
Reg. 882/2004 “FEED and FOOD”
IL CONTROLLO UFFICIALE deve essere
attuato tramite Procedure Documentate che
comportano informazioni ed istruzioni al
personale che esegue i controlli e che
descrivano:
L’organizzazione e rapporti ai vari livelli di
competenza
Rapporti tra autorità competenti e
organismi di controllo non governativi
Dichiarazione su obiettivi da raggiungere
Compiti, responsabilità e obblighi del
personale
Tecniche e metodi di controllo
Programmi di monitoraggio e sorveglianza
Mutua assistenza con S.M.
Azioni conseguenti ai controlli ufficiali
Cooperazione con altri servizi competenti in
materia
Verifica adeguatezza campionamento e
analisi
Qualsiasi altra attività o informazione
necessaria ai controlli ufficiali
Reg. 882/2004 “FEED and FOOD”
Reg. 882/2004 “FEED and FOOD”
• L’A.C. deve avere Procedure Operative che
valutino l’efficacia del proprio sistema di
controllo e se necessario correggerlo, nonché
tenere aggiornata la documentazione
• L’A.C. Elabora relazioni sui controlli
effettuati e ne rilascia copia agli utenti almeno
per le N.C.
• Le relazioni descrivono gli obiettivi ed i
metodi del controllo espletato dei risultati e
l’indicazione degli interventi da adottarsi a
cura operatore interessato
Reg. 882/2004 “FEED and FOOD”
Metodi di controllo appropriati al caso:
• Monitoraggio
• Sorveglianza
• Verifica
• Audit
• Ispezione
• Campionamento
• Analisi
CONTROLLI COMUNITARI:
 AUDIT GENERALE sugli STATI MEMBRI su
base regolare e cooperativa
• ISPEZIONI per verificare:
L’implementazione dei PIANI DI CONTROLLO
funzionamento e organizzazione AUTORITÀ di
CONTROLLO
INVESTIGARE sui PROBLEMI IMPORTANTI o
RICORRENTI negli Stati Membri
INVESTIGARE su SITUAZIONI EMERGENZA
Reg. 882/2004 “FEED and FOOD”
MISURE DI SALVAGUARDIA
SOPENSIONE IMMISSIONE IN
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SE
 Commissione trova gravi carenze nei sistemi
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 Se tale carenza può costituire un rischio;
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Reg. 882/2004 “FEED and FOOD”
Politica di Sicurezza Alimentare
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Organizzazione del SSN
Legge 23.12.1978 n° 833 “Istituzione del SSN”
D.L.vo 30.12.1992 n° 502 “Riordino disciplina in materia
sanitaria, a norma dell’ art. 1 L.23.10.1992 n° 421
• Piano Sanitario Nazionale(regionali)
• Livelli Essenziali di Assistenza
• Conferenza permanente progr. Sanitaria (Sindaci)
• Distretto
• Dipartimento di Prevenzione “Sanità Pubblica”
Organizzazione del SSN
Min. Salute
Regioni
Aziende Sanitarie Locali
Istituto
Superiore di
Sanità (I.S.S.)
Istituti
zooprofilattici
sperimentali (IZS)
ARPA
N.A.S
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sicurezza alimentare
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Veterinaria, della Sicurezza Alimentare
e degli organi collegiali per la tutela
della salute (DPR 108/2011)
DIR. GEN. SANITA’ ANIMALE E
FARMACI VETERINARI
Ministero della Salute
DIR. GEN. IGIENE E SICUREZZA DEGLI
ALIMENTI E LA NUTRIZIONE
DIR. GEN. ORGANI COLLEGIALI PER
TUTELA DELLA SALUTE
Comando Carabinieri per la Tutela
della Salute
• Oggi esso dispone di 1000 unità specializzate,
ripartite in 3 Gruppi A.S. - con sede a Milano,
Roma e Napoli - e in 35 Nuclei, presenti sull'intero
territorio nazionale, con competenza regionale o
interprovinciale.
