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COMPITO N° 3 – 22/06/2016
Riflessione meta cognitiva finale
Elaborare, sempre in forma libera ed anonima, una riflessione conclusiva con riferimento a:
1) i bisogni e le aspettative individuali dichiarati/e ad inizio corso
2) gli impegni condivisi, nelle tre dimensioni: io, il gruppo, il formatore.
Dopo aver partecipato attivamente al corso che mi ha coinvolto molto
emotivamente, anche merito del relatore, ieri ho capito una cosa: per quanto io mi
possa impegnare, lottare, fare autocritica, fare polemiche, socializzare le mie
opinioni, nel totale rispetto delle opinioni altrui secondo il Trattato sulla tolleranza
di Voltaire, le cose non cambieranno perché non c’è la volontà di rivoluzionare un
sistema così ben consolidato.
Comunque grazie molte Corrado, conoscendoti ho almeno respirato un po’ sul piano
di non sentirmi sola nel mondo della scuola.
Ripensando al primo incontro ho questi ricordi:
1) Speriamo che non mi annoio!
2) E se alla fine sarà come qualche altro corso?
3) Spero che il relatore mi dica qualcosa di nuovo.
Alla fine ho pensato:
1) Corso interessante
2) Come mi sono divertita
3) Mi piacerebbe ripetere l’attività con i miei alunni
4) Penso che molti abbiano riflettuto
5) Abbiamo prestato attenzione alle altre e Corrado ha messo a dura prova la sua
pazienza
6) Siamo un gruppo un po’ indisciplinato
7) Ci hai mostrato anche come un insegnante debba essere sempre padrone di sé,
mostrarsi calmo, interessato a tutti insomma ci hai dato anche una lezione di stile.
Il corso è stato per me importante perché partecipato e vissuto attivamente.
Avevo necessità di rivedere tanti aspetti e di confrontarmi con le altre colleghe.
Ascoltare le voci di tutte, condividere le ansie, le preoccupazioni, i dubbi e le
aspettative comuni.
Tutto ciò è stato possibile grazie al modo di porsi del nostro formatore che, a mio
avviso, ho sentito come uno di noi.
Per la prima volta, mi spiace che sia durato così poche ore e mi ha “messo” la voglia
di ricominciare con i miei bambini da subito.
Grazie.
Approccio socializzante; didattica utilizzata non solo di tipo erogativo; materiali
semplici di uso comune e linguaggi multimediali; modalità di svolgimento delle
attività sincrone e asincrone, partecipativa e individuali; valutazione di tipo
sommativa e legata al portfolio delle competenze; autovalutazione e crescita
dell’autostima.
Un ingranaggio che ha messo in moto: attenzione, ascolto, motivazione,
partecipazione, creatività.
Grazie a te, Corrado che ci hai accompagnato, sostenuto, incoraggiato.
Con te…un breve ma intenso viaggio!
Questo corso per me è stato RIVOLUZIONARIO, perché ha stravolto completamente
il mio modo di insegnare legato principalmente ai programmi, agli obiettivi, ai
contenuti …
Non cambierò al 100% ma, sicuramente, sarò meno legata a quei “benedetti
obiettivi” e più propensa ai reali bisogni degli alunni che saranno un po’ meno
soldatini e un po’ più bambini!
Il primo giorno del corso il nostro formatore ci ha chiesto di scrivere su dei post-it i
nostri bisogni formativi, le aspettative e l’impegno a livello personale e di gruppo
per la riuscita del corso.
Alla fine dello stesso posso dire che l’esito è stato superiore alle mie aspettative.
Non mi sono per niente annoiata, anzi, la capacità comunicativa di Corrado, ha reso
gli incontri dinamici ed interessanti, perché ha saputo trasmettere, partendo
dall’esperienza personale, le sue conoscenze sia legislative che didattiche.
Inoltre, nonostante non siamo riusciti, per questione di tempo, a svolgere attività di
gruppo, ho riscoperto la “bellezza” del nostro gruppo docente; un gruppo di belle
persone unite dall’amore per questo lavoro e da un unico obiettivo: migliorare la
qualità dell’insegnamento per il bene dei nostri giovani allievi.
