A dicembre era stato sottoscritto un accordo quadro fra Prelios e Feidos 11, societa' costituita dalla Feidos di Massimo Caputi, che ne detiene una partecipazione di maggioranza.
Negli ultimi giorni, alcune delle banche creditrici come Mps, Carige e Bpm hanno deliberato la loro adesione al progetto.
Prosegue pertanto il piano di rilancio della Prelios di Massimo Caputi.
2. MF - Teresa Campo - 25/01/2013 pg. 19 ed. Nazionale
L'americana Invesco scommette sulla Prelios di
Massimo Caputi
Invesco raddoppia la quota in Prelios
L'americana Invesco scommette sulla Prelios di Massimo Caputi,
quasi raddoppiando la quota dal 2,77% al 5,09% del capitale. La
partecipazione è stata acquistata sul mercato e oggi il flottante
è al 71,67%. Nei giorni scorsi Highstreet, il consorzio di cui
Prelios detiene il 12,1% e che è proprietario dei punti vendita
Karstadt, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza ha venduto
per 15 milioni a Matrix Immobilien un centro commerciale a
Norderstedt. Continua inoltre il rafforzamento del management:
alla nomina di Alberto Rossetti a presidente di Prelios sgr segue
quella di Attilio Zimatore a presidente di Prelios Credit
Servicing (npl), settore su cui Prelios punta molto.
Il Sole 24 Ore Radiocor) - 25 gen
Il piano di rilancio di Prelios prosegue.
Negli ultimi giorni, secondo quanto risulta a Radiocor, alcune
delle banche creditrici come Mps, Carige e Bpm hanno deliberato la
loro adesione al progetto. Si tratta di un passaggio importante
dopo che negli ultimi mesi e' stato approvato il riassetto del
gruppo immobiliare della Bicocca che prevede l' ingresso della
Feidos di Massimo Caputi nell' azionariato. La formalizzazione
degli impegni da parte degli altri istituti creditori, fra cui
Intesa Sanpaolo e Unicredit, e' prevista per la prossima
settimana. Una volta completato l' iter da parte di tutte le
banche, Prelios provvedera' a convocare un cda - verosimilmente a
meta' febbraio - a cui spettera' convocare l' assemblea chiamata a
varare l' aumento di capitale per l' ingresso di Massimo Caputi e
degli altri soci riuniti nel veicolo Feidos 11.
3. (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 gen
A dicembre era stato sottoscritto un accordo quadro fra Prelios e
Feidos 11, societa' costituita dalla Feidos di Massimo Caputi, che
ne detiene una partecipazione di maggioranza, e dalle famiglie
Rovati, Diaz della Vittoria Pallavicini e Cornetto Bourlot. L'
intesa e' funzionale alla realizzazione di un operazione
straordinaria volta al rafforzamento patrimoniale e finanziario,
nonche' al rilancio industriale del gruppo immobiliare. In
particolare, e' prevista la ricapitalizzazione della societa'
attraverso un aumento di capitale per complessivi 185 milioni di
euro, di cui una quota pari ad almeno 100 milioni di euro da
sottoscrivere per cassa, e la restante quota da sottoscrivere
attraverso eventuale conversione di parte dei crediti dei
finanziatori. I soci del patto Prelios si sono impegnati a
sottoscrivere almeno 25 milioni di euro mentre Feidos 11
parteciperà per complessivi 20 milioni.
Il piano di rilancio di Prelios prevede anche la rimodulazione del
debito con 250 milioni di euro di finanziamento e fino a 269
milioni di euro di conversione in strumenti partecipativi (o
quasi-equity). L' accordo raggiunto fra Prelios e Feidos 11
prevede, inoltre, l' assunzione da partedel nuovo investitore di
responsabilita' nella gestione di Prelios e di prerogative di
governance fra cui la nomina di Massimo Caputi quale
vicepresidente di Prelios con deleghe specifiche per la strategia
e lo sviluppo. Nell' operazione Prelios e' stata assistita dall'
advisor finanziario Lazard&Co e dallo studio legale Labruna
Mazziotti Segni in qualita' di advisor legale; Feidos e' stata
assistita dall' advisor finanziario Banca Leonardo e dallo studio
legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners in qualita' di
advisor legale.
