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SEMINARI SULLA FORMAZIONE
Carlo Mariani – ricercatore INDIRE
Liceo «Pascoli»
VialeDon Minzoni, 58 – 50129 Firenze
Valutazione
Valutazione per
competenze
Scenari didattici
PCTO
Risultati di
apprendimento
Rubriche di valutazione
Unità di Apprendimento
Situazioni
didattiche
Curricolo
simulativo
Compiti
autentici
Orientamento
Competenze
Trasversali
Didattica
orientativa
Scuola – Lavoro
Didattica
per scenari
Obiettivo di competenza
• Saper impiegare modalità
di valutazione differenziate
a seconda dei contesti di
apprendimento.
• Saper realizzare rubriche
di valutazione.
Obiettivo di competenza
• Saper ideare e realizzare
uno scenario didattico.
• Saper progettare un
compito autentico. Obiettivo di competenza
• Saper progettare un PCTO.
• Saper orientare con le
discipline.
Competenze
Costrutto di competenza
Com’è fatta una
competenza?
Le competenze
nei Licei
Il linguaggio della
competenza
Obiettivo di competenza
• Saper declinare una
competenza.
• Saper progettare unità di
apprendimento per
competenze.
ARCHITETTURA
INTERSEZIONI
Unità di
Apprendimento
Risultatidi
apprendimento
Rubriche
di valutazione
Valutazioneper
competenze
Costrutto di
competenza
Com’è fatta una
competenza?
Situazioni
didattiche
Compiti
autentici
Orientamento
Competenze
Trasversali
Didattica
orientativa
Scuola– Lavoro
Le competenze
nei Licei
Didattica
per scenari
Valutazione
Competenze
Scenari didattici
PCTO
Il linguaggio
dellacompetenza
Curricolo
simulativo
• Che cos’è una competenza? Quali sono le competenze giuste che servono agli
studenti? Che relazione c’è tra conoscenze e competenze?
• Come si valuta e come si certifica una competenza?
• Come osservare, documentare e misurare le competenze trasversali?
• Come si costruisce una competenza: i descrittori
• I compiti autentici ➔ Video ScreenCast: I compiti autentici
• Partire dal documento di lavoro in piattaforma.
LABORATORIO DI ESPERIENZE
IL CONFRONTO SUI TEMI
Seminario 2 QUALI COMPETENZE?
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CHE COS’È UNA COMPETENZA?
• In un testo composto negli anni trenta del Novecento, Dewey
osservava che l’insegnante ha spesso la tendenza a
concentrare la propria attenzione su ciò che si sta svolgendo in
classe in quel momento: se l’alunno compie progressi
nell’apprendimento della grammatica o dell’aritmetica.
In questo modo – scrive Dewey – l’insegnante rischia:
di trascurare il sottostante processo di
formazione di abiti, attitudini e interessi
permanenti.
5 di 30
CHE COS’È UNA COMPETENZA?
• La competenza è una forma più complessa della nostra
conoscenza, una struttura di lunga durata che si costruisce nel
tempo prolungato del processo formativo, nel tempo
educativo della nostra vita, e che la scuola può soltanto
avviare, indirizzare, mettere in moto senza tuttavia prevederne
gli esiti, gli sviluppi, le sfaccettature che assumerà in futuro.
6 di 30
LA LEZIONE DEI MAESTRI
Il mio professore di filosofia del liceo aveva costruito la sua didattica su tre capisaldi: la prelettura, la ricerca
personale e le interrogazioni programmate. […] Le sue interrogazioni richiedevano di gestire parti cospicue di programma,
di sapersi orientare in esse, di organizzare il proprio tempo di studio quotidiano. In quelle interrogazioni la prima domanda
era lasciata a ciascuno di noi: ci veniva chiesto di individuare un tema, di svolgere su di esso una ricerca, di restituire alla
classe i risultati raggiunti. Eravamo chiamati a scrivere sulla lavagna lo schema del nostro lavoro, a indicare la bibliografia,
a presentare oralmente alla classe il risultato della nostra ricerca. La presentazione diventava occasione per fare domande,
richiedere approfondimenti, portare obiezioni a quanto veniva affermato. […] Raramente ricordo occasioni in cui il
professore avesse gestito il tempo classe con una classica lezione frontale: e di sicuro le lezioni più belle erano proprio quelle
in cui si partiva da un problema riscontrato, da una domanda particolarmente sfidante.
Molto più tardi compresi cosa racchiudesse quel «metodo» in termini di saggezza didattica. Chiedeva a ciascuno di noi di:
- Individuare un tema di ricerca;
- Trovare informazioni pertinenti, selezionarle, farne sintesi;
- Imparare a organizzare le proprie informazioni ai fini della loro esposizione (lo schema);
- Presentare in poco tempo il proprio lavoro;
- Imparare a fare domande, a trovare punti criticabili nel lavoro altrui, a sostenere una discussione argomentando le
proprie scelte e controargomentando alle osservazioni altrui;
- Leggere un testo, imparare a riconoscere le sue parti poco chiare o criticabili, esprimere in forma di domanda quanto
riscontrato.
Oggi si direbbe che il mio professore di filosofia promuoveva una «scuola delle competenze», ovvero che attraverso la sua
didattica quel che più gli premeva non era di promuovere da parte nostra l’appropriazione delle informazioni, ma di
insegnarci a operare sulla e con la conoscenza in base a un «sapere di azione» fatto di intelligenza situazionale,
metacognizione, consapevolezza critica.
