IV° Convegno CKBG - Pavia 29-31 gennaio 2014
S. Annese & M.A. Impedovo
Università degli Studi di Bari –
Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione
La dimensione pragmatica della partecipazione in comunità professionali technology-based
ConvegnoCKBG2014 - Annese & Impedovo - La dimensione pragmatica della partecipazione in comunità professionali technology-based
1. LA DIMENSIONE
PRAGMATICA DELLA
PARTECIPAZIONE IN
COMUNITÀ
PROFESSIONALI
TECHNOLOGY-BASED
IV Congresso Nazionale CKBG
“Tecnologia e Leggerezza” ovvero come rimuovere ‘peso’
dagli individui, organizzazioni, comunità, città
Pavia, 29-31 Gennaio 2014
S. Annese, M. A. Impedovo
Università degli Studi di Bari –
Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione
E-mail: susanna.annese@uniba.it, aimpedovo@gmail.com
2. TEORIE DI RIFERIMENTO
Workplace studies (Luff, Hindmarsh e Heath,
2000)
Focus
sulla sostenibilità sociale (Bansal, 2005) quale
soddisfacimento dei bisogni e delle attese anche delle
forze sociali esterne all’impresa (Van Marrewijk,
2003).
Lo
sviluppo sostenibile è possibile nelle Comunità di
pratica (Wenger, 1998) quando è sostenuto da
relazioni collaborative, che creano reti sociali
supportive (Degli Antoni & Sacconi, 2011).
3. CONTESTO DI RICERCA
Progetto Di.Co.Te. (Discourses in Communities of
Practice Through Technology) di PMI pugliesi
Percorso di training per favorire la partecipazione
mediata da tecnologia (sito web e gruppo Facebook), di 3
sessioni implementate in 14 PMI totali. Ciascuna
sessione è stata guidata da uno specifico script
appositamente messo a punto.
Raccolta dati durante il training attraverso:
Intervista
Compilazione di una storia d’uso con Thinking aloud;
Videoregistrazione delle visite aziendali e delle attività
online
5. OBIETTIVI DI RICERCA
Analizzare le dinamiche di costruzione
partecipazione mediata dalla tecnologia nell’arco
tre sessioni del training formativo.
Indagare le dinamiche pragmalinguistiche
relazioni partecipative, verificando l’impatto
mediazione tecnologica nel contesto comunitario.
della
delle
delle
della
CORPUS DEI DATI
Nel presente studio sono state analizzate 9 interviste
effettuate con 3 PMI newcomer nelle 3 sessioni di
training.
6. METODOLOGIA
Il lavoro si fonda su una precedente analisi del contenuto con il
software ATLAS.ti, in cui sono state indagate le dinamiche
comunicative della partecipazione attraverso le occorrenze e cooccorrenze di categorie pertinenti.
Griglia ad albero di nr 54 categorie raggruppate gerarchicamente in 5
macrocategorie.
7. PROCEDURA D’ANALISI
Acquisire solo le co-occorrenze prodotte dalla
precedente analisi del contenuto
Rintracciarne le porzioni testuali per
categorizzarle alla luce della teoria degli Atti
linguistici di Austin (1962).
Individuare gli atti illocutori e perlocutori
Eseguire “un’analisi della direzionalità” nel
rapporto di elicitazione tra gli uni e gli altri.
Sistematizzare in una griglia riassuntiva l’analisi
della direzionalità per ogni singola sessione
(tempo I, II e III) del training formativo, per le 3
PMI indagate.
8. ANALISI DEI DATI
PERCENTUALI TOTALI DELLE CO-OCCORRENZE
TEMPO I TEMPO II TEMPO III
Neg.Dir.Uni.Coco.->Rel.Dir.Uni.Coll.
38,09%
6,25% 27,27%
Neg.Dir.Uni.Esp.->Rel.Dir.Uni.Cor.Pos.
19,04% 21,87%
9,09%
Rel.Dir.Uni.Att.->Agent.Az.
9,52%
0%
0%
Bag.Tecn.->Rel.Dir.Uni.Att.
9,52%
0%
0%
Neg.Dir.Uni.Coco.->Bag.Cond.Conc.
9,52%
0%
0%
Neg.Dir.Uni.Coco.->Bag.Pr.Tecn.
4,76%
3,12%
0%
Neg.Dir.Uni.Esp.->Rel.Dir.Uni.Coll.
4,76%
6,25%
9,09%
Bag.Tecn.->Neg.Dir.Uni.Coco.
4,76% 12,50%
6,81%
Neg.Dir.Uni.Coco.->Rel.Dir.Uni.Cor.Pos.
0%
3,12% 15,91%
Agent.Az.->App.Att.Loc.
0%
6,25% 10,61%
Neg.Dir.Uni.Esp.->Rel.Dir.Uni.Att.
0% 12,50%
0%
Bag.Cond.Conc.->Bag.Cond.Pr.Tecn.
0%
9,37%
0%
Bag.Cond.Pr.Tecn.->Rel.Dir.Uni.Att.
0%
9,37%
0%
Rel.Ind.Imp.Coll.->Rel.Ind.Uni.Coll.
0%
6,25%
0%
App.Att.Loc.->Agent.Az.
0%
6,25%
0%
App.Att.Loc.->Ne.Dir.Uni.Coco.
0%
0%
3,03%
Agent.Az.->Neg.Dir.Uni.Coco.
0%
0%
5,30%
App.Pros.Dist.->Rel.Dir.Uni.Coll.
0%
0%
2,27%
Neg.Dir.Uni.Coco.->App.Att.Loc.
0%
0%
4,54%
Neg.Dir.Uni.Coco.->Agent.Az.
