Presentazione tre geni della tecnologia informatica
Recensione l'urlo dell'universo
1. PEDRO SOUSA AIRES DE MORAES
CLASSE QUINTA F
LICEO SCIENTIFICO CORRADINO D’ASCANIO
A mio parere, libro molto interessante e attraente, questo Urlo dell’universo di
Dario Menasce, anche per un lettore straniero come me. È evidente come l’autore
cerchi di spiegare argomenti complessi quali la gravità e la relatività, muovendosi tra
Einstein e Newton, partendo da un giovane ragazzo, Jacopo, incuriosito, che viene
invitato nel laboratorio di Virgo, in Toscana, da uno scienziato il quale diventa suo
amico. Carlo, questo il nome dello scienziato, spiega il suo lavoro e cosa fanno
all’interno del laboratorio i tanti ricercatori, così come lo scrittore cerca di spiegare al
lettore cosa sono le onde gravitazionali, e perché hanno permesso di dimostrare
ulteriormente che Einstein aveva ragione. E ciò oltre ogni aspettativa del grande
scienziato, il quale aveva dubitato che un giorno l’uomo avrebbe potuto catturare i
segni di un’onda gravitazionale.
Come detto, l’autore, con il pretesto della visita al laboratorio Virgo del giovane
studente costretto dal padre a lasciare gli studi, cerca di spiegare in maniera
comprensibile ad un lettore medio, argomenti complessi e difficili: la creazione dei
buchi neri, la quarta dimensione spazio-temporale, tema quest’ultimo più che
eccitante anche per i collegamenti con aspetti quasi filosofici se non metafisici; la
natura dei neutrini e dei fotoni, dei telescopi orbitanti capaci di guardare così lontano
da poter gettare lo sguardo umano, forse, sul momento più misterioso e fantastico
della vita dell’universo, e cioè il suo sorgere, il fatidico Big Bang.
Insomma ce n’è davvero per immergersi nella lettura di questo saggio dalla forma
del romanzo, e buttarsi in una esperienza avvincente, che fa spaziare la mente tra
scienza e teoria, ipotesi e sogni, e mostrare quanto ancora l’uomo deve scoprire sui
segreti dell’Universo.