Pier Cesare Rivoltella, Fare didattica con gli EAS, Brescia, La Scuola, 2013, pp. 43-44 [con alcuni brevi tagli].
7 di 30
LE COMPETENZE NEI LICEI
La cultura liceale consente di
approfondire e sviluppare conoscenze
e abilità, maturare competenze e
acquisire strumenti nelle aree:
Metodologica; Logico-argomentativa;
Linguistica e comunicativa; Storico-
umanistica; Scientifica, matematica e
tecnologica.
Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei Area storico
umanistica
Area
scientifica,
matematica e
tecnologica
Area logico
argomentativa
Area
metodologica
Area
linguistica e
comunicativa
Risultati di
apprendimento
in termini di
competenze
8 di 30
IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE
• Il Profilo educativo, culturale e professionale (PECUP) definisce e
circoscrive una serie di metodologie integrate per lo sviluppo degli
apprendimenti: si tratta di modalità e strumenti che sono finalizzati
al presidio del processo di insegnamento, di cui la scuola si fa carico
attraverso la sua capacità progettuale anche «attraverso il
confronto tra le componenti della comunità educante, il
territorio, le reti formali e informali».
• Questa attività di progettazione trova il suo sbocco naturale nel Piano
Triennale dell’Offerta Formativa ed è predisposta attraverso una
precisa architettura e tassonomia:
9 di 30
IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE
• lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
• la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
• l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici,
scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d’arte;
• l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche;
• la pratica dell’argomentazione e del confronto;
• la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e
personale;
• l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.
10 di 30
IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE
• Aver acquisito un metodo di studio
autonomo e flessibile, che consenta di
condurre ricerche e approfondimenti
personali e di continuare in modo efficace
i successivi studi superiori, naturale
prosecuzione dei percorsi liceali, e di
potersi aggiornare lungo l’intero arco della
propria vita.
• Essere consapevoli della diversità dei
metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari
ed essere in grado di valutare i criteri di
affidabilità dei risultati in essi raggiunti.
• Saper compiere le necessarie
interconnessioni tra i metodi e i contenuti
delle singole discipline.
• Saper sostenere una propria tesi e saper
ascoltare e valutare criticamente le
argomentazioni altrui.
• Acquisire l’abitudine a ragionare con
rigore logico, ad identificare i problemi e a
individuare possibili soluzioni.
• Essere in grado di leggere e interpretare
criticamente i contenuti delle diverse
forme di comunicazione.
Area Metodologica Area Logico argomentativa
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IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE
• Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: 1) dominare la scrittura
in tutti i suoi aspetti; 2) saper leggere e comprendere testi complessi; 3) curare
l’esposizione orale.
• Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze
comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento.
• Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre
lingue moderne e antiche.
• Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare,
fare ricerca, comunicare.
Area Linguistica e comunicativa
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IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE
• Conoscere i presupposti culturali e la natura
delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed
economiche, con riferimento particolare all’Italia
e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che
caratterizzano l’essere cittadini.
• Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai
contesti geografici e ai personaggi più
importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto
europeo e internazionale, dall’antichità sino ai
giorni nostri.
• Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni
uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti
(territorio, regione, localizzazione, scala,
diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del
luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi
informativi geografici, immagini, dati statistici,
fonti soggettive) della geografia per la lettura dei
processi storici e per l’analisi della società
contemporanea.
• Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura
e della tradizione letteraria, artistica, filosofica,
religiosa italiana ed europea attraverso lo studio
delle opere, degli autori e delle correnti di
pensiero più significativi e acquisire gli strumenti
necessari per confrontarli con altre tradizioni e
culture.
• Essere consapevoli del significato culturale del
patrimonio archeologico, architettonico e
artistico italiano, della sua importanza come
fondamentale risorsa economica, della necessità
di preservarlo attraverso gli strumenti della
tutela e della conservazione.
• Collocare il pensiero scientifico, la storia delle
sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni
tecnologiche nell’ambito più vasto della storia
delle idee.
• Saper fruire delle espressioni creative delle arti e
dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la
musica, le arti visive.
• Conoscere gli elementi essenziali e distintivi
della cultura e della civiltà dei paesi di cui si
studiano le lingue.
Area storico-umanistica
13 di 30
IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE
• Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper
utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i
contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della
descrizione matematica della realtà.
• Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle
scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia),
padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche
per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.
• Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e
telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere
la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e
modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di
procedimenti risolutivi.
Area Scientifica, matematica e tecnologica
14 di 30
QUANTE
DEFINIZIONI CI
SONO DEL
CONCETTO DI
COMPETENZA?
Da un modello prestazionale
della competenza
A un modello
trasformazionale della
competenza
Prospettive
Adeguamento alle esigenze del
mondo del lavoro
La competenza come
occasione e presupposto per
trasformare il modello
didattico
15 di 30
COME DEFINIRE IL CONCETTO DI COMPETENZA?
Cinque minuti di «storia della competenza»
La competenza come una somma di parti
(conoscenze, abilità, capacità)
La competenza [può essere concepita] come un insieme articolato
di elementi: le capacità, le conoscenze, le esperienze finalizzate. La
capacità in termini generali può essere definita come la dotazione
personale che permette di eseguire con successo una
determinata prestazione, quindi la possibilità di riuscita
nell’esecuzione di un compito o, in termini più vasti, di una
prestazione lavorativa. L’esperienza finalizzata consiste nell’aver
sperimentato particolari attività lavorative, o anche extralavorative,
che hanno consentito di esercitare, provare, esprimere le capacità
e le conoscenze possedute dalla persona.
