SlideShare a Scribd company logo
1 of 24
A cura di:
Diego Bolognese, Ph.D.
Salvatore Vescina
Roma, 13 marzo 2018
Crisi ed evoluzione del business
model dei confidi: alcuni spunti
Fra il 2016 e il 2017 il mercato dei confidi ha visto l’insorgere di due gravi crisi che
hanno avuto notevoli ripercussioni a livello nazionale
• In meno di 12 mesi i due principali confidi piemontesi, nonché primari player
nazionali, vengono messi in liquidazione a seguito di crisi molto profonde.
• Fra le cause ci sono fattori esogeni, ma si ipotizza che alcune scelte strategiche abbiano
giocato un ruolo fondamentale nel raggiungimento del punto di rottura.
• Per verificare l’ipotesi si analizzerà il bilancio dei due confidi per individuare i ‘sintomi’ della crisi,
per poi risalire alle scelte strategiche che hanno portato al punto di rottura
• Principale fonte di analisi sarà l’Osservatorio sui Confidi Torino Finanza 2015/2016,
presentato a Torino Incontra in data 15 marzo 2016.
2017
Unionfidi
2016
Eurofidi
Contesto di mercato: i fattori esogeni della crisi
Negli ultimi anni gli effetti sul business dei confidi di alcuni fattori esogeni sfavorevoli sono
stati intensi e tangibili
I confidi sono stati un
decisivo ammortizzatore
del prezzo della crisi per
micro-piccole imprese e
sistema bancario.
Ne è conseguito
depauperamento del
patrimonio, deleverage e
peggioramento della redditività
Alcune amministrazioni
sponsor hanno ridotto i
trasferimenti di risorse
come conseguenza dei vincoli
di bilancio cui sono sottoposte.
Ai confidi è quindi venuta a
mancare una fonte di
approvvigionamento.
Il legislatore ha offerto
alle banche alternative più
vantaggiose rispetto alle
garanzie dei confidi.
I confidi hanno quindi subito un
restringimento del loro target
market con impatti su volumi e
redditività.
In questo scenario alcuni confidi hanno optato per strategie più conservative, altri per
strategie più aggressive
Crisi
Strategia Prudente
Alcuni confidi hanno optato per
una revisione dei propri criteri
allocativi in senso più
conservativo, riducendo così i
ricavi per commissioni ma
proteggendo il patrimonio
Strategia Aggressiva
Alcuni confidi hanno optato per
una strategia commerciale
aggressiva finalizzata alla
massimizzazione dei volumi e
dei ricavi per commissioni
In casi specifici alcune
scelte strategiche
operate dal
management e/o dagli
stakeholder riguardanti
il modello di business,
hanno contribuito a
raggiunere il punto di
rottura delle crisi
In casi specifici alcune
scelte strategiche
operate dal
management e/o dagli
stakeholder riguardanti
il modello di business,
hanno contribuito a
raggiunere il punto di
rottura delle crisi
Metodologia d’analisiMetodologia d’analisi
Crisi EurofidiCrisi Eurofidi Crisi UnionfidiCrisi Unionfidi
Spunti per un nuovo
modello di business
per i confidi
Alcune scelte riguardanti il
modello di business hanno
rappresentato i trigger
points della crisi. Nelle
seguenti slide attraverso
un’analisi dei ‘sintomi’ si
andranno ad individuare
tali elementi del modello di
business con l’obiettivo di
formulare ipotesi su come
evitare crisi di tale portata
in futuro.
Spunti per un nuovo
modello di business
per i confidi
Alcune scelte riguardanti il
modello di business hanno
rappresentato i trigger
points della crisi. Nelle
seguenti slide attraverso
un’analisi dei ‘sintomi’ si
andranno ad individuare
tali elementi del modello di
business con l’obiettivo di
formulare ipotesi su come
evitare crisi di tale portata
in futuro.
Focus dell’analisi sarà l’individuazione delle scelte strategiche che hanno contribuito al
raggiungimento del punto di rottura delle crisi
SoliditàSolidità
Dinamiche del
Patrimonio di
vigilanza e dell’indice
di Solvibilità e
confronto con
campione ristretto
composto da confidi
con caratteristiche
omogenee
Dinamiche del
Patrimonio di
vigilanza e dell’indice
di Solvibilità e
confronto con
campione ristretto
composto da confidi
con caratteristiche
omogenee
PrudenzaPrudenza
Dinamiche di
sofferenze,
accantonamenti
prudenziali ed
escussioni e
confronto con
campione ristretto
composto da confidi
con caratteristiche
omogenee
Dinamiche di
sofferenze,
accantonamenti
prudenziali ed
escussioni e
confronto con
campione ristretto
composto da confidi
con caratteristiche
omogenee
Dinamiche del
margine operativo e
redditività e confronto
con campione ristretto
composto da confidi
con caratteristiche
omogenee
Dinamiche del
margine operativo e
redditività e confronto
con campione ristretto
composto da confidi
con caratteristiche
omogenee
SostenibilitàSostenibilità
Agenda
 I 5 sintomi della crisi
 Le scelte strategiche alla base delle crisi
 Quale modello di business per i confidi?
Total Capital Ratio (TCR)
% - 2013, 2014
2013
2014
Sintomo 1: il Total Capital Ratio si assesta su livelli vicini al limite legale
TCR compreso fra
15% e 20%
TCR inferiore
a 10%
TCR minimo legale: 6%
Eurofidi nel 2014 ha aumentato
leggermente il suo indice di
solvibilità. Il dato sembrerebbe
moderatamente positivo (il livello rimane
<10%) ma va confrontato con le dinamiche
di patrimonio di vigilanza (slide successiva)
L’indice di solvibilità nel
2014 diminuisce del 25%
rispetto all’anno precedente
scendendo sotto la ‘soglia di
sicurezza’ dell’8%
FONTE: Osservatorio sui Torino
Finanza Torino Incontra - 15
-25%
Patrimonio di vigilanza
Euro – 2013, 2014
2013
2014
Sintomo 2: il Patrimonio di vigilanza è in forte diminuzione
FONTE: Osservatorio sui Torino
Finanza Torino Incontra - 15
-8,56%
Eurofidi nel 2014 ha diminuito di ~9% il suo
patrimonio di vigilanza. Alla luce di questa
circostanza l’aumento di TCR visto nella slide
precedente dipende dalla diminuzione dello stock
a rischio. Tale diminuzione non è da imputarsi ad
una minore rischiosità ma ad una diminuzione
dello stock complessivo, con impatti molto
negativi sulla sostenibilità economica (vedi slide
successive).
Nel 2014 Unionfidi ha perso
quasi metà del suo
patrimonio di vigilanza rispetto
all’anno precedente.
-42,38%
Tasso di deterioramento lordo e netto
% su stock di garanzie – 2013, 2014
Det.lordo
Det. netto
Sintomo 3: la percentuale di garanzie in stato di deterioramento è molto elevata
Quasi la metà dello stock
complessivo è deteriorato
Eurofidi fra il 2013 e il 2014 ha
aumentato del 24% le attività
deteriorate a valori assoluti
FONTE: Osservatorio sui Torino
Finanza Torino Incontra - 15
Tasso di copertura attività deteriorate
% su stock di garanzie deteriorate lorde – 2013, 2014
2013
