L’innovazione organizzativa attraverso il Project Cycle Management: l’esperienza dell’ASL Città di Torino - Premio Qualità 2017/2018 (*) - Prima edizione elettronica: Dicembre 2018 | ISBN: 978-88-943964-0-9 | Edizioni Asl Città di Torino | WWW.ASLCITTADITORINO.IT
MULTISTEP MULTI NETWORK NELLA CURA DELLE PERSONE ADULTE CON DISTURBI DELLO SPRETTO AUTISTICO
1. Multistep-multi network model nellaMultistep-multi network model nella
cura delle persone adulte con disturbicura delle persone adulte con disturbi
dello spettro autisticodello spettro autistico
Roberto KellerRoberto Keller
ROMINA CASTALDO
STEFANIA BARI
STEFANI BRIGHENTI
ANGELA ARESI
GABRIELLA TOCCHI
Centro pilota Regione PiemonteCentro pilota Regione Piemonte
Disturbi spettro autisticoDisturbi spettro autistico
in età adulta DSM ASL Città di Torinoin età adulta DSM ASL Città di Torino
2. I disturbi dello spettro autistico sono
disturbi neuroevolutivi su base genetica ad
insorgenza precoce e interessamento
multisistemico (intestinale, immunitario,
etc) che tendono a permanere lifetime.
Vi è un ampia articolazione clinica da
forme a basso funzionamento/maggiore
necessità di supporto (con disabilità
intellettiva) a forme ad alto funzionamento
(HFA e Asperger).
3. 1.1. CHIARIRE I MODELLI DI RIFERIMENTOCHIARIRE I MODELLI DI RIFERIMENTO
2.2. CONOSCENZA DEL PAZIENTE E DELLACONOSCENZA DEL PAZIENTE E DELLA
FAMIGLIAFAMIGLIA
3.3. VALUTAZIONE TESTISTICAVALUTAZIONE TESTISTICA
4.4. VALUTAZIONE MEDICAVALUTAZIONE MEDICA
5.5. CONOSCENZA DEL CONTESTO DI VITACONOSCENZA DEL CONTESTO DI VITA
1.1. CHIARIRE I MODELLI DI RIFERIMENTOCHIARIRE I MODELLI DI RIFERIMENTO
2.2. CONOSCENZA DEL PAZIENTE E DELLACONOSCENZA DEL PAZIENTE E DELLA
FAMIGLIAFAMIGLIA
3.3. VALUTAZIONE TESTISTICAVALUTAZIONE TESTISTICA
4.4. VALUTAZIONE MEDICAVALUTAZIONE MEDICA
5.5. CONOSCENZA DEL CONTESTO DI VITACONOSCENZA DEL CONTESTO DI VITA
Step del percorso di diagnosi e di diagnosiStep del percorso di diagnosi e di diagnosi
differenziale psicopatologicadifferenziale psicopatologica
Step del percorso di diagnosi e di diagnosiStep del percorso di diagnosi e di diagnosi
differenziale psicopatologicadifferenziale psicopatologica
4. NETWORK MODELNETWORK MODEL:: creazione di una rete territorialecreazione di una rete territoriale
intorno al paziente e con lo stesso sin dal momento diintorno al paziente e con lo stesso sin dal momento di
valutazione diagnostica e formulazione del progettovalutazione diagnostica e formulazione del progetto
individualizzato nel contesto di vita della persona, conindividualizzato nel contesto di vita della persona, con
interazione continua nel corso dell’interventointerazione continua nel corso dell’intervento
NETWORK MODELNETWORK MODEL:: creazione di una rete territorialecreazione di una rete territoriale
intorno al paziente e con lo stesso sin dal momento diintorno al paziente e con lo stesso sin dal momento di
valutazione diagnostica e formulazione del progettovalutazione diagnostica e formulazione del progetto
individualizzato nel contesto di vita della persona, conindividualizzato nel contesto di vita della persona, con
interazione continua nel corso dell’interventointerazione continua nel corso dell’intervento
NPINPI
PsichiatriaPsichiatria
NPINPI
PsichiatriaPsichiatria
Ambulatorio AutismoAmbulatorio Autismo
