3. Il segreto per ricordare
Insegnanti e studenti sono sempre più coinvolti nell’uso di strumenti visivi nel processo
di apprendimento.
La ricerca e l’esperienza suggeriscono che l’utilizzo di tali mezzi stimola il
raggiungimento
di livelli più alti di apprendimento.
L’apprendimento visivo ha un punto di appoggio importante nelle capacità visive del
discente.
Giuseppe Albezzano
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4. Il segreto per ricordare
L’emisfero destro del cervello elabora l’informazione visiva (le dimensioni degli oggetti,
le forme, il movimento, i colori, ecc.), che è non verbale e globale.
Il suo modo di gestire tale informazione è rapido, complesso, complessivo, spaziale e
percettivo.
È diverso (anche se comparabile per complessità) dall’attività con cui si elaborano le
informazioni verbali, sviluppata nel lato sinistro del cervello.
Giuseppe Albezzano
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5. Il segreto per ricordare
La cognizione visiva include i processi mentali coinvolti nella percezione dell’informazione
visiva e della memoria relativa.
La percezione è il processo attraverso il quale l’attenzione si applica selettivamente ad
uno specifico stimolo e lo esamina attentamente.
È assai difficile determinare la linea di confine tra la percezione e la memoria.
Giuseppe Albezzano
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6. La percezione visiva
La percezione visiva non è un processo oggettivo ma è fortemente influenzata dalle
nostre esperienze e conoscenze precedenti. La conoscenza pregressa guida la percezione
attuale.
Percepire con la vista non è come “fotografare”.
La percezione visiva è correlata al riconoscimento delle forme e dei modelli degli oggetti
che si trovano nel campo visivo. In sintesi, i principi della percezione si basano sul fatto
che il totale è maggiore della somma delle parti.
Per esempio, una mappa concettuale avrà sempre un valore cognitivo superiore alla
quantità dei concetti, delle relazioni e all’informazione associata ai concetti che la
costituiscono.
Giuseppe Albezzano
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7. La percezione visiva
Per questo, nella progettazione di materiali didattici visivi, il principio più importante è
quello di orientare alla conclusione, cioè di inserire elementi che orientino a trovare il
significato.
L’essere umano cerca sempre il significato di quel che vede. Anche quando da una
rappresentazione visiva è possibile estrarre diversi significati, non è mai possibile
percepirli tutti simultaneamente.
La mente ha bisogno di assegnare un significato concettuale, un valore, alla
presentazione visiva…. ha bisogno di capire.
Anche per questo una mappa concettuale non deve mai essere memorizzata, è
attraverso l’analisi delle sue strutture che si realizza l’apprendimento.
Giuseppe Albezzano
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8. La capacità visiva
La capacità visiva può essere definita come l’abilità di capire (e produrre) messaggi
grafici.
La capacità visiva coinvolge il pensiero critico e analitico nel valutare tanto il significato
quanto lo scopo dell’informazione, ed utilizza quest’ultima per creare nuove forme di
comunicazione visiva.
La capacità visiva è costituita da un gruppo di competenze visuali che l’essere umano
può sviluppare per essere in grado di vedere e, allo stesso tempo, interagire con altre
esperienze. Lo sviluppo di queste abilità è fondamentale per l’apprendimento.
Queste abilità ci permettono di discriminare ed interpretare oggetti (o la loro
rappresentazione) e simboli.
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9. La capacità visiva
Una definizione più ampia del concetto di capacità visiva deve comprendere:
Il riconoscimento della fonte dell’immagine
L’elaborazione mentale dell’immagine
L’interpretazione psicologica dell’immagine
Le teorie didattiche sottostanti
L’estetica
Giuseppe Albezzano
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10. Gli alfabeti visivi
Negli alfabeti antichi i caratteri derivavano da immagini con un significato; in un certo
senso, costituiscono un esempio di linguaggio umano senza una netta distinzione tra
parole e immagini.
Attualmente, l’evoluzione verso la comunicazione visiva dell’informazione e della
conoscenza rappresentata mette in evidenza la ricongiunzione del testo all’immagine,
riducendo la separazione tra la parola e l’immagine che si era prodotta con l’apparizione
della stampa tipografica.
Negli “alfabeti visivi”, un ideogramma o carattere rappresenta non una parola, ma
un’idea.
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11. L’apprendimento visivo con le mappe concettuali
La marcata tendenza nel mondo attuale verso la visualizzazione di dati e concetti
conferma e spiega l’efficacia delle mappe concettuali come interfaccia della logica
cognitiva.
Il cambiamento degli strumenti di trasmissione dell’informazione (dallo stampato
all’elettronico) ha fatto crescere il bisogno di educare le attuali e future generazioni
all’uso e all’interpretazione delle immagini e delle rappresentazioni visive.
L’integrazione del testo e dell’immagine facilita l’apprendimento.
