2. Chi è il Project Manager?
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Il Project Manager (PM) o responsabile di
progetto, è il responsabile unico dell'avvio,
pianificazione, esecuzione, controllo e chiusura
di un progetto utilizzando tecniche e metodi di
project management. Il «PM» raggiunge gli
obiettivi di progetto, assicurando il rispetto dei
costi, dei tempi e della qualità concordati e della
soddisfazione del committente. Un buon «PM»
deve essere abile a interpretare gli obiettivi reali
del progetto dal suo inizio sino alla fine,
assicurandosi che la visione del committente
venga realizzata secondo le sue aspettative, nel
tempo stabilito e con i costi attesi.
3. Il Project Manager nel mondo del lavoro
ITALIA
Nel 2012 vi erano 2,5 Mil. di cittadini
che svolgevano professioni non
riconducibili a Ordine o Collegi;
Il «project manager» era una di queste
professioni, e chi la svolgeva non
possedeva codice P.Iva o Ateco;
Soltanto dal 2015 un CCNL prevede la
figura del Project Manager;
Un sindaco nel 2008, per aver
nominato un proprio collaboratore
«project manager», è stato
condannato ad un anno di carcere;
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NEL MONDO
Negli USA il PM è la 5° professione più
richiesta
Nella sola Berlino vi sono 3000 posizioni
aperte, come ricerca lavoro, per il ruolo
di PM Junior
4. Il Project Manager in ambito pubblico
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In ambito pubblico, la gestione degli appalti viene affidata a figure
denominate «RUP» (Responsabile Unico del Procedimento).
Con il D.Lgs n.50 del 2016 (vers.2017) ANAC definisce la nomina, il
ruolo e i compiti di questa figura chiarendo che:
5. La legge 4/2013
Disposizioni in materia di professioni non organizzate.
(GU Serie Generale n.22 del 26-01-2013)
Entrata in vigore del provvedimento: 10/02/2013
La legge assegna la competenza al Ministero Sviluppo Economico (MiSE).
Il MiSE pubblica l’elenco delle Associazioni in possesso dei requisiti di
idoneità previsti, vigilando sulla corretta applicazione della legge
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7. La legge 4/2013 1/10
Ha aperto nuovi orizzonti e riconoscimenti a quelle professioni che sono
presenti sul mercato non organizzate in ordini o collegi, nel rispetto dei
principi dell'Unione europea in materia di concorrenza e di libertà di
circolazione
Promuove l’autoregolamentazione volontaria delle professioni con
l’obiettivo di creare dei “marchi” di qualità che siano distintivi per i
professionisti e soprattutto per chi utilizza i loro servizi professionali.
E’ volta a prestazione di servizi mediante lavoro “intellettuale”, con
esclusione di: “attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o
elenchi ai sensi dell'art. 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie
e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico
esercizio disciplinati da specifiche normative” (Art. 1)
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8. La legge 4/2013 2/10
La professione può essere esercitata in forma (Art. 1):
Individuale
Associata
Societaria
Cooperativa
Lavoro Dipendente
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9. La legge 4/2013 3/10
Il ruolo delle Associazioni professionali (Art 2-3-4-5):
Associazioni che non rilasciano l’attestato di qualità dei servizi:
possiedono i requisiti fondamentali previsti dalla legge, ma non intendono
autorizzare i propri iscritti, o una parte di loro, ad utilizzare il riferimento
all’iscrizione come marchio/attestato.
Associazioni che rilasciano l’attestato di qualità dei servizi (Art 7):
autorizzano i propri iscritti, o una loro parte, ad utilizzare il riferimento
all’iscrizione: è evidente che questo comporta una maggiore assunzione
di responsabilità da parte dell’associazione stessa. (ASSIREP)
Forme aggregative:
previste dall’art. 3, riuniscono diverse associazioni professionali.
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10. La legge 4/2013 4/10
Il ruolo delle Associazioni professionali (Art 2-3-4-5):
Valorizzare le competenze degli associati, promuovere la formazione
permanente dei propri iscritti;
Adottare un codice di condotta ai sensi dell’art. 27 -bis del codice del
consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206
Garantire il rispetto delle regole deontologiche, agevolando la scelta e la
tutela degli utenti nel rispetto delle regole sulla concorrenza.
