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Corretto e completato il giorno 11 aprile 2024
GUIDA PER GLI UTENTI DELLE
BIBLIOTECHE
1
GUIDA PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE
QUESTO TESTO CONSISTE DI TRE PARTI DISTINTE:
*UNA GUIDA PER CHI SI SERVE DELLE BIBLIOTECHE PER
ISTRUIRSI E RIFLETTERE ATTRAVERSO CLASSICI DELLA
LETTERATURA, DELLA PSICOLOGIA, DELLA FILOSOFIA E DELLA
STORIOGRAFIA E DESIDERA METTERLI IN RELAZIONE CON SAGGI
E ROMANZI RECENTI, PAGINE ONLINE E TESTI LICEALI E
UNIVERSITARI
*UNA SELEZIONE DI POESIE MOLTO NOTE RINTRACCIABILI IN
QUASI OGNI BIBLIOTECA
*UNA GUIDA PER CHI CERCA PREVALENTEMENTE TRA I CLASSICI
DELLE BIBLIOTECHE UNA LETTERATURA DI EVASIONE ADATTA A
BAMBINI, RAGAZZI O ADULTI
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GUIDA PER CHI DALLE BIBLIOTECHE DESIDERA INFORMAZIONE
Credo che evitare volontariamente di parlare di libri equivalga a bruciarli (F. Truffaut)
Chi non sa pensare criticamente è in realtà esposto a tutte le influenze, le suggestioni, gli errori e le menzogne che vengono diffuse e che lo
indottrinano sia dall’inizio. Non si può essere liberi, autodeterminarsi e scoprire la centralità del proprio essere se non si sa pensare
criticamente, diventando in un certo senso anche un po’ cinici (…) Il pensiero critico non è un hobby, ma una facoltà (…) E per critico non
intendo assolutamente ostile, negativo o nichilista. È esattamente il contrario: il pensiero critico è al servizio della vita, e in particolare serve,
a livello individuale come a livello sociale, a rimuovere gli impedimenti che ci paralizzano o che sono di ostacolo (…) Pensare criticamente
è possibile persino a chi vive sotto una dittatura. Chi non vuole mettere a repentaglio la vita non manifesterà la sua critica, ma potrà sempre
pensare in modo critico, e si sentirà un po’ più felice e libero di chi è prigioniero di un sistema di pensiero, nel quale non crede neppure lui.
Si potrebbero scrivere interi libri sul rapporto tra pensiero critico e salute mentale. (E. Fromm)
Ogni uomo che possiede l’intelligenza del proprio fare e ha raggiunto così l’accesso all’inconscio esercita involontariamente un’azione sul
proprio ambiente. L’ampliamento e l’approfondimento della coscienza genera l’effetto che i primitivi chiamano mana. Si tratta di un
influsso involontario sull’inconscio degli altri, in certo senso di un prestigio inconscio (…) Lo sforzo verso l’autoconoscenza non è mai
vano. (C. G. Jung)
La condizione della scuola italiana è oggi profondamente in crisi. I riformisti ritengono che essa sia in tale stato perché fornisce un sapere
non solo inadeguato alla società attuale, ma anche statico (...) I descolarizzatori affermano che la crisi della scuola è rappresentata dal fatto
che essa ha del tutto esaurito la funzione storica assegnatale dalla società tradizionale. Oggi è la stessa società che, attraverso una miriade
di agenzie educative, è diventata una comunità educante. (P. Boccia, Concorso DSGA. Manuale completo per tutte le prove 2018)
Il nostro sistema didattico di norma mira a educare la gente ad avere conoscenza a guisa di un possesso (…) Le scuole sono le fabbriche in
cui vengono prodotti questi pacchi-conoscenza per tutti (…) dai quali gli studenti pescano un po’ qui, un po’ là (…) Ognuno è divenuto il
proprietario di un insieme di affermazioni fatte da qualcun altro (…) In effetti gli individui del tipo “avere” e non “essere” mostrano la
tendenza a sentirsi turbati da pensieri nuovi (…) Il sistema scolastico non è fatto per favorire la conoscenza e l’emancipazione
dell’individuo, come nessun’altra istituzione sociale del resto. (E. Fromm)
I ragazzi italiani che arrivano alla Maturità sono sotto la media OCSE secondo i test Programme for International Student Assessment (...)
Gli adulti hanno trasformato la scuola in uno stipendificio senza valutazione del merito, degli insegnanti prima e degli studenti dopo.
Metterlo, il merito, nel nome del Ministero serve a nulla: va messo nel contratto (...) Gli studenti alle elementari vanno meglio (...) ma la
distanza tra il Nord e il Sud dell'Italia si produce già alle elementari e in 15 anni è triplicata (...) E spesso al Nord gli insegnanti sono del
Sud. Non è una questione genetica, ma una degenerazione disoccupazionale (... ) Tanti cercano solo di sistemarsi e avere il posto fisso (...) I
ragazzi nella media vengono culturalmente impoveriti da questa scuola (Davide Giacalone, giornalista di La Ragione)
ELENCO DEGLI ARGOMENTI PRINCIPALI:
1) CONOSCENZE INDISPENSABILI PER AVERE CURA DI SÉ (PSICOLOGIA; SAGGEZZA; SALUTE; RISPARMIARE SU CASA E
ABITI)
2) SCUOLA – LAVORO
3) VITE DA RICORDARE
4) VIOLENZA (LEGGI DELLA VIOLENZA; STORIA; MAFIA; VIOLENZA E RELIGIONE; VIOLENZA E MEDICI; VIOLENZA
SULLE DONNE; VIOLENZA E LAVORO; DIRITTO; VIOLENZA E TELEVISIONE; VIOLENZA E GRUPPI; EMARGINAZIONE E
OSTRACISMO; VIOLENZA ED ESEMPI)
** Il contenuto del documento è organizzato in gruppi di libri e altre letture a seconda dell'argomento e ogni gruppo è suddiviso in molti
sottogruppi, perciò per farsi un'idea del contenuto del documento è indispensabile scorrerlo velocemente fino alla fine rivolgendo particolare
attenzione a tutti i titoli in carattere maiuscolo e maiuscoletto. Dai libri elencati e dal loro confronto con l'esperienza si può trarre ciò che
dovrebbe essere reso noto a tutti ben prima della maggiore età e che in ogni fase della vita può portare a consapevolezza e guarigione chi lo
recepisca e lo rielabori con serietà e indipendenza. I relativamente pochi indirizzi Internet e libri sottolineati sono quelli che ritengo più
importanti e utili per tutti e sono stati sottolineati ciascuno una sola volta e in genere (spesso, non sempre) nell'ordine di apparizione. Le
sottolineature non sempre evidenziano i libri più rappresentativi tra quelli del sottogruppo di riferimento. I testi citati sono per lo più classici
della letteratura, della storiografia, della filosofia e delle psicologia rintracciabili in biblioteca, ma sono elencati anche libri recenti (saggi,
romanzi, testi liceali e universitari) e pagine online. I testi universitari scelti sono parte dei programmi delle Facoltà di Psicologia, Scienze
dell'Educazione e della Formazione, Scienze Sociali e dell'Assistenza Sociale, Scienze politiche, Scienze Farmaceutiche, Scienze
Infermieristiche e in generale Medicina e Chirurgia.
LEGGERE PER VIVERE
3
A) CONOSCENZE INDISPENSABILI PER AVER CURA DI SÉ:
** NOZIONI BASILARI DI PSICOLOGIA PER CONOSCERE BENE SE STESSI E ORIENTARSI NEL COMPRENDERE
SUFFICIENTEMENTE GLI ALTRI:
AUTOANALISI E COMUNICAZIONE CON SE STESSI E CON IL PARTNER (TUTTI I LIBRI DEL GRUPPO "A" SONO OVVIAMENTE FINALIZZATI A QUESTO SCOPO, MA IN QUESTO
SOTTOGRUPPO INSERISCO PREVALENTEMENTE DEI SAGGI SUL RAPPORTO DI COPPIA E TESTI CHE PROPONGONO ESERCIZI PRATICI DI EFFICACE AUTOANALISI E DI
COMUNICAZIONE, DA SVOLGERE PER ISCRITTO, CON LA RIFLESSIONE O MEDIANTE AZIONI MIRATE NELL'AMBIENTE DOMESTICO): Psicopatologia dello sviluppo.
Storie di bambini e psicoterapia (F. Celi), il cui titolo porta a fraintendere il contenuto; L’arte di ascoltare (E. Fromm); Il matrimonio come
relazione psicologica e Prima conferenza di Psicologia Analitica ed educazione in Lo sviluppo della personalità e Animus e anima e pagine
sul fascino e sull'enantiodromia in Due testi di psicologia analitica (C. G. Jung); Uomo e donna (E. Fromm) o le citazioni di tale testo
contenute nella sua raccolta L'arte di vivere e inoltre i capitoli e i paragrafi sparsi in Psicanalisi dell'amore e in altri suoi saggi sulle coppie
unite dal narcisismo e dall’egoismo; Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere, Marte e Venere si innamorano di nuovo e i primi
due terzi di Marte di ghiaccio e Venere di fuoco (J. Gray); L'alfabeto dei sentimenti, L'amore dannoso e Amori imperfetti di M. R. Parsi (non
li ho però ancora letti). In Intrecci. Psicologia e sociologia per il 3° e 4° anno del liceo delle scienze umane il paragrafo 5.2 riguarda la
comunicazione in famiglia (concetto di causalità circolare) e regole e autoregolazione nel linguaggio e nel comunicare in genere. Ai cap. 6 e
7 di Psicologia della comunicazione P. Di Giovanni analizza dei comportamenti e accadimenti tipici della vita di molte coppie che vengono
chiamati script di riverberazione e dialettiche strutturali o evoluzione dialettica e malintesi e poi le menzogne e in generale la cosiddetta
miscommunication, concetti per i quali rimando anche al paragrafo più oltre Falsi ricordi, distorsioni, ecc... (la terminologia impiegata in
questo libro è particolarmente fastidiosa anche per chi è abituato al linguaggio che accompagna le infinite classsificazioni degli psicologi,
ma i concetti sono abbastanza interessanti e può essere utile leggerli in tale testo se online non c'è nulla di approfondito al riguardo). Nei
romanzi di Camilleri con Montalbano (ad esempio Il campo del vasaio e L'età del dubbio) abbondano lettere a se stessi ed esempi di
conversazione lucida (poco abbandonata agli impulsi) col partner che possono ben servire da modello per le proprie. L'orologio della mente
(V. Slepoj) contiene lettere con domanda e risposta su molti problemi personali e può agevolare il processo di espressione e analisi
autonome dei propri problemi e la loro comunicazione alle persone più vicine, nonostante i numerosi errori grammaticali... Il libro dell'es
(G. Groddeck) è in forma epistolare e offre spiegazioni non scontate ma sempre più convincenti via via che prosegue la lettura. Ci sono
apprezzabili lettere di domanda e risposta con spesso letture specifiche tra i consigli della rivista mensile Natural Style fino a gennaio 2022 e
firmati dalla psichiatra E. F. Poli (che dal 2022 collabora con la rivista F). Può aiutare Lettere a Lucilio (L. A. Seneca) e altre celebri
epistole. L'autostima nei bambini (Frascarolo-Moutinot) aiuta ad affrontare i traumi dell’infanzia. Considero utili comunque soprattutto gli
esercizi per comprendere ed affermare i propri desideri contenuti sia in Come funziona la legge d’attrazione (M. J. Losier) sia in Il magico
potere del riordino (M. Kondo) e anche quelli per concentrarsi su di sé con calma autoaccettazione presentati in L’arte del rilassamento,
della concentrazione e della meditazione (J. Levey) e quelli per rendere chiari e precisi i propri pensieri esposti in Parlare l'italiano (E.
Lombardi Vallauri), tutti testi di grande utilità pratica per apprendere abitudini da conservare per tutta la vita e importanti almeno quanto lo è
lo scrivere lettere a se stessi abbastanza spesso con la guida di Marte e Venere si innamorano di nuovo del citato Gray o il praticare davvero
per mezz'ora ogni giorno una solitaria autoanalisi conducendola seguendo le precise istruzioni di L'arte di ascoltare (il libro migliore di
Fromm). Questi libri sono particolarmente utili quando si conosce una persona nuova. Trovo che l'autoanalisi possa avvalersi
particolarmente anche degli esempi e della guida breve e precisa forniti da alcuni capitoli e libri del gruppo A: Psicopatologia della vita
quotidiana di Freud e, nell'opera di Jung, La lotta con l'ombra (in Civiltà in transizione: dopo la catastrofe), La tecnica di differenziazione
tra l'io e le figure dell'inconscio (in Due testi di psicologia analitica) e Fantasie dell'inconscio (in Freud e la psicanalisi). Per cercare di
motivare voi stessi e il partner potreste utilizzare alcune delle "tecniche" consigliate in Tecniche proibite di persuasione (S. Allen), che
utilizza anche tecniche cognitivo-comportamentali illustrate nel citato più oltre manuale di Celi. Si tratta di letture utili a tutti. Segnalo i
saggi di Gianpaolo Lai sull'influenza di grammatica e sintassi nelle conversazioni come La conversazione immateriale e La conversazione
felice (gli esempi sono utili). Imparare a leggere (Bettelheim-Zelan) insegna anche a sfruttare i lapsus di lettura, oltre che il contenuto dei
classici, per riflettere su se stessi con serenità. Tenete presente che è in genere l'incapacità di comunicare i sentimenti a causare la maggior
parte dei sintomi psicosomatici e a sottrarre energia e buonumore quando la loro perdita è difficile da collegare a una ragione chiara e
precisa. Ricordate che per parlare con qualcuno serve uno spazio, un tempo appositi e il modo giusto (si può parlare sul serio solo in due e
non basta essere presenti a cena in casa, ad esempio). Sulla memoria, sui falsi ricordi e sui tipi di ricordi in generale consiglio pagine online
e magari il primo capitolo e il primo paragrafo del secondo capitolo della seconda sezion di Modelli di colloquio in Psicologia clinica (Del
Corno-Lang-Menozzi) e il capitolo sulla memoria di Sinossi di psichiatria (Kaplan-Sadock). Chi invece deve gestire automatismi, fobie,
proiezioni, transfert, crisi di mezz'età, blocchi o disturbi della memoria, umore depresso o sogni e incubi particolari deve consultare i
sottogruppi pertinenti di questo gruppo A. Leggere almeno una volta Lo sviluppo della personalità e il capitolo sul complesso materno di
Archetipi e inconscio collettivo di Jung può essere utile per inquadrare le leggi che regolano il rapporto con i genitori e il legame tra esso e
gli incontri deleteri, gli incidenti e il destino, perché solo così si può fare un progetto di vita e spezzare davvero certi legami tossici e circoli
viziosi comunicando in modo efficace (si tratta quindi di due letture essenziali anche se non elencano soluzioni nella forma di prescrizioni di
serie di azioni). Uscita di sicurezza, L’eredità cristiana e altri scritti di Ignazio Silone possono fornire un sostegno o una guida a chi ha perso
il contatto con se stesso e si sente solo a causa della permanenza in gruppi particolari.
GRADUALI PERCORSI GUIDATI STEP BY STEP PER CHI SOFFRE A CAUSA DI BLOCCHI DI VARIO GENERE, AUTOMATISMI, PAURE, IPERATTIVITÀ, REATTIVITÀ/ OPPOSITIVITÀ
ECCESSIVA, SCARSA CAPACITÀ DI ATTENZIONE (LE CLASSICHE TECNICHE COGNITIVO-COMPORTAMENTALI IDEATE PER BAMBINI E ADOLESCENTI FINO AI 18-20 ANNI MA
IN BUONA PARTE UTILIZZABILI IN SEGUITO ANCHE DAGLI ADULTI) E ALTRE SOLUZIONI PER ALTRI PROBLEMI NERVOSI E COMUNI:
Per le tecniche così chiamate vere e proprie il testo di riferimento è Psicopatologia dello sviluppo. Storie di bambini e psicoterapia (F. Celi),
un libro che dovrebbe stare in ogni casa. Anche in Sinossi di Psichiatria (Kaplan – Sadock's) ne trovate di importanti, in particolare nei
paragrafi dedicati ai vari disturbi da tic e di panico e nel cap. 28. Chi non può leggere Sinossi di psichiatria a causa del costo elevato, legga
con attenzione questi libri e il paragrafo più dettagliato su queste tecniche nel documento http://www.slideshare.com/Piccola-guida-per-
difendersi-dagli-altri e/o li integri con pagine online, se ve ne sono, su deriflessione, sulle reazioni ai più comuni errori cognitivi, su Habit
reversal (risposta competitiva), sui diari (di cose belle accadute o realizzate, di pensieri automatici, di compulsioni, di ossessioni e di rituali),
ma credo che questo manuale vada sfogliato (ne trovate citati altri capitoli in questo documento). Su www.videogametherapy.it si informa
sull'uso dei videogiochi per aiutare ad affrontare paure ma anche ansia, depressione o disturbo da stress post-traumatico, ma non è chiaro
4
però se sia possibile scaricare i videogame evitando di coinvolgere gruppi e psicoterapeuta (se no, ciò potrebbe bastare a sconsigliare questo
approccio, perché il pericolo rappresentato dai gruppi e dal contatto con queste figure professionali è sempre considerevole). Cercate online
informazioni sullo "script di riverberazione" illustrato da Di Giovanni in Psicologia della comunicazione. In Dialoghi ininterrotti (P.
Bastianoni) si cita la deriflessione, che è semplicemente distogliere il pensiero da un problema al momento insormontabile per concentrarlo
sul futuro e su un progetto. Chi soffre di balbuzie o ha figli che ne soffrono dovrebbe leggere alcuni dei manuali di formazione dei
logopedisti, scegliendo quelli più recenti, oltre a rivolgersi a uno di loro (io conosco alcune delle tecniche impiegate grazie a un racconto
senza pretese di Nicholas Evans, Insieme con i lupi). Chi soffre di fobie o autolesionismo può trovare utile anche leggere il capitolo sulla
fobia degli alieni di Civiltà in transizione: dopo la catastrofe di Jung e forse Ossessioni, fobie e paranoie di Freud, oltre che i saggi citati più
sopra e più avanti di Celi, De Beauvoir, Bastianoni, Storr e Salvini; nel cap. 2 di Diversità, devianza e terapia (Salvini-Galieni) viene
descritto il trattamento di fobie specifiche con la realtà virtuale. Informatevi sul neurofeedback, praticato anche in ospedale, ma non adatto a
tutti. Ogni tanto valutatevi con dei test su coping, problem solving, locus of control e cognizione sociale quali almeno COPE, CISS e TOPS,
con la precauzione di farlo in privato e cestinando il tutto fuori casa subito dopo (rimando al paragrafo sui test psicologici più oltre nel
documento). Consiglio di tener presente il modello di ORGI di Schein sullo sfondo dei contributi della psicologia Gestalt e cognitiva, di
quella psicodinamica e di quella detta psicosociale (meccanismi di difesa primitivi, misure di sicurezza, errori tipici di percezione, di
formazione delle impressioni e di attribuzione di cause). Rimando anche al buono schema riassuntivo di metodi, limiti e vantaggi sui tre
orientamenti psicodinamico, cognitivo-comportamentale e sistemico-relazionale nella tabella 4.1 di Il colloquio nell'assistenza sociale
(Allegri-Palmieri-Zucca).
Tra i libri di Carl Gustav Jung sono importanti come guida nel comportamento mirato a risolvere problemi nervosi in particolare i capitoli
La lotta con l'ombra (in Civiltà in transizione: dopo la catastrofe), La tecnica di differenziazione tra l'io e le figure dell'inconscio (in Due
testi di psicologia analitica) e Fantasie dell'inconscio, Nevrosi e fattori etiologici dell’infanzia e Un caso di nevrosi di una bambina (in
Freud e la psicanalisi); in particolare Un caso di nevrosi di una bambina descrive i vari passaggi con cui si è permesso a una bambina di
superare dei problemi che avevano provocato in lei dei sintomi nevrotici anche psicosomatici e gli altri capitoli spiegano come affrontare e
gestire umore inspiegabilmente depresso, cattive tendenze e fantasie nevrotiche. Il capitolo Un caso di nevrosi di una bambina in Freud e la
psicanalisi di Jung descrive i vari passaggi con cui si è permesso a una bambina di superare dei problemi che avevano provocato in lei dei
sintomi nevrotici anche psicosomatici. Di Erich Fromm è importante per le soluzioni che dà (es-l’autoanalisi a partire dal presente e anche
dalle sensazioni fisiche) L’arte di ascoltare.
Sulla gestione efficace delle emozioni, leggete la pagina Wikipedia sul film Disney Inside Out. In Tecniche proibite di persuasione (S.
Allen) altre tecniche (soprattutto di comunicazione) sono esposte con ordine. Bisogna tener presente che Marte e Venere si innamorano di
nuovo di Gray, Solitudine:ritorno a se stessi (A. Storr)e i libri citati di Seneca e in parte anche Dialoghi ininterrotti (P. Bastianoni) sono i
libri da considerare in caso di lutti e separazioni, ricordando che di Storr è importante al riguardo il capitolo sul lutto e in generale il capitolo
sulla differenza tra effetti della solitudine volontaria e di quella forzata. L'autostima nei bambini (Frascarolo-Moutinot), come il libro appena
citato di Gray, informa su come gestire le emozioni in genere, oltre che i traumi infantili, e va letto. Piccola guida per persone intelligenti
che non sanno di esserlo (Millètre) offre un suggerimento dietro l'altro a chi fa parte dell'esigua minoranza con il centro cerebrale a destra.
In L'arte del rilassamento, della concentrazione e della meditazione (J. Levey) leggete almeno le pagine su esercizio di flusso e respirazione
in nove parti (simile al Pranayama) e inoltre su meditazione che sfrutta proprio i pensieri e le emozioni distraenti e su gestione delle
emozioni (lo schema su egocentrismo e maturità). Tenete presenti le pagine online sui mudra più semplici e sugli esercizi yoga
semplicissimi da eseguire restando eretti e solo con le braccia (es. accompagnare il respiro sollevando e incrociando le braccia due volte
davanti a sé). Per quanto sorvolino su molti aspetti negativi della convivenza con animali, L'anello di re Salomone (K. Lorenz) e La felicità
è un cucciolo caldo (A. Montes de Oca) offrono testimonianze sincere su come trarre da essa grande sostegno, soprattutto in periodi storici
duri o nella malattia (fisica o mentale).
La terza e quarta età possono essere affrontate meglio leggendo libri sull’argomento, ricordando che ne vengono citati in Politica dei servizi
sociali di Ferrario, nei libri del liceo delle scienze umane (exmagistrali) e nel libro citato di Bastianoni e che anche la citata De Bouvoir ne
ha scritto. Per quanto riguarda la crisi di mezza età e l’invecchiamento si dovrebbe tener conto anche dei citati libri di Gray e Storr e inoltre
di Gli stadi della vita in La dinamica dell’inconscio, il capitolo o paragrafo Il matrimonio come relazione psicologica in Lo sviluppo della
personalità e se possibile anche le pagine sul problema dei contrari (enantiodromia) e sul fascino in Due testi di psicologia analitica (C. G.
Jung), ma anche curiosare sulle risposte ai lettori delle riviste in edicola e su pagine online su vaginismo, matrimoni bianchi e gruppo degli
asessuali.
Di Seneca offrono soluzioni utili in modo efficace soprattutto La tranquillità dell’animo, La brevità della vita, la vita felice, L’ira e forse
anche La vita ritirata (o contemplativa) e Consolazione alla madre Elvia. Donne che corrono coi lupi (C. Pinkola Estes) offre alle donne
consigli e soluzioni precise e graduali, considerando i problemi femminili più difficili e quelli più frequenti in alcune fasi della vita.
Leggere il riassunto http://www.slideshare.com/meccanismi-di-difesa-e-altre-distorsioni-del-giudizio può risultare importante in alcune
situazioni.
Naturalmente un testo, anche online, sull’autodifesa come http://www.slideshare.com/piccola-guida-per-difendersi-dagli-altri che segnali
quali siano gli abusi più frequenti in vari ambienti e suggerisca di volta in volta come affrontarli, altri libri di self-help e tutte le pagine
internet che aiutano a risolvere problemi di carattere pratico (scuola, lavoro, casa, abiti, farmaci, ecc.) integrano al meglio questo paragrafo.