2014
Sintomo 4: malgrado l’alto tasso di deterioramento dello stock di garanzie il
tasso di copertura delle attività deteriorate è basso
Gli accantonamenti aumentano ma
non abbastanza: l’aumento non è
sufficiente ad avere una adeguata
copertura in presenza di un tasso di
deterioramento prossimo al 50%
FONTE: Osservatorio sui Torino
Finanza Torino Incontra - 15
A fronte di un aumento delle attività
deteriorate (+24% del 2014) e di un
tasso di deterioramento prossimo al
50%, nel 2014 sono diminuiti gli
accantonamenti portando il
tasso di copertura sotto il 10%
Margine operativo
euro – 2013, 2014
2013
2014
Sintomo 5: la gestione operativa non è in grado di produrre valore e
contribuisce all’erosione del patrimonio
La sola gestione
operativa di Eurofidi e
Unionfidi nel 2014 ha
eroso circa 7,5 milioni
di euro
Modello di
business non
sostenibile
•La causa di marginalità operative (quindi
al netto del costo del credito) così
fortemente negative è da ricercarsi un
una struttura di costi fissi non
adatta ad assorbire i contraccolpi
di fasi di mercato con volumi in
forte contrazione.
FONTE: Osservatorio sui Torino
Finanza Torino Incontra - 15
Agenda
 I 5 sintomi della crisi
 Le scelte strategiche alla base delle
crisi
 Quale modello di business per i confidi?
Per capire che cosa sia andato storto bisogna risalire ai modelli di business e alle scelte
strategiche operate dai confidi in esame
Le evidenze di cui
alle precedenti
slide sono
soltanto un
elenco dei sintomi
della crisi: la
determinante
sono le scelte
strategiche che
stanno alla base.
Scelte
strategiche
Sintomi
della crisi
Crisi
Fare un passo
ulteriore e partendo
dalle evidenze della
crisi e dall’analisi
dei sintomi risalire
alle scelte
strategiche che
hanno portato i
confidi a situazioni
contabili così
compromesse.
OBIETTIVO
Le scelte strategiche alla base delle crisi sono differenti per Eurofidi e Unionfidi
Un modello di business
caratterizzato da un elevatissimo
rischio di disintermediazione.
Un modello di business economicamente
non sostenibile a fronte di una dotazione
patrimoniale non adeguata.
Modello di business
focalizzato sulla distribuzione
passiva
L. 662/96 con grandi volumi e
scarsa selezione del merito di
credito
Modello di business
focalizzato sulla distribuzione
passiva
L. 662/96 con grandi volumi e
scarsa selezione del merito di
credito
Crisi del modello accelerata
dall’introduzione Garanzia
Diretta FCG su Rating Fascia1
(disintemediazione sui rating
cliente migliori)
Crisi del modello accelerata
dall’introduzione Garanzia
Diretta FCG su Rating Fascia1
(disintemediazione sui rating
cliente migliori)
Modello di business
focalizzato sulla
massimizzazione dei volume
(grande fabbisogno di
patrimonio e alti costi di
distribuzione)
Modello di business
focalizzato sulla
massimizzazione dei volume
(grande fabbisogno di
patrimonio e alti costi di
distribuzione)
La crisi porta un aumento di
NPL ed erosione del capitale
che obbliga a una riduzione dei
flussi. Al contempo non
avviene una ristrutturazione dei
costi
La crisi porta un aumento di
NPL ed erosione del capitale
che obbliga a una riduzione dei
flussi. Al contempo non
avviene una ristrutturazione dei
costi
EROSIONE CAPITALEEROSIONE CAPITALE
Circolo
vizioso
↓ Flussi↓ Flussi
↓ Ricavi↓ Ricavi
↑ NPL↑ NPL
↑ Rischio↑ Rischio
↓ MOL↓ MOL ↑ Perdite↑ Perdite
EROSIONE CAPITALEEROSIONE CAPITALE
Circolo
vizioso
↓ Flussi↓ Flussi
↓ Ricavi↓ Ricavi
↑ NPL↑ NPL
↑ Rischio↑ Rischio
↓ MOL↓ MOL ↑ Perdite↑ Perdite
Il Business Model «Facilitatore di sistema» di Eurofidi era esposto al
rischio di disintermediazione da parte del mercato
Innovazionediprodotto
SostituzioneDifferenziazione
Estensione target
MaggioreMinore
FONTE: Osservatorio sui Torino
Finanza Torino Incontra - 15
• Il modello di business trasforma il
confidi da società prodotto a
società di mediazione,
introducendo i rischi connessi alla
scarsa autonomia nelle politiche di
prodotto e alla possibilità di
disintermediazione
• L’estensione della garanzia diretta
FCG per le banche (Fascia1) ha
determinato una disintermediazione
sul target di clienti caratterizzato
da minore rischio e quindi
selezione avversa
• Il modello di business trasforma il
confidi da società prodotto a
società di mediazione,
introducendo i rischi connessi alla
scarsa autonomia nelle politiche di
prodotto e alla possibilità di
disintermediazione
• L’estensione della garanzia diretta
FCG per le banche (Fascia1) ha
determinato una disintermediazione
sul target di clienti caratterizzato
da minore rischio e quindi
selezione avversa
S:
W:
O:
T:
Rischio di credito
basso/nullo
Scarsa autonomia nelle
politiche di prodotto
Realizzazione di volumi
consistenti
Disintermediazione da
parte del sistema
One stop shopNiche player
In metamorfosi
Facilitatori di sistema
Il Business Model di Unionfidi era economicamente non sostenibile a fronte
di una dotazione patrimoniale non adeguata
•Business Model: Confidi universale.
Investimento sulla crescita dimensionale a costi fissi
con copertura determinata da elevati volumi,
realizzati facendo leva su un ampio patrimonio
•L’impennata delle sofferenze ha determinato forti
perdite che (in assenza di una politica stringente di
mitigazione del rischio) hanno eroso il patrimonio
•L’erosione del patrimonio ha abbattuto la solidità. È
intervenuta la Regione Piemonte deliberando una
ricapitalizzazione de facto
•A seguito del ‘salvataggio’ Unionfidi ha mantenuto il
vecchio BM, limitandosi a diminuire i flussi di
garanzie prestate e mantenendo pressoché
inalterata la struttura di costi e la politica di gestione
del rischio
Il costo del credito
unitamente ai
margini operativi
negativi hanno
portato il patrimonio
ad esaurimento
Il costo del credito
unitamente ai
margini operativi
negativi hanno
portato il patrimonio
ad esaurimento
Agenda
 I 5 sintomi della crisi
 Le scelte strategiche alla base delle crisi
 Quale modello di business per i
confidi?
REQUISITI PER UN NUOVO BUSINESS MODEL DEL CONFIDIREQUISITI PER UN NUOVO BUSINESS MODEL DEL CONFIDI
Alla luce delle passate esperienze quali requisiti dovrebbe avere il Business Model dei
confidi per affrontare le sfide dell’attuale contesto di mercato?
La strutturazione necessaria per il rispetto della compliance deve
accompagnarsi a una strategia che abbia come obiettivo la
sostenibilità economica del modello di business. Forse alcune norme
che perimetrano l’operatività devono essere ripensate in termini di
