3. Di cosa parleremo
1 Didattica e
2Come si apprende (e come 3 La cultura
relazione si dovrebbe apprendere) partecipativa
educativa nella scuola italiana della scuola
Strumenti
6 5 4
La LIM: come si Classi 2.0 e contenuti
collaborativi e di
lavora, come si digitali (Learning
condivisione (il Blog
adopera Objects e Assets)
didattico)
4. Il problema iniziale
I temi da cui partire sono due:
La Didattica
La Relazione educativa
A questi si aggiunge la variabile
delle Tecnologie digitali, che sono strumenti (e
non fini) di rimediazione del setting didattico.
4
5. La Didattica
» Come avviene il
rinnovamento del Ambito della mediazione
curricolo? tra l’insegnare e
l’apprendere.
» Cosa implica una
didattica per competenze? Scienza della relazione
tra l’insegnare e
l’apprendere all’interno
di un contesto.
5
6. Il contesto educativo
È il luogo dell’intreccio formativo, della
tessitura di una serie complessa di
processi cognitivi e dinamiche relazionali:
Insegnamento
Apprendimento E per le competenze?
Relazioni Agire sul fare, sul
Componenti emotive produrre, sul realizzare, sul
(di motivazione o di demotivazione). collaborare, sull’organizzazion
e di scenari (stendere una
relazione scritta; risolvere un
caso; trovare una soluzione;
risalire alla causa; simulare
una situazione).
6
7. La relazione educativa
Nella scuola la qualità della
relazione tra gli insegnanti e
gli alunni è centrale ma
appare con grande evidenza
come la didattica non sempre
tenga presente questo
aspetto.
Prevale la Logica lineare (Top-
Down) rispetto alla Logica
circolare.
7
8. Quali sono le tre attività che pratichi più frequentemente
durante le lezioni?
Valori in percentuale [Fonte: IPSOS MORI 2007]
Copiare alla lavagna 52
Ascoltare lunghe lezioni dell'insegnante 33
Discutere in classe 29
Prendere appunti mentre l'insegnante parla 25
Lavorare in piccolo gruppo per risolvere problemi 22
Pensare tranquillamente ai fatti miei 22
Bere acqua quando voglio 17
Discutere con l'insegnante del mio lavoro 16
Studiare con il supporto del computer 16
Ascolare musica di sottofondo 10 La ricerca è stata effettuata
Imparare cose correlate al mondo reale 10
in Inghilterra.
National Student Survey (NSS).
Muovermi all'interno della scuola 9 Assessment of the 2007 Optional
Insegnare ai miei compagni di classe (tutoring) 8 Items Statistical Report
8
Costruire schemi o mappe che mi aiutino a… 7
9. Quali sono i tre modi di apprendere che preferisci?
Valori in percentuale [Fonte: IPSOS MORI 2007]
Lavorare e studiare in gruppo 55
Apprendere facendo cose pratiche 39
Apprendere con i miei amici 35
Apprendere usando il computer 31
Studiare da solo 21
Apprendere dall'insegnante 19
Apprendere dagli amici 16
Apprendere analizzando casi pratici 14
Studiare con i miei genitori 12
Apprendere facendo 9 La ricerca è stata effettuata
Studiare in silenzio 9
in Inghilterra.
National Student Survey (NSS).
Apprendere copiando 8 Assessment of the 2007 Optional
Studiare al museo o in biblioteca 5 Items Statistical Report
9
Apprendere dagli altri 3
10. La logica circolare della didattica
Comunicazione, e non
semplice trasmissione di
contenuti
Circolarità
Ascolto reciproco
Flessibilità dell’itinerario
Dimensione collaborativa
e cooperativa
10
12. COME SI APPRENDE NELLA SCUOLA ITALIANA
Attività di apprendimento
Definire, Descrivere,
Leggere Elencare, Spiegare, Ripetere
10% di ciò che leggiamo
20% di ciò che ascoltiamo Ascoltare Risultati di apprendimento
Vedere Immagini
30% di ciò che vediamo Guardare un video Dimostrare, Applicare,
Fare Pratica
50% di ciò che vediamo Visitare una Mostra/un Luogo
e ascoltiamo Osservare una Dimostrazione
70% di ciò che Partecipare ad un Workshop
Progettare Lezioni collaborative
diciamo e scriviamo Analizzare, Definire,
Creare, Fare valutazioni
90% di ciò che Simulare, predisporre o condurre una lezione
facciamo Progettare/Realizzare una Presentazione
12
13. LA SITUAZIONE NELLA SCUOLA ITALIANA
» Che ruolo svolgono le tecnologie digitali?