FORMAZIONE DELLA FIDUCIA E DELLA CAPACITÀ DI ELABORARE LE EMOZIONI: L’autostima nei bambini (F. Frascarolo-Moutinot); Marte e Venere si
innamorano di nuovo (J. Gray); per i più piccoli la pagina Wikipedia sul film Inside Out della Disney; Psicopatologia dello sviluppo. Storie
di bambini e psicoterapia (F. Celi); L'arte del rilassamento, della concentrazione e della meditazione (J. Levey); Lettere a Lucilio e
Dialoghi (L. A. Seneca); le pagine su come gestire le emozioni negative connesse all'egocentrismo e l'ira che tende a manifestarsi anche
fisicamente in L'arte del rilassamento, della concentrazione e della meditazione (J. Levey); La ricerca di coerenza e tutti i capitoli di
Solitudine: ritorno a se stessi (A. Storr) già elencati nel paragrafo sul rapporto tra genitori e figli; eventualmente pagine relative dell'opera di
Erik Erikson scelte a partire dalle informazioni che Wikipedia dà su questo psicanalista e sulle fasi di sviluppo da lui individuate. In
Intrecci. Psicologia e sociologia per il 3° e 4° anno del liceo delle scienze umane ai paragrafi 2.3, 3.3, 4.2, 4.4 e 5.1 sono affrontati i temi
emozioni primarie e complesse, espressioni facciali, senso d'inferiorità, sviluppo, neuroni specchio, autoefficacia percepita, apprendimento
sociale o per imitazione e ruolo della cultura, facendo riferimento anche alla teoria ecologica dello sviluppo e a Bronfenbrenner e
segnalando Il senso d'inferiorità (A. Adler), La vergogna (L. Anolli) e Che cos'è un'emozione? (K. Oatley). Gli stessi concetti e autori sono
5
ripresi in un altro libro di questo liceo e delle stesse classi, La dimensione psicologica, che nell'unità 4 precisa cosa si intende per "sistema
del sè" (concetto di sè, autostima e identità) e definisce delle fasi dell'adolescenza nella civilita industrializzata occidentale individuandole a
seconda del grado di crisi e di sviluppo e di impegno (preclusione, moratoria, diffusione e conquista).
IMPULSI E FANTASIE INFANTILI O DI ALTRO GENERE E UMORE DEPRESSO SENZA UNA CAUSA NOTA O DOVUTO AL SUSSEGUIRSI DI INCONTRI SFORTUNATI, INCIDENTI O
ERRORI: La tecnica di differenziazione tra l’io e le figure dell'inconscio in Due testi di psicologia analitica (C. G. Jung); Nevrosi e fattori
etiologici dell’infanzia e Fantasie dell’inconscio in Freud e la psicanalisi (C. G. Jung); i paragrafi dedicati al topos dell’impiccagione
all’albero e al caso Hölderlin in Simboli della trasformazione (C. G. Jung); il capitolo La conoscenza di sé e quant’altro riguarda sia il
concetto stoico di heimarmene che il simbolico passaggio attraverso le case dei pianeti in Mysterium coniunctionis (C. G. Jung); La lotta
con l’ombra in Civiltà in transizione: dopo la catastrofe (C. G. Jung); La tranquillità dell’animo (L. A. Seneca). Riguardo ai limiti dell'io e
della volontà cosciente di generare forza ed energia o chiarezza, rimando soprattutto a Lo spirito nella fiaba (il capitolo di Fenomenologia
dello spirito nella fiaba) in Archetipi e inconscio collettivo (C. G. Jung).
AUTOMATISMI (AZIONI E/O PAROLE COATTE, IN PARTE O DEL TUTTO INVOLONTARIE), VUOTI DI MEMORIA DI NOMI E DATE, ATTI MANCATI, DIMENTICANZE, LAPSUS
VERBALI O DI LETTURA O DI AZIONE, COINCIDENZE SIGNIFICATIVE, INCIDENTI E MOVIMENTI INVOLONTARI DALL’ESITO NON CASUALE: Psicopatologia della vita
quotidiana (S. Freud) e tutte le pagine sparse nell’opera di Jung dedicate al prevalere dell'"Ombra" (ad esempio La lotta con l’ombra in
Civiltà in transizione: dopo la catastrofe) o comunque al tema della “possessione” (ad esempio Animus e anima in Due testi di psicologia
analitica); Psicologia della figura del briccone in Archetipi e inconscio collettivo per tenere presente come siano a volte una coscienza in
crisi e continui dubbi a favorire la "possessione" e che essa può prendere un volgare carattere che fa apparire molto inferiori di quanto si è e
che fa compiere gaffes e vere assurdità per sé molto dannose come nel caso che Jung definisce "prevalere dell'ombra" o del "trickster" ;
nell’analisi fatta da Jung dell’Ulisse di Joyce in Civiltà in transizione:il periodo tra le due guerre, trovate un lungo elenco e un esempio in
letteratura dei sintomi tipici del subire la "possessione" dell'inconscio (in sintesi COAZIONE, FOBIE, OSSESSIONI, “AFFETTI”, COMPLESSI). Blocchi
emotivi e automatismi non sono insoliti e infatti fiabe tradizionali (rimando a Richetto dal ciuffo di Perrault e a I cigni selvatici e La
sirenetta di Andersen), racconti anche abbastanza recenti (ad esempio Quando l'ultima porta si chiude di T. Capote), serie TV e film
(considerate tra le produzioni cinematografiche e televisive La stanza di Marvin e poi i personaggi Eliot di Scrubs e Phoebe e Chandler di
Friends) non mancano di rappresentarli. Due conseguenze certe di una seria nevrosi trascurata sono l'isolamento sociale e un tipo
particolarmente crudele di solitudine che implica l'impossibilità di riposo (perfino in se stessi) e un senso di straniamento e vuoto: si tratta
dell'esasperazione di un disagio e di uno stato di cose ben noti e diffusi nella società attuale (al di là delle analisi fatte da Fromm o Marx alla
società moderna, rimando ad almeno le seguenti canzoni di G. Gaber: Cerco un gesto naturale, L'amore, L’impotenza, Quando sarò capace
di amare, Io e le cose, Il grido). Consiglio di leggere le pagine dedicate ai disturbi ossessivo-compulsivi, da tic e simili in Sinossi di
psichiatria (Kaplan-Sadock's) e in Psicopatologia dello sviluppo. Storie di bambini e psicoterapia (F. Celi) o almeno online. Ai paragrafi
2.3 e 3.1 di Intrecci. Psicologia e sociologia per il 3° e 4° anno del liceo delle scienze umane troverete informazioni introduttive su lapsus,
libere associazioni, atti mancati, tragiche dimenticanze, memoria, attenzione automatica e neuroni specchio e viene citato La creazione dei
ricordi (S. Ferraresi). Sui lapsus di azione potreste leggere anche il cap. 1 di Psicologia della comunicazione (P. Di Giovanni), forse il testo
più impegnativo di Scienze dell'Educazione che nel cap. 4 affronta in modo dettagliato (troppo secondo me) l'argomento dei lapsus privi di
intenzioni inconsce e nascoste (es. metatesi o scambi o spoonerismi, antipazioni, perseverazioni, malapropismi, lapsus semantici), ma
consiglio vivamente di non prendere nemmeno in considerazione la sua decisa e assoluta negazione dell'esistenza di lapsus causati da
conflitti inconsci e la sua denigrazione di addirittura tutta la psicanalisi di ogni tempo sulla ridicola base dell'impossibilità di verificare ogni
sua asserzione e scoperta con gli esperimenti e i metodi statistici dell'attuale psicologia sperimentale soprattutto cognitiva: questa negazione
dell'esistenza dell'inconscio esiste anche in un breve paragrafo di La dimensione psicologica, un libro di testo liceale ed è una vera
sciocchezza come attestano numerosi casi descritti in classici della psicologia e della psichiatria; negli eventi psichici e oggettivi della mia
stessa vita ho verificato la verità di molte affermazioni di Jung, Groddeck, Fromm e di quelle di Psicopatologia della vita quotidiana di
Freud, senza che sia possibile che vi sia stato un condizionamento, dato che li ho conosciuti dopo i 29 anni e più, e per nessuno è difficile,
almeno osservando gli altri, attribuire qualche veridicità alle teorie freudiane sulle fasi dello sviluppo del bambino e l'influenza che esse
hanno sulle tendenze e sulla maturità successive; inoltre, negli altri libri universitari da me letti non c'è questa arrogante sconfessione delle
intuizioni psicanalitiche. Anche riguardo alla percezione subliminale Di Giovanni è riduttivo e sbaglia probabilmente proprio perché non
approfondisce alcuni aspetti relativi all'inconscio. Consiglio comunque anche pagine online sulle reti neurali che provocano una sorta di
tendenza alla ripetizione di azioni ed eventi nel bene e nel male e che probabilmente hanno un ruolo nel riprodurre anche incidenti come i
lapsus o simili ad essi (lettura da meditare riflettendo anche sul rapporto che si può istituire tra esse e la coazione a ripetere di cui scrisse
Freud e l'influenza dell'ombra di cui scrisse Jung). Rimando anche al paragrafo sulle distorsioni nella percezione e nel giudizio, sui
meccanismi di difesa inconsci e sulle misure di sicurezza più oltre.
FALSI RICORDI, DISTORSIONI PERCETTIVE O DI GIUDIZIO E ATTRIBUZIONE, MISURE DI SICUREZZA E MECCANISMI DI AUTODIFESA INCONSCI: sui falsi ricordi potete
trovare informazioni nel capitolo dedicato alla memoria di Sinossi di psichiatria (Kaplan-Sadock) e forse online. Cercate informazioni
online sul meccanismo di difesa della repressione (cfr. con S. Freud), su quelli di formazione reattiva, negazione, caduta, inibizione,
introiezione, proiezione, rivolta (rivolgimento) contro il sé, inversione, rinuncia altruistica, ascetismo, idealismo, sublimazione,
intellettualismo (cfr. con A. Freud), su quelli dell'identificazione scissa e della tendenza a spostare il ragionamento verso un processo
primario (cfr. con Kernberg) e sulle teorie di M. Klein sui concetti di schizoide e depressivo. Chi ha tempo legga L'io e i meccanismi di
difesa in Opere volume primo di Anna Freud. Informatevi online anche sul coping nei suoi aspetti negativi e sulle "difese primitive"
associate o meno ai disturbi di personalità. Informatevi infine sui meccanismi di difesa involontari post traumatici e implicanti amnesia o
allucinazioni. Recentemente, in alcune riviste si è fatto uso dell'espressione "meccanismi di disimpegno morale" per indicare la base
psicologica dei comportamenti immorali e per comprenderne la natura si devono tener presentii concetti di conformismo e capro espiatorio e
raccogliere informazioni online almeno su errore fondamentale di attuazione di Ross, obbedienza all'autorità di Milgram, inibizione di
gruppo ai comportamenti di Latané e principio del piacere di Freud (tutti questi princìpi di psicologia fanno semplicemente riferimento alla
tendenza naturale a evitare a sé il dolore a prezzo della giustizia e ad autoaffermarsi attraverso i gruppi e la violenza anziché mediante il
faticoso e lento processo della conoscenza di sé). Nel vecchio manuale di Psichiatria di Sarteschi e Maggini al cap. 2 – VIII sull'affettività,
alla fine sono elencati e spiegati i meccanismi di difesa inconsci: forse in parte con sovrapposizione e nome diverso trovate spostamento,
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fantasia, dissociazione, idealizzazione, identificazione, compensazione, negazione, regressione, rimozione, introiezione – incorporazione –
internalizzare, formazione reattiva (o trasformazione nel contrario), proiezione e razionalizzazione (se non potete leggere questo capitolo,
cercate in biblioteca e online informazioni corrispondenti, tenendo conto che la terminologia è della fine degli anni '80).
Negli anni '80 Ancona ampliò i classici meccanismi di difesa. In un libro universitario molto recente ho trovato tuttavia capovolgimento,
annientamento e isolamento (una sorta di separazione/eliminazione dell'emozione dall'evento che di solito la genera), scissione,
intellettualizzazione, isolamento affettivo, annullamento retroattivo, autoaffermazione, altruismo e auto-osservazione, aggressività passiva e
indiretta, lamentarsi rifiutando aiuto, acting out, grandiosità, onnipotenza, svalutazione. Nello stesso testo recente si dà all'identificazione
proiettiva la caratteristica di difesa psicotica. Sullivan a proposito del transfert (traslazione), parlò di distorsione paratattica. Nel cap. 3.4 di
Intrecci. Psicologia e sociologia per il 3° e 4° anno del liceo delle scienze umane ne trovate forse l'elenco più chiaro, anche se breve, e
quello che consiglio di leggere per primo: alla maggior parte delle difese inconsce sunnominate qui si aggiungono identificazione con
l'aggressore e ascetismo e si fanno utili esempi con riferimento all'esperienza di bambini e ragazzi o al passaggio da infanzia a età adulta, si
fa ben emergere la positività di sublimazione e intellettualizzazione e si accompagna la serie di definizioni con un brano tratto da un testo di
Anna Freud. In Simboli della trasformazione Jung riconduce alcune depressioni a forme di difesa inconscia dal rifiuto
dell'introversione/introspezione necessaria e l'esperienza dimostra che ciò vale anche per emozioni e sensazioni diverse dalla depressione
vera e propria. In L'arte di ascoltare Fromm identifica l'astenia fisica inspiegabile come una reazione inconscia esprimente paura motivata
da percezioni subliminali in genere esatte. Nei test sulle malattie psicosomatiche si può trovare qualche cenno al ruolo che il problema fisico
riveste nella vita per un processo psicologico inconscio, sebbene la questione sia troppo complessa per essere ridotta a questi termini. Nei
paragrafi sul lavaggio del cervello delle dittature e sui maltrattamenti sui bambini di Sinossi di Psichiatria (Kaplan-Sadock) si accenna a
reazioni particolari di idealizzazione e a volte attaccamento. In chi subisce a lungo bullismo e soprattutto mobbing e in donne sole che
subiscono violenza psicologica, sessuale o fisica può avvenire di ritrovarsi apatici o almeno emotivamente distaccati e poco ricettivi (è
"distanziamento emotivo" l'espressione usata nei libri sul mobbing), incapaci di ideare soluzioni o di allontanarsi, come càpita ad
adolescenti o giovani sofferenti che si sono rivolti a uno psicologo che non li aiuta in nessun modo e si approfitta anche gravemente di loro
(ne danno testimonianza anche scritta vittime di mobbing, donne abusate e, fra gli altri, Jung e Fromm ed è implicito nel codice
deontologico degli psicologi e in alcune affermazioni di Fabio Celi, Lacan e altri). Un'ostinazione senza metodo o con molti cambiamenti di
sede e il rivolgersi troppo presto ai vertici (presidi, primari, direttori, giornali, ecc.) sono tipici in chi ha a che fare con assistenti sociali,
malasanità e a volte scuole (madri di disabili, persone in situazioni economiche molto precarie, vittime di gravi abusi medici, ecc.) e di ciò
avverte ad esempio Il colloquio nell'assistenza sociale (Allegri-Palmieri-Zucca). È da questi meccanismi di difesa arcaici usati da tutti che si
può ricondurre in genere la diagnosi di disturbo di personalità, di falso sé per esempio, sfruttando il fatto che chi si comporta non
"saggiamente" è sempre inconsapevole di agire male come chi usa molto queste primitive difese senza neanche rendersene conto da sempre
o da decenni in quanto potenti ed egosintoniche perché la sua situazione di vita le ha favorite o permesse fino a quel momento. Nei paragrafi
9.2, 9.3, 9.4, 7.1, 7.2 e 7.4 del manuale Interviste e colloqui nelle organizzazioni (A. Castiello D'Antonio), un libro che non consiglio per gli
altri argomenti affrontati, e probabilmente in alcune pagine online trovate informazioni, oltre che su ciò, anche su misure di sicurezza
(evasione, seduzione e aggressività) e su errori di percezione e giudizio (effetti di alone, contesto, errore logico e sistematico, pregiudizio di
Rice contagioso, coazione a giudicare, ancoraggio all'esperienza, paura del silenzio, eccesso di controllo, correlazioni illusorie non
verificate, reazioni di simpatia-antipatia, stereotipi, confronti con la propria etica, effetto di necessità e umore in base alla "teoria del campo"
di Lewin), alcuni dei quali sono riassunti spesso nelle "euristiche del giudizio" e dai concetti di rappresentatività, di availability (da
confrontare con l’euristica della disponibilità), primature clousure e confirmation (da confrontare con l’euristica dell’ancoraggio) e base rate
e neglect (da considerare insieme al suo opposto, che porta alla sovra-diagnosi) che potete conoscere anche attraverso Modelli di colloquio
in psicologia clinica (Del Corno), un testo davvero odioso ma utile sia per questa spiegazione che per il lungo, chiaro e dettagliato elenco di
cause di bias tipici del clinico che contiene (non è infatti solo la maggioranza degli psicologi e degli psichiatri a ritenere di poter giudicare
bene a caso e di poter avere certezze sugli altri e su di sé). Anche in due paragrafi del cap. 12 di Psicologia della politica (a cura di
Catellani-Sensales) si elenca ciò che più influenza la capacità di ragionare e decidere su un argomento (il riferimento è a recenti gruppi di
discussione della "democrazia partecipativa deliberativa"). Consiglio di informarsi online sull'esperimento di Rosenthal e quindi sulla
profezia autoadempientesi o effetto Pigmalione. Va tenuto presente che può offrire spunti di riflessione anche la lettura dei paragrafi sulle
domande che più facilmente creano risposte fraintendibili o ostruttive del dialogo in Il colloquio nell'assistenza sociale (Allegri-Palmieri-
Zucca) e Sinossi di psichiatria (Kaplan-Sadock): domande chiuse, domande composte, domande perché, domande o affermazioni che
esprimono un giudizio o minimizzano le preoccupazioni del paziente, consigli prematuri, interpretazione prematura, transizione,
comunicazione non verbale negativa o caricaturale di quella positiva e volta a fingere empatia, affermazioni contenenti giudizi, stereotipate-
superficiali, banalizzanti e squalificanti, atte a cambiare tema; domande multiple, troppo articolate o troppo astratte, chiuse quando non è
indispensabile una risposta brevissima, viziate ovvero capaci di far intuire la risposta che ci si aspetta, suggestive cioè stimolanti una
convinzione prima assente, insistenti su temi imbarazzanti o non interessanti. Leggete in Metodologia della ricerca in psicologia (Howitt-
Cramer) oppure online informazioni su sulle più frequenti cause di "bias" (tendenza a fare errori di interpretazione a causa di pregiudizi,
esperienze precedenti, interesse, ecc.) dello psicologo, dello sperimentatore, di chi ha elaborato i test e gli altri strumenti, di chi scrive e
pubblica gli articoli (es. file drawer effect e p-hacking dei pezzi pubblicati sulle riviste) e del soggetto del caso di studio (a causa dei limiti di
memoria, soggettività, paura, ecc.) e informazioni su tutto ciò che minaccia la validità interna ed esterna delle ricerche psicologiche e sociali
secondo gli stessi che le incoraggiano e le divulgano (reattività, effetto Hawthorne, effetti storia e di storia locale, effetto prove, effetto
selezione, perdita dei soggetti e selezione-strumentazione, effetto strumentazione, effetto maturazione, effetto aspettativa, effetto di
diffusione, effetto di novità ed effetto di regressione differenziale verso la media o regressione statistica), tenendo presente che gli stessi
effetti con l’aggiunta di quelli detti di casualità o non-attitude e di interazione di fattori e quello di contaminazione – in realtà quest’ultimo
credo presente nell’elenco precedente sotto altro nome – sono elencati anche nei testi per gli educatori, gli insegnanti e i sociologi, che i
criteri stessi di validità interna ed esterna sono criticati e ignorati da alcuni autori di libri universitari (es. Corbetta), che la scala più usata
(almeno per i test sugli atteggiamenti delle ricerche sociali) – quella di Likert – è ritenuta insoddisfacente sotto vari aspetti e che ogni
sondaggio è ritenuto di scarsa validità da molti tra cui la giornalista Barbara Spinelli (rimando per questi ultimi rilievi ancora a Corbetta).
Consiglio su tutto informazioni online. Ai cap. 2, 6 e 7 di Psicologia della comunicazione (P. Di Giovanni) l'autore affronta biases,
euristiche, errori di ragionamento, ostacoli del pensiero produttivo (quello che porta a risolvere problemi senza ripetere schemi mentali
appresi, cioè non meccanicamente, ma con apertura), influenza delle emozioni sul giudizio, malintesi, comunicazioni non ben riuscite
(miscommunication), menzogne subìte, vicoli ciechi dell'interdipendenza cognitiva, influenza normativa dei gruppi o groupthink e
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polarizzazione e lo fa in modo estremamente dettagliato, ma con pochi esempi che ne facciano risaltare le conseguenze attraverso
l'inserimento in un contesto (eccetto che per le distorsioni provocate da Internet e in generale dai media), nessuna selezione in base
all'importanza e un eccessivo ricorso a termini tecnici e a nomi e cognomi! Comunque in questo manuale denso di Scienze dell'Educazione
troverete elencati le seguenti cause di errore di giudizio, su cui forse esistono pagine online:
- tra i biases euristiche di rappresentatività e quindi di dipendenza da certe idee su una categoria di persone o eventi (anche per fallacia della
congiunzione e illusione del giocatore sulle ipotesi di serie/connessioni di eventi), disponibilità (verso ciò che viene a mente facilmente) e
ancoraggio (a esperienze recenti, qualche fonte), correlazione illusoria tra eventi od oggetti (cui concorrono le prime due delle precedenti),
tendenza alla conferma, accentuazione (il forzare la realtà complessa dentro poche categorie), autoconvalida (anche per raccolta selettiva di
informazioni, reinterpretazione dei fatti o costrutti di autoconvalida quali sono la relega in un campo inattivo, la recinzione, l'introduzione di
un fattore perturbante e l'effetto Pigmalione/di profezia autoavverantesi), hindsight (o retrospezione, una proiezione sul futuro di eventi
passati), illusione del controllo, tendenza alla positività (effetto Pollyanna), errori di attribuzione delle cause a proprio favore (anche per
errore fondamentale di attribuzione e per gli effetti attore-osservatore, self-serving – es. attribuzione difensiva, egocentric bias, effetto del
falso consenso generale - e group-serving).
- euristiche causate da informazioni di sfondo (rispetto alla qualità delle argomentazioni), es. euristica dell'esperto, della lunghezza, del
prezzo, della parvenza scientifica;
- euristiche nella risoluzione dei problemi (es. euristica mezzi-fini con individuazione di sotto-mete (somma ponderata, strategie basate su
requisiti minimi e su strategie percettive suddividendo aspetti e oggetti per il confronto).
- errori di ragionamento condizionale (molti non riconoscono come fallaci le sbagliate affermazione del conseguente e negazione
del'antecedente) provocanti errori di comprensione; difetti di elaborazione (non di comprensione) provocati da elementi distraenti e
disturbanti o da emozioni (soprattutto in casi di conflitto con credenze o grande concretezza del problema); ragionamento controfattuale, che
si basa sul poco rigoroso uso del condizionale passato; errori di ragionamento induttivo (audacia e tendenza alla conferma).
-tra gli ostacoli al problem solving finità funzionale, meccanicità, tendenza conservatrice o al contrario a ignorare probabilità a priori,
influenza delle euristiche principali su strategie percettive e su giudizi di probabilità.
- da parte delle emozioni (pur indispensabili per decidere) effetto framing (riguardante il modo in cui si decide di vedere un problema o di
inquadrarlo) ed effetto tipico di spingere a decidere in base alla situazione (anche quando senza coerenza con la visione di sè) o in base
all'influenza della decisione sulle relazioni importanti della vita (anche quando non sia di per sè la decisione migliore) e in generale
condizionamento emotivo dei giudizi di valore, di probabilità e di acuratezza anche fino a provocare rinvio, passaggio di mano o rifiuto.
- da parte dei media convenzionalità, struttura sociale alterata, presente dilatato, negatività, mainstreaming, agenda-setting, ignoranza
pluralistica, knowledge gap, abbassamento della tolleranza dell’incertezza, effetto terza persona, effetti imitativi, effetti sull’immaginazione
come il day dreaming e l’inibizione della immaginazione creativa,
- malintesi comuni (doppio, beninteso, beninteso beninteso a seconda della consapevolezza degli interlocutori) causati da difetto o eccesso o
errore d’inferenza e di distanza culturale;
- miscommunication a vari livelli (con disfunzioni senza miscommunication e miscommunication coperta da ideologia o non standard, a
seconda del grado di consapevolezza, della gravità e delle cause percepite) e di vari tipi (difetti di trasmissione di informazioni, disturbi
dell’interazione o malfunzionamento delle attività sociali istituzionalizzate, difetti di dialogo, problemi di costruzione sociale della
cornice/framing, del rapporto/ruolo o del sé per rifiuto e per la più grave disconferma);
- vicoli ciechi dell’interdipendenza cognitiva (quando difetta lo script di riverberazione, per il quale si riflette a voce sul punto di vista
opposto mettendo la relazione al primo posto), polarizzazione, influenza normativa dei gruppi (con acquiescenza) e groupthink (in un
gruppo grave deragliamento della capacità decisionale).