allargamento subordinato alla sussistenza di requisiti di adeguatezzaCONFIDI
2.0
Il confidi deve tornare ad avere un ruolo utile all’interno della catena
del valore del credito, recuperando il suo ruolo storico di strumento di
supporto alle PMI del territorio
La regolamentazione del mercato imposta non solo ai confidi
maggiori ma anche a quelli minori determina costi di compliance che
non lasciano spazio ai confidi non strutturati
Il confidi deve tornare ad avere un ruolo utile all’interno della catena del
valore del credito recuperando il suo ruolo storico
CREARE VALORECREARE VALORE
RUOLO DEL CONFIDIRUOLO DEL CONFIDI
IERI
Sostegno alle PMI del territorio finalizzato alla
facilitazione dell’accesso al credito
IERI
Sostegno alle PMI del territorio finalizzato alla
facilitazione dell’accesso al credito
DOMANI
Sostegno alle PMI del territorio finalizzato alla
facilitazione dell’accesso al credito
DOMANI
Sostegno alle PMI del territorio finalizzato alla
facilitazione dell’accesso al credito
La Mission di facilitazione di accesso al credito per le
PMI in passato è stata perseguita dai confidi
focalizzando l’offerta alla propria clientela sulla un
unico strumento di facilitazione: la garanzia sul
credito bancario.
Nell’attuale contesto di mercato la sola garanzia non è
in grado di produrre una marginalità sufficiente ad
assicurare la sostenibilità economica del business.
L’evoluzione del Modello di Business deve
prevedere la defocalizzazione dal prodotto
garanzia e l’apertura di un’offerta alla
clientela più ampia
Per ampliare l’offerta mantenendo il proprio ruolo all’interno della catena del
valore il confidi deve cogliere le opportunità derivanti dalle disfunzioni del
mercato del credito (1 di 2)
CREARE VALORECREARE VALORE
Complessità della valutazione
Per le banche risulta molto
complesso adattare i propri metodi
di valutazione del credito basati
sull’informazione qualitativa alle
imprese piccole e micro
Costi fissi della valutazione
Le piccolo dimensioni del credito
rendono i margini relativamente
contenuti per le banche, soprattutto
in relazione ai costi fissi della
valutazione e gestione
Le banche non concedono
credito alle PMI di
dimensioni piccolo e micro
La complessità e la connessa
non convenienza economica
nella valutazione del rischio
determinano la decisione della
banca di non concedere il
credito per minimizzare il
rischio, al solo prezzo della
rinuncia a una piccolo
marginalità
Grande opportunità per
i confidi che possono
affiancarsi e/o sostituirsi
al sistema bancario per
aiutare le PMI di
dimensioni piccole e
micro ad accedere al
credito
R
IS
K
FR
E
E
R
IS
K
FR
E
E
R
IS
K
FR
E
E
Per ampliare l’offerta mantenendo il proprio ruolo all’interno della catena del
valore il confidi deve cogliere le opportunità derivanti dalle disfunzioni del
mercato del credito (2 di 2)
CREARE VALORECREARE VALORE
Service agli istituti di credito per la valutazione del
merito creditizio delle PMI
Consulenza alle PMI per la presentazione di richieste di
finanziamento bancario su progetti di investimento
Concessione di garanzia su credito non bancario alle
PMI
Concessione di credito diretto e microcredito alle PMI
Provider di informazioni per gli istituti di credito o altri
clienti
Nella ridefinizione
del proprio modello
di business e
coerentemente con
il proprio ruolo, i
confidi dovranno
inoltre ridefinire la
gerarchia dei propri
stakeholder con una
focalizzazione sulla
PMI socia
TRADE OFFTRADE OFF
Le esigenze di strutturazione obbligano il confidi a trovare un equilibrio
nel trade-off fra dimensionamento e sostenibilità economica
CREARE VALORECREARE VALORE
ESSERE
STRUTTURATO
ESSERE
STRUTTURATO
ESSERE SOSTENIBILEESSERE SOSTENIBILE
DEFINIZIONE
DIMENSIONE
IDEALE PER IL
CONFIDI
Regolamentaz.
del mercato
Obblighi di
compliance
Costi di
compliance
• La regolamentazione del mercato vincola i confidi a
un grado di strutturazione che prevede dei
determinati costi di compliance
• Il sostenimento dei costi ha impatto sul
dimensionamento: i confidi devono raggiungere una
massa critica minima che ne permetta l’assorbimento
• Nella definizione del proprio dimensionamento i
confidi dovranno tenere conto del fatto che la
sostenibilità economica decresce al crescere delle
dimensioni
Sostenibilità
Dimensione
Sovradimensionamento:
insostenibilità economica del
business
Sottodimensionamento
Dimensionamento ideale:
Sostenibilità economica del business
Un confidi opera in condizioni di sostenibilità economica quando è in grado di
generare margine positivo dalla propria gestione caratteristica
CREARE VALORECREARE VALORE
ESSERE
STRUTTURATO
ESSERE
STRUTTURATO
ESSERE SOSTENIBILEESSERE SOSTENIBILE
RICAVI
Il nuovo modello di business
dovrà prevedere l’introduzione di
prodotti e servizi di facilitazione
di accesso al credito per le PMI
che siano caratterizzati da un
buon livello di marginalità e
possibilmente rischio di credito
basso o nullo
COSTI
Il nuovo modello di business
dovrà razionalizzare la struttua
dei costi al fine di preservare
quanto più possibile il risultato
della gestione caratteristica
Service alle banche per il credit scoring delle PMI
Il flusso di ricavi proviene dagli istituti di credito beneficiari del servizio. Non
determina assunzione di rischio di credito per il confidi.
Consulenza alle PMI per richieste di finanziamento bancario
Il flusso di ricavi provenienti dalle PMI beneficiarie del servizio. Non
determina assunzione di rischio di credito per il confidi.
Concessione di credito alle PMI
Il flusso di ricavi è generato dagli interessi attivi sul prestito concesso alla
PMI. Il servizio comporta assunzione di un rischio di credito potenzialmente
alto, ma mitigabile attraverso il ricorso alla garanzia diretta FCG.
Snellimento della struttura di costi fissi
Per una maggiore efficienza è necessario non solo di diminuire i costi ma
anche (e soprattutto) snellire la struttura di costi fissi trasformando in
variabili i costi relativi ad attività non strategiche
Abbattimento del costo del credito
Il costo del credito può essere ridotto non solo attraverso una maggiore
selezione del rischio in entrata, ma anche attraverso operazioni
straordinarie di razionalizzazione degli stock a rischio. Esempi:
•Cessione pro soluto di NPL per cassa a società art. 115 TULPS
•Accordi di saldo e stralcio con banche beneficiarie di garanzie NPL
•Esternalizzazione della gestione di stock di crediti problematici
Grazie per l’attenzione
Diego Bolognese, Ph.D
db.bolognese@gmail.com

