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LUNEDÌ 8 SETTEMBRE 2014 | | 11 
RISPARMIO, I CONTI IN TASCA 
L’ANALISI La Bce mette in campo tutte le armi per riattivare il credito ed aumentare l’inflazione 
Draghi conferma la strategia e gioca l’ultima carta 
Varato il piano di acquisto di Abs e covered bonds ma i dettagli saranno noti solo ad ottobre 
Mario Draghi ha annun-ciato 
giovedì scorso, 
l’ennesimo ed ormai ultimo 
taglio dei tassi ufficiali d’inte - 
resse, nonché un nuovo e con-sistente 
aumento delle di-mensioni 
del bilancio della B-CE, 
attraverso l’acquisto di 
strumenti finanziari emessi 
dal settore privato dell’econo - 
mia. Non delude quindi le at-tese 
e conferma così ai merca-ti 
che davanti ai dati macro 
deludenti e preoccupanti si 
concretizzano provvedimenti 
monetari espansivi. 
Le ultime decisioni 
Draghi ha tagliato di 10bps i 
tassi di riferimento (da 015% 
a 0,05%), i tassi di deposito 
presso la Bce (da -0,10% a 
-0,20%) e quello delle opera-zioni 
di rifinanziamento mar-ginali 
che passano allo 0,3% 
dallo 0,4%, ma ancor più im-portante 
ha annunciato l’a c-quisto 
di asset backed securi-ties 
e di covered bonds, fatto 
che aumenterà la dimensione 
del bilancio BCE insieme al-l'operazione 
di TLTRO in pro-gramma 
con le prime due 
tranche del 18 settembre e 11 
d i c e m b re. 
Roadmap confermata 
L’elevato clamore ed appa-rente 
euforia mediatica e-spressa 
dai mezzi d'informa-zione, 
non deve però tratte in 
inganno, essendo il tutto (fat-ta 
eccezione per il taglio ina-spettato 
dei tassi) una logica 
conseguenza di quanto prean-nunciato 
ed avviato al mee-ting 
di giungo dalla banca 
centrale europea, nonché la 
conferma delle recenti parole 
del presidente dell'Eurotower 
all'annuale appuntamento 
dell'establishment globale di 
Jackson Hole. A giungo infat-ti, 
il consiglio direttivo della 
BCE aveva presentato le nuo-ve 
misure per contrastare il 
rischio di deflazione e stagna-zione, 
le cui linee guida erano 
basate su tre punti principali: 
1) riduzione dei tassi d’i nt e-resse 
2) orientamento del ca-nale 
bancario nella trasmis-sione 
della politica monetaria 
(finanziamento TLTRO) 3) 
misure di politica monetaria 
“non convenzionale” ( ac qu i-sto 
ABS). Mentre a Jackson 
Hole, Draghi è voluto essere 
più chiaro sull'utilizzo dei fa-mosi 
“unconventional instru-me 
nt s”, sottolineando una 
maggiore sinergia con la leva 
fiscale e le riforme strutturali 
nell'euro zona. 
Il programma Abs 
Dall'ipotesi presentata a 
giungo si è quindi passati al-l'immediata 
operatività del 
programma di acquisto di 
ABS (Asset-Backed Securi-ties), 
titoli che impacchettano 
prestiti a famiglie e imprese. I 
dettagli saranno però resi di-sponibili 
nella prossima riu-nione 
della BCE ad ottobre ma 
riguarderanno l’acquisto di 
ABS e R-MBS 
Co-v 
e r e d 
Bonds di 
alta qua-lità 
cre-d 
i t i z i a 
con l’i n-tento 
di 
‘ l i be ra-r 
e ’ i n 
p a r t e i 
bi lan c i 
d e l l e 
b a nch e 
e d a u-mentare 
così la disponibilità 
di credito al sistema economi-co. 
Draghi ha inoltre aggiunto 
che tali acquisti avranno un 
impatto considerevole sul bi-lancio 
della BCE, dichiaran-do 
la volontà di riportare la di-mensione 
degli attivi della B-CE 
ai livelli del 2012 e perciò 
più alti di quelli attuali di cir-ca 
800-1000 miliardi di Euro. 