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11. La legge 4/2013 5/10
Il ruolo delle Associazioni professionali (Art 2-3-4-5)
Stabiliscono le sanzioni disciplinari da irrogare agli associati per le
violazioni del medesimo codice;
Non possono utilizzare denominazioni professionali relative a
professioni organizzate in ordini o collegi;
L’associazione che autorizza gli associati ad utilizzare il riferimento
all’iscrizione ed il marchio, deve rispettare requisiti aggiuntivi quali
rilascio attestazioni di iscrizione, standard di qualificazione
professionale da rispettare per mantenere l’iscrizione, garanzie verso
i clienti, eventuale possesso di sistema certificato di qualità
dell’associazione conforme alla UNI EN ISO 9001.
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12. La legge 4/2013 6/10
Promuove l'autoregolamentazione volontaria (Art.6)
La qualificazione della prestazione professionale si basa sulla
conformità della medesima a norme tecniche dette UNI
I requisiti, le competenze, le modalità di esercizio dell'attività e le
modalità di comunicazione verso l'utente individuate dalla normativa
tecnica UNI costituiscono principi e criteri generali che disciplinano
l'esercizio autoregolamentato della singola attività professionale e ne
assicurano la qualificazione
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13. La legge 4/2013 7/10
Attestazione e validità (Art 7-8)
le associazioni possono rilasciare ai propri iscritti, una “attestazione”
relativa:
• alla regolare iscrizione del professionista;
• ai requisiti necessari per l’iscrizione;
• agli standard qualitativi e di qualificazione professionale;
• all’eventuale possesso di una certificazione, rilasciata da un
organismo accreditato, conforme alla norma tecnica UNI.
ha validità pari al periodo per il quale il professionista risulta iscritto
all'associazione professionale che la rilascia; Il professionista ha
l'obbligo di informare l'utenza del proprio numero di iscrizione.
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14. La legge 4/2013 8/10
Certificazione di conformità a norme tecniche UNI (Art. 9)
Le associazioni professionali collaborano all’elaborazione della normativa
tecnica UNI relativa alle singole attività professionali. Le medesime
associazioni possono promuovere la costituzione di organismi di
certificazione della conformità per i settori di competenza, nel rispetto dei
requisiti di indipendenza, imparzialità e professionalità previsti per tali
organismi dalla normativa vigente.
Gli organismi di certificazione accreditati dall’organismo unico nazionale
di accreditamento (Accredia) possono rilasciare, su richiesta del singolo
professionista anche non iscritto ad alcuna associazione, il certificato di
conformità alla norma tecnica UNI definita per la singola professione
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15. La legge 4/2013 9/10
In sintesi
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Ministero della Giustizia
Professioni Ordinistiche
Ordini e Collegi
Albi Professionali
MiSE
Professioni non-Ordinistiche
Associazioni Professionali
e
Organismi di Certificazione
Elenchi/registri professionali
Sovraintende a
Organizzate in
Gestiscono Gestiscono
Sovraintende a
Organizzate in
16. La legge 4/2013 10/10
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ATTESTAZIONI
- Rilasciate da Associazioni Professionali
- iscritte all’elenco del MiSE -
CREDENZIALI
- Certificazioni rilasciate da Organismi
non accreditati con Accredia -
CERTIFICATI
- Rilasciati da OdC
accreditati Accredia -
18. Norme UNI - ISO
– UNI: contraddistingue tutte le norme nazionali italiane e nel caso sia
l’unica sigla presente significa che la norma è stata elaborata
direttamente dalle Commissioni UNI o dagli Enti Federati;
– ISO: individua le norme elaborate dall’ISO (International Organization
for Standardization). Queste norme sono un riferimento applicabile in
tutto il mondo. Ogni Paese può decidere se rafforzarne ulteriormente il
ruolo adottandole come proprie norme nazionali, nel qual caso in Italia la
sigla diventa UNI ISO (o UNI EN ISO se la norma è stata adottata anche
a livello europeo).
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19. Norma UNI 11648
Attività professionali non regolamentate:
‘IL Project Manager’
Definizione dei requisiti, conoscenza, abilità e competenza
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20. Norma UNI 11648 (Fonte: UNI 11648) 1/4
)
Scopo e campo di applicazione
La norma UNI 11648 definisce i requisiti relativi all’attività
professionale del responsabile di progetto (project manager), di
equivalenti figure che gestiscono progetti o di altri ruoli organizzativi che
svolgono equivalenti funzioni in conformità con la UNI ISO 21500.