• Corpo di polizia per investigazioni a livello
nazionale;
• Sono costituiti in comandi su base interprovinciale;
• Indagini su OSA e su AUSL;
• Dirette dipendenze del Ministero;
• Non sono un AC ai sensi 882/04.
Istituto Superiore di Sanità (I.S.S.)
Istituto tecnico scientifico a servizio del Ministro
della Salute
Organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario
Nazionale, svolge funzioni di ricerca,
sperimentazione, controllo, consulenza,
documentazione e formazione in materia di
salute pubblica.
Svolge attività di:
• Ricerca teorica ed applicata in ambito sanitario, di
sicurezza degli alimenti e SPV;
• Centro di referenza dello Stato Italiano nei
confronti degli organismi Internazionali
Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZSS)
Sono enti sanitari di diritto pubblico dotati di autonomia
gestionale ed amministrativa, che rappresentano lo
strumento tecnico ed operativo del SSN per quanto
riguarda:
• la sanità animale,
• il controllo di salubrità e qualità degli alimenti di origine
animale,
• l'igiene degli allevamenti ed il corretto rapporto tra
insediamenti umani, animale ed ambientale.
Gli II.ZZ.SS. 10 sedi centrali e 90 sezioni diagnostiche
periferiche, rappresentano un importante strumento
operativo di cui dispone il SSN per assicurare la
sorveglianza epidemiologica, la ricerca sperimentale, la
formazione del personale, il supporto di laboratorio e la
diagnostica nell’ambito del controllo ufficiale degli
alimenti.
I Centri di Referenza Nazionale (CdRN), localizzati presso
gli IZS, rappresentano uno strumento operativo di elevata e
provata competenza, nei settori della sanità animale,
dell’igiene degli alimenti e dell’igiene zootecnica.
Le loro funzioni,
• confermare, ove previsto, la diagnosi effettuata da altri
laboratori;
• attuare la standardizzazione delle metodiche di analisi;
• avviare idonei “ring test” tra gli II. ZZ. SS.;
• utilizzare e diffondere i metodi ufficiali di analisi;
• predisporre piani d’intervento;
• collaborare con altri centri di referenza comunitari o di
paesi terzi;
• fornire, al Ministero della Salute, assistenza e informazioni
specialistiche.
Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZSS)
Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZSS)
Agenzia Regionale Ambiente
• Sono Enti di diritto della regione.
• Hanno compiti di controllo per l’ambiente
(inquinamento).
• Spesso effettuano anche indagini di
laboratorio su alimenti non di origine
animale, come servizio alle ASL (SIAN).
• In alcune regioni sono attivi i LIA
(laboratori di igiene ambientali).
• Compiti di programmazione delle attività sul
territorio regionale;
• Compiti di verifica dei risultati sulle attività
delle ASL;
• Rapporti con il Ministero della Salute, in tema
di programmazione e valutazione delle attività
e dei risultati;
• Compiti di indirizzo nella programmazione ed
elaborazione di linee guida a valenza tecnica;
• Audit sulle ASL.