More Related Content

What's hot

L’innovazione finanziaria nell’asset management dopo la crisi
L’innovazione finanziaria nell’asset management dopo la crisiL’innovazione finanziaria nell’asset management dopo la crisi
L’innovazione finanziaria nell’asset management dopo la crisi
Raimondo Marcialis
 
IPE - KPMG & Getra "La stesura dei prospetti di Stato Patrimoniale e di Conto...
IPE - KPMG & Getra "La stesura dei prospetti di Stato Patrimoniale e di Conto...IPE - KPMG & Getra "La stesura dei prospetti di Stato Patrimoniale e di Conto...
IPE - KPMG & Getra "La stesura dei prospetti di Stato Patrimoniale e di Conto...
IPE Business School
 
IPE - Pianoforte Group "Il sistema di controllo di gestione nel settore Fashi...
IPE - Pianoforte Group "Il sistema di controllo di gestione nel settore Fashi...IPE - Pianoforte Group "Il sistema di controllo di gestione nel settore Fashi...
IPE - Pianoforte Group "Il sistema di controllo di gestione nel settore Fashi...
IPE Business School
 

What's hot (9)

IPE - Project work Perseveranza - MIS 2013 - Implementazione di un modello di...
IPE - Project work Perseveranza - MIS 2013 - Implementazione di un modello di...IPE - Project work Perseveranza - MIS 2013 - Implementazione di un modello di...
IPE - Project work Perseveranza - MIS 2013 - Implementazione di un modello di...
 
L’innovazione finanziaria nell’asset management dopo la crisi
L’innovazione finanziaria nell’asset management dopo la crisiL’innovazione finanziaria nell’asset management dopo la crisi
L’innovazione finanziaria nell’asset management dopo la crisi
 
IPE - Prometeia "L'ILAAP e il Liquidity Adequacy Assessment nel framework del...
IPE - Prometeia "L'ILAAP e il Liquidity Adequacy Assessment nel framework del...IPE - Prometeia "L'ILAAP e il Liquidity Adequacy Assessment nel framework del...
IPE - Prometeia "L'ILAAP e il Liquidity Adequacy Assessment nel framework del...
 
IPE - KPMG & Getra "La stesura dei prospetti di Stato Patrimoniale e di Conto...
IPE - KPMG & Getra "La stesura dei prospetti di Stato Patrimoniale e di Conto...IPE - KPMG & Getra "La stesura dei prospetti di Stato Patrimoniale e di Conto...
IPE - KPMG & Getra "La stesura dei prospetti di Stato Patrimoniale e di Conto...
 
Piano strategico agenzia_assicurativa
Piano strategico agenzia_assicurativaPiano strategico agenzia_assicurativa
Piano strategico agenzia_assicurativa
 
IPE - Pianoforte Group "Il sistema di controllo di gestione nel settore Fashi...
IPE - Pianoforte Group "Il sistema di controllo di gestione nel settore Fashi...IPE - Pianoforte Group "Il sistema di controllo di gestione nel settore Fashi...
IPE - Pianoforte Group "Il sistema di controllo di gestione nel settore Fashi...
 
Il ritorno dell'incertezza e il ruolo del credito bancario
Il ritorno dell'incertezza e il ruolo del credito bancarioIl ritorno dell'incertezza e il ruolo del credito bancario
Il ritorno dell'incertezza e il ruolo del credito bancario
 
Standard&Poor’s 500: L’apparenza inganna
Standard&Poor’s 500: L’apparenza ingannaStandard&Poor’s 500: L’apparenza inganna
Standard&Poor’s 500: L’apparenza inganna
 
CHI TROPPO VUOLE ...
CHI TROPPO VUOLE ...CHI TROPPO VUOLE ...
CHI TROPPO VUOLE ...
 

Similar to Crisi ed evoluzione del business model dei confidi: alcuni spunti

Eurisko, Climi sociali, edizione 4 di 4 del 2013
Eurisko, Climi sociali, edizione 4 di 4 del 2013Eurisko, Climi sociali, edizione 4 di 4 del 2013
Eurisko, Climi sociali, edizione 4 di 4 del 2013
Rotostampa Group S.r.l.
 
IPE-Reply "Sviluppo di un modello di monitoraggio del portafoglio NPL" 2017
IPE-Reply "Sviluppo di un modello di monitoraggio del portafoglio NPL" 2017IPE-Reply "Sviluppo di un modello di monitoraggio del portafoglio NPL" 2017
IPE-Reply "Sviluppo di un modello di monitoraggio del portafoglio NPL" 2017
IPE Business School
 
Strategia Barometro Rischio
Strategia Barometro RischioStrategia Barometro Rischio
Strategia Barometro Rischio
AdviseOnly
 

Similar to Crisi ed evoluzione del business model dei confidi: alcuni spunti (20)

Pagamenti, crescita e cambiamento: trend in Italia e nel mondo
Pagamenti, crescita e cambiamento: trend in Italia e nel mondoPagamenti, crescita e cambiamento: trend in Italia e nel mondo
Pagamenti, crescita e cambiamento: trend in Italia e nel mondo
 
Project work Ipe bain & Company
Project work Ipe bain & CompanyProject work Ipe bain & Company
Project work Ipe bain & Company
 
Quotazione AIM e Minibond: quali concrete opportunità per le PMI
Quotazione AIM e Minibond: quali concrete opportunità per le PMIQuotazione AIM e Minibond: quali concrete opportunità per le PMI
Quotazione AIM e Minibond: quali concrete opportunità per le PMI
 
New Agency Model - Innovation in Distribution
New Agency Model - Innovation in DistributionNew Agency Model - Innovation in Distribution
New Agency Model - Innovation in Distribution
 
La gestione del rischio di credito
La gestione  del rischio di creditoLa gestione  del rischio di credito
La gestione del rischio di credito
 
Project Work MIB23 - KPMG
Project Work MIB23 - KPMG Project Work MIB23 - KPMG
Project Work MIB23 - KPMG
 
L'innovazione tecnologica a supporto della gestione del rischio valerio momo...
L'innovazione tecnologica a supporto della gestione del rischio  valerio momo...L'innovazione tecnologica a supporto della gestione del rischio  valerio momo...
L'innovazione tecnologica a supporto della gestione del rischio valerio momo...
 
Newsletter Gruppo Banca IFIS 6
Newsletter Gruppo Banca IFIS 6Newsletter Gruppo Banca IFIS 6
Newsletter Gruppo Banca IFIS 6
 
GLI IMPATTI DEL LOCKDOWN COVID-19 SULLE METRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PMI PW ...
GLI IMPATTI DEL LOCKDOWN COVID-19 SULLE METRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PMI PW ...GLI IMPATTI DEL LOCKDOWN COVID-19 SULLE METRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PMI PW ...
GLI IMPATTI DEL LOCKDOWN COVID-19 SULLE METRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PMI PW ...
 