Ho sempre pensato che insegnare è una missione e come tutte le missioni si opera
di cuore.; le aspettative inerenti ai corsi di aggiornamento, in genere, non sono mai
state molto alte, almeno le mie; ritengo che ogni corso ti possa lasciare qualcosa,
anche il più noioso….
Ma non mi sarei mai aspettata che questo corso mi avrebbe coinvolta così,
nonostante la stanchezza di fine anno le ore fluiscono veloci gli argomenti sono
interessanti, la tecnica ed il modo di esporli eccellente; io mi ritrovo in tante cose …
Ma quando mi guardo intorno e vedo com’è oggi la scuola … lo scoramento prende il
sopravvento.
Il formatore che dire … Uomo vero, preparato, coinvolgente “SOGNATORE”.
Mi ricorda i miei 18 anni e la voglia di rivoltare il mondo; la vita ci cambia e la realtà
prende il posto dei sogni …
Io penso che Corrado sia riuscito ad entrare in quello spiraglio di luce che ancora è
dentro di noi, sia riuscito a tirare fuori le emozioni e la voglia di continuare a credere
che tra i banchi si può davvero insegnare la vita!
Allora che dire 10 e lode al Formatore!
Osservazione finale 22/06/2016
Ecco qui, cala il sipario, si spengono le luci e il viaggio sulla comunicazione volge alla
sua conclusione.
Sono veramente poche le persone capaci di regalare profonde emozioni.
Lei è una di queste!! Si, proprio così “comunicare” dal mio punto di vista non
significa farsi “notare” ma piuttosto farsi “RICORDARE”.
Lei ha dimostrato che si può parlare di curricolo, di competenze, di valutazione
utilizzando componenti che fanno parte del nostro immaginario: canzoni, parole
immagini.
Ha “UMANIZZATO LE CONOSCENZE E LA STESSA FORMAZIONE”, permettendo a
ciascuna di noi di lasciarsi guidare da quelle “situazioni” che ci ispirano, che ci
sorprendono, che ci trasmettono un significato particolare, che ci commuovono e ci
dicono qualcosa di nuovo.
Per questo le dico mille volte “GRAZIE”. In questo breve periodo lei ha
rappresentato il “faro” che ha illuminato il mio percorso scolastico con umanità,
equilibrio e saggezza permettendomi di effettuare una vera introspezione
personale!!
Mi congratulo per lo splendido lavoro svolto, lascio l’anonimato (cosa non da poco)
e mi firmo … LA CORAZZATA!!!!
Il viaggio continua ma non sarà facile attuarlo senza di Lei!!!
PS: un grazie speciale va alla mia amica speciale Silvana grazie alla quale ho
partecipato a questa formazione !!!
RELAZIONE FINALE
MAGNIFICO, EMOZIONANTE, INTERESSANTE, COIVOLGENTE E potrei continuare all’infinito.
Da questo corso ho imparato a riflettere sulla mia professionalità, sulle mie competenze è servito a
migliorare la mia qualità professionale rendendomi più sicura.
Mi ha permesso di approfondire metodologie cooperative e inclusive, riflettendo anche su come lo spazio
fisico in cui avviene l’apprendimento può essere funzionale all’apprendimento stesso, se strutturato e
organizzato in modo efficace secondo la didattica che l’insegnante intende utilizzare, in modo particolare
ho potuto riflettere sugli aspetti positivi di impostare una didattica mettendo al centro una competenza.
Punti di forza del corso, che hanno inciso sulla mia professionalità sono stati in primis il formatore
(preparatissimo) e la collaborazione tra insegnanti di diversi ordini, la possibilità di condividere e osservare
la propria didattica attiva e cooperativa.
Il corso mi ha dato uno stimolo a lavorare secondo quest’ottica.
Per me sono stati pilastri su cui ho appoggiato questa formazione.
La formazione professionale non può essere personale, ogni processo di conoscenza è anche e soprattutto
un processo esperienziale, il gruppo è fondamentale.
La conoscenza è attiva, nel senso che, poiché avviene all’interno di un processo, è in grado di produrre
importanti livelli.
Se allarghiamo tutto ciò a livello di gruppo è facile immaginare come questo processo sia ancora più
imponente, se poi aggiungiamo anche l’esperienza eccoci nell’occhio di un vero e proprio “ciclone”.