» Quale formazione per i docenti?
» Le criticità delle tecnologie.
Insegnare e apprendere non sono sinonimi:
possiamo insegnare - e insegnare bene - senza
che gli studenti imparino.
G. M. Bodner, Constructivism: A Theory of Knowledge.
13
14. LA SITUAZIONE NELLA SCUOLA ITALIANA
» Il miglioramento nei rendimenti
scolastici degli alunni non
dipende dall’uso delle
tecnologie.
» Ma può essere stimolato dalla capacità con cui
l’insegnante riesce a sviluppare le potenzialità aggiuntive
delle tecnologie (condivisione-collaborazione;
attualizzazione dei contenuti; role-play; problem
solving, riflessività).
14
15. LA SITUAZIONE NELLA SCUOLA ITALIANA
1
L’apprendimento come fenomeno complesso non può più essere
confinato nei tempi e nelle modalità dettate dalla scuola. Sono i
dati a confermarlo.
2
Non è possibile pensare che gli studenti possano
autoeducarsi attraverso la rete senza la mediazione
formativa degli insegnanti.
3
Le tecnologie dell’ultima generazione
permettono una dimensione
partecipativa che apre alla relazione.
15
17. CULTURA PARTECIPATIVA
Il modello della cultura partecipativa è la risposta all’esplosione
delle tecnologie digitali.
È un paradigma che vede la scuola in prima linea come soggetto
educativo di questo processo.
È un secondo livello di complessità della media education perché
implica un diverso e maggiore coinvolgimento relazionale e
sociale.
Exploration: capacità di trovare, esplorare e selezionare le informazioni.
Expression: capacità di adoperare i media per
esprimere, comunicare, ecc.
Exchange: la capacità di lavorare con altri, scambiare idee, condividere
17
18. CULTURA PARTECIPATIVA
Richiede Affiliazione e Appartenenza ad un gruppo
Prevede l’espressione creativa dei singoli
È strutturata sulla condivisione e sulla collaborazione
I contenuti da studiare diventano progetti/problemi
La modalità di apprendimento privilegia il Problem solving
Insiste sulla ricostruzione del legame sociale
Propone un’idea della scuola come comunità di apprendimento
18
Favorisce forme di tutoring implicito
19. CLASSI 2.0
19
» Rispetto al tema del setting
d’aula, le tecnologie 2.0
(LIM, file sharing, cloud
computing, tablet, web
2.0, ecc.) hanno innescato
un processo di
trasformazione della classe
in un complesso ambiente
di apprendimento.
20. CLASSI 2.0
20
» La LIM costituisce un hub
digitale, uno snodo
all’interno di una
configurazione più ampia che
connette dispositivi personali
di studenti
(tablet, netbook, smartphon
e…) con la rete
esterna, creando un ponte tra
ambiente scolastico e ambito
domestico.
21. I contenuti digitali per la scuola
Cambia il ruolo dell’insegnante
che è in grado di produrre
contenuti per la formazione:
» assets e oggetti digitali,
» learning objects
e-books, enhanced books,
» libri di testo digitali.
21
22. I contenuti digitali per la scuola
Quale destino per il libro?
Dal cartaceo
al libro a realtà mista.
Il libro deve essere qualcosa di piacevole, dove si
può non solo leggere, ma colorare, trasformare,
fare, disfare, ampliare, ridere, inventare, riflettere.
The Design of a Mixed-Reality Book:
Alberto Manzi, Perché un nuovo libro di lettura?
Is It Still a Real Book?