Organizzazione del SSR
I compiti Assessorato alla Sanità
• Hanno compiti di “gestire” il diritto alla salute
nell’ambito del territorio di competenza;
• Sono Aziende, dotate di personalità giuridica e
di un bilancio;
• Possono produrre o comprare prestazioni
(privato accreditato);
• Organo direttivo: D. G., D.S., D. Amm.vo;
• Organo consultivo: Collegio di Direzione
(Responsabili strutture aziendali);
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Organizzazione ASL
Sono Enti strumentali delle regioni
è l’articolazione territoriale dell’Azienda, dotata di autonomia
tecnico gestionale ed economico finanziaria nell’ambito
delle risorse assegnate, soggetta a rendicontazione
analitica con contabilità separata all’interno del bilancio
aziendale
 è responsabile delle risorse finanziarie per tutte le attività
che si svolgono nel territorio di competenza; determina,
all’occorrenza, le priorità fra le diverse azioni delle Aree
dipartimentali, coerentemente agli indirizzi espressi dal
Comitato di Distretto, nel rispetto della programmazione
aziendale
L’azienda è articolata in quattro distretti: Parma, Fidenza,
Sud-Est (Langhirano), Valli Taro e Ceno (Borgotaro)
IL DISTRETTO
IL DIPARTIMENTO
 l’organizzazione dipartimentale è il modello ordinario di
organizzazione e gestione operativa di tutte le attività dell’Azienda
 Il dipartimento è una struttura organizzativa complessa dotata di
autonomia tecnico-professionale e gestionale, costituita da una
pluralità di unità operative e/o moduli organizzativi, raggruppati in
base all’affinità del loro sistema tecnico di riferimento o della loro
interdipendenza nell’assistenza da erogare a definiti gruppi di utenti
 Sono Dipartimenti sanitari:
• Dipartimento aziendale di Sanità Pubblica
• Dipartimento aziendale integrato Salute Mentale e Dipendenze
Patologiche
• Dipartimenti distrettuali delle Cure Primarie
• Dipartimenti Intraospedalieri (medico, chirurgico, emergenza-
urgenza)
IL DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA
è un’articolazione organizzativa dell’Azienda dotato di autonomia
tecnico gestionale e soggetto a rendicontazione analitica con
contabilità separata all’interno del bilancio aziendale
 ambiti di attività:
 profilassi delle malattie infettive e diffusive nella popolazione;
 tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari negli ambienti di
vita anche con riferimento agli effetti sanitari degli inquinanti
ambientali;
 medicina sportiva;
 tutela igienico-sanitaria degli alimenti e sorveglianza e prevenzione
nutrizionale;
 sanità pubblica veterinaria, controllo alimenti di origine animale,
profilassi delle malattie infettive e diffusive degli animali, lotta alle
zoonosi, benessere animale, farmacovigilanza, igiene delle produzioni
zootecniche;
 tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari
connessi agli ambienti di lavoro;
 verifica della sicurezza antinfortunistica degli impianti, macchine ed
apparecchiature;
 epidemiologia descrittiva per supportare la programmazione
provinciale (PAL e piani per la salute) e distrettuali e la gestione delle
attività aziendali.
ADSPV ORGANIZZAZIONE (107/08)
SOT di
Borgotaro
Langhirano
Fidenza
Parma
Territoriale DSP
SIANADSPV IGIENE e SP TSAL
S. S. A. S.I.A.O.A S.I.A.P.Z.
ADSPV ORGANIZZAZIONE (107/08)
ADSPV
Direttore
Servizio Igiene
Alimenti Origine
Animale
Direttore
Servizio Sanità
Animale
Direttore
Servizio Igiene
Allevamenti e Produzioni
Zootecniche
Direttore
Consiglio
ADSPV
Incarichi
professionali alta
specializzazione
ADSPV
Comitato Tecnico
Gestionale B
Comitato Tecnico
Gestionale
A/C
RUOD
B
Medici Veterinari
, Tecnici della
Prevenzione, PA
RUO
D
Medici
Veterinari ,
Tecnici della
Prevenzione,PA
RUOD A/C
Medici Veterinari
, Tecnici della
Prevenzione,PA
Funzionigram
ma
ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE
GOVERNO
TECNICO - CLINICO
(DISCIPLINARE)
VERIFICA
RISULTATI
(GESTIONALI / TECNICO CLINICI)
GOVERNO
DOMANDA
(TERRITORIALE)
EVIDENZA
SCIENTIFICA
Controllo Veterinario
Agentichimiciebiologici
Mangimi
Allevamento
Ambiente
Industria
Agricoltura
Metalli pesanti
PHAs
Diossine
Radionuclidi
Pesticidi
Micotossine
Fitosossine
Fertilizzanti
Patogeni da
suolo
e acqua Farmaci
veterinari
Diffusioneorizzontalee
verticaledipatogeni
Trasporti
Commercio
Macello
Processazione
Contaminazione fecale e
chimica
Ricontaminazione e
contaminazione crociata
Sviluppo di patogeni e
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Consortiums of DOP and IGP products (Italian)

  • 1. Università degli studi di Parma Facoltà di Medicina veterinaria Dott. Paolo Cozzolino La normativa interna sul controllo ufficiale: soggetti ed architettura istituzionale.