Eurisko, Climi sociali, edizione 4 di 4 del 2013
Eurisko, Climi sociali, edizione 4 di 4 del 2013Eurisko, Climi sociali, edizione 4 di 4 del 2013
Eurisko, Climi sociali, edizione 4 di 4 del 2013
 
Rapporto ICE cap 7
Rapporto ICE cap 7Rapporto ICE cap 7
Rapporto ICE cap 7
 
Il credit management a supporto di un'impresa che cambia
Il credit management a supporto di un'impresa che cambiaIl credit management a supporto di un'impresa che cambia
Il credit management a supporto di un'impresa che cambia
 
3 richmond-report-finance
3 richmond-report-finance3 richmond-report-finance
3 richmond-report-finance
 
Score meccanica srl
Score meccanica srlScore meccanica srl
Score meccanica srl
 
Sintesi Workshop su: Il Rapporto Banca – Impresa dopo Basilea III NUOVI STRU...
Sintesi Workshop su: Il Rapporto Banca – Impresa dopo Basilea III  NUOVI STRU...Sintesi Workshop su: Il Rapporto Banca – Impresa dopo Basilea III  NUOVI STRU...
Sintesi Workshop su: Il Rapporto Banca – Impresa dopo Basilea III NUOVI STRU...
 
IPE-Reply "Sviluppo di un modello di monitoraggio del portafoglio NPL" 2017
IPE-Reply "Sviluppo di un modello di monitoraggio del portafoglio NPL" 2017IPE-Reply "Sviluppo di un modello di monitoraggio del portafoglio NPL" 2017
IPE-Reply "Sviluppo di un modello di monitoraggio del portafoglio NPL" 2017
 
Fattori critici di successo delle PMI italiane e rafforzamento del capitale p...
Fattori critici di successo delle PMI italiane e rafforzamento del capitale p...Fattori critici di successo delle PMI italiane e rafforzamento del capitale p...
Fattori critici di successo delle PMI italiane e rafforzamento del capitale p...
 
Gestione finanziaria e certificabilità dei bilanci delle strutture socio sani...
Gestione finanziaria e certificabilità dei bilanci delle strutture socio sani...Gestione finanziaria e certificabilità dei bilanci delle strutture socio sani...
Gestione finanziaria e certificabilità dei bilanci delle strutture socio sani...
 
Monitoring del rischio nel processo Lead to Cash
Monitoring del rischio nel processo Lead to CashMonitoring del rischio nel processo Lead to Cash
Monitoring del rischio nel processo Lead to Cash
 
Strategia Barometro Rischio
Strategia Barometro RischioStrategia Barometro Rischio
Strategia Barometro Rischio
 

More from Salvatore Vescina

Introduzione al Rapporto ACT sugli Strumenti Finanziari
Introduzione al Rapporto ACT sugli Strumenti FinanziariIntroduzione al Rapporto ACT sugli Strumenti Finanziari
Introduzione al Rapporto ACT sugli Strumenti Finanziari
Salvatore Vescina
 
Sulla strada del digitale. Per la valorizzazione delle informazioni qualitati...
Sulla strada del digitale. Per la valorizzazione delle informazioni qualitati...Sulla strada del digitale. Per la valorizzazione delle informazioni qualitati...
Sulla strada del digitale. Per la valorizzazione delle informazioni qualitati...
Salvatore Vescina
 

More from Salvatore Vescina (20)

Alcuni spunti per gli strumenti di policy in tema di accesso al credito
Alcuni spunti per gli strumenti di policy in tema di accesso al credito Alcuni spunti per gli strumenti di policy in tema di accesso al credito
Alcuni spunti per gli strumenti di policy in tema di accesso al credito
 
Politiche di coesione territoriale, credito alle PMI e Confidi
Politiche di coesione territoriale, credito alle PMI e ConfidiPolitiche di coesione territoriale, credito alle PMI e Confidi
Politiche di coesione territoriale, credito alle PMI e Confidi
 
Il primo rapporto sugli strumenti finanziari cofinanziati dall'UE.
Il primo rapporto sugli strumenti finanziari cofinanziati dall'UE.Il primo rapporto sugli strumenti finanziari cofinanziati dall'UE.
Il primo rapporto sugli strumenti finanziari cofinanziati dall'UE.
 
L’accountability per il microcredito: lezioni apprese dal settore dei confidi
L’accountability per il microcredito:  lezioni apprese dal settore dei confidiL’accountability per il microcredito:  lezioni apprese dal settore dei confidi
L’accountability per il microcredito: lezioni apprese dal settore dei confidi
 
Tendenze digitali e soft information nel mercato dei finanziamenti
Tendenze digitali e soft information nel mercato dei finanziamentiTendenze digitali e soft information nel mercato dei finanziamenti
Tendenze digitali e soft information nel mercato dei finanziamenti
 
Tendenze digitali nel mercato finanziario e importanza della gestione dei dat...
Tendenze digitali nel mercato finanziario e importanza della gestione dei dat...Tendenze digitali nel mercato finanziario e importanza della gestione dei dat...
Tendenze digitali nel mercato finanziario e importanza della gestione dei dat...
 
L'Accountability per il microcredito: lezioni apprese dal settore dei confidi
L'Accountability per il microcredito: lezioni apprese dal settore dei confidiL'Accountability per il microcredito: lezioni apprese dal settore dei confidi
L'Accountability per il microcredito: lezioni apprese dal settore dei confidi
 
Introduzione al Rapporto ACT sugli Strumenti Finanziari
Introduzione al Rapporto ACT sugli Strumenti FinanziariIntroduzione al Rapporto ACT sugli Strumenti Finanziari
Introduzione al Rapporto ACT sugli Strumenti Finanziari
 
La reportistica degli strumenti finanziari (per il supporto pubblico al credi...
La reportistica degli strumenti finanziari (per il supporto pubblico al credi...La reportistica degli strumenti finanziari (per il supporto pubblico al credi...
La reportistica degli strumenti finanziari (per il supporto pubblico al credi...
 
29 XI 2017 intervento al Confidi Day di Palermo
29 XI 2017 intervento al Confidi Day di Palermo29 XI 2017 intervento al Confidi Day di Palermo
29 XI 2017 intervento al Confidi Day di Palermo
 
Sulla strada del digitale. Per la valorizzazione delle informazioni qualitati...
Sulla strada del digitale. Per la valorizzazione delle informazioni qualitati...Sulla strada del digitale. Per la valorizzazione delle informazioni qualitati...
Sulla strada del digitale. Per la valorizzazione delle informazioni qualitati...
 