Riguardo ai tipici errori nell’attribuzione di causa potete leggere online o in La dimensione psicologica degli ultimi anni del liceo delle
scienze umane delle pagine sulla fallacia causale dette Post hoc ergo propter hoc (dopo ciò dunque a causa di ciò), fallacia della causa
comune (avvengono insieme perciò la causa è la stessa) e fallacia dell’inversione (si scambia l’effetto per la causa).
Si dovrebbe considerare tutto ciò in parte sullo sfondo dell’evoluzione del pensiero scientifico (informatevi sui concetti di categoria di
falsicabilità e carica di teoria o Theory laden)
Quando farete ricerche in un campo qualunque, troverete elencati probabilmente i biases cognitivi elencati in questo paragrafo con lo stesso
nome o con nome un po’ diverso e forse qualche altro bias qui non citato: per fare un esempio, su alcune pagine online riguardanti il lavoro
degli analisti dell’economia potrete leggere di un bias denominato Cherry picking.
ESEMPI DI ALCUNE FOBIE E FORME DI AUTOLESIONISMO: alcune pagine del secondo volume di Il secondo sesso (S. de Beauvoir); la storia di Monica
su autolesionismo e anoressia nel paragrafo 5.6 di Dialoghi ininterrotti (P. Bastianoni); i capitoli sulle fobie e sui disturbi ossessivo-
compulsivi di Psicopatologia dello sviluppo. Storie di bambini e psicoterapia (F. Celi). Qualche accenno a una fobia diffusa (quella degli
alieni) si trova in Civiltà in transizione: dopo la catastrofe (C. G. Jung). Trovate un'insolita descrizione dell'ipocondria e del timore di caos e
crolli psichici in La ricerca di coerenza in Solitudine: ritorno a se stessi (A. Storr). In Ossessioni, fobie e paranoie, Freud raccoglie e
presenta molti casi diversi e perciò può essere utile leggere questo testo anche se l'interpretazione che egli ne dà non fosse sempre
condivisibile (non l'ho ancora letto). Consiglio una ricerca su Google e nei cataloghi online delle biblioteche a chi desidera approfondire
l'argomento delle fobie e dei comportamenti ossessivi attraverso gli scritti di psicologi e psichiatri più recenti e di indirizzo più aperto e
obiettivo di quello di Freud.
SOGNI E INCUBI: Simboli della trasformazione (C. G. Jung); La conoscenza di sé e quant’altro riguarda l’insieme dei simboli del passaggio tra
le case dei pianeti in Mysterium coniunctionis (C. G. Jung); il secondo e il terzo capitolo della seconda parte di Psicologia e alchimia (C. G.
Jung); Considerazioni sulla psicologia del sogno e L’essenza dei sogni in La dinamica dell’inconscio (C. G. Jung); Applicabilità pratica
dell’analisi dei sogni in Pratica della psicoterapia (C. G. Jung); il paragrafo sul linguaggio mitologico moderno di Psicologia e poesia in
Civiltà in transizione: il periodo tra le due guerre (C. G. Jung) e magari anche i capitoli su Kore, Demetra, il fanciullo, lo spirito (il
"Vecchio saggio") e sul simbolismo delle fiabe ed eventualmente anche Empiria del processo di trasformazione in Archetipi e inconscio
collettivo (C. G. Jung); eventualmente anche Il ruolo dell'inconscio nell'educazione individuale in Lo sviuppo della personalità e L'uomo e i
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suoi simboli (C. G. Jung); il capitolo sui sogni che riguardano i genitori dei sognatori in Il linguaggio dimenticato (E. Fromm); il capitolo
sui sogni d'angoscia di L'interpretazione dei sogni (S: Freud), avendo cura comunque di leggere con attenzione le critiche obiettive a Freud
fatte da Jung, Fromm e altri studosi; le pagine dove in Il libro dell'Es (G. Groddeck) vengono descritti e spiegati alcuni sogni. Segnalo
Donne che corrono coi lupi (C. Pinkola Estes). Le teorie dei vari autori qui citati sono a volte in contrasto tra loro e non sono mai applicabili
a tutti gli individui, ma appunto per questo vanno conosciute tutte. Leggete La capacità di essere solo e L'isolamento forzato in Solitudine:
ritorno a se stessi (A. Storr). Forse può essere d'aiuto anche leggere Mitobiografia (Bernardt), che credo contenga anche alcune descrizioni
di sogni e che però non ho letto. Segnalo Ricordi, sogni e riflessioni (C. G. Jung). Per un confronto con l'interpretazione dei sogni dell'età
classica potete sfogliare a titolo di curiosità Il libro dei sogni (Artemidoro). Online consultate Dreambank.net e Dreamresearch.net.
L’interpretazione che dei sogni tendono a dare i medici secondo la moda attuale è riduttiva a dir poco e non è difficile dimostrarne la falsità
(chi sogna spesso acqua non sviluppa affatto né sempre né spesso malattie degli organi responsabili della regolazione dei liquidi
dell’organismo!)
CASI DI NEVROSI NELL’INFANZIA E NELLA GIOVINEZZA: Nevrosi e fattori etiologici dell'infanzia e Un caso di nevrosi di una bambina in Freud e la
psicanalisi, i paragrafi su esaltazione e complesso di inferiorità dell'ultimo capitolo di Ricerche sperimentali e forse anche il caso delle
donne in analisi alle prese con i mandala in Archetipi e inconscio collettivo e quello dei due giovani descritti in Simboli della trasformazione
(C. G. Jung); Lo sviluppo della personalità (C. G. Jung); caso della donna in analisi in L’arte di ascoltare (E. Fromm); Il libro dell'Es (G.
Groddeck); Le mani sui bambini e I quaderni delle bambine di M. R. Parsi (non li ho però ancora letti). Le strane favole, le vicende
traumatiche e le nevrosi descritte in Nel fuoco (N. Evans) possono avere un effetto catartico. Segnalo Psicopatologia dello sviluppo. Storie
di bambini e psicoterapia (F. Celi) che va letto perché utile ma con non poca diffidenza per il DSM e verso quei manuali universitari che
illustrano disturbi affettivi, dell'attenzione, emotivi o addirittura dissociativi dell'identità non rari soprattutto durante la crescita, ma che
spesso sono diagnosticati senza costrutto o con conseguenze dannose anche quando azzeccati e che non certo di rado sono attribuiti senza
fondamento (magari a causa di gravi errori o in seguito a decisioni prese per interessi economici o di altra natura ma comunque per motivi
non clinici). Sinossi di psichiatria (Kaplan-Sadock) contiene pagine più utili di quelle date da Fabio Celi su disturbi di panico, da tic, di
Tourette e in generale ossessivo-compulsivi, ma forse anche online potete informarvi abbastanza bene al riguardo (vi consiglio di non
trascurare questo approfondimento, perché si tratta di disturbi molto fraintesi dai più, oltre che molto angosciosi e limitanti, dato che in
genere se ne riceve dalla gente e dai medici un'informazione incompleta o errata). Sinossi di psichiatria è un buon testo, eccetto che riguardo
ai meccanismi di difesa inconsci, le distorsioni percettive, le misure di sicurezza e i biases dei clinici. Riguardo al disturbo di panico, invito
chi può a leggere (in biblioteche universitarie o acquistandolo online) il paragrafo sulle "crisi d'angoscia" (Cap. 2, 3A.1) di Manuale di
psichiatria (Sarteschi-Maggini), un libro aggiornato al 1989 utile anche per quanto riporta sui meccanismi inconsci di difesa (cap. 2). Per
difendersi dagli psicologi, dagli psichiatri e da chi sfrutta i testi e le pagine online di psicologia per fare del male ai ragazzi, trovo utile
informarsi online senza allarmismi in particolare sull'alternarsi comune di fasi di bulimia e anoressia, su ADHD o DDAI, disturbo bipolare o
della regolazione, DDI, DOC (e simili) e sindrome di Asperger, sui processi lunghi e condizionati dall'esperienza (quindi dalla fortuna
quanto ai tempi) che portano a maturare un forte senso dell'identità e sui concetti di mentalizzazione del corpo e di borderline (tutte
problematiche assocciate ai ragazzi o ai bambini con troppa facilità). In Io e l'inconscio, verso la fine - credo – di Tipologia psicologica in
Tipi psicologici e in altri suoi libri, Jung offre con obiettività a chi ha una nevrosi molte ragioni per sperare e sollevare almeno un po' la
propria autostima.
POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE ED ESSERE LIBERI E LIMITI ALL’OBBIETTIVITÀ CREATI DA PROIEZIONI, TRANSFERT E CONTROTRANSFERT: il terzo e il quarto libro di
Etica Nicomachea (Aristotele); Libertà, determinismo, alternativismo e Narcisismo individuale e sociale in Psicanalisi dell’amore (E.
Fromm); pagine sul fascino in Pratica della psicoterapia e in Due testi di psicologia analitica, entrambi di C. G. Jung; La coscienza morale
dal punto di vista psicologico in Civiltà in transizione: dopo la catastrofe (C. G. Jung); i capitoli 4 e 5 di Psicologia dell’inconscio e I
rapporti della psicoterapia con la cura d’anime in Psicologia e religione (C. G. Jung) (questi ultimi due testi da confrontare con i paragrafi
sul tipo estroverso detto “di pensiero” nel citato Tipi psicologici); le pagine sparse nell’opera di C. G. Jung (soprattutto in Pratica della
psicoterapia e Lo sviluppo della personalità) e soprattutto di E. Fromm (soprattutto in L’arte di ascoltare) su proiezioni comuni a tutti e su
traslazione/transfert e controtransfert tra psicologo e paziente;
SESSUALITÀ: Sessualità matura femminile e lesbismo nel secondo volume di Il secondo sesso (S. de Beauvoir); l’introduzione di A. Arbasino
alla raccolta Meridiani delle opere di Truman Capote; Il problema amoroso dello studente in Civiltà e transizione:il periodo tra le due
guerre (C. G. Jung). Le pagine sul “problema dei contrari” nella crisi di mezza età e nella seconda parte della vita, sulle ragioni e sui rischi
di subire il fascino di qualcuno e sulle proiezioni maschili sulle donne in Due testi di psicologia analitica (C. G. Jung); L’amante di Lady
Chatterley (D.H. Lawrence); Monologhi della vagina (E. Ensler); L’asino d’oro (Apuleio); Il mondo secondo Garp (J. Irving); Ritratto di
un artista da giovane (J. Joyce); alcuni capitoli di Il taccuino d’oro (D. Lessing); forse anche Lei viene prima di me; Il libro dell'Es
(G.Groddeck) e il capitolo sui "sogni di angoscia" di L'interpretazione dei sogni (S. Freud) affrontano il problema delle nevrosi di
origine/carattere sessuale. Considerate, se si trovano ancora online, le seguenti pagine Internet:
http://www.sessuologiaclinica.net/index.php?option=com_content&task=view&id=73&Itemid=36;
http://www.sessuologiaclinica.net/index.php?option=com_content&task=view&id=67&Itemid=36;
http://www.vaginismusawarenessnetwork.org/success_story_it.html;www.everyday.sexismproject.it (se alcune di queste pagine ora
mancano dalla rete, informatevi sul loro contenuto e cercatene di analoghe).
CRISI DI MEZZA ETÀ (35-45 ANNI), INNAMORAMENTO, INVECCHIAMENTO E LUTTO: quanto al lutto, leggete il capitolo pertinente o in generale l'intero
Solitudine, ritorno a se stessi (A. Storr) e tenete presente che gli psichiatri tendono erroneamente a trattare il lutto con antidepressivi o altri
psicofarmaci e che la linea di demarcazione tra normale lutto e patologia da essi tracciata è labile e arbitraria (in generale consiglio di
esprimere in casa e in particolare da soli e di nascondere agli altri l'intensità e la durata del dolore e soprattutto l'eventuale rabbia provata,
cercando naturalmente nel frattempo di affrontare e superare l’esperienza grazie a buoni libri e magari forum online dove le persone vedove
la condividano positivamente e solo in rete, se ve ne sono). Il tema del lutto è affrontato da Seneca in alcune delle lettere al suo giovane
amico Lucilio e in alcuni dialoghi (ad esempio nell’intero dialogo A Marcia, ma in un certo senso anche in quello rivolto a sua madre
Elvia). Bisogna tener presente che anche Marte e Venere si innamorano di nuovo di Gray e in parte Dialoghi ininterrotti (P. Bastianoni) sono
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i libri da considerare in caso di lutti e separazioni. Per quanto riguarda la crisi di mezza età e l'invecchiamentosi legga ciò che segue: Gli
stadi della vita in La dinamica dell’inconscio, Il matrimonio come relazione psicologica in Lo sviluppo della personalità e se possibile
anche le pagine sul problema dei contrari (enantiodromia) e sul fascino in Due testi di psicologia analitica (C. G. Jung); Marte e Venere si
innamorano di nuovo (J. Gray); L'amore dannoso e Amori imperfetti di M. R. Parsi (non li ho però ancora letti); Il desiderio e la ricerca
della completezza in Solitudine: ritorno a se stessi (A. Storr); Il diario di Jane Somers (D. Lessing); il racconto L’età della discrezione in La
donna spezzata (S. de Beauvoir); pagine online sulle classiche fasi del dolore; informazioni online sulla “teoria della mente” e sulla capacità
metacognitiva e di metarappresentazione in uomini e donne nella psicologia attuale; pagine relative dell'opera di Erik Erikson scelte a
partire dalle informazioni che Wikipedia dà su questo psicanalista e sulle otto fasi di sviluppo da lui individuate (per non farsi condizionare
dalle discutibili affermazioni di Erikson sulla presunta necessità di avere figli basta tenere presenti gli altri libri di questo paragrafo). Oggi
nei libri di testo scolastici si afferma che la crisi di mezza età è poco diffusa e molto dipendente dal contesto sociale e dal periodo storico,
ma ciò mi sembra troppo in contrasto con le ricerche di Jung sulla sua ricorrenza tra i primitivi e con l'esperienza e osservazione di molti.
Riguardo all’invecchiamento, più duro per alcune persone che per altri, eventualmente raccogliete alcune informazioni online circa le
riflessioni sull'età matura e sull'invecchiamento di De Beauvoir, Levinson, Cumming, Henry, Havighurst, Atchley, Cattell, House e Baltes
oppure sulle corrispondenti teorie del disimpegno, dell'attività, della continuità e degli eventi esterni stressanti, sulla psicologia dell'arco di
vita e sui concetti di young-old, intelligenza fluida o cristallizzata, memoria di tipo procedurale, semantica, autobiografica e prospettica,
marker events della transizione tra strutture di vita e polarità giovane-anziano della fascia d'età 40-65 anni. Riguardo alle Case di riposo
segnalo l'esperimento di Langer e Rodin del 1976 sugli effetti positivi dell'incrementare in esse le possibilità di scelta dei degenti.
Informatevi sul servizio domiciliare dell'ADI agli anziani soli e su AUSER. Consultate i siti web delle associazioni di volontariato più note
come ANPAS e MISERICORDIE D’ITALIA (si occupano anche di primo soccorso, emergenze), delle 15 associazioni raccolte nel
SUMMIT PER LA SOLIDARIETÀ (per malati cronici e disabili) e delle reti di associazioni da consultare per informazioni generali sul
volontariato come MOVI e CNCA. Segnalo le associazioni VIDAS e ANT Italia onlus per l'assistenza ai malati inguaribili. In Intrecci.
Psicologia e sociologia per il 3° e 4° anno del liceo delle scienze umane si dedica a temi attinenti anche alla vecchiaia il paragrafo 4.3 e si
segnalano Andare in pensione (G. Sarchielli), Il concetto di età (L. Sugarman), La resilienza (B. Lyrvenik), L'invecchiamento cognitivo
come processo naturale (A. Reffieuna), ma si tratta di libri che io non ho letto. Leggete il capitolo dedicato agli anziani di Politica dei
servizi sociali di Ferrario e tenete presente la ricca bibliografia a fine capitolo. Segnalo il capitolo La sfida demografica di Il Welfare State è
ancora sostenibile? (RBA). In La dimensione psicologica e forse anche online degli ultimi anni del liceo delle scienze umane trovate pagine
sulla restituzione del ruolo che accompagna la vecchiaia nell'occidente industrializzato in particolar modo e sulla grande considerazione che
si ha per gli anziani in altre culture. Segnalo la lettera 58 di Lettere a Lucilio (L. A. Seneca) e Il dolce morire (De Santis, Gallucci e e
Rigliano) su eutanasia e simili, ma non leggeteli nei periodi o anni in cui vi sentite ansiosi, perché ci sarà tempo per farlo quando si sarà in
grado di leggerli con distacco e senza conseguenze negative. Il tema del suicidio assistito viene trattato anche in Sinossi di Psichiatria
(Kaplan-Sadock's), ma in modo immorale. Informatevi anche sulla clinica svizzera che pratica l'eutanasia (il prezzo richiesto è esorbitante).
Referendum e discussioni in Italia sul tema dell'eutanasia devono essere note. Leggete le pagine online sulle cure palliative, sul
biotestamento e soprattutto sui due casi di suicidio assistito in Italia e sull’associazione Luca Coscioni che lavora per ottenere il diritto
all’eutanasia volontaria anche in Italia. Il cap. 15 di Diversità, devianze e terapie (Salvini-Galieni) informa sulle pratiche per ridurre lo
stress nei malati di cancro.
DIFETTI COMUNI E CARATTERI: Caratteri (Teofrasto); Satire (Giovenale); Satire (Orazio); (Epigrammi di Marziale); L'ambizione, La vanità e Il
gioco, l'avarizia, l'ubriachezza, eccetera in L'influenza delle passioni sulla felicità (Madame de Staël). Tra i romanzi satirici consiglio
Martin Chuzzlewit (C. Dickens). Per riflettere sulla possibilità di mentire, informatevi sull'attivazione dei muscoli anche involontari
nell'espressione delle 6 "emozioni primarie" individuate da Darwin, Ekman e Friesen e forse delle due aggiunte in seguito da alcuni (felicità,
rabbia, paura, disgusto, tristezza, sorpresa e forse fiducia e trepidazione). E. Fromm e W. Reich hanno identificato alcuni tipi di carattere ed
è utile conoscerli. Il ritratto che Fromm fa dell'uomo mercantile può essere meditato insieme ai due vecchi libri di Packard I cacciatori di
prestigio e L'arrampicatore aziendale e con le pagine online sui tipi di leadership e leader (rimando anche al paragrafo "Violenza e lavoro"
più oltre); il cap. 6 di Psicologia della comunicazione (Di Giovanni) su HSM e LSM o high/low self monitoring; i paragrafi 5.2, fine 5.5 e
forse 5.8, 9.1, 9.3, 9.4, 9.6, 10.5, 18.7 e 21.6 di Interviste e colloqui nelle organizzazioni (A. Castiello D'Antonio), tenendo ben presente che
è bene giudicare la sua affermazione che esiste una netta divisione tra normalità e malattia mentale (peraltro contraddetta in un altro
paragrafo del libro, anzi vilipesa) per l'enorme sciocchezza che è e soprattutto non credere minimamente alla categoria diagnostica stessa
"disturbo di personalità" in generale e soprattutto o almeno all'altissima frequenza che questo autore ha attribuito al riscontro di tali e altre
patologie, considerate gravi e croniche, nella popolazione e ai ruoli sociali anche stabilmente lavorativi che egli (unico tra tutti gli autori che
conosco) correla: proprio per questo ho inserito in questo gruppo le sue pagine su persone definibili con disturbi di personalità alla Morrison
(vedi il DSM) o borderline alla Kernberg (vecchia definizione), i "caratteri difficili" almeno per un intervistatore (vi sono inseriti anche
quelli "convenzionali"), e gli individui solo apparentemente sani che egli definisce (non dovete farlo voi) senza possibilità di sviluppo e che
elenca facendo riferimento a chi li ha per primo descritti (i normopatici di McDougall, i come se di Deutsch, i falsi sé di Winnicott, gli
ipernormali o normotici di Bolles, i dull normal di Kernberg, i tossici, i lavoro-dipendenti e workaholic, gli "uomini in grigio" o "dalle 8 alle
5" con alessitimia di Kets de Vriess, questi ultimi definiti anche "pesci lessi"...) Aggiungete i tipi di Schachtel autocentrici (quelli per cui
tutto è noto e da usare, quelli pseudodistaccati per i quali tutto è sfondo e gli estetizzanti per cui tutto è immagine). E non è tutto! Bisogna
considerare che a un intervistatore laureato e preparato alla valutazione (clinica od "organizzativa", cioè nel contesto di aziende ecc.)
secondo Castiello D'Antonio gli individui dovrebbero apparire in altre forme ancora e sono definiti elusivi, seduttivi o aggressivi (a seconda
della "misura di sicurezza" adottata), mimetici, inespressivi, confusi e/o con difficoltà a verbalizzare, vaghi, mai abituati a giudicare se stessi
e infine incapaci di vedersi come unici (in questo caso si tratta di chi dice "Sono sempre andato d'accordo con tutti, non ho mai avuto
problemi, sono come gli altri"). Comunque credo che questo elenco inquietante sia utile se letto con un minimo di buonsenso (non come l'ha
ideato l'autore!) e che in particolare il paragrafo 10.5 contenga una lista senza commento di aspetti del modo di essere e vivere che può
essere utile per l'autoanalisi (sono solo dei termini elencati). L'ambiente di lavoro anche universitario dell'autore e due o tre palesi
contraddizioni comunque mi fanno pensare che anche gli assistenti di Castiello D'Antonio abbiano scritto il libro, che anche per questo va
considerato con spirito critico ben desto.
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Sull'indifferenza propria di molte persone in molte culture ma soprattutto nella civiltà occidentale potete informarvi online (o nel citato testo
liceale La dimensione psicologica) sul caso del delitto Genovesi del 1964 in USA e su recenti stupri compiuti di giorno e vicino a bar
affollati in Italia oltre che sui concetti di apatia dello spettatore o inibizione sociale.
INTROVERSI ED ESTROVERSI E DIVERSI MODI DI RAPPORTARSI A PENSIERO, SENTIMENTO, INTUITO E FISICITÀ: La descrizione dei tipi e Il problema dei tipi nella
conoscenza degli uomini in Tipi psicologici (C. G. Jung); Il problema del tipo di atteggiamento in Due testi di psicologia analitica (C. G.
Jung); forse il test fondato sui tipi psicologici junghiani Myers-Briggs Type Indicator (forma F); la descrizione dei due tipi di
immaginazione in Zibaldone (G. Leopardi); le pagine sul complesso materno (in particolare su quello "negativo") in Gli aspetti psicologici
dell'archetipo della madre in Archetipi e inconscio collettivo (C. G. Jung); pagine sparse nei classici della letteratura sul cattivo rapporto
della maggioranza dei bambini con acqua e sapone, indipendentemente dallo stato sociale e dal sesso e poi il saggio Giorni felici di G.