adulti ASL Toadulti ASL To
Ambulatorio AutismoAmbulatorio Autismo
adulti ASL Toadulti ASL To
Percorso sociale (IC,Percorso sociale (IC,
UMVD, doveUMVD, dove
richiesto)richiesto)
Percorso sociale (IC,Percorso sociale (IC,
UMVD, doveUMVD, dove
richiesto)richiesto)
Centri abilitativiCentri abilitativi
esterni , scuola,esterni , scuola,
percorsipercorsi
lavoro,lavoro,
Centri abilitativiCentri abilitativi
esterni , scuola,esterni , scuola,
percorsipercorsi
lavoro,lavoro,
5. LE PROSPETTIVE:LE PROSPETTIVE:
CREARE LA RETECREARE LA RETE
REGIONALEREGIONALE
per un progetto socio-per un progetto socio-
sanitariosanitario
LE PROSPETTIVE:LE PROSPETTIVE:
CREARE LA RETECREARE LA RETE
REGIONALEREGIONALE
per un progetto socio-per un progetto socio-
sanitariosanitario
ASL PIEMONTESIASL PIEMONTESI
Referente autismoReferente autismo
ASL PIEMONTESIASL PIEMONTESI
Referente autismoReferente autismo
ASL TO CENTROASL TO CENTRO
PILOTA ADULTIPILOTA ADULTI
ASL TO CENTROASL TO CENTRO
PILOTA ADULTIPILOTA ADULTI
ASSESSORATO E CONSIGLIOASSESSORATO E CONSIGLIO
REGIONE PIEMONTEREGIONE PIEMONTE
Linee di indizzo 2009Linee di indizzo 2009
Dgr 7178-2014; CoordinamentiDgr 7178-2014; Coordinamenti
autismo; Dgr novembre 2016autismo; Dgr novembre 2016
ASSESSORATO E CONSIGLIOASSESSORATO E CONSIGLIO
REGIONE PIEMONTEREGIONE PIEMONTE
Linee di indizzo 2009Linee di indizzo 2009
Dgr 7178-2014; CoordinamentiDgr 7178-2014; Coordinamenti
autismo; Dgr novembre 2016autismo; Dgr novembre 2016
SCUOLA,SCUOLA,
UNIVERSITA’UNIVERSITA’
SCUOLA,SCUOLA,
UNIVERSITA’UNIVERSITA’
CONSORZI ECONSORZI E
COMUNICOMUNI
CONSORZI ECONSORZI E
COMUNICOMUNI
FAMIGLIE EFAMIGLIE E
ASSOCIAZIONIASSOCIAZIONI
FAMIGLIE EFAMIGLIE E
ASSOCIAZIONIASSOCIAZIONI
6. Fasi del progettoFasi del progetto
Obiettivi generali: organizzare un servizio regionale
per ASD in età adulta; definire un modello diagnostico
e di intervento; riproducibilità del modello nelle altre
ASL Piemontesi; creare una rete regionale per ASD in
età adulta; gestione delle comorbidità mediche in ASD
con protocolli multispecialistici
Obiettivi specifici: creare dei progetti di intervento
personalizzati per ASD in età adulta e sviluppo della
rete diagnostico-assistenziale a livello locale; creare
una rete con altre specialità mediche
7. ProgettoProgetto
a)utilizzo di una modalità diagnostico e progettuale
abilitativa specifica per ASD in età adulta (multistep
model) e diffusione regionale del modello attraverso
formazioni per le ASL regionali organizzati in
collaborazione con le ASL del Piemonte
b) individuazione di referenti ASD adulti in ogni ASL
e creazione di un network e formazione del network
(network regionale) da parte del Centro pilota
8. c) individuazione di referenti di altre specialità
mediche per la diagnosi e cura di comorbidità mediche
in ASD e screening per ASD in sindrome di Down,
genetico e metabolico in ASD (network
polispecialistico)
d) collaborazione con l’Istituto superiore di Sanità e la
Direzione sanità della Regione piemonte per la
diffusione e l’implementazione dei modelli di network
(descritto sul rapporto Istisan 2017 e creazione di linee
di indirizzo regionali) (network nazionale)
e) organizzazione di evento formativo aziendale ASL
Città di Torino (seminario tenutosi il 17 ottobre 2017
con oltre 200 partecipanti)