FSE e microfinanza: un set di indicatori di performance e di impatto
FSE e microfinanza: un set di indicatori di performance e di impattoFSE e microfinanza: un set di indicatori di performance e di impatto
FSE e microfinanza: un set di indicatori di performance e di impatto
 
credito alle micro e piccole imprese, confidi e politiche pubbliche
credito alle micro e piccole imprese, confidi e politiche pubblichecredito alle micro e piccole imprese, confidi e politiche pubbliche
credito alle micro e piccole imprese, confidi e politiche pubbliche
 
I confidi in Italia, Senato della Repubblica 6 aprile 2017
I confidi in Italia, Senato della Repubblica 6 aprile 2017I confidi in Italia, Senato della Repubblica 6 aprile 2017
I confidi in Italia, Senato della Repubblica 6 aprile 2017
 
Vescina accountability dei confidi minori 7 aprile
Vescina accountability dei confidi minori 7 aprile Vescina accountability dei confidi minori 7 aprile
Vescina accountability dei confidi minori 7 aprile
 
Programma accountability confidi minori 7 aprile 2016
Programma accountability confidi minori 7 aprile 2016Programma accountability confidi minori 7 aprile 2016
Programma accountability confidi minori 7 aprile 2016
 
Savethedate - accountability dei confidi minori
Savethedate - accountability dei confidi minoriSavethedate - accountability dei confidi minori
Savethedate - accountability dei confidi minori
 
I confidi in italia. Torino, 15 Marzo 2016
I confidi in italia. Torino,  15 Marzo 2016I confidi in italia. Torino,  15 Marzo 2016
I confidi in italia. Torino, 15 Marzo 2016
 
Programma la accountability dei confidi 27 gennaio 2016
Programma la accountability dei confidi 27 gennaio 2016Programma la accountability dei confidi 27 gennaio 2016
Programma la accountability dei confidi 27 gennaio 2016
 
I confidi in italia Giovedì 22 gennaio 2015 10:00 – 13:00 Centro Congressi To...
I confidi in italia Giovedì 22 gennaio 2015 10:00 – 13:00 Centro Congressi To...I confidi in italia Giovedì 22 gennaio 2015 10:00 – 13:00 Centro Congressi To...
I confidi in italia Giovedì 22 gennaio 2015 10:00 – 13:00 Centro Congressi To...
 

