Servizi di reference e assistenza al pubblicospanero
LA BIBLIOTECA PUBBLICA E IL TERRITORIO: CORSO DI AGGIORNAMENTO PER BIBLIOTECARI E VOLONTARI NEL NOVARESE I servizi di reference e assistenza al pubblico
E-book italiani: quale bibliodiversità? Lo stato dell’arte 2011. versione ridotta del paper presentatoda Laura Testoni in occasione del 57 congresso dell'AIB (Associazione italiana biblioteche), Roma 17-18 novembre 2011
Ma non c'e' gia' tutto su Google? Corso AIB, Imperia 27/01/2010Laura Testoni
Slide del corso: “...Ma non c'è già tutto su Google?” 3.ed. Banche dati, biblioteche digitali, VRD e nuovi servizi “web 2.0”. Verso un servizio reference su misura per l'utente della biblioteca. Strumenti, metodi e risorse per recuperare e organizzare le fonti informative.
Docente: Laura Testoni
Servizi di reference e assistenza al pubblicospanero
LA BIBLIOTECA PUBBLICA E IL TERRITORIO: CORSO DI AGGIORNAMENTO PER BIBLIOTECARI E VOLONTARI NEL NOVARESE I servizi di reference e assistenza al pubblico
E-book italiani: quale bibliodiversità? Lo stato dell’arte 2011. versione ridotta del paper presentatoda Laura Testoni in occasione del 57 congresso dell'AIB (Associazione italiana biblioteche), Roma 17-18 novembre 2011
Ma non c'e' gia' tutto su Google? Corso AIB, Imperia 27/01/2010Laura Testoni
Slide del corso: “...Ma non c'è già tutto su Google?” 3.ed. Banche dati, biblioteche digitali, VRD e nuovi servizi “web 2.0”. Verso un servizio reference su misura per l'utente della biblioteca. Strumenti, metodi e risorse per recuperare e organizzare le fonti informative.
Docente: Laura Testoni
Nuove competenze per una Information literacy sensibile al divenire dell ecos...Laura Testoni
Slide presentate al Convegno "Bibliotecari al tempo di Google", Milano 17-18 marzo 2016. Illustrano il "framework for information literacy for higer education" rilasciato a gennaio 2016 da ACRL (Association of College and Research Libraries, divisione dell'ALA American Library Association).
Presentazione relativa al terzo modulo del corso di formazione per bibliotecari 'Il web 2.0 è entrato in biblioteca' svoltosi presso la Biblioteca San Giorgio di Pistoia il 23 ed il 24 novembre 2009.
Biblioteche: accesso alla conoscenza tra dimensione locale e globaleAnna Galluzzi
A partire dal tradizionale ruolo svolto dalle biblioteche nei processi di accesso alla conoscenza, l'articolo si interroga su come cambia tale posizionamento nell'ecosistema informativo determinato dall'avvento del digitale. L'obiettivo è quello di valutare le possibili strategie per ricondurre a unità il piano di azione locale e quello globale, avendo chiari i diversi livelli a cui può essere declinata la mission delle biblioteche (da quello socio-culturale a quello tipologico, infine a quello istituzionale) e le relazioni tra governance e azioni intraprese. In particolare si propongono percorsi di sviluppo, a livello territoriale e di rete, in quattro aree: semplicità, visibilità, partecipazione e inclusività. Dopo una breve ricognizione degli ostacoli interni ed esterni al raggiungimento di tali obiettivi, l'articolo propone alcune raccomandazioni utili per i bibliotecari.
New librarianship: un futuro sociale per biblioteche e bibliotecari?Anna Galluzzi
L’intervento prende spunto dal recente volume di David Lankes, The atlas of new librarianship, per interrogarsi sul ruolo delle biblioteche e sui contenuti della professione in un contesto nel quale la biblioteca come spazio fisico viene messa in discussione in virtù dei processi di convergenza al digitale e gli effetti della crisi economica impongono alle biblioteche e ai bibliotecari la necessità di giustificare e dimostrare la loro utilità sociale.
