2. Boccaccio e Petrarca aprirono la strada a una
nuova visione dell’uomo.
Nel 400 prende vita l’Umanesimo: l’uomo è al
centro dell’universo, l’eroe dell’epopea in corso.
L’immagine dell’uomo vitruviano diviene il
simbolo del nuovo pensiero: inserito nella
perfezione delle figure geometriche diviene lui
stesso «perfezione».
Non a caso il corpo dell’uomo ne è protagonista: il
corpo non è più ripudiato, mortificato: è il
«centro».
La dimensione corporea sarebbe comunque
incompleta senza lo spirito e la cultura: una
cultura costruita in continuo dialogo con il passato
ma che guarda al futuro.
Uno sguardo attento ad ogni possibilità di
osservazione e che genera scoperte e innovazioni:
l’uomo scopre la stampa, si mette in viaggio per
l’America, apre la strada alla scienza.
3. Dalla frammentazione del
Nord Italia che fomenta
guerre e lacerazioni, dopo la
pace di Lodi del 1454, si
arriva ad una breve ma
intenso periodo di pace:
attraverso un modello
politico e culturale
policentrico si sviluppano
tematiche condivise che
fanno dell’Italia il centro
dell’interesse di tutta
l’Europa.
7. RITORNO DEI CLASSICI Nuovo senso della storia attraverso la scoperta
e la rilettura dei classici
Nascita della filologia che genera un’idea
anti-autoritaria del sapere
Valorizzazione dell’uomo e dell’intellettuale
attraverso una rivalutazione dell’esistenza terrena
Nuova visione dello spazio: nascita della prospettiva
IL LATINO E IL VOLGARE
L’IMITAZIONE SECONDO
POLIZIANO
E SECONDO CORTESI
RISCOPERTA DI PLATONE,
AFFERMAZIONE DELL’EPICUREISMO
E DELLO STOICISMO
NASCITA DI BIBLIOTECHE E ACCADEMIE