Orwell, per l'accenno alle esigenze del cervello infantile riguardo all'igiene dentale e di altro tipo, e pagine online sui casi di sovradiagnosi
di Sindrome di Asperger nei bambini. Confrontate con Prometeo o lo stato dell’umanità - Il volo di Icaro - Scilla e Cariddi o la via di
mezzo in La sapienza degli antichi (F. Bacone). Solitudine e carattere e La ricerca di coerenza in Solitudine: ritorno a se stessi (A. Storr),
tenendo presente che ci sono chiarimenti sulle caratteristiche tipiche di estroversi e soprattutto di introversi in tutto il libro. Tenete presenti le
pagine online sulle semplificazioni operate dal modello Kernberg su introversione ed estroversione. Volendo, informatevi ulteriormente su
tipi convergenti e divergenti di L. Hudson (sono già illustrati da Storr) e sulle recenti concezioni di "tipo" e soprattutto di "tratti",
cominciando dalle teorie e dai grafici e modelli di Eysenck, T. Costa, R.R. Mchal, Allport, G. A. Kelly e Cattell (il grafico e i questionari di
Eysenck e il modello Big Five sono particolarmente utili per comprendere meglio il punto di vista attuale di psicologi e psichiatri riguardo
alle classificazioni delle personalità), anche se di recente l'attenzione si è rivolta a tratti e caratteristiche specifiche e si è perso interesse per
le valutazioni globali della personalità e in particolare Eysenck è considerato "superato". Confrontate la distinzione tra introversi ed
estroversi con quella tra internalizzati ed esternalizzati che fa per esempio Celi in Psicopatologia dello sviluppo. Storie di bambini e
psicoterapia. Negli abbozzi degli ultimi anni di L'uomo senza qualità (es. cap. 51) si trovano accenni a due opposte disposizioni naturali del
sentimento definite da Musil "appetitiva" e "contemplativa" e a due tipi di persone o stati dominanti in diversi periodi della vita, i quali sono
dall'autore determinati come "attivisti" e "nihilisti" o come uomini con o senza qualità (nel romanzo, semplificando, "qualità" sta in genere
per certezze): di questi due tipi umani, Musil nota vantaggi e limiti, mentre precisa che nessuno dei due è davvero "realista" ed è il paragrafo
con tali considerazioni che consiglio di leggere. Nel manuale di Psichatria di Sarteschi e Maggini del 1989 invece si accenna a persone
definite estroverse secondo la definizione di Jung e di Eysenck, individui di tipo picnic o ciclotimici secondo Kretschmer, di tipo endomorfo
secondo Sheldon e di tipo brachitipo secondo la scuola costituzionalista italiana... (non ha senso impiegare il proprio tempo per informarsi
sulle classificazioni di tutti i sedicenti esperti, davvero).
OPPOSTI ATTEGGIAMENTI VERSO I LIMITI PERSONALI, L'ESIGENZA DI AUTOESPRESSIONE, IL NUOVO, L’IMPREVISTO O L’INCONTROLLABILE E MODI DIVERSI DI CONCEPIRE
ED ESPERIRE LA CONOSCENZA E L’ORDINE: Narcisismo individuale e sociale e pagine sul sadismo in Psicanalisi dell’amore e Avere o essere (E.
Fromm); pagine online e testi adeguati sulla Neofobia negli autistici e soprattutto in alcuni nevrotici (spesso giovani) e persone che hanno
superato una nevrosi durata però a lungo (mi riferisco a un timore irragionevole di luoghi e attività nella fase della novità e tale da
paralizzare o rendere difficile svolgere compiti proposti per la prima volta anche se semplici qualora l'approccio iniziale non sia "assistito" o
finchè non sia subentrata una certa abitudine). Nel cap. 6 di Psicologia della comunicazione (Di Giovanni) si confrontano individui HSM
attenti alla presentazione di sè nella società e al contempo dotati di valori e principi con altri soggetti abili in società ma spregiudicati e con
soggetti LSM a basso monitoraggio di sè più bisognosi di autoespressione e meno attenti e abili nell'esprimersi nelle diverse situazioni
sociali: dal confronto emerge che la migliore capacità di comunicare è propria dei primi, cioè degli high self monitorin con "nucleo rigido" e
"alone fluttuante" attorno ad esso, cioè di persone nè interiormente povere nè manipolatrici degli altri nè incapaci di flessibilità, ma in grado
di conoscere se stessi anche proprio dall'interazione tra i propri valori e i vari contesti sociali. Consiglio di rintracciare online o nei libri di
marketing (almeno in quelli di qualche anno fa) gli stili di vita dei consumatori descritti da F. Popcorn e GfK Eurisko: è interessante la
categoria "Delfini", identificante giovani benestanti colti e attivi il cui ritratto ho letto nella citazione di Massimo Barberis e che mi ha
colpito, perché si tratta di una combinazione di qualità da me mai incontrata (ho conosciuto molti giovani benestanti) e che non appare
possibile nemmeno sulla carta, dato che collega indipendenza, curiosità e conoscenza all'appartenenza a gruppi (esperienza comune,
psicologia sociale e analisi storica concordano nell'attribuire ai gruppi l'incapacità costituzionale di un'apertura tale da rendere possibile ai
componenti fare esperienze e manifestare opinioni che la maggioranza non mostri subito di condividere, al punto che in genere nessuna
reale discussione apportatrice di conoscenza è immaginabile all'interno di un gruppo). Forse la categoria "Delfini" è un target costituito da
un'elite che finge con altri e/o con se stessa di mantenersi indipendente e cercare la conoscenza, ma allora questa specificazione va fatta (il
marketing mira al concreto esito della vendita e non può vaneggiare ideali incoerenti) e in ogni caso si dovrebbe considerare di più come la
categoria denominata "Cocooning" da Popcorn sono a volte costituite da persone che in precedenza hanno fatto parte in un gruppo
(categorie che dei gruppi sono una conseguenza) e che una solitudine (anche a due) può essere senz'altro molto aperta e impegnata.
FORME DIVERSE D’INTELLIGENZA E DI ECCELLENZA: Piccola guida per persone intelligenti che non pensano di esserlo (B. Millètre); commenti sulla
capacità associativa in autoritratti romanzati di artisti come quelli lasciatici da J. London, M. Proust, J. Joyce e R. Musil; Creatività (E.
Balconi – M. Erba); la pagina sulla personalità creativa del modulo 2 (paradigma IPAR) di La dimensione psicologica per ultimi anni del
liceo delle scienze umane; esercizi 50, 78, 79 e 82 del cap. 10 di Progettare la ricerca empirica in educazione (Coggi-Ricciardi) e/o pagine
online sulle dimensioni del benessere scolastico (fiducia, buone relazioni, buone condizioni psicofisiche), autoefficacia, autostima, creatività
e ansia; Imparare a leggere (B. Bettelheim e K. Zelan); pagine online sulla serendipity senza semplicismi e illusioni; la prima parte di Le
intelligenze creative, Formae mentis. Saggio sulla pluralità dell'intelligenza (H. Gardner), eccetto l'introduzione, o altri testi o pagine online
che chiariscano l’insufficienza dei diffusi test di intelligenza e informino sulle capacità di artisti, autistici e dislessici (tenendo conto anche
delle forme meno note di dislessia); informazioni sul modello "competenze" e sulle interviste/test con CIT (Critical Incident Technique) che
seguirono all'articolo di McClelland del 1973 in cui si denunciava che i titoli di studio e i risultati dei test psicometrici spesso non predicono
affatto i risultati nel lavoro; l'associazione frequente tra intelligenza e capacità di problem solving (Wechsler e molti altri); i modelli e le
definizioni "classici" (Thurston, Vernon, forse Guilford, Cattel, Spearman); le specificazioni usate anche nei test (GF e GC per intelligenze
fluide e cristallizzate, g e f per i fattori specifico e generale); la definizione di QI (la "formula"); l'individuazione di diversi tipi (oltre al
concetto di intelligenze multiple di Gardner, altri riconoscimenti meno elaborati di un'intelligenza analitica, ecc.); le pagine online sulle
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leggi della stupidità individuate da Cipolla; pagine online sulle possibilità di “nerd”, affetti da Sindrome di Asperger e iperattivi e su quelle
dei molti dichiarabili - volendolo - affetti da Deficit dell'attenzione o da DDI o da un fantomatico Disturbo di personalità; Il bambino dotato
in Lo sviluppo della personalità (C. G. Jung) e commenti altrove di Jung sul genio (essi possono essere messi in relazione con le
osservazioni di alcuni autori di capolavori letterari come ad esempio L'uomo senza qualità di R. Musil). Potreste anche raccogliere
informazioni su paradigma HIP, connessionismo, cognitivismo simulativo e sulle intelligenze artificiali formate da reti neurali e ciò online
oppure al cap. 1 di Psicologia della comunicazione (P. Di Giovanni), che accenna a qualche critica (dalle posizioni di Neisser e Gibson alla
teoria ecologica/diretta e poi agli studi della scienza cognitiva e ai rilievi attuali) e contestualizza facendo riferimento a Hopfield e a vari
esperimenti e programmi informatici di problem solving. Questo capitolo del testo di Di Giovanni spiega il rapporto tra intelligenza e
memoria, ciò che caratterizza il processo di memorizzare (effetti di Ebbinghaus ovvero di superapprendimento, curva dell’oblio,
apprendimento massivo o distributivo e effetto seriale), cosa si intende con mente modulare (rif. a Fodor) e architettura parallela del cervello
umano e quali sono le differenze tra computer e cervello e processi mentali umani, mentre al cap. 2 informa su logica, tipi di attenzione e
rapporto tra intelligenza e emozione e al ca. 4 su processi di comprensione verbale, illusioni percettive, errori tipici nel riconoscere e
ricordare parole (effetti di frequenza, priming e di contesto). Tuttavia il libro di Di Giovanni è forse troppo dettagliato in generale e si
occupa troppo di fornire nomi tecnici e cognomi di studiosi.
Chi tende a giudicare stupidi o viziati tutti coloro che hanno un disturbo mentale (ansiosi, ecc.) molto limitante, legga almeno
Psicopatologia dello sviluppo. Storie di bambini e psicoterapia (F. Celi).
GENITORI E FIGLI: La capacità di essere solo, Lutto, depressione e riparazione, Solitudine e carattere e Separazione, isolamento e crescita
della fantasia in Solitudine: ritorno a se stessi (A. Storr); Lo sviluppo della personalità (C. G. Jung); Complesso materno in Gli aspetti
psicologici dell’archetipo della madre e Riepilogo in Empiria del processo di individuazione in Archetipi e inconscio collettivo (C. G. Jung);
L’importanza del padre nel destino dell’individuo in Freud e la psicanalisi (C. G. Jung); il capitolo sul caso della donna in analisi in L’arte
di ascoltare (E. Fromm); la storia del signor P. dal cap. 10 di Sinossi di psichiatria (Kaplan-Sadock's); il capitolo Libertà, determinismo,
alternativismo e gli altri accenni alla libertà dei figli dai genitori nel caso particolare e nei secoli in Psicanalisi dell’amore (E. Fromm); il
capitolo con la descrizione dei sogni di persone afflitte da conflitti coi familiari in Il linguaggio dimenticato (E. Fromm); Formazione e La
madre in Il secondo sesso (S. De Beauvoir); L'autostima nei bambini (F. Frascarolo-Moutinot); almeno i capitoli 12 (su Daniele), 23 (su
Silvia) e 24 (su Edoardo) in Psicopatologia dello sviluppo. Storie di bambini e psicoterapia (F. Celi) e informazioni anche online su
apprendimento vicario o per modellamento e rinforzatore negativo e sugli effetti dell'incoerenza sui figli (family accomodation); almeno Il
pensiero bambino, Amarli non basta, La maladolescenza e Più furbi di Cappuccetto rosso di M. R. Parsi (non li ho però ancora letti);
almeno i capitoli 3, 4, 9, 10 di Il drago come realtà di S. De Mari (saggio recente interessante e utile, anche se nel definire i "giusti" non
tiene abbastanza conto delle differenze innate di sensibilità, come del resto fanno anche Fromm e altri scrittori di saggi comunque di valore;
inoltre, se le affermazioni circa il bisogno naturale dei bambini di cure e affetto sono indiscutibili, sono invece molto discutibili quelle sul
fatto che i genitori siano le persone più adatte a fornirli, come dimostrano l'esperienza comune e quelle analizzate nei capolavori del passato
di Jung e De Beauvoir); Albero e foglia (J. R. R. Tolkien), un saggio sul valore delle fiabe che spinge a conoscere bene anche molti aspetti
dell'atteggiamento dei genitori con i figli e della mente infantile; Giorni felici (G. Orwell), sugli effetti sui bambini dell'incuria dei genitori;
voce Wikipedia su Essere e tempo (Heidegger); Lettera al padre (F. Kafka); Il gesto di Ettore. Preistoria, storia, attualità e scomparsa del
padre (L. Zoja); in Intrecci. Psicologia e sociologia per il 3° e 4° anno del liceo delle scienze umane il paragrafo 5.2 riguarda la
comunicazione in famiglia (concetto di causalità circolare) e regole e autoregolazione nel linguaggio e nel comunicare in genere, ma tocca
anche i temi delle coppie omosessuali, dei legami deboli e della lunga permanenza dei giovani in famiglia; il contenuto del film Alla mia
mamma nel giorno del suo compleanno (L. Salce) e di film analoghi per tema e che fanno pensare al brano Mother dei Pink Floyd;
Ereditare (B. De Filippis), se è ancora valido, e pagine online aggiornate sull'ereditare dai genitori, tenendo presente che è importante
informarsi soprattutto su quanto spetti al figlio non amato e ricordare che per legge può entrarne in possesso solo dopo la loro morte anche
se oggi essa può avvenire all'età di 100 e in alcuni casi 120 anni. Delle pratiche di eredità e di successione si deve conoscere soprattutto il
testamento non obbligatorio e la riscossione della quota detta "legittima" dalla banca e la "ricognizione dei beni" del deceduto da parte di
notaio, commercialista e avvocato civilista, su cui informarsi con richieste online a banca, notaio, Agenzia delle Entrate e catasto tramite
SPID oppure, se si ha un lettore per smartcard, con la carta d'identità elettronica e prendendo solo dopo un appuntamento con un sempre
costoso avvocato. Informatevi per verificare la realizzibilità della legge che con la quota legittima dovrebbe impedire di diseredare un figlio,
tenendo presente che, considerando la diffusione di questi furti, sembra che per aggirare la legge sulla percentuale dovuta basti nella prassi,
a causa dei costi di procedure legali non semplificate per la parte danneggiata, che il genitore spenda e intesti ad altri - venda, doni... - tutto
ciò che possiede mentre è ancora in vita, che è la decisione prevedibile di un genitore da sempre ostile a un figlio dopo la diagnosi di una
malattia terminale, oltre che quella di chi vuole ottenere agevolazioni fiscali, ad esempio sulla casa di proprietà e di chi si trova in diverse
altre situazioni. Leggete anche su riviste o pagine online qualcosa su chi ipoteca la casa minacciando poi i figli con cui la condivide a ogni
sua richiesta. Consultate anche ciò che segue: www.lavorosociale.com/archivio/n/articolo/articoli-e-vittime-di-violenza-familiare, e
Wikipedia o altre pagine online sulla violenza familiare e sulle donne, http.//salute-regione-emilia-romagna.it/normativa-e-
documentazione/leggi/regionali/delibere/dgr-1457-1989, pagina di Wikipedia sulla voce Privacy e http://www.ccdu.org/tso/trattamento-
sanitario-obbligatorio#diritti-persona-durante-tso;
https://www.albopretorio.com/allegati/eccbc87e4b5ce2fe28308fd9f2a7baf3/e58478453181d060df81288ac2012452/Allegato_1.pdf e
qualsiasi notizia e documento illustrante la normativa su TSO, ASO e Fermo di psichiatria e/o i pochi mezzi per difendersene, tenendo
presente che la prassi degli assistenti sociali non corrisponde minimamente in genere alla teoria (il protocollo online per la presa in carico
multidisciplinare delle vittime della violenza di genere indica anche le pene detentive e il tipo di perseguibilità dei reati dei familiari
specificando le aggravanti); eventuali testi sugli abusi psicologici e fisici dei familiari nei programmi di Giurisprudenza (Diritto di famiglia)
e dei Licei delle Scienze Umane (ex Magistrali a indirizzo socio-psico-pedagogico), di Scienze dell’Educazione e della Formazione,
Psicologia e Scienze Sociali e dell'Assistenza Sociale, Scienze Infermieristiche e Medicina (tutti testi che possono essere però d’aiuto solo
se consultati con indipendenza mentale e consapevolezza dei molti possibili limiti di intelletto, esperienza e moralità riscontrabili in chi li
scrive): uno di quei siti Internet che vendono testi usati universitari o di scuole superiori (ad esempio libraccio.it) può essere d’aiuto per
limitare la spesa e possono forse farvi da guida i piani di studio universitari online e alcuni studenti universitari che forniscono ripetizioni,
perché posso solo ipotizzare che possano essere pertinenti e utili i Neuropsicologia forense (Stracciari-Bianchi), L'ascolto del minore
testimone (Gulotta-Camerini), Trattato di psichiatria forense (U. Fornari), Compendio di psicologia giuridico-forense (G. Gulotta),
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Psichiatria forense applicata (Ferracuti- Lagazzi) e/o almeno il cap. 3 di La perizia psicologica. Prospettive e metodi in psicologia e
psicopatologia forense (L. Sammicheli) (libri in programma nei corsi universitari di Psicologia forense e Psicopatologia forense) e i testi sul
metodo e sui modelli del servizio sociale come quelli di Forgione Sanfelice e/o informazioni online sulla Carta di Noto del 2011, sui
documenti dell'Osservatorio Nazionale per l'infanzia e l'adolescenza e del Comitato di coordinamento per la tutela dei minori dallo
sfruttamento sessuale sugli abusi sessuali sui minori; Linee guida nazionali sull'ascolto del minore del 2010, pertinenti le "Carte
geografiche" dei manuali di Psichiatria forense o almeno chiarimenti da più fonti online su ciò che si intende per "credibilità" e per "capacità
di testimoniare" in ambiente giuridico e sulle limitate possibilità della psicologia al riguardo; consiglio comunque di sfogliare i programmi
dei corsi di Neuropsichiatria infantile e psicologia clinica e quelli di Psicologie dello sviluppo per poi informarvi su Wikipedia e altrove sul
DSM e sui maltrattamenti ai minori con tutta la diffidenza e lo spirito critico possibili). Sull'abitudine di spiare i figli con telecamere
nascoste occorre informarsi bene (informatevi sulle caratteristiche delle microspie vendute da E-Bay e Amazon e sui loro rilevatori e in
seguito il testo online di Chiara Arroi su microspie e cimici spia da posizionare nelle prese elettriche, in lampade e lampadari, dietro
superfici di vetro, in orologi da tavolo o parete, in mobili (es. nelle cassettiere, sotto il tavolo, nel divano), PC, cellulari, bottoni e altro degli
abiti, auto, ecc.), ma fatelo tenendo presente che sono utili solo oggetti che stanno dritti e fermi (penne e bottoni) e con buona qualità di
suono e immagini e che gli orologi di amazon sono tra gli oggetti di questo tipo peggiori che conosco, mentre funziona bene ma si rovina
presto la camera pen di Amazon e su www.futura.shop. Informatevi su Wikipedia voce privacy e altrove sui mezzi oggi disponibili per
controllare e manipolare il materiale conservato in PC, Tablet e cellulari. Prima di compiere 16 anni dovete raccogliere precise informazioni
sul cosiddetto “Stato di famiglia” e sulle leggi che regolano mantenimento di figli maggiorenni, affitti, calcolo dell’ISEE, pagamento da
parte dei genitori delle tasse universitarie e mantenimento dei figli maggiorenni (online trovate accenno a una legge sugli over 34 e in alcuni
articoli di riviste recenti notizie della legge del 2021 sugli over 18, che potete confrontare con il paragrafo 4.4. del cap. 4 di Politica dei
servizi sociali di Ferrario, così contraddittorio rispetto al resto del manuale). È importante considerare che la legge permette quindi sia di
diseredare del tutto un figlio con ogni probabilità sia di non mantenerlo quando ancora adolescente (a 18 anni) e anche per “inettitudine”
(termine vago e interpretabile in molti modi) purché non lavori né studi: il corollario di queste leggi e della mancanza di leggi di tutela dal
loro probabile abuso è ciò che è implicito in molti libri universitari sull’assistenza sociale e nei capitoli dei manuali di Medicina e che lo
psicologo Boccia in un libro di testo per un concorso statale ha reso esplicito commentando queste norme con l’affermazione che oggi càpita
spesso che alla prima seria malattia si sia inermi e impossibilitati a risollevarsi, anche considerando il tipico ritardo delle diagnosi. Può
essere utile informarsi online e/o nel citato manuale di Ferrario sui servizi sociali per famiglie (consultori familiari, nidi di famiglia ecc.) e
sulle agevolazioni statali per famiglie in determinate situazioni (incentivi o sostegni economici, permessi lavorativi, ecc.) Potreste
informarvi online o leggere il cap. 31.19 di Sinossi di psichiatria (Kaplan e Sadock’s) su trascuratezza e altri maltrattamenti su minori,
importante particolare per ciò che spiega sui danni fisici e psicologici duraturi causati da continue fonti di stress in famiglia, da lutto o
abbandono improvviso da parte di un familiare stretto e da trascuratezza nel cibo, nell’igiene e nelle cure mediche (in genere, danni nello
sviluppo del cervello, disturbi nervosi, problemi epatici e al sistema neuroendocrino e, nell’età adulta, purtroppo stato infiammatorio
cronico) e anche leggere i paragrafi sul disturbo di panico dello stesso manuale, perché l’origine di questo tipo di disturbo va cercata anche
nelle conseguenze anche fisiche dell’essere trascurati (soprattutto a carenze alimentari e malattie tipicamente conseguenti come anemia,
ipotiroidismo e altro). Ogni tanto vengono organizzate da alcuni ospedali convegni o comunque vengono pubblicizzate relazioni sul tema
dei maltrattamenti sui minori (per esempio online forse potete trovare qualcosa inserendo nel motore di ricerca l'espressione “Sindrome del
bambino maltrattato”, dato che c'è chi ha letto su un manifesto appeso nella sala d'attesa di un ospedale qualcosa di simile riguardo aree di
diffusione e aspetti medico-legali, ecc. del problema). Informatevi online o sul citato testo di Ferrario sulle norme sull’IVG per donne
minorenni con gravidanza indesiderata da più o da meno di 90 giorni. Rimando al commento in corsivo Violenza e medici più oltre o in
generale ai paragrafi che seguono dedicati alla violenza. La punizione è un metodo di controllo poco efficace (B. F. Skinner) e Si ha
maggiore cura degli animali e delle possessioni che dei propri figli (S. Antoniano) possono essere utili letture.
Niente comunque più del paragrafo di questo documento dedicato agli psichiatri fa comprendere cosa per lo Stato e per la maggioranza
significhi, oggi e da sempre, la responsabilità enorme dell’avere figli (chiariscono ogni cosa sul cosiddetto istinto materno o parentale e
sugli affetti familiari le menomazioni equivalenti a omicidi, le morti e le torture fisiche e psicologiche degli psichiatri autorizzate in passato
e ancora oggi dai genitori sui figli e il denaro illecito versato spesso loro per “chiudere un occhio” nella diagnosi).
Consiglio di curiosare sugli abusi sui minori che la legge e la maggioranza hanno permesso leggendo online e altrove ciò che fare gli attori
ha comportato per bambini un tempo celebri e ancora oggi ricordati nella storia del cinema (Temple, ecc.)
Senza credere a video allarmanti e complotti, raccogliete informazioni sul commercio di bambini sul dark web, sul rapimento di bambini
poveri o fragili italiani e sulla pedofilia (il numero di bambini scomparsi ogni anno e altri dettagli non sono informazioni indispensabili, ma
è bene avere almeno una vaga consapevolezza del problema per difendere i minori più a rischio).
Chi ha figli disabili rifletta sulla possibilità che un figlio nasca con una seria disabilità, legga il paragrafo 5.5 di Il colloquio nell’assistenza
sociale (Allegri-Palmieri-Zucca) e forse Nati due volte (G. Pontiggia).