W. Levati, M. Saraò, Il modello delle competenze, Franco Angeli, Milano
1998
La competenza come performance, quindi come un
requisito relativo alpiano organizzativo e non alla
persona [tende a favorire“dizionari di competenze” di
matriceneo-tayloristica]
Competenza: la capacità di mettere in atto, in situazione di lavoro, un
comportamento conforme agli standard richiesti. Il concetto di
competenza incorpora la padronanza di significative skill e
conoscenzetecnicheel’abilitàdiapplicaretaliskilleconoscenzealfine
di risolvere problemi e rispondere alle contingenze, nonché l’abilità di
trasferirle anuovesituazioninelcontestooccupazionale.
InvestorsinPeopleUK, The InvestorsinPeopleStandard,London 1996
Insieme di parti
Performance
16 di 30
COME DEFINIRE IL CONCETTO DI COMPETENZA?
Cinque minuti di «storia della competenza»
La competenza come modello tripartito. Questa
articolazione è proposta da ISFOL e prevede:
◼ competenze di base: competenze nella lingua madre e nella
lingua straniera, nel campo dell’informatica, competenze
scientificheematematiche,problemsolvingecc.;
◼ competenze professionali: più strettamente legate a specifici
contestiprofessionali(tecnologiche,commerciali,giuridicheecc.);•
◼ competenze trasversali: identificate come diagnosticare,
relazionarsi,affrontare ecc.
ISFOL, Unità capitalizzabili e crediti formativi. Metodologie e strumenti di
lavoro, FrancoAngeli, Milano1997
Modello ISFOL
La competenza come l’atto della mobilitazione
efficace della persona di fronte a problemi (OCDE, Le
Boterf).
La competenza non è uno stato od una conoscenza posseduta. Non
è riducibile né a un sapere, né a ciò che si è acquisito con la
formazione. [...] La competenza non risiede nelle risorse (conoscenze,
capacità) da mobilizzare, ma nella mobilizzazione stessa di queste
risorse. [...]. Qualunque competenza è finalizzata (o funzionale) e
contestualizzata: essa non può dunque essere separata dalle proprie
condizioni di “messa in opera”. [...] La competenza è un saper agire (o
reagire) riconosciuto. Qualunque competenza, per esistere, necessita
delgiudizioaltrui.
G. Le Boterf, De la compétence, Les éditions de l’Organisation, Paris
1994
Mobilitazione efficace
17 di 30
COME DEFINIRE IL CONCETTO DI COMPETENZA?
Cinque minuti di «storia della competenza»
Comprovata capacità di utilizzare conoscenze,
abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in
situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale
e personale. Nel contesto del Quadro Europeo delle
Qualifiche le competenze sono descritte in termini di
responsabilità e autonomia.
RaccomandazionedelParlamentoeuropeoedelConsigliodel23aprile2008sullacostituzione
delQuadroeuropeodellequalificheperl’apprendimentopermanente(2008/C111/01).
Definizione UE - 2008 Competenze UE - 2018
18 di 30
• La competenza si
manifesta durante il
processo di esecuzione
e attraverso la
realizzazione di un
prodotto;
• Il contenuto della
competenza è molto più
ricco di una semplice
informazione,
conoscenza o abilità.
COME DEFINIRE IL CONCETTO DI COMPETENZA?
• Gli ingredienti che
compongono una
competenza necessitano
di molte risorse
informative.
• La competenza assume
un senso se è sviluppata
in un contesto situato
(o simulato).
• La competenza è una
forma in evoluzione e in
trasformazione.
• La competenza favorisce
autonomia,
responsabilità, spirito
di iniziativa, autocritica,
collaborazione.
COM’È FATTA UNA COMPETENZA?
Gli aspetti
operativi
Le dimensioni
della competenza
I processi
di apprendimento
Teoriche Il Sé Cognitive
Pratiche L’Altro Pratiche
Conoscenze
Disposizione
ad agire
Abilità
Contesto
situato
Compito
Prodotto
Che cosa sa Che cosa sa fareCome si relaziona
Competenza
20 di 30
COM’È FATTA UNA COMPETENZA?
Conoscenze Abilità Competenze
Indicano il risultato dell’assimilazione di
informazioni (fatti, principi, teorie e pratiche,
relative ad un ambito disciplinare) attraverso
l’apprendimento
Indicano la capacità di applicare le
conoscenze per portare a termine compiti e
risolvere problemi. Le abilità sono descritte
come cognitive (uso del pensiero logico,
intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano
l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali,
strumenti).
Indicano la capacità di usare in un
determinato contesto conoscenze, abilità e
capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di
studio e nello sviluppo professionale e/o
personale; il complesso delle competenze
dà la padronanza in termini di autonomia e
responsabilità.