Crisi ed evoluzione del business model dei confidi: alcuni spunti

  • 1. A cura di: Diego Bolognese, Ph.D. Salvatore Vescina Roma, 13 marzo 2018 Crisi ed evoluzione del business model dei confidi: alcuni spunti
  • 2. Fra il 2016 e il 2017 il mercato dei confidi ha visto l’insorgere di due gravi crisi che hanno avuto notevoli ripercussioni a livello nazionale • In meno di 12 mesi i due principali confidi piemontesi, nonché primari player nazionali, vengono messi in liquidazione a seguito di crisi molto profonde. • Fra le cause ci sono fattori esogeni, ma si ipotizza che alcune scelte strategiche abbiano giocato un ruolo fondamentale nel raggiungimento del punto di rottura. • Per verificare l’ipotesi si analizzerà il bilancio dei due confidi per individuare i ‘sintomi’ della crisi, per poi risalire alle scelte strategiche che hanno portato al punto di rottura • Principale fonte di analisi sarà l’Osservatorio sui Confidi Torino Finanza 2015/2016, presentato a Torino Incontra in data 15 marzo 2016. 2017 Unionfidi 2016 Eurofidi
  • 3. Contesto di mercato: i fattori esogeni della crisi Negli ultimi anni gli effetti sul business dei confidi di alcuni fattori esogeni sfavorevoli sono stati intensi e tangibili I confidi sono stati un decisivo ammortizzatore del prezzo della crisi per micro-piccole imprese e sistema bancario. Ne è conseguito depauperamento del patrimonio, deleverage e peggioramento della redditività Alcune amministrazioni sponsor hanno ridotto i trasferimenti di risorse come conseguenza dei vincoli di bilancio cui sono sottoposte. Ai confidi è quindi venuta a mancare una fonte di approvvigionamento. Il legislatore ha offerto alle banche alternative più vantaggiose rispetto alle garanzie dei confidi. I confidi hanno quindi subito un restringimento del loro target market con impatti su volumi e redditività.
  • 4. In questo scenario alcuni confidi hanno optato per strategie più conservative, altri per strategie più aggressive Crisi Strategia Prudente Alcuni confidi hanno optato per una revisione dei propri criteri allocativi in senso più conservativo, riducendo così i ricavi per commissioni ma proteggendo il patrimonio Strategia Aggressiva Alcuni confidi hanno optato per una strategia commerciale aggressiva finalizzata alla massimizzazione dei volumi e dei ricavi per commissioni In casi specifici alcune scelte strategiche operate dal management e/o dagli stakeholder riguardanti il modello di business, hanno contribuito a raggiunere il punto di rottura delle crisi In casi specifici alcune scelte strategiche operate dal management e/o dagli stakeholder riguardanti il modello di business, hanno contribuito a raggiunere il punto di rottura delle crisi
  • 5. Metodologia d’analisiMetodologia d’analisi Crisi EurofidiCrisi Eurofidi Crisi UnionfidiCrisi Unionfidi Spunti per un nuovo modello di business per i confidi Alcune scelte riguardanti il modello di business hanno rappresentato i trigger points della crisi. Nelle seguenti slide attraverso un’analisi dei ‘sintomi’ si andranno ad individuare tali elementi del modello di business con l’obiettivo di formulare ipotesi su come evitare crisi di tale portata in futuro. Spunti per un nuovo modello di business per i confidi Alcune scelte riguardanti il modello di business hanno rappresentato i trigger points della crisi. Nelle seguenti slide attraverso un’analisi dei ‘sintomi’ si andranno ad individuare tali elementi del modello di business con l’obiettivo di formulare ipotesi su come evitare crisi di tale portata in futuro. Focus dell’analisi sarà l’individuazione delle scelte strategiche che hanno contribuito al raggiungimento del punto di rottura delle crisi SoliditàSolidità Dinamiche del Patrimonio di vigilanza e dell’indice di Solvibilità e confronto con campione ristretto composto da confidi con caratteristiche omogenee Dinamiche del Patrimonio di vigilanza e dell’indice di Solvibilità e confronto con campione ristretto composto da confidi con caratteristiche omogenee PrudenzaPrudenza Dinamiche di sofferenze, accantonamenti prudenziali ed escussioni e confronto con campione ristretto composto da confidi con caratteristiche omogenee Dinamiche di sofferenze, accantonamenti prudenziali ed escussioni e confronto con campione ristretto composto da confidi con caratteristiche omogenee Dinamiche del margine operativo e redditività e confronto con campione ristretto composto da confidi con caratteristiche omogenee Dinamiche del margine operativo e redditività e confronto con campione ristretto composto da confidi con caratteristiche omogenee SostenibilitàSostenibilità
  • 6. Agenda  I 5 sintomi della crisi  Le scelte strategiche alla base delle crisi  Quale modello di business per i confidi?
  • 7. Total Capital Ratio (TCR) % - 2013, 2014 2013 2014 Sintomo 1: il Total Capital Ratio si assesta su livelli vicini al limite legale TCR compreso fra 15% e 20% TCR inferiore a 10% TCR minimo legale: 6% Eurofidi nel 2014 ha aumentato leggermente il suo indice di solvibilità. Il dato sembrerebbe moderatamente positivo (il livello rimane <10%) ma va confrontato con le dinamiche di patrimonio di vigilanza (slide successiva) L’indice di solvibilità nel 2014 diminuisce del 25% rispetto all’anno precedente scendendo sotto la ‘soglia di sicurezza’ dell’8% FONTE: Osservatorio sui Torino Finanza Torino Incontra - 15 -25%
  • 8. Patrimonio di vigilanza Euro – 2013, 2014 2013 2014 Sintomo 2: il Patrimonio di vigilanza è in forte diminuzione FONTE: Osservatorio sui Torino Finanza Torino Incontra - 15 -8,56% Eurofidi nel 2014 ha diminuito di ~9% il suo patrimonio di vigilanza. Alla luce di questa circostanza l’aumento di TCR visto nella slide precedente dipende dalla diminuzione dello stock a rischio. Tale diminuzione non è da imputarsi ad una minore rischiosità ma ad una diminuzione dello stock complessivo, con impatti molto negativi sulla sostenibilità economica (vedi slide successive). Nel 2014 Unionfidi ha perso quasi metà del suo patrimonio di vigilanza rispetto all’anno precedente. -42,38%
  • 9. Tasso di deterioramento lordo e netto % su stock di garanzie – 2013, 2014 Det.lordo Det. netto Sintomo 3: la percentuale di garanzie in stato di deterioramento è molto elevata Quasi la metà dello stock complessivo è deteriorato Eurofidi fra il 2013 e il 2014 ha aumentato del 24% le attività deteriorate a valori assoluti FONTE: Osservatorio sui Torino Finanza Torino Incontra - 15
  • 10. Tasso di copertura attività deteriorate % su stock di garanzie deteriorate lorde – 2013, 2014 2013 2014 Sintomo 4: malgrado l’alto tasso di deterioramento dello stock di garanzie il tasso di copertura delle attività deteriorate è basso Gli accantonamenti aumentano ma non abbastanza: l’aumento non è sufficiente ad avere una adeguata copertura in presenza di un tasso di deterioramento prossimo al 50% FONTE: Osservatorio sui Torino Finanza Torino Incontra - 15 A fronte di un aumento delle attività deteriorate (+24% del 2014) e di un tasso di deterioramento prossimo al 50%, nel 2014 sono diminuiti gli accantonamenti portando il tasso di copertura sotto il 10%
  • 11. Margine operativo euro – 2013, 2014 2013 2014 Sintomo 5: la gestione operativa non è in grado di produrre valore e contribuisce all’erosione del patrimonio La sola gestione operativa di Eurofidi e Unionfidi nel 2014 ha eroso circa 7,5 milioni di euro Modello di business non sostenibile •La causa di marginalità operative (quindi al netto del costo del credito) così fortemente negative è da ricercarsi un una struttura di costi fissi non adatta ad assorbire i contraccolpi di fasi di mercato con volumi in forte contrazione. FONTE: Osservatorio sui Torino Finanza Torino Incontra - 15
  • 12. Agenda  I 5 sintomi della crisi  Le scelte strategiche alla base delle crisi  Quale modello di business per i confidi?
  • 13. Per capire che cosa sia andato storto bisogna risalire ai modelli di business e alle scelte strategiche operate dai confidi in esame Le evidenze di cui alle precedenti slide sono soltanto un elenco dei sintomi della crisi: la determinante sono le scelte strategiche che stanno alla base. Scelte strategiche Sintomi della crisi Crisi Fare un passo ulteriore e partendo dalle evidenze della crisi e dall’analisi dei sintomi risalire alle scelte strategiche che hanno portato i confidi a situazioni contabili così compromesse. OBIETTIVO
  • 14. Le scelte strategiche alla base delle crisi sono differenti per Eurofidi e Unionfidi Un modello di business caratterizzato da un elevatissimo rischio di disintermediazione. Un modello di business economicamente non sostenibile a fronte di una dotazione patrimoniale non adeguata. Modello di business focalizzato sulla distribuzione passiva L. 662/96 con grandi volumi e scarsa selezione del merito di credito Modello di business focalizzato sulla distribuzione passiva L. 662/96 con grandi volumi e scarsa selezione del merito di credito Crisi del modello accelerata dall’introduzione Garanzia Diretta FCG su Rating Fascia1 (disintemediazione sui rating cliente migliori) Crisi del modello accelerata dall’introduzione Garanzia Diretta FCG su Rating Fascia1 (disintemediazione sui rating cliente migliori) Modello di business focalizzato sulla massimizzazione dei volume (grande fabbisogno di patrimonio e alti costi di distribuzione) Modello di business focalizzato sulla massimizzazione dei volume (grande fabbisogno di patrimonio e alti costi di distribuzione) La crisi porta un aumento di NPL ed erosione del capitale che obbliga a una riduzione dei flussi. Al contempo non avviene una ristrutturazione dei costi La crisi porta un aumento di NPL ed erosione del capitale che obbliga a una riduzione dei flussi. Al contempo non avviene una ristrutturazione dei costi EROSIONE CAPITALEEROSIONE CAPITALE Circolo vizioso ↓ Flussi↓ Flussi ↓ Ricavi↓ Ricavi ↑ NPL↑ NPL ↑ Rischio↑ Rischio ↓ MOL↓ MOL ↑ Perdite↑ Perdite EROSIONE CAPITALEEROSIONE CAPITALE Circolo vizioso ↓ Flussi↓ Flussi ↓ Ricavi↓ Ricavi ↑ NPL↑ NPL ↑ Rischio↑ Rischio ↓ MOL↓ MOL ↑ Perdite↑ Perdite
