11. Un ambiente di apprendimento è uno spazio reale e/o virtuale in cui sono disponibili varie risorse e strumenti informativi, comprensivi anche di opportunità derivanti dall’aiuto di pari, capaci di coadiuvare attività di apprendimento o di problem solving; intorno ad ogni soggetto va dunque allestito un variegato repertorio di risorse di apprendimento, tecniche organizzative e interpersonali, in modo che questi possano trovare un clima congeniale e “gli appigli” più idonei per procedere nella forma ottimale (concetto riassunto nel termine scaffolding, “impalcatura”). A . Calvani – Che cos’è la tecnologia dell’educazione – Carocci 2004 costruttivismo
22. diversamente che in passato l’informazione è alla portata di tutti sapere attribuire attendibilità ad una fonte molteplicità delle agenzie formative difficoltà ad esercitare un’autorità
Come insegnanti: quale vantaggio abbiamo dall'uso delle tecnologie? risparmio di tempo - - -no motivazione degli alunni - - solo in fase iniziale - -effetto novità moda? - -insufficiente ormai i ragazzi sono multimediali e multitasking, "non possiamo rimanere indietro" - - debole Queste sono tutte affermazioni derivanti più o meno dal "senso comune"
Per capire quali sono i vantaggi dell’utilizzo delle tecnologie dobbiamo tornare a pensare al concetto di conoscenza. Concetto assai antico e controverso: la bibbia lo pone proprio al’inizio della storia dell’uomo.
Per capire quali sono i vantaggi dell’utilizzo delle tecnologie dobbiamo tornare a pensare al concetto di conoscenza. Nel corso dei secoli e dei millenni quello della conoscenza è stato un concetto sempre piuttosto difficile da definire: ho preferito riportarne alcune citazioni.
Ovviamente le teorie sulla conoscenza influenzano da sempre le metodologie le pratiche didattiche. Questa slide è una sintesi estrema del comportamentismo.
Più o meno nello stesso periodo, mentre nell’ambito psicologico si afferma il comportamentismo, nell’ambito pedagogico si fa strada la Progettazione curricolare. … necessario e possibile fornire un approccio “scientifico-razionale” all’educazione, formulando adegiate “teorie dell’istruzione” e sottoponendole ai controlli propri del metodo scientifico. Autori come Tyler, Taba, Bloom, Mager, Block, Gagnè si interessano al’architettura del’istruzione, a definire cioè i criteri della progettazione formativa. Calvani – Che cos’è la tecnologie dell’educazione – Carocci – pag 18
La teoria cosiddetta cognitivista è anch’essa piuttosto dfficile da sintetizzare, trattandosi di un movimento che negli anni ha subito sensibili mutazioni al suo interno.
Programmazione per mappe concettuali. L’allievo al centro delle attività. È soggetto che apprende riorganizzando i propri quadri concettuali. L’insegnante è mediatore tra la l’oggetto culturale e il soggetto in apprendimento. Personalizzazione dell’apprendimento. Visione reticolare del sapere. Andamento ricorsivo dell’apprendimento verso concettualizzazione sempre più complesse. Valutazione del processo di apprendimento e della padronanza concettuale.
Il costruttivismo nasce negli ani 90 dalla crisi dei modelli lineari. La conoscenza non è qualcosa “in sé”, il mondo cioè non è conoscibile per quello che è: c’è una negoziazione di senso e di significato tra ogetto e soggetto coinvolti nel processo.
Trattandosi di qualcosa di sociale, l’attenzione viene spostata sull’ambiente generatore – incubatore dei processi conoscitivi. Un ambiente fortemente caratterizzato dagli strumenti di comunicazione tra i membri che vi fanno riferimento e dalla attenzione al cosiddetto “scaffolding”, alla creazione, cioè, delle condizioni che favoriscano l’apprendimento.
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Le tesi del connettivismo sono in qualche modo riprese da baricco nel suo saggio sulla mutazione. I percorsi di conoscenza sono diventati oggi orizzontali. Google consente di navigare sul mare, da un nodo all’altro della rete, associando, connettendo. In tutto ciò è difficile che si scelga la strada del palombaro, dell’immersione nelle profondità della conoscenza.
Probabilmente è troppo presto per pensare ad un utilizzo nella prassi quotidiana dei principi del connettivismo. Però queste considerazioni riguardo il gruppo e la rete mi sembra possano portarci a delle riflessioni importanti.
Successione delle teorie della conoscenza e delle specifiche strategie didattiche.
Come docenti e come professionisti non siamo tanto interessati alla discussione accademica su quale delle toerie sia piò o meno rispondente a verità o più o meno funzionale. Piuttosto co interessa sapere adoperare una opportuna mioscela strategia per raggiungere i nostri obiettivi didattici.
Il compito che noi oggi, in qualità di docenti, dobbiamo affrontare è quello di fornire agli studenti la possibilità di accedere ad una pluralità di esperienze formative più o meno organizzate e strutturate al fine di consentire loro di trovare i modi opportuni per costruire le conoscenze e sviluppare le abilità desiderate o richieste. esperienze formative testi video audio simulazioni elaborazione progettazione presentazione pubblicazione stage
Nell'affrontare questo compito dobbiamo tenere conto: · della disponibilità di informazioni (semmai bisogna sviluppare la valutazione critica) · della molteplicità delle agenzie formative (siamo una tra le tante . . ) · della difficoltà di esercitare una autorità
Dobbiamoessere più bravi di prima! Dobbiamo sapere fare molte più cose di quanto non sapessero fare i nostri predecessori. Dobbiamo essere capaci di: · comprendere, sapere utilizzare, proporre e manipolare una pluralità di linguaggi · selezionare i materiali esistenti · produrre materiali diversi ( da testi a LO) · instaurare e sostenere le interazioni didattiche · creare l'ambiente di apprendimento · effettuare il sostegno (scaffolding) all'apprendimento Insomma: essere "facilitator" piuttosto che semplici docenti è un compito molto più complesso.
Quali sono gli strumenti che abbiamo a disposizione: Web – libri – esperti – enciclopedie per quanto riguarda le necessità informative Forum - chat – conferencing – per la comunicazione Office – authoring audiovideo, generatori di mappe, cad, software di simulazione – software di progettazione – disegno – rendering - . . . per la elaborazione Social bookmarking – video e audio sharing – slide sharing – etc per la condivisione Blog – wiki – print on demand – life streaming - web - podcast, per la pubblicazione
questi gli obiettivi che abbiamo selezionato per voi Utilizzo di Moodle – LMS open source di uso universale Moodle ha in sé gli strumenti di comunicazione e di interazione (forum, chat, messaggistica, plugin videoconferencing) Gli strumenti di elaborazione (wiki, blog, compito, . . .) Gli strumenti di raccolta e classificazione dell'informazione (database, files download, glossario . . .) Gli strumenti di valutazione Web 2.0 Blogging – sharing – social networks (vedi …) LO Realizzazione materiali