La new librarianship di Lankes si basa sul presupposto che “la missione dei bibliotecari consiste nel migliorare la società facilitando la creazione della conoscenza nelle loro comunità di riferimento”. In sostanza, la tesi principale sostenuta da Lankes è che sia necessaria una rifondazione ontologica della biblioteconomia basata su un corretto posizionamento delle biblioteche e dei bibliotecari, il cui ruolo non è incentrato sull'oggetto libro, né su qualunque altro tipo di supporto o di tecnologia dovesse diventare vettore di contenuti (quelli che Lankes chiama artifacts), bensì sulla capacità dei bibliotecari di continuare a svolgere il ruolo di facilitatori del processo di creazione della conoscenza in un contesto di apprendimento partecipativo.
Per farlo, il bibliotecario deve prendere parte attiva alla conversazione attraverso cui avviene il processo dell'apprendimento ovvero creare le condizioni per facilitare e/o potenziare tale conversazione, separando di fatto il proprio destino da quello delle biblioteche.
L’aspetto più critico di questa visione consiste nel trasformare tale punto di vista in convinzione comune all'interno della professione e in percezione diffusa nella società, ribaltando secoli di associazione mentale e pratica tra biblioteche, bibliotecari e libri (o altri supporti del sapere), come anche le più recenti ricerche e indagini sulla percezione degli utenti continuano a mettere in evidenza.
La discontinuità insita nell'idea di bibliotecari che restano tali pur non essendo agganciati ad alcuna struttura bibliotecaria e di utenti che partecipano alle funzioni bibliotecarie come creatori e vettori di conoscenza resta impegnativa in termini di formazione, di politiche pubbliche, di progettazione dei servizi, di attitudine del personale e di organizzazione delle attività. È inoltre del tutto incerta e per niente scontata la possibilità che le nostre comunità (e le altre professionalità che operano nel settore della conoscenza) possano vederci, in tempi brevi, come partner all’interno di un raggio di azione più ampio di quello a cui sono abituati e che scelgano di aprirsi alla conversazione con noi.
Information literacy: formare nuove competenze nelle biblioteche pubblicheSara Chiessi
Slide dell'intervento presentato al Convegno delle Stelline 2016 (http://www.convegnostelline.it/sessione.php?IdUnivoco=4), che presenta, con alcune riflessioni, i risultati dell'indagine - condotta dal Gruppo di studio AIB sull'Information Literacy - sulle attività di information literacy svolte negli ultimi anni dalle biblioteche pubbliche.
Nuove competenze per una Information literacy sensibile al divenire dell ecos...Laura Testoni
Slide presentate al Convegno "Bibliotecari al tempo di Google", Milano 17-18 marzo 2016. Illustrano il "framework for information literacy for higer education" rilasciato a gennaio 2016 da ACRL (Association of College and Research Libraries, divisione dell'ALA American Library Association).
Presentazione relativa al terzo modulo del corso di formazione per bibliotecari 'Il web 2.0 è entrato in biblioteca' svoltosi presso la Biblioteca San Giorgio di Pistoia il 23 ed il 24 novembre 2009.
Biblioteche: accesso alla conoscenza tra dimensione locale e globaleAnna Galluzzi
A partire dal tradizionale ruolo svolto dalle biblioteche nei processi di accesso alla conoscenza, l'articolo si interroga su come cambia tale posizionamento nell'ecosistema informativo determinato dall'avvento del digitale. L'obiettivo è quello di valutare le possibili strategie per ricondurre a unità il piano di azione locale e quello globale, avendo chiari i diversi livelli a cui può essere declinata la mission delle biblioteche (da quello socio-culturale a quello tipologico, infine a quello istituzionale) e le relazioni tra governance e azioni intraprese. In particolare si propongono percorsi di sviluppo, a livello territoriale e di rete, in quattro aree: semplicità, visibilità, partecipazione e inclusività. Dopo una breve ricognizione degli ostacoli interni ed esterni al raggiungimento di tali obiettivi, l'articolo propone alcune raccomandazioni utili per i bibliotecari.