  • 2. PACCHETTO IGIENE R.178/2002/CE principi generali legislazione alimentare Regolamento CE n2073/2005 criteri microbiologici R. 853/2004/CE norme specifiche alimenti o.a. Direttiva 2004/41/CE abrogazione direttive recanti norme sull’igiene dei prodotti alimentari R. 882/2004/CE controlli ufficiali mangimi e alimenti salute e benessere animale R.183/2005/CE igiene dei mangimi R. 852/2004/CE igiene prodotti alimentari R. 854/2004/CE controlli ufficiali sui prodotti di o.a.
  • 3. Reg. 882/2004 “FEED and FOOD” Il regolamento fissa le regole generali per l’esecuzione dei Controlli Ufficiali intesi a verificare la conformità alle normative volte. • Prevenire, eliminare ridurre a livello accettabile i rischi per essere umani, e animali, sia diretti che veicolati dall’ambiente; • Garantire pratiche commerciali leali per mangimi e gli alimenti e tutelare gli interessi dei consumatori compresa l’etichettatura ed altre forme di informazione ai consumatori
  • 4. Reg. 882/2004 “FEED and FOOD” 1. Gli Stati Membri garantiscono che i Controlli Ufficiali siano eseguiti periodicamente in base ad una valutazione dei rischi e con frequenza appropriata in funzione di: • Rischi identificati, associati con animali, mangimi ed alimenti, con le aziende del settore dei mangimi e alimenti o qualsiasi altra attività che possa influire nella sicurezza di mangimi o degli alimenti, sulla salute e benessere degli animali;
  • 5. Reg. 882/2004 “FEED and FOOD” • Dati relativi agli operatori commerciali per quanto riguarda la conformità alla normativa in materia di mangimi, alimenti, salute e benessere animale ; • Affidabilità dei propri controlli già eseguiti; • Qualsiasi informazione che indichi assenza di conformità. 2. I controlli Ufficiali sono eseguiti senza preavviso (salvo gli Audit)
  • 6. Reg. 882/2004 “FEED and FOOD” Gli Stati Membri designano le Autorità Competenti, queste assicurano: • L’efficacia e appropriatezza dei controlli; • Personale libero da conflitti; • Adeguata capacità di laboratorio; • Strutture e attrezzature appropriate x i controlli e mantenute tali; • Facoltà ad effettuare i controlli; • Dispongono di piani di emergenza; • Gli operatori sono tenuti a sottoporsi alle ispezioni della A.C.
