1. la pianta del Bergamotto e le sue
origini
Il cameriere si sollevò sulla punta dei piedi per infilargli la redingote di
panno marrone e gli porse il fazzoletto con le tre gocce di bergamotto
(da Il Gattopardo)
Tiziana Lombardi
3. Fam. Rutaceae (famiglia degli agrumi)
• Angiosperme dicotiledoni, comprendenti circa 1600 specie e
150 generi
• Caratterizzate dalla presenza di ghiandole oleifere che
producono oli eterei fragranti
• Caratteri vegetativi – grande variabilità. In gran parte legnose
(arboree o arbustive) ma anche erbacee. Foglie semplici o
composte, con picciolo che può essere alato. Fillotassi
estremamente varia. Presenti talvolta anche spine per lo più
all’ascella della foglia.
• Caratteri riproduttivi – fiori gradevolmente profumati, per lo più
ermafroditi, actinomorfi, con 4/5 (o multiplo) petali; stami da 3/4
a numerosi, ovario supero con 5 o più carpelli, multiloculare;
frutto a capsula o bacca
4. oli eterei
• oli volatili fragranti detti anche oli essenziali
• prodotti del metabolismo secondario delle piante
• sintetizzati e immagazzinati in strutture specializzate
(peli ghiandolari, cellule secretorie all’interno
dell’epidermide, speciali sacche costituite da
diverse cellule secretorie che circondano uno
spazio riempito di olio da cui partono diversi dotti) e
organi diversi
• Possono essere contenuti in varie parti della pianta:
fiori (lavanda, rosmarino, timo, camomilla, arancio,
gelsomino, violetta); foglie (basilico, eucalipto,
verbena); frutti (anice, finocchio, pepe, ginepro,
vaniglia); scorza di frutti (arancio, bergamotto,
limone); radici e rizomi (iris, zenzero).
• funzioni varie e importanti (difesa o attrazione)
• miscele di numerosi composti (alcoli, aldeidi, esteri,
eteri, fenoli, terpenoidi, etc…)
• per lo più liquidi, incolori, con peso specifico minore
di quello dell’H2O
•
5. Essenza del Bergamotto
L'essenza è contenuta nelle ghiandole o
lacune oleifere (otricoli) presenti nella
buccia del frutto (flavedo); queste cavità
contenenti l'essenza hanno origine in
seguito alla lisi (cavità lisigeniche) delle
stesse cellule che producono l'essenza.
Frazione volatile (c.a. 95%)
Frazione non volatile (c.a. 5%)
fotosensibilizzazione
7. Crowea
(vd. fiori di Bach
australiani) CalodendrumRuta
Citrus
Dyctamus
Alcuni esempi di fiori
delle Rutaceae
8. Rutaceae – distribuzione e importanza
• Distribuzione subcosmopolita con
prevalenza per le regioni tropicali e
subtropicali, soprattutto Australia e Sud
Africa
• Grande importanza economica per usi
differenti
• Alimentare – Citrus, Casimiroa,
Clausena, Clymenia, Murraya
• Ornamentale – Skimmia, Choisya,
Poncirus
• Medicinale
• Cosmesi
9. Rutaceae spontanee in Italia
• Le Rutaceae spontanee
nelle nostre regioni si
riducono a poche specie
erbacee o suffruticose tra
cui quelle del genere Ruta
o R. chalepensis
o R. graveolens
o R. patavina (=
Haplophyllum
patavinum) rara,
endemica dei Colli
Euganei, calcicola stretta
10. Rutaceae spontanee in Italia
Dictamnus albus (Frassinella) In Italia è
una pianta abbastanza rara
Boschi assolati e aridi, a quota collinare,
dove di solito prosperano querce e
castagni. Vegeta tra radure e cespugli o
ai margini dei sentieri, ed è diffusa negli
habitat adatti di tutta la penisola italiana
"quando sono in fiore provocano
ebrezza nei giardinieri che le
toccano, come se avessero
bevuto del vino (dal Nome della
Rosa)"
11. Gen. Citrus
• Al genere Citrus appartengono gli alberi da
frutto tra più importanti al mondo.
• Coltivati da almeno 4000 anni.
• La prima citazione degli agrumi in Cina è stata
riportata nel libro delle Odi (Shījīng) scritto in
un lungo periodo tra il 1100 e il 400 a.C c.a..
• Il cedro (Citrus medica) è stato il primo
agrume a raggiungere l’Europa.