22
23. I contenuti digitali per la scuola
» I contenuti digitali
dell’Agenzia Nazionale per
la Scuola.
» I docenti: produttori di
contenuti (attraverso le
piattaforme e-learning; i
blog; i wiki; i social
network) integrando i
devices (dispositivi) con le
risorse della rete.
23 http://risorsedocentipon.indire.it/home_piattaforma/
24. I contenuti digitali per la scuola
» Modelli e strategie per la
didattica 2.0: utilizzo
interconnesso di tecnologie
interattive per
l’apprendimento (dalla LIM ai
dispositivi personali one-to-
one).
Da una scuola trasmissiva
al collaborative learning
24
25. I contenuti digitali per la scuola
» Dopo il dispositivo
» La LIM è una superficie dove narrativo,
le informazioni, le la LIM permette una
conoscenze, i dati si diversa configurazione del
costruiscono, si setting di apprendimento.
assemblano, si confrontano » La LIM permette di
visivamente e
lavorare sugli oggetti in
concettualmente.
modo diverso e consente
un apprendimento molto
più dinamico e
interoperativo.
25
26. COSA È POSSIBILE FARE CON LA LIM?
Allo stato attuale della ricerca 26
pedagogica non esiste alcuna
evidenza scientifica sul fatto che
la LIM produca un miglioramento
negli apprendimenti degli
studenti.
Quanto contano
Tuttavia la LIM è in grado di l’interesse e la motivazione?
attivare nella didattica una serie di
potenzialità:
interesse, attenzione, coinvolgim
ento.
27. COSA È POSSIBILE FARE CON LA LIM?
27
» Può favorire un ripensamento delle modalità di insegnamento
delle discipline.
» Permette agli insegnanti la riusabilità dei propri materiali
didattici.
» Produce come effetto secondario un innalzamento delle
competenze digitali.
» Aumenta la partecipazione degli studenti alla lezione.
» Si integra con il lavoro di gruppo (WebQuest, Modello Jigsaw).
28. COSA È POSSIBILE FARE CON LA LIM?
» Consente la visualizzazione dei concetti attraverso
grafica, mappe, immagini, foto e filmati.
28
» Nel caso di una lezione frontale, la LIM fornisce una
strutturazione tassonomica dei concetti-chiave e della
riflessione
» Stimola l’attenzione, l’interesse, la motivazione.
» Aiuta gli insegnanti a pianificare e strutturare meglio le
lezioni.
» Consente un uso integrato delle tecnologie (PC, internet, CD
didattici, Tablet), dei contenuti digitali
(presentazioni, LO, video e
filmati, podcasting, esercitazioni), delle metodologie
(Blog, scrittura Wiki, WebQuest).
29. CRITICITÀ
La formazione dei docenti.
» Molta alfabetizzazione – Poca specializzazione.
29
Il fattore Tempo.
» Per lavorare con le tecnologie digitali dell’ultima
generazione è necessario preparare materiali e
condizioni didattiche per lo svolgimento delle lezioni.
La carenza o la inadeguatezza infrastrutturale.
» Connessioni di rete non solo negli uffici amministrativi o
nei laboratori, ma soprattutto nelle aule
La ridondanza tecnologica e l’eccesso di utilizzo.
» Esasperazione dell’effetto whow
30. Contesti operativi con la LIM
Lavoro in classe
LIM
Immagini
Contenuti Lavoro individuale
testuali
Filmati
Brainstorming Analisi del testo
Scheda di
WWW
Mappa approfondimento
concettuale
Community on line WebQuest
Condivisione file Ricerca guidata
Blog
30
Commento Lavoro di gruppo
Lavoro on line
31. Contesti operativi con la LIM
Presentazione di LIM
materiali e contenuti
Riferimento
ai contenuti testuali
Didattica frontale
Contenuti Immagini
Strumento
testuali
ingrandimento
Utilizzo e valorizzazione
delle conoscenze Filmati
pregresse Analisi
e commento in classe
Brainstorming
Composizione sulla LIM WWW
Mappa
concettuale
Esplorazione
31
Sintesi e
Didattica
rielaborazione delle Analisi delle risorse
partecipativa
informazioni
32. Contesti operativi con la LIM
Il Lavoro individuale
• Esercitazioni alla lavagna
Analisi del testo
• Analisi dei testi
• Produzione di schede di
approfondimento da
condividere e presentare in
classe mediante la LIM Scheda di
approfondimento
• L’accento viene posto sulla
produzione di materiale da
parte degli alunni e guidata
dall’insegnante.