L’informazione multimediale è importante se promuove il pensiero, l’analisi e
l’apprendimento.
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12. L’apprendimento visivo con le mappe concettuali
Spesso le persone hanno una memoria migliore per le immagini che non per le parole.
Quando una persona vede un’immagine, tende a ricordare un’interpretazione
significativa di quell’immagine.
L’apprendimento ha bisogno (e si avvale) di tutte le capacità percettive: visive, uditive,
del movimento e anche delle interazioni culturali e sociali.
Le capacità visive sono fondamentali perché sono l’interfaccia più importante
all’informazione.
Apprendiamo dal mondo attraverso le immagini, i suoni ed i movimenti molto tempo
prima di imparare a concettualizzare con la parola.
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13. L’apprendimento visivo con le mappe concettuali
Gli strumenti mentali, le tecnologie cognitive interattive,sono rappresentazioni
principalmente grafiche che, non soltanto trasmettono informazioni di base, ma
permettono all’osservatore di vedere relazioni, strutture, modelli o caratteristiche che, in
altro modo, non sarebbero manifesti e permettono a ciascuno di creare il proprio
modello mentale su di un argomento.
L’apprendimento visivo (la capacità di estrarre significato dalle immagini e di creare
forme visive significative), distilla la sua essenza da un’informazione complessa e la
presenta direttamente.
Questo esercizio ha un ruolo importante nello sviluppo delle abilità di astrarre e
decodificare i concetti.
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14. L’apprendimento visivo con le mappe concettuali
La visualizzazione, come fattore dell’intelligenza,include la manipolazione mentale di
configurazioni spaziali, ed è collegata al pensiero creativo, al pensiero critico ed alla
soluzione di problemi concettuali.
Le tecniche di apprendimento visivo possono aiutare nello sviluppo della percezione e gli
studenti con problemi dell’attenzione beneficeranno delle attività di visualizzazione.
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15. L’apprendimento visivo con le mappe concettuali
Le tecniche dell’apprendimento visivo aiutano gli studenti a:
“depurare” il pensiero: la rappresentazione grafica rende esplicito il modo in cui i
concetti si relazionano, anche quando sono in grande quantità, favoriscono la
comprensione dei nuovi nuclei semantici;
rafforzare la comprensione: per gli studenti, la possibilità di interagire
direttamente con le mappe e di esprimere quello che hanno appreso, nel modo in cui
lo hanno elaborato – personalmente ed individualmente – permette loro di
interiorizzare ed acquisire la conoscenza. È importante osservare quanto aumenta la
sicurezza dello studente di apri passo con la qualità della conoscenza;
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16. L’apprendimento visivo con le mappe concettuali
Le tecniche dell’apprendimento visivo aiutano gli studenti a:
integrare nuova conoscenza: la rappresentazione visiva permette allo studente di
constatare lo sviluppo della propria comprensione integrata, cosa che le parole o
qualunque altro tipo di comunicazione di tipo sequenziale non possono offrire;
identificare gli errori concettuali: la struttura della mappa elaborata dallo
studente permette l’identificazione da parte dell’insegnante degli errori concettuali e
la percezione, da parte dello studente stesso, delle sue incomprensioni, per
elaborare in tempo correzioni e soluzioni didattiche, soprattutto sui concetti
fondamentali.
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17. L’apprendimento visivo con le mappe concettuali
La qualità dell’apprendimento visivo con le mappe dipende in grande misura dalla qualità
formale della mappa.
Ecco di seguito elencati alcuni elementi ed impostazioni che cospirano contro l’efficienza
dell’apprendimento visivo tramite le mappe concettuali:
Mappe troppo variopinte, che non rispondono ad una generalizzazione o a un ruolo
logico-concettuale;
Paragrafi segmentati in (falsi) concetti;
Mancanza di esempi;
Nomi di concetti troppo lunghi;
Mancanza dei tipi di relazione;
Tipi di relazione inadeguati.
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18. L’apprendimento visivo con le mappe concettuali
Più visivo rendiamo l’apprendimento, tanto più aumenta la quantità di materia che si
riesce a memorizzare in modo integrato ed aumenta la durata di questa
memorizzazione.
Ad ogni epoca corrisponde un modo di comunicare e di presentare l’informazione. Il
settore dell’istruzione/apprendimento ha sempre cercato di soddisfare le necessità dei
discenti e, da alcuni decenni è iniziata la sostituzione dei mezzi utilizzati
nell’apprendimento sin dall’antichità.
Per concludere, attraverso l’apprendimento visivo è più facile insegnare le abilità del
pensiero: le tecniche basate sull’apprendimento visivo stimolano gli studenti a pensare
con chiarezza, ad elaborare, organizzare e priorizzare la nuova informazione.
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20. Bibliografia
H. Fortez “Insegnare e apprendere con le mappe concettuali”
Guida teorico-pratica per l’insegnante immedia editrice
Giuseppe Albezzano
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