3. Geografia: primo biennio
Prerequisiti
Prerequisiti
Saper leggere e interpretare vari tipi di carte
geografiche (da quella topografica al planisfero),
utilizzando scale di riduzione, coordinate
geografiche e simbologia;
Saper usare strumenti tradizionali (carte, grafici,
dati statistici, immagini ecc.) e innovativi
(cartografia computerizzata) per comprendere e
comunicare fatti e fenomeni territoriali;
Riconoscere temi e problemi di tutela del
paesaggio come patrimonio naturale e culturale ed
essere in grado di progettare azioni di
valorizzazione;
Riuscire a consolidare il concetto di regione
geografica (fisica, climatica, storica, economica).
4. Geografia: primo biennio
competenze, abilità, conoscenze
Competenze Abilità Conoscenze
Comprendere
l'interdipendenza tra i fattori
determinanti e caratterizzanti
un'area geografica considerata
come ambiente antropizzato;
Collegare la dimensione
temporale-storica alla
dimensione spaziale-
geografica;
Sviluppare rispetto e
sensibilità per l'ambiente;
Collaborare e partecipare.
Riconoscere leggere e produrre
grafici; Saper produrre e presentare
carte tematiche; Esporre in modo organico i
contenuti appresi con
terminologia adeguata.
Conoscere le caratteristiche di un
fiume (sorgente, corso, fiumi,
affluenti) con particolare
riferimento al Reno;
Confrontare il Reno con gli altri
grandi fiumi europei;
Conoscere il Reno in una
prospettiva geostorica;
Riconoscere l'influenza del Reno
sul clima, sulle coltivazioni e sul
paesaggio.
7. Il fiume è un corso d’acqua perenne che scorre principalmente
in superficie, ma che può essere parzialmente sotterraneo; può
essere alimentato dalle precipitazioni piovose, dallo
scioglimento di nevi o ghiacciai o dalle falde idriche
sotterranee.
Definizione
9. Ogni bacino è separato da quelli vicini dalle creste delle
montagne e dalle colline ( dette spartiacque)
Dalla sorgente il fiume comincia la sua discesa, raccogliendo
le acque di uno spazio fisicamente delimitato: il bacino
idrografico
10. L'acqua scende a valle sfruttando la pendenza del terreno e
scorrendo verso il basso scava un solco sempre più ampio
che si chiama letto o alveo.
Alla fine del suo percorso il fiume giunge al mare dove
riversa le sue acque e deposita i detriti cioè la melma, la
sabbia e la ghiaia che ha trasportato. Quest'ultimo tratto
prende il nome di foce che può essere:
a delta o a estuario
11. Il regime di flusso
Generalmente, l'entità della portata d'acqua e il tipo di carico di
sedimento del corso d'acqua entrante risentono della
stagionalità, con l'alternarsi di regimi di magra (nella stagione
meno piovosa) e di piena (nella stagione piovosa). Questa
stagionalità può avere un impatto notevole sulle modalità di
sedimentazione.
13. Il Reno “vecchio padre”
I Tedeschi chiamano il Reno “vecchio padre”, rivelando
così il suo ruolo centrale nella vita culturale ed economica
della Germania. Ancora oggi navigabile in buona parte, è
stato una via d'acqua fondamentale fin dai tempi dell'Impero
Romano. Gli scenari naturali della sua valle hanno ispirato
storie, mitii e leggende popolari.
15. Carta di identità del Reno
Stati Svizzera, Austria,
Liechtenstein,
Francia, Germania,
Paesi Bassi
Lunghezza 1239 km
Portata media 2300 m³/s
Bacino idrografico 185000 km²
Altitudine 2344 m s.l.m.
Nasce Vorderrehin presso
il passo dell'Oberalp;
Hinterrehin presso
l'Adula
Sfocia Mare del Nord poco
a sud di Rotterdam
16. Questi sono gli Stati che attraversa
Svizzera
Liechtenstein
Austria
Germania
Francia
Paesi Bassi
17. Il Reno nasce dalle alpi svizzere, nel canton Grigioni, dove i
suoi due principali tributari sono chiamati Reno Anteriore e
Reno Posteriore
18. In prossimità del Passo dell'Oberalp si incontra un quieto lago le
cui acque fluiscono chiare e fresche a valle. Il Lago di Toma è
considerato la sorgente del Reno Anteriore e solo qui si riesce
ancora ad attraversare con un solo passo quella corrente che
percorrerà sei nazioni.
19. Il Lago di Toma con una carta
topografica digitale
20. Il Reno Posteriore nasce dai ghiacciai del gruppo dell'Adula sul
confine meridionale del Grigioni con il Ticino. I due tributari si
incontrano vicino a Reichenau, sempre nei Grigioni.