Probabilmente originato in India, introdotto nel
Mediterraneo dalla Persia da Alessandro
Magno attorno al 300 BC. Usato per il suo
aroma, era (?) l’unico agrume diffuso in
epoca romana, e fu Plinio il Vecchio a
chiamarlo Citrus.
Bergamotto
12. Distribuzione e origine
• Specie ampiamente distribuite, allo stato spontaneo, in
tutte le regioni monsoniche dal Pakistan occidentale alla
Cina settentrionale, fino al sud dell’India, la Nuova Guinea
l’Australia, la Melanesia e le isole polinesiane.
• Centro di origine della maggior parte delle specie di
agrumi di difficile definizione (dal momento che sono state
sottoposte a ibridazione naturale e non oltre che intensa
coltivazione per molto tempo)
The problem is that, despite an
apparently large amount of work
carried out on Citrus and its allies,
the literature is in chaos.
13. Citrus x bergamia Risso & Poit.
(= Citrus bergamia Risso & Poit.,
Citrus aurantium L. subsp. bergamia (Risso et Poit.)
Wight e Arn. Engl)
Etimologia
Il nome volgare evoca
atmosfere d’Oriente
Derivazione dal turco “beg-àr-
mudi”= Pero del signore o del
principe.
Pera bergamotta = pregiate
varietà di pere di media
grossezza, a forma globoso-
appiattita, leggermente
slargate nella parte centrale e
arrotondate all’inserzione del
peduncolo; hanno polpa
giallognola-verdastra,
zuccherina, lievemente
acidula e delicatamente
profumata.
Pomi di
Pera bergamotta
Esperidi di
Citrus x bergamia
14. Descrizione
• Albero aromatico simile
per taglia ad un'arancio
(3/4 metri di altezza).
• Fiori sono bianchi, molto
profumati.
• Foglie lucide e carnose
come quelle dell'arancio
e non cadono mai
nemmeno in inverno.
• I fiori spuntano tra Marzo
e Aprile (prima fioritura) e
continuano a sbocciare
fino a Luglio
Il frutto è una bacca (ESPERIDIO) grande
poco più di un'arancia e poco meno di
un pompelmo; con un colore giallo
intenso. Maturazione autunno-invernale
16. CULTIVAR
il FEMMINELLO a rapido accrescimento ma di ridotto sviluppo produttivo,
poco longevo ma precoce, con foglie di media grandezza e frutti a
buccia sottile (la raccolta comincia a fine ottobre)
il CASTAGNARO pianta a notevole sviluppo, produzione alternante, con
foglie grandi, rustica e longeva, frutti a buccia di medio spessore (la
raccolta comincia a novembre)
il FANTASTICO albero di notevole sviluppo, con foglie più grandi delle altre
cultivar (la raccolta avviene in novembre-dicembre).
17. Distribuzione
• Il bergamotto ha nella provincia di
Reggio Calabria uno dei suoi
migliori habitat.
• In nessun'altra parte del mondo vi
è un luogo in cui quest'agrume
fruttifica con la stessa resa e
qualità di essenza.
• Coltivato anche in Costa d'Avorio,
Argentina, Brasile ma la qualità
dell'essenza ottenuta non è
comparabile con quella dei
bergamotti calabri.
• Il territorio di maggiore produzione
è una sottile striscia di terra in
provincia di Reggio Calabria che si
estende tra Villa S. Giovanni e
Gioiosa Ionica.
Zone di particolare ed unico microclima
(fiumare e i valloni dell’Aspromonte). La
superficie coltivata a bergamotto è di
circa 1500 ettari con una produzione
annuale che raggiunge le 100–150
tonnellate per ettaro.
18. Dal punto di vista climatico l'area è caratterizzata
da un microclima che nelle mappe climatiche
viene classificato come area "tropicale
temperata umida" caratterizzata da venti
medio/forti che soffiano per quasi tutto l'anno,
estati calde senza pioggia, inizio primavera e fine
autunno molto piovosi e inverni con temperature
giornaliere quasi sempre superiori ai dieci gradi. I
giorni di sole sono mediamente 300 l'anno.
Predilige i terreni argilloso-calcarei
e alluvionali.
