21. Caratteristiche principali dell’emostasi
• Rapidità di intervento, localizzato sul sito della lesione
• Rappresenta un equilibrio fra i processi coagulativi e anti-
coagulativi
22. Emostasi: sistema finalizzato a limitare la perdita
di sangue
• Fase vascolare → riduzione del lume vascolare:
• Contrazione della muscolatura vasale
• Vasocostrizione periferica
• Fase piastrinica → formazione del tappo piastrinico:
• Adesione
• Cambiamento di forma
• Degranulazione
• Aggregazione
• Fase coagulativa → formazione del coagulo di fibrina:
• Cascata di reazioni enzimatiche
• Fase fibrinolitica → dissoluzione del coagulo:
• Attivazione del sistema fibrinolitico
23. VASODILATAZIONE NO - PGI2
•Vasocostrizione:
•Risposta diretta delle cellule muscolari in risposta al trauma
•Riflesso neurovegetativo
•Liberazione locale di sostanze vasocostrittrici –endotelina ET1,
serotonina-
1 fase
24. • Fase vascolare → riduzione del lume vascolare:
• Contrazione della muscolatura vasale
• Vasocostrizione periferica
• Fase piastrinica → formazione del tappo piastrinico:
• Adesione
• Cambiamento di forma
• Degranulazione
• Aggregazione
• Fase coagulativa → formazione del coagulo di fibrina:
• Cascata di reazioni enzimatiche
• Fase fibrinolitica → dissoluzione del coagulo:
• Attivazione del sistema fibrinolitico
26. Fase piastrinica
• La lesione espone il sottoendotelio (collagene, proteoglicani,
fibronectina)
• Adesione delle piastrine tramite integrine
• Stabilizzazione dell’adesione tramite fattore di von Willebrand
(vWF)
• Cambiamento conformazione discoide →→→→ sfera spinosa
• Polimerizzazione ATP-dipendente dell’actina
• Aumento di Ca++ e liberazione del contenuto dei granuli (ADP,
serotonina, fibrinogeno, trombina)
• Esternalizzazione di fosfatidilserina PS
• Attivazione di fosfolipasi C (IP3→Ca++) e fosfolipasi A2
(→tromboxano A2)
27. • Aggregazione delle piastrine
Maggiormente stimolata da tromboxano A2
• Esposizione di recettori per fibrinogeno
e formazione di ponti
28.
29. • Fase vascolare → riduzione del lume vascolare:
• Contrazione della muscolatura vasale
• Vasocostrizione periferica
• Fase piastrinica → formazione del tappo piastrinico:
• Adesione
• Cambiamento di forma
• Degranulazione
• Aggregazione
• Fase coagulativa → formazione del coagulo di fibrina:
• Cascata di reazioni enzimatiche
• Fase fibrinolitica → dissoluzione del coagulo:
• Attivazione del sistema fibrinolitico
30. Sistema intrinseco
Contatto con superfici con cariche negative
In assenza di fattori intracellulari
Sistema estrinseco
lesione tissutale
Fattori intracellulari
Fase coagulativa
• Distinzione intrinseco-estrinseco solo storica
• Tutti i fattori presenti nel plasma in forma inattiva
(proenzimi o zimogeni), attivati a cascata
– “Proteasi a serina”
– Indicati con numeri romani in ordine di scoperta
Coagulo di fibrina
31. SISTEMA INTRINSECO
• FATTORE XII CALLICREINA
FATTORE XIIa FATTORE XI
FATTORE IX FATTORE XIa
FATTORE IXa FATTORE X
FATTORE VIII
FATTORE Xa
35. Fibrinogeno →→→→ Fibrina
• 0.3 g/100 ml in plasma, sintetizzato in fegato, (αβγ)2
• T1/2=4 gg
• Trombina converte fibrinogeno solubile in fibrina
insolubile
• Stabilizzazione con il FATTORE XIII
41. Vitamina K
• Liposolubile
• K1: vegetali verdi
• K2: deriva da K1 ad opera di
batteri intestinali
• K3 o menadione: preparato
industriale
• Antimetaboliti: dicumarolo e
warfarina
Dicumarolo Warfarina
42. Reazione della Vitamina K
• Carbossilazione di glutammato
(Glu) a carbossiglutammato (Gla)
in molti dei fattori della
coagulazione (incluso trombina,
II, VII, IX e X)
45. Difetti coagulativi piastrino-dipendenti
• Anomalie congenite
Sindrome di von Willebrand
Sindrome di Bernard-Soulier:
deficit del recettore
• Anomalie acquisite
Trombocitopenia (basso livello di
piastrine)
Distruzione delle piastrine
circolanti: leucemia, sindromi
mieloproliferative, eccesso di
aspirina etc
• Farmaci antipiastrinici:
Aspirina -inibisce cicloossigenasi
e riduce tromboxano A2
46.
47. Patologie del fibrinogeno
• Eccesso di fibrinogeno in
– Pazienti con ipertensione, diabete, iperliproteinemia,
ipertrigliceridemia e coronaropatie
– Gravidanza, ipercoleresterolemia, contraccettivi orali,
menopausa, fumo
• Malattie genetiche
– Afibrinogenemia (aborto spontaneo da emorragie dal
cordone ombelicale e interne)
– Ipofibrinogenemia, acquisita o ereditaria
– Disfibrinogenemia (fibrinogeno non funzionale, con
emorragie, aborti e tromboembolismo)
48. Deficit di Vitamina K (rara)
Associata al malassorbimento dei grassi:
Infanti sottoalimentati
Ittero ostruttivo
Lunghe cure antibiotiche
50. Emofilia A o Emofilia classica
• Deficit di Fattore VIII (150 differenti mutazioni descritte)
• X-linked, frequenza 1:5000-10000 nati maschi
• Emorragie
• Trattamento con infusione di VIII
I Romanov e il principe Alexis
52. Patologie della coagulazione
• Emofilia B, deficit di Fattore IX (300 mutazioni conosciute)
• Deficit di Fattore XIII (autosomici recessivi)
• von Willebrand Disease, deficit di Fattore VIII
– La patologia ereditaria più diffusa (125 nati per milione, doppio di
emofilia A)
– Adesione piastrinica difettosa
• Deficit di Fattore XI, o emofilia C, 3 mutazioni conosciute
– Mancata attivazione da contatto con superfici cariche
negativamente
– Identificata in 1953, comune negli ebrei Ashkenazi
• Deficit di antitrombina
Subsintomatico, autosomico dominante (1 per 2000-5000)
– Sintomatico (trombosi venose profonde, embolismo polmonare) in
associazione con interventi chirurgici, traumi e gravidanza