Il significato della tpn forlì 09.10.2013 - m.antonini
Studio sull'incidenza delle complicanze stomali e peristomali poster
1. STUDIO PILOTA SULL’INCIDENZA DELLE COMPLICANZE STOMALI E PERISTOMALI NEI CENTRI STOMIZZATI DELLA
ASL11 EMPOLI E ASL4 PRATO
Mario Antonini - Infermiere Stomaterapista – Ambulatorio Stomizzati – Ospedale “San Giuseppe” – ASL11 Empoli (FI)
Gaetano Militello - Infermiere Stomaterapista – Ambulatorio Stomizzati – Ospedale “Misericordia e Dolce” – ASL4 Prato
Rosanna Bonaventura - Infermiera
INTRODUZIONE
MATERIALI E METODI
• Le complicanze dello stoma e della cute peristomale sono riconosciute come un
indicatore negativo della qualità di vita delle persone portatrici di stomie. Gli infermieri
stomaterapisti monitorizzano le persone portatrici di stomia per prevenire e ridurre
l’incidenza delle complicanze stomali e peristomali, e curano le persone già affette da
queste complicanze. La prevenzione ed il trattamento delle complicanze stomali e
peristomali rappresentano le chiavi principali attraverso le quali si sviluppa la cura degli
infermieri stomaterapisti per i pazienti stomizzati.
• Gli autori degli studi internazionali sulle complicanze stomali hanno riportato un tasso di
incidenza variabile tra il 10% ed il 60%, comunque, molti degli studi erano retrospettivi.
• Le complicanze conseguenti al confezionamento di una stomia comprendono problemi di
natura fisiologica, problemi di natura funzionale e difficoltà nell’adattamento psicologico.
Problemi di natura fisiologica come ad esempio la presenza di ernie parastomali e le
irritazioni della cute peristomale sono molto spesso descritti nella letteratura medicoinfermieristica internazionale.
• Lo scopo di questo studio pilota è la rilevazione di nuovi casi di complicanze stomali e
peristomali in un periodo di tempo di 6 mesi, in due centri di riferimento per pazienti
stomizzati nelle ASL11 di Empoli e ASL4 di Prato.
• Lo studio è stato condotto presso l’Ambulatorio Stomizzati (Ce.Ri.Stom) dell’ospedale
“San Giuseppe” di Empoli e l’Ambulatorio Stomizzati dell’ospedale “Misericordia e Dolce”
di Prato.
• Criteri di inclusione nello studio: tutti i nuovi pazienti portatori di colostomia, ileostomia
e urostomia, nell’arco di tempo dal 01/04/2012 al 31/10/2012.
• Criteri di esclusione dallo studio:
• Pazienti stomizzati già esistenti antecedentemente al periodo di studio.
• Pazienti portatori di nefrostomia.
• L’acquisizione dei dati per lo studio in oggetto è avvenuta con la seguente metodologia:
• Consultazione delle cartelle cliniche ed infermieristiche dei pazienti stomizzati afferenti
presso gli Ambulatori Stomizzati degli Ospedali di Empoli e Prato.
• Osservazione diretta delle condizioni della stomia e della cute peristomale dei pazienti
durante le visite di follow-up nei vari centri.
• Tutte le alterazioni cutanee peristomali, rilevate attraverso il periodo dello studio, sono
state classificate attraverso uno strumento validato rappresentato dallo “Studio SACS,”.
• Per la raccolta dei dati necessari allo studio è stata creata una apposita griglia di
rilevazione dati.
TOTALE PAZIENTI STOMIZZATI
PERCENTUALE PAZIENTI CON LESIONE
PERCENTUALE DELLE ALTERAZIONI
CUTANEE
8%
44%
39%
PAZIENTI PRATO
61%
PAZIENTI EMPOLI
44%
L1
27%
CUTE INTEGRA
56%
25%
SUDDIVISIONE IN BASE AL SESSO
LESIONE
DONNE
56%
L2
UOMINI
L3
10%
30%
L4
LX
TIPOLOGIA DI STOMIA
50
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
40
35
30
25
20
15
10
5
0
31-40
41-50
51-60
24
13
6
RISULTATI
61-70
71-80
13
81-90
4
3
91-100
TOTALE
ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI PER
FASCIA D'ETÀ
0%
5%
31-40
8% 6%
41-50
14%
• Durante il periodo di osservazione, dal 01/04/2012 al 31/10/2012, sono stati arruolati nello
studio 113 pazienti portatori di Ileostomia, Colostomia ed Urostomia. Di questi, 69 provenienti
dall’ambulatorio di Empoli, 44 provenienti da quello di Prato.