Chi sta valutando se avere un figlio dovrebbe, prima di decidere, raccogliere informazioni online sui metodi diversi di diagnosi prenatale
disponibili per rilevare malattie gravi del feto come quelle genetiche (amniocentesi, ecc.) e su tali malattie ed eventualmente leggere le
tabelle all’inizio del cap. 31 di Sinossi di psichiatria (Kaplan-Sadock’s): tabella 31.3-3 Compromissione nei disturbi da errori congeniti del
metabolismo (difetti enzimatici tra cui molti che causano sempre o spesso disabilità intellettiva, tra cui quelli relativi al metabolismo
lipidico, dei mucopolisaccaridi, degli oligosaccaridi e delle glicoproteine); tabella 31.3-4 Sindromi di disabilità intellettiva e fenotipi
comportamentali (Sindrome di Down, Sindrome dell’X fragile, Sindrome alcolica fetale ecc.), con indicate le caratteristiche fisiche relative;
tabella 31.1-1 Cause sospette di malformazione osservate durante il primo anno di vita (causa genetica, causa sconosciuta, causa
ambientale, infezioni materne, problemi meccanici/deformazioni, sostanze chimiche, esposizioni del concepimento). Inoltre, chi pensa ad
avere figli o meno dovrebbe essere consapevole del fatto che la probabilità che il figlio nasca con una di queste patologie aumenta molto
quando l’età della madre superi i 32, 35 o 40 anni (le età sono diverse per patologia), che assumere alcol o droga durante la gravidanza può
causare al feto nascita prematura, sindrome di astinenza o disabilità con caratteristiche anche fisiche, che, se una donna incinta fuma, il
figlio, oltretutto, può morire di morte improvvisa in culla e che lo stress della madre incinta può provocare nel neonato vari disturbi
alimentari e del sonno o stipsi e nel suo sviluppo sindrome di ADHD (iperattività e deficit di attenzione). Tutto il capitolo 31 del manuale
citato inoltre dovrebbe essere sfogliato da chi sta pensando di divenire genitore o di rischiare di diventarlo, perché esso elenca anche disturbi
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  • 1. Corretto e completato il giorno 11 aprile 2024 GUIDA PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE 1
  • 2. GUIDA PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE QUESTO TESTO CONSISTE DI TRE PARTI DISTINTE: *UNA GUIDA PER CHI SI SERVE DELLE BIBLIOTECHE PER ISTRUIRSI E RIFLETTERE ATTRAVERSO CLASSICI DELLA LETTERATURA, DELLA PSICOLOGIA, DELLA FILOSOFIA E DELLA STORIOGRAFIA E DESIDERA METTERLI IN RELAZIONE CON SAGGI E ROMANZI RECENTI, PAGINE ONLINE E TESTI LICEALI E UNIVERSITARI *UNA SELEZIONE DI POESIE MOLTO NOTE RINTRACCIABILI IN QUASI OGNI BIBLIOTECA *UNA GUIDA PER CHI CERCA PREVALENTEMENTE TRA I CLASSICI DELLE BIBLIOTECHE UNA LETTERATURA DI EVASIONE ADATTA A BAMBINI, RAGAZZI O ADULTI 2
  • 3. GUIDA PER CHI DALLE BIBLIOTECHE DESIDERA INFORMAZIONE Credo che evitare volontariamente di parlare di libri equivalga a bruciarli (F. Truffaut) Chi non sa pensare criticamente è in realtà esposto a tutte le influenze, le suggestioni, gli errori e le menzogne che vengono diffuse e che lo indottrinano sia dall’inizio. Non si può essere liberi, autodeterminarsi e scoprire la centralità del proprio essere se non si sa pensare criticamente, diventando in un certo senso anche un po’ cinici (…) Il pensiero critico non è un hobby, ma una facoltà (…) E per critico non intendo assolutamente ostile, negativo o nichilista. È esattamente il contrario: il pensiero critico è al servizio della vita, e in particolare serve, a livello individuale come a livello sociale, a rimuovere gli impedimenti che ci paralizzano o che sono di ostacolo (…) Pensare criticamente è possibile persino a chi vive sotto una dittatura. Chi non vuole mettere a repentaglio la vita non manifesterà la sua critica, ma potrà sempre pensare in modo critico, e si sentirà un po’ più felice e libero di chi è prigioniero di un sistema di pensiero, nel quale non crede neppure lui. Si potrebbero scrivere interi libri sul rapporto tra pensiero critico e salute mentale. (E. Fromm) Ogni uomo che possiede l’intelligenza del proprio fare e ha raggiunto così l’accesso all’inconscio esercita involontariamente un’azione sul proprio ambiente. L’ampliamento e l’approfondimento della coscienza genera l’effetto che i primitivi chiamano mana. Si tratta di un influsso involontario sull’inconscio degli altri, in certo senso di un prestigio inconscio (…) Lo sforzo verso l’autoconoscenza non è mai vano. (C. G. Jung) La condizione della scuola italiana è oggi profondamente in crisi. I riformisti ritengono che essa sia in tale stato perché fornisce un sapere non solo inadeguato alla società attuale, ma anche statico (...) I descolarizzatori affermano che la crisi della scuola è rappresentata dal fatto che essa ha del tutto esaurito la funzione storica assegnatale dalla società tradizionale. Oggi è la stessa società che, attraverso una miriade di agenzie educative, è diventata una comunità educante. (P. Boccia, Concorso DSGA. Manuale completo per tutte le prove 2018) Il nostro sistema didattico di norma mira a educare la gente ad avere conoscenza a guisa di un possesso (…) Le scuole sono le fabbriche in cui vengono prodotti questi pacchi-conoscenza per tutti (…) dai quali gli studenti pescano un po’ qui, un po’ là (…) Ognuno è divenuto il proprietario di un insieme di affermazioni fatte da qualcun altro (…) In effetti gli individui del tipo “avere” e non “essere” mostrano la tendenza a sentirsi turbati da pensieri nuovi (…) Il sistema scolastico non è fatto per favorire la conoscenza e l’emancipazione dell’individuo, come nessun’altra istituzione sociale del resto. (E. Fromm) I ragazzi italiani che arrivano alla Maturità sono sotto la media OCSE secondo i test Programme for International Student Assessment (...) Gli adulti hanno trasformato la scuola in uno stipendificio senza valutazione del merito, degli insegnanti prima e degli studenti dopo. Metterlo, il merito, nel nome del Ministero serve a nulla: va messo nel contratto (...) Gli studenti alle elementari vanno meglio (...) ma la distanza tra il Nord e il Sud dell'Italia si produce già alle elementari e in 15 anni è triplicata (...) E spesso al Nord gli insegnanti sono del Sud. Non è una questione genetica, ma una degenerazione disoccupazionale (... ) Tanti cercano solo di sistemarsi e avere il posto fisso (...) I ragazzi nella media vengono culturalmente impoveriti da questa scuola (Davide Giacalone, giornalista di La Ragione) ELENCO DEGLI ARGOMENTI PRINCIPALI: 1) CONOSCENZE INDISPENSABILI PER AVERE CURA DI SÉ (PSICOLOGIA; SAGGEZZA; SALUTE; RISPARMIARE SU CASA E ABITI) 2) SCUOLA – LAVORO 3) VITE DA RICORDARE 4) VIOLENZA (LEGGI DELLA VIOLENZA; STORIA; MAFIA; VIOLENZA E RELIGIONE; VIOLENZA E MEDICI; VIOLENZA SULLE DONNE; VIOLENZA E LAVORO; DIRITTO; VIOLENZA E TELEVISIONE; VIOLENZA E GRUPPI; EMARGINAZIONE E OSTRACISMO; VIOLENZA ED ESEMPI) ** Il contenuto del documento è organizzato in gruppi di libri e altre letture a seconda dell'argomento e ogni gruppo è suddiviso in molti sottogruppi, perciò per farsi un'idea del contenuto del documento è indispensabile scorrerlo velocemente fino alla fine rivolgendo particolare attenzione a tutti i titoli in carattere maiuscolo e maiuscoletto. Dai libri elencati e dal loro confronto con l'esperienza si può trarre ciò che dovrebbe essere reso noto a tutti ben prima della maggiore età e che in ogni fase della vita può portare a consapevolezza e guarigione chi lo recepisca e lo rielabori con serietà e indipendenza. I relativamente pochi indirizzi Internet e libri sottolineati sono quelli che ritengo più importanti e utili per tutti e sono stati sottolineati ciascuno una sola volta e in genere (spesso, non sempre) nell'ordine di apparizione. Le sottolineature non sempre evidenziano i libri più rappresentativi tra quelli del sottogruppo di riferimento. I testi citati sono per lo più classici della letteratura, della storiografia, della filosofia e delle psicologia rintracciabili in biblioteca, ma sono elencati anche libri recenti (saggi, romanzi, testi liceali e universitari) e pagine online. I testi universitari scelti sono parte dei programmi delle Facoltà di Psicologia, Scienze dell'Educazione e della Formazione, Scienze Sociali e dell'Assistenza Sociale, Scienze politiche, Scienze Farmaceutiche, Scienze Infermieristiche e in generale Medicina e Chirurgia. LEGGERE PER VIVERE 3
  • 4. A) CONOSCENZE INDISPENSABILI PER AVER CURA DI SÉ: ** NOZIONI BASILARI DI PSICOLOGIA PER CONOSCERE BENE SE STESSI E ORIENTARSI NEL COMPRENDERE SUFFICIENTEMENTE GLI ALTRI: AUTOANALISI E COMUNICAZIONE CON SE STESSI E CON IL PARTNER (TUTTI I LIBRI DEL GRUPPO "A" SONO OVVIAMENTE FINALIZZATI A QUESTO SCOPO, MA IN QUESTO SOTTOGRUPPO INSERISCO PREVALENTEMENTE DEI SAGGI SUL RAPPORTO DI COPPIA E TESTI CHE PROPONGONO ESERCIZI PRATICI DI EFFICACE AUTOANALISI E DI COMUNICAZIONE, DA SVOLGERE PER ISCRITTO, CON LA RIFLESSIONE O MEDIANTE AZIONI MIRATE NELL'AMBIENTE DOMESTICO): Psicopatologia dello sviluppo. Storie di bambini e psicoterapia (F. Celi), il cui titolo porta a fraintendere il contenuto; L’arte di ascoltare (E. Fromm); Il matrimonio come relazione psicologica e Prima conferenza di Psicologia Analitica ed educazione in Lo sviluppo della personalità e Animus e anima e pagine sul fascino e sull'enantiodromia in Due testi di psicologia analitica (C. G. Jung); Uomo e donna (E. Fromm) o le citazioni di tale testo contenute nella sua raccolta L'arte di vivere e inoltre i capitoli e i paragrafi sparsi in Psicanalisi dell'amore e in altri suoi saggi sulle coppie unite dal narcisismo e dall’egoismo; Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere, Marte e Venere si innamorano di nuovo e i primi due terzi di Marte di ghiaccio e Venere di fuoco (J. Gray); L'alfabeto dei sentimenti, L'amore dannoso e Amori imperfetti di M. R. Parsi (non li ho però ancora letti). In Intrecci. Psicologia e sociologia per il 3° e 4° anno del liceo delle scienze umane il paragrafo 5.2 riguarda la comunicazione in famiglia (concetto di causalità circolare) e regole e autoregolazione nel linguaggio e nel comunicare in genere. Ai cap. 6 e 7 di Psicologia della comunicazione P. Di Giovanni analizza dei comportamenti e accadimenti tipici della vita di molte coppie che vengono chiamati script di riverberazione e dialettiche strutturali o evoluzione dialettica e malintesi e poi le menzogne e in generale la cosiddetta miscommunication, concetti per i quali rimando anche al paragrafo più oltre Falsi ricordi, distorsioni, ecc... (la terminologia impiegata in questo libro è particolarmente fastidiosa anche per chi è abituato al linguaggio che accompagna le infinite classsificazioni degli psicologi, ma i concetti sono abbastanza interessanti e può essere utile leggerli in tale testo se online non c'è nulla di approfondito al riguardo). Nei romanzi di Camilleri con Montalbano (ad esempio Il campo del vasaio e L'età del dubbio) abbondano lettere a se stessi ed esempi di conversazione lucida (poco abbandonata agli impulsi) col partner che possono ben servire da modello per le proprie. L'orologio della mente (V. Slepoj) contiene lettere con domanda e risposta su molti problemi personali e può agevolare il processo di espressione e analisi autonome dei propri problemi e la loro comunicazione alle persone più vicine, nonostante i numerosi errori grammaticali... Il libro dell'es (G. Groddeck) è in forma epistolare e offre spiegazioni non scontate ma sempre più convincenti via via che prosegue la lettura. Ci sono apprezzabili lettere di domanda e risposta con spesso letture specifiche tra i consigli della rivista mensile Natural Style fino a gennaio 2022 e firmati dalla psichiatra E. F. Poli (che dal 2022 collabora con la rivista F). Può aiutare Lettere a Lucilio (L. A. Seneca) e altre celebri epistole. L'autostima nei bambini (Frascarolo-Moutinot) aiuta ad affrontare i traumi dell’infanzia. Considero utili comunque soprattutto gli esercizi per comprendere ed affermare i propri desideri contenuti sia in Come funziona la legge d’attrazione (M. J. Losier) sia in Il magico potere del riordino (M. Kondo) e anche quelli per concentrarsi su di sé con calma autoaccettazione presentati in L’arte del rilassamento, della concentrazione e della meditazione (J. Levey) e quelli per rendere chiari e precisi i propri pensieri esposti in Parlare l'italiano (E. Lombardi Vallauri), tutti testi di grande utilità pratica per apprendere abitudini da conservare per tutta la vita e importanti almeno quanto lo è lo scrivere lettere a se stessi abbastanza spesso con la guida di Marte e Venere si innamorano di nuovo del citato Gray o il praticare davvero per mezz'ora ogni giorno una solitaria autoanalisi conducendola seguendo le precise istruzioni di L'arte di ascoltare (il libro migliore di Fromm). Questi libri sono particolarmente utili quando si conosce una persona nuova. Trovo che l'autoanalisi possa avvalersi particolarmente anche degli esempi e della guida breve e precisa forniti da alcuni capitoli e libri del gruppo A: Psicopatologia della vita quotidiana di Freud e, nell'opera di Jung, La lotta con l'ombra (in Civiltà in transizione: dopo la catastrofe), La tecnica di differenziazione tra l'io e le figure dell'inconscio (in Due testi di psicologia analitica) e Fantasie dell'inconscio (in Freud e la psicanalisi). Per cercare di motivare voi stessi e il partner potreste utilizzare alcune delle "tecniche" consigliate in Tecniche proibite di persuasione (S. Allen), che utilizza anche tecniche cognitivo-comportamentali illustrate nel citato più oltre manuale di Celi. Si tratta di letture utili a tutti. Segnalo i saggi di Gianpaolo Lai sull'influenza di grammatica e sintassi nelle conversazioni come La conversazione immateriale e La conversazione felice (gli esempi sono utili). Imparare a leggere (Bettelheim-Zelan) insegna anche a sfruttare i lapsus di lettura, oltre che il contenuto dei classici, per riflettere su se stessi con serenità. Tenete presente che è in genere l'incapacità di comunicare i sentimenti a causare la maggior parte dei sintomi psicosomatici e a sottrarre energia e buonumore quando la loro perdita è difficile da collegare a una ragione chiara e precisa. Ricordate che per parlare con qualcuno serve uno spazio, un tempo appositi e il modo giusto (si può parlare sul serio solo in due e non basta essere presenti a cena in casa, ad esempio). Sulla memoria, sui falsi ricordi e sui tipi di ricordi in generale consiglio pagine online e magari il primo capitolo e il primo paragrafo del secondo capitolo della seconda sezion di Modelli di colloquio in Psicologia clinica (Del Corno-Lang-Menozzi) e il capitolo sulla memoria di Sinossi di psichiatria (Kaplan-Sadock). Chi invece deve gestire automatismi, fobie, proiezioni, transfert, crisi di mezz'età, blocchi o disturbi della memoria, umore depresso o sogni e incubi particolari deve consultare i sottogruppi pertinenti di questo gruppo A. Leggere almeno una volta Lo sviluppo della personalità e il capitolo sul complesso materno di Archetipi e inconscio collettivo di Jung può essere utile per inquadrare le leggi che regolano il rapporto con i genitori e il legame tra esso e gli incontri deleteri, gli incidenti e il destino, perché solo così si può fare un progetto di vita e spezzare davvero certi legami tossici e circoli viziosi comunicando in modo efficace (si tratta quindi di due letture essenziali anche se non elencano soluzioni nella forma di prescrizioni di serie di azioni). Uscita di sicurezza, L’eredità cristiana e altri scritti di Ignazio Silone possono fornire un sostegno o una guida a chi ha perso il contatto con se stesso e si sente solo a causa della permanenza in gruppi particolari. GRADUALI PERCORSI GUIDATI STEP BY STEP PER CHI SOFFRE A CAUSA DI BLOCCHI DI VARIO GENERE, AUTOMATISMI, PAURE, IPERATTIVITÀ, REATTIVITÀ/ OPPOSITIVITÀ ECCESSIVA, SCARSA CAPACITÀ DI ATTENZIONE (LE CLASSICHE TECNICHE COGNITIVO-COMPORTAMENTALI IDEATE PER BAMBINI E ADOLESCENTI FINO AI 18-20 ANNI MA IN BUONA PARTE UTILIZZABILI IN SEGUITO ANCHE DAGLI ADULTI) E ALTRE SOLUZIONI PER ALTRI PROBLEMI NERVOSI E COMUNI: Per le tecniche così chiamate vere e proprie il testo di riferimento è Psicopatologia dello sviluppo. Storie di bambini e psicoterapia (F. Celi), un libro che dovrebbe stare in ogni casa. Anche in Sinossi di Psichiatria (Kaplan – Sadock's) ne trovate di importanti, in particolare nei paragrafi dedicati ai vari disturbi da tic e di panico e nel cap. 28. Chi non può leggere Sinossi di psichiatria a causa del costo elevato, legga con attenzione questi libri e il paragrafo più dettagliato su queste tecniche nel documento http://www.slideshare.com/Piccola-guida-per- difendersi-dagli-altri e/o li integri con pagine online, se ve ne sono, su deriflessione, sulle reazioni ai più comuni errori cognitivi, su Habit reversal (risposta competitiva), sui diari (di cose belle accadute o realizzate, di pensieri automatici, di compulsioni, di ossessioni e di rituali), ma credo che questo manuale vada sfogliato (ne trovate citati altri capitoli in questo documento). Su www.videogametherapy.it si informa sull'uso dei videogiochi per aiutare ad affrontare paure ma anche ansia, depressione o disturbo da stress post-traumatico, ma non è chiaro 4
  • 5. però se sia possibile scaricare i videogame evitando di coinvolgere gruppi e psicoterapeuta (se no, ciò potrebbe bastare a sconsigliare questo approccio, perché il pericolo rappresentato dai gruppi e dal contatto con queste figure professionali è sempre considerevole). Cercate online informazioni sullo "script di riverberazione" illustrato da Di Giovanni in Psicologia della comunicazione. In Dialoghi ininterrotti (P. Bastianoni) si cita la deriflessione, che è semplicemente distogliere il pensiero da un problema al momento insormontabile per concentrarlo sul futuro e su un progetto. Chi soffre di balbuzie o ha figli che ne soffrono dovrebbe leggere alcuni dei manuali di formazione dei logopedisti, scegliendo quelli più recenti, oltre a rivolgersi a uno di loro (io conosco alcune delle tecniche impiegate grazie a un racconto senza pretese di Nicholas Evans, Insieme con i lupi). Chi soffre di fobie o autolesionismo può trovare utile anche leggere il capitolo sulla fobia degli alieni di Civiltà in transizione: dopo la catastrofe di Jung e forse Ossessioni, fobie e paranoie di Freud, oltre che i saggi citati più sopra e più avanti di Celi, De Beauvoir, Bastianoni, Storr e Salvini; nel cap. 2 di Diversità, devianza e terapia (Salvini-Galieni) viene descritto il trattamento di fobie specifiche con la realtà virtuale. Informatevi sul neurofeedback, praticato anche in ospedale, ma non adatto a tutti. Ogni tanto valutatevi con dei test su coping, problem solving, locus of control e cognizione sociale quali almeno COPE, CISS e TOPS, con la precauzione di farlo in privato e cestinando il tutto fuori casa subito dopo (rimando al paragrafo sui test psicologici più oltre nel documento). Consiglio di tener presente il modello di ORGI di Schein sullo sfondo dei contributi della psicologia Gestalt e cognitiva, di quella psicodinamica e di quella detta psicosociale (meccanismi di difesa primitivi, misure di sicurezza, errori tipici di percezione, di formazione delle impressioni e di attribuzione di cause). Rimando anche al buono schema riassuntivo di metodi, limiti e vantaggi sui tre orientamenti psicodinamico, cognitivo-comportamentale e sistemico-relazionale nella tabella 4.1 di Il colloquio nell'assistenza sociale (Allegri-Palmieri-Zucca). Tra i libri di Carl Gustav Jung sono importanti come guida nel comportamento mirato a risolvere problemi nervosi in particolare i capitoli La lotta con l'ombra (in Civiltà in transizione: dopo la catastrofe), La tecnica di differenziazione tra l'io e le figure dell'inconscio (in Due testi di psicologia analitica) e Fantasie dell'inconscio, Nevrosi e fattori etiologici dell’infanzia e Un caso di nevrosi di una bambina (in Freud e la psicanalisi); in particolare Un caso di nevrosi di una bambina descrive i vari passaggi con cui si è permesso a una bambina di superare dei problemi che avevano provocato in lei dei sintomi nevrotici anche psicosomatici e gli altri capitoli spiegano come affrontare e gestire umore inspiegabilmente depresso, cattive tendenze e fantasie nevrotiche. Il capitolo Un caso di nevrosi di una bambina in Freud e la psicanalisi di Jung descrive i vari passaggi con cui si è permesso a una bambina di superare dei problemi che avevano provocato in lei dei sintomi nevrotici anche psicosomatici. Di Erich Fromm è importante per le soluzioni che dà (es-l’autoanalisi a partire dal presente e anche dalle sensazioni fisiche) L’arte di ascoltare. Sulla gestione efficace delle emozioni, leggete la pagina Wikipedia sul film Disney Inside Out. In Tecniche proibite di persuasione (S. Allen) altre tecniche (soprattutto di comunicazione) sono esposte con ordine. Bisogna tener presente che Marte e Venere si innamorano di nuovo di Gray, Solitudine:ritorno a se stessi (A. Storr)e i libri citati di Seneca e in parte anche Dialoghi ininterrotti (P. Bastianoni) sono i libri da considerare in caso di lutti e separazioni, ricordando che di Storr è importante al riguardo il capitolo sul lutto e in generale il capitolo sulla differenza tra effetti della solitudine volontaria e di quella forzata. L'autostima nei bambini (Frascarolo-Moutinot), come il libro appena citato di Gray, informa su come gestire le emozioni in genere, oltre che i traumi infantili, e va letto. Piccola guida per persone intelligenti che non sanno di esserlo (Millètre) offre un suggerimento dietro l'altro a chi fa parte dell'esigua minoranza con il centro cerebrale a destra. In L'arte del rilassamento, della concentrazione e della meditazione (J. Levey) leggete almeno le pagine su esercizio di flusso e respirazione in nove parti (simile al Pranayama) e inoltre su meditazione che sfrutta proprio i pensieri e le emozioni distraenti e su gestione delle emozioni (lo schema su egocentrismo e maturità). Tenete presenti le pagine online sui mudra più semplici e sugli esercizi yoga semplicissimi da eseguire restando eretti e solo con le braccia (es. accompagnare il respiro sollevando e incrociando le braccia due volte davanti a sé). Per quanto sorvolino su molti aspetti negativi della convivenza con animali, L'anello di re Salomone (K. Lorenz) e La felicità è un cucciolo caldo (A. Montes de Oca) offrono testimonianze sincere su come trarre da essa grande sostegno, soprattutto in periodi storici duri o nella malattia (fisica o mentale). La terza e quarta età possono essere affrontate meglio leggendo libri sull’argomento, ricordando che ne vengono citati in Politica dei servizi sociali di Ferrario, nei libri del liceo delle scienze umane (exmagistrali) e nel libro citato di Bastianoni e che anche la citata De Bouvoir ne ha scritto. Per quanto riguarda la crisi di mezza età e l’invecchiamento si dovrebbe tener conto anche dei citati libri di Gray e Storr e inoltre di Gli stadi della vita in La dinamica dell’inconscio, il capitolo o paragrafo Il matrimonio come relazione psicologica in Lo sviluppo della personalità e se possibile anche le pagine sul problema dei contrari (enantiodromia) e sul fascino in Due testi di psicologia analitica (C. G. Jung), ma anche curiosare sulle risposte ai lettori delle riviste in edicola e su pagine online su vaginismo, matrimoni bianchi e gruppo degli asessuali. Di Seneca offrono soluzioni utili in modo efficace soprattutto La tranquillità dell’animo, La brevità della vita, la vita felice, L’ira e forse anche La vita ritirata (o contemplativa) e Consolazione alla madre Elvia. Donne che corrono coi lupi (C. Pinkola Estes) offre alle donne consigli e soluzioni precise e graduali, considerando i problemi femminili più difficili e quelli più frequenti in alcune fasi della vita. Leggere il riassunto http://www.slideshare.com/meccanismi-di-difesa-e-altre-distorsioni-del-giudizio può risultare importante in alcune situazioni. Naturalmente un testo, anche online, sull’autodifesa come http://www.slideshare.com/piccola-guida-per-difendersi-dagli-altri che segnali quali siano gli abusi più frequenti in vari ambienti e suggerisca di volta in volta come affrontarli, altri libri di self-help e tutte le pagine internet che aiutano a risolvere problemi di carattere pratico (scuola, lavoro, casa, abiti, farmaci, ecc.) integrano al meglio questo paragrafo. FORMAZIONE DELLA FIDUCIA E DELLA CAPACITÀ DI ELABORARE LE EMOZIONI: L’autostima nei bambini (F. Frascarolo-Moutinot); Marte e Venere si innamorano di nuovo (J. Gray); per i più piccoli la pagina Wikipedia sul film Inside Out della Disney; Psicopatologia dello sviluppo. Storie di bambini e psicoterapia (F. Celi); L'arte del rilassamento, della concentrazione e della meditazione (J. Levey); Lettere a Lucilio e Dialoghi (L. A. Seneca); le pagine su come gestire le emozioni negative connesse all'egocentrismo e l'ira che tende a manifestarsi anche fisicamente in L'arte del rilassamento, della concentrazione e della meditazione (J. Levey); La ricerca di coerenza e tutti i capitoli di Solitudine: ritorno a se stessi (A. Storr) già elencati nel paragrafo sul rapporto tra genitori e figli; eventualmente pagine relative dell'opera di Erik Erikson scelte a partire dalle informazioni che Wikipedia dà su questo psicanalista e sulle fasi di sviluppo da lui individuate. In Intrecci. Psicologia e sociologia per il 3° e 4° anno del liceo delle scienze umane ai paragrafi 2.3, 3.3, 4.2, 4.4 e 5.1 sono affrontati i temi emozioni primarie e complesse, espressioni facciali, senso d'inferiorità, sviluppo, neuroni specchio, autoefficacia percepita, apprendimento sociale o per imitazione e ruolo della cultura, facendo riferimento anche alla teoria ecologica dello sviluppo e a Bronfenbrenner e segnalando Il senso d'inferiorità (A. Adler), La vergogna (L. Anolli) e Che cos'è un'emozione? (K. Oatley). Gli stessi concetti e autori sono 5