4. Milano Finanza - Teresa Campo - 26/01/2013 pg. 57 ed. Nazionale
A VOLTE RITORNANO
Società quotate Dopo una fase molto buia si assiste a un rally dei
titoli del mattone. Ecco su quali scommettono gli analisti
Prosegue e consolida le posizioni guadagnate il rally dei titoli
immobiliari quotati a Piazza Affari, che nel periodo hanno battuto
il Ftse Mib. Un rialzo ancora lontano da un pieno recupero di
quanto perso rispetto ai massimi pre crisi, quella crisi
(generale, immobiliare e del credito) che ha letteralmente
falcidiato i valori di borsa (e la loro capitalizzazione,
ampiamente inferiore al passato nonostante ripetuti aumenti di
capitale) ed estromesso alcune società dal novero delle
protagoniste del settore, ma che oggi apre a crescite ulteriori.
Sempre crisi permettendo. Non mancano infatti le raccomandazioni
positive da parte delle case di investimento, con target anche
ambiziosi oppure rivisti più volte al rialzo. Così come non
mancano gli inviti alla prudenza alla luce dei rischi del
comparto: dalla bassa capitalizzazione del settore e delle singole
società, che fa sì che dei già pochi titoli quotati a Piazza
Affari in realtà solo tre o quattro vengano seguite ed entrino nei
portafogli dei grandi investitori, all'elevato livello di
indebitamento del real estate che lo lega a doppio filo al trend
del credito, ancora molto debole, fino all'andamento del settore
immobiliare, la cui ripresa non si attende prima del 2014, almeno
in Italia. In questo quadro i giudizi più positivi li raccoglie
Beni Stabili siiq, tra l'altro la maggiore per dimensioni, da JP
Morgan (buy, target price 0,60 euro), Equita sim (buy, 0,59 euro),
Société Générale (buy, 0,70 euro), Kepler (buy, 0.55 euro). Tra le
operazioni più recenti, il mercato ha molto apprezzato l'emissione
del bond convertibile da 175 milioni, il primo dell'anno, che ha
avuto un ottimo riscontro sul mercato: domanda 7 volte superiore
all'offerta, cedola del 3,375% e premio del 32% (prezzo iniziale
di conversione a 0,5991 euro). Insomma, un'operazione di successo
che consentirà alla società guidata da Aldo Mazzocco di
diversificare maggiormente le fonti di finanziamento e di
ottimizzare la struttura finanziaria. A piacere della società è la
strategia focalizzata sul settore uffici e su piazze sicure come
Milano e Roma, puntando tra l'altro su tenant affidabili. Con più
di 240 milioni di euro di investimenti negli ultimi 5 anni Beni
Stabili è inoltre riuscita a migliorare notevolmente la già
elevata qualità del portafoglio portando a termine progetti di
grande spessore (a Milano, l'ex cinema Excelsior diventato uno
spazio commerciale innovativo e di successo, a Torino via Lugaro,
nuova sede de La Stampa ). In negativo sul titolo gli analisti
citano invece soprattutto il forte sconto sul Nav, chiaramente
legato al rischio paese visto che riconoscono il valore del
portafoglio, confermato dal track record delle vendite, con prezzi
di vendita in genere in linea con quelli di bilancio. View
5. favorevole da parte delle case di investimento anche sul gruppo
Igd siiq, sgr che si occupa dello sviluppo e gestione di spazi
commerciali, in particolare quelli delle Coop. Exane ha alzato il
giudizio da neutral ad outperform, portando in contemporanea il
target price da 0,8 a 0,9 euro, mentre Banca Aletti che ha deciso
di avviare la copertura, partendo con un giudizio di outperform e
un prezzo obiettivo di 1,15 euro. Da entrambi i report si
evidenziano i medesimi punti di forza e di debolezza. Gli analisti
considerano punti di forza per Igd la gestione diretta dei centri
commerciali (più altri 13 per conto terzi), il fatto che siano di
medie dimensioni, di successo, vicini alle città e in grado di
coprire tutta l'Italia (11 regioni). I punti di debolezza stanno
invece, oltre che nella già accennata bassa capitalizzazione della