0%
0%
5,30%
Rel.Dir.Uni.Coll.->App.Pros.Loc.
0%
0%
0,75%
La negoziazione elicita
categorie relazionali:
negoziare qualcosa secondo
una dinamica co-costruttiva
o espressiva innesca una
relazione rispettivamente
collaborativa e di cortesia
positiva in modo da porre le
basi di una partecipazione
attiva.
La dinamica di negoziazione
co-costruttiva elicita la
condivisione di un bagaglio
concettuale nella I sessione
di training. Gli artefatticoncetto sono alla base della
costruzione degli artefattistrumento, infatti il bagaglio
tecnologico elicita una
relazione attiva sempre
nella I sessione.
9. RISULTATI
Dimensione Negoziazione
comprende aspetti quali l’impegno reciproco, la partecipazione e
reificazione (Wenger, 1998).
La categoria partecipativa “Negoziazione” elicita la categoria
“Relazione”, nello specifico la dinamica co-costruttiva della
negoziazione elicita una relazione collaborativa nella
partecipazione.
La negoziazione elicita la co-costruzione di un repertorio
condiviso prima concettuale e poi tecnologico, soprattutto nella
prima sessione. Nella seconda e nella terza sessione il rapporto di
elicitazione decade poiché gli usi della tecnologia sono stati cocostruiti nella prima.
La conseguenza di questa dinamica è che, già nella prima
sessione, la relazione partecipativa attiva elicita un'agentività
aziendale.
11. Dimensione Agentività
Delinea i partecipanti della comunità quali attori
rappresentanti l’azienda di provenienza.
Nella
prima sessione l’agentività aziendale è elicitata
da una relazione attiva per diventare elicitante verso
un senso di appartenenza attuale e locale nella
seconda sessione;
Nella
terza sessione negoziazione co-costruttiva e
agentività aziendale si elicitano reciprocamente
portando la dinamica co-costruttiva a elicitare
direttamente il senso di appartenenza attuale e locale.
13. DISCUSSIONE
Lettura longitudinale delle dinamiche di costruzione
pragmalinguistica della partecipazione.
L’evoluzione innescata dal training formativo
comporta che relazione collaborativa e negoziazione
co-costruttiva generino l’integrazione dell’artefatto
tecnologico a favore di un’agentività che, seppure
limitata alla propria azienda, innesca un senso di
appartenenza circoscritto al qui e ora delle relazioni
comunitarie.
14. CONCLUSIONI
Tra individualità e membership, la collaborazione
consente la co-costruzione dell’uso delle tecnologie.
La pratica collaborativa si configura come la capacità
–mediata dalla tecnologia- del sistema di far evolvere
la tensione tra “agency” e “communion” (van
Marrewijk, 2003) della comunità verso nuove forme
sociali di sostenibilità.
Il processo collaborativo attivato grazie alla
mediazione delle tecnologie permette la costruzione di
reti sociali inclusive e sostenibili (Hutton, 1995).
15. BIBLIOGRAFIA
Austin, J. L. (1962). How to Do Things with Words. Oxford: Clarendon.
Bansal, P. (2005). Evolving sustainably: A longitudinal study of corporate
sustainable development. Strategic Management Journal, 26, 197-218.
Degli Antoni, G. &Sacconi, L. (2011). Modeling Cognitive Social Capital and
Corporate Social Responsibility as Preconditions for Sustainable Networks of
Relations, in Sacconi L. and Degli Antoni G. (eds), Social Capital, Corporate Social
Responsibility, Economic Behavior and Performance, Palgrave MacMillan, pp. 161239.
Luff, P., Hindmarsh, J., Heath, C., (2000). Workplace Studies: Recovering Work
Practice and Informing System Design. Cambridge University Press, Cambridge.
Van Marrewijk, M. (2003). Concept and definitions of CSR and corporate
sustainability: between agency and communion. In Journal of Business Ethics, 44,
95-105.
Wenger, E. (1998). Communities of Practice: learning, Meaning, and Identity.
Cambridge: University Press, Cambridge.
La negoziazione elicita categorie relazionali: negoziare qualcosa secondo una dinamica co-costruttiva o espressiva innesca una relazione rispettivamente collaborativa e di cortesia positiva in modo da porre le basi di una partecipazione attiva.
La dinamica di negoziazione co-costruttiva elicita la condivisione di un bagaglio concettuale nella I sessione di training. Gli artefatti-concetto sono alla base della costruzione degli artefatti-strumento, infatti il bagaglio tecnologico elicita una relazione attiva sempre nella I sessione.
Il valore della I sessione decresce al II tempo (6,25%), ma poi cresce in modo considerevole nel III tempo (27,27%).
Neg.Dir.Uni.Esp ->Rel.Dir.Uni.Cor.Pos. (21,87%), ma descresce nel III tempo (9,09%) in quanto si ha un aumento graduale della Relazione Diretta Università Collaborativa nei tre i tempi.
Rel.Dir.UniAttiva solo nel II tempo (12,50%): questo fenomeno indica probabilmente che i processi relazionali pian piano si sono evoluti fino a raggiungere e far crescere un tipo di Relazione Diretta Università Collaborativa.
Bag.ConCon ->Bag.Con.Proc.Tecn (9,37%) e, conseguentemente, una elicitazione del Bagaglio Condiviso Procedurale Tecnologico verso la Relazione Diretta Università Attiva. Questo possiamo interpretarlo alla luce della considerazione che le imprese hanno già condiviso tra di loro il sapere tecnologico, che diventa quindi implicito nel processo. Nel III tempo tale dato si riduce poiché il Bagaglio è stato già avviato e assorbito nei primi due tempi.