Esercitazioni
alla lavagna
32
33. Contesti operativi con la LIM
WebQuest
Il Lavoro on line
• Partecipazione al Blog di classe Ricerca guidata
attraverso commenti ai post
Blog dell’insegnante
• Utilizzo della WebQuest come
modalità di ricerca e
Commento rielaborazione di contenuti Lavoro di gruppo
individuali e/o di gruppo
• Condivisione dei materiali prodotti
in una web community
Community on line
Condivisione file
33
34. Learning Object
I Learning Object sono
composti di Assets cioè di
unità semplici di informazioni
modulari, facilmente
interscambiabili e
componibili.
• Si crea una cartella con
all’interno tutti gli oggetti
digitali per costruire la
lezione (testo, video,
immagini, commenti audio,
link esterni ecc.).
• Si richiamano i materiali
sulla LIM.
34
35. Assets e oggetti digitali
Video
Testo Immagini
Risorse Internet
Giuseppe Ungaretti nasce ad
Alessandria d'Egitto nel
1888, da genitori toscani
emigrati. Dopo gli studi liceali
si trasferisce a Parigi, dove
frequenta l'università e
conosce esponenti della cultura
francese, come i pittori Braque
e Picasso, gli scrittori
Apollinaire e Breton …
35 Fotogramma dal film Uomini contro (1970) di F. Rosi
http://www.youtube.com/watch?v=y5FPHZmmN9I
36. Collaborazione e Condivisione 36
Più persone possono Cloud Computing
modificare
contemporaneamente un
singolo documento e non è
più necessario aspettare il
proprio turno o gestire più
versioni.
Blog
Il lavoro di gruppo è
importante e le funzionalità
di creazione condivisa sono
di grande aiuto. File Sharing
37. Collaborazione e Condivisione 37
Quali sono le tecnologie che
possono essere coinvolte nei
processi di insegnamento?
» Piattaforme open source – come i
Blog, i Wiki;
» Social media, per il file sharing e la
creazione di gruppi;
» Strumenti Voip, per collegarsi a
distanza e di attivare meccanismi di
tutoring e di coaching;
» Cloud computing, per conservare-
condividere documenti o lavorare su
applicativi anche complessi
direttamente in rete.
38. Funzione 1. Didattica con la LIM
Analisi del testo con
penna ed evidenziatore
38
39. Funzione 2. Didattica con la LIM
Presentazione di una
timeline
Giacomo Leopardi:
la biografia letteraria
in sintesi
39
40. Funzione 3.
Presentazione di una Didattica con la LIM
TimeMap interattiva
disponibile in rete
Il Risorgimento e
l’Unità d’Italia
40 http://www.educational.rai.it/timemap
41. Funzione 4. Didattica con la LIM
Mappa concettuale con
CMapTools
?
http://cmap.ihmc.us/
41
42. Didattica con la LIM
Funzione 5.
Mappe tematiche
con Power Point
42 http://www.nytimes.com/2010/04/27/world/27powerpoint.html?_r=2&
43. Didattica con la LIM
Funzione 6.
Analisi del testo
con penna ed
evidenziatore
43
44. Didattica con la LIM
Funzione 7.
Introdurre l’argomento
attraverso un video e
allegati
Il nome della rosa: dal film al testo e ritorno
44
Nel Blog della Classe Virtuale
si veda il percorso Come ti racconto il Medioevo
45. Didattica con la LIM
Funzione 8.
Introdurre l’argomento
attraverso video e
brainstorming
www.medita.rai.it
You Tube
Archivio Luce
Indire
ecc.
45
46. Didattica con la LIM
Funzione 9.
Descrivere l’opera con la
penna interattiva e il
riflettore
46