  • 6. ripresi in un altro libro di questo liceo e delle stesse classi, La dimensione psicologica, che nell'unità 4 precisa cosa si intende per "sistema del sè" (concetto di sè, autostima e identità) e definisce delle fasi dell'adolescenza nella civilita industrializzata occidentale individuandole a seconda del grado di crisi e di sviluppo e di impegno (preclusione, moratoria, diffusione e conquista). IMPULSI E FANTASIE INFANTILI O DI ALTRO GENERE E UMORE DEPRESSO SENZA UNA CAUSA NOTA O DOVUTO AL SUSSEGUIRSI DI INCONTRI SFORTUNATI, INCIDENTI O ERRORI: La tecnica di differenziazione tra l’io e le figure dell'inconscio in Due testi di psicologia analitica (C. G. Jung); Nevrosi e fattori etiologici dell’infanzia e Fantasie dell’inconscio in Freud e la psicanalisi (C. G. Jung); i paragrafi dedicati al topos dell’impiccagione all’albero e al caso Hölderlin in Simboli della trasformazione (C. G. Jung); il capitolo La conoscenza di sé e quant’altro riguarda sia il concetto stoico di heimarmene che il simbolico passaggio attraverso le case dei pianeti in Mysterium coniunctionis (C. G. Jung); La lotta con l’ombra in Civiltà in transizione: dopo la catastrofe (C. G. Jung); La tranquillità dell’animo (L. A. Seneca). Riguardo ai limiti dell'io e della volontà cosciente di generare forza ed energia o chiarezza, rimando soprattutto a Lo spirito nella fiaba (il capitolo di Fenomenologia dello spirito nella fiaba) in Archetipi e inconscio collettivo (C. G. Jung). AUTOMATISMI (AZIONI E/O PAROLE COATTE, IN PARTE O DEL TUTTO INVOLONTARIE), VUOTI DI MEMORIA DI NOMI E DATE, ATTI MANCATI, DIMENTICANZE, LAPSUS VERBALI O DI LETTURA O DI AZIONE, COINCIDENZE SIGNIFICATIVE, INCIDENTI E MOVIMENTI INVOLONTARI DALL’ESITO NON CASUALE: Psicopatologia della vita quotidiana (S. Freud) e tutte le pagine sparse nell’opera di Jung dedicate al prevalere dell'"Ombra" (ad esempio La lotta con l’ombra in Civiltà in transizione: dopo la catastrofe) o comunque al tema della “possessione” (ad esempio Animus e anima in Due testi di psicologia analitica); Psicologia della figura del briccone in Archetipi e inconscio collettivo per tenere presente come siano a volte una coscienza in crisi e continui dubbi a favorire la "possessione" e che essa può prendere un volgare carattere che fa apparire molto inferiori di quanto si è e che fa compiere gaffes e vere assurdità per sé molto dannose come nel caso che Jung definisce "prevalere dell'ombra" o del "trickster" ; nell’analisi fatta da Jung dell’Ulisse di Joyce in Civiltà in transizione:il periodo tra le due guerre, trovate un lungo elenco e un esempio in letteratura dei sintomi tipici del subire la "possessione" dell'inconscio (in sintesi COAZIONE, FOBIE, OSSESSIONI, “AFFETTI”, COMPLESSI). Blocchi emotivi e automatismi non sono insoliti e infatti fiabe tradizionali (rimando a Richetto dal ciuffo di Perrault e a I cigni selvatici e La sirenetta di Andersen), racconti anche abbastanza recenti (ad esempio Quando l'ultima porta si chiude di T. Capote), serie TV e film (considerate tra le produzioni cinematografiche e televisive La stanza di Marvin e poi i personaggi Eliot di Scrubs e Phoebe e Chandler di Friends) non mancano di rappresentarli. Due conseguenze certe di una seria nevrosi trascurata sono l'isolamento sociale e un tipo particolarmente crudele di solitudine che implica l'impossibilità di riposo (perfino in se stessi) e un senso di straniamento e vuoto: si tratta dell'esasperazione di un disagio e di uno stato di cose ben noti e diffusi nella società attuale (al di là delle analisi fatte da Fromm o Marx alla società moderna, rimando ad almeno le seguenti canzoni di G. Gaber: Cerco un gesto naturale, L'amore, L’impotenza, Quando sarò capace di amare, Io e le cose, Il grido). Consiglio di leggere le pagine dedicate ai disturbi ossessivo-compulsivi, da tic e simili in Sinossi di psichiatria (Kaplan-Sadock's) e in Psicopatologia dello sviluppo. Storie di bambini e psicoterapia (F. Celi) o almeno online. Ai paragrafi 2.3 e 3.1 di Intrecci. Psicologia e sociologia per il 3° e 4° anno del liceo delle scienze umane troverete informazioni introduttive su lapsus, libere associazioni, atti mancati, tragiche dimenticanze, memoria, attenzione automatica e neuroni specchio e viene citato La creazione dei ricordi (S. Ferraresi). Sui lapsus di azione potreste leggere anche il cap. 1 di Psicologia della comunicazione (P. Di Giovanni), forse il testo più impegnativo di Scienze dell'Educazione che nel cap. 4 affronta in modo dettagliato (troppo secondo me) l'argomento dei lapsus privi di intenzioni inconsce e nascoste (es. metatesi o scambi o spoonerismi, antipazioni, perseverazioni, malapropismi, lapsus semantici), ma consiglio vivamente di non prendere nemmeno in considerazione la sua decisa e assoluta negazione dell'esistenza di lapsus causati da conflitti inconsci e la sua denigrazione di addirittura tutta la psicanalisi di ogni tempo sulla ridicola base dell'impossibilità di verificare ogni sua asserzione e scoperta con gli esperimenti e i metodi statistici dell'attuale psicologia sperimentale soprattutto cognitiva: questa negazione dell'esistenza dell'inconscio esiste anche in un breve paragrafo di La dimensione psicologica, un libro di testo liceale ed è una vera sciocchezza come attestano numerosi casi descritti in classici della psicologia e della psichiatria; negli eventi psichici e oggettivi della mia stessa vita ho verificato la verità di molte affermazioni di Jung, Groddeck, Fromm e di quelle di Psicopatologia della vita quotidiana di Freud, senza che sia possibile che vi sia stato un condizionamento, dato che li ho conosciuti dopo i 29 anni e più, e per nessuno è difficile, almeno osservando gli altri, attribuire qualche veridicità alle teorie freudiane sulle fasi dello sviluppo del bambino e l'influenza che esse hanno sulle tendenze e sulla maturità successive; inoltre, negli altri libri universitari da me letti non c'è questa arrogante sconfessione delle intuizioni psicanalitiche. Anche riguardo alla percezione subliminale Di Giovanni è riduttivo e sbaglia probabilmente proprio perché non approfondisce alcuni aspetti relativi all'inconscio. Consiglio comunque anche pagine online sulle reti neurali che provocano una sorta di tendenza alla ripetizione di azioni ed eventi nel bene e nel male e che probabilmente hanno un ruolo nel riprodurre anche incidenti come i lapsus o simili ad essi (lettura da meditare riflettendo anche sul rapporto che si può istituire tra esse e la coazione a ripetere di cui scrisse Freud e l'influenza dell'ombra di cui scrisse Jung). Rimando anche al paragrafo sulle distorsioni nella percezione e nel giudizio, sui meccanismi di difesa inconsci e sulle misure di sicurezza più oltre. FALSI RICORDI, DISTORSIONI PERCETTIVE O DI GIUDIZIO E ATTRIBUZIONE, MISURE DI SICUREZZA E MECCANISMI DI AUTODIFESA INCONSCI: sui falsi ricordi potete trovare informazioni nel capitolo dedicato alla memoria di Sinossi di psichiatria (Kaplan-Sadock) e forse online. Cercate informazioni online sul meccanismo di difesa della repressione (cfr. con S. Freud), su quelli di formazione reattiva, negazione, caduta, inibizione, introiezione, proiezione, rivolta (rivolgimento) contro il sé, inversione, rinuncia altruistica, ascetismo, idealismo, sublimazione, intellettualismo (cfr. con A. Freud), su quelli dell'identificazione scissa e della tendenza a spostare il ragionamento verso un processo primario (cfr. con Kernberg) e sulle teorie di M. Klein sui concetti di schizoide e depressivo. Chi ha tempo legga L'io e i meccanismi di difesa in Opere volume primo di Anna Freud. Informatevi online anche sul coping nei suoi aspetti negativi e sulle "difese primitive" associate o meno ai disturbi di personalità. Informatevi infine sui meccanismi di difesa involontari post traumatici e implicanti amnesia o allucinazioni. Recentemente, in alcune riviste si è fatto uso dell'espressione "meccanismi di disimpegno morale" per indicare la base psicologica dei comportamenti immorali e per comprenderne la natura si devono tener presentii concetti di conformismo e capro espiatorio e raccogliere informazioni online almeno su errore fondamentale di attuazione di Ross, obbedienza all'autorità di Milgram, inibizione di gruppo ai comportamenti di Latané e principio del piacere di Freud (tutti questi princìpi di psicologia fanno semplicemente riferimento alla tendenza naturale a evitare a sé il dolore a prezzo della giustizia e ad autoaffermarsi attraverso i gruppi e la violenza anziché mediante il faticoso e lento processo della conoscenza di sé). Nel vecchio manuale di Psichiatria di Sarteschi e Maggini al cap. 2 – VIII sull'affettività, alla fine sono elencati e spiegati i meccanismi di difesa inconsci: forse in parte con sovrapposizione e nome diverso trovate spostamento, 6
  • 7. fantasia, dissociazione, idealizzazione, identificazione, compensazione, negazione, regressione, rimozione, introiezione – incorporazione – internalizzare, formazione reattiva (o trasformazione nel contrario), proiezione e razionalizzazione (se non potete leggere questo capitolo, cercate in biblioteca e online informazioni corrispondenti, tenendo conto che la terminologia è della fine degli anni '80). Negli anni '80 Ancona ampliò i classici meccanismi di difesa. In un libro universitario molto recente ho trovato tuttavia capovolgimento, annientamento e isolamento (una sorta di separazione/eliminazione dell'emozione dall'evento che di solito la genera), scissione, intellettualizzazione, isolamento affettivo, annullamento retroattivo, autoaffermazione, altruismo e auto-osservazione, aggressività passiva e indiretta, lamentarsi rifiutando aiuto, acting out, grandiosità, onnipotenza, svalutazione. Nello stesso testo recente si dà all'identificazione proiettiva la caratteristica di difesa psicotica. Sullivan a proposito del transfert (traslazione), parlò di distorsione paratattica. Nel cap. 3.4 di Intrecci. Psicologia e sociologia per il 3° e 4° anno del liceo delle scienze umane ne trovate forse l'elenco più chiaro, anche se breve, e quello che consiglio di leggere per primo: alla maggior parte delle difese inconsce sunnominate qui si aggiungono identificazione con l'aggressore e ascetismo e si fanno utili esempi con riferimento all'esperienza di bambini e ragazzi o al passaggio da infanzia a età adulta, si fa ben emergere la positività di sublimazione e intellettualizzazione e si accompagna la serie di definizioni con un brano tratto da un testo di Anna Freud. In Simboli della trasformazione Jung riconduce alcune depressioni a forme di difesa inconscia dal rifiuto dell'introversione/introspezione necessaria e l'esperienza dimostra che ciò vale anche per emozioni e sensazioni diverse dalla depressione vera e propria. In L'arte di ascoltare Fromm identifica l'astenia fisica inspiegabile come una reazione inconscia esprimente paura motivata da percezioni subliminali in genere esatte. Nei test sulle malattie psicosomatiche si può trovare qualche cenno al ruolo che il problema fisico riveste nella vita per un processo psicologico inconscio, sebbene la questione sia troppo complessa per essere ridotta a questi termini. Nei paragrafi sul lavaggio del cervello delle dittature e sui maltrattamenti sui bambini di Sinossi di Psichiatria (Kaplan-Sadock) si accenna a reazioni particolari di idealizzazione e a volte attaccamento. In chi subisce a lungo bullismo e soprattutto mobbing e in donne sole che subiscono violenza psicologica, sessuale o fisica può avvenire di ritrovarsi apatici o almeno emotivamente distaccati e poco ricettivi (è "distanziamento emotivo" l'espressione usata nei libri sul mobbing), incapaci di ideare soluzioni o di allontanarsi, come càpita ad adolescenti o giovani sofferenti che si sono rivolti a uno psicologo che non li aiuta in nessun modo e si approfitta anche gravemente di loro (ne danno testimonianza anche scritta vittime di mobbing, donne abusate e, fra gli altri, Jung e Fromm ed è implicito nel codice deontologico degli psicologi e in alcune affermazioni di Fabio Celi, Lacan e altri). Un'ostinazione senza metodo o con molti cambiamenti di sede e il rivolgersi troppo presto ai vertici (presidi, primari, direttori, giornali, ecc.) sono tipici in chi ha a che fare con assistenti sociali, malasanità e a volte scuole (madri di disabili, persone in situazioni economiche molto precarie, vittime di gravi abusi medici, ecc.) e di ciò avverte ad esempio Il colloquio nell'assistenza sociale (Allegri-Palmieri-Zucca). È da questi meccanismi di difesa arcaici usati da tutti che si può ricondurre in genere la diagnosi di disturbo di personalità, di falso sé per esempio, sfruttando il fatto che chi si comporta non "saggiamente" è sempre inconsapevole di agire male come chi usa molto queste primitive difese senza neanche rendersene conto da sempre o da decenni in quanto potenti ed egosintoniche perché la sua situazione di vita le ha favorite o permesse fino a quel momento. Nei paragrafi 9.2, 9.3, 9.4, 7.1, 7.2 e 7.4 del manuale Interviste e colloqui nelle organizzazioni (A. Castiello D'Antonio), un libro che non consiglio per gli altri argomenti affrontati, e probabilmente in alcune pagine online trovate informazioni, oltre che su ciò, anche su misure di sicurezza (evasione, seduzione e aggressività) e su errori di percezione e giudizio (effetti di alone, contesto, errore logico e sistematico, pregiudizio di Rice contagioso, coazione a giudicare, ancoraggio all'esperienza, paura del silenzio, eccesso di controllo, correlazioni illusorie non verificate, reazioni di simpatia-antipatia, stereotipi, confronti con la propria etica, effetto di necessità e umore in base alla "teoria del campo" di Lewin), alcuni dei quali sono riassunti spesso nelle "euristiche del giudizio" e dai concetti di rappresentatività, di availability (da confrontare con l’euristica della disponibilità), primature clousure e confirmation (da confrontare con l’euristica dell’ancoraggio) e base rate e neglect (da considerare insieme al suo opposto, che porta alla sovra-diagnosi) che potete conoscere anche attraverso Modelli di colloquio in psicologia clinica (Del Corno), un testo davvero odioso ma utile sia per questa spiegazione che per il lungo, chiaro e dettagliato elenco di cause di bias tipici del clinico che contiene (non è infatti solo la maggioranza degli psicologi e degli psichiatri a ritenere di poter giudicare bene a caso e di poter avere certezze sugli altri e su di sé). Anche in due paragrafi del cap. 12 di Psicologia della politica (a cura di Catellani-Sensales) si elenca ciò che più influenza la capacità di ragionare e decidere su un argomento (il riferimento è a recenti gruppi di discussione della "democrazia partecipativa deliberativa"). Consiglio di informarsi online sull'esperimento di Rosenthal e quindi sulla profezia autoadempientesi o effetto Pigmalione. Va tenuto presente che può offrire spunti di riflessione anche la lettura dei paragrafi sulle domande che più facilmente creano risposte fraintendibili o ostruttive del dialogo in Il colloquio nell'assistenza sociale (Allegri-Palmieri- Zucca) e Sinossi di psichiatria (Kaplan-Sadock): domande chiuse, domande composte, domande perché, domande o affermazioni che esprimono un giudizio o minimizzano le preoccupazioni del paziente, consigli prematuri, interpretazione prematura, transizione, comunicazione non verbale negativa o caricaturale di quella positiva e volta a fingere empatia, affermazioni contenenti giudizi, stereotipate- superficiali, banalizzanti e squalificanti, atte a cambiare tema; domande multiple, troppo articolate o troppo astratte, chiuse quando non è indispensabile una risposta brevissima, viziate ovvero capaci di far intuire la risposta che ci si aspetta, suggestive cioè stimolanti una convinzione prima assente, insistenti su temi imbarazzanti o non interessanti. Leggete in Metodologia della ricerca in psicologia (Howitt- Cramer) oppure online informazioni su sulle più frequenti cause di "bias" (tendenza a fare errori di interpretazione a causa di pregiudizi, esperienze precedenti, interesse, ecc.) dello psicologo, dello sperimentatore, di chi ha elaborato i test e gli altri strumenti, di chi scrive e pubblica gli articoli (es. file drawer effect e p-hacking dei pezzi pubblicati sulle riviste) e del soggetto del caso di studio (a causa dei limiti di memoria, soggettività, paura, ecc.) e informazioni su tutto ciò che minaccia la validità interna ed esterna delle ricerche psicologiche e sociali secondo gli stessi che le incoraggiano e le divulgano (reattività, effetto Hawthorne, effetti storia e di storia locale, effetto prove, effetto selezione, perdita dei soggetti e selezione-strumentazione, effetto strumentazione, effetto maturazione, effetto aspettativa, effetto di diffusione, effetto di novità ed effetto di regressione differenziale verso la media o regressione statistica), tenendo presente che gli stessi effetti con l’aggiunta di quelli detti di casualità o non-attitude e di interazione di fattori e quello di contaminazione – in realtà quest’ultimo credo presente nell’elenco precedente sotto altro nome – sono elencati anche nei testi per gli educatori, gli insegnanti e i sociologi, che i criteri stessi di validità interna ed esterna sono criticati e ignorati da alcuni autori di libri universitari (es. Corbetta), che la scala più usata (almeno per i test sugli atteggiamenti delle ricerche sociali) – quella di Likert – è ritenuta insoddisfacente sotto vari aspetti e che ogni sondaggio è ritenuto di scarsa validità da molti tra cui la giornalista Barbara Spinelli (rimando per questi ultimi rilievi ancora a Corbetta). Consiglio su tutto informazioni online. Ai cap. 2, 6 e 7 di Psicologia della comunicazione (P. Di Giovanni) l'autore affronta biases, euristiche, errori di ragionamento, ostacoli del pensiero produttivo (quello che porta a risolvere problemi senza ripetere schemi mentali appresi, cioè non meccanicamente, ma con apertura), influenza delle emozioni sul giudizio, malintesi, comunicazioni non ben riuscite (miscommunication), menzogne subìte, vicoli ciechi dell'interdipendenza cognitiva, influenza normativa dei gruppi o groupthink e 7
  • 8. polarizzazione e lo fa in modo estremamente dettagliato, ma con pochi esempi che ne facciano risaltare le conseguenze attraverso l'inserimento in un contesto (eccetto che per le distorsioni provocate da Internet e in generale dai media), nessuna selezione in base all'importanza e un eccessivo ricorso a termini tecnici e a nomi e cognomi! Comunque in questo manuale denso di Scienze dell'Educazione troverete elencati le seguenti cause di errore di giudizio, su cui forse esistono pagine online: - tra i biases euristiche di rappresentatività e quindi di dipendenza da certe idee su una categoria di persone o eventi (anche per fallacia della congiunzione e illusione del giocatore sulle ipotesi di serie/connessioni di eventi), disponibilità (verso ciò che viene a mente facilmente) e ancoraggio (a esperienze recenti, qualche fonte), correlazione illusoria tra eventi od oggetti (cui concorrono le prime due delle precedenti), tendenza alla conferma, accentuazione (il forzare la realtà complessa dentro poche categorie), autoconvalida (anche per raccolta selettiva di informazioni, reinterpretazione dei fatti o costrutti di autoconvalida quali sono la relega in un campo inattivo, la recinzione, l'introduzione di un fattore perturbante e l'effetto Pigmalione/di profezia autoavverantesi), hindsight (o retrospezione, una proiezione sul futuro di eventi passati), illusione del controllo, tendenza alla positività (effetto Pollyanna), errori di attribuzione delle cause a proprio favore (anche per errore fondamentale di attribuzione e per gli effetti attore-osservatore, self-serving – es. attribuzione difensiva, egocentric bias, effetto del falso consenso generale - e group-serving). - euristiche causate da informazioni di sfondo (rispetto alla qualità delle argomentazioni), es. euristica dell'esperto, della lunghezza, del prezzo, della parvenza scientifica; - euristiche nella risoluzione dei problemi (es. euristica mezzi-fini con individuazione di sotto-mete (somma ponderata, strategie basate su requisiti minimi e su strategie percettive suddividendo aspetti e oggetti per il confronto). - errori di ragionamento condizionale (molti non riconoscono come fallaci le sbagliate affermazione del conseguente e negazione del'antecedente) provocanti errori di comprensione; difetti di elaborazione (non di comprensione) provocati da elementi distraenti e disturbanti o da emozioni (soprattutto in casi di conflitto con credenze o grande concretezza del problema); ragionamento controfattuale, che si basa sul poco rigoroso uso del condizionale passato; errori di ragionamento induttivo (audacia e tendenza alla conferma). -tra gli ostacoli al problem solving finità funzionale, meccanicità, tendenza conservatrice o al contrario a ignorare probabilità a priori, influenza delle euristiche principali su strategie percettive e su giudizi di probabilità. - da parte delle emozioni (pur indispensabili per decidere) effetto framing (riguardante il modo in cui si decide di vedere un problema o di inquadrarlo) ed effetto tipico di spingere a decidere in base alla situazione (anche quando senza coerenza con la visione di sè) o in base all'influenza della decisione sulle relazioni importanti della vita (anche quando non sia di per sè la decisione migliore) e in generale condizionamento emotivo dei giudizi di valore, di probabilità e di acuratezza anche fino a provocare rinvio, passaggio di mano o rifiuto. - da parte dei media convenzionalità, struttura sociale alterata, presente dilatato, negatività, mainstreaming, agenda-setting, ignoranza pluralistica, knowledge gap, abbassamento della tolleranza dell’incertezza, effetto terza persona, effetti imitativi, effetti sull’immaginazione come il day dreaming e l’inibizione della immaginazione creativa, - malintesi comuni (doppio, beninteso, beninteso beninteso a seconda della consapevolezza degli