Prime reazioni 
La reazione dei mercati è 
stata semplicemente eufori-ca, 
non tanto per i programmi 
annunciati e in buona parte 
già scontati dai rialzi delle ul-time 
settimane, bensì emolto 
probabilmente dalla non una-nimità 
nel consiglio BCE ed 
in particolar modo con la 
Bundesbank tedesca. Un fatto 
che è stato letto positivamen-te 
dagli operatori finanziari 
in quanto potrebbe sottoli-neare 
come Draghi sembri 
meno vincolato dalla Germa-nia 
e più sostenuto nelle sue a-zioni 
da un crescente rischio 
deflattivo e dal chiaro manda-to 
della BCE di perseguire u-na 
stabilità dei prezzi a livelli 
verso il 2% di inflazione. Per il 
mercato rimane dunque viva 
la speranza di un vero quanti-tative 
easing, semmai nel 2015 
e dopo le prime due aste TL-TRO, 
come dimostrato dai 
rialzi delle Borse, dai cambi 
valutari e soprattutto dagli 
spread sovrani di settimana 
scorsa. 
Possibili effetti 
Come già evidenziato a giu-gno, 
il taglio dei tassi ed ancor 
più i rendimenti negativi sui 
depositi delle banche presso 
la BCE, avranno poco effetto 
nel convincere gli istituti ban-cari 
a riattivare l’offerta di 
prestiti alle imprese mentre il 
principale beneficio deriverà 
dalla svalutazione dell'euro, 
essendo le banche indotte 
semmai a spostare liquidità 
su altre valute e gli operatori 
finanziari ancor più invoglia-ti 
al “carry trade” globale, of-ferto 
ora anche dal basso co-sto 
di finanziamento raggiun-to 
nell'area euro. Inoltre e for-se 
con qualche mese di ritar-do, 
l'area dell'euro potrebbe 
anche registrare un rimbalzo 
L’autore della rubrica 
La pagina settimanale del lu-nedì 
“Risparmio, i conti in 
tasca”, è a cura del nostro 
consulente Rubens Ligabue, 
professionista certificato Efa - 
European Financial Advisor, 
associato SIAT - Società I-taliana 
Analisi Tecnica, iscritto 
all'Albo Unico Nazionale dei 
Promotori Finanziari. Per do-mande 
e chiarimenti potete 
scrivere a 
info@rubensligabue.com 
o uno stop alla dinamica nega-tiva 
dei prezzi, grazie all'inde-bolimento 
della sua moneta. 
Per quanto riguarda invece 
gli effetti sull'economia reale, 
derivanti dai programmi di 
rifinanziamento alle banche e 
degli acquisti di ABS è ancora 
prematuro valutarlo, almeno 
fino ad ottobre, ovvero finché 
non si capirà l'effettiva azione 
da parte della BCE. Il taglio 
dei tassi a livelli che non sono 
più comprimibili potrà favo-rire 
sicuramente una maggio-re 
partecipazione delle ban-che 
alle operazioni di TLTRO 
ma la vera domanda riguarda 
il programma sugli ABS. L’ac - 
quisto di tali strumenti è sulla 
carta la misura che offre il 
maggiore potenziale di soste-gno 
al credito delle piccole e 
medie imprese in quanto nel 
programma sono inclusi sia 
gli RMBS relativi al settore 
immobiliare, sia quelli legati 
specificamente al credito del-le 
PMI, inoltre, mentre le ope-razioni 
di TLTRO dovranno 
andare a favore delle sole im-prese, 
gli acquisti di ABS e M-BS 
dovrebbero dare indiretta-mente 
respiro anche al mer-cato 
immobiliare privato. 
Quindi tutto ok? 
Secondo Ambrose Evans 
Pritchard del Telegraph, Ma-rio 
Draghi ha giocato una ma-no 
debole seppur con la con-sueta 
abilità, in quanto il pac-chetto 
di misure presentato 
sarebbe in realtà pietosamen-te 
piccolo e soprattutto di fac-ciata 
nel tentativo di guada-gnare 
tempo. Le nuove misu-re 
DOMANDA & RISPOSTA 
Cosa sono le Asset-Backed Securities? 