Poi il gruppo ha di rimando rappresentato anche me, ho sentito tutte le parti di me, quella che sono, quella
che ero e quella che voglio essere.
Cosa dire del formatore, è una persona preparatissima, vera e autentica, perché l’ “autenticità” fa parte del
suo “ESSERE”, e traspare all’esterno quando vive i suoi valori, che sono le radici dell’apprendere e del saper
essere.
Ho osservato il modo di svolgere il suo ruolo, lo fa con l’ascolto, con attenzione e con amore.
Ci mette pathos, energia ed entusiasmo, ponendo attenzione verso ciò che necessita all’altro.
Questo richiede la consapevolezza, il vivere nel qui ed ORA e la fiducia nelle proprie capacità, negli altri e
nell’organizzazione, perché solo così si ha la capacità di ottenere.
Ha una vera passione per il proprio lavoro.
Ha saputo trasformare un gruppo in una squadra vincente, a condividere dei valori ed il riconoscimento
reciproco.
Ci ha insegnato a guardarsi negli occhi, alimentando la certezza di potercela fare.
GRAZIE CORRADO
Conclusione del corso
Voto alla soddisfazione: 8.
Il tempo è stato troppo breve per poter affrontare tutto l’argomento, che ho compreso essere inesauribile.
Troppe volte Corrado ha detto: “… Poi vi faccio vedere”, ma alla fine non è stato possibile “vedere” e io
spero ora di poter ritrovare qualcosa nel materiale che ci metterà a disposizione.
In merito ai bisogni e alle aspettative posso ritenermi soddisfatta sia per i contenuti (di cui dubitavo
all’inizio) ma soprattutto perché sono convinta che se in me c’è sempre questa voglia di migliorarmi, di
formarmi, di trovare strategie e metodologie nuove per un apprendimento sempre più significativo dei
bambini, vuol dire che sono “un’insegnante” che ama il suo lavoro, ma soprattutto ama i bambini e farebbe
di tutto affinchè loro amino la scuola come luogo di apprendimento, di socializzazione, di benessere
psicofisico.
Il mio approccio con loro partirà sempre dal cuore, continuerò sempre a coccolarli anche se non so se è per
questo che approfittano poi con la confusione, il continuo chiacchierare, scherzare e divertirsi. Ma quando
li vedo contenti di stare con me tutti i giorni, mi emoziono.
Il gruppo? Positivo soprattutto dopo aver letto le relazioni del primo incontro; non sapevo di avere tante
colleghe così sensibili, poetiche, disposte a mettersi in discussione e aperte al dialogo. Avremmo bisogno
però di incontrarci anche in seguito per vedere come attuare ciò che si è detto, anche se a piccoli passi, per
migliorare la nostra scuola e non solo la nostra classe.
Passiamo al relatore: convinto delle sue idee, preparato sull’argomento, disponibile all’ascolto e alla
collaborazione ma, allo stesso tempo, secondo me non ha detto tutto quello che avrebbe voluto.
Il metodo è stato interessante e da prendere in considerazione. Dio però, quanto parla!!
Grazie comunque per gli innumerevoli spunti di riflessione.
Non so se ho risposto alla traccia.
La mia esperienza durante questo corso sulle COMPETENZE è stata ben diversa da quella che mi aspettavo.
Hotrovato un ambiente sereno, giovane ed aperto al confronto: tutti i docenti con cui ho partecipato mi
hanno sostenuta, rispettata ad aiutata condividendo conoscenze ed informazioni con tutto il team di lavoro
ed acquisendo maggiori competenze ed autonomia.
Sono diventata parte di un gruppo e contestualmente ho potuto approfondire le tematiche relative alla
realtà scolastica che mi circonda, concretizzando quanto fino a poco tempo fa era teoria e molte volte
illusione, sogno …
Impostare nella scuola un curricolo che si ponga come obiettivo il conseguimento di COMPETENZE (non
solo conoscenze e abilità) da parte degli alunni, comporta una profonda revisione delle pratiche didattiche
e della visione stessa dell’insegnamento e del modo stesso di “fare scuola”.
E’ necessario, dunque, lavorare insieme, insegnanti ed allievi, genitori e comunità.