interlocutori) causati da difetto o eccesso o errore d’inferenza e di distanza culturale; - miscommunication a vari livelli (con disfunzioni senza miscommunication e miscommunication coperta da ideologia o non standard, a seconda del grado di consapevolezza, della gravità e delle cause percepite) e di vari tipi (difetti di trasmissione di informazioni, disturbi dell’interazione o malfunzionamento delle attività sociali istituzionalizzate, difetti di dialogo, problemi di costruzione sociale della cornice/framing, del rapporto/ruolo o del sé per rifiuto e per la più grave disconferma); - vicoli ciechi dell’interdipendenza cognitiva (quando difetta lo script di riverberazione, per il quale si riflette a voce sul punto di vista opposto mettendo la relazione al primo posto), polarizzazione, influenza normativa dei gruppi (con acquiescenza) e groupthink (in un gruppo grave deragliamento della capacità decisionale). Riguardo ai tipici errori nell’attribuzione di causa potete leggere online o in La dimensione psicologica degli ultimi anni del liceo delle scienze umane delle pagine sulla fallacia causale dette Post hoc ergo propter hoc (dopo ciò dunque a causa di ciò), fallacia della causa comune (avvengono insieme perciò la causa è la stessa) e fallacia dell’inversione (si scambia l’effetto per la causa). Si dovrebbe considerare tutto ciò in parte sullo sfondo dell’evoluzione del pensiero scientifico (informatevi sui concetti di categoria di falsicabilità e carica di teoria o Theory laden) Quando farete ricerche in un campo qualunque, troverete elencati probabilmente i biases cognitivi elencati in questo paragrafo con lo stesso nome o con nome un po’ diverso e forse qualche altro bias qui non citato: per fare un esempio, su alcune pagine online riguardanti il lavoro degli analisti dell’economia potrete leggere di un bias denominato Cherry picking. ESEMPI DI ALCUNE FOBIE E FORME DI AUTOLESIONISMO: alcune pagine del secondo volume di Il secondo sesso (S. de Beauvoir); la storia di Monica su autolesionismo e anoressia nel paragrafo 5.6 di Dialoghi ininterrotti (P. Bastianoni); i capitoli sulle fobie e sui disturbi ossessivo- compulsivi di Psicopatologia dello sviluppo. Storie di bambini e psicoterapia (F. Celi). Qualche accenno a una fobia diffusa (quella degli alieni) si trova in Civiltà in transizione: dopo la catastrofe (C. G. Jung). Trovate un'insolita descrizione dell'ipocondria e del timore di caos e crolli psichici in La ricerca di coerenza in Solitudine: ritorno a se stessi (A. Storr). In Ossessioni, fobie e paranoie, Freud raccoglie e presenta molti casi diversi e perciò può essere utile leggere questo testo anche se l'interpretazione che egli ne dà non fosse sempre condivisibile (non l'ho ancora letto). Consiglio una ricerca su Google e nei cataloghi online delle biblioteche a chi desidera approfondire l'argomento delle fobie e dei comportamenti ossessivi attraverso gli scritti di psicologi e psichiatri più recenti e di indirizzo più aperto e obiettivo di quello di Freud. SOGNI E INCUBI: Simboli della trasformazione (C. G. Jung); La conoscenza di sé e quant’altro riguarda l’insieme dei simboli del passaggio tra le case dei pianeti in Mysterium coniunctionis (C. G. Jung); il secondo e il terzo capitolo della seconda parte di Psicologia e alchimia (C. G. Jung); Considerazioni sulla psicologia del sogno e L’essenza dei sogni in La dinamica dell’inconscio (C. G. Jung); Applicabilità pratica dell’analisi dei sogni in Pratica della psicoterapia (C. G. Jung); il paragrafo sul linguaggio mitologico moderno di Psicologia e poesia in Civiltà in transizione: il periodo tra le due guerre (C. G. Jung) e magari anche i capitoli su Kore, Demetra, il fanciullo, lo spirito (il "Vecchio saggio") e sul simbolismo delle fiabe ed eventualmente anche Empiria del processo di trasformazione in Archetipi e inconscio collettivo (C. G. Jung); eventualmente anche Il ruolo dell'inconscio nell'educazione individuale in Lo sviuppo della personalità e L'uomo e i 8
  • 9. suoi simboli (C. G. Jung); il capitolo sui sogni che riguardano i genitori dei sognatori in Il linguaggio dimenticato (E. Fromm); il capitolo sui sogni d'angoscia di L'interpretazione dei sogni (S: Freud), avendo cura comunque di leggere con attenzione le critiche obiettive a Freud fatte da Jung, Fromm e altri studosi; le pagine dove in Il libro dell'Es (G. Groddeck) vengono descritti e spiegati alcuni sogni. Segnalo Donne che corrono coi lupi (C. Pinkola Estes). Le teorie dei vari autori qui citati sono a volte in contrasto tra loro e non sono mai applicabili a tutti gli individui, ma appunto per questo vanno conosciute tutte. Leggete La capacità di essere solo e L'isolamento forzato in Solitudine: ritorno a se stessi (A. Storr). Forse può essere d'aiuto anche leggere Mitobiografia (Bernardt), che credo contenga anche alcune descrizioni di sogni e che però non ho letto. Segnalo Ricordi, sogni e riflessioni (C. G. Jung). Per un confronto con l'interpretazione dei sogni dell'età classica potete sfogliare a titolo di curiosità Il libro dei sogni (Artemidoro). Online consultate Dreambank.net e Dreamresearch.net. L’interpretazione che dei sogni tendono a dare i medici secondo la moda attuale è riduttiva a dir poco e non è difficile dimostrarne la falsità (chi sogna spesso acqua non sviluppa affatto né sempre né spesso malattie degli organi responsabili della regolazione dei liquidi dell’organismo!) CASI DI NEVROSI NELL’INFANZIA E NELLA GIOVINEZZA: Nevrosi e fattori etiologici dell'infanzia e Un caso di nevrosi di una bambina in Freud e la psicanalisi, i paragrafi su esaltazione e complesso di inferiorità dell'ultimo capitolo di Ricerche sperimentali e forse anche il caso delle donne in analisi alle prese con i mandala in Archetipi e inconscio collettivo e quello dei due giovani descritti in Simboli della trasformazione (C. G. Jung); Lo sviluppo della personalità (C. G. Jung); caso della donna in analisi in L’arte di ascoltare (E. Fromm); Il libro dell'Es (G. Groddeck); Le mani sui bambini e I quaderni delle bambine di M. R. Parsi (non li ho però ancora letti). Le strane favole, le vicende traumatiche e le nevrosi descritte in Nel fuoco (N. Evans) possono avere un effetto catartico. Segnalo Psicopatologia dello sviluppo. Storie di bambini e psicoterapia (F. Celi) che va letto perché utile ma con non poca diffidenza per il DSM e verso quei manuali universitari che illustrano disturbi affettivi, dell'attenzione, emotivi o addirittura dissociativi dell'identità non rari soprattutto durante la crescita, ma che spesso sono diagnosticati senza costrutto o con conseguenze dannose anche quando azzeccati e che non certo di rado sono attribuiti senza fondamento (magari a causa di gravi errori o in seguito a decisioni prese per interessi economici o di altra natura ma comunque per motivi non clinici). Sinossi di psichiatria (Kaplan-Sadock) contiene pagine più utili di quelle date da Fabio Celi su disturbi di panico, da tic, di Tourette e in generale ossessivo-compulsivi, ma forse anche online potete informarvi abbastanza bene al riguardo (vi consiglio di non trascurare questo approfondimento, perché si tratta di disturbi molto fraintesi dai più, oltre che molto angosciosi e limitanti, dato che in genere se ne riceve dalla gente e dai medici un'informazione incompleta o errata). Sinossi di psichiatria è un buon testo, eccetto che riguardo ai meccanismi di difesa inconsci, le distorsioni percettive, le misure di sicurezza e i biases dei clinici. Riguardo al disturbo di panico, invito chi può a leggere (in biblioteche universitarie o acquistandolo online) il paragrafo sulle "crisi d'angoscia" (Cap. 2, 3A.1) di Manuale di psichiatria (Sarteschi-Maggini), un libro aggiornato al 1989 utile anche per quanto riporta sui meccanismi inconsci di difesa (cap. 2). Per difendersi dagli psicologi, dagli psichiatri e da chi sfrutta i testi e le pagine online di psicologia per fare del male ai ragazzi, trovo utile informarsi online senza allarmismi in particolare sull'alternarsi comune di fasi di bulimia e anoressia, su ADHD o DDAI, disturbo bipolare o della regolazione, DDI, DOC (e simili) e sindrome di Asperger, sui processi lunghi e condizionati dall'esperienza (quindi dalla fortuna quanto ai tempi) che portano a maturare un forte senso dell'identità e sui concetti di mentalizzazione del corpo e di borderline (tutte problematiche assocciate ai ragazzi o ai bambini con troppa facilità). In Io e l'inconscio, verso la fine - credo – di Tipologia psicologica in Tipi psicologici e in altri suoi libri, Jung offre con obiettività a chi ha una nevrosi molte ragioni per sperare e sollevare almeno un po' la propria autostima. POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE ED ESSERE LIBERI E LIMITI ALL’OBBIETTIVITÀ CREATI DA PROIEZIONI, TRANSFERT E CONTROTRANSFERT: il terzo e il quarto libro di Etica Nicomachea (Aristotele); Libertà, determinismo, alternativismo e Narcisismo individuale e sociale in Psicanalisi dell’amore (E. Fromm); pagine sul fascino in Pratica della psicoterapia e in Due testi di psicologia analitica, entrambi di C. G. Jung; La coscienza morale dal punto di vista psicologico in Civiltà in transizione: dopo la catastrofe (C. G. Jung); i capitoli 4 e 5 di Psicologia dell’inconscio e I rapporti della psicoterapia con la cura d’anime in Psicologia e religione (C. G. Jung) (questi ultimi due testi da confrontare con i paragrafi sul tipo estroverso detto “di pensiero” nel citato Tipi psicologici); le pagine sparse nell’opera di C. G. Jung (soprattutto in Pratica della psicoterapia e Lo sviluppo della personalità) e soprattutto di E. Fromm (soprattutto in L’arte di ascoltare) su proiezioni comuni a tutti e su traslazione/transfert e controtransfert tra psicologo e paziente; SESSUALITÀ: Sessualità matura femminile e lesbismo nel secondo volume di Il secondo sesso (S. de Beauvoir); l’introduzione di A. Arbasino alla raccolta Meridiani delle opere di Truman Capote; Il problema amoroso dello studente in Civiltà e transizione:il periodo tra le due guerre (C. G. Jung). Le pagine sul “problema dei contrari” nella crisi di mezza età e nella seconda parte della vita, sulle ragioni e sui rischi di subire il fascino di qualcuno e sulle proiezioni maschili sulle donne in Due testi di psicologia analitica (C. G. Jung); L’amante di Lady Chatterley (D.H. Lawrence); Monologhi della vagina (E. Ensler); L’asino d’oro (Apuleio); Il mondo secondo Garp (J. Irving); Ritratto di un artista da giovane (J. Joyce); alcuni capitoli di Il taccuino d’oro (D. Lessing); forse anche Lei viene prima di me; Il libro dell'Es (G.Groddeck) e il capitolo sui "sogni di angoscia" di L'interpretazione dei sogni (S. Freud) affrontano il problema delle nevrosi di origine/carattere sessuale. Considerate, se si trovano ancora online, le seguenti pagine Internet: http://www.sessuologiaclinica.net/index.php?option=com_content&task=view&id=73&Itemid=36; http://www.sessuologiaclinica.net/index.php?option=com_content&task=view&id=67&Itemid=36; http://www.vaginismusawarenessnetwork.org/success_story_it.html;www.everyday.sexismproject.it (se alcune di queste pagine ora mancano dalla rete, informatevi sul loro contenuto e cercatene di analoghe). CRISI DI MEZZA ETÀ (35-45 ANNI), INNAMORAMENTO, INVECCHIAMENTO E LUTTO: quanto al lutto, leggete il capitolo pertinente o in generale l'intero Solitudine, ritorno a se stessi (A. Storr) e tenete presente che gli psichiatri tendono erroneamente a trattare il lutto con antidepressivi o altri psicofarmaci e che la linea di demarcazione tra normale lutto e patologia da essi tracciata è labile e arbitraria (in generale consiglio di esprimere in casa e in particolare da soli e di nascondere agli altri l'intensità e la durata del dolore e soprattutto l'eventuale rabbia provata, cercando naturalmente nel frattempo di affrontare e superare l’esperienza grazie a buoni libri e magari forum online dove le persone vedove la condividano positivamente e solo in rete, se ve ne sono). Il tema del lutto è affrontato da Seneca in alcune delle lettere al suo giovane amico Lucilio e in alcuni dialoghi (ad esempio nell’intero dialogo A Marcia, ma in un certo senso anche in quello rivolto a sua madre Elvia). Bisogna tener presente che anche Marte e Venere si innamorano di nuovo di Gray e in parte Dialoghi ininterrotti (P. Bastianoni) sono 9
  • 10. i libri da considerare in caso di lutti e separazioni. Per quanto riguarda la crisi di mezza età e l'invecchiamentosi legga ciò che segue: Gli stadi della vita in La dinamica dell’inconscio, Il matrimonio come relazione psicologica in Lo sviluppo della personalità e se possibile anche le pagine sul problema dei contrari (enantiodromia) e sul fascino in Due testi di psicologia analitica (C. G. Jung); Marte e Venere si innamorano di nuovo (J. Gray); L'amore dannoso e Amori imperfetti di M. R. Parsi (non li ho però ancora letti); Il desiderio e la ricerca della completezza in Solitudine: ritorno a se stessi (A. Storr); Il diario di Jane Somers (D. Lessing); il racconto L’età della discrezione in La donna spezzata (S. de Beauvoir); pagine online sulle classiche fasi del dolore; informazioni online sulla “teoria della mente” e sulla capacità metacognitiva e di metarappresentazione in uomini e donne nella psicologia attuale; pagine relative dell'opera di Erik Erikson scelte a partire dalle informazioni che Wikipedia dà su questo psicanalista e sulle otto fasi di sviluppo da lui individuate (per non farsi condizionare dalle discutibili affermazioni di Erikson sulla presunta necessità di avere figli basta tenere presenti gli altri libri di questo paragrafo). Oggi nei libri di testo scolastici si afferma che la crisi di mezza età è poco diffusa e molto dipendente dal contesto sociale e dal periodo storico, ma ciò mi sembra troppo in contrasto con le ricerche di Jung sulla sua ricorrenza tra i primitivi e con l'esperienza e osservazione di molti. Riguardo all’invecchiamento, più duro per alcune persone che per altri, eventualmente raccogliete alcune informazioni online circa le riflessioni sull'età matura e sull'invecchiamento di De Beauvoir, Levinson, Cumming, Henry, Havighurst, Atchley, Cattell, House e Baltes oppure sulle corrispondenti teorie del disimpegno, dell'attività, della continuità e degli eventi esterni stressanti, sulla psicologia dell'arco di vita e sui concetti di young-old, intelligenza fluida o cristallizzata, memoria di tipo procedurale, semantica, autobiografica e prospettica, marker events della transizione tra strutture di vita e polarità giovane-anziano della fascia d'età 40-65 anni. Riguardo alle Case di riposo segnalo l'esperimento di Langer e Rodin del 1976 sugli effetti positivi dell'incrementare in esse le possibilità di scelta dei degenti. Informatevi sul servizio domiciliare dell'ADI agli anziani soli e su AUSER. Consultate i siti web delle associazioni di volontariato più note come ANPAS e MISERICORDIE D’ITALIA (si occupano anche di primo soccorso, emergenze), delle 15 associazioni raccolte nel SUMMIT PER LA SOLIDARIETÀ (per malati cronici e disabili) e delle reti di associazioni da consultare per informazioni generali sul volontariato come MOVI e CNCA. Segnalo le associazioni VIDAS e ANT Italia onlus per l'assistenza ai malati inguaribili. In Intrecci. Psicologia e sociologia per il 3° e 4° anno del liceo delle scienze umane si dedica a temi attinenti anche alla vecchiaia il paragrafo 4.3 e si segnalano Andare in pensione (G. Sarchielli), Il concetto di età (L. Sugarman), La resilienza (B. Lyrvenik), L'invecchiamento cognitivo come processo naturale (A. Reffieuna), ma si tratta di libri che io non ho letto. Leggete il capitolo dedicato agli anziani di Politica dei servizi sociali di Ferrario e tenete presente la ricca bibliografia a fine capitolo. Segnalo il capitolo La sfida demografica di Il Welfare State è ancora sostenibile? (RBA). In La dimensione psicologica e forse anche online degli ultimi anni del liceo delle scienze umane trovate pagine sulla restituzione del ruolo che accompagna la vecchiaia nell'occidente industrializzato in particolar modo e sulla grande considerazione che si ha per gli anziani in altre culture. Segnalo la lettera 58 di Lettere a Lucilio (L. A. Seneca) e Il dolce morire (De Santis, Gallucci e e Rigliano) su eutanasia e simili, ma non leggeteli nei periodi o anni in cui vi sentite ansiosi, perché ci sarà tempo per farlo quando si sarà in grado di leggerli con distacco e senza conseguenze negative. Il tema del suicidio assistito viene trattato anche in Sinossi di Psichiatria (Kaplan-Sadock's), ma in modo immorale. Informatevi anche sulla clinica svizzera che pratica l'eutanasia (il prezzo richiesto è esorbitante). Referendum e discussioni in Italia sul tema dell'eutanasia devono essere note. Leggete le pagine online sulle cure palliative, sul biotestamento e soprattutto sui due casi di suicidio assistito in Italia e sull’associazione Luca Coscioni che lavora per ottenere il diritto all’eutanasia volontaria anche in Italia. Il cap. 15 di Diversità, devianze e terapie (Salvini-Galieni) informa sulle pratiche per ridurre lo stress nei malati di cancro. DIFETTI COMUNI E CARATTERI: Caratteri (Teofrasto); Satire (Giovenale); Satire (Orazio); (Epigrammi di Marziale); L'ambizione, La vanità e Il gioco, l'avarizia, l'ubriachezza, eccetera in L'influenza delle passioni sulla felicità (Madame de Staël). Tra i romanzi satirici consiglio Martin Chuzzlewit (C. Dickens). Per riflettere sulla possibilità di mentire, informatevi sull'attivazione dei muscoli anche involontari nell'espressione delle 6 "emozioni primarie" individuate da Darwin, Ekman e Friesen e forse delle due aggiunte in seguito da alcuni (felicità, rabbia, paura, disgusto, tristezza, sorpresa e forse fiducia e trepidazione). E. Fromm e W. Reich hanno identificato alcuni tipi di carattere ed è utile conoscerli. Il ritratto che Fromm fa dell'uomo mercantile può essere meditato insieme ai due vecchi libri di Packard I cacciatori di prestigio e L'arrampicatore aziendale e con le pagine online sui tipi di leadership e leader (rimando anche al paragrafo "Violenza e lavoro" più oltre); il cap. 6 di Psicologia della comunicazione (Di Giovanni) su HSM e LSM o high/low self monitoring; i paragrafi 5.2, fine 5.5 e forse 5.8, 9.1, 9.3, 9.4, 9.6, 10.5, 18.7 e 21.6 di Interviste e colloqui nelle organizzazioni (A. Castiello D'Antonio), tenendo ben presente che è bene giudicare la sua affermazione che esiste una netta divisione tra normalità e malattia mentale (peraltro contraddetta in un altro paragrafo del libro, anzi vilipesa) per l'enorme sciocchezza che è e soprattutto non credere minimamente alla categoria diagnostica stessa "disturbo di personalità" in generale e soprattutto o almeno all'altissima frequenza che questo autore ha attribuito al riscontro di tali e altre patologie, considerate gravi e croniche, nella popolazione e ai ruoli sociali anche stabilmente lavorativi che egli (unico tra tutti gli autori che conosco) correla: proprio per questo ho inserito in questo gruppo le sue pagine su persone definibili con disturbi di personalità alla Morrison (vedi il DSM) o borderline alla Kernberg (vecchia definizione), i "caratteri difficili" almeno per un intervistatore (vi sono inseriti anche quelli "convenzionali"), e gli individui solo apparentemente sani che egli definisce (non dovete farlo voi) senza possibilità di sviluppo e che elenca facendo riferimento a chi li ha per primo descritti (i normopatici di McDougall, i come se di Deutsch, i falsi sé di Winnicott, gli ipernormali o normotici di Bolles, i dull normal di Kernberg, i tossici, i lavoro-dipendenti e workaholic, gli "uomini in grigio" o "dalle 8 alle 5" con alessitimia di Kets de Vriess, questi ultimi definiti anche "pesci lessi"...) Aggiungete i tipi di Schachtel autocentrici (quelli per cui tutto è noto e da usare, quelli pseudodistaccati per i quali tutto è sfondo e gli estetizzanti per cui tutto è immagine). E non è tutto! Bisogna considerare che a un intervistatore laureato e preparato alla valutazione (clinica od "organizzativa", cioè nel contesto di aziende ecc.) secondo Castiello D'Antonio gli individui dovrebbero apparire in altre forme ancora e sono definiti elusivi, seduttivi o aggressivi (a seconda della "misura di sicurezza" adottata), mimetici, inespressivi, confusi e/o con difficoltà a verbalizzare, vaghi, mai abituati a giudicare se stessi e infine incapaci di vedersi come unici (in questo caso si tratta di chi dice "Sono sempre andato d'accordo con tutti, non ho mai avuto problemi, sono come gli altri"). Comunque credo che questo elenco inquietante sia utile se letto con un minimo di buonsenso (non come l'ha ideato l'autore!) e che in particolare il paragrafo 10.5 contenga una lista senza commento di aspetti del modo di essere e vivere che può essere utile per l'autoanalisi (sono solo dei termini elencati). L'ambiente di lavoro anche universitario dell'autore e due o tre palesi contraddizioni comunque mi fanno pensare che anche gli assistenti di Castiello D'Antonio abbiano scritto il libro, che anche per questo va considerato con spirito critico ben desto. 10