Come riportato il sito di Borsa Italia, le asset backed se-curity 
(ABS) sono strumenti emessi a fronte di ope-razioni 
di cartolarizzazione da un particolare intermedia-rio 
denominato special purpose vehicle (SPV). Questo in-termediario 
emette ABS per finanziare l'acquisto del por-tafoglio 
di attività oggetto dell'operazione di cartolarizza-zione, 
pertanto viene ad esistere un legame diretto tra le 
attività presenti nel portafoglio segregato e le ABS: i flussi 
di cassa provenienti dagli asset presenti nel portafoglio ce-duto 
vengono utilizzati per rimborsare interessi e valore 
nominale dei titoli emessi dallo SPV. Il portafoglio sotto-s 
t a n t e 
l ' o pe r a-zione 
sugli ABS aggiungerebbe-ro 
poco a ciò che era già stato 
messo sul tavolo nel mese di 
giugno (quindi già scontato 
dai mercati), essendo tale 
mercato imploso dopo la crisi 
del 2008 e da allora mai rivita-lizzato. 
Secondo vari analisti, 
sarebbero solo 60 miliardi, le 
securities legate a piccole im-prese 
nel range dell'invest-ment 
grade, acquistabili da 
Draghi e definite come “sem - 
plici e trasparenti” me nt re 
quelli ipotecari e legati ai mu-tui 
potrebbero raggiungere i 
4-500 miliardi ma sarebbero 
comunque ben poca cosa ri-spetto 
alle politiche moneta-rie 
delle altre banche centrali, 
inoltre e come già mostrato 
dal similare e passato Fun-ding 
for Lending inglese, do-po 
una prima fiammata di au-mento 
nei prestiti immobilia-ri 
potrebbe non avvenire 
u n’inversione nella calante 
tendenza dei prestiti bancari. 
Infine ma non da poco conto, è 
da sottolineare come la stam-pa 
tedesca abbia attaccato du-ramente 
le misure adottate 
dal presidente della BCE, evi-denziando 
ancor più quello 
scollamento emerso nel board 
della BCE. L'aver fatto digeri-re 
alla Germania quest'ulti-ma 
mossa non ortodossa, po-trebbe 
rappresentare la linea 
invalicabile oltre la quale il 
governatore della BCE non 
potrà più spingersi, a mag-gior 
ragione dopo essersi spe-so 
in prima persona con Ren-zi, 
Hollande e la Merkel nel-l'ultima 
e famigerata telefo-nata 
pre meeting. 
(Rubens Ligabue) 
di 
car tola-r 
i z za z i o-ne, 
può 
e s s e r e 
cost itui-t 
o d a 
mutui i-po 
t e c a-r 
i , p r e-stiti, 
ob-blig 
azio-ni, 
crediti commerciali, crediti derivanti da carte di cre-dito 
o altro ancora. In funzione della tipologia di attivo sot-tostante, 
le ABS possono essere classificate in: 
• credit loan obligation (il portafoglio è costituito da pre-stiti 
bancari); 
• collateralized bond obligation (il portafoglio è costitui-to 
da junk bond); 
• collateralized debt obligation (il portafoglio è costituito 
da obbligazioni, strumenti di debito e titoli in generale); 
• collateralized mortgage obligation (il portafoglio è co-stituito 
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  • 1. LUNEDÌ 8 SETTEMBRE 2014 | | 11 RISPARMIO, I CONTI IN TASCA L’ANALISI La Bce mette in campo tutte le armi per riattivare il credito ed aumentare l’inflazione Draghi conferma la strategia e gioca l’ultima carta Varato il piano di acquisto di Abs e covered bonds ma i dettagli saranno noti solo ad ottobre Mario Draghi ha annun-ciato giovedì scorso, l’ennesimo ed ormai ultimo taglio dei tassi ufficiali d’inte - resse, nonché un nuovo e con-sistente aumento delle di-mensioni del bilancio della B-CE, attraverso l’acquisto di strumenti finanziari emessi dal settore privato dell’econo - mia. Non delude quindi le at-tese e conferma così ai merca-ti che davanti ai dati macro deludenti e preoccupanti si concretizzano provvedimenti monetari espansivi. Le ultime decisioni Draghi ha tagliato di 10bps i tassi di riferimento (da 015% a 0,05%), i tassi di deposito presso la Bce (da -0,10% a -0,20%) e quello delle opera-zioni di rifinanziamento mar-ginali che passano allo 0,3% dallo 0,4%, ma ancor più im-portante ha annunciato l’a c-quisto di asset backed securi-ties e di covered bonds, fatto che aumenterà la dimensione del bilancio BCE insieme al-l'operazione di TLTRO in pro-gramma con le prime due tranche del 18 