E’ questa, a mio avviso, la SFIDA per aiutare i giovani a diventare persone e cittadini capaci di acquisire i
saperi e di poterli utilizzare per la realizzazione di sé mettendoli al servizio della comunità, agendo in
autonomia e responsabilità ogni giorno.
COMPETENZE: sono la parola-chiave oggi, ormai più ricorrente in ambito operativo. E’ la capacità di
utilizzare in molteplici situazioni di vita, un insieme di conoscenze e abilità acquisite negli ambienti di
apprendimento formali ed informali.
IMPARARE AD IMPARARE: è alla base dell’apprendimento permanente ed è una delle mete fondanti
dell’istituzione scolastica secondo il Consiglio d’Europa.
Per cui concludo dicendo che spetta a noi docenti la sfida di promuovere apprendimenti efficaci orientati
alle competenze, per dimostrare ciò che si sa fare con quanto si è imparato.
A te, Corrado, il mio formatore, lascio il compito di migliorare le conoscenze, le capacità tecniche e
professionali, le abilità dei partecipanti.
A te il compito di costruire e consolidare i legami tra formazione e lavoro, attraverso la tua capacità
relazionale con gli utenti, perché lavorare a stretto contatto con le persone, soprattutto GRUPPO, è
un’esperienza che può davvero essere stimolante e di continuo miglioramento.
Ognuno di noi è UNICO e quindi di conseguenza anche la motivazione sarà unica per ogni singola persona.
L’Ascolto in primis, il gruppo poi; non ci rendiamo conto forse delle immense risorse che abbiamo nelle
nostre mani.
E, dulcis in fundo, il SORRISO che oggi manca in molte realtà in continua evoluzione, dove si ha il bisogno di
farlo, di sorridere al di là della formazione canonica, cioè di umanità.
Io penso che la strada è piena di ostacoli, piena di ma e di se, ma il mio motto è e resterà sempre questo ….
Crederci sempre, arrendersi mai !!!
Concludo con una frase che amo molto:
Non si progredisce cercando di migliorare ciò che è stato fatto, bensì cercando di realizzare ciò che ancora
non esiste (GIBRAN) …
Grazie Corrado per avermi donato tutto ciò …

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Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
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Riflessioni conclusive - IC "G. Bosco" Volla

  • 1. COMPITO N° 3 – 22/06/2016 Riflessione meta cognitiva finale Elaborare, sempre in forma libera ed anonima, una riflessione conclusiva con riferimento a: 1) i bisogni e le aspettative individuali dichiarati/e ad inizio corso 2) gli impegni condivisi, nelle tre dimensioni: io, il gruppo, il formatore.
  • 2. Dopo aver partecipato attivamente al corso che mi ha coinvolto molto emotivamente, anche merito del relatore, ieri ho capito una cosa: per quanto io mi possa impegnare, lottare, fare autocritica, fare polemiche, socializzare le mie opinioni, nel totale rispetto delle opinioni altrui secondo il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, le cose non cambieranno perché non c’è la volontà di rivoluzionare un sistema così ben consolidato. Comunque grazie molte Corrado, conoscendoti ho almeno respirato un po’ sul piano di non sentirmi sola nel mondo della scuola.
  • 3. Ripensando al primo incontro ho questi ricordi: 1) Speriamo che non mi annoio! 2) E se alla fine sarà come qualche altro corso? 3) Spero che il relatore mi dica qualcosa di nuovo. Alla fine ho pensato: 1) Corso interessante 2) Come mi sono divertita 3) Mi piacerebbe ripetere l’attività con i miei alunni 4) Penso che molti abbiano riflettuto 5) Abbiamo prestato attenzione alle altre e Corrado ha messo a dura prova la sua pazienza 6) Siamo un gruppo un po’ indisciplinato 7) Ci hai mostrato anche come un insegnante debba essere sempre padrone di sé, mostrarsi calmo, interessato a tutti insomma ci hai dato anche una lezione di stile.