Detti requisiti sono inoltre indicati con riferimento ad attività specifiche in
termini di conoscenze, abilità e competenza in conformità al Quadro
europeo delle qualifiche (“European Qualifications Framework” ‐ EQF) e
sono espressi in maniera tale da agevolare i processi di valutazione e
convalida dei risultati dell’apprendimento e dell’esperienza professionale.
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21. Norma UNI 11648 (Fonte: UNI 11648) 2/4
Competenze associate alla attività professionale
Le competenze associate ai compiti del Responsabile di Progetto sono
inquadrate come segue e suddivise in base alla UNI ISO 21500 in competenze
disciplinari:
relative al contesto;
tecniche;
comportamentali;
che a loro volta si declinano in base ai contenuti di competenze previsti dal
modello EQF in termini di conoscenze, abilità e capacità. Il quadro di sintesi
delle stesse competenze è analiticamente definito come segue
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22. Norma UNI 11648 (Fonte: UNI 11648) 3/4
Competenze relative al «Contesto»
Le Competenze relative al contesto sono necessarie per operare nel contesto,
all’interno del quale si colloca il progetto, con riferimento ai concetti e alle definizioni
previsti dalla UNI ISO 21500.
Secondo la norma infatti i progetti:
operano all’interno di un ambiente organizzativo,
sono governati e si interfacciano con altri processi dell’organizzazione e con le attività
ricorrenti,
si adattano alla cultura e alla struttura organizzativa della organizzazione madre,
hanno relazioni con organizzazioni ed enti regolatori esterni e con i programmi e
portafogli di appartenenza,
hanno stakeholder di diverso tipo, interessi e cultura.
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23. Norma UNI 11648 4/4
Competenze del Project Manager relative al «Contesto»
1) Relazionare il progetto con l’ambiente
2) Relazionare il progetto con il contesto organizzativo
3) Gestire il progetto in relazione ai processi correnti e di prodotto
4) Valutare il progetto
5) Organizzare il progetto
6) Relazionare il contesto applicativo con le competenze tecniche di PM
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24. Percorso di certificazione via ASSIREP
Credenziale Livello Base
* ePQM Foundation (AICA)
* ISIPM-Base
Attestazione
via @ASSIREP
Certificazione
C/O organismo accreditato
accredia
Senza esperienza
Con almeno 2 anni di
esperienza come PM
25. ASSIREP- Presentazione 1/2
ASSociazione Italiana dei Responsabili ed Esperti di Gestione Progetto
Associazione ‘Professionale’ senza fini di lucro.
Viene fondata nel settembre del 2013 ai sensi della legge 04/2013.
Mission di ASSIREP :
promuovere e qualificare il ruolo professionale ricoperto dai propri soci;
promuovere il sistema di attestazione previsto dall’articolo 7 della legge
04/2013;
promuovere la qualificazione e l’aggiornamento professionale dei propri iscritti;
aderire ad altre organizzazioni nazionali o internazionali, che perseguano
scopi analoghi a quelli previsti da ASSIREP;
rappresentare le istanze dei propri soci presso le istituzioni;
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26. ASSIREP- Presentazione 2/2
sviluppare rapporti di collaborazione con università, associazioni, enti ed
istituzioni, nazionali e internazionali nell’ambito Gestione Progetti;
gestire gli elenchi professionali relativi ai ruoli e alle qualificazioni operanti nel
contesto della Gestione Progetti;
agevolare la scelta e la tutela dei consumatori o clienti (o committenti) nel
rispetto delle regole della concorrenza;
garantire la committenza anche attraverso l’istituzione di uno sportello per il
consumatore;
promuovere la creazione di strumenti idonei a favorire dei propri soci,
comprese forme di previdenza, assistenza integrativa e assicurazione per i
rischi professionali.
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27. ASSIREP- Tipologie di Soci
Socio Ordinario
In possesso dei requisiti professionali, è
presente in un elenco professionale come
Project Manager Professionista e/o Formatore
di Project Management*. Può richiedere
Attestazione Assirep®
Socio Aggregato
Non ancora in possesso dei requisiti
professionali, accede ai servizi base
riservati ai soci (webinar formazione,
newsletter, risorse dal sito web)
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*All’interno dell’elenco professionale,
laddove richiesto e verificato, viene
esposto il ruolo istituzionale di RUP
28. GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Contatti:
www.assirep.it
segreteria@assirep.it
social@assirep.it
Dott. Mario Arcella
Executive Board Member at ASSIREP
335.5790043
arcella@assirep.it
in/marioarcella