La produttività è fortemente
influenzata dalle temperature e dalle
piogge: è un albero che non sopporta
gli sbalzi in basso della temperatura e
l'eccessiva o scarsa piovosità, mentre
ben sopporta il caldo. Si protegge
anche dal vento prediligendo zone
riparate a ridosso delle colline
19. storia
• L’uso gastronomico del Bergamotto risale al
1536 - bucce di bergamotto candite
presenti nel menu del banchetto
organizzato a Roma dal cardinale
Campeggi in onore dell’imperatore Carlo V
• L’uso dell’essenza di Bergamotto in
profumeria viene documentata per la
prima volta nel 1693 nel libro Le Parfumeur
Francois, stampato a Lione (profumo
chiamato Essence de Cedre ou
Bergamotte)
• La presenza del Bergamotto in Calabria si fa
risalire tra il XIV ed il XVI sec ed il primo
bergamotteto sarebbe stato impiantato
intorno al 1750
20. Acqua di bergamotto – introdotta alla corte di Luigi XIV di Francia dal
cuoco Procopio dé Coltelli che aveva creato questo prodotto partendo
dall’olio di bargamotto aromatizzante, purificante e curativo, che i
contadini dello stretto di Messina estraevano dalla buccia dei frutti
Aqua admirabilis (1680) - Gian Paolo Feminis diede il via alla produzione
dll’ acqua di Colonia. Da allora il bergamotto resta uno dei grandi
prodotti basilari per la realizzazione del profumo.
Earl Grey Tea (1830) - la ditta inglese Twining lanciò il suo più famoso tè,
aromatizzato al bergamotto, attribuendo ingannevolmente al prodotto
origini cinesi.
L’industrializzazione del processo di estrazione dell’olio essenziale dalla
buccia di bergamotto inizia nel 1844 con l’invenzione della macchina
calabrese da parte del reggino Nicola Barillà. Prima di allora l’essenza
veniva estratta dalla scorza per pressione manuale, fatta assorbire da
spugne naturali, collocate in appositi recipienti detti concoline.
Caramelle di Nancy – diffuse e
prodotte anche da inglesi,
statunitensi e francesi.
21. Origine sistematica (?)
Specie a sé, forse frutto di un
innesto casuale e fortuito ?
Pianta autoctona della
Calabria ?
se si pianta un seme di bergamotto, la
piantina che nasce non è bergamotto
ma arancio amaro (o selvatico)! Soltanto
successivamente quest’ultimo può essere
innestato a bergamotto. Questa
constatazione ha fatto ritenere agli
studiosi che il bergamotto sia nato dalla
mutazione naturale dell’arancio amaro.
Ma dove ciò sia avvenuto e quando
nessuno lo sa.
Studi genetici
•Forse ibrido discendente dalla linea C. aurantium x C. medica
di cui l'arancio amaro (C. aurantium L.) è il genitore materno e il
cedro (C. medica L.) è quello paterno
22. • 8 milioni di anni fa i Citrus crescevano
solo ai piedi delle colline dell’Himalaya.
Da lì si diversificarono le varie specie e
varietà e si spostarono in tutta l’Asia,
l’Europa e in Australia, dove a partire
da 4 milioni di anni fa si diversificarono
secondo un’altra strada.
• La regione originaria include l’area
orientale dell’Assam, in India, il nord di
Myammar e la parte occidentale dello
Yunnan cinese.
• Citrus linczangensis - fossile che risale al
Miocene rinvenuto a Lincang, Yunnan -
ha tratti comuni con la maggior parte
di tutti gli altri agrumi e probabilmente
è molto vicino al loro progenitore.
Ancora sul Citrus
24. • Arabi - durante i primi anni del 10° secolo. Il nome
"Bergamotto" può provenire dall’antico dialetto arabo-siculo
• India - il frutto era chiamato Limbu in Punjabi, Niboo in
bengalese e Neamboo in hindi. È ancora usato in queste
regioni contro lo scorbuto, dispepsia e come antiemetico,
antipiretico e antisettico
• Isole Canarie (Cristoforo Colombo)
• Spagna - si narra la storia del Moro di Spagna che ne
vendette un ramo ai signori Valentino di Reggio (in Calabria)
per diciotto scudi che lo innestarono su un arancio amaro in
un loro possedimento nella contrada "Santa Caterina
Origine GEOGRAFICA (?)
25. Probabilmente Citrus x bergamia non
è una specie nata in territorio
calabro né autoctona del
Mediterraneo ma di sicuro ha trovato
nelle pianure riparate dal vento della
costa ionica della Calabria il posto
migliore al mondo dove crescere e
riprodursi sicuro del caldo abbraccio
dei raggi solari
(cit. personale)
26. Thanks to Bergamot’s sunny
disposition, the oil helps people
regain self confidence, and it uplifts
and refreshes the spirits.
The gentle fragrance, like a bouquet
of flowers, evokes joy and warms the
heart
Grazie