21. Il primo tratto del suo corso
Nel suo corso superiore è un tumultuoso torrente alpino che
serpeggia attraverso profonde gole e, essendo alimentato dalla
fusione delle nevi e dei ghiacci, ha un massimo di portata in
primavera ed estate. Anche se il regime del fiume viene
moderato dal passaggio attraverso il lago di Costanza, può
considerarsi ancora torrentizio fino a Basilea. Presso Sciaffusa il
Reno è largo circa 185 m e compie un salto di 23 m, che dà
origine a una spettacolare cascata.
22. Da Basilea a Karlsruhe
Dalla sorgente a Basilea il fiume
segna la frontiera prima tra
Svizzera e Liechtenstein, e poi
tra Svizzera e Germania. Dopo
Basilea il fiume piega verso
nord e fa il suo ingresso nella
Fossa del Reno, un'ampia
vallata dal fondo pianeggiante
che separa i Vosgi, a ovest,
dalla Foresta Nera, a est. Qui
bagna Strasburgo, in Francia.
Nel tratto da Basilea a un punto
poco lontano da Karlsruhe il
fiume costituisce la frontiera tra
Germania e Francia.
Faglia della Fossa Renana
23. Nel suo ultimo tratto il Reno gira ad ovest nei Paesi Bassi, dove
assieme alla Mosa forma un enorme delta. Oltrepassato il confine
olandese, il Reno raggiunge la sua massima ampiezza, ma si
divide poi in tre rami principali: il IJssel, il Waal e il Basso
Reno. Da qui la situazione diventa più complicata, in quanto il
nome "Reno" non coincide più con il corso principale. Gran parte
dell'acqua del Reno scorre ancor più a ovest attraverso il Waal, il
Nieuwe Waterweg e, unendosi alla Mosa, l'Hollands Diep e
l'Haringvliet, fino a sfociare nel Mare del Nord. Il ramo dell'IJssel
porta la sua parte d'acqua a nord nell'IJsselmeer, mentre il Basso
Reno scorre ad ovest, parallelo al Waal.
Ad ogni modo, oltre Wijk bij Duurstede questo corso d'acqua
cambia nome per diventare il Lek e scorre ad ovest per riunirsi al
ramo principale nel Nieuwe Waterweg.
L'ultimo tratto del Reno
24.
25. Portata media mensile (in m3/s)
Stazione idrometrica : Ress (1930-1997)
Il Reno ha una portata costante
26. Questi sono i suoi principali affluenti
Lato dx: Ill,
Neckar, Main,
Lahn, Wupper,
Ruhr, Lippe
Lato sx: Thur,
Aare, Mosella,
Mosa
27. EuroVelo 15- la ciclabile del Reno
Un tour ecologico della Regione renana
EV15 è probabilmente l’itinerario della rete Eurovelo in condizioni migliori, ed
anche quello che è stato più facile realizzare, perché….c’era già! EV15 infatti
ricalca interamente la pista ciclabile del Reno. Dalle cascate di Sciaffusa in
Svizzera ai castelli della valle del medio Reno, EV15 è uno degli itinerari più
affascinanti dell’intera rete di percorsi ciclistici Eurovelo.
28. Lunga 1320 km, unisce Andermatt in Svizzera a Hoek Van
Holland nei Paesi Bassi lungo il corso del Reno.
La pista costeggia il fiume su entrambe le rive incontrando,
lungo la strada, una miriade di diverse sfaccettature naturali,
paesaggistiche e culturali...
29. ...centri storici si alternano con aree naturali...
le regioni viticole nel Palatinato
Duisburg Dusselfdorf
30. Il percorso va a toccare luoghi magici e meravigliosi, dove
rivivono alcune delle più famose saghe mitteleuropee: a Köln si
incontrano gli gnomi, le avventure di Sigfrido e l’oro dei
Nibelunghi, a Bingen la torre dei topi dove scappò il il vescovo di
Magonza, a Marksburg un castello abitato da un fantasma
medievale…
Binger Mäuseturm
Marksburg
31. In bicicletta lungo il Reno si possono
inoltre ammirare numerosi castelli,
fortezze medievali e palazzi; i più belli
si trovano nella Valle del Medio
Reno, e precisamente nella parte tra
Bingen e Koblenz, dove la valle si
restringe per formare la Gola del
Reno, tratto dichiarato nel 2002
Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
32. Le gole del Reno
un tratto di circa 65 chilometri lungo il corso del fiume
Reno, fra le città di Coblenza e Bingen
34. Utilizzando i contenuti multimediali del libro di testo, il
docente propone alla classe esercizi di localizzazione sulla
carta muta interattiva alla LIM
35. Gli alunni inseriscono i nomi delle città e degli affluenti
indicati. Si svolgono poi altri esercizi simili.
