l'articolo 9 non viene applicato in modo omogeneo su tutto il territorio. preziosi elementi del patrimonio culturale ricevono diversa attenzione. gli archi alessandrini nel quartiere arcacci sono un triste esempio.
Questa è una presentazione di Scienze riguardo le varietà allotropiche del ca...
Gli Archi Alessandrini di Arcacci attendono l'articolo 9
1.
2. Torre Angela è la tredicesima zona di Roma nell'Agro Romano, (Z. XIII)
Tra i più noti siti archeologici di questa zona troviamo :
Villa della via Gabina, su via dell'Archeologia. Villa del III secolo a.C.
Ponte di Nona, su via Prenestina (IX miglio). Ponte del II secolo a.C. sul fosso omonimo.
Basolato dell'antica via Gabina, presso via Agostino Mitelli e via Giovanni Castano. Tratto della via che
conduceva a Gabii, divenuta successivamente via Prenestina.
Sepolcro a via dei Ruderi di Torrenova, su via dei Ruderi di Torrenova. Sepolcro dell'età imperiale.
Sepolcro su via Casilina, su via Casilina altezza via dei Ruderi di Torrenova. Sepolcro dell'età imperiale.
Tor Bella Monaca, su via di Torrenova. Torre del XIII secolo
Due torri, su via dei Ruderi di Torrenova. Torri del XIII secolo
Meno noti e molto più trascurati invece, a causa di una ingiustificata insensibilità, sono i resti dell’acquedotto
Alessandrino (paradossalmente essendo proprio essi a dare il nome al quartiere: “Arcacci”).
Resti dell’ antico acquedotto Alessandrino
3. L’ Acquedotto Alessandrino
Gli acquedotti romani
rappresentano tutt’oggi mirabili
esempi architettonici, costruzioni
che testimoniano la magnificenza di
un impero grandioso.
L’acquedotto Alessandrino fu
l’undicesimo (ed ultimo) della storia
romana e fu realizzato nel 226 d.C.
per volere di Alessandro Severo,
doveva approvvigionare le
precedenti terme di Nerone, situate
nell’area di Campo Marzio nei pressi
del Pantheon. Prima di arrivare alle
terme di Nerone, l’acquedotto
Alessandrino percorreva un tragitto
di circa 22 km, con una portata
d’acqua di 250 litri al secondo.
4. Resti dell’Acquedotto Alessandrino oggi ad Arcacci:
L’arco che vediamo è stato chiuso per fungere da
muro tra queste due abitazioni private
Quest’arco non è accessibile al pubblico, perché si
trova interamente in una proprietà privata
Purtroppo, nel quartiere Arcacci, i resti dell’Acquedotto Alessandrino con il passare del tempo e con lo sviluppo edilizio
sono stati inglobati nel profilo urbano, privi di una maggior tutela e valorizzazione da parte dell’istituzioni (come
peraltro prevede l’articolo 9 della costituzione).
5. Parcheggio
Scarico Rifiuti
Archi sommersi nella prepotenza edilizia
Naufragio
(inchiostro su cartoncino)
Sopruso
(inchiostro su cartoncino)
Schizzi Ispirati al Degrado
Una sfida per tutti (anche per l’arte): sensibilizzare contro l’insensibilità
6. Per fortuna, non da per tutto regna l’apatia, da molte altre parti è possibile trovare esempi in cui la
crescita edilizia, economica, urbanistica ed architettonica non sommerge patrimoni culturali, anzi li
valorizza, sensibilizza il pubblico sul loro prezioso valore, rispettando a pieno l’articolo 9 della costituzione
Mcdonald’s (Marino) IKEA ( Anagnina )
Metro C (San Giovanni) Metro (Stazione Termini)
Speriamo che in un futuro prossimo l’articolo 9 arrivi anche agli Archi dell’Acquedotto
Alessandrino del quartiere Arcacci affinché vengano tutelati come essi meritano .
7. Sarcastico Futuro Distopico ?Smisurato Zelo ?
Triste Realtà OdiernaSciacallaggio alla luce del sole
L’eventuale sottrazione di un singolo mattone del Colosseo è motivo di grande apprensione da parte delle
autorità, i media e il pubblico in generale, in netto contrasto col disinteresse per le angherie che subiscono
gli Archi dell’Acquedotto Alessandrino nel quartiere Arcacci di Torre Angela.
Quando l’articolo 9 sarà applicato
omogeneamente su tutto il territorio ?
8. Lo smarrimento e l’indignazione per la comparsa di un comignolo anomalo sullo skyline del Pantheon si
contrasta con il disinteresse per la scomparsa di un Arco dell’Acquedotto Alessandrino nello skyline di Arcacci
Quando l’articolo 9 arriverà agli Archi diArcacci?
9. Speriamo che, così come viene sfruttato il valore simbolico degli archi a
scopo commerciale, presto essi vengano anche adeguatamente tutelati
come preziosi elementi del nostro patrimonio culturale.