Esempio dagli Assi culturali
Conoscenze Abilità Competenze
Principali strutture grammaticali della lingua
italiana
Elementi di base delle funzioni della lingua
Lessico fondamentale per la gestione di semplici
comunicazioni orali in contesti formali e informali
Contesto, scopo e destinatario della comunicazione
Codici fondamentali della comunicazione orale,
verbale e non verbale
Principi di organizzazione del discorso descrittivo,
narrativo, espositivo, argomentativo
Comprendere il messaggio contenuto in un testo
orale
Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti
di un testo orale
Esporre in modo chiaro logico e coerente esperienze
vissute o testi ascoltati
Riconoscere differenti registri comunicativi di un
testo orale
Affrontare molteplici situazioni comunicative
scambiando informazioni, idee per esprimere anche
il proprio punto di vista
Individuare il punto di vista dell’altro in contesti
formali ed informali
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed
argomentativi indispensabili per gestire l’interazione
comunicativa verbale in vari contesti.
21 di 30
COME VIENE DESCRITTA UNA COMPETENZA?
Competenza Target La padronanza della lingua madre
Dominio della competenza:
• Raggruppamento delle capacità,
conoscenze e/o delle abilità
• Descrittori di ciò che sa fare
l’alunno
• Obiettivi specifici di
apprendimento
◼ Adattare la propria modalità di lettura allanatura del testo proposto
◼ Utilizzarele proprie capacità di ragionamento per migliorarela lettura
◼ Estrapolarein forma orale o scritta i contenuti essenziali di un testo
◼ Comprendere un testo a partiredai suoi elementi espliciti o impliciti
◼ Scrivere un breve testo coerente e corretto ortograficamente a partireda
istruzione date
22 di 30
COME VIENE DESCRITTA UNA COMPETENZA?
Competenza Target
Illustrare e interpretare un fenomeno storico, culturale o
scientifico
Dominio della competenza:
• Raggruppamento delle capacità,
conoscenze e/o delle abilità
• Descrittori di ciò che sa fare
l’alunno
• Obiettivi specifici di
apprendimento
◼ Riformularele informazioni sul fenomeno utilizzando un lessico specifico
◼ Trovareesempi di fatti e fenomeni collegati all’argomento
◼ Classificareil fenomeno all’interno di categorie e/o tipologie tipiche della
disciplina
◼ Estrapolareidee e concetti da testi di riferimento che si riferiscanoal
fenomeno
◼ Ricostruire le connessioni di causa-effetto o la contestualizzazione
dell’argomento trattato
◼ Individuare analogie e differenze tra le diverse interpretazioni che hanno per
oggetto l’argomento trattato
23 di 30
IL DOMINIO DI COMPETENZA
Dominio di competenza
Area di pertinenza cognitiva e
concettuale della competenza
◼ Riformularele informazionisul fenomeno utilizzando
un lessico specifico
◼ Trovareesempidi fatti e fenomenicollegati
all’argomento
◼ Classificareil fenomeno all’internodi categoriee/o
tipologietipiche della disciplina
◼ Estrapolareidee e concetti da testi di riferimento che
si riferiscanoal fenomeno
◼ Ricostruirele connessionidi causa-effetto o la
contestualizzazione dell’argomento trattato
◼ Individuareanalogiee differenzetra le diverse
interpretazioniche hanno per oggetto l’argomento
trattato
Illustrare e interpretare un
fenomeno storico, culturale
o scientifico
24 di 30
COME SI LAVORA CON LE COMPETENZE?
Lettura del compito
Messa a fuoco della
situazione
Controllo
Regolazione
Attivazione di
strategie di azione
Sensibilità al contesto
Disponibilità ad agire
SAPER FARE
MOTIVAZIONE
Risorse
cognitive
Conoscenze
e abilità
25 di 30
QUALI SONO I PASSAGGI-CHIAVE DELLA COMPETENZA?
Messa a fuoco del compito
Autoregolazione
Strategie di azione
1
3
2
26 di 30
IL LINGUAGGIO DELLA COMPETENZA
◼ Cogliere … (elementi chiave, collegamenti e relazioni, …)
◼ Identificare … (dati e incognite, obiettivi, punti non chiari, …)
◼ Individuare … (elementi chiave, collegamenti e relazioni, risorse necessarie, …)
◼ Localizzare … (informazioni, concetti, …)
◼ Riconoscere …(situazioni problematiche, informazioni date e informazioni
mancanti, …)
◼ Scegliere … (le risorse più opportune, …)
◼ Selezionare … (le risorse più opportune, …)
Descrittori: Messa a fuoco del compito
27 di 30
IL LINGUAGGIO DELLA COMPETENZA
Descrittori: Strategie di azione
◼ Organizzare (contenuti, processi, eventi)
◼ Pianificare (sequenze di azioni, processi, ipotesi di
lavoro, strategie)
◼ Produrre (prodotti, progetti, sintesi, schede)
◼ Progettare (soluzioni, strategie)
◼ Rappresentare graficamente … (contenuti, processi,
problemi, soluzioni, strategie)
◼ Realizzare (prodotti, elaborati)
◼ Riassumere/Sintetizzare (contenuti, processi)
◼ Ricavare (implicazioni, conclusioni, sintesi)
◼ Riutilizzare (fonti, documenti scritti e/o iconografici,
modelli, regole)
◼ Spiegare (fenomeni, processi)
◼ Trovare similarità e differenze in … (contenuti,
processi)
◼ Utilizzare un modello per … (risolvere un problema)
◼ Utilizzare una procedura per… (risolvere un
problema
◼ Adoperare/Adottare (linguaggi, comportamenti)
◼ Analizzare (contenuti, processi)
◼ Attribuire (punti di vista, posizioni)
◼ Calcolare (applicando algoritmi)
◼ Classificare (contenuti, processi, soluzioni)
◼ Confrontare (contenuti, processi, soluzioni, strategie)
◼ Costruire (prodotti)
◼ Descrivere (oggetti, fenomeni, processi, soluzioni)
◼ Determinare (risultati, soluzioni, ipotesi di lavoro,
strategie
◼ Dimostrare (soluzioni)
◼ Eseguire (procedure)
◼ Formulare/Riformulare (piani di azione, ipotesi di
lavoro, strategie, soluzioni)
◼ Ideare (soluzioni, strategie)
◼ Ipotizzare (soluzioni, strategie)
◼ Operare (collegamenti, deduzioni, sintesi, implicazioni)
28 di 30
IL LINGUAGGIO DELLA COMPETENZA
◼ Argomentare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un
problema, …)
◼ Chiarire/Esplicitare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di
un problema, …)
◼ Criticare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un
problema, …)
◼ Difendere … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un
problema, …)
◼ Giudicare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un
problema, …)
◼ Giustificare/Supportare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella
risoluzione di un problema, …)
◼ Motivare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un
problema, …)
◼ Trovare errori … (nelle proprie proposte, nelle proprie soluzioni, nelle strategie applicate nella
risoluzione di un problema, …)
Descrittori: Autoregolazione
29 di 30
RUBRICA DI VALUTAZIONE
Che cosa si osserva e che cosa si valuta?