  • 4. Il corso è stato per me importante perché partecipato e vissuto attivamente. Avevo necessità di rivedere tanti aspetti e di confrontarmi con le altre colleghe. Ascoltare le voci di tutte, condividere le ansie, le preoccupazioni, i dubbi e le aspettative comuni. Tutto ciò è stato possibile grazie al modo di porsi del nostro formatore che, a mio avviso, ho sentito come uno di noi. Per la prima volta, mi spiace che sia durato così poche ore e mi ha “messo” la voglia di ricominciare con i miei bambini da subito. Grazie.
  • 5. Approccio socializzante; didattica utilizzata non solo di tipo erogativo; materiali semplici di uso comune e linguaggi multimediali; modalità di svolgimento delle attività sincrone e asincrone, partecipativa e individuali; valutazione di tipo sommativa e legata al portfolio delle competenze; autovalutazione e crescita dell’autostima. Un ingranaggio che ha messo in moto: attenzione, ascolto, motivazione, partecipazione, creatività. Grazie a te, Corrado che ci hai accompagnato, sostenuto, incoraggiato. Con te…un breve ma intenso viaggio!
  • 6. Questo corso per me è stato RIVOLUZIONARIO, perché ha stravolto completamente il mio modo di insegnare legato principalmente ai programmi, agli obiettivi, ai contenuti … Non cambierò al 100% ma, sicuramente, sarò meno legata a quei “benedetti obiettivi” e più propensa ai reali bisogni degli alunni che saranno un po’ meno soldatini e un po’ più bambini!
  • 7. Il primo giorno del corso il nostro formatore ci ha chiesto di scrivere su dei post-it i nostri bisogni formativi, le aspettative e l’impegno a livello personale e di gruppo per la riuscita del corso. Alla fine dello stesso posso dire che l’esito è stato superiore alle mie aspettative. Non mi sono per niente annoiata, anzi, la capacità comunicativa di Corrado, ha reso gli incontri dinamici ed interessanti, perché ha saputo trasmettere, partendo dall’esperienza personale, le sue conoscenze sia legislative che didattiche. Inoltre, nonostante non siamo riusciti, per questione di tempo, a svolgere attività di gruppo, ho riscoperto la “bellezza” del nostro gruppo docente; un gruppo di belle persone unite dall’amore per questo lavoro e da un unico obiettivo: migliorare la qualità dell’insegnamento per il bene dei nostri giovani allievi.
  • 8. Ho sempre pensato che insegnare è una missione e come tutte le missioni si opera di cuore.; le aspettative inerenti ai corsi di aggiornamento, in genere, non sono mai state molto alte, almeno le mie; ritengo che ogni corso ti possa lasciare qualcosa, anche il più noioso…. Ma non mi sarei mai aspettata che questo corso mi avrebbe coinvolta così, nonostante la stanchezza di fine anno le ore fluiscono veloci gli argomenti sono interessanti, la tecnica ed il modo di esporli eccellente; io mi ritrovo in tante cose … Ma quando mi guardo intorno e vedo com’è oggi la scuola … lo scoramento prende il sopravvento. Il formatore che dire … Uomo vero, preparato, coinvolgente “SOGNATORE”. Mi ricorda i miei 18 anni e la voglia di rivoltare il mondo; la vita ci cambia e la realtà prende il posto dei sogni … Io penso che Corrado sia riuscito ad entrare in quello spiraglio di luce che ancora è dentro di noi, sia riuscito a tirare fuori le emozioni e la voglia di continuare a credere che tra i banchi si può davvero insegnare la vita! Allora che dire 10 e lode al Formatore!
  • 9. Osservazione finale 22/06/2016 Ecco qui, cala il sipario, si spengono le luci e il viaggio sulla comunicazione volge alla sua conclusione. Sono veramente poche le persone capaci di regalare profonde emozioni. Lei è una di queste!! Si, proprio così “comunicare” dal mio punto di vista non significa farsi “notare” ma piuttosto farsi “RICORDARE”. Lei ha dimostrato che si può parlare di curricolo, di competenze, di valutazione utilizzando componenti che fanno parte del nostro immaginario: canzoni, parole immagini. Ha “UMANIZZATO LE CONOSCENZE E LA STESSA FORMAZIONE”, permettendo a ciascuna di noi di lasciarsi guidare da quelle “situazioni” che ci ispirano, che ci sorprendono, che ci trasmettono un significato particolare, che ci commuovono e ci dicono qualcosa di nuovo. Per questo le dico mille volte “GRAZIE”. In questo breve periodo lei ha rappresentato il “faro” che ha illuminato il mio percorso scolastico con umanità, equilibrio e saggezza permettendomi di effettuare una vera introspezione personale!! Mi congratulo per lo splendido lavoro svolto, lascio l’anonimato (cosa non da poco) e mi firmo … LA CORAZZATA!!!! Il viaggio continua ma non sarà facile attuarlo senza di Lei!!! PS: un grazie speciale va alla mia amica speciale Silvana grazie alla quale ho partecipato a questa formazione !!!