settembre e 11 d i c e m b re. Roadmap confermata L’elevato clamore ed appa-rente euforia mediatica e-spressa dai mezzi d'informa-zione, non deve però tratte in inganno, essendo il tutto (fat-ta eccezione per il taglio ina-spettato dei tassi) una logica conseguenza di quanto prean-nunciato ed avviato al mee-ting di giungo dalla banca centrale europea, nonché la conferma delle recenti parole del presidente dell'Eurotower all'annuale appuntamento dell'establishment globale di Jackson Hole. A giungo infat-ti, il consiglio direttivo della BCE aveva presentato le nuo-ve misure per contrastare il rischio di deflazione e stagna-zione, le cui linee guida erano basate su tre punti principali: 1) riduzione dei tassi d’i nt e-resse 2) orientamento del ca-nale bancario nella trasmis-sione della politica monetaria (finanziamento TLTRO) 3) misure di politica monetaria “non convenzionale” ( ac qu i-sto ABS). Mentre a Jackson Hole, Draghi è voluto essere più chiaro sull'utilizzo dei fa-mosi “unconventional instru-me nt s”, sottolineando una maggiore sinergia con la leva fiscale e le riforme strutturali nell'euro zona. Il programma Abs Dall'ipotesi presentata a giungo si è quindi passati al-l'immediata operatività del programma di acquisto di ABS (Asset-Backed Securi-ties), titoli che impacchettano prestiti a famiglie e imprese. I dettagli saranno però resi di-sponibili nella prossima riu-nione della BCE ad ottobre ma riguarderanno l’acquisto di ABS e R-MBS Co-v e r e d Bonds di alta qua-lità cre-d i t i z i a con l’i n-tento di ‘ l i be ra-r e ’ i n p a r t e i bi lan c i d e l l e b a nch e e d a u-mentare così la disponibilità di credito al sistema economi-co. Draghi ha inoltre aggiunto che tali acquisti avranno un impatto considerevole sul bi-lancio della BCE, dichiaran-do la volontà di riportare la di-mensione degli attivi della B-CE ai livelli del 2012 e perciò più alti di quelli attuali di cir-ca 800-1000 miliardi di Euro. Prime reazioni La reazione dei mercati è stata semplicemente eufori-ca, non tanto per i programmi annunciati e in buona parte già scontati dai rialzi delle ul-time settimane, bensì emolto probabilmente dalla non una-nimità nel consiglio BCE ed in particolar modo con la Bundesbank tedesca. Un fatto che è stato letto positivamen-te dagli operatori finanziari in quanto potrebbe sottoli-neare come Draghi sembri meno vincolato dalla Germa-nia e più sostenuto nelle sue a-zioni da un crescente rischio deflattivo e dal chiaro manda-to della BCE di perseguire u-na stabilità dei prezzi a livelli verso il 2% di inflazione. Per il mercato rimane dunque viva la speranza di un vero quanti-tative easing, semmai nel 2015 e dopo le prime due aste TL-TRO, come dimostrato dai rialzi delle Borse, dai cambi valutari e soprattutto dagli spread sovrani di settimana scorsa. Possibili effetti Come già evidenziato a giu-gno, il taglio dei tassi ed ancor più i rendimenti negativi sui depositi delle banche presso la BCE, avranno poco effetto nel convincere gli istituti ban-cari a riattivare l’offerta di prestiti alle imprese mentre il principale beneficio deriverà dalla svalutazione dell'euro, essendo le banche indotte semmai a spostare liquidità su altre valute e gli operatori finanziari ancor più invoglia-ti al “carry trade” globale, of-ferto ora anche dal basso co-sto di finanziamento raggiun-to nell'area euro. Inoltre e for-se con qualche mese di ritar-do, l'area dell'euro potrebbe anche registrare un rimbalzo L’autore della rubrica La pagina settimanale del lu-nedì “Risparmio, i conti in tasca”, è a cura del nostro consulente Rubens Ligabue, professionista certificato Efa - European Financial Advisor, associato SIAT - Società I-taliana Analisi Tecnica, iscritto all'Albo Unico Nazionale dei Promotori Finanziari. Per do-mande e chiarimenti potete scrivere a info@rubensligabue.com o uno stop alla dinamica nega-tiva dei prezzi, grazie all'inde-bolimento della sua moneta. Per quanto riguarda invece gli effetti sull'economia reale, derivanti dai programmi di rifinanziamento