New librarianship: un futuro sociale per biblioteche e bibliotecari?Anna Galluzzi
L’intervento prende spunto dal recente volume di David Lankes, The atlas of new librarianship, per interrogarsi sul ruolo delle biblioteche e sui contenuti della professione in un contesto nel quale la biblioteca come spazio fisico viene messa in discussione in virtù dei processi di convergenza al digitale e gli effetti della crisi economica impongono alle biblioteche e ai bibliotecari la necessità di giustificare e dimostrare la loro utilità sociale.
La new librarianship di Lankes si basa sul presupposto che “la missione dei bibliotecari consiste nel migliorare la società facilitando la creazione della conoscenza nelle loro comunità di riferimento”. In sostanza, la tesi principale sostenuta da Lankes è che sia necessaria una rifondazione ontologica della biblioteconomia basata su un corretto posizionamento delle biblioteche e dei bibliotecari, il cui ruolo non è incentrato sull'oggetto libro, né su qualunque altro tipo di supporto o di tecnologia dovesse diventare vettore di contenuti (quelli che Lankes chiama artifacts), bensì sulla capacità dei bibliotecari di continuare a svolgere il ruolo di facilitatori del processo di creazione della conoscenza in un contesto di apprendimento partecipativo.
Per farlo, il bibliotecario deve prendere parte attiva alla conversazione attraverso cui avviene il processo dell'apprendimento ovvero creare le condizioni per facilitare e/o potenziare tale conversazione, separando di fatto il proprio destino da quello delle biblioteche.
L’aspetto più critico di questa visione consiste nel trasformare tale punto di vista in convinzione comune all'interno della professione e in percezione diffusa nella società, ribaltando secoli di associazione mentale e pratica tra biblioteche, bibliotecari e libri (o altri supporti del sapere), come anche le più recenti ricerche e indagini sulla percezione degli utenti continuano a mettere in evidenza.
La discontinuità insita nell'idea di bibliotecari che restano tali pur non essendo agganciati ad alcuna struttura bibliotecaria e di utenti che partecipano alle funzioni bibliotecarie come creatori e vettori di conoscenza resta impegnativa in termini di formazione, di politiche pubbliche, di progettazione dei servizi, di attitudine del personale e di organizzazione delle attività. È inoltre del tutto incerta e per niente scontata la possibilità che le nostre comunità (e le altre professionalità che operano nel settore della conoscenza) possano vederci, in tempi brevi, come partner all’interno di un raggio di azione più ampio di quello a cui sono abituati e che scelgano di aprirsi alla conversazione con noi.
Information literacy: formare nuove competenze nelle biblioteche pubblicheSara Chiessi
Slide dell'intervento presentato al Convegno delle Stelline 2016 (http://www.convegnostelline.it/sessione.php?IdUnivoco=4), che presenta, con alcune riflessioni, i risultati dell'indagine - condotta dal Gruppo di studio AIB sull'Information Literacy - sulle attività di information literacy svolte negli ultimi anni dalle biblioteche pubbliche.
Slide presentate al workshop "Open Access publishing per la diffusione del sapere scientifico. Roma, Biblioteca Centrale del CNR “G. Marconi”. 9 dicembre 2015.
Slide del seminario:
Mercoledì 8 ottobre - ore 17.30
Dove: CASPUR - Sala Corsi - Via dei Tizii, 6/b
Come si fa il blog della biblioteca (e altri strumenti del web 2.0)
Andrea Marchitelli
Webinar 27/09/2012 – NBN e DOI: identificatori persistenti, tracciabilità e conservazione delle risorse digitali. Primi risultati della sperimentazione e future realizzazioni.
Il nuovo catalogo della rete URBS - La migrazione akohaAndrea Marchitelli
Le slide presentano le attività Cineca per il nuovo catalogo della rete URBS, realizzato con Koha, e una riflessione sull'uso degli applicativi open source.