  • 15. Il Business Model «Facilitatore di sistema» di Eurofidi era esposto al rischio di disintermediazione da parte del mercato Innovazionediprodotto SostituzioneDifferenziazione Estensione target MaggioreMinore FONTE: Osservatorio sui Torino Finanza Torino Incontra - 15 • Il modello di business trasforma il confidi da società prodotto a società di mediazione, introducendo i rischi connessi alla scarsa autonomia nelle politiche di prodotto e alla possibilità di disintermediazione • L’estensione della garanzia diretta FCG per le banche (Fascia1) ha determinato una disintermediazione sul target di clienti caratterizzato da minore rischio e quindi selezione avversa • Il modello di business trasforma il confidi da società prodotto a società di mediazione, introducendo i rischi connessi alla scarsa autonomia nelle politiche di prodotto e alla possibilità di disintermediazione • L’estensione della garanzia diretta FCG per le banche (Fascia1) ha determinato una disintermediazione sul target di clienti caratterizzato da minore rischio e quindi selezione avversa S: W: O: T: Rischio di credito basso/nullo Scarsa autonomia nelle politiche di prodotto Realizzazione di volumi consistenti Disintermediazione da parte del sistema One stop shopNiche player In metamorfosi Facilitatori di sistema
  • 16. Il Business Model di Unionfidi era economicamente non sostenibile a fronte di una dotazione patrimoniale non adeguata •Business Model: Confidi universale. Investimento sulla crescita dimensionale a costi fissi con copertura determinata da elevati volumi, realizzati facendo leva su un ampio patrimonio •L’impennata delle sofferenze ha determinato forti perdite che (in assenza di una politica stringente di mitigazione del rischio) hanno eroso il patrimonio •L’erosione del patrimonio ha abbattuto la solidità. È intervenuta la Regione Piemonte deliberando una ricapitalizzazione de facto •A seguito del ‘salvataggio’ Unionfidi ha mantenuto il vecchio BM, limitandosi a diminuire i flussi di garanzie prestate e mantenendo pressoché inalterata la struttura di costi e la politica di gestione del rischio Il costo del credito unitamente ai margini operativi negativi hanno portato il patrimonio ad esaurimento Il costo del credito unitamente ai margini operativi negativi hanno portato il patrimonio ad esaurimento
  • 17. Agenda  I 5 sintomi della crisi  Le scelte strategiche alla base delle crisi  Quale modello di business per i confidi?
  • 18. REQUISITI PER UN NUOVO BUSINESS MODEL DEL CONFIDIREQUISITI PER UN NUOVO BUSINESS MODEL DEL CONFIDI Alla luce delle passate esperienze quali requisiti dovrebbe avere il Business Model dei confidi per affrontare le sfide dell’attuale contesto di mercato? La strutturazione necessaria per il rispetto della compliance deve accompagnarsi a una strategia che abbia come obiettivo la sostenibilità economica del modello di business. Forse alcune norme che perimetrano l’operatività devono essere ripensate in termini di allargamento subordinato alla sussistenza di requisiti di adeguatezzaCONFIDI 2.0 Il confidi deve tornare ad avere un ruolo utile all’interno della catena del valore del credito, recuperando il suo ruolo storico di strumento di supporto alle PMI del territorio La regolamentazione del mercato imposta non solo ai confidi maggiori ma anche a quelli minori determina costi di compliance che non lasciano spazio ai confidi non strutturati
  • 19. Il confidi deve tornare ad avere un ruolo utile all’interno della catena del valore del credito recuperando il suo ruolo storico CREARE VALORECREARE VALORE RUOLO DEL CONFIDIRUOLO DEL CONFIDI IERI Sostegno alle PMI del territorio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al credito IERI Sostegno alle PMI del territorio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al credito DOMANI Sostegno alle PMI del territorio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al credito DOMANI Sostegno alle PMI del territorio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al credito La Mission di facilitazione di accesso al credito per le PMI in passato è stata perseguita dai confidi focalizzando l’offerta alla propria clientela sulla un unico strumento di facilitazione: la garanzia sul credito bancario. Nell’attuale contesto di mercato la sola garanzia non è in grado di produrre una marginalità sufficiente ad assicurare la sostenibilità economica del business. L’evoluzione del Modello di Business deve prevedere la defocalizzazione dal prodotto garanzia e l’apertura di un’offerta alla clientela più ampia
  • 20. Per ampliare l’offerta mantenendo il proprio ruolo all’interno della catena del valore il confidi deve cogliere le opportunità derivanti dalle disfunzioni del mercato del credito (1 di 2) CREARE VALORECREARE VALORE Complessità della valutazione Per le banche risulta molto complesso adattare i propri metodi di valutazione del credito basati sull’informazione qualitativa alle imprese piccole e micro Costi fissi della valutazione Le piccolo dimensioni del credito rendono i margini relativamente contenuti per le banche, soprattutto in relazione ai costi fissi della valutazione e gestione Le banche non concedono credito alle PMI di dimensioni piccolo e micro La complessità e la connessa non convenienza economica nella valutazione del rischio determinano la decisione della banca di non concedere il credito per minimizzare il rischio, al solo prezzo della rinuncia a una piccolo marginalità Grande opportunità per i confidi che possono affiancarsi e/o sostituirsi al sistema bancario per aiutare le PMI di dimensioni piccole e micro ad accedere al credito
  • 21. R IS K FR E E R IS K FR E E R IS K FR E E Per ampliare l’offerta mantenendo il proprio ruolo all’interno della catena del valore il confidi deve cogliere le opportunità derivanti dalle disfunzioni del mercato del credito (2 di 2) CREARE VALORECREARE VALORE Service agli istituti di credito per la valutazione del merito creditizio delle PMI Consulenza alle PMI per la presentazione di richieste di finanziamento bancario su progetti di investimento Concessione di garanzia su credito non bancario alle PMI Concessione di credito diretto e microcredito alle PMI Provider di informazioni per gli istituti di credito o altri clienti Nella ridefinizione del proprio modello di business e coerentemente con il proprio ruolo, i confidi dovranno inoltre ridefinire la gerarchia dei propri stakeholder con una focalizzazione sulla PMI socia
  • 22. TRADE OFFTRADE OFF Le esigenze di strutturazione obbligano il confidi a trovare un equilibrio nel trade-off fra dimensionamento e sostenibilità economica CREARE VALORECREARE VALORE ESSERE STRUTTURATO ESSERE STRUTTURATO ESSERE SOSTENIBILEESSERE SOSTENIBILE DEFINIZIONE DIMENSIONE IDEALE PER IL CONFIDI Regolamentaz. del mercato Obblighi di compliance Costi di compliance • La regolamentazione del mercato vincola i confidi a un grado di strutturazione che prevede dei determinati costi di compliance • Il sostenimento dei costi ha impatto sul dimensionamento: i confidi devono raggiungere una massa critica minima che ne permetta l’assorbimento • Nella definizione del proprio dimensionamento i confidi dovranno tenere conto del fatto che la sostenibilità economica decresce al crescere delle dimensioni Sostenibilità Dimensione Sovradimensionamento: insostenibilità economica del business Sottodimensionamento Dimensionamento ideale: Sostenibilità economica del business
  • 23. Un confidi opera in condizioni di sostenibilità economica quando è in grado di generare margine positivo dalla propria gestione caratteristica CREARE VALORECREARE VALORE ESSERE STRUTTURATO ESSERE STRUTTURATO ESSERE SOSTENIBILEESSERE SOSTENIBILE RICAVI Il nuovo modello di business dovrà prevedere l’introduzione di prodotti e servizi di facilitazione di accesso al credito per le PMI che siano caratterizzati da un buon livello di marginalità e possibilmente rischio di credito basso o nullo COSTI Il nuovo modello di business dovrà razionalizzare la struttua dei costi al fine di preservare quanto più possibile il risultato della gestione caratteristica Service alle banche per il credit scoring delle PMI Il flusso di ricavi proviene dagli istituti di credito beneficiari del servizio. Non determina assunzione di rischio di credito per il confidi. Consulenza alle PMI per richieste di finanziamento bancario Il flusso di ricavi provenienti dalle PMI beneficiarie del servizio. Non determina assunzione di rischio di credito per il confidi. Concessione di credito alle PMI Il flusso di ricavi è generato dagli interessi attivi sul prestito concesso alla PMI. Il servizio comporta assunzione di un rischio di credito potenzialmente alto, ma mitigabile attraverso il ricorso alla garanzia diretta FCG. Snellimento della struttura di costi fissi Per una maggiore efficienza è necessario non solo di diminuire i costi ma anche (e soprattutto) snellire la struttura di costi fissi trasformando in variabili i costi relativi ad attività non strategiche Abbattimento del costo del credito Il costo del credito può essere ridotto non solo attraverso una maggiore selezione del rischio in entrata, ma anche attraverso operazioni straordinarie di razionalizzazione degli stock a rischio. Esempi: •Cessione pro soluto di NPL per cassa a società art. 115 TULPS •Accordi di saldo e stralcio con banche beneficiarie di garanzie NPL •Esternalizzazione della gestione di stock di crediti problematici
  • 24. Grazie per l’attenzione Diego Bolognese, Ph.D db.bolognese@gmail.com