  • 10. RELAZIONE FINALE MAGNIFICO, EMOZIONANTE, INTERESSANTE, COIVOLGENTE E potrei continuare all’infinito. Da questo corso ho imparato a riflettere sulla mia professionalità, sulle mie competenze è servito a migliorare la mia qualità professionale rendendomi più sicura. Mi ha permesso di approfondire metodologie cooperative e inclusive, riflettendo anche su come lo spazio fisico in cui avviene l’apprendimento può essere funzionale all’apprendimento stesso, se strutturato e organizzato in modo efficace secondo la didattica che l’insegnante intende utilizzare, in modo particolare ho potuto riflettere sugli aspetti positivi di impostare una didattica mettendo al centro una competenza. Punti di forza del corso, che hanno inciso sulla mia professionalità sono stati in primis il formatore (preparatissimo) e la collaborazione tra insegnanti di diversi ordini, la possibilità di condividere e osservare la propria didattica attiva e cooperativa. Il corso mi ha dato uno stimolo a lavorare secondo quest’ottica. Per me sono stati pilastri su cui ho appoggiato questa formazione. La formazione professionale non può essere personale, ogni processo di conoscenza è anche e soprattutto un processo esperienziale, il gruppo è fondamentale. La conoscenza è attiva, nel senso che, poiché avviene all’interno di un processo, è in grado di produrre importanti livelli. Se allarghiamo tutto ciò a livello di gruppo è facile immaginare come questo processo sia ancora più imponente, se poi aggiungiamo anche l’esperienza eccoci nell’occhio di un vero e proprio “ciclone”. Poi il gruppo ha di rimando rappresentato anche me, ho sentito tutte le parti di me, quella che sono, quella che ero e quella che voglio essere. Cosa dire del formatore, è una persona preparatissima, vera e autentica, perché l’ “autenticità” fa parte del suo “ESSERE”, e traspare all’esterno quando vive i suoi valori, che sono le radici dell’apprendere e del saper essere. Ho osservato il modo di svolgere il suo ruolo, lo fa con l’ascolto, con attenzione e con amore. Ci mette pathos, energia ed entusiasmo, ponendo attenzione verso ciò che necessita all’altro. Questo richiede la consapevolezza, il vivere nel qui ed ORA e la fiducia nelle proprie capacità, negli altri e nell’organizzazione, perché solo così si ha la capacità di ottenere. Ha una vera passione per il proprio lavoro. Ha saputo trasformare un gruppo in una squadra vincente, a condividere dei valori ed il riconoscimento reciproco. Ci ha insegnato a guardarsi negli occhi, alimentando la certezza di potercela fare. GRAZIE CORRADO
  • 11. Conclusione del corso Voto alla soddisfazione: 8. Il tempo è stato troppo breve per poter affrontare tutto l’argomento, che ho compreso essere inesauribile. Troppe volte Corrado ha detto: “… Poi vi faccio vedere”, ma alla fine non è stato possibile “vedere” e io spero ora di poter ritrovare qualcosa nel materiale che ci metterà a disposizione. In merito ai bisogni e alle aspettative posso ritenermi soddisfatta sia per i contenuti (di cui dubitavo all’inizio) ma soprattutto perché sono convinta che se in me c’è sempre questa voglia di migliorarmi, di formarmi, di trovare strategie e metodologie nuove per un apprendimento sempre più significativo dei bambini, vuol dire che sono “un’insegnante” che ama il suo lavoro, ma soprattutto ama i bambini e farebbe di tutto affinchè loro amino la scuola come luogo di apprendimento, di socializzazione, di benessere psicofisico. Il mio approccio con loro partirà sempre dal cuore, continuerò sempre a coccolarli anche se non so se è per questo che approfittano poi con la confusione, il continuo chiacchierare, scherzare e divertirsi. Ma quando li vedo contenti di stare con me tutti i giorni, mi emoziono. Il gruppo? Positivo soprattutto dopo aver letto le relazioni del primo incontro; non sapevo di avere tante colleghe così sensibili, poetiche, disposte a mettersi in discussione e aperte al dialogo. Avremmo bisogno però di incontrarci anche in seguito per vedere come attuare ciò che si è detto, anche se a piccoli passi, per migliorare la nostra scuola e non solo la nostra classe. Passiamo al relatore: convinto delle sue idee, preparato sull’argomento, disponibile all’ascolto e alla collaborazione ma, allo stesso tempo, secondo me non ha detto tutto quello che avrebbe voluto. Il metodo è stato interessante e da prendere in considerazione. Dio però, quanto parla!! Grazie comunque per gli innumerevoli spunti di riflessione. Non so se ho risposto alla traccia.