  • 7. Reg. 882/2004 “FEED and FOOD” • Le A.C. devono assicurare la imparzialità, la qualità e la coerenza dei controlli a tutti i livelli; • Quando una A.C. articola i controlli su più unità deve esserci coordinamento e cooperazione efficaci ed efficienti; • Le A.C. procedono AUDIT interni o esterni per assicurare il raggiungimento degli obiettivi del presente regolamento L’Autorità Centrale deve assicurare il Coordinamento efficace tra i diversi livelli (centrale regionale locale);
  • 8. Reg. 882/2004 “FEED and FOOD” IL CONTROLLO UFFICIALE deve essere attuato tramite Procedure Documentate che comportano informazioni ed istruzioni al personale che esegue i controlli e che descrivano: L’organizzazione e rapporti ai vari livelli di competenza Rapporti tra autorità competenti e organismi di controllo non governativi Dichiarazione su obiettivi da raggiungere Compiti, responsabilità e obblighi del personale
  • 9. Tecniche e metodi di controllo Programmi di monitoraggio e sorveglianza Mutua assistenza con S.M. Azioni conseguenti ai controlli ufficiali Cooperazione con altri servizi competenti in materia Verifica adeguatezza campionamento e analisi Qualsiasi altra attività o informazione necessaria ai controlli ufficiali Reg. 882/2004 “FEED and FOOD”
  • 10. Reg. 882/2004 “FEED and FOOD” • L’A.C. deve avere Procedure Operative che valutino l’efficacia del proprio sistema di controllo e se necessario correggerlo, nonché tenere aggiornata la documentazione • L’A.C. Elabora relazioni sui controlli effettuati e ne rilascia copia agli utenti almeno per le N.C. • Le relazioni descrivono gli obiettivi ed i metodi del controllo espletato dei risultati e l’indicazione degli interventi da adottarsi a cura operatore interessato
  • 11. Reg. 882/2004 “FEED and FOOD” Metodi di controllo appropriati al caso: • Monitoraggio • Sorveglianza • Verifica • Audit • Ispezione • Campionamento • Analisi
  • 12. CONTROLLI COMUNITARI:  AUDIT GENERALE sugli STATI MEMBRI su base regolare e cooperativa • ISPEZIONI per verificare: L’implementazione dei PIANI DI CONTROLLO funzionamento e organizzazione AUTORITÀ di CONTROLLO INVESTIGARE sui PROBLEMI IMPORTANTI o RICORRENTI negli Stati Membri INVESTIGARE su SITUAZIONI EMERGENZA Reg. 882/2004 “FEED and FOOD”
  • 13. MISURE DI SALVAGUARDIA SOPENSIONE IMMISSIONE IN COMMERCIO MANGIME O ALIMENTO SE  Commissione trova gravi carenze nei sistemi di controllo di uno SM;  Se tale carenza può costituire un rischio;  Tali misure si attuano solo dopo verifica comunitaria e nel caso che lo SM non abbia corretto la situazione così come richiesto dalla Commissione nei termini indicati. Reg. 882/2004 “FEED and FOOD”
  • 14. Politica di Sicurezza Alimentare Valutazione del Rischio Gestione del Rischio Obiettivi di Sicurezza Alimentare Controlli Ufficiali Ispezione e Audit Sistemi di Gestione HACCP GMP GHP Valutazione Ricerche AUSL OSA Comunicazione Informazione
  • 15. I controlli Sulla Sicurezza Alimentare
  • 16. Organizzazione del SSN Legge 23.12.1978 n° 833 “Istituzione del SSN” D.L.vo 30.12.1992 n° 502 “Riordino disciplina in materia sanitaria, a norma dell’ art. 1 L.23.10.1992 n° 421 • Piano Sanitario Nazionale(regionali) • Livelli Essenziali di Assistenza • Conferenza permanente progr. Sanitaria (Sindaci) • Distretto • Dipartimento di Prevenzione “Sanità Pubblica”
  • 17. Organizzazione del SSN Min. Salute Regioni Aziende Sanitarie Locali Istituto Superiore di Sanità (I.S.S.) Istituti zooprofilattici sperimentali (IZS) ARPA N.A.S Comitato nazionale sicurezza alimentare
  • 18. Dipartimento della la Sanità Pubblica Veterinaria, della Sicurezza Alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute (DPR 108/2011) DIR. GEN. SANITA’ ANIMALE E FARMACI VETERINARI Ministero della Salute DIR. GEN. IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE DIR. GEN. ORGANI COLLEGIALI PER TUTELA DELLA SALUTE
  • 19. Comando Carabinieri per la Tutela della Salute • Oggi esso dispone di 1000 unità specializzate, ripartite in 3 Gruppi A.S. - con sede a Milano, Roma e Napoli - e in 35 Nuclei, presenti sull'intero territorio nazionale, con competenza regionale o interprovinciale. • Corpo di polizia per investigazioni a livello nazionale; • Sono costituiti in comandi su base interprovinciale; • Indagini su OSA e su AUSL; • Dirette dipendenze del Ministero; • Non sono un AC ai sensi 882/04.