Si terrà il 6 marzo 2009 ore 9.00-13.30 presso l'Università degli Studi di Roma Tre Facoltà di Architettura - Aula Ponzio - Via della Madonna dei Monti, 40 Roma, un seminario di aggiornamento sul tema: Web 2.0 and libraries.
Il Web 2.0 rappresenta un elemento di novità anche per le biblioteche, almeno per quanto riguarda la comunicazione in rete. Durante quest’incontro, organizzato da CASPUR/CIBER con la collaborazione di AIB Lazio, AIDA, CILEA e FAO e Università degli Studi di Roma Tre, si tenterà di descrivere lo stato dell’arte di queste applicazioni nel mondo delle biblioteche.
INTERNET vs BIBLIOTECA - Orientare / Organizzare il sapereLittleIris
Perchè è impossibile un tradizionale confronto fra internet e biblioteca, questi due modi di informarsi e fare informazione?
Partendo da una citazione di un giornalista free-lance, Sergio Maistrello, un tentativo di chiarire la questione.
(Corso di Tecnologia dei Media - Metodologie dell'e-learning e della media education - Università di Padova)
Open access : verso un nuovo modello di disseminazione della conoscenza e di ...libriedocumenti
Conferenza tenuta presso la ex SSAB da Maria Cassella il 07-05-2015 nell'ambito del 9. ciclo "Biblioteche libri documenti: dall'informazione alla conoscenza", a.a. 2014-2015, Prof.ssa M.T. Biagetti
corso introduttivo di information literacy per la 4 C del liceo Vittorini
esperienza di scambio interbibliotecario Schiaparelli - Gramsci/ liceo Vittorini, Milano
Similar to Opac - Andrea Marchitelli & Giovanna Frigimelica (20)
The document discusses two initiatives in Italy to share resources and improve user services: ACNP and NILDE. ACNP is a collective catalog containing over 129,000 journal records from over 2,400 libraries. It aims to improve services like document location and delivery by integrating with e-journals. NILDE is an internet-based document delivery service developed in 1999 to take advantage of new technologies, promote library cooperation, and reduce costs while achieving fast delivery times. It offers advantages like efficiency, cost-effectiveness, robustness, quality, and ease of use for libraries.
6. Che cosa è l’OPAC
Utenza locale
Un database catalografico
– Rappresentazione simbolica della biblioteca
Un portale di accesso ai servizi
– Dati non bibliografici legati all’ambito locale
WESTON, Paul Gabriele (2002), Il catalogo elettronico: dalla biblioteca cartacea
alla biblioteca digitale, Roma, Carocci editore, 2002.
7. Che cosa è l’OPAC
Utenza remota
Un database bibliografico
– Posseduto “virtuale”, basi di dati
Un portale di accesso all’informazione
– Ricerca full-text, accesso al documento
9. Le tre generazioni di OPAC
Hildreth, Charles R. 1984. Pursuing the
ideal: generations of online catalogs.
In Online Catalogs, Online Reference:
Converging Trends, edited by Brian
Aveny and Brett Butler, 31-56.
Chicago: American Library
Association.
20. Algebra di Boole
• George Boole (18151864)
• An Investigation of the
Laws of Thought on
Which are Founded the
Mathematical Theories
of Logic and
Probabilities (1854)
• Logica proposizionale
espressa in chiave
matematica
21. Logica proposizionale
La logica proposizionale è un linguaggio
formale con una semplice struttura
sintattica, basata fondamentalmente su
proposizioni elementari (atomi) e su
connettivi logici di tipo vero-funzionale,
che restituiscono il valore di verità di una
proposizione in base al valore di verità
delle proposizioni connesse (solitamente
noti come AND, OR, NOT...).
