CulturaItalia - L’iniziativa biblioteche digitali: Europeana (e non solo)CulturaItalia
Yvo Volman (European Commission): "CulturaItalia - L’iniziativa biblioteche digitali: Europeana (e non solo)" - CulturaItalia e il contributo italiano a Europeana - Convegno nazionale, Roma, 2 aprile 2009
Anna Maria Tammaro @ Ebook Lab Italia 2011 - Acquisizioni, prestito e conserv...Ebook Lab Italia
La biblioteca digitale è una realtà. Un'approfondimento sulle problematiche poste dalla digitalizzazione dei contenuti e sulla loro gestione da due punti di vista differenti.
Ritorno alla realtà: biblioteche digitali e spazi di coworking nell'epoca del...Tommaso Paiano
L'intervento illustra alcuni aspetti della sharing economy che si fonda principalmente su tre fattori chiave: condivisione di beni e competenze, relazioni orizzontali tra individui e organizzazioni, nuove piattaforme e tecnologie informatiche. Dalla combinazione di questi elementi è nato anche il coworking, un nuovo stile lavorativo che coinvolge a livello mondiale un'ampia gamma di professionisti della conoscenza che mettono in comune luoghi fisici e digitali, attivando potenti processi innovativi e creativi, capaci di generare ricchezza e benessere.
Che si tratti di condividere spazi, tempo, informazioni, documenti, servizi, la sharing economy sta aprendo nuove opportunità di evoluzione anche per i bibliotecari che, se da una parte, tramite spazi di coworking pubblico allestiti in biblioteca, possono fornire una rete fisica affidabile, di sostegno, aperta ad architetti, designer, consulenti di marketing, traduttori, programmatori informatici, ingegneri, piccoli artigiani locali ecc, dall'altra, attraverso adeguati servizi di mobile reference e di digital library (che garantiscano ai coworkers l'accesso ai dati e ai contenuti allo stesso modo in cui lo fanno, per esempio, gli utenti delle biblioteche accademiche o pubbliche), possono rendersi utili anche negli spazi privati, fuori dalla mura tra le quali hanno sempre operato.
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L'intervento illustra alcuni aspetti della sharing economy che si fonda principalmente su tre fattori chiave: condivisione di beni e competenze, relazioni orizzontali tra individui e organizzazioni, nuove piattaforme e tecnologie informatiche. Dalla combinazione di questi elementi è nato anche il coworking, un nuovo stile lavorativo che coinvolge a livello mondiale un'ampia gamma di professionisti della conoscenza che mettono in comune luoghi fisici e digitali, attivando potenti processi innovativi e creativi, capaci di generare ricchezza e benessere.
Che si tratti di condividere spazi, tempo, informazioni, documenti, servizi, la sharing economy sta aprendo nuove opportunità di evoluzione anche per i bibliotecari che, se da una parte, tramite spazi di coworking pubblico allestiti in biblioteca, possono fornire una rete fisica affidabile, di sostegno, aperta ad architetti, designer, consulenti di marketing, traduttori, programmatori informatici, ingegneri, piccoli artigiani locali ecc, dall'altra, attraverso adeguati servizi di mobile reference e di digital library (che garantiscano ai coworkers l'accesso ai dati e ai contenuti allo stesso modo in cui lo fanno, per esempio, gli utenti delle biblioteche accademiche o pubbliche), possono rendersi utili anche negli spazi privati, fuori dalla mura tra le quali hanno sempre operato.
Digital library: riflessioni su scelte e obiettivi. Visibilità delle collezio...4Science
I webinar di 4Science
Abstract
Come Alberto Salarelli scrive nel suo recente contributo in Bibliotecae.it, la storia delle biblioteche digitali è una “storia complessa”. Sono “uno strumento che ha visto mutare il proprio pubblico di riferimento, prima identificabile sostanzialmente con la platea dei professionisti della ricerca per poi aprirsi progressivamente verso le istanze di un’utenza meno specialistica ma, non di rado, particolarmente ansiosa di usufruire degli immensi patrimoni custoditi negli istituti della memoria collettiva, finalmente accessibili dal proprio computer”. Questo mutamento ci deve far riflettere sulle scelte dei contenuti, sugli obiettivi e su nuove modalità (e approcci) di valorizzazione.