• Dei 113 pazienti arruolati nello studio la presenza di alterazioni cutanee peristomali è stata
rilevata in 63 soggetti, corrispondente ad una percentuale del 56%. Questo valore indica
l’incidenza delle Alterazioni Cutanee Peristomali nei nuovi soggetti portatori di stomia. Da
51-60
11%
61-70
56%
71-80
81-90
sottolineare come questo risultato sia del tutto sovrapponibile a quello riportato nello studio “Colwell J,
Goldberg M, Carmel J. The state of the standard diversion Jwocn. 2001”, dove viene segnalato un tasso di
incidenza variabile dal 18% al 55%.
RELAZIONE TRA STOMIA ED ALTERAZIONE CUTANEA PERISTOMALE
12%
5%
5%
CECOSTOMIA
8%
40%
ILEOSTOMIA
COLOSTOMIA
UCS
30%
UICS
SIGMOIDOSTOMIA
91-100
2% 2%
3%
4%
INTERVENTI CHIRURGICI
4%
COMPLICANZE DELLA STOMIA
INCIDENZA DELLE COMPLICANZE
STOMALI
CECOSTOMIA
17%
CISTECTOMIA
24%
4%
22%
5%
9%
RAR
8%
4%
PAZIENTI CON COMPLICANZE
30%
11%
SIGMOIDECTOMIA
PAZIENTI SENZA
COMPLIZANZE
78%
HARTMANN
3%
32%
6% 3%
3%
ISCHEMIA/NECROSI
18%
RESEZ.ILEO
RESEZIONE ANTERIORE DEL RETTO
(R.A.R.)
CUTE INTEGRA
38%
EMORRAGIA INTRA E
PERISTOMALE
L1
24%
L2
EDEMA
20%
L3
26%
MILES
L4
RETRAZIONE
LX
RESEZ. SIGMA
ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI IN
URGENZA E IN ELEZIONE
PATOLOGIA RESPONSABILE
DELL'INTERVENTO CHIRURGICO
RESEZIONE DEL RETTO SEC. HARTMANN
5%
15%
59%
ELEZIONE
URGENZA
41%
11%
34%
49%
PAZIENTI CON ETP
66%
PAZIENTI SENZA ETP
CISTECTOMIA RADICALE
CUTE INTEGRA
42%
L1
L2
7%
CUTE INTEGRA
21%
L2
11%
L3
L3
11%
15%
L4
LX
L1
11%
10%
L4
LX
DISCUSSIONE
• Questo studio ha fornito una iniziale descrizione dello sviluppo delle complicanze stomali e peristomali nei pazienti neo-stomizzati in cura presso gli Ambulatori Stomizzati dei Presidi Ospedalieri di
Empoli e Prato.
• Nonostante i partecipanti allo studio siano stati valutati ad intervalli regolari dagli infermieri stoma terapisti, il 56% di queste persone ha avuto almeno una esperienza con una alterazione della cute
peristomale, mentre ben il 78% ha avuto almeno una esperienza con una alterazione della stomia. Le alterazioni della cute peristomale sono state identificate da altri autori non soltanto come un
problema comune, ma anche come una fonte di stress che può influire negativamente sulla qualità della vita delle persone stomizzate.
• L’incidenza delle complicanze peristomali rilevata in questo studio pilota supera il 44% riportato da St. Cyr (2002) ed il 52% riportato da Bosio et al. (2007) è invece sovrapponibile al 56% di Colwell et
al. (2001), ed è invece inferiore a quanto riportato nello studio di Scarpa et al. (2007).
• Una importante limitazione a questo studio è ovviamente l’esiguità del campione seguito nei sei mesi di studio, ma essendo appunto uno studio pilota è servito da introduzione alla ricerca su più
larga scala che verrà effettuata in seguito. Un campione più ampio permetterà di incrementare l’affidabilità della frequenza e dell’incidenza delle complicanze stomali e peristomali misurate.
Importante sarà esplorare la relazione tra fattori di rischio e sviluppo di complicanze della cute peristomale.
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