società, nel rischio Italia, in questo momento percepito come
elevato soprattutto dagli investitori esteri, ma soprattutto in un
indebitamento (pfn 1.090.420/000 euro) ritenuto abbastanza elevato
dagli analisti in termini assoluti, anche se temperato da una
durata media di dieci anni, coperto per il 70% con Irs di
copertura e con un costo medio del 4,2%. Resta infine il rischio
di un perdurare della crisi dei consumi, ma Igd ha dimostrato che
è riuscita a ottenere buoni upside in sede di rinnovo dei
contratti (al +1,5% al 30 settembre). Giudizio più controverso
invece su Prelios, che però dopo diversi anni bui, è tornata
all'attenzione degli investitori dopo l'ingresso di Massimo Caputi
nell'azionariato, ingresso che ha portato liquidità nelle
indebitate casse della società e avviato una nuova strategia, che
verte in buona parte sulla sgr (che ha appena lanciato un nuovo
fondo) e sui non performing loan. Non a caso proprio in settimana
un investitore istituzionale come l'americana Invesco ha quasi
raddoppiato la propria partecipazione passando dal 2,77% al 5,09%
del capitale. La quota è stata acquistata sul mercato. Al momento
il giudizio degli analisti resta ancora molto prudente, anche
pessimistico, anche alla luce della crisi economica e immobiliare.
Il target price medio indicato dai broker nei loro ultimi report
2012 è di 0.0775 euro per azione. Il 25% del campione ha un
giudizio neutral con un target price di 0,10 per azione. Il 75%
del campione invece mantiene ancora una raccomandazione di sell
con un target price di 0.007 euro per azione. Sugli altri titoli
poco da dire. Alcuni hanno comunque partecipato al rimbalzo, ma
non sempre con altrettanto buoni fondamentali oppure con
dimensioni ancora troppo modeste per rientrare nei grandi
portafogli. Restano poi un punto interrogativo Risanamento, Aedes
e Gabetti, al centro di un profondo processo di ristrutturazione,
che però non ha ancora permesso loro di considerare superata la
fase più critica.
6. Corriere.it 25/01/2013
Prelios: ok Mps, Carige e Bpm a piano, in
settimana le altre banche
Il piano di rilancio di Prelios prosegue. Negli ultimi giorni,
secondo quanto risulta a Radiocor, alcune delle banche creditrici
come Mps, Carige e Bpm hanno deliberato la loro adesione al
progetto. Si tratta di un passaggio importante dopo che negli
ultimi mesi e' stato approvato il riassetto del gruppo immobiliare
della Bicocca che prevede l'ingresso della Feidos di Massimo
Caputi nell'azionariato. La formalizzazione degli impegni da parte
degli altri istituti creditori, fra cui Intesa Sanpaolo e
Unicredit, e' prevista per la prossima settimana. Una volta
completato l'iter da parte di tutte le banche, Prelios provvedera'
a convocare un cda - verosimilmente a meta' febbraio - a cui
spettera' convocare l'assemblea chiamata a varare l'aumento di
capitale per l'ingresso di Massimo Caputi e degli altri soci
riuniti nel veicolo Feidos 11.
PRELIOS: OK MPS, CARIGE E BPM A PIANO, IN
SETTIMANA LE ALTRE BANCHE
Il piano di rilancio di Prelios prosegue. Negli ultimi giorni,
secondo quanto risulta a Radiocor, alcune delle banche creditrici
come Mps, C arige e Bpm hanno deliberato la loro adesione al
progetto. Si tratta di un passaggio importante dopo che negli
ultimi mesi e' stato approvato il riassetto del gruppo immobiliare
della Bicocca che prevede l'ingresso della Feidos di Massimo
Caputi nell'azionariato.
La formalizzazione degli impegni da parte degli altri istituti
creditori, fra cui Intesa Sanpaolo e Unicredit, e' prevista per la
prossima settimana. Una volta completato l'iter da parte di tutte
le banche, Prelios provvedera' a convocare un cda - verosimilmente
a meta' febbraio - a cui spettera' convocare l'assemblea chiamata
a varare l'aumento di capitale per l'ingresso di Massimo Caputi e
degli altri soci riuniti nel veicolo Feidos 11.