  • 11. Sull'indifferenza propria di molte persone in molte culture ma soprattutto nella civiltà occidentale potete informarvi online (o nel citato testo liceale La dimensione psicologica) sul caso del delitto Genovesi del 1964 in USA e su recenti stupri compiuti di giorno e vicino a bar affollati in Italia oltre che sui concetti di apatia dello spettatore o inibizione sociale. INTROVERSI ED ESTROVERSI E DIVERSI MODI DI RAPPORTARSI A PENSIERO, SENTIMENTO, INTUITO E FISICITÀ: La descrizione dei tipi e Il problema dei tipi nella conoscenza degli uomini in Tipi psicologici (C. G. Jung); Il problema del tipo di atteggiamento in Due testi di psicologia analitica (C. G. Jung); forse il test fondato sui tipi psicologici junghiani Myers-Briggs Type Indicator (forma F); la descrizione dei due tipi di immaginazione in Zibaldone (G. Leopardi); le pagine sul complesso materno (in particolare su quello "negativo") in Gli aspetti psicologici dell'archetipo della madre in Archetipi e inconscio collettivo (C. G. Jung); pagine sparse nei classici della letteratura sul cattivo rapporto della maggioranza dei bambini con acqua e sapone, indipendentemente dallo stato sociale e dal sesso e poi il saggio Giorni felici di G. Orwell, per l'accenno alle esigenze del cervello infantile riguardo all'igiene dentale e di altro tipo, e pagine online sui casi di sovradiagnosi di Sindrome di Asperger nei bambini. Confrontate con Prometeo o lo stato dell’umanità - Il volo di Icaro - Scilla e Cariddi o la via di mezzo in La sapienza degli antichi (F. Bacone). Solitudine e carattere e La ricerca di coerenza in Solitudine: ritorno a se stessi (A. Storr), tenendo presente che ci sono chiarimenti sulle caratteristiche tipiche di estroversi e soprattutto di introversi in tutto il libro. Tenete presenti le pagine online sulle semplificazioni operate dal modello Kernberg su introversione ed estroversione. Volendo, informatevi ulteriormente su tipi convergenti e divergenti di L. Hudson (sono già illustrati da Storr) e sulle recenti concezioni di "tipo" e soprattutto di "tratti", cominciando dalle teorie e dai grafici e modelli di Eysenck, T. Costa, R.R. Mchal, Allport, G. A. Kelly e Cattell (il grafico e i questionari di Eysenck e il modello Big Five sono particolarmente utili per comprendere meglio il punto di vista attuale di psicologi e psichiatri riguardo alle classificazioni delle personalità), anche se di recente l'attenzione si è rivolta a tratti e caratteristiche specifiche e si è perso interesse per le valutazioni globali della personalità e in particolare Eysenck è considerato "superato". Confrontate la distinzione tra introversi ed estroversi con quella tra internalizzati ed esternalizzati che fa per esempio Celi in Psicopatologia dello sviluppo. Storie di bambini e psicoterapia. Negli abbozzi degli ultimi anni di L'uomo senza qualità (es. cap. 51) si trovano accenni a due opposte disposizioni naturali del sentimento definite da Musil "appetitiva" e "contemplativa" e a due tipi di persone o stati dominanti in diversi periodi della vita, i quali sono dall'autore determinati come "attivisti" e "nihilisti" o come uomini con o senza qualità (nel romanzo, semplificando, "qualità" sta in genere per certezze): di questi due tipi umani, Musil nota vantaggi e limiti, mentre precisa che nessuno dei due è davvero "realista" ed è il paragrafo con tali considerazioni che consiglio di leggere. Nel manuale di Psichatria di Sarteschi e Maggini del 1989 invece si accenna a persone definite estroverse secondo la definizione di Jung e di Eysenck, individui di tipo picnic o ciclotimici secondo Kretschmer, di tipo endomorfo secondo Sheldon e di tipo brachitipo secondo la scuola costituzionalista italiana... (non ha senso impiegare il proprio tempo per informarsi sulle classificazioni di tutti i sedicenti esperti, davvero). OPPOSTI ATTEGGIAMENTI VERSO I LIMITI PERSONALI, L'ESIGENZA DI AUTOESPRESSIONE, IL NUOVO, L’IMPREVISTO O L’INCONTROLLABILE E MODI DIVERSI DI CONCEPIRE ED ESPERIRE LA CONOSCENZA E L’ORDINE: Narcisismo individuale e sociale e pagine sul sadismo in Psicanalisi dell’amore e Avere o essere (E. Fromm); pagine online e testi adeguati sulla Neofobia negli autistici e soprattutto in alcuni nevrotici (spesso giovani) e persone che hanno superato una nevrosi durata però a lungo (mi riferisco a un timore irragionevole di luoghi e attività nella fase della novità e tale da paralizzare o rendere difficile svolgere compiti proposti per la prima volta anche se semplici qualora l'approccio iniziale non sia "assistito" o finchè non sia subentrata una certa abitudine). Nel cap. 6 di Psicologia della comunicazione (Di Giovanni) si confrontano individui HSM attenti alla presentazione di sè nella società e al contempo dotati di valori e principi con altri soggetti abili in società ma spregiudicati e con soggetti LSM a basso monitoraggio di sè più bisognosi di autoespressione e meno attenti e abili nell'esprimersi nelle diverse situazioni sociali: dal confronto emerge che la migliore capacità di comunicare è propria dei primi, cioè degli high self monitorin con "nucleo rigido" e "alone fluttuante" attorno ad esso, cioè di persone nè interiormente povere nè manipolatrici degli altri nè incapaci di flessibilità, ma in grado di conoscere se stessi anche proprio dall'interazione tra i propri valori e i vari contesti sociali. Consiglio di rintracciare online o nei libri di marketing (almeno in quelli di qualche anno fa) gli stili di vita dei consumatori descritti da F. Popcorn e GfK Eurisko: è interessante la categoria "Delfini", identificante giovani benestanti colti e attivi il cui ritratto ho letto nella citazione di Massimo Barberis e che mi ha colpito, perché si tratta di una combinazione di qualità da me mai incontrata (ho conosciuto molti giovani benestanti) e che non appare possibile nemmeno sulla carta, dato che collega indipendenza, curiosità e conoscenza all'appartenenza a gruppi (esperienza comune, psicologia sociale e analisi storica concordano nell'attribuire ai gruppi l'incapacità costituzionale di un'apertura tale da rendere possibile ai componenti fare esperienze e manifestare opinioni che la maggioranza non mostri subito di condividere, al punto che in genere nessuna reale discussione apportatrice di conoscenza è immaginabile all'interno di un gruppo). Forse la categoria "Delfini" è un target costituito da un'elite che finge con altri e/o con se stessa di mantenersi indipendente e cercare la conoscenza, ma allora questa specificazione va fatta (il marketing mira al concreto esito della vendita e non può vaneggiare ideali incoerenti) e in ogni caso si dovrebbe considerare di più come la categoria denominata "Cocooning" da Popcorn sono a volte costituite da persone che in precedenza hanno fatto parte in un gruppo (categorie che dei gruppi sono una conseguenza) e che una solitudine (anche a due) può essere senz'altro molto aperta e impegnata. FORME DIVERSE D’INTELLIGENZA E DI ECCELLENZA: Piccola guida per persone intelligenti che non pensano di esserlo (B. Millètre); commenti sulla capacità associativa in autoritratti romanzati di artisti come quelli lasciatici da J. London, M. Proust, J. Joyce e R. Musil; Creatività (E. Balconi – M. Erba); la pagina sulla personalità creativa del modulo 2 (paradigma IPAR) di La dimensione psicologica per ultimi anni del liceo delle scienze umane; esercizi 50, 78, 79 e 82 del cap. 10 di Progettare la ricerca empirica in educazione (Coggi-Ricciardi) e/o pagine online sulle dimensioni del benessere scolastico (fiducia, buone relazioni, buone condizioni psicofisiche), autoefficacia, autostima, creatività e ansia; Imparare a leggere (B. Bettelheim e K. Zelan); pagine online sulla serendipity senza semplicismi e illusioni; la prima parte di Le intelligenze creative, Formae mentis. Saggio sulla pluralità dell'intelligenza (H. Gardner), eccetto l'introduzione, o altri testi o pagine online che chiariscano l’insufficienza dei diffusi test di intelligenza e informino sulle capacità di artisti, autistici e dislessici (tenendo conto anche delle forme meno note di dislessia); informazioni sul modello "competenze" e sulle interviste/test con CIT (Critical Incident Technique) che seguirono all'articolo di McClelland del 1973 in cui si denunciava che i titoli di studio e i risultati dei test psicometrici spesso non predicono affatto i risultati nel lavoro; l'associazione frequente tra intelligenza e capacità di problem solving (Wechsler e molti altri); i modelli e le definizioni "classici" (Thurston, Vernon, forse Guilford, Cattel, Spearman); le specificazioni usate anche nei test (GF e GC per intelligenze fluide e cristallizzate, g e f per i fattori specifico e generale); la definizione di QI (la "formula"); l'individuazione di diversi tipi (oltre al concetto di intelligenze multiple di Gardner, altri riconoscimenti meno elaborati di un'intelligenza analitica, ecc.); le pagine online sulle 11
  • 12. leggi della stupidità individuate da Cipolla; pagine online sulle possibilità di “nerd”, affetti da Sindrome di Asperger e iperattivi e su quelle dei molti dichiarabili - volendolo - affetti da Deficit dell'attenzione o da DDI o da un fantomatico Disturbo di personalità; Il bambino dotato in Lo sviluppo della personalità (C. G. Jung) e commenti altrove di Jung sul genio (essi possono essere messi in relazione con le osservazioni di alcuni autori di capolavori letterari come ad esempio L'uomo senza qualità di R. Musil). Potreste anche raccogliere informazioni su paradigma HIP, connessionismo, cognitivismo simulativo e sulle intelligenze artificiali formate da reti neurali e ciò online oppure al cap. 1 di Psicologia della comunicazione (P. Di Giovanni), che accenna a qualche critica (dalle posizioni di Neisser e Gibson alla teoria ecologica/diretta e poi agli studi della scienza cognitiva e ai rilievi attuali) e contestualizza facendo riferimento a Hopfield e a vari esperimenti e programmi informatici di problem solving. Questo capitolo del testo di Di Giovanni spiega il rapporto tra intelligenza e memoria, ciò che caratterizza il processo di memorizzare (effetti di Ebbinghaus ovvero di superapprendimento, curva dell’oblio, apprendimento massivo o distributivo e effetto seriale), cosa si intende con mente modulare (rif. a Fodor) e architettura parallela del cervello umano e quali sono le differenze tra computer e cervello e processi mentali umani, mentre al cap. 2 informa su logica, tipi di attenzione e rapporto tra intelligenza e emozione e al ca. 4 su processi di comprensione verbale, illusioni percettive, errori tipici nel riconoscere e ricordare parole (effetti di frequenza, priming e di contesto). Tuttavia il libro di Di Giovanni è forse troppo dettagliato in generale e si occupa troppo di fornire nomi tecnici e cognomi di studiosi. Chi tende a giudicare stupidi o viziati tutti coloro che hanno un disturbo mentale (ansiosi, ecc.) molto limitante, legga almeno Psicopatologia dello sviluppo. Storie di bambini e psicoterapia (F. Celi). GENITORI E FIGLI: La capacità di essere solo, Lutto, depressione e riparazione, Solitudine e carattere e Separazione, isolamento e crescita della fantasia in Solitudine: ritorno a se stessi (A. Storr); Lo sviluppo della personalità (C. G. Jung); Complesso materno in Gli aspetti psicologici dell’archetipo della madre e Riepilogo in Empiria del processo di individuazione in Archetipi e inconscio collettivo (C. G. Jung); L’importanza del padre nel destino dell’individuo in Freud e la psicanalisi (C. G. Jung); il capitolo sul caso della donna in analisi in L’arte di ascoltare (E. Fromm); la storia del signor P. dal cap. 10 di Sinossi di psichiatria (Kaplan-Sadock's); il capitolo Libertà, determinismo, alternativismo e gli altri accenni alla libertà dei figli dai genitori nel caso particolare e nei secoli in Psicanalisi dell’amore (E. Fromm); il capitolo con la descrizione dei sogni di persone afflitte da conflitti coi familiari in Il linguaggio dimenticato (E. Fromm); Formazione e La madre in Il secondo sesso (S. De Beauvoir); L'autostima nei bambini (F. Frascarolo-Moutinot); almeno i capitoli 12 (su Daniele), 23 (su Silvia) e 24 (su Edoardo) in Psicopatologia dello sviluppo. Storie di bambini e psicoterapia (F. Celi) e informazioni anche online su apprendimento vicario o per modellamento e rinforzatore negativo e sugli effetti dell'incoerenza sui figli (family accomodation); almeno Il pensiero bambino, Amarli non basta, La maladolescenza e Più furbi di Cappuccetto rosso di M. R. Parsi (non li ho però ancora letti); almeno i capitoli 3, 4, 9, 10 di Il drago come realtà di S. De Mari (saggio recente interessante e utile, anche se nel definire i "giusti" non tiene abbastanza conto delle differenze innate di sensibilità, come del resto fanno anche Fromm e altri scrittori di saggi comunque di valore; inoltre, se le affermazioni circa il bisogno naturale dei bambini di cure e affetto sono indiscutibili, sono invece molto discutibili quelle sul fatto che i genitori siano le persone più adatte a fornirli, come dimostrano l'esperienza comune e quelle analizzate nei capolavori del passato di Jung e De Beauvoir); Albero e foglia (J. R. R. Tolkien), un saggio sul valore delle fiabe che spinge a conoscere bene anche molti aspetti dell'atteggiamento dei genitori con i figli e della mente infantile; Giorni felici (G. Orwell), sugli effetti sui bambini dell'incuria dei genitori; voce Wikipedia su Essere e tempo (Heidegger); Lettera al padre (F. Kafka); Il gesto di Ettore. Preistoria, storia, attualità e scomparsa del padre (L. Zoja); in Intrecci. Psicologia e sociologia per il 3° e 4° anno del liceo delle scienze umane il paragrafo 5.2 riguarda la comunicazione in famiglia (concetto di causalità circolare) e regole e autoregolazione nel linguaggio e nel comunicare in genere, ma tocca anche i temi delle coppie omosessuali, dei legami deboli e della lunga permanenza dei giovani in famiglia; il contenuto del film Alla mia mamma nel giorno del suo compleanno (L. Salce) e di film analoghi per tema e che fanno pensare al brano Mother dei Pink Floyd; Ereditare (B. De Filippis), se è ancora valido, e pagine online aggiornate sull'ereditare dai genitori, tenendo presente che è importante informarsi soprattutto su quanto spetti al figlio non amato e ricordare che per legge può entrarne in possesso solo dopo la loro morte anche se oggi essa può avvenire all'età di 100 e in alcuni casi 120 anni. Delle pratiche di eredità e di successione si deve conoscere soprattutto il testamento non obbligatorio e la riscossione della quota detta "legittima" dalla banca e la "ricognizione dei beni" del deceduto da parte di notaio, commercialista e avvocato civilista, su cui informarsi con richieste online a banca, notaio, Agenzia delle Entrate e catasto tramite SPID oppure, se si ha un lettore per smartcard, con la carta d'identità elettronica e prendendo solo dopo un appuntamento con un sempre costoso avvocato. Informatevi per verificare la realizzibilità della legge che con la quota legittima dovrebbe impedire di diseredare un figlio, tenendo presente che, considerando la diffusione di questi furti, sembra che per aggirare la legge sulla percentuale dovuta basti nella prassi, a causa dei costi di procedure legali non semplificate per la parte danneggiata, che il genitore spenda e intesti ad altri - venda, doni... - tutto ciò che possiede mentre è ancora in vita, che è la decisione prevedibile di un genitore da sempre ostile a un figlio dopo la diagnosi di una malattia terminale, oltre che quella di chi vuole ottenere agevolazioni fiscali, ad esempio sulla casa di proprietà e di chi si trova in diverse altre situazioni. Leggete anche su riviste o pagine online qualcosa su chi ipoteca la casa minacciando poi i figli con cui la condivide a ogni sua richiesta. Consultate anche ciò che segue: www.lavorosociale.com/archivio/n/articolo/articoli-e-vittime-di-violenza-familiare, e Wikipedia o altre pagine online sulla violenza familiare e sulle donne, http.//salute-regione-emilia-romagna.it/normativa-e- documentazione/leggi/regionali/delibere/dgr-1457-1989, pagina di Wikipedia sulla voce Privacy e http://www.ccdu.org/tso/trattamento- sanitario-obbligatorio#diritti-persona-durante-tso; https://www.albopretorio.com/allegati/eccbc87e4b5ce2fe28308fd9f2a7baf3/e58478453181d060df81288ac2012452/Allegato_1.pdf e qualsiasi notizia e documento illustrante la normativa su TSO, ASO e Fermo di psichiatria e/o i pochi mezzi per difendersene, tenendo presente che la prassi degli assistenti sociali non corrisponde minimamente in genere alla teoria (il protocollo online per la presa in carico multidisciplinare delle vittime della violenza di genere indica anche le pene detentive e il tipo di perseguibilità dei reati dei familiari specificando le aggravanti); eventuali testi sugli abusi psicologici e fisici dei familiari nei programmi di Giurisprudenza (Diritto di famiglia) e dei Licei delle Scienze Umane (ex Magistrali a indirizzo socio-psico-pedagogico), di Scienze dell’Educazione e della Formazione, Psicologia e Scienze Sociali e dell'Assistenza Sociale, Scienze Infermieristiche e Medicina (tutti testi che possono essere però d’aiuto solo se consultati con indipendenza mentale e consapevolezza dei molti possibili limiti di intelletto, esperienza e moralità riscontrabili in chi li scrive): uno di quei siti Internet che vendono testi usati universitari o di scuole superiori (ad esempio libraccio.it) può essere d’aiuto per limitare la spesa e possono forse farvi da guida i piani di studio universitari online e alcuni studenti universitari che forniscono ripetizioni, perché posso solo ipotizzare che possano essere pertinenti e utili i Neuropsicologia forense (Stracciari-Bianchi), L'ascolto del minore testimone (Gulotta-Camerini), Trattato di psichiatria forense (U. Fornari), Compendio di psicologia giuridico-forense (G. Gulotta), 12
  • 13. Psichiatria forense applicata (Ferracuti- Lagazzi) e/o almeno il cap. 3 di La perizia psicologica. Prospettive e metodi in psicologia e psicopatologia forense (L. Sammicheli) (libri in programma nei corsi universitari di Psicologia forense e Psicopatologia forense) e i testi sul metodo e sui modelli del servizio sociale come quelli di Forgione Sanfelice e/o informazioni online sulla Carta di Noto del 2011, sui documenti dell'Osservatorio Nazionale per l'infanzia e l'adolescenza e del Comitato di coordinamento per la tutela dei minori dallo sfruttamento sessuale sugli abusi sessuali sui minori; Linee guida nazionali sull'ascolto del minore del 2010, pertinenti le "Carte geografiche" dei manuali di Psichiatria forense o almeno chiarimenti da più fonti online su ciò che si intende per "credibilità" e per "capacità di testimoniare" in ambiente giuridico e sulle limitate possibilità della psicologia al riguardo; consiglio comunque di sfogliare i programmi dei corsi di Neuropsichiatria infantile e psicologia clinica e quelli di Psicologie dello sviluppo per poi informarvi su Wikipedia e altrove sul DSM e sui maltrattamenti ai minori con tutta la diffidenza e lo spirito critico possibili). Sull'abitudine di spiare i figli con telecamere nascoste occorre informarsi bene (informatevi sulle caratteristiche delle microspie vendute da E-Bay e Amazon e sui loro rilevatori e in seguito il testo online di Chiara Arroi su microspie e cimici spia da posizionare nelle prese elettriche, in lampade e lampadari, dietro superfici di vetro, in orologi da tavolo o parete, in mobili (es. nelle cassettiere, sotto il tavolo, nel divano), PC, cellulari, bottoni e altro degli abiti, auto, ecc.), ma fatelo tenendo presente che sono utili solo oggetti che stanno dritti e fermi (penne e bottoni) e con buona qualità di suono e immagini e che gli orologi di amazon sono tra gli oggetti di questo tipo peggiori che conosco, mentre funziona bene ma si rovina presto la camera pen di Amazon e su www.futura.shop. Informatevi su Wikipedia voce privacy e altrove sui mezzi oggi disponibili per controllare e manipolare il materiale conservato in PC, Tablet e cellulari. Prima di compiere 16 anni dovete raccogliere precise informazioni sul cosiddetto “Stato di famiglia” e sulle leggi che regolano mantenimento di figli maggiorenni, affitti, calcolo dell’ISEE, pagamento da parte dei genitori delle tasse universitarie e mantenimento dei figli maggiorenni (online trovate accenno a una legge sugli over 34 e in alcuni articoli di riviste recenti notizie della legge del 2021 sugli over 18, che potete confrontare con il paragrafo 4.4. del cap. 4 di Politica dei servizi sociali di Ferrario, così contraddittorio rispetto al resto del manuale). È importante considerare che la legge permette quindi sia di diseredare del tutto un figlio con ogni probabilità sia di non mantenerlo quando ancora adolescente (a 18 anni) e anche per “inettitudine” (termine vago e interpretabile in molti modi) purché non lavori né studi: il corollario di queste leggi e della mancanza di leggi di tutela dal loro probabile abuso è ciò che è implicito in molti libri universitari sull’assistenza sociale e nei capitoli dei manuali di Medicina e che lo psicologo Boccia in un libro di testo per un concorso statale ha reso esplicito commentando queste norme con l’affermazione che oggi càpita spesso che alla prima seria malattia si sia inermi e impossibilitati a risollevarsi, anche considerando il tipico ritardo delle diagnosi. Può essere utile informarsi online e/o nel citato manuale di Ferrario sui servizi sociali per famiglie (consultori familiari, nidi di famiglia ecc.) e sulle agevolazioni statali per famiglie in determinate situazioni (incentivi o sostegni economici, permessi lavorativi, ecc.) Potreste informarvi online o leggere il cap. 31.19 di Sinossi di psichiatria (Kaplan e Sadock’s) su trascuratezza e altri maltrattamenti su minori, importante particolare per ciò che spiega sui danni fisici e psicologici duraturi causati da continue fonti di stress in famiglia, da lutto o abbandono improvviso da parte di un familiare stretto e da trascuratezza nel cibo, nell’igiene e nelle cure mediche (in genere, danni nello sviluppo del cervello, disturbi nervosi, problemi epatici e al sistema neuroendocrino e, nell’età adulta, purtroppo stato infiammatorio cronico) e anche leggere i paragrafi sul disturbo di panico dello stesso manuale, perché l’origine di questo tipo di disturbo va cercata anche nelle conseguenze anche fisiche dell’essere trascurati (soprattutto a carenze alimentari e malattie tipicamente conseguenti come anemia, ipotiroidismo e altro). Ogni tanto vengono organizzate da alcuni ospedali convegni o comunque vengono pubblicizzate relazioni sul tema dei maltrattamenti sui minori (per esempio online forse potete trovare qualcosa inserendo nel motore di ricerca l'espressione “Sindrome del bambino maltrattato”, dato che c'è chi ha letto su un manifesto appeso nella sala d'attesa di un ospedale qualcosa di simile riguardo aree di diffusione e aspetti medico-legali, ecc. del problema). Informatevi online o sul citato testo di Ferrario sulle norme sull’IVG per donne minorenni con gravidanza indesiderata da più o da meno di 90 giorni. Rimando al commento in corsivo Violenza e medici più oltre o in generale ai paragrafi che seguono dedicati alla violenza. La punizione è un metodo di controllo poco efficace (B. F. Skinner) e Si ha maggiore cura degli animali e delle possessioni che dei propri figli (S. Antoniano) possono essere utili letture. Niente comunque più del paragrafo di questo documento dedicato agli psichiatri fa comprendere cosa per lo Stato e per la maggioranza significhi, oggi e da sempre, la responsabilità enorme dell’avere figli (chiariscono ogni cosa sul cosiddetto istinto materno o parentale e sugli affetti familiari le menomazioni equivalenti a omicidi, le morti e le torture fisiche e psicologiche degli psichiatri autorizzate in passato e ancora oggi dai genitori sui figli e il denaro illecito versato spesso loro per “chiudere un occhio” nella diagnosi). Consiglio di curiosare sugli abusi sui minori che la legge e la maggioranza hanno permesso leggendo online e altrove ciò che fare gli attori ha comportato per bambini un tempo celebri e ancora oggi ricordati nella storia del cinema (Temple, ecc.) Senza credere a video allarmanti e complotti, raccogliete informazioni sul commercio di bambini sul dark web, sul rapimento di bambini poveri o fragili italiani e sulla pedofilia (il numero di bambini scomparsi ogni anno e altri dettagli non sono informazioni indispensabili, ma è bene avere almeno una vaga consapevolezza del problema per difendere i minori più a rischio). Chi ha figli disabili rifletta sulla possibilità che un figlio nasca con una seria disabilità, legga il paragrafo 5.5 di Il colloquio nell’assistenza sociale (Allegri-Palmieri-Zucca) e forse Nati due volte (G. Pontiggia). Chi sta valutando se avere un figlio dovrebbe, prima di decidere, raccogliere informazioni online sui metodi diversi di diagnosi prenatale disponibili per rilevare malattie gravi del feto come quelle genetiche (amniocentesi, ecc.) e su tali malattie ed eventualmente leggere le tabelle all’inizio del cap. 31 di Sinossi di psichiatria (Kaplan-Sadock’s): tabella 31.3-3 Compromissione nei disturbi da errori congeniti del metabolismo (difetti enzimatici tra cui molti che causano sempre o spesso disabilità intellettiva, tra cui quelli relativi al metabolismo lipidico, dei mucopolisaccaridi, degli oligosaccaridi e delle glicoproteine); tabella 31.3-4 Sindromi di disabilità intellettiva e fenotipi comportamentali (Sindrome di Down, Sindrome dell’X fragile, Sindrome alcolica fetale ecc.), con indicate le caratteristiche fisiche relative; tabella 31.1-1 Cause sospette di malformazione osservate durante il primo anno di vita (causa genetica, causa sconosciuta, causa ambientale, infezioni materne, problemi meccanici/deformazioni, sostanze chimiche, esposizioni del concepimento). Inoltre, chi pensa ad avere figli o meno dovrebbe essere consapevole del fatto che la probabilità che il figlio nasca con una di queste patologie aumenta molto quando l’età della madre superi i 32, 35 o 40 anni (le età sono diverse per patologia), che assumere alcol o droga durante la gravidanza può causare al feto nascita prematura, sindrome di astinenza o disabilità con caratteristiche anche fisiche, che, se una donna incinta fuma, il figlio, oltretutto, può morire di morte improvvisa in culla e che lo stress della madre incinta può provocare nel neonato vari disturbi alimentari e del sonno o stipsi e nel suo sviluppo sindrome di ADHD (iperattività e deficit di attenzione). Tutto il capitolo 31 del manuale citato inoltre dovrebbe essere sfogliato da chi sta pensando di divenire genitore o di rischiare di diventarlo, perché esso elenca anche disturbi 13