  • 12. La mia esperienza durante questo corso sulle COMPETENZE è stata ben diversa da quella che mi aspettavo. Hotrovato un ambiente sereno, giovane ed aperto al confronto: tutti i docenti con cui ho partecipato mi hanno sostenuta, rispettata ad aiutata condividendo conoscenze ed informazioni con tutto il team di lavoro ed acquisendo maggiori competenze ed autonomia. Sono diventata parte di un gruppo e contestualmente ho potuto approfondire le tematiche relative alla realtà scolastica che mi circonda, concretizzando quanto fino a poco tempo fa era teoria e molte volte illusione, sogno … Impostare nella scuola un curricolo che si ponga come obiettivo il conseguimento di COMPETENZE (non solo conoscenze e abilità) da parte degli alunni, comporta una profonda revisione delle pratiche didattiche e della visione stessa dell’insegnamento e del modo stesso di “fare scuola”. E’ necessario, dunque, lavorare insieme, insegnanti ed allievi, genitori e comunità. E’ questa, a mio avviso, la SFIDA per aiutare i giovani a diventare persone e cittadini capaci di acquisire i saperi e di poterli utilizzare per la realizzazione di sé mettendoli al servizio della comunità, agendo in autonomia e responsabilità ogni giorno. COMPETENZE: sono la parola-chiave oggi, ormai più ricorrente in ambito operativo. E’ la capacità di utilizzare in molteplici situazioni di vita, un insieme di conoscenze e abilità acquisite negli ambienti di apprendimento formali ed informali. IMPARARE AD IMPARARE: è alla base dell’apprendimento permanente ed è una delle mete fondanti dell’istituzione scolastica secondo il Consiglio d’Europa. Per cui concludo dicendo che spetta a noi docenti la sfida di promuovere apprendimenti efficaci orientati alle competenze, per dimostrare ciò che si sa fare con quanto si è imparato. A te, Corrado, il mio formatore, lascio il compito di migliorare le conoscenze, le capacità tecniche e professionali, le abilità dei partecipanti. A te il compito di costruire e consolidare i legami tra formazione e lavoro, attraverso la tua capacità relazionale con gli utenti, perché lavorare a stretto contatto con le persone, soprattutto GRUPPO, è un’esperienza che può davvero essere stimolante e di continuo miglioramento. Ognuno di noi è UNICO e quindi di conseguenza anche la motivazione sarà unica per ogni singola persona. L’Ascolto in primis, il gruppo poi; non ci rendiamo conto forse delle immense risorse che abbiamo nelle nostre mani. E, dulcis in fundo, il SORRISO che oggi manca in molte realtà in continua evoluzione, dove si ha il bisogno di farlo, di sorridere al di là della formazione canonica, cioè di umanità. Io penso che la strada è piena di ostacoli, piena di ma e di se, ma il mio motto è e resterà sempre questo …. Crederci sempre, arrendersi mai !!! Concludo con una frase che amo molto: Non si progredisce cercando di migliorare ciò che è stato fatto, bensì cercando di realizzare ciò che ancora non esiste (GIBRAN) …
  • 13. Grazie Corrado per avermi donato tutto ciò …