2. Le imprese lombarde protagoniste della
“nuova rivoluzione industriale”
Il Contesto
In Lombardia ci sono circa 255mila imprese artigiane, il 27% del totale
imprese, più che in qualunque altra regione italiana.
Le ultime analisi congiunturali indicano anche per l’artigianato un trend di
ripresa: nel II trimestre 2015, la produzione artigiana manifatturiera
lombarda registra un incremento dello 0,8% rispetto al trimestre
precedente e dell’1,6% rispetto a un anno prima. Il quadro congiunturale
positivo è confermato dall'incremento del tasso di utilizzo degli impianti,
che si avvicina al 70% (69,1%), e dalla crescita del fatturato (+1,4%). Gli
ordini interni risultano ancora inferiori ai livelli di un anno fa (-1,8%), mentre
accelerano quelli dall’estero (+5,3%).
2
3. Secondo pilastro dell’innovazione di
sistema
• La legge regionale 26/2015 “Manifattura diffusa, creativa e tecnologica
4.0” affianca la legge regionale n. 11/2014 “Impresa Lombardia: per la
libertà di impresa, il lavoro e la competitività” nella prospettiva di creare
il secondo pilastro regionale per il sostegno all’innovazione del
sistema.
• Obiettivo della legge è riconoscere e far emergere il fenomeno
evolutivo in atto, per fornire strumenti innovativi finalizzati a
incrementarne la capacità competitiva delle imprese lombarde e
favorire la re-industrializzazione nell’innovazione, un rapporto
virtuoso tra “saper fare” tradizionale e propensione
all’innovazione.
• Il discrimine oggi non è tra aziende piccole e grandi, ma tra le aziende
statiche, ferme su se stesse, e quelle veloci, capaci di dare risposte
nuove in tempi rapidi ai bisogni che cambiano. A fare la differenza
non è né la dimensione né il settore di appartenenza, ma ciò che
nell’impresa si fa e come lo si fa.
3
4. I Principi
• Superare le rigide delimitazioni dimensionali e settoriali. Il
focus è sul prodotto con il suo valore distintivo, il valore
artigiano: flessibilità, attenzione alla qualità,
personalizzazione dei prodotti, conoscenza dei materiali,
innovazione creativa.
• Favorire la mobilitazione economica individuale, la
manifattura diffusa, valorizzando i soggetti disponibili
oggi a muoversi in un’ottica di imprenditorialità.
• Valorizzare i nuovi luoghi di lavoro e socializzazione,
che contribuiscono anche a rivitalizzare il territorio e a
rilanciare aree dismesse, valorizzando il patrimonio
immobiliare degli enti del sistema regionale, dei comuni e
di altri enti.
4
5. Le risorse
Le risorse messe a disposizione ammontano a circa 580
Milioni di Euro di risorse comunitarie (POR FESR 2014-
2020, Assi I e III), nazionali e regionali.
Le misure saranno attuate in sinergia con il Piano Strategico
Innovalombardia, che intende attivare investimenti in
ricerca e innovazione per 1 Miliardo di euro: tre linee di
finanziamento riguardanti la ricerca e sviluppo, l’innovazione e
lo start up d’impresa, oltre a un portafoglio di azioni di
accompagnamento e di servizi per rilanciare la ricerca e
l’innovazione in Lombardia.
5
6. Le principali novità
• Formazione - Favorire lo sviluppo della cultura artigiana attraverso
l’incontro con i ragazzi già a partire dai primi cicli di istruzione e
formazione professionale e dare riconoscimento alle figure
professionali che alimentano la manifattura diffusa. La legge prevede
sia di sostenere la spinta imprenditoriale dei giovani sia di garantire
loro forme di affiancamento da parte di esperti (mentoring, servizi di
accompagnamento).
• Spazi - L’articolo 8 della legge 26 è dedicato ai “Laboratori e officine
della ricerca e dell’innovazione” e prevede di mettere a disposizione
spazi e aree dedicate alla manifattura diffusa, valorizzando il
patrimonio immobiliare degli enti del sistema regionale, dei comuni e di
altri enti tramite accordi di concessione. Fab-lab, hub di innovazione in
cui le imprese di piccola dimensione possano avere accesso alle
tecnologie con minore spesa, ma anche laboratori comuni tra
università, centri di ricerca ed aziende, per favorire la realizzazione di
vere e proprie filiere di innovazione.
6
7. Le principali novità
• Tecnologie - Vengono sostenute la progettazione, l’acquisto e la
promozione di tecnologie innovative, di strumenti creativi per la
manifattura additiva e più in generale di dotazione digitale per le
imprese.
• Credito - La legge prevede l’introduzione di strumenti innovativi di
finanziamento, riorientando la “finanza artigiana” dal capitale di debito
al capitale di rischio, unitamente alla promozione e al sostegno delle
iniziative di crowdfounding. Al riguardo è allo studio una misura
dedicata alle nuove imprese ad alto potenziale di crescita, che
preveda appunto l’intervento di investitori privati, business angels e
venture capitalist.
7