Fasi di lavoro Criteri / Dimensioni Indicatori
Messa a fuoco del
compito
Individuare le fasi di lavoro • Comprende la consegna
• Organizza il lavoro.
Strategie di azione Selezionare le informazioni • Individua le informazioni pertinenti alla
richiesta.
• Opera scelte consapevoli.
Strategie di azione Rielaborare le informazioni
e organizzare il materiale
• Elabora sintesi.
• Utilizza il lessico specifico della disciplina.
• Dispone il materiale in modo efficace.
Strategie di azione Collaborare al lavoro di
gruppo
• Propone e sostiene opinioni personali
Autoregolazione Parlare in pubblico • Padroneggia gli elementi comunicativi.
• Controlla le emozioni
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30 di 30

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Seminario 2 - Quali competenze?

  • 1. SEMINARI SULLA FORMAZIONE Carlo Mariani – ricercatore INDIRE Liceo «Pascoli» VialeDon Minzoni, 58 – 50129 Firenze
  • 2. Valutazione Valutazione per competenze Scenari didattici PCTO Risultati di apprendimento Rubriche di valutazione Unità di Apprendimento Situazioni didattiche Curricolo simulativo Compiti autentici Orientamento Competenze Trasversali Didattica orientativa Scuola – Lavoro Didattica per scenari Obiettivo di competenza • Saper impiegare modalità di valutazione differenziate a seconda dei contesti di apprendimento. • Saper realizzare rubriche di valutazione. Obiettivo di competenza • Saper ideare e realizzare uno scenario didattico. • Saper progettare un compito autentico. Obiettivo di competenza • Saper progettare un PCTO. • Saper orientare con le discipline. Competenze Costrutto di competenza Com’è fatta una competenza? Le competenze nei Licei Il linguaggio della competenza Obiettivo di competenza • Saper declinare una competenza. • Saper progettare unità di apprendimento per competenze. ARCHITETTURA
  • 3. INTERSEZIONI Unità di Apprendimento Risultatidi apprendimento Rubriche di valutazione Valutazioneper competenze Costrutto di competenza Com’è fatta una competenza? Situazioni didattiche Compiti autentici Orientamento Competenze Trasversali Didattica orientativa Scuola– Lavoro Le competenze nei Licei Didattica per scenari Valutazione Competenze Scenari didattici PCTO Il linguaggio dellacompetenza Curricolo simulativo
  • 4. • Che cos’è una competenza? Quali sono le competenze giuste che servono agli studenti? Che relazione c’è tra conoscenze e competenze? • Come si valuta e come si certifica una competenza? • Come osservare, documentare e misurare le competenze trasversali? • Come si costruisce una competenza: i descrittori • I compiti autentici ➔ Video ScreenCast: I compiti autentici • Partire dal documento di lavoro in piattaforma. LABORATORIO DI ESPERIENZE IL CONFRONTO SUI TEMI Seminario 2 QUALI COMPETENZE? 4 di 30
  • 5. CHE COS’È UNA COMPETENZA? • In un testo composto negli anni trenta del Novecento, Dewey osservava che l’insegnante ha spesso la tendenza a concentrare la propria attenzione su ciò che si sta svolgendo in classe in quel momento: se l’alunno compie progressi nell’apprendimento della grammatica o dell’aritmetica. In questo modo – scrive Dewey – l’insegnante rischia: di trascurare il sottostante processo di formazione di abiti, attitudini e interessi permanenti. 5 di 30
  • 6. CHE COS’È UNA COMPETENZA? • La competenza è una forma più complessa della nostra conoscenza, una struttura di lunga durata che si costruisce nel tempo prolungato del processo formativo, nel tempo educativo della nostra vita, e che la scuola può soltanto avviare, indirizzare, mettere in moto senza tuttavia prevederne gli esiti, gli sviluppi, le sfaccettature che assumerà in futuro. 6 di 30
  • 7. LA LEZIONE DEI MAESTRI Il mio professore di filosofia del liceo aveva costruito la sua didattica su tre capisaldi: la prelettura, la ricerca personale e le interrogazioni programmate. […] Le sue interrogazioni richiedevano di gestire parti cospicue di programma, di sapersi orientare in esse, di organizzare il proprio tempo di studio quotidiano. In quelle interrogazioni la prima domanda era lasciata a ciascuno di noi: ci veniva chiesto di individuare un tema, di svolgere su di esso una ricerca, di restituire alla classe i risultati raggiunti. Eravamo chiamati a scrivere sulla lavagna lo schema del nostro lavoro, a indicare la bibliografia, a presentare oralmente alla classe il risultato della nostra ricerca. La presentazione diventava occasione per fare domande, richiedere approfondimenti, portare obiezioni a quanto veniva affermato. […] Raramente ricordo occasioni in cui il professore avesse gestito il tempo classe con una classica lezione frontale: e di sicuro le lezioni più belle erano proprio quelle in cui si partiva da un problema riscontrato, da una domanda particolarmente sfidante. Molto più tardi compresi cosa racchiudesse quel «metodo» in termini di saggezza didattica. Chiedeva a ciascuno di noi di: - Individuare un tema di ricerca; - Trovare informazioni pertinenti, selezionarle, farne sintesi; - Imparare a organizzare le proprie informazioni ai fini della loro esposizione (lo schema); - Presentare in poco tempo il proprio lavoro; - Imparare a fare domande, a trovare punti criticabili nel lavoro altrui, a sostenere una discussione argomentando le proprie scelte e controargomentando alle osservazioni altrui; - Leggere un testo, imparare a riconoscere le sue parti poco chiare o criticabili, esprimere in forma di domanda quanto riscontrato. Oggi si direbbe che il mio professore di filosofia promuoveva una «scuola delle competenze», ovvero che attraverso la sua didattica quel che più gli premeva non era di promuovere da parte nostra l’appropriazione delle informazioni, ma di insegnarci a operare sulla e con la conoscenza in base a un «sapere di azione» fatto di intelligenza situazionale, metacognizione, consapevolezza critica. Pier Cesare Rivoltella, Fare didattica con gli EAS, Brescia, La Scuola, 2013, pp. 43-44 [con alcuni brevi tagli]. 7 di 30