alle banche e degli acquisti di ABS è ancora prematuro valutarlo, almeno fino ad ottobre, ovvero finché non si capirà l'effettiva azione da parte della BCE. Il taglio dei tassi a livelli che non sono più comprimibili potrà favo-rire sicuramente una maggio-re partecipazione delle ban-che alle operazioni di TLTRO ma la vera domanda riguarda il programma sugli ABS. L’ac - quisto di tali strumenti è sulla carta la misura che offre il maggiore potenziale di soste-gno al credito delle piccole e medie imprese in quanto nel programma sono inclusi sia gli RMBS relativi al settore immobiliare, sia quelli legati specificamente al credito del-le PMI, inoltre, mentre le ope-razioni di TLTRO dovranno andare a favore delle sole im-prese, gli acquisti di ABS e M-BS dovrebbero dare indiretta-mente respiro anche al mer-cato immobiliare privato. Quindi tutto ok? Secondo Ambrose Evans Pritchard del Telegraph, Ma-rio Draghi ha giocato una ma-no debole seppur con la con-sueta abilità, in quanto il pac-chetto di misure presentato sarebbe in realtà pietosamen-te piccolo e soprattutto di fac-ciata nel tentativo di guada-gnare tempo. Le nuove misu-re DOMANDA & RISPOSTA Cosa sono le Asset-Backed Securities? Come riportato il sito di Borsa Italia, le asset backed se-curity (ABS) sono strumenti emessi a fronte di ope-razioni di cartolarizzazione da un particolare intermedia-rio denominato special purpose vehicle (SPV). Questo in-termediario emette ABS per finanziare l'acquisto del por-tafoglio di attività oggetto dell'operazione di cartolarizza-zione, pertanto viene ad esistere un legame diretto tra le attività presenti nel portafoglio segregato e le ABS: i flussi di cassa provenienti dagli asset presenti nel portafoglio ce-duto vengono utilizzati per rimborsare interessi e valore nominale dei titoli emessi dallo SPV. Il portafoglio sotto-s t a n t e l ' o pe r a-zione sugli ABS aggiungerebbe-ro poco a ciò che era già stato messo sul tavolo nel mese di giugno (quindi già scontato dai mercati), essendo tale mercato imploso dopo la crisi del 2008 e da allora mai rivita-lizzato. Secondo vari analisti, sarebbero solo 60 miliardi, le securities legate a piccole im-prese nel range dell'invest-ment grade, acquistabili da Draghi e definite come “sem - plici e trasparenti” me nt re quelli ipotecari e legati ai mu-tui potrebbero raggiungere i 4-500 miliardi ma sarebbero comunque ben poca cosa ri-spetto alle politiche moneta-rie delle altre banche centrali, inoltre e come già mostrato dal similare e passato Fun-ding for Lending inglese, do-po una prima fiammata di au-mento nei prestiti immobilia-ri potrebbe non avvenire u n’inversione nella calante tendenza dei prestiti bancari. Infine ma non da poco conto, è da sottolineare come la stam-pa tedesca abbia attaccato du-ramente le misure adottate dal presidente della BCE, evi-denziando ancor più quello scollamento emerso nel board della BCE. L'aver fatto digeri-re alla Germania quest'ulti-ma mossa non ortodossa, po-trebbe rappresentare la linea invalicabile oltre la quale il governatore della BCE non potrà più spingersi, a mag-gior ragione dopo essersi spe-so in prima persona con Ren-zi, Hollande e la Merkel nel-l'ultima e famigerata telefo-nata pre meeting. (Rubens Ligabue) di car tola-r i z za z i o-ne, può e s s e r e cost itui-t o d a mutui i-po t e c a-r i , p r e-stiti, ob-blig azio-ni, crediti commerciali, crediti derivanti da carte di cre-dito o altro ancora. In funzione della tipologia di attivo sot-tostante, le ABS possono essere classificate in: • credit loan obligation (il portafoglio è costituito da pre-stiti bancari); • collateralized bond obligation (il portafoglio è costitui-to da junk bond); • collateralized debt obligation (il portafoglio è costituito da obbligazioni, strumenti di debito e titoli in generale); • collateralized mortgage obligation (il portafoglio è co-stituito da mutui ipotecari su immobili residenziali); • commercial mortgage backed security (il portafoglio è costituito da mutui ipotecari su immobili commerciali).