Biblioteche: accesso alla conoscenza tra dimensione locale e globaleAnna Galluzzi
A partire dal tradizionale ruolo svolto dalle biblioteche nei processi di accesso alla conoscenza, l'articolo si interroga su come cambia tale posizionamento nell'ecosistema informativo determinato dall'avvento del digitale. L'obiettivo è quello di valutare le possibili strategie per ricondurre a unità il piano di azione locale e quello globale, avendo chiari i diversi livelli a cui può essere declinata la mission delle biblioteche (da quello socio-culturale a quello tipologico, infine a quello istituzionale) e le relazioni tra governance e azioni intraprese. In particolare si propongono percorsi di sviluppo, a livello territoriale e di rete, in quattro aree: semplicità, visibilità, partecipazione e inclusività. Dopo una breve ricognizione degli ostacoli interni ed esterni al raggiungimento di tali obiettivi, l'articolo propone alcune raccomandazioni utili per i bibliotecari.
Servizi di reference e assistenza al pubblicospanero
LA BIBLIOTECA PUBBLICA E IL TERRITORIO: CORSO DI AGGIORNAMENTO PER BIBLIOTECARI E VOLONTARI NEL NOVARESE I servizi di reference e assistenza al pubblico
Presentazione usata a Viterbo il 30 marzo 2015.
1.Organizzare il sito, organizzare la comunicazione
2.Accessibilità come cura della comunicazione inclusiva
3.Gli obblighi di comunicazione istituzionale come (anche)
occasioni per riorganizzare comunicazione e flusso
documentale
4.Usabilità a parole: scrivere bene, scrivere web
5.Dove, cosa e forse come. Ma insieme.
Lavorare in comune: i bibliotecari al servizio delle imprese e dei lavoratori...Tommaso Paiano
La relazione tenta di inserirsi nel solco della tradizione biblioteconomica e documentalista italiana che si è sviluppata a partire dai primi anni '50 e per tutti gli anni '80 in ambito aziendale; attraversa le trasformazioni economiche e sociali degli anni '90, in quello che è stato definito "capitalismo molecolare" italiano (Bonomi, 1997); giunge all'attualità caratterizzata dalla massiccia espansione del lavoro autonomo della conoscenza, dei freelance e del precariato professionale, che sta reagendo alla crisi e alle trasformazioni in atto partecipando alla costruzione di nuovi modelli economici (Rifkin, 2014) basati sulla condivisione di beni, idee e servizi, piuttosto che solo ed esclusivamente su una logica di mercato.
La sharing economy in generale e il coworking in particolare stanno dando ai bibliotecari l'opportunità di ampliare i canali della condivisione della conoscenza e dell'informazione anche nel mondo dei lavoratori e delle imprese italiane, che se storicamente sono state sempre fonte di innovazione e creatività (soprattutto nel campo manifatturiero e artigianale) mai come oggi hanno bisogno di rinnovare i loro saperi per inserirsi adeguatamente nei flussi economici e sociali di portata globale.
La relazione si conclude con l'esposizione di alcuni esempi concreti di integrazione e contaminazione tra spazi di coworking pubblici in biblioteca e la breve descrizione di un corso di information literacy, incorporato nei moduli di un piano formativo per imprenditori, frutto della collaborazione multidisciplinare di coworkers di varie specializzazioni, che comprende anche la figura del bibliotecario.
Slide presentate al workshop "Open Access publishing per la diffusione del sapere scientifico. Roma, Biblioteca Centrale del CNR “G. Marconi”. 9 dicembre 2015.
Il nuovo catalogo della rete URBS - La migrazione akohaAndrea Marchitelli
Le slide presentano le attività Cineca per il nuovo catalogo della rete URBS, realizzato con Koha, e una riflessione sull'uso degli applicativi open source.
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Webinar 27/09/2012 – NBN e DOI: identificatori persistenti, tracciabilità e conservazione delle risorse digitali. Primi risultati della sperimentazione e future realizzazioni.
Si terrà il 6 marzo 2009 ore 9.00-13.30 presso l'Università degli Studi di Roma Tre Facoltà di Architettura - Aula Ponzio - Via della Madonna dei Monti, 40 Roma, un seminario di aggiornamento sul tema: Web 2.0 and libraries.
Il Web 2.0 rappresenta un elemento di novità anche per le biblioteche, almeno per quanto riguarda la comunicazione in rete. Durante quest’incontro, organizzato da CASPUR/CIBER con la collaborazione di AIB Lazio, AIDA, CILEA e FAO e Università degli Studi di Roma Tre, si tenterà di descrivere lo stato dell’arte di queste applicazioni nel mondo delle biblioteche.
Slide del seminario:
Mercoledì 8 ottobre - ore 17.30
Dove: CASPUR - Sala Corsi - Via dei Tizii, 6/b
Come si fa il blog della biblioteca (e altri strumenti del web 2.0)
Andrea Marchitelli
Il buono, il brutto, il cattivo: esistono davvero gli OPAC 2.0?
Bibliotecari virtuali per biblioteche digitali
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