  • 8. LE COMPETENZE NEI LICEI La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree: Metodologica; Logico-argomentativa; Linguistica e comunicativa; Storico- umanistica; Scientifica, matematica e tecnologica. Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei Area storico umanistica Area scientifica, matematica e tecnologica Area logico argomentativa Area metodologica Area linguistica e comunicativa Risultati di apprendimento in termini di competenze 8 di 30
  • 9. IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE • Il Profilo educativo, culturale e professionale (PECUP) definisce e circoscrive una serie di metodologie integrate per lo sviluppo degli apprendimenti: si tratta di modalità e strumenti che sono finalizzati al presidio del processo di insegnamento, di cui la scuola si fa carico attraverso la sua capacità progettuale anche «attraverso il confronto tra le componenti della comunità educante, il territorio, le reti formali e informali». • Questa attività di progettazione trova il suo sbocco naturale nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa ed è predisposta attraverso una precisa architettura e tassonomia: 9 di 30
  • 10. IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE • lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; • la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari; • l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d’arte; • l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche; • la pratica dell’argomentazione e del confronto; • la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale; • l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca. 10 di 30
  • 11. IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE • Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita. • Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado di valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti. • Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline. • Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. • Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. • Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione. Area Metodologica Area Logico argomentativa 11 di 30
  • 12. IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE • Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: 1) dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti; 2) saper leggere e comprendere testi complessi; 3) curare l’esposizione orale. • Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. • Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche. • Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare. Area Linguistica e comunicativa 12 di 30
  • 13. IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE • Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini. • Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri. • Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea. • Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture. • Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione. • Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee. • Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive. • Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue. Area storico-umanistica 13 di 30
  • 14. IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE • Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà. • Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. • Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi. Area Scientifica, matematica e tecnologica 14 di 30
  • 15. QUANTE DEFINIZIONI CI SONO DEL CONCETTO DI COMPETENZA? Da un modello prestazionale della competenza A un modello trasformazionale della competenza Prospettive Adeguamento alle esigenze del mondo del lavoro La competenza come occasione e presupposto per trasformare il modello didattico 15 di 30
  • 16. COME DEFINIRE IL CONCETTO DI COMPETENZA? Cinque minuti di «storia della competenza» La competenza come una somma di parti (conoscenze, abilità, capacità) La competenza [può essere concepita] come un insieme articolato di elementi: le capacità, le conoscenze, le esperienze finalizzate. La capacità in termini generali può essere definita come la dotazione personale che permette di eseguire con successo una determinata prestazione, quindi la possibilità di riuscita nell’esecuzione di un compito o, in termini più vasti, di una prestazione lavorativa. L’esperienza finalizzata consiste nell’aver sperimentato particolari attività lavorative, o anche extralavorative, che hanno consentito di esercitare, provare, esprimere le capacità e le conoscenze possedute dalla persona. W. Levati, M. Saraò, Il modello delle competenze, Franco Angeli, Milano 1998 La competenza come performance, quindi come un requisito relativo alpiano organizzativo e non alla persona [tende a favorire“dizionari di competenze” di matriceneo-tayloristica] Competenza: la capacità di mettere in atto, in situazione di lavoro, un comportamento conforme agli standard richiesti. Il concetto di competenza incorpora la padronanza di significative skill e conoscenzetecnicheel’abilitàdiapplicaretaliskilleconoscenzealfine di risolvere problemi e rispondere alle contingenze, nonché l’abilità di trasferirle anuovesituazioninelcontestooccupazionale. InvestorsinPeopleUK, The InvestorsinPeopleStandard,London 1996 Insieme di parti Performance 16 di 30
  • 17. COME DEFINIRE IL CONCETTO DI COMPETENZA? Cinque minuti di «storia della competenza» La competenza come modello tripartito. Questa articolazione è proposta da ISFOL e prevede: ◼ competenze di base: competenze nella lingua madre e nella lingua straniera, nel campo dell’informatica, competenze scientificheematematiche,problemsolvingecc.; ◼ competenze professionali: più strettamente legate a specifici contestiprofessionali(tecnologiche,commerciali,giuridicheecc.);• ◼ competenze trasversali: identificate come diagnosticare, relazionarsi,affrontare ecc. ISFOL, Unità capitalizzabili e crediti formativi. Metodologie e strumenti di lavoro, FrancoAngeli, Milano1997 Modello ISFOL La competenza come l’atto della mobilitazione efficace della persona di fronte a problemi (OCDE, Le Boterf). La competenza non è uno stato od una conoscenza posseduta. Non è riducibile né a un sapere, né a ciò che si è acquisito con la formazione. [...] La competenza non risiede nelle risorse (conoscenze, capacità) da mobilizzare, ma nella mobilizzazione stessa di queste risorse. [...]. Qualunque competenza è finalizzata (o funzionale) e contestualizzata: essa non può dunque essere separata dalle proprie condizioni di “messa in opera”. [...] La competenza è un saper agire (o reagire) riconosciuto. Qualunque competenza, per esistere, necessita delgiudizioaltrui. G. Le Boterf, De la compétence, Les éditions de l’Organisation, Paris 1994 Mobilitazione efficace 17 di 30
  • 18. COME DEFINIRE IL CONCETTO DI COMPETENZA? Cinque minuti di «storia della competenza» Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. RaccomandazionedelParlamentoeuropeoedelConsigliodel23aprile2008sullacostituzione delQuadroeuropeodellequalificheperl’apprendimentopermanente(2008/C111/01). Definizione UE - 2008 Competenze UE - 2018 18 di 30
  • 19. • La competenza si manifesta durante il processo di esecuzione e attraverso la realizzazione di un prodotto; • Il contenuto della competenza è molto più ricco di una semplice informazione, conoscenza o abilità. COME DEFINIRE IL CONCETTO DI COMPETENZA? • Gli ingredienti che compongono una competenza necessitano di molte risorse informative. • La competenza assume un senso se è sviluppata in un contesto situato (o simulato). • La competenza è una forma in evoluzione e in trasformazione. • La competenza favorisce autonomia, responsabilità, spirito di iniziativa, autocritica, collaborazione.
  • 20. COM’È FATTA UNA COMPETENZA? Gli aspetti operativi Le dimensioni della competenza I processi di apprendimento Teoriche Il Sé Cognitive Pratiche L’Altro Pratiche Conoscenze Disposizione ad agire Abilità Contesto situato Compito Prodotto Che cosa sa Che cosa sa fareCome si relaziona Competenza 20 di 30
  • 21. COM’È FATTA UNA COMPETENZA? Conoscenze Abilità Competenze Indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni (fatti, principi, teorie e pratiche, relative ad un ambito disciplinare) attraverso l’apprendimento Indicano la capacità di applicare le conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi. Le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). Indicano la capacità di usare in un determinato contesto conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; il complesso delle competenze dà la padronanza in termini di autonomia e responsabilità. Esempio dagli Assi culturali Conoscenze Abilità Competenze Principali strutture grammaticali della lingua italiana Elementi di base delle funzioni della lingua Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali Contesto, scopo e destinatario della comunicazione Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti di un testo orale Esporre in modo chiaro logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati Riconoscere differenti registri comunicativi di un testo orale Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per esprimere anche il proprio punto di vista Individuare il punto di vista dell’altro in contesti formali ed informali Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. 21 di 30
  • 22. COME VIENE DESCRITTA UNA COMPETENZA? Competenza Target La padronanza della lingua madre Dominio della competenza: • Raggruppamento delle capacità, conoscenze e/o delle abilità • Descrittori di ciò che sa fare l’alunno • Obiettivi specifici di apprendimento ◼ Adattare la propria modalità di lettura allanatura del testo proposto ◼ Utilizzarele proprie capacità di ragionamento per migliorarela lettura ◼ Estrapolarein forma orale o scritta i contenuti essenziali di un testo ◼ Comprendere un testo a partiredai suoi elementi espliciti o impliciti ◼ Scrivere un breve testo coerente e corretto ortograficamente a partireda istruzione date 22 di 30
  • 23. COME VIENE DESCRITTA UNA COMPETENZA? Competenza Target Illustrare e interpretare un fenomeno storico, culturale o scientifico Dominio della competenza: • Raggruppamento delle capacità, conoscenze e/o delle abilità • Descrittori di ciò che sa fare l’alunno • Obiettivi specifici di apprendimento ◼ Riformularele informazioni sul fenomeno utilizzando un lessico specifico ◼ Trovareesempi di fatti e fenomeni collegati all’argomento ◼ Classificareil fenomeno all’interno di categorie e/o tipologie tipiche della disciplina ◼ Estrapolareidee e concetti da testi di riferimento che si riferiscanoal fenomeno ◼ Ricostruire le connessioni di causa-effetto o la contestualizzazione dell’argomento trattato ◼ Individuare analogie e differenze tra le diverse interpretazioni che hanno per oggetto l’argomento trattato 23 di 30
  • 24. IL DOMINIO DI COMPETENZA Dominio di competenza Area di pertinenza cognitiva e concettuale della competenza ◼ Riformularele informazionisul fenomeno utilizzando un lessico specifico ◼ Trovareesempidi fatti e fenomenicollegati all’argomento ◼ Classificareil fenomeno all’internodi categoriee/o tipologietipiche della disciplina ◼ Estrapolareidee e concetti da testi di riferimento che si riferiscanoal fenomeno ◼ Ricostruirele connessionidi causa-effetto o la contestualizzazione dell’argomento trattato ◼ Individuareanalogiee differenzetra le diverse interpretazioniche hanno per oggetto l’argomento trattato Illustrare e interpretare un fenomeno storico, culturale o scientifico 24 di 30
  • 25. COME SI LAVORA CON LE COMPETENZE? Lettura del compito Messa a fuoco della situazione Controllo Regolazione Attivazione di strategie di azione Sensibilità al contesto Disponibilità ad agire SAPER FARE MOTIVAZIONE Risorse cognitive Conoscenze e abilità 25 di 30
  • 26. QUALI SONO I PASSAGGI-CHIAVE DELLA COMPETENZA? Messa a fuoco del compito Autoregolazione Strategie di azione 1 3 2 26 di 30
  • 27. IL LINGUAGGIO DELLA COMPETENZA ◼ Cogliere … (elementi chiave, collegamenti e relazioni, …) ◼ Identificare … (dati e incognite, obiettivi, punti non chiari, …) ◼ Individuare … (elementi chiave, collegamenti e relazioni, risorse necessarie, …) ◼ Localizzare … (informazioni, concetti, …) ◼ Riconoscere …(situazioni problematiche, informazioni date e informazioni mancanti, …) ◼ Scegliere … (le risorse più opportune, …) ◼ Selezionare … (le risorse più opportune, …) Descrittori: Messa a fuoco del compito 27 di 30
  • 28. IL LINGUAGGIO DELLA COMPETENZA Descrittori: Strategie di azione ◼ Organizzare (contenuti, processi, eventi) ◼ Pianificare (sequenze di azioni, processi, ipotesi di lavoro, strategie) ◼ Produrre (prodotti, progetti, sintesi, schede) ◼ Progettare (soluzioni, strategie) ◼ Rappresentare graficamente … (contenuti, processi, problemi, soluzioni, strategie) ◼ Realizzare (prodotti, elaborati) ◼ Riassumere/Sintetizzare (contenuti, processi) ◼ Ricavare (implicazioni, conclusioni, sintesi) ◼ Riutilizzare (fonti, documenti scritti e/o iconografici, modelli, regole) ◼ Spiegare (fenomeni, processi) ◼ Trovare similarità e differenze in … (contenuti, processi) ◼ Utilizzare un modello per … (risolvere un problema) ◼ Utilizzare una procedura per… (risolvere un problema ◼ Adoperare/Adottare (linguaggi, comportamenti) ◼ Analizzare (contenuti, processi) ◼ Attribuire (punti di vista, posizioni) ◼ Calcolare (applicando algoritmi) ◼ Classificare (contenuti, processi, soluzioni) ◼ Confrontare (contenuti, processi, soluzioni, strategie) ◼ Costruire (prodotti) ◼ Descrivere (oggetti, fenomeni, processi, soluzioni) ◼ Determinare (risultati, soluzioni, ipotesi di lavoro, strategie ◼ Dimostrare (soluzioni) ◼ Eseguire (procedure) ◼ Formulare/Riformulare (piani di azione, ipotesi di lavoro, strategie, soluzioni) ◼ Ideare (soluzioni, strategie) ◼ Ipotizzare (soluzioni, strategie) ◼ Operare (collegamenti, deduzioni, sintesi, implicazioni) 28 di 30
  • 29. IL LINGUAGGIO DELLA COMPETENZA ◼ Argomentare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un problema, …) ◼ Chiarire/Esplicitare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un problema, …) ◼ Criticare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un problema, …) ◼ Difendere … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un problema, …) ◼ Giudicare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un problema, …) ◼ Giustificare/Supportare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un problema, …) ◼ Motivare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella risoluzione di un problema, …) ◼ Trovare errori … (nelle proprie proposte, nelle proprie soluzioni, nelle strategie applicate nella risoluzione di un problema, …) Descrittori: Autoregolazione 29 di 30
  • 30. RUBRICA DI VALUTAZIONE Che cosa si osserva e che cosa si valuta? Fasi di lavoro Criteri / Dimensioni Indicatori Messa a fuoco del compito Individuare le fasi di lavoro • Comprende la consegna • Organizza il lavoro. Strategie di azione Selezionare le informazioni • Individua le informazioni pertinenti alla richiesta. • Opera scelte consapevoli. Strategie di azione Rielaborare le informazioni e organizzare il materiale • Elabora sintesi. • Utilizza il lessico specifico della disciplina. • Dispone il materiale in modo efficace. Strategie di azione Collaborare al lavoro di gruppo • Propone e sostiene opinioni personali Autoregolazione Parlare in pubblico • Padroneggia gli elementi comunicativi. • Controlla le emozioni • Risolve l’imprevisto. 30 di 30