2. La difficoltà di misurare la propria attività
fisica
• il sistema di sorveglianza PASSI definisce sedentario
un adulto che non svolge un lavoro pesante e che nel
tempo libero fa meno di 10 minuti di attività
moderata o intensa al giorno
• Attività fisica moderata che per quantità, intensità e
durata comporti un leggero aumento della
respirazione e del battito cardiaco e una leggera
sudorazione (camminare in piano a passo sostenuto,
andare in bicicletta, ginnastica dolce, ballare, fare
giardinaggio o lavori di casa)
3. La difficoltà di misurare la propria attività
fisica
• Un adulto sedentario su
cinque percepisce il suo
livello di attività fisica
come sufficiente anche
se l’erronea
autopercezione è
complessivamente
diminuita, passando dal
23,7% del 2008 al 18,7%
del 2011.
4.
5. Benefici per gli adulti
• Paragonati alle persone meno attive, uomini e
donne più attivi hanno tassi inferiori di
mortalità per tutte le cause, malattia
coronarica del cuore, ipertensione, ictus
cerebrale, diabete di tipo 2, sindrome
metabolica, cancro del colon, cancro del seno
e depressione.
Sintesi tratta dalla rassegna delle evidenze scientifiche - parte A
delle linee guida del U.S. Physical Activity Guidelines Advisory
Committee
6. Benefici per gli adulti
• Ci sono prove molto forti a sostegno della
conclusione che, paragonate a persone meno attive,
gli adulti e gli adulti maturi attivi mostrano livelli più
alti di funzionalità cardiorespiratoria e forma
muscolare, hanno una massa e composizione
corporea più salutare, nonché un profilo bioumorale
più favorevole ai fini della prevenzione delle malattie
cardiovascolari e del diabete tipo 2 e per potenziare
la salute delle ossa.
8. E gli anziani?
• Oltre ai benefici dimostrati negli adulti, essere
fisicamente attivi è associato con migliori
livelli di funzionalità, minore rischio di cadere
e migliori funzioni cognitive
Sintesi tratta dalla rassegna delle evidenze scientifiche - parte A
delle linee guida del U.S. Physical Activity Guidelines Advisory
Committee
10. • Le raccomandazioni per la pratica di livelli adeguati di
attività fisica nelle persone sane sono condivise a
livello internazionale e dipendono in primo luogo
dall’età.
• È importante tenere conto che molte funzioni della
vita quotidiana sono occasioni alla portata di tutti
per la pratica dell’attività fisica.
• e nessuna delle più frequenti malattie croniche è
una controindicazione a uno stile di vita attivo.
11. Come misuriamo l’attività fisica?
• Per la maggior parte dei soggetti sedentari 3 MET
corrispondono a una camminata a passo sostenuto, ad
andare in bicicletta in piano o a salire le scale. Per
soggetti più attivi e allenati a una corsa leggera.
• Un’attività fisica di intensità moderata si può
raggiungere praticamente con tutte le attività sportive e
con una buona parte delle attività quotidiane
• Quando viene superata la soglia dei 6 MET l’attività
fisica si definisce elevata, determina sudorazione e fiato
corto.
12. CONTAPASSI
• È efficace per promuovere l’attività fisica e migliorare lo stato
di salute e permette di graduare l’allenamento
• Come riferimento 2000 passi di cammino veloce
corrispondono a circa 1,5 km in 15 minuti, quindi per praticare
adeguati livelli di attività fisica si raccomandano 4000 passi
(anche frazionati in più camminate di almeno10 minuti)
• Se il contapassi viene indossato ininterrottamente nella
giornata si consigliano generalmente 10.000 passi sia perché
vengono contati anche i passi non utili (di cammino lento o
per meno di 10 minuti consecutivi) sia perché a questo
numero ha un maggior impatto motivazionale.
13. FREQUENZA CARDIACA MASSIMALE
• La frequenza cardiaca massimale viene calcolata in
base all’età: 220 pulsazioni al minuto – età in anni
• Un’attività fisica moderata corrisponde al
raggiungimento di una frequenza pari al 60 – 75% di
quella massimale al picco dell’esercizio
14. SCALA DI BORG
• Strumento semiquantitativo che misura la
percezione soggettiva di tolleranza allo sforzo in
relazione alla frequenza cardiaca.
• È composta da una serie di 15 numeri crescente dal 6
al 20 dove il 6 corrisponde allo stato di riposo e il 20
a uno sforzo massimale.
• Chi compie l’attività deve indicare il numero che
meglio descrive l’intensità dello sforzo.
15.
16. TEST WALK AND TALK
• è un metodo semplice, informale ma molto efficace
per valutare in funzione della frequenza del respiro,
l’intensità dello sforzo in atto durante il cammino:
– Si è in grado di cantare: lo sforzo è troppo lieve e
bisogna aumentare la velocità
– Non si è in grado di parlare: lo sforzo è troppo
intenso e occorre rallentare
– Si è in grado di parlare ma non di cantare: lo
sforzo è di intensità moderata.