  • 20. Istituto Superiore di Sanità (I.S.S.) Istituto tecnico scientifico a servizio del Ministro della Salute Organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale, svolge funzioni di ricerca, sperimentazione, controllo, consulenza, documentazione e formazione in materia di salute pubblica. Svolge attività di: • Ricerca teorica ed applicata in ambito sanitario, di sicurezza degli alimenti e SPV; • Centro di referenza dello Stato Italiano nei confronti degli organismi Internazionali
  • 21. Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZSS) Sono enti sanitari di diritto pubblico dotati di autonomia gestionale ed amministrativa, che rappresentano lo strumento tecnico ed operativo del SSN per quanto riguarda: • la sanità animale, • il controllo di salubrità e qualità degli alimenti di origine animale, • l'igiene degli allevamenti ed il corretto rapporto tra insediamenti umani, animale ed ambientale. Gli II.ZZ.SS. 10 sedi centrali e 90 sezioni diagnostiche periferiche, rappresentano un importante strumento operativo di cui dispone il SSN per assicurare la sorveglianza epidemiologica, la ricerca sperimentale, la formazione del personale, il supporto di laboratorio e la diagnostica nell’ambito del controllo ufficiale degli alimenti.
  • 22. I Centri di Referenza Nazionale (CdRN), localizzati presso gli IZS, rappresentano uno strumento operativo di elevata e provata competenza, nei settori della sanità animale, dell’igiene degli alimenti e dell’igiene zootecnica. Le loro funzioni, • confermare, ove previsto, la diagnosi effettuata da altri laboratori; • attuare la standardizzazione delle metodiche di analisi; • avviare idonei “ring test” tra gli II. ZZ. SS.; • utilizzare e diffondere i metodi ufficiali di analisi; • predisporre piani d’intervento; • collaborare con altri centri di referenza comunitari o di paesi terzi; • fornire, al Ministero della Salute, assistenza e informazioni specialistiche. Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZSS)
  • 24. Agenzia Regionale Ambiente • Sono Enti di diritto della regione. • Hanno compiti di controllo per l’ambiente (inquinamento). • Spesso effettuano anche indagini di laboratorio su alimenti non di origine animale, come servizio alle ASL (SIAN). • In alcune regioni sono attivi i LIA (laboratori di igiene ambientali).
  • 25. • Compiti di programmazione delle attività sul territorio regionale; • Compiti di verifica dei risultati sulle attività delle ASL; • Rapporti con il Ministero della Salute, in tema di programmazione e valutazione delle attività e dei risultati; • Compiti di indirizzo nella programmazione ed elaborazione di linee guida a valenza tecnica; • Audit sulle ASL. Organizzazione del SSR I compiti Assessorato alla Sanità
  • 26. • Hanno compiti di “gestire” il diritto alla salute nell’ambito del territorio di competenza; • Sono Aziende, dotate di personalità giuridica e di un bilancio; • Possono produrre o comprare prestazioni (privato accreditato); • Organo direttivo: D. G., D.S., D. Amm.vo; • Organo consultivo: Collegio di Direzione (Responsabili strutture aziendali); • Struttura Dipartimentale. Organizzazione ASL Sono Enti strumentali delle regioni
  • 27. è l’articolazione territoriale dell’Azienda, dotata di autonomia tecnico gestionale ed economico finanziaria nell’ambito delle risorse assegnate, soggetta a rendicontazione analitica con contabilità separata all’interno del bilancio aziendale  è responsabile delle risorse finanziarie per tutte le attività che si svolgono nel territorio di competenza; determina, all’occorrenza, le priorità fra le diverse azioni delle Aree dipartimentali, coerentemente agli indirizzi espressi dal Comitato di Distretto, nel rispetto della programmazione aziendale L’azienda è articolata in quattro distretti: Parma, Fidenza, Sud-Est (Langhirano), Valli Taro e Ceno (Borgotaro) IL DISTRETTO