37. I versanti idrografici europei
Versante
dell’Atlantico
Versante
del Mare
del Nord
Versante
dell’Artico
Versante
del Baltico
Versante
del Mar Nero
Versante del
Mediterraneo
Versante del
Mar Caspio
38. Confrontiamo il Reno con gli altri grandi fiumi europei
Fiume Lunghezza in (km) Nazione
Volga 3531 Russia, kazakistan
Danubio 2858 Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria,
Croazia, Serbia, Romania, Bulgaria,Ucraina,
Moldavia
Ural 2428 Russia, Kazakistan
Dnepr/Nipro 2201 Russia, Belorussia, Ucraina
Don 1870 Russia
Pečora 1809 Russia
Kama 1805 Russia
Oka 1480 Russia
Belaja 1430 Russia
Dnestr/Nistro 1370 Ucraina, Moldavia
Reno 1239 Svizzera, Liechtenstein, Austria, Francia,
Germania, Paesi Bassi
41. Utilizzando dati e tabelle fornite dal docente sul fiume
Reno e sugli altri fiumi europei, i ragazzi, a coppie,
disegnano grafici opportuni utilizzando una specifica
applicazione: infogr.am
45. .
Il Reno scorre principalmente
nella regione tedesca che ha ha
un clima di transizione,
caratterizzato dall’incontro fra
gli influssi oceanici dell’Europa
nordoccidentale e quelli del
clima continentale, provenienti
da est. Dove prevale l’influenza
del clima oceanico cioè ovest e
nord-ovest, le piogge invernali
sono abbondanti e le estati sono
tiepide e piovose. Il clima
continentale, che è accentuato a
est e sud-est, è contraddistinto da
estati calde e inverni freddi..
La regione del Reno...
46. La regione del Baden
Questo è considerato il miglior angolo della Germania, vale a dire che la
regione del Baden è la regione con più ore di sole all’anno e con le
temperature più calde di tutto il paese, in particolare nella zona del Reno
superiore. Nelle calde serate estive si può godere di piacevoli ore trascorse
all’aperto. Qui anche la primavera mostra il suo lato migliore: mentre qui
la primavera con il suo clima mite è già iniziata, in quota le cime delle
montagne sono ancora innevate. In autunno è caratterizzata da temperature
miti; ad esempio Oppenau, grazie alla sua posizione nella vallata della
pianura del Reno, offre un piacevole clima. Anche in inverno, questa
valle, merita una visita: soprattutto da parte di chi ama praticare lo sci di
fondo, e in alta quota lo sci alpino o lo snowboard.
47. Riprendiamo il concetto di bioma
Un bioma è un'ampia porzione di biosfera,
individuata e classificata in base al tipo di
vegetazione dominante. Poiché la vegetazione,
com'è noto, influenza la presenza degli animali, in
un bioma troveremo popolazioni e comunità di
animali e di piante comprendenti organismi
pluricellulari e unicellulari, anche microscopici, che
interagiscono fra loro.
In termini di Ecologia del paesaggio, i biomi
corrispondono, con i dovuti aggiustamenti, ai
Paesaggi Continentali o Regionali (cioè di vaste
regioni geografiche).
48.
49. Come si può osservare dalla carta precedente, il corso del
Reno è interessato principalmente dal bioma della foresta
temperata e solo in minima parte dal bioma alpino.
Le foreste occupano circa il 33% del suolo nazionale,
soprattutto a sud, dove si coltiva una vera e propria cultura del
bosco. E’ il "Paese delle Selve" fra le quali la più nota è la
Selva Nera. La Selva Nera si allunga per più di 150 Km nel
Baden-Wurttemberg, tra le città di Friburgo e il Lago di
Costanza, e oggi lascia ampi spazi ai prati e ai campi coltivati.
50. Per quanto riguarda la fauna, la varietà delle specie è modesta e
comprende mammiferi quali il cervo, il cinghiale, la lepre, la
donnola, il tasso, il lupo e la volpe. Fringuelli, oche e altri uccelli
migratori attraversano il paese in grandi stormi.Le acque di fiumi
e ruscelli sono popolate da trote pesci gatto e salmoni che i
tedeschi stanno cercando di reintrodurre soprattutto nel primo
tratto del fiume Reno, sul confine Svizzero.
