2. La sindrome di Asperger (dal nome del pediatra/psichiatra austriaco che
con Leo Kanner, psichiatra americano, che l’ha individuata) fa parte dei
disturbi pervasivi dello sviluppo ed è considerata una forma di autismo "ad
alto funzionamento".
Sindrome inserita nel Manuale Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-IV) dal
1994
Una qualificazione: «Disordini dello spettro autistico»:
3. Caratteristiche della sindrome:
Incidenza e soggetti colpiti: permanente, 5-10 persone ogni 10.0000, prevalentemente
maschi
Cause: fattori biologici che influiscono sullo sviluppo cerebrale in epoca precoce
Base genetica: Studi epidemiologici su gemelli dello stesso sesso indicano elevato
rischio di ricorrenza familiare abbia una base genetica (60%: autismo nelle coppie di
gemelli monozigotici).
Diagnosi (scuola cognitivo-comportamentale): buona accuratezza nei bambini dopo i
5 anni.
4. Segni distintivi della sindrome:
• La mancanza di contatto oculare reciproco;
• Descrivono in maniera tecnica le cose che vedono;
• L’incapacità di capire il linguaggio simbolico
(Il bambino che ne è affetto, ad esempio, non mostra, porta, o indica oggetti di interesse per
altre persone);
• Sono dipendenti in modo rigido da abitudini, routine e rituali specifici;
• Presentano motivi stereotipati e ripetitivi come battere o torcere le mani e le dita,
compiere movimenti del corpo complessi
5. Terapie di cura assistita con gli animali (Pet Theray)
• La pet therapy prevede l’impiego di animali come tecnica d'intervento
per migliorare lo stato di salute di pazienti con problemi psico-fisici.
• L'animale diventa «co-terapeuta», «mediatore emozionale» dei processi
socio-relazionali, rappresentava un “ponte relazionale”, che favorisce
alleanza terapeutica e motivazione alla partecipazione attiva al
processo terapeutico.
• Nel 1953, Boris Levinson, neuropsichiatra americano, scoprì gli effetti
positivi del cane nella relazione con bambini affetti da autismo.
6. La pet therapy fa uso di molteplici figure professionali
• il medico;
• lo psicologo;
• il terapista della riabilitazione;
• l’assistente sociale;
• l’infermiere;
• l’insegnante;
• la pedagogista;
• il veterinario;
• l’etologo.
7. Gli obiettivi della Animal–Assisted (o Pet) Therapy riguardano
• la sfera cognitiva al fine di migliorare alcune capacità mentali e riguardanti il
pensiero;
• la sfera comportamentale per il controllo dell’iperattività, il rilassamento corporeo
e l’acquisizione di regole;
• la sfera psicosociale per migliorare le capacità d’interazione e relazionali;
• la sfera psicologicacon lo scopo di potenziare l’autostima.
Bisogna definire una chiara metodologia (precisione degli obbiettivi, dei tempi e
luoghi dell’intervento) e valutare i progressi in itinere.
L’elementofondamentale della Pet Therapyè il contattofisico[«A child who connectsto
a dog connects to the world»]
Il contatto corporeo con l’animale, soprattutto nei bambini, favorisce una
comunicazione primaria/immediata rispetto al linguaggio verbale, fornendo
tranquillità e sicurezza limitando lo stato ansiogeno; riduzione del ritmo cardiaco e
respiratorio; una calo della pressione arteriosa e del tono muscolare.
8. Esempi di Pet Therapy sono:
1. L’ippoterapia (terapia equina assistita)
Permette di superare danni sensoriali,
cognitivi e comportamentali attraverso
un'attività ludico-sportiva che si svolge a cavallo.
Il terapeuta chiede al paziente di assumere diverse posizioni, come :
• stare seduti;
• stare in piedi;
• sulle staffe;
• in sella senza usare le mani.
Il terapeuta analizza continuamente la risposta del paziente e regola il movimento del
cavallo di conseguenza
9. La donna della foto si chiama Temple Grandin. Ha la sindrome di Asperger, autismo ad
alto funzionamento.
Lei ha spiegato nel libro “Pensare in immagini” come funziona la mente di un bambino e
di una persona con autismo. È conosciuta per i suoi studi sulle mucche e per la
costruzione di una macchina, la Hug machine, macchina degli abbracci.
È un’apparecchiatura in grado di calmarla durante le sue crisi sensoriali, emotive o
relazionali.
10. 2. Dog Therapy (terapia assistita con i cani)
Seconda la ricerca, la presenza del cane in famiglie
con bambini autistici comporta:
• La diminuzione dell’ansia sociale;
• La diminuzione dei livelli di stress a livello familiare;
• La diminuzione dell’aggressività;
• La diminuzione degli scatti emotivi;
• La diminuzione del cortisolo in circolazione libera, l’ormone dello stress.
L’interazione con i cani fornisce al bambino autistico amore incondizionato
e compagnia. Si e dimostrato che la presenza del cane favorisce l’apertura al
mondo esterno, al dialogo e migliora la socievolezza
11. Efficaciadel terapiecon gli animali
Elementi essenziali
• Identificare livello di compromissione delle funzioni per definire gli obbiettivi;
• Identificare aree critiche di intervento (mirare il percorso terapeutico)
• Definire: tipologie di attività; scelta della coppia pet-partner; ambiente; presenza
dei genitori.
Linguaggio/attivazione emozionale richiedono che il paziente accetti l’animale come
interlocutore. Analisi a posteriori dei risultati ottenuti.