  • 28. IL DIPARTIMENTO  l’organizzazione dipartimentale è il modello ordinario di organizzazione e gestione operativa di tutte le attività dell’Azienda  Il dipartimento è una struttura organizzativa complessa dotata di autonomia tecnico-professionale e gestionale, costituita da una pluralità di unità operative e/o moduli organizzativi, raggruppati in base all’affinità del loro sistema tecnico di riferimento o della loro interdipendenza nell’assistenza da erogare a definiti gruppi di utenti  Sono Dipartimenti sanitari: • Dipartimento aziendale di Sanità Pubblica • Dipartimento aziendale integrato Salute Mentale e Dipendenze Patologiche • Dipartimenti distrettuali delle Cure Primarie • Dipartimenti Intraospedalieri (medico, chirurgico, emergenza- urgenza)
  • 29. IL DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA è un’articolazione organizzativa dell’Azienda dotato di autonomia tecnico gestionale e soggetto a rendicontazione analitica con contabilità separata all’interno del bilancio aziendale  ambiti di attività:  profilassi delle malattie infettive e diffusive nella popolazione;  tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari negli ambienti di vita anche con riferimento agli effetti sanitari degli inquinanti ambientali;  medicina sportiva;  tutela igienico-sanitaria degli alimenti e sorveglianza e prevenzione nutrizionale;  sanità pubblica veterinaria, controllo alimenti di origine animale, profilassi delle malattie infettive e diffusive degli animali, lotta alle zoonosi, benessere animale, farmacovigilanza, igiene delle produzioni zootecniche;  tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari connessi agli ambienti di lavoro;  verifica della sicurezza antinfortunistica degli impianti, macchine ed apparecchiature;  epidemiologia descrittiva per supportare la programmazione provinciale (PAL e piani per la salute) e distrettuali e la gestione delle attività aziendali.
  • 30. ADSPV ORGANIZZAZIONE (107/08) SOT di Borgotaro Langhirano Fidenza Parma Territoriale DSP SIANADSPV IGIENE e SP TSAL S. S. A. S.I.A.O.A S.I.A.P.Z.
  • 31. ADSPV ORGANIZZAZIONE (107/08) ADSPV Direttore Servizio Igiene Alimenti Origine Animale Direttore Servizio Sanità Animale Direttore Servizio Igiene Allevamenti e Produzioni Zootecniche Direttore Consiglio ADSPV Incarichi professionali alta specializzazione ADSPV Comitato Tecnico Gestionale B Comitato Tecnico Gestionale A/C RUOD B Medici Veterinari , Tecnici della Prevenzione, PA RUO D Medici Veterinari , Tecnici della Prevenzione,PA RUOD A/C Medici Veterinari , Tecnici della Prevenzione,PA Funzionigram ma
  • 32. ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE GOVERNO TECNICO - CLINICO (DISCIPLINARE) VERIFICA RISULTATI (GESTIONALI / TECNICO CLINICI) GOVERNO DOMANDA (TERRITORIALE) EVIDENZA SCIENTIFICA
  • 33. Controllo Veterinario Agentichimiciebiologici Mangimi Allevamento Ambiente Industria Agricoltura Metalli pesanti PHAs Diossine Radionuclidi Pesticidi Micotossine Fitosossine Fertilizzanti Patogeni da suolo e acqua Farmaci veterinari Diffusioneorizzontalee verticaledipatogeni Trasporti Commercio Macello Processazione Contaminazione fecale e chimica Ricontaminazione e contaminazione crociata Sviluppo di patogeni e tossine Distribuzione Consumatore Additivi tecnologici Contaminanti imballaggio Tossine e Prodotti di fermentazione Controllidifilierasullasicurezzaalimentare