27. Algebra degli eventi
• Fenomeno: tutto ciò che accade e/o che
si realizza
• Prova o esperimento: osservazione del
Fenomeno
• Evento: esito della Prova
28. Classificazione degli eventi
• EVENTO
IMPOSSIBILE: non
può mai realizzarsi
• EVENTO
POSSIBILE O
INCERTO: può
realizzarsi
• EVENTO CERTO: si
realizza certamente
29. Da Boole alla statistica
Logica Booleana
Logica Fuzzy
•Certezza
•Probabilità
•Uguaglianza
•Somiglianza
•Precisione
•Ranking
•Retrieval
•Discovery
30. Caratteristiche dei NGC
1.Un unico punto di accesso a tutte le
informazioni biblioteca. Il catalogo della
biblioteca dovrebbe mettere a disposizione
una sola interfaccia per la ricerca di tutti i
materiali della biblioteca, compresi i puntatori
agli articoli in banche dati elettroniche,
nonché le registrazioni di libri e di collezioni
digitali. Una ricerca dovrebbe recuperare
insieme tutti i materiali pertinenti
31. 2.Un’interfaccia che corrisponda allo stato
dell’arte. I cataloghi di biblioteca dovrebbe
avere un design moderno simile a quello
di siti web commerciali, di e-business.
Questo criterio è molto soggettivo e come
tale è difficile da quantificare. I cataloghi di
nuova generazione dovrebbero comunque
ispirarsi a siti noti e utilizzati come Google
o Amazon
32. 3.Contenuti arricchiti. i cataloghi dovrebbero
includere le immagini delle copertine dei
libri, contenuti generati dagli utenti, come
per esempio commenti, descrizioni,
classificazioni e tag cloud, a differenza dei
cataloghi tradizionali, dove tutti i punti di
accesso alle informazioni sono creati da
bibliotecari e catalogatori professionisti
33. 4. La navigazione a faccette. Questi applicativi
dovrebbero essere in grado di visualizzare i
risultati della ricerca come insiemi di categorie
sulla base di alcuni criteri, come date, linguaggi,
formati, disponibilità, luoghi, utenti etc.
L’obiettivo è quello di condurre una ricerca
iniziale molto semplice, ricerca utilizzando
parole chiave e poi perfezionare i risultati
selezionando faccette che si saranno
determinate
34. 5. Casella di ricerca semplice, per parola chiave, presente in ogni
pagina. Il catalogo di nuova generazione si presenta con una
finestra di ricerca semplice per parole chiave che assomiglia a
quella di Google o Amazon. Dovrebbe tuttavia essere disponibile
anche un link alla ricerca avanzata. La casella di ricerca
semplice, dovrebbe apparire in ogni pagina dell'interfaccia
utente. Sebbene questa funzionalità sia considerata una delle
caratteristiche più importanti in questa nuova generazione di
strumenti, in realtà essa non è implementata diffusamente.
L’indagine citata mostra che la maggior parte dei cataloghi di
biblioteca ancora oggi non offre una la ricerca “google-like” come
pagina iniziale, poiché generalmente i bibliotecari preferiscono la
ricerca avanzata, ritendendo che la ricerca semplice produca
risultati con minor precisione
35. 6. Rilevanza. Una delle maggiori critiche che arriva da
parte dei bibliotecari bibliotecari riguarda proprio
l’ordinamento per rilevanza, che spesso è
determinata secondo algoritmi non trasparenti.
Inoltre, le statistiche di circolazione dovrebbero
influenzare l’ordinamento dei risultati: i documenti
più acceduti dovrebbero essere visualizzati più in
alto nella lista dei risultati; altro elemento da
considerare può essere la quantità di copie a
disposizione, maggior numero di copie, maggiore
importanza del risultato corrispondente
36. 7.Forse cercavi …? Un meccanismo di
controllo della digitazione dovrebbe essere
presente nei cataloghi di nuova generazione.
Quando si verifica un errore nella ricerca,
dovrebbe comparire una segnalazione
dell'ortografia corretta, cliccando sulla quale
si esegue una ricerca. Anche questo
meccanismo, tuttavia, deve essere
chiaramente identificato e non sostituirsi
all’azione autonoma e libera dell’utente
37. 8. Suggerimenti e materiali correlati. Pratica comune
nei siti di e-commerce, al cliente vengono mostrati
ulteriori elementi con un suggerimento del tipo "I
clienti che hanno acquistato questo prodotto
hanno anche comprato…". Allo stesso modo i
cataloghi di nuova generazione dovrebbero
suggerire libri ai lettori sulla base dei log delle
transazioni, nella forma di "I lettori che hanno
preso in prestito questo libro ha preso in prestito il
seguente…” oppure di un link a “Letture
consigliate”
38. 9. Contributi degli utenti. Questi strumenti consentono
agli utenti di aggiungere dati ai vari record
bibliografici. Gli utenti possono inserire descrizioni,
riassunti, recensioni, critiche, commenti, voti e
ranking, tagging o folksonomie. Gli utenti di oggi
fanno sempre maggiore riferimento a ciò che altri
utenti hanno da dire su articoli trovati online e
valutano con attenzione i pareri di quelli che
sentono essere loro pari. Una nuvola di tag può
fornire inoltre punti di accesso e parole chiave
descrittive utilizzate di frequente
39. 10. Feed RSS, che permettono agli utenti
di connettersi ai contenuto di loro
interesse per aggiornamenti frequenti. I
cataloghi di nuova generazione includono
feed RSS in modo che gli utenti possano
ricevere elenchi di nuove accessioni, dei
libri più prestati o consultati, ricerche
salvate e anche connettere al catalogo il
proprio blog o pagina del feed reader
40. 11. L'integrazione con i siti di social
network. Quando catalogo di una
biblioteca è integrato con i siti di social
network, gli utenti possono condividere
link alle risorse della biblioteca con i loro
amici su social network come Twitter e
Facebook
41. 12. Link persistenti. Una URL stabile può
essere copiata e incollata e serve come
un collegamento permanente a questo
record; facilita inoltre la scansione da
parte dei crawler dei motori di ricerca.
Anche questa è una caratteristica
importante dei cataloghi di nuova
generazione.
51. FRBR
find
Le risorse che corrispondono ai criteri
di ricerca
identify
Confermare che le risorse trovate corrispondano
ai bisogni di ricerca
select
Una risorsa appropriata
obtain
Avere accesso
52. Si illumina la notte dei cataloghi
Disponibilità di risorse a testo pieno e
di standard di interoperabilità
53. Si illumina la notte dei cataloghi
Web (e biblioteca) 2.0
53 / 86
54. Si illumina la notte dei cataloghi
International Cataloguing Principles
55. Si illumina la notte dei cataloghi
ICP
Navigabilità dei dati bibliografici
56. Si illumina la notte dei cataloghi
Web Semantico (web 3.0)
Trovare: trovare entità che corrispondano ai criteri di ricerca stabiliti dall'utente (cioè localizzare sia la singola entità sia un set di entità in un file o database come risultato di una ricerca che utilizzi un attributo o una relazione dell'entità, ad es. nel contesto di una ricerca di tutti i documenti con un certo soggetto, o una ricerca di un record pubblicato con un titolo particolare);
Identificare: identificare un'entità (cioè confermare che l'entità descritta corrisponda all'entità desiderata, o distinguere tra due o più entità che caratteristiche simili, ad es. confermare che il documento descritto in un record corrisponda al documento desiderato dall'utente, o distinguere tra due testi o registrazioni che abbiano lo stesso titolo);
Selezionare: selezionare un'entità che sia appropriata ai bisogni dell'utente (cioè scegliere un'entità che incontri le richieste dell'utente riguardo a contenuto, formato, etc., o rifiutare un'entità che sia inappropriata ai bisogni dell'utente, ad es. selezionare un testo in un linguaggio che l'utente comprenda, o scegliere una versione di un programma per computer che sia compatibile con l'hardware e il sistema operativo utilizzato dall'utente);
Ottenere: acquisire o avere accesso all'entità descritta (cioè acquisire un documento attraverso acquisto, prestito, etc., o accedere un'entità elettronica attraverso una connessione ad un computer remoto, ad es. fare un ordine d'acquisto per una pubblicazione, inoltrare una richiesta di prestito di una copia del libro in una biblioteca, avere accesso on line ad un documento presente in un computer remoto).