52. La fortuna di essere renani
Poche regioni tedesche hanno avuto, come questa, la fortuna
di ereditare dai propri antenati una terra tanto prospera e,
soprattutto, di essere abitate da una popolazione capace di far
fruttare tanta fortuna senza rovinare il proprio ambiente e
cancellare il proprio passato. Così queste terre al confine con
la Francia, distese su entrambe le rive del Reno qui
facilmente navigabile non solo hanno continuato a produrre i
loro frutti in maniera sempre più copiosa, ma si sono
arricchite di industrie e attività che però nulla hanno distrutto
dei castelli, delle chiese, delle testimonianze di un passato
importante da ricordare. In più, nemmeno l'urto della seconda
guerra mondiale ha intaccato l'ospitalità di questa gente,
felice di mostrare al mondo i propri tesori.
53. L'agricoltura, praticata con sistemi meccanizzati e tecniche
moderne soprattutto lungo il fertile bacino del Reno e nella
Germania orientale. I principali prodotti sono costituiti da
cereali, patate, asparagi, colza, luppolo e barbabietole da
zucchero.
Nelle regioni del Reno, della Mosella, del Meno e del Neckar,
dove il clima è più mite, crescono viti e alberi da frutta.
54. La regione vinicola del Baden
Il Baden è una regione enologica
straordinaria. Ben protetto dai
rilievi dell'Odenwald e della
Foresta Nera da un lato e dai
Vosgi su quello opposto, questo
territorio vanta il clima più caldo e
soleggiato della Germania, con
temperature quasi mediterranee.
Grazie al clima mite e al suolo
buono, il Baden è uno dei territori
vitivinicoli migliori d'Europa.
Vini straordinari, cibo ottimo e
una grande ospitalità sono gli
elementi caratteristici del modo di
vivere badense: questa regione è
un El dorado per i palati sopraffini
55.
56. Il docente avvia un breve dibattito riguardo alla viticoltura, si
prendono in esame varie foto di vigneti e si ragiona sul motivo
per cui, a seconda del territorio sia da privilegiare un certo tipo
di disposizione dei vigneti
60. Dopo aver elaborato una legenda chiara ed accurata, i ragazzi,
in gruppi di 3 studenti, dovranno produrre una carta tematica
su clima, flora, fauna e coltivazione della Regione del Reno.
62. Cesare comprese per primo l’importanza strategica del Reno quale barriera difensiva
delle Gallie e dello stesso Stato romano: annientato Ariovisto, sgomberò dai Germani
la riva sinistra del fiume (52 a.C.) e, passato sulla sponda destra, ne ricacciò verso
l’interno gli Svevi. Con Agrippa e Tiberio (dal 29 a.C. al 19 d.C.) i Romani occuparono
anche la riva destra, che dovettero abbandonare dopo la rotta di Varo nella selva di
Teutoburgo (9 d.C.). Dal 1° al 4° sec. d.C. costituì un formidabile confine militare,
supportato da una vasta rete stradale e difeso da 8 legioni e da una flottiglia che
dominava il corso del fiume.
In epoca romana...
Limes Rehnii fluminisBattaglia di teutoburgo O.A. Koch (1909)
63. Nel medioevo...
Nel Medioevo la valle del Reno. divenne il cuore
dell’Impero non solo geograficamente, ma anche
spiritualmente, perché lungo le sue sponde ebbero la
loro sede gli arcivescovi di Magonza, Colonia e Treviri.
64. In epoca moderna il Reno nel
“mirino”... di due francesi
In età moderna progressivamente la
Francia ampliò la sua sovranità
verso Est; l’Alsazia fu assorbita
nella monarchia francese (1681) e il
Reno divenne il confine naturale
della Francia.
Louis XIV Le Roi soleil (1638-1715)
65. La politica napoleonica estese la
sovranità francese sulle due rive .
Il 12 luglio 1806, su iniziativa di
Napoleone e sotto il suo protettorato,
nacque la Confederazione del Reno,
composta da 16 Stati della Germania
occidentale e meridionale, che il 1°
agosto si staccarono dal Sacro Romano
Impero. Ampliatasi con l’adesione degli
altri Stati tedeschi (salvo Prussia,
Austria e due principati minori), si
dissolse nel 1813, allorché la maggior
parte dei membri si schierò con la lega
austro-russo-prussiana contro
Napoleone.
67. Il docente, dopo aver diviso la classe in gruppi eterogenei da 3
elementi ciascuno, assegna la consegna: creare una brochure
turistica sulla regione renana utilizzando il materiale
assegnato.
68. Bibliografia e sitografia
Alberto Fré, Federica Sala, GeoCity smart, Garzanti scuola 2014.
Renzo De Marchi, Francesca Ferrara, Giulia Dottori,
Geografiakmzero, Il capitello 2014.